
(Adnkronos) - Israele blocca le prime navi della Flotilla dirette a Gaza e ferma gli attivisti presenti sulle imbarcazioni. Tra gli equipaggi, anche diversi italiani. Cosa succede ora?
Il ministero degli Esteri israeliano ha documentato lo stop imposto a Greta Thunberg: "Sta bene", si legge in un tweet. Non è chiaro se analoghi provvedimenti siano stati adottati nei confronti di cittadini italiani. Tra i fermati potrebbe esserci il giornalista Saverio Tommasi.
Cosa succederebbe ai nostri connazionali?
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato in contatto con il ministro degli Esteri israeliano Sa'ar in merito all'assistenza dei cittadini italiani a bordo della Flotilla, come si legge in una nota della Farnesina in cui rende noto che l'intero equipaggio delle navi sarà trasferito al porto di Ashdod e trattenuto in centri adibiti a tal fine. Gli attivisti "dovranno tutti aspettare due-tre giorni perchè essendoci la festa dello Yom Kippur fino a mercoledì sera nessuna pratica sarà disbrigata, quindi aspetteranno in un centro, probabilmente nel porto di Ashdod", ha detto Tajani a Porta a Porta. Gli attivisti verranno rimpatriati "con degli aerei, il nostro servizio consolare assisterà gli italiani".
I membri della Flotilla potranno scegliere tra due alternative. La prima è accettare l'espulsione volontaria immediata, che avverrà nei tempi più rapidi possibili. La seconda è rifiutare l’espulsione immediata, accettando una detenzione in carcere in attesa di rimpatrio forzato: in questo caso, membri della Flotilla dovranno attendere il provvedimento di respingimento dell'Autorità giudiziaria, la cui pronunzia giunge generalmente dopo 48-72 ore. L'Ambasciata d'Italia a Tel Aviv segue il caso con la massima attenzione e ha già preparato un programma di assistenza consolare, conclude la nota.
Leggi tutto: Flotilla, espulsione immediata o carcere: cosa succede agli italiani fermati

(Adnkronos) - Saverio Tommasi, giornalista di Fanpage, è tra le persone che sono state fermate da Israele nell'ambito dell'intercettazione delle barche della Global Sumud Flotilla. Lo fa sapere il direttore della testata Francesco Cancellato che dice: "Non sappiamo quando avremo sue notizie, probabilmente il suo telefono e il suo computer non sono più con lui. Noi ci attiveremo immediatamente con il ministero degli Esteri e con i corpi diplomatici per capire cosa succede al nostro giornalista".
Leggi tutto: Flotilla, giornalista Saverio Tommasi tra le persone fermate da Israele

(Adnkronos) - Il Napoli soffre, ma vince la prima gara in casa in Champions League, battendo 2-1 lo Sporting Lisbona grazie alla doppietta di Hojlund su doppio assist di De Bruyne. I campioni d'Italia conquistano i primi 3 punti in classifica.
Hojlund sblocca il risultato al 36'. Anguissa recupera palla al limite della sua area, serve De Bruyne che guida il contropiede azzurro e lancia in profondità l'attaccante: il danese indovina il rasoterra vincente che vale l'1-0. Lo Sporting pareggia al 62': leggerezza di Politano, che commette fallo in area su Araujo. Rigore per i portoghesi, il neoentrato Suarez realizza spiazzando Milinkovic-Savic.
Conte corre ai ripari, cambiando modulo con l'inserimento di Neres e Lang. Al 79' il gol partita. Sugli sviluppi di un angolo, ancora De Bruyne pesca Hojlund in area con un cross tagliato, colpo di testa che vale il 2-1. In pieno recupero prima e unica parata di Milinkovic-Savic, che salva il risultato al 94', respingendo un colpo di testa ravvicinato.

