(Adnkronos) - Almeno cinque giorni di caldo estremo sull'Italia, con temperature massime che arriveranno anche a 46°C all'ombra al Sud. L'Anticiclone Africano sta tornando e con lui l'afa e il clima rovente, che toccherà la sua fase clou all'inizio della prossima settimana. Sono queste le allarmanti previsioni meteo degli esperti per la giornata di oggi, venerdì 18 luglio, e per i giorni a venire.
Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media de iLMeteo.it, conferma, purtroppo, l’ennesima espansione del ‘Cammello’, come viene definito in gergo meteorologico l’Anticiclone Africano: l’espansione verso l’Italia dell’alta pressione di origine subtropicale avverrà nel corso del weekend e condizionerà il termometro fino a martedì - mercoledì della prossima settimana.
Il termometro sarà condizionato in modo drammatico: entro lunedì si prevedono 37°C in Emilia, Lombardia orientale e Basso Veneto, 38°C anche in Toscana ed Umbria, 36°C a Roma e Viterbo e queste, pensate, saranno tra le temperature meno roventi della nuova fase africana.
Tra lunedì e martedì si prevedono, infatti, picchi di 44°C tra Matera e Foggia, fino a 45-46°C in Sicilia e Sardegna. Il Sud vivrà una delle più intense ondate di calore degli ultimi decenni.
Ricordiamo, tra l’altro, che il record europeo di caldo è italiano ed è stato registrato a Floridia in provincia di Siracusa l’11 agosto del 2021 con 48,8°C: se le condizioni combinate di caldo e vento secco dovessero essere ‘infernali’, non si esclude un attacco a questo valore record, anche perché adesso le giornate sono più lunghe rispetto alla seconda decade di agosto (periodo del record del 2021).
Un’altra nota da monitorare sarà il vento: con queste temperature il rischio incendi non andrà sottovalutato; prestiamo tutti attenzione, il nostro patrimonio boschivo è preziosissimo ed appartiene a tutta la società.
Infine diamo i numeri, necessari per capire l’eccezionalità dell’evento: sabato le città più calde saranno Oristano con 39°C, Foggia con 37°C, Forlì, Macerata e Nuoro con 36°C.
Domenica il picco sarà toccato a Foggia con 40°C, poi avremo 38°C a Lecce, Matera e Nuoro, ma attenzione anche ai 37°C di Ferrara e ai 36°C di Bologna e Mantova.
Il clou di questa fase di fuoco sarà raggiunto nella nuova settimana: lunedì vedremo salire Foggia a 42, Caltanissetta e Nuoro a 41, Matera, Oristano e Siracusa a 40, Catania e Taranto a 39.
Ma il picco di questa fiammata ci sarà martedì con 44°C a Matera, 43°C a Foggia e Lecce, 42°C a Barletta, Crotone, Ragusa e 41°C ad Agrigento e Catania. Questo sarà il quadro dei capoluoghi di provincia, ma nelle città minori si prevedono 45-46°C all’ombra in molte località interne della Sicilia e della Sardegna.
Per un po' di respiro dovremo aspettare metà della prossima settimana quando, forse, arriverà l'Anticiclone delle Azzorre a riportare temperature più fresche ‘vecchio stampo’. Per ora, ci tocca il classico meteo del XXI secolo: anticicloni africani, notti tropicali e oltre 40°C all'ombra.
Venerdì 18. Al Nord: soleggiato. Al Centro: soleggiato. Al Sud: soleggiato.
Sabato 19. Al Nord: temporali su Alpi, sole e caldo altrove. Al Centro: sole e caldo. Al Sud: sole e caldo
Domenica 20. Al Nord: temporali su Alpi, sole e caldo altrove. Al Centro: sole e molto caldo. Al Sud: sole e molto caldo
Tendenza: caldo africano record al Sud con punte di 45-46°C all’ombra, caldo anomalo anche al Centro-Nord fino a mercoledì.
