(Adnkronos) - È successo di nuovo. È saltato un tappo di champagne che ha invaso il campo durante la finale di Wimbledon di oggi, domenica 13 luglio, tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Il giudice di sedia ha richiamato il pubblico invitando gli spettatori del Campo Centrale a non aprire le bottiglie durante il match. Sinner, al servizio, ha raccolto il tappo e lo ha consegnato il tappo ad una raccattapalle. Dall'altra parte del campo, Alcaraz non ha nascosto il malumore per l'episodio, raro ma non unico.
Nei giorni scorsi, una scena analoga si è verificata durante il match del singolare femminile tra la statunitense Amanda Anisimova e la ceca Linda Noskova.
Alla finale stanno assistendo ospiti d'onore come la famiglia reale: William, Kate e i due figli George e Charlotte. Sugli spalti del Centre Court presenti anche volti noti dello spettacolo come Paul Mescal e Andrew Scott. Per la Spagna a tifare Alcaraz c’è Re Felipe VI.
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(Adnkronos) - Fiamme in una chiesa evangelica di Roma oggi domenica 13 luglio. L'incendio ha coinvolto alcuni locali all'interno dell'edificio religioso in via della Marranella sprigionando un denso fumo nero che ha interessato abitazioni al piano terra anche nella limitrofa via Gerardo Mercatore. Una persona è rimasta gravemente ferita.
Due squadre dei vigili del fuoco sono intervenute alle 14.15 circa con un'autoscala e due autobotti. È tutt'ora in corso l'opera di bonifica e verifica statica degli edifici interessati dal rogo.
La persona rimasta ferita è di nazionalità cinese: è stata trasportata all'ospedale Sant'Eugenio in codice rosso.
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(Adnkronos) - Va a Tim Merlier (Soudal Quick-Step) il successo in volata nella nona tappa del Tour de France, la Chinon-Chateauroux ai 174 km, davanti all'italiano Jonathan Milan (Lidl Trek), vincitore nella tappa di ieri saato 12 luglio, e ad Arnaud De Lie (Lotto).
Nessuna variazione in classifica generale con lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG) che resta al comando davanti al belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), distante 54 secondi, e al francese Kevin Vauquelin (Arkea-B&B Hotels), terzo a 1'11".
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(Adnkronos) - Elisa Longo Borghini (UAE Team ADQ) ha vinto il Giro d'Italia Women. Al secondo e terzo posto si sono classificate rispettivamente Marlen Reusser (Movistar Team) e Sarah Gigante (AG Insurance - Soudal Team).
"È stato un Giro incredibile, per me e per la squadra. Gli ultimi otto giorni sono stati intensi: avevamo un obiettivo comune e lo abbiamo raggiunto. Ieri è stata una tappa fantastica, ma il lavoro non era finito- dovevamo restare concentrate sulla frazione di oggi, ed è proprio quello che abbiamo fatto. Sono senza parole… questa sensazione è semplicemente incredibile", ha commentato la ciclista italiana.
Sul tecnico e insidioso circuito finale di Imola, che ricalcava quello dei Campionati mondiali 2020, la campionessa italiana ha difeso con autorità la Maglia Rosa conquistata ieri, senza mai concedere alle rivali reali chance di ribaltare la classifica. A contendersi la vittoria di tappa, dopo un attacco nel finale, sono state proprio la vincitrice di quel Mondiale, Anna Van der Breggen, e Liane Lippert, già a segno due giorni fa a Terre Roveresche.
Lippert (Movistar Team) ha vinto l'ottava tappa del Giro d'Italia Women, la Forlì-Imola (Autodromo Enzo e Dino Ferrari) di 134 km, davanti ad Anna Van der Breggen (Team SD Worx - Protime) e Marlen Reusser (Movistar Team). "Sono felicissima: vincere due tappe è un sogno. Ieri è stata una giornata un po’ deludente, quindi oggi volevamo davvero riscattarci e abbiamo corso con l’obiettivo di vincere - ha commentato Lippert - È stato un onore vedere Marlen lavorare per me nel finale, è una ciclista straordinaria e una persona speciale. Sapevo che dovevo farcela anche per ridarle il sorriso".
Sul traguardo dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari l’ha spuntata dunque ancora una volta la tedesca della Movistar, mentre Marlen Reusser ha regolato la volata del gruppo per il terzo posto. L’elvetica ha chiuso così il Giro al secondo posto in classifica generale, alle spalle di Longo Borghini e davanti a Sarah Gigante, vera protagonista delle tappe di montagna con due successi parziali e la conquista della Maglia Azzurra. Le altre maglie vanno a Lorena Wiebes, che fa doppietta con la Maglia Rossa e il Premio Combattività, e ad Antonia Niedermaier, vincitrice della Maglia Bianca.