(Adnkronos) - La Juventus pareggia 2-2 sul campo del Villarreal nel match della seconda giornata di Champions League. I bianconeri allenati da Tudor collezionano il quarto pareggio consecutivo tra campionato e coppa. In Champions, la Juve ha 2 punti. Il pareggio in Spagna matura al termine di un match cominciato male.
I padroni di casa sbloccano il risultato al 18' con Mikautadze, che finalizza una ripartenza micidiale. La Juve ribalta il risultato nella ripresa. Al 50' Gatti pareggia con una splendida rovesciata. Al 55' sorpasso firmato da Conceicao, che punisce l'errore del Villarreal in costruzione e fa centro di sinistro. All'89', la Juve si fa raggiungere. Vega, ex di turno, trova il colpo di testa vincente su corner: 2-2.
"Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, c'è sempre rammarico quando si prende gol all'ultimo secondo", dice Tudor, a Prime Video, commentando l'ennesimo pareggio della sua squadra. "Abbiamo lavorato al meglio, questo è un campo difficile. Abbiamo commesso anche errori", dice. La Juve ha preso 11 gol in 5 partite: "I 3 difensori stanno facendo meglio di tutti. Ci manca un po' la caratteristica di rubare le seconde palle".
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(Adnkronos) - Tre presunti membri di Hamas sono stati arrestati oggi a Berlino con l'accusa di terrorismo e il sospetto che stessero preparando ''un grave atto di violenza in Germania''. Lo affermano i procuratori tedeschi, che secondo quanto scrive Der Spiegel ritengono che i tre si siano ''procurati armi e munizioni in Germania per condurre attacchi contro istituzioni ebraiche e israeliane''.
Secondo fonti della sicurezza tedesca, i sospettati sono un tedesco di 36 anni di origine libanese, un uomo di 43 anni di origine libanese e nazionalità incerta, e un cittadino tedesco di 44 anni originario della Siria.
L'arresto è avvenuto mentre i sospetti stavano prendendo in consegna armi, ha spiegato Der Spiegel. Gli agenti dell'antiterrorismo durante l'operazione hanno sequestrato armi tra cui una pistola Glock, un fucile d'assalto AK-47 e diverse centinaia di munizioni. L'arsenale è attualmente in fase di esame da parte della scientifica. Secondo quanto ha appreso Der Spiegel, subito dopo il raid di Berlino sono state effettuate perquisizioni anche a Lipsia e Oberhausen, nella Renania Settentrionale-Vestfalia.
La Procura Federale tedesca ha accusato gli imputati di appartenenza a un'organizzazione terroristica straniera e di aver pianificato gravi atti di violenza che mettono in pericolo lo Stato. La Corte Federale di Giustizia deve ora decidere se emettere mandati di arresto.
Leggi tutto: Tre membri di Hamas arrestati a Berlino: "Volevano colpire siti ebraici"

(Adnkronos) - La Cgil annuncia lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì 3 ottobre, ''in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza''. L'annuncio del sindacato arriva dopo le news relative all'abbordaggio da parte di militari di Israele, che hanno iniziato a bloccare le imbarcazioni dirette verso Gaza.
Prima della comunicazione della Cgil, nel pomeriggio il tweet di Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: ''Non permetteremo che Cgil ed estremisti di sinistra portino in Italia il caos. Non tollereremo nessuno 'sciopero generale improvviso'". In serata, la nota del Mit: Salvini ''valuta la precettazione in vista dello sciopero proclamato per venerdì. L'orientamento della Commissione di Garanzia per gli scioperi, infatti, ha già stabilito che la motivazione addotta dai sindacati non rientra nei casi che giustificano il mancato preavviso'', spiega il dicastero. ''Salvini vuole evitare che una minoranza irresponsabile possa danneggiare milioni di italiani''.
"L'aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema'', scrive la Cgil in una nota. ''Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un'azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio''.
''Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati'', sottolinea la Cgil. ''Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali".
Anche l'Usb proclama ''la mobilitazione immediata e lo sciopero generale per il 3 ottobre. Da questo momento chiamiamo ogni lavoratore e lavoratrice, ogni cittadino e cittadina, ogni organizzazione democratica e solidale a bloccare tutto'', scrive il sindacato in una nota, dopo che la Global sumud Flotilla ''è stata abbordata e aggredita in mare aperto dallo Stato genocida di Israele, mentre era impegnata in una missione civile e pacifica per rompere l’assedio alla Striscia di Gaza e consegnare aiuti umanitari alla popolazione stremata''.
''È necessario mobilitarsi da subito, in ogni città, in ogni luogo di lavoro, nelle strade e nei porti'' attraverso lo sciopero ''in segno di protesta contro il crimine di guerra commesso da Israele e contro la complicità dei governi occidentali, Italia compresa, che continuano a fornire armi e sostegno politico al regime sionista'', sottolinea l'Usb. ''Difendere la global sumud Flotilla significa difendere la libertà, la pace, la dignità del lavoro e dei popoli'', sottolinea il sindacato. Significa dire basta al genocidio in Palestina e pretendere la fine immediata dell’assedio, dell’occupazione, delle forniture militari, del commercio con Israele''.
''L'Italia deve interrompere ogni collaborazione militare ed economica con lo Stato di Israele, chiudere i porti alle navi che commerciano con esso, sospendere gli accordi industriali e fermare l’economia di guerra'', prosegue l'Usb. ''È tempo di alzare la testa e scegliere da che parte stare: con chi bombarda i civili o con chi lotta per liberarli? Noi stiamo con la Flotilla, con Gaza, con il popolo palestinese, con chi costruisce la pace. Blocchiamo tutto. Il 3 ottobre sarà sciopero generale''.
Leggi tutto: Flotilla, Cgil: "Sciopero generale il 3 ottobre". Salvini valuta precettazione