Leggi tutto: Caldo estremo in arrivo, picco fino a 46°C all'ombra: previsioni meteo
(Adnkronos) - Gli Stati membri dell’Ue hanno raggiunto stamane in Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti, un accordo sul 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, superando l’opposizione della Slovacchia. Lo si apprende da due fonti a Bruxelles. L’approvazione del pacchetto è all’ordine del giorno come punto A, cioè senza discussione, al Consiglio Affari Generali che si riunisce oggi.
''Accolgo con favore l'accordo sul nostro 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Stiamo colpendo il cuore della macchina da guerra russa, prendendo di mira i settori bancario, energetico e militare-industriale e includendo un nuovo tetto massimo dinamico al prezzo del petrolio. La pressione è alta. E rimarrà tale finché Putin non porrà fine a questa guerra'', ha scritto su 'X' la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen.
''Siamo determinati. La Ue ha appena approvato uno dei pacchetti di sanzioni più forti contro la Russia fino ad oggi'', ha poi scritto su 'X' l'Alto rappresentante della politica estera della Ue Kaja Kallas. ''Stiamo tagliando ulteriormente il bilancio bellico del Cremlino, prendendo di mira altre 105 navi della flotta ombra, i loro complici, e limitando l'accesso delle banche russe ai finanziamenti'', ha scritto Kallas.
''Gli oleodotti Nord Stream saranno vietati. Un tetto massimo più basso al prezzo del petrolio. Stiamo esercitando maggiore pressione sull'industria militare russa, sulle banche cinesi che consentono l'elusione delle sanzioni e bloccando le esportazioni di tecnologia utilizzata nei droni'', ha aggiunto in un secondo post su 'X'.
''Per la prima volta, stiamo designando un registro di bandiera e la più grande raffineria Rosneft in India. Le nostre sanzioni colpiscono anche chi indottrina i bambini ucraini. Continueremo ad aumentare i costi, quindi fermare l'aggressione diventa l'unica via d'uscita per Mosca'', ha concluso.
Il diciottesimo pacchetto di sanzioni "non ha precedenti" e "costringerà Mosca al cessate il fuoco" in Ucraina, ha commentato su 'X' il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot affermando che "insieme agli Stati Uniti costringeremo (il presidente russo, ndr) Vladimir Putin a un cessate il fuoco''.
Mosca intanto non si ferma e attacca ancora l'Ucraina. Raid russi hanno colpito infatti nelle prime ore di oggi l'oblast di Kharkiv e Zaporizhzhia causando almeno un morto e cinque feriti, oltre a danni alle abitazioni civili. Lo scrive il Kyiv Independent.
A perdere la vita è stato un uomo di 64 anni a Stepnohirsk, nell'oblast di Zaporizhzhia, ha dichiarato il governatore Ivan Fedorov aggiungendo che almeno nove droni di fabbricazione iraniana sono stati lanciati dalle forze armate russe contro il centro di Zaporizhzhia ferendo un uomo di 79 anni.
Nell'oblast di Kharkiv, invece, un raid aereo ha colpito la città di Chuhuiv ferendo quattro persone, come ha dichiarato il sindaco Halyna Minayeva. Tutte le vittime, che stanno ricevendo cure mediche, sono state ferite dopo che la Russia ha colpito un'area residenziale danneggiando molte case, un centro medico e un istituto educativo.
E' in corso intanto un dialogo con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per definire un possibile "mega accordo" sui droni ad uso militare. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando in un'intervista al New York Post che l'intesa prevederebbe l'acquisto da parte degli Stati Uniti della tecnologia ucraina più avanzata, testata sul campo contro le forze russe, in cambio della fornitura a Kiev di nuove armi.
"I nostri ultimi colloqui con Trump si sono concentrati su un accordo che possa rafforzare la tecnologia aerea di entrambi i Paesi", ha spiegato Zelensky, sottolineando come i droni ucraini di ultima generazione abbiano dimostrato di poter penetrare le difese russe.