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(Adnkronos) - Una donna al nono mese di gravidanza è precipitata da una finestra della sua abitazione al secondo piano di una palazzo, riportando ferite gravi. E' accaduto oggi domenica 13 luglio a Terni.
La donna, di origini straniere, è stata portata d'urgenza in ospedale e sottoposta ad intervento, ma per il bimbo che aveva in grembo non c'è stato nulla da fare. Sul caso indaga la Polizia.
Non è esclusa l'ipotesi di un gesto volontario.
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(Adnkronos) - William e Kate stanno assistendo alla finale di Wimbledon 2025 che si sta tenendo oggi, domenica 13 luglio, nel Royal Box del Centre Court tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.
I due reale erano tanto attesi, con loro anche i figli George (12 anni) e Charlotte (10 anni), primogenito e secondogenita. Kate Middleton torna nel Centre Court dopo che ieri ha assistito anche alla finale femminile in occasione della finale femminile tra la statunitense Amanda Anisimova e la polacca Iga Swiatek.
La principessa del Galles, moglie del principe ed erede al trono William, nel ruolo di patrona del torneo, consegnerà il trofeo al vincitore di Wimbledon 2025. William ha scelto per l'occasione di indossare un blazer doppiopetto e pantaloni bianchi, mentre Kate per l'occasione ha scelto un elegante abito blu.
Presenti sugli spalti del Centre Court anche i reali di Spagna, ovviamente per tifare Alcaraz.
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(Adnkronos) - I Vigili del fuoco di Milano sono intervenuti all'interno del campo rom di via Bonfadini per un incendio le cui cause sono al momento ignote. Le fiamme hanno provocato una altissima colonna di fumo nero visibile in più punti di Milano.
Sullo scenario di soccorso tre squadre di operatori di vigili del fuoco che stanno tentando di arginare le lingue di fuoco. Le fiamme e soprattutto il denso fumo nero prodotto dalla combustione potrebbero creare disagi alla circolazione aerea del vicino aeroporto di Linate e a quella dell'alta velocità. Per questo la situazione è sotto un costante monitoraggio da parte del personale dei Vigili del fuoco. Non si registrano al momento persone coinvolte o feriti.
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(Adnkronos) - Jannik Sinner sfida Carlos Alcaraz nella finale di Wimbledon 2025. Oggi, domenica 13 luglio, il tennista azzurro affronta lo spagnolo - in diretta tv e streaming, anche in chiaro - nell'ultimo atto dello Slam parigino e in quello che è, a tutti gli effetti, la rivincita della finale del Roland Garros. Nell'epica finale-maratona di Parigi infatti, poco più di un mese fa, Alcaraz si impose in rimonta in cinque set dopo oltre cinque ore e mezza di gioco.
Sinner arriva all'appuntamento dopo aver battuto Novak Djokovic in semifinale, superato in tre set con un netto 6-3, 6-3, 6-4, mentre lo spagnolo ha eliminato in quattro parziali Taylor Fritz.
A Wimbledon, Alcaraz va a caccia del terzo trionfo consecutivo: lo spagnolo è reduce da 20 vittorie di fila all'All England Club. Sinner, invece, gioca la prima finale nei Championships.
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(Adnkronos) - Io ho cercato di aiutare, ''però mi hanno torchiato bene, non sono stati momenti facili e capisco altre situazioni tipo questa''. Lo dice il testimone che aveva detto di aver incontrato il piccolo Allen in un video pubblicato da 'La Stampa'.
Allen Bernard Ganao, il bambino di 5 anni scomparso da venerdì alle 19.15 dal camping 'Por la Mar' di Latte, frazione di Ventimiglia, è stato ritrovato oggi, vivo.
''Ho accompagnato il ragazzo che è venuto nella mia villa e l'ho portato giù per strada pensando di fare una cosa positiva - ha raccontato ancora l'uomo - Volevo portarlo qua dalla Polizia. Il bambino poi a un certo punto mi ha tirato, non parlava bene e l'ho portato fino a un certo punto e l'ho lasciato. Mi tirava cercava papà ma non parlava bene e dopo mi sono accorto che era autistico e poi è scappato via. Dopo due ore ho capito che era successo''.