(Adnkronos) - La celebre primatologa, etologa e attivista britannica Jane Goodall, conosciuta a livello internazionale come "la donna che parlava con gli scimpanzé" e come "la madre" dell'etologia moderna, la scienza che studia il comportamento degli animali, è morta all'età di 91 anni, per cause naturali, nella mattinata di mercoledì 1° ottobre, mentre si trovava in California, tappa della sua ultima tournée di conferenze negli Stati Uniti. Ad annunciare la scomparsa è stato il Jane Goodall Institute, fondato da lei stessa nel 1977 e oggi attivo in 25 Paesi, tra cui l'Italia.
Con la sua scomparsa, il mondo perde una delle figure più influenti del secondo Novecento in ambito scientifico e ambientale, damosa per la sua lotta contro l'estinzione degli scimpanzé. Una donna che, armata di binocoli, taccuino e una pazienza fuori dal comune, ha rivoluzionato la nostra comprensione del mondo animale e del nostro stesso posto nella natura.
Era il 1960 quando una giovane donna inglese, senza alcun titolo accademico in zoologia, arrivò nel Parco nazionale di Gombe Stream, in Tanzania. Jane aveva 26 anni, un sogno d’infanzia coltivato con la lettura di Tarzan e Doctor Dolittle, e l’incoraggiamento incrollabile della madre Vanne, che l’accompagnò nella sua prima spedizione per garantirle il permesso dalle autorità coloniali. Lì, in mezzo alla giungla africana, Goodall iniziò a osservare da vicino una comunità di scimpanzé. Non usava numeri per identificarli, ma nomi: Fifi, David Greybeard, Goliath. Li trattava come individui, con emozioni, caratteri e storie. Una prassi allora eretica nel mondo accademico, dove l'oggettività si misurava anche con l’impersonalità.
Il mondo scientifico fu inizialmente scettico, ma non poté ignorare a lungo la portata delle sue scoperte. Jane dimostrò che gli scimpanzé usano strumenti — ramoscelli modificati per “pescare” termiti —, cacciano in gruppo, comunicano con gesti affettuosi ma sanno anche essere aggressivi, perfino letali. "Non siamo così diversi come credevamo", ripeteva. E questa verità cambiò per sempre l’antropologia, l’etologia e la filosofia stessa dell’uomo.
Con gli anni, il lavoro di Goodall si trasformò da osservazione scientifica a missione civile. La conferenza "Understanding Chimpanzees" del 1986 fu per lei un punto di svolta. Davanti a dati inquietanti su deforestazione e traffico illegale, Jane capì che non poteva più restare spettatrice.
Fondò allora progetti concreti di conservazione: il Jane Goodall Institute (1977), il programma di educazione ambientale Roots & Shoots (1991), il santuario per scimpanzé orfani Tchimpounga in Congo (1992), e l’iniziativa Tacare per la riforestazione in Tanzania. Con una visione pionieristica, Goodall ha sempre posto le comunità locali al centro delle soluzioni ambientali.
Per decenni ha girato il mondo instancabilmente, parlando a studenti, capi di stato e multinazionali, sempre con la stessa calma autorevolezza e quel leggero accento inglese che è diventato iconico. Anche in tarda età, Jane non si è mai fermata: a 85 anni faceva ancora decine di conferenze l’anno. La sua voce ha parlato per la Terra. Ha denunciato gli allevamenti intensivi, l'abuso della sperimentazione animale, la deforestazione selvaggia. È stata vegetariana convinta e attivista per i diritti degli animali, spesso criticando l’ipocrisia di chi “ama gli animali” ma consuma prodotti derivati da sistemi crudeli.
Durante la pandemia di Covid-19, Goodall ha sottolineato come l’emergenza sanitaria fosse anche figlia della nostra cattiva relazione con la natura: "Abbiamo disprezzato il mondo naturale", disse. "Abbiamo creato l’ambiente perfetto per la trasmissione dei virus dagli animali all’uomo".
Accanto all'attivismo, Jane non ha mai smesso di scrivere e di raccontare. La sua opera autobiografica "In the Shadow of Man" è un classico della letteratura scientifica, tradotta anche in Italia come "L'ombra dell’uomo" (Orme Editori, 2012). Ha pubblicato oltre trenta libri, molti dei quali dedicati ai più giovani. Nel 2022, Mattel le ha dedicato una Barbie in suo onore - la prima in plastica riciclata - vestita con camicia kaki, shorts, taccuino e binocolo. Un gesto simbolico per ispirare nuove generazioni di bambine a diventare scienziate, esploratrici, attiviste.
Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, Jane Goodall è stata nominata Dama dell'Impero Britannico nel 2003, Messaggero di Pace delle Nazioni Unite nel 2002, e ha ricevuto la Presidential Medal of Freedom negli Stati Uniti. In Italia è stata insignita del titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica nel 2011.
Nel tempo, è diventata un'icona pop, simbolo del connubio fra scienza e coscienza, fra empatia e rigore. Ma mai ha perso la semplicità: quella con cui si sedeva silenziosa per ore nella foresta, aspettando che uno scimpanzé decidesse di fidarsi di lei.
Jane Goodall credeva nel cambiamento. Nonostante tutto, è rimasta ottimista. "Sì, il pianeta è in pericolo. Ma abbiamo ancora tempo", diceva. "Ogni giorno abbiamo una scelta: contribuire alla distruzione o alla rigenerazione del mondo". Oggi quel mondo la saluta con gratitudine. Gli scimpanzé di Gombe, le foreste che ha cercato di salvare, e milioni di persone ispirate dal suo esempio sono l’eredità viva di una donna che ha dimostrato che l'empatia è scienza, e che la scienza può essere amore. (di Paolo Martini)
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(Adnkronos) - Mobilitazione nelle piazze italiane dopo l'abbordaggio della Flotilla da parte di Israele oggi 1 ottobre 2025. Da Milano a Roma, da Torino a Napoli, da Genova a Firenze, i manifestanti sono scesi in piazza a sostegno della missione diretta a Gaza per portare aiuti.
A Roma il corteo pro Pal è arrivato a via del Tritone dove c'è uno sbarramento della polizia schierata in tenuta antisommossa. I manifestanti chiedono di arrivare verso palazzo Chigi.
Al grido di "Bloccheremo tutto" e "Palestina libera" i manifestanti pro Pal sono arrivati a piazza dei Cinquecento a Roma, vicino alla stazione Termini, schierati dietro a uno striscione con su scritto "Rompere con Israele-Stop genocide, blocchiamo tutto e 3 ottobre sciopero generale". In pochi minuti le persone in piazza sono diventate cinquemila.
Nella capitale disagi alla stazione Termini di Roma, 'cinturata' dalle forze dell'ordine anche lateralmente e gli accessi sono contingentati.
Binari bloccati dai manifestanti pro Pal alla stazione centrale di Napoli. Si è determinato così il blocco del traffico ferroviario, in arrivo e in partenza, con treni in ritardo di oltre 90 minuti. Come si legge sul profilo Facebook di uno dei collettivi coinvolti nell'occupazione della stazione centrale di Napoli, Mezzocannone Occupato, "avevamo detto che avremmo bloccato tutto e lo stiamo facendo. Palestina libera, giù le mani dalla Global Sumud Flotilla". I manifestanti pro Pal hanno bloccato i binari per oltre mezz'ora per poi dirigersi verso il vicino corso Umberto, lasciando la stazione.
Mobilitazione anche a Milano dove il corteo è partito da Piazza della Scala. “Blocchiamo tutto. Contro il genocidio, per la Palestina, per rompere con Israele” si legge nello striscione esposto in testa. “Non un chiodo per Israele, Palestina libera” i cori intonati dagli attivisti scesi in piazza, al momento qualche centinaio.
Al grido di ‘Free, free Palestine’ è partito da piazza Palazzo di Citta’, sotto il Comune di Torino, il corteo dei manifestanti pro palestinesi a cui partecipano diverse centinaia di persone dietro lo striscione ‘Blocchiamo tutto’. Intanto, il presidio permanente di Palazzo Nuovo, annunciato nel tardo pomeriggio di oggi, dopo il blocco della Flotilla, si è trasformato in occupazione.
"Stanno bloccando la Flotilla, scendiamo in piazza adesso". A Firenze oltre 500 persone si sono radunate questa sera in piazza Santissima Annunziata in segno di solidarietà con gli attivisti fermati in mare dall'esercito israeliano.
Leggi tutto: Flotilla, corteo pro Pal verso Palazzo Chigi: "Blocchiamo tutto"