"Il popolo americano ha bisogno di questa tecnologia, e dovete averla nel vostro arsenale", ha dichiarato Zelensky, definendo i droni lo strumento chiave che ha permesso all'Ucraina di resistere per oltre tre anni all'invasione russa. "Saremo pronti a condividere questa esperienza con l'America e altri partner europei", ha aggiunto il presidente ucraino, confermando che colloqui sono in corso anche con Danimarca, Norvegia e Germania.
Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, si è intanto detto fiducioso su un accordo tra Germania e Stati Uniti sulla fornitura di sistemi di difesa aerea Patriot all'Ucraina. Ma i tempi sono ancora incerti. "Devono anche essere trasportati e installati. Si tratta di una questione di giorni, forse di settimane", ha dichiarato il cancelliere. Merz ha confermato che i ministri della Difesa dei due Paesi stanno negoziando i dettagli tecnici, in colloqui che ha definito “molto concreti”.
(Adnkronos) - Gli Stati membri dell’Ue hanno raggiunto stamane in Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti, un accordo sul 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, superando l’opposizione della Slovacchia. Lo si apprende da due fonti a Bruxelles. L’approvazione del pacchetto è all’ordine del giorno come punto A, cioè senza discussione, al Consiglio Affari Generali che si riunisce oggi.
''Siamo determinati. La Ue ha appena approvato uno dei pacchetti di sanzioni più forti contro la Russia fino ad oggi'', ha poi scritto su 'X' l'Alto rappresentante della politica estera della Ue Kaja Kallas.
''Stiamo tagliando ulteriormente il bilancio bellico del Cremlino, prendendo di mira altre 105 navi della flotta ombra, i loro complici, e limitando l'accesso delle banche russe ai finanziamenti'', ha scritto Kallas.
''Gli oleodotti Nord Stream saranno vietati. Un tetto massimo più basso al prezzo del petrolio. Stiamo esercitando maggiore pressione sull'industria militare russa, sulle banche cinesi che consentono l'elusione delle sanzioni e bloccando le esportazioni di tecnologia utilizzata nei droni'', ha aggiunto in un secondo post su 'X'.
''Per la prima volta, stiamo designando un registro di bandiera e la più grande raffineria Rosneft in India. Le nostre sanzioni colpiscono anche chi indottrina i bambini ucraini. Continueremo ad aumentare i costi, quindi fermare l'aggressione diventa l'unica via d'uscita per Mosca'', ha concluso.
Mosca intanto non si ferma e attacca ancora l'Ucraina. Raid russi hanno colpito infatti nelle prime ore di oggi l'oblast di Kharkiv e Zaporizhzhia causando almeno un morto e cinque feriti, oltre a danni alle abitazioni civili. Lo scrive il Kyiv Independent.
A perdere la vita è stato un uomo di 64 anni a Stepnohirsk, nell'oblast di Zaporizhzhia, ha dichiarato il governatore Ivan Fedorov aggiungendo che almeno nove droni di fabbricazione iraniana sono stati lanciati dalle forze armate russe contro il centro di Zaporizhzhia ferendo un uomo di 79 anni.
Nell'oblast di Kharkiv, invece, un raid aereo ha colpito la città di Chuhuiv ferendo quattro persone, come ha dichiarato il sindaco Halyna Minayeva. Tutte le vittime, che stanno ricevendo cure mediche, sono state ferite dopo che la Russia ha colpito un'area residenziale danneggiando molte case, un centro medico e un istituto educativo.
E' in corso intanto un dialogo con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per definire un possibile "mega accordo" sui droni ad uso militare. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando in un'intervista al New York Post che l'intesa prevederebbe l'acquisto da parte degli Stati Uniti della tecnologia ucraina più avanzata, testata sul campo contro le forze russe, in cambio della fornitura a Kiev di nuove armi.
"I nostri ultimi colloqui con Trump si sono concentrati su un accordo che possa rafforzare la tecnologia aerea di entrambi i Paesi", ha spiegato Zelensky, sottolineando come i droni ucraini di ultima generazione abbiano dimostrato di poter penetrare le difese russe.