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(Adnkronos) - È stato trovato morto l'escursionista tedesco di 52 anni, di cui non si avevano più notizie dalla mattina di mercoledì scorso quando aveva lasciato il rifugio Mulaz dove aveva pernottato, per incamminarsi in direzione del Rifugio Rosetta. L'ultimo contatto con i familiari risaliva al giorno precedente, poco prima di mezzanotte. Sabato la denuncia alla polizia tedesca, visto il lungo silenzio e il mancato rientro. Nella serata di ieri erano quindi partite le ricerche.
Attorno alle 21 di ieri la prima chiamata alla Centrale operativa trentina. È stato quindi attivato il Soccorso alpino di San Martino di Castrozza, assieme ai Carabinieri di Cavalese e Primiero. Sono stati contattati i diversi rifugi della zona per risalire alle informazioni utili: Rifugio Treviso e Pradidali con esito negativo, mentre al rifugio Rosetta non c'era la certezza assoluta di un suo eventuale transito. Questa mattina è stato attivato anche il Soccorso alpino della Val Bois per le verifiche nel territorio di competenza. Approfittando delle previsioni, che davano una finestra di un paio di ore prima del maltempo, l'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, è quindi decollato per un sorvolo lungo la sentieristica principale, con a bordo un soccorritore della Val Biois e uno della Guardia di finanza.
Durante la perlustrazione del sentiero numero 703, che dal Mulaz porta in discesa verso il Rosetta, all'altezza della Torcia di Valgrande, i soccorritori hanno notato il corpo dell'uomo, precipitato in un canale e finito tra due massi, un centinaio di metri più in basso. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, con il supporto di una seconda squadra elitrasportata in quota, la salma è stata imbarellata e recuperata con il gancio baricentrico, per essere poi trasportata al Campo base a Capanna Cima Comelle e affidata al carro funebre.
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(Adnkronos) - Marc Marquez ha vinto il Gp di Germania oggi, domenica 13 luglio. Lo spagnolo della Ducati è sempre più primo nella classifica Piloti di MotoGp e ha dominato anche al Sachsenring, precedendo la Ducati Gresini del fratello Alex, tornato sul podio, e il compagno di squadra Pecco Bagnaia, che ha riscattato una Sprint deludente, vinta anch'essa da Marquez, con una bella rimonta fino al terzo posto.
Il Mondiale però sembra sempre più indirizzato verso lo spagnolo, al primo anno in Ducati, che allunga al primo posto del Mondiale. Ecco l'ordine d'arrivo del Gp Germania e la classifica Piloti di MotoGp.
1. Marc Marquez (Ducati)
2. Alex Marquez (Ducati Gresini)
3. Francesco Bagnaia (Ducati)
4. Fabio Quartararo (Yamaha)
5. Fermin Aldeguer (Ducati Gresini)
6. Luca Marini (Honda)
7. Brad Binder (KTM)
8. Jack Miller (Yamaha)
9. Raul Fernandez (Aprilia)
10. Alex Rins (Yamaha)
Ritirati:
Joan Mir (Honda)
Ai Ogura (Aprilia)
Marco Bezzecchi (Aprilia)
Lorenzo Savadori (Aprilia)
Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46)
Johann Zarco (Honda)
Pedro Acosta (KTM)
Miguel Oliveira (Yamaha)
1. Marc Marquez (Ducati) 344 punti
2. Alex Marquez (Ducati Gresini) 261
3. Francesco Bagnaia (Ducati) 197
4. Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46) 142
5. Franco Morbidelli (Ducati VR46) 139
6. Marco Bezzecchi (Aprilia) 130
7. Johann Zarco (Honda) 104
8. Pedro Acosta (KTM) 99
9. Fermìn Aldeguer (Ducati Gresini) 92
10. Fabio Quartararo (Yamaha) 87
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(Adnkronos) - Marc Marquez con la Ducati vince vince anche il Gp di Germania sul circuito del Sachsenring centrando oggi il nono successo in MotoGp sul tracciato e il 12esimo complessivo. Lo spagnolo, sempre più leader della classifica del Motomondiale dopo la vittoria nella Sprint di sabato. non ha avuto resistenza dai diretti inseguitori, con Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi che sono scivolati entrambi. Secondo posto della Ducati Gresini di Alex Marquez mentre Pecco Bagnaia, con l'altra Ducati ufficiale, chiude in terza posizione, con un recupero dall'11esima posizione in griglia di partenza.