(Adnkronos) - E' scattata la mobilitazione nelle piazze italiane dopo l'abbordaggio della Flotilla da parte di Israele. Da Milano a Roma, da Torino a Napoli, da Genova a Firenze, i manifestanti sono scesi in piazza a sostegno della missione diretta a Gaza per portare aiuti.
A Roma il corteo pro Pal è arrivato a via del Tritone dove c'è uno sbarramento della polizia schierata in tenuta antisommossa. I manifestanti chiedono di arrivare verso p. Chigi.
Al grido di "Bloccheremo tutto" e "Palestina libera" i manifestanti pro Pal sono arrivati a piazza dei Cinquecento a Roma, vicino alla stazione Termini, schierati dietro a uno striscione con su scritto "Rompere con Israele-Stop genocide, blocchiamo tutto e 3 ottobre sciopero generale". In pochi minuti le persone in piazza sono diventate cinquemila.
Binari bloccati dai manifestanti pro Pal alla stazione centrale di Napoli. Si è determinato così il blocco del traffico ferroviario, in arrivo e in partenza, con treni in ritardo di oltre 90 minuti. Come si legge sul profilo Facebook di uno dei collettivi coinvolti nell'occupazione della stazione centrale di Napoli, Mezzocannone Occupato, "avevamo detto che avremmo bloccato tutto e lo stiamo facendo. Palestina libera, giù le mani dalla Global Sumud Flotilla". I manifestanti pro Pal hanno bloccato i binari per oltre mezz'ora per poi dirigersi verso il vicino corso Umberto, lasciando la stazione.
Disagi alla stazione Termini di Roma. Dopo le manifestazioni dei pro Pal alla stazione di Napoli, la stazione Termini è stata 'cinturata' dalle forze dell'ordine anche lateralmente e gli accessi sono contingentati.
Mobilitazione anche a Milano dove il corteo è partito da Piazza della Scala. “Blocchiamo tutto. Contro il genocidio, per la Palestina, per rompere con Israele” si legge nello striscione esposto in testa. “Non un chiodo per Israele, Palestina libera” i cori intonati dagli attivisti scesi in piazza, al momento qualche centinaio.
Al grido di ‘Free, free Palestine’ è partito da piazza Palazzo di Citta’, sotto il Comune di Torino, il corteo dei manifestanti pro palestinesi a cui partecipano diverse centinaia di persone che stanno sfilando dietro lo striscione ‘Blocchiamo tutto’. Intanto, il presidio permanente di Palazzo Nuovo, annunciato nel tardo pomeriggio di oggi, dopo il blocco della Flotilla, si è trasformato in occupazione.
"Stanno bloccando la Flotilla, scendiamo in piazza adesso". A Firenze oltre 500 persone si sono radunate questa sera in piazza Santissima Annunziata in segno di solidarietà con gli attivisti fermati in mare dall'esercito israeliano.
Leggi tutto: "Blocchiamo tutto", corteo pro Pal verso Palazzo Chigi