"Il popolo americano ha bisogno di questa tecnologia, e dovete averla nel vostro arsenale", ha dichiarato Zelensky, definendo i droni lo strumento chiave che ha permesso all'Ucraina di resistere per oltre tre anni all'invasione russa. "Saremo pronti a condividere questa esperienza con l'America e altri partner europei", ha aggiunto il presidente ucraino, confermando che colloqui sono in corso anche con Danimarca, Norvegia e Germania.
(Adnkronos) - Mosca non si ferma e attacca ancora l'Ucraina. Raid russi hanno colpito infatti nelle prime ore di oggi l'oblast di Kharkiv e Zaporizhzhia causando almeno un morto e cinque feriti, oltre a danni alle abitazioni civili. Lo scrive il Kyiv Independent.
A perdere la vita è stato un uomo di 64 anni a Stepnohirsk, nell'oblast di Zaporizhzhia, ha dichiarato il governatore Ivan Fedorov aggiungendo che almeno nove droni di fabbricazione iraniana sono stati lanciati dalle forze armate russe contro il centro di Zaporizhzhia ferendo un uomo di 79 anni.
Nell'oblast di Kharkiv, invece, un raid aereo ha colpito la città di Chuhuiv ferendo quattro persone, come ha dichiarato il sindaco Halyna Minayeva. Tutte le vittime, che stanno ricevendo cure mediche, sono state ferite dopo che la Russia ha colpito un'area residenziale danneggiando molte case, un centro medico e un istituto educativo.
E' in corso intanto un dialogo con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per definire un possibile "mega accordo" sui droni ad uso militare. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando in un'intervista al New York Post che l'intesa prevederebbe l'acquisto da parte degli Stati Uniti della tecnologia ucraina più avanzata, testata sul campo contro le forze russe, in cambio della fornitura a Kiev di nuove armi.
"I nostri ultimi colloqui con Trump si sono concentrati su un accordo che possa rafforzare la tecnologia aerea di entrambi i Paesi", ha spiegato Zelensky, sottolineando come i droni ucraini di ultima generazione abbiano dimostrato di poter penetrare le difese russe.
"Il popolo americano ha bisogno di questa tecnologia, e dovete averla nel vostro arsenale", ha dichiarato Zelensky, definendo i droni lo strumento chiave che ha permesso all'Ucraina di resistere per oltre tre anni all'invasione russa. "Saremo pronti a condividere questa esperienza con l'America e altri partner europei", ha aggiunto il presidente ucraino, confermando che colloqui sono in corso anche con Danimarca, Norvegia e Germania.
Leggi tutto: Ucraina, Russia attacca ancora: droni e raid su Zaporizhzhia e Kharkiv
(Adnkronos) - Damasco si prepara a ridispiegare le sue unità militari a Sweida, nel sud della Siria, dopo che il presidente ad interim Ahlmad al Sharaa ha accusato i drusi di aver violato i termini dell'accordo per il cessate il fuoco che aveva portato, mercoledì sera, al ritiro dei contingenti. Gruppi di beduini sono tornati a fare incursioni nella città siriana a maggioranza drusa per cercare di liberare i beduini detenuti nei recenti scontri.
La presidenza di Damasco ha accusato stamane i drusi di aver violato l'accordo di tregua in vigore per la città, teatro di violenti scontri che hanno causato centinaia di morti. In una nota diffusa da Damasco si accusano le "forze fuorilegge", termine che il governo usa per riferirsi alle fazioni druse a Sweida, di violare l'accordo compiendo "orribili violenze" contro i civili, tra cui "crimini che violano completamente gli obblighi di mediazione, minacciano direttamente la pace civile e spingono verso il caos e il collasso della sicurezza".
La presidenza ha inoltre messo in guardia contro "la continua e palese ingerenza israeliana negli affari interni della Siria, che porta solo a ulteriore caos e distruzione e complica ulteriormente la situazione regionale".
Nuovo raid israeliano ieri sera nei pressi della città siriana a maggioranza drusa, a segnalarlo è stata l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana. Si tratta del primo attacco dopo il ritiro notturno delle forze governative siriane da Sweida, rivendicato da Israele dopo gli scontri tra combattenti drusi e tribù beduine che hanno causato quasi 600 morti, secondo una Ong. Secondo Sana, "gli aerei di occupazione israeliani hanno effettuato un raid alla periferia di Sweida".