In quarta posizione si piazza Fabio Quartararo, seguito da Aldeguer, Marini, Binder, Miller, Fernandez e Rins a chiudere la top ten. Finiti lunghi poi nel corso della gara anche Zarco, Acosta, Oliveira, Ogura, Mir e Savadori in una gara con le nuvole ma non su pista bagnata. Assenti invece per problemi fisici di varia natura Morbidelli, Vinales, Bastianini e Chantra oltre a Martin.
Leggi tutto: MotoGp, Marquez domina Gp Germania. Secondo il fratello Alex, poi Bagnaia
(Adnkronos) - Gara in solitaria per la Ducati di Marc Marquez, che vince anche il Gp di Germania sul circuito del Sachsenring, per la nona volta in MotoGp e la 12esima tra tutte le classi, dopo il successo nella Sprint di ieri. Lo spagnolo non ha avuto resistenza dai diretti inseguitori, con Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi che sono scivolati entrambi mentre erano in seconda posizione al suo inseguimento. Alla fine, anche se non al meglio, chiude al secondo posto della Ducati Gresini di Alex Marquez mentre il compagno di squadra Pecco Bagnaia riscatta una Sprint deludente arrivando sul podio, in terza posizione, con un recupero dall'11esima posizione in griglia di partenza.
In quarta posizione si piazza Fabio Quartararo, seguito da Aldeguer, Marini, Binder, Miller, Fernandez e Rins a chiudere la top ten. Finiti lunghi poi nel corso della gara anche Zarco, Acosta, Oliveira, Ogura, Mir e Savadori in una gara con le nuvole ma non su pista bagnata. Assenti invece per problemi fisici di varia natura Morbidelli, Vinales, Bastianini e Chantra oltre a Martin.
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(Adnkronos) - In un'epoca dominata dai social media e dall'immagine, il linguaggio che utilizziamo per descrivere il corpo è diventato un campo di battaglia culturale e sociale. Le parole, troppo spesso scagliate con leggerezza, hanno un peso. E, nel caso del body shaming, possono colpire con violenza. Per questo, oggi più che mai, anche i vocabolari possono essere strumenti di educazione e civiltà, capaci di promuovere un uso più consapevole e inclusivo della lingua italiana. È il caso del nuovo "Dizionario dell'italiano Treccani 100", curato dai linguisti Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, che registra - senza moralismi ma con rigore critico - i termini più comuni usati per offendere o deridere l'aspetto fisico delle persone. Allo stesso tempo, però, indica alternative linguistiche più armoniose, che permettono di descrivere la realtà con rispetto e senza rinunciare alla precisione.
Questa riflessione linguistica si intreccia con un'importante iniziativa legislativa: la Camera dei Deputati ha approvato all'unanimità una proposta di legge per istituire la Giornata nazionale contro la denigrazione dell’aspetto fisico delle persone, ora al vaglio del Senato. Una proposta che nasce dall'urgenza di affrontare un fenomeno ormai dilagante, soprattutto tra i più giovani: il body shaming è infatti una delle forme più frequenti di bullismo verbale, alimentata da stereotipi, ignoranza e superficialità.
Molti termini usati nel linguaggio quotidiano - spesso fin dall'infanzia - veicolano giudizi impliciti sull'aspetto fisico. Il Vocabolario Treccani li registra, ma ne segnala la natura offensiva: balena ("in tono spregiativo per indicare una persona molto grassa"), cicciona/ciccione, lardosa/lardoso (usati anche in tono scherzoso, ma potenzialmente lesivi), fino alla crudele espressione "palla di lardo", diventata tristemente nota grazie a una scena del film "Full Metal Jacket".
E non si tratta solo di peso. Il lessico della denigrazione si estende a molteplici caratteristiche fisiche: "brufolosa/o ("poco gentile, riferito a chi ha la pelle con molti brufoli"), mostro, tappo, nasone/nasona, quattrocchi, sgorbio – quest'ultimo celebre nella battuta di Woody Allen in "Provaci ancora Sam" (“Sparisci, sgorbio!”). Espressioni che offendono, deridono, etichettano. E che sono spesso usate dai giovanissimi senza reale consapevolezza del loro impatto.
Se alcune parole feriscono, altre possono aiutare a costruire una cultura del rispetto. E proprio questa è la sfida: scegliere termini più neutri, più accurati, più umani. Il vocabolario Treccani propone alternative come sovrappeso, definito come un "eccesso di peso rispetto alla norma" - una descrizione clinica, priva di giudizio. Oppure corpulenta/o, "persona dal corpo grosso, robusto", che restituisce una fotografia oggettiva, senza connotazioni offensive.