(Adnkronos) - Scatta la mobilitazione nelle piazze italiane dopo l'abbordaggio della Flotilla da parte di Israele. Da Milano a Roma, da Torino a Napoli, i manifestanti sono scesi in piazza a sostegno della missione che si è avvicinata a Gaza per portare aiuti. Cortei anche a Genova e Firenze.
Al grido di "Bloccheremo tutto" e "Palestina libera" un gruppo di manifestanti pro Pal è arrivato a piazza dei Cinquecento a Roma, vicino alla stazione Termini per sostenere la Flotilla. I manifestanti sono schierati dietro a uno striscione con su scritto "Rompere con Israele-Stop genocide, blocchiamo tutto e 3 ottobre sciopero generale". Il numero delle persone in piazza sta aumentando progressivamente.
Binari bloccati dai manifestanti pro Pal alla stazione centrale di Napoli. Si è determinato così il blocco del traffico ferroviario, in arrivo e in partenza, con treni in ritardo di oltre 90 minuti. "La circolazione a Napoli Centrale è sospesa", comunica Trenitalia. Come si legge sul profilo Facebook di uno dei collettivi coinvolti nell'occupazione della stazione centrale di Napoli, Mezzocannone Occupato, "avevamo detto che avremmo bloccato tutto e lo stiamo facendo. Palestina libera, giù le mani dalla Global Sumud Flotilla".
I manifestanti pro Pal hanno bloccato i binari per oltre mezz'ora per poi dirigersi verso il vicino corso Umberto, lasciando la stazione. I manifestanti sarebbero diretti verso la facoltà di Lettere e Filosofia, seguiti dalla polizia.
Disagi alla stazione Termini di Roma. Dopo le manifestazioni dei pro Pal alla stazione di Napoli, la stazione Termini è stata 'cinturata' dalle forze dell'ordine anche lateralmente e gli accessi sono contingentati.
Mobilitazione anche a Milano per la Global Sumud Flotilla. Potere al Popolo, centri sociali e collettivi studenteschi sui social hanno dato appuntamento per una 'mobilitazione d'emergenza' dalle 21.30 in piazza della Scala, ribattezzata 'piazza Gaza' per il presidio permanente pro Palestina.