Secondo quanto dichiarato dal primo ministro Benjamin Netanyahu in un videomessaggio, Israele continuerà a utilizzare la forza per far rispettare le sue "linee rosse" in Siria, a partire dalla smilitarizzazione dell'area a sud di Damasco.
"Abbiamo stabilito una politica chiara - ha affermato Netanyahu - Demilitarizzare l'area a sud di Damasco, dalle Alture del Golan fino alla montagna dei drusi, è una delle nostre linee rosse".
"Non permetteremo a forze militari di scendere a sud di Damasco, non permetteremo che i drusi vengano colpiti a Jebel Druze (la montagna dei drusi, ndr)", ha scandito il primo ministro, che ha quindi accusato il governo del presidente siriano ad interim, Ahmed al-Sharaa, di aver violato entrambe queste linee rosse.
"Ha inviato un esercito a sud di Damasco, in un'area che deve restare demilitarizzata, e ha iniziato a massacrare i drusi. Non potevamo accettarlo in alcun modo”, ha detto Netanyahu.
(Adnkronos) - La presidenza di Damasco ha accusato i drusi di aver violato l'accordo di cessate il fuoco in vigore per la città di Sweida, nel sud della Siria, che ha portato al ritiro delle forze governative dalla città teatro di violenti scontri che hanno causato centinaia di morti. In una nota diffusa da Damasco si accusano le "forze fuorilegge", termine che il governo usa per riferirsi alle fazioni druse a Sweida, di violare l'accordo compiendo "orribili violenze" contro i civili, tra cui "crimini che violano completamente gli obblighi di mediazione, minacciano direttamente la pace civile e spingono verso il caos e il collasso della sicurezza".
La presidenza ha inoltre messo in guardia contro "la continua e palese ingerenza israeliana negli affari interni della Siria, che porta solo a ulteriore caos e distruzione e complica ulteriormente la situazione regionale".
Nuovo raid israeliano ieri sera nei pressi della città siriana a maggioranza drusa, a segnalarlo è stata l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana. Si tratta del primo attacco dopo il ritiro notturno delle forze governative siriane da Sweida, rivendicato da Israele dopo gli scontri tra combattenti drusi e tribù beduine che hanno causato quasi 600 morti, secondo una Ong. Secondo Sana, "gli aerei di occupazione israeliani hanno effettuato un raid alla periferia di Sweida".
Secondo quanto dichiarato dal primo ministro Benjamin Netanyahu in un videomessaggio, Israele continuerà a utilizzare la forza per far rispettare le sue "linee rosse" in Siria, a partire dalla smilitarizzazione dell'area a sud di Damasco.
"Abbiamo stabilito una politica chiara - ha affermato Netanyahu - Demilitarizzare l'area a sud di Damasco, dalle Alture del Golan fino alla montagna dei drusi, è una delle nostre linee rosse".
"Non permetteremo a forze militari di scendere a sud di Damasco, non permetteremo che i drusi vengano colpiti a Jebel Druze (la montagna dei drusi, ndr)", ha scandito il primo ministro, che ha quindi accusato il governo del presidente siriano ad interim, Ahmed al-Sharaa, di aver violato entrambe queste linee rosse.
"Ha inviato un esercito a sud di Damasco, in un'area che deve restare demilitarizzata, e ha iniziato a massacrare i drusi. Non potevamo accettarlo in alcun modo”, ha detto Netanyahu.
Leggi tutto: Siria, Damasco accusa: "Drusi violano tregua a Sweida, Israele non si intrometta"
(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di citare in giudizio il Wall Street Journal dopo la pubblicazione di un articolo su una presunta lettera dai contenuti volgari da lui scritta al defunto finanziere Jeffrey Epstein, contenente un disegno di una donna nuda. '
'Non ho mai disegnato in vita mia. Non ho mai disegnato l'immagine di una donna. Non è il mio linguaggio, non sono le mie parole'', ha commentato Trump, che "farà causa al Wall Street Journal, a NewsCorp e al signor Murdoch a breve", si legge su Truth social.