Alcuni termini offrono anche una lettura positiva delle caratteristiche fisiche: formosa/o, ad esempio, descrive "chi ha forme ben fatte e piuttosto sporgenti", trasformando un potenziale oggetto di scherno in un tratto valorizzante. Lo stesso accade con parole come esile ("persona magra") o longilinea/o ("alta, slanciata, snella"), che permettono di parlare del corpo senza ironia, disprezzo o stereotipi.
L'uso delle parole non è mai neutro: le parole plasmano il pensiero, influenzano le relazioni e contribuiscono a costruire (o distruggere) l'utostima. È per questo che l'istituzione di una Giornata nazionale contro la denigrazione dell'aspetto fisico va letta come un passo importante non solo dal punto di vista normativo, ma anche educativo e culturale. In questo percorso, il linguaggio può e deve diventare uno strumento di prevenzione. A scuola, nei media, nelle famiglie, è necessario trasmettere un modello comunicativo più attento e consapevole. Un modello che non censura, ma che sceglie con cura. Che insegna a distinguere tra ironia e sarcasmo, tra descrizione e derisione, tra verità e volgarità.
Ecco perché sfogliare un vocabolario non è mai un gesto banale. Al contrario: è un atto politico, culturale e sociale. Un invito a usare la lingua per costruire ponti, non barriere. Perché le parole, quando scelte con attenzione, non sono armi: sono carezze. (di Paolo Martini)
Leggi tutto: Vocabolario Treccani contro il body shaming: segnala i termini offensivi
(Adnkronos) - Fabio Fognini dice addio al tennis. Il tennista azzurro ha annunciato il ritiro dai campi negli scorsi giorni, dopo essere stato eliminato al primo turno di Wimbledon da Carlos Alcaraz al termine di una partita eroica, che lo spagnolo ha vinto soltanto al quinto set. Oggi, domenica 13 luglio, a poche ore dalla finale dello Slam londinese proprio tra Alcaraz e Jannik Sinner, Fognini ha spiegato la sua decisione sui propri profili social: "Ciao a tutti. Dopo alcuni giorni di riflessione, ho scritto questo pensiero per voi… È arrivato quel momento che, in fondo, sapevo sarebbe arrivato, anche se una parte di me sperava non succedesse mai".
"La decisione non è stata semplice, ma sento che questo è il momento giusto. Il TENNIS è stato il mio universo: mi ha formato, mi ha fatto crescere, mi ha insegnato resilienza, forza e pazienza, tanto nelle vittorie quanto nelle sconfitte", ha scritto Fognini con il cuore in mano, "mi ha dato molto più di quanto avrei potuto immaginare e per questo gli sarò sempre grato. Grazie a tutti gli allenatori, ai collaboratori, agli sponsor che mi hanno accompagnato lungo il cammino; grazie agli amici e a tutti quelli che mi hanno sostenuto, nei giorni esaltanti e in quelli più difficili. Il vostro affetto ha reso questo viaggio indimenticabile".
"E poi la famiglia, pilastro di tutti i miei successi. Grazie mamma e grazie papà: senza di voi nulla sarebbe stato possibile. E a te piccola sorellina, grazie per essere sempre stata la mia prima tifosa". Un pensiero speciale Fognini lo dedica alla moglie, l'ex tennista Flavia Pennetta: "FLAVIA, sei la donna, la mamma e la compagna di vita che ho sempre sognato. Sei stata, sei e sarai il mio punto di riferimento. Grazie per avermi donato una famiglia da sogno: tre splendidi nani che sono la mia ragione di vita".
"Si chiude un capitolo importante della mia vita. Me ne vado con il cuore pieno di gioia, orgoglioso del percorso fatto e curioso di scoprire cosa mi riserverà il futuro. Una cosa è certa: il mio legame con il tennis non finisce qui", conclude Fognini, "See you soon, tennis. See you soon, my lover".
Leggi tutto: Fognini, addio al tennis: "Sei stato il mio universo, è il momento giusto"
(Adnkronos) - Il padre di Riccardo Boni, il 17enne morto dopo essere rimasto sepolto in una buca che aveva scavato lui stesso sulla spiaggia di Montalto di Castro, è stato iscritto sul registro degli indagati dalla Procura di Civitavecchia con l'accusa di omicidio colposo.
Lo rivela 'La Repubblica' spiegando che ''l'iscrizione per l'ipotesi di reato di omicidio colposo è "un atto dovuto","non perché ci siano sospetti su di lui, non perché qualcuno lo accusi davvero di qualcosa. Ma perché la legge, davanti a una tragedia così assurda, impone un percorso formale".
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