(Adnkronos) - Scatta la mobilitazione nelle piazze italiane dopo l'abbordaggio della Flotilla da parte di Israele. Al grido di "Bloccheremo tutto" e "Palestina libera" un gruppo di manifestanti pro Pal è arrivato a piazza dei Cinquecento a Roma, vicino alla stazione Termini per sostenere la Flotilla. I manifestanti sono schierati dietro a uno striscione con su scritto "Rompere con Israele-Stop genocide, blocchiamo tutto e 3 ottobre sciopero generale". Il numero delle persone in piazza sta aumentando progressivamente.
Binari bloccati dai manifestanti pro Pal alla stazione centrale di Napoli. Si è determinato così il blocco del traffico ferroviario, in arrivo e in partenza, con treni in ritardo di oltre 90 minuti. "La circolazione a Napoli Centrale è sospesa", comunica Trenitalia. Come si legge sul profilo Facebook di uno dei collettivi coinvolti nell'occupazione della stazione centrale di Napoli, Mezzocannone Occupato, "avevamo detto che avremmo bloccato tutto e lo stiamo facendo. Palestina libera, giù le mani dalla Global Sumud Flotilla".
I manifestanti pro Pal hanno bloccato i binari per oltre mezz'ora per poi dirigersi verso il vicino corso Umberto, lasciando la stazione. I manifestanti sarebbero diretti verso la facoltà di Lettere e Filosofia, seguiti dalla polizia.
Disagi alla stazione Termini di Roma. Dopo le manifestazioni dei pro Pal alla stazione di Napoli, la stazione Termini è stata 'cinturata' dalle forze dell'ordine anche lateralmente e gli accessi sono contingentati.
Mobilitazione anche a Milano per la Global Sumud Flotilla. Potere al Popolo, centri sociali e collettivi studenteschi sui social hanno dato appuntamento per una 'mobilitazione d'emergenza' dalle 21.30 in piazza della Scala, ribattezzata 'piazza Gaza' per il presidio permanente pro Palestina.

(Adnkronos) - Binari bloccati dai manifestanti pro Pal alla stazione centrale di Napoli. Si è determinato così il blocco del traffico ferroviario, in arrivo e in partenza, con treni in ritardo di oltre 90 minuti. "La circolazione a Napoli Centrale è sospesa", comunica Trenitalia. Come si legge sul profilo Facebook di uno dei collettivi coinvolti nell'occupazione della stazione centrale di Napoli, Mezzocannone Occupato, "avevamo detto che avremmo bloccato tutto e lo stiamo facendo. Palestina libera, giù le mani dalla Global Sumud Flotilla".
Disagi alla stazione Termini di Roma. Dopo le manifestazioni dei pro Pal alla stazione di Napoli, dove i treni sono bloccati, la stazione Termini è stata 'cinturata' dalle forze dell'ordine anche lateralmente e gli accessi sono contingentati.
Mobilitazione anche a Milano per la Global Sumud Flotilla. Potere al Popolo, centri sociali e collettivi studenteschi sui social hanno dato appuntamento per una 'mobilitazione d'emergenza' dalle 21.30 in piazza della Scala, ribattezzata 'piazza Gaza' per il presidio permanente pro Palestina.

(Adnkronos) - Binari bloccati dai manifestanti pro Pal alla stazione centrale di Napoli. Si è determinato così il blocco del traffico ferroviario, in arrivo e in partenza, con treni in ritardo di oltre 90 minuti. "La circolazione a Napoli Centrale è sospesa", comunica Trenitalia. Come si legge sul profilo Facebook di uno dei collettivi coinvolti nell'occupazione della stazione centrale di Napoli, Mezzocannone Occupato, "avevamo detto che avremmo bloccato tutto e lo stiamo facendo. Palestina libera, giù le mani dalla Global Sumud Flotilla".
Disagi alla stazione Termini di Roma. Dopo le manifestazioni dei pro Pal alla stazione di Napoli, dove i treni sono bloccati, la stazione Termini è stata 'cinturata' dalle forze dell'ordine anche lateralmente e gli accessi sono contingentati.
(Adnkronos) - Armando Palmegiani, ex poliziotto, è il nuovo consulente della difesa di Andrea Sempio, indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. Sostituirà l'ex generale del Ris di Parma Luciano Garofano che ha lasciato per divergenze con i legali dell'indagato. Palmegiani, andato in pensione a Roma a fine febbraio scorso, ha lavorato per 30 anni alla Scientifica e ha incrociato sulla sua strada il presunto killer Giandavide De Pau, il sopralluogo per il femminicidio di Sara Di Pietrantonio, la bomba via dei Georgofili e il riconoscimento delle vittime italiane dello tsunami.
"Gli elementi a carico di Andrea Sempio mi hanno da sempre lasciato molto perplesso, ritengo che non siano solidi e per questo ho accettato questa sfida", sono le prime parole che Armando Palmegiani ha pronunciato all'Adnkronos nelle vesti di nuovo consulente della difesa di Andrea Sempio.
"L'incarico che ho assunto richiede molte competenze: l'incidente probatorio riguarda una parte dattiloscopica, una parte concerne la Bpa di cui sono esperto e c'è un fronte più investigativo", ha aggiunto Palmegiani, "Mi sento professionalmente pronto, è un incarico complesso, ma non mi sembra che ci siano grandi elementi probatori contro Sempio. Mi è sembrato giusto prendere questo incarico ricoperto finora da Luciano Garofano di cui ho da sempre stima".
Leggi tutto: Caso Garlasco, difesa Sempio nomina nuovo genetista: "Nessuna prova contro di lui"