L'articolo del Wall Street Journal afferma che la lettera indirizzata a Epstein e firmata da Trump faceva parte di una raccolta di messaggi per il 50esimo compleanno del finanziere nel 2003. Il quotidiano afferma di aver esaminato la lettera, ma di non averne pubblicato un'immagine.
Secondo la testata il disegno, raffigurante il seno di una donna e la firma 'Donald' al posto dei peli pubici, circondava diverse righe di testo dattiloscritto e si concludeva con la frase: "Buon compleanno, e che ogni giorno possa essere un altro meraviglioso segreto".
Trump ha quindi chiesto al procuratore generale, Pam Bondi, di pubblicare una serie di documenti relativi all'indagine sul defunto finanziere.
"In base all'assurda quantità di pubblicità data a Jeffrey Epstein - ha scritto Trump sulla sua piattaforma Truth Social - ho chiesto al procuratore generale Pam Bondi di produrre ogni testimonianza pertinente alla giuria, previa approvazione della Corte". In questo modo, sostiene il presidente, si porrebbe fine alla controversia sul fatto che la sua amministrazione sia tornata sulla parola data per pubblicare tutti i file.
"Questa truffa, perpetrata dai Democratici, dovrebbe finire, subito!" ha poi aggiunto Trump. Due minuti dopo la pubblicazione del post di Trump, il procuratore generale Bondi ha risposto su X con il commento: "Presidente Trump, siamo pronti a chiedere alla corte domani di desecretare le trascrizioni della giuria".
Leggi tutto: "Lettera oscena di Trump a Epstein", tycoon farà causa al Wall Street Journal
(Adnkronos) - Insieme o separati? Nella terza puntata di Temptation Island è andato in onda uno dei momenti più attesi: il falò di confronto tra Alessio e Sonia. Dopo aver rifiutato l'incontro nella puntata precedente, Sonia ha accettato di incontrare il suo fidanzato per un confronto definitivo e ottenere finalmente delle risposte.
Durante il faccia a faccia, Alessio ha ammesso di aver nascosto la vera ragione per cui ha deciso di partecipare al programma: “Io non so se la amo ancora o se l'ho mai amata”, ha confessato. Una rivelazione che ha scatenato la rabbia di Sonia: "Mi avevi pure chiesto di sposarti prima di partecipare al programma", ha ricordato lei. Alessio ha provato a giustificarsi: “Se sto con lei non ho occasioni per interagire con altre persone, per vedere anche come si comporta quando io non ci sono”.
Quando Filippo Bisciglia ha chiesto loro se volessero uscire insieme, Alessio ha detto: “Vado via da solo. Mi dispiace, ma non mi hai permesso di finire il mio percorso”. Sonia ha replicato duramente: “Pretendevi che io ingoiassi rospi. Questo è un ricatto. Non mi hai mai amato davvero e dopo otto anni avresti dovuto saperlo. Volevi solo assecondare le tue tentazioni”. Lui ha provato a difendersi: “L’orgoglio ti ha giocato un brutto scherzo”.
Alessio ha lasciato il falò con una promessa: "Dopo questa esperienza comincerò un percorso psicologico importante", ha concluso salutando Sonia. Poi ha voltato le spalle ed è uscito da solo.
(Adnkronos) - La MotoGp torna in pista con il Gran Premio della Repubblica Ceca. Oggi, venerdì 18 luglio, inizia il weekend del Gp di Brno, dodicesima prova della stagione - in diretta tv e streaming - con la prima sessione di prove libere. Si riparte dal successo in Germania, al Sachsenring, di Marc Marquez, sempre più leader della classifica del Mondiale Piloti con 344 punti davanti al fratello Alex (261) e al compagno di squadra Pecco Bagnaia (197).
La prima sessione di prove libere di MotoGp del Gran Premio della Repubblica Ceca sono in programma oggi, venerdì 18 luglio, alle ore 10.45. La seconda sessione invece si terrà domani, sabato 19 luglio, alle ore 10.10 e precederà le qualifiche e la gara Sprint.
Le prove libere del Gran Premio di Repubblica Ceca di MotoGp saranno trasmesse in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. L'appuntamento sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW.
Leggi tutto: MotoGp, oggi le prove libere del Gp Repubblica Ceca: orario e dove vederle in tv
(Adnkronos) - Tredicesima tappa per il Tour de France 2025. La Grande Boucle torna in strada oggi, venerdì 18 luglio, dopo la frazione di alta montagna di ieri, iniziata ad Auch e terminata a Hautacam, che ha visto il trionfo dopo 180 chilometri di Tadej Pogacar, che si è ripreso così la maglia gialla strappandola a Ben Healy. I ciclisti affrontano oggi una tappa cronometro di 10,9 km, che parte da Loudenvielle e arriva a Peyraguides. Ecco orario, percorso e dove vedere la tappa di oggi in tv (anche in chiaro) e streaming.
La tredicesima tappa del Tour de France 2025 continua il trittico pirenaico che terminerà domani. Dopo la tappa di alta montagna questa volta i ciclisti affrontano una cronoscalata di 10,9 chilometri che partirà da Loudenvielle per arrivare a Peyraguides. Gli ultimi 8 km sono tutti in salita, con una pendenza media che sfiora l'8%. La cronometro ridisegnerà ulteriormente la classifica generale e sarà subito un'occasione di rivincita per Jonas Vingegaard, staccato sulle rampe dell'Hautecam dalla maglia gialla Tadej Pogacar. Il dislivello da coprire per i ciclisti arriverà fino a 650 metri.
Il Tour de France 2025 sarà visibile in diretta (in chiaro) su Rai 2, con il collegamento previsto - a seconda delle tappe - tra le 14 e le 15. La dodicesima tappa di oggi, venerdì 18 luglio, inizierà intorno alle 13.10, con l'arrivo previsto alle 17.30. Frazioni complete disponibili in diretta su Discovery+ ed Eurosport, visibile su Tim Vision, Dazn e Amazon Prime Video.
(Adnkronos) - E' in corso un dialogo con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per definire un possibile "mega-accordo" sui droni ad uso militare. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando in un'intervista al New York Post che l'intesa prevederebbe l'acquisto da parte degli Stati Uniti della tecnologia ucraina più avanzata, testata sul campo contro le forze russe, in cambio della fornitura a Kiev di nuove armi.
"I nostri ultimi colloqui con Trump si sono concentrati su un accordo che possa rafforzare la tecnologia aerea di entrambi i Paesi", ha spiegato Zelensky, sottolineando come i droni ucraini di ultima generazione abbiano dimostrato di poter penetrare le difese russe.
"Il popolo americano ha bisogno di questa tecnologia, e dovete averla nel vostro arsenale", ha dichiarato Zelensky, definendo i droni lo strumento chiave che ha permesso all'Ucraina di resistere per oltre tre anni all'invasione russa. "Saremo pronti a condividere questa esperienza con l'America e altri partner europei", ha aggiunto il presidente ucraino, confermando che colloqui sono in corso anche con Danimarca, Norvegia e Germania.
Gli Stati Uniti si stanno muovendo per poter far arrivare velocemente le armi all'Ucraina, nell'ambito del piano di Trump che prevede che l'Europa acquisti da Washington. Parlando con i giornalisti a Bruxelles, l'ambasciatore americano alla Nato, Matthew Whitaker, ha detto che "tutti ci stiamo muovendo di fretta per facilitare questo e completare questo, in modo che le cose possano veramente velocizzarsi".
"Ma non posso confermare una data in cui sarà completato" questo processo, ha poi aggiunto riguardo ai tempi in cui effettivamente le armi, che Paesi europei come Germania, Norvegia, Olanda, Danimarca e Svezia si sono dichiarate disponibili ad acquistare, effettivamente arriveranno a Kiev.