(Adnkronos) - L'origine della vita? In futuro potrebbe essere la pelle umana. Sebbene sia una prospettiva ancora lontana, non è fantascienza. Un team di scienziati statunitensi è, infatti, riuscito a creare per la prima volta embrioni umani in fase iniziale, manipolando il Dna, prelevato da cellule della pelle umana e fecondando successivamente l'ovulo ottenuto con spermatozoi. La tecnica è ancora in una fase di 'proof of concept' e richiederà una notevole attività di perfezionamento. Ma lo studio pubblicato su 'Nature Communications', spiegano gli autori, ne dimostra il potenziale per la gametogenesi in vitro, anche se "sono necessarie ulteriori ricerche per garantire l'efficacia e la sicurezza prima di future applicazioni cliniche".
E' una tecnica - quella tentata dai ricercatori dell'Oregon Health and Science University - che potrebbe essere utilizzata in linea di principio per affrontare il problema dell'infertilità, dovuta all'età avanzata o a malattie, utilizzando quasi tutte le cellule del corpo come punto di partenza per la vita. Potrebbe, riporta la 'Bbc' online, addirittura consentire alle coppie dello stesso sesso di avere un figlio geneticamente 'imparentato'. Gli esperti affermano che si tratta di una svolta, che necessità però anche di un dibattito aperto con il pubblico su ciò che la scienza può rendere possibile. Sicuramente il lavoro scientifico appena pubblicato 'riscrive' sulla carta le regole: un tempo la riproduzione era una semplice storia, e cioè lo spermatozoo dell'uomo incontra l'ovulo della donna, i due gameti si fondono per formare un embrione e 9 mesi dopo nasce un bambino. Ora, per l'appunto, tutto comincerebbe con la pelle umana.
La tecnica sviluppata dal team funziona così: si estrae da una cellula cutanea il nucleo, che contiene una copia dell'intero codice genetico necessario per costruire il corpo umano. Questo nucleo viene poi inserito all'interno di un ovulo donato, privato delle sue istruzioni genetiche. Fino a questo punto la tecnica è simile a quella utilizzata per creare la pecora Dolly, il primo mammifero clonato al mondo, nato nel 1996. Tuttavia l'ovulo così 'allestito' non è pronto per essere fecondato dallo spermatozoo, poiché contiene già un set completo di cromosomi. La fase successiva consiste quindi nell'indurre l'ovulo a scartare metà dei suoi cromosomi in un processo che i ricercatori hanno definito 'mitomeiosi' (parola che è la fusione di mitosi e meiosi, i due modi in cui le cellule si dividono). Lo studio ha dimostrato che usando questa strategia sono stati prodotti 82 ovuli funzionali, i quali sono stati fecondati con spermatozoi e alcuni hanno raggiunto le prime fasi dello sviluppo embrionale. Nessuno si è sviluppato oltre lo stadio di 6 giorni. "Abbiamo ottenuto qualcosa che si pensava fosse impossibile", assicura Shoukhrat Mitalipov (Oregon Health and Science University).
Quali sono i problemi della tecnica? Prima di tutto il fatto che l'ovulo sceglie casualmente quali cromosomi scartare. Dovrebbe ritrovarsi con un cromosoma di ciascuno dei 23 tipi per prevenire malattia, ma finisce per averne 2 di alcuni e nessuno di altri. Il tasso di successo è inoltre basso (circa il 9%) e i cromosomi mancano un importante processo in cui riorganizzano il loro Dna, chiamato crossing-over. "Dobbiamo perfezionare" il tutto, spiega Mitalipov, pioniere di fama mondiale in questo campo. Ma alla fine "penso che sarà" in questa direzione "che andrà il futuro, perché ci saranno sempre più pazienti che non potranno avere figli".
"Oltre a offrire speranza a milioni di persone infertili a causa della mancanza di ovuli o spermatozoi - aggiunge Paula Amato dell'Oregon Health and Science University - questo metodo consentirebbe alle coppie dello stesso sesso di avere un figlio geneticamente imparentato con entrambi i partner". Per esempio, in una coppia omosessuale maschile, la pelle di un uomo potrebbe essere utilizzata per produrre l'ovulo e lo sperma del partner per fecondarlo. Ci vorrà in ogni caso tempo. Almeno altri 10 anni di ricerca - si legge in una nota dell'università - prima che l'approccio possa essere ritenuto sufficientemente sicuro o efficace da poter essere sottoposto a sperimentazione clinica, anche supponendo che tale sperimentazione venga autorizzata negli Stati Uniti.
Leggi tutto: Creati per la prima volta embrioni da Dna pelle umana

(Adnkronos) - Alta tensione a Napoli. A poche ore dal match tra il club azzurro e lo Sporting Lisbona, in programma oggi, mercoledì 1 ottobre, allo stadio Maradona e valido per la seconda giornata di Champions League, ci sono stati violenti scontri e disordini in città tra le due tifoserie. Alcuni tifosi del Napoli si sarebbero infatti scontrati con i portoghesi in trasferta per le vie del centro, come testimoniato da diversi video diventati virali su X.
Gli ultras si sono lanciati delle sedie e hanno danneggiato alcune macchine parcheggiate, oltre alle vetrine di alcuni negozi della zona. Sul posto sono interventute le forze dell'ordine che hanno disperso i tifosi. In totale sono circa 800 i portoghesi arrivati a Napoli per la partita.
Leggi tutto: Napoli, scontri tra tifosi prima del match con lo Sporting Lisbona

(Adnkronos) - Sei F-16 si sono alzati dalla Polonia per intercettare due droni Shahed che si stanno potenzialmente dirigendo verso lo spazio aereo del Paese dell'Europa orientale. Lo riferisce il Kyiv Post su X.
Leggi tutto: Polonia, media: decollati sei F-16 per intercettare due droni Shahed

(Adnkronos) - Un caso di Dengue nel Senese. A darne notizia è l'amministrazione comunale di Colle di Val d'Elsa che parla di un'area ben identificata e limitata in località Boscona. Il Comune, in accordo con la Asl, ha attivato immediatamente la procedura di prevenzione prevista in questi casi.
Già da stasera nell'area identificata e per un raggio di 200 metri, secondo quanto previsto dal protocollo, tutte le famiglie verranno singolarmente informate dai vigili sanitari sulle raccomandazioni da tenere. L'area interessata sarà oggetto di due disinfestazioni adulticide consecutive, la prima domani giovedì 2 ottobre e una successiva venerdì 3 ottobre, entrambe a partire dalle ore 7 del mattino e fino a fine intervento.
Si stanno inoltre affiggendo degli avvisi informativi pubblici per i residenti con le raccomandazioni da seguire. Il Comune informa, infine, i cittadini che in queste ore personale sanitario autorizzato effettuerà dei sopralluoghi a scopo preventivo nell'area interessata.
Leggi tutto: Dengue, un caso nel Comune di Colle Val d'Elsa nel Senese: scatta la disinfestazione

(Adnkronos) - Quando torna Marcus Thuram? L'attaccante dell'Inter si è fermato ieri per infortunio durante la partita di Champions League vinta contro lo Slavia Praga, in cui il francese è stato grande protagonista con un assist e un'ottima prestazione, per un problema al bicipite femorale della coscia sinistra. Gli esami di oggi, mercoledì 1 ottobre, hanno evidenziato un "risentimento muscolare al bicipite femorale della gamba sinistra", come comunicato dalla società nerazzurra.
Il club ha comunicato che "la sua situazione sarà rivalutata la prossima settimana". Lo stop, in attesa di nuovi aggiornamenti, dovrebbe essere di circa un mese, con Thuram che salterà sicuramente la partita della sesta giornata di campionato, quando l'Inter ospiterà a San Siro la Cremonese ed è in dubbio anche per la trasferta dell'Olimpico contro la Roma del 18 ottobre, dopo la sosta per le Nazionali.
Obiettivo di Chivu è riaverlo a disposizione per la terza giornata di Champions League, quando l'Inter, il prossimo 21 ottobre, volerà in Belgio per fare visita all'Union Saint-Gilloise.
Leggi tutto: Inter, infortunio per Thuram: quando torna l'attaccante
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