Riguardo ai Patriot, l'ambasciatore ha detto che "colloqui sono in corso" per stabilire se gli Usa venderanno sistemi già disponibili nei propri arsenali. "Noi non metteremo mai gli Stati Uniti in una posizione di svantaggio strategico e ci assicureremo di avere tutto quello di cui abbiamo bisogno", ha spiegato, riferendosi alla necessità di non sguarnire gli arsenali.
"Allo stesso tempo, penso che tutti ci rendiamo conto delle disperate necessità che l'Ucraina ha al momento sul campo di battaglia e per proteggere le loro città", ha poi aggiunto. Un'altra possibilità sarebbe che i Paesi europei inviino subito i Patriot che già hanno e possano poi avere la priorità per acquistarne di nuovi dagli Usa.
Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, si è detto fiducioso su un accordo tra Germania e Stati Uniti sulla fornitura di sistemi di difesa aerea Patriot all'Ucraina. Ma i tempi sono ancora incerti. "Devono anche essere trasportati e installati. Si tratta di una questione di giorni, forse di settimane", ha dichiarato il cancelliere. Merz ha confermato che i ministri della Difesa dei due Paesi stanno negoziando i dettagli tecnici, in colloqui che ha definito “molto concreti”. Le dichiarazioni di Merz arrivano in seguito alla visita di lunedì scorso del ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, a Washington con il segretario alla Difesa statunitense, Pete Hegseth.
I sistemi Patriot possono essere utilizzati per intercettare aerei nemici, missili balistici e missili da crociera. I bersagli possono essere colpiti a una distanza di circa 100 chilometri e a un'altitudine massima di 30 chilometri.
Intanto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha avvertito che l'eventuale utilizzo da parte dell'Ucraina di missili Taurus tedeschi - o di loro modifiche camuffate - sarà considerato da Mosca come un coinvolgimento diretto della Germania nelle operazioni militari contro la Russia. "Di fatto, i militari tedeschi si troveranno direttamente coinvolti nella pianificazione e realizzazione di operazioni di combattimento contro il nostro Paese in caso di utilizzo dei suddetti Taurus o delle loro modifiche sotto altre denominazioni - non fa differenza - con tutte le conseguenze che ne derivano", ha dichiarato.
Zakharova ha aggiunto che l’impiego di sistemi d’arma a lungo raggio senza il supporto diretto di specialisti dei Paesi produttori "è semplicemente impossibile": "Parliamo di dati ricevuti dalla ricognizione satellitare della Nato, dell’inserimento dei compiti di volo, e così via". Ha poi avvertito che "i primi missili abbattuti dai nostri sistemi di difesa aerea permetteranno di stabilire rapidamente dove e come sono stati prodotti. E, cosa più importante, si potrà identificare con precisione il Paese d’origine".
Infine, ha ricordato le parole del presidente Vladimir Putin: “La Russia si ritiene legittimata a usare le proprie armi contro obiettivi militari nei Paesi che permetteranno l’uso delle loro armi contro la Russia”. In caso di ulteriore escalation, ha concluso Zakharova, "risponderemo in modo deciso e simmetrico".
(Adnkronos) - "Oggi sono mille giorni da quando il governo è in carica ma a me mi sembrano di più...''. Giorgia Meloni sceglie una battuta sulla sua longevità a palazzo Chigi per rompere il ghiaccio al Congresso della Cisl. Dal giuramento come premier al Quirinale insieme ai suoi 24 ministri, il 22 ottobre 2022, ne è passata di acqua sotto i ponti. I mille giorni da prima donna nella stanza dei bottoni a palazzo Chigi le sembrano quasi un'eternità. ''Siccome sono una persona rigida, vedo soprattutto quello che c'è ancora da fare'', prova a schermirsi per poi rivendicare il 'primato' di un milione di nuovi posti di lavoro creati fino ad ora, che ha rievocato lo slogan coniato da Silvio Berlusconi nel 2001, poco prima delle politiche poi vinte dal centrodestra, quando l'allora leader di Forza Italia firmò a 'Porta a Porta' il 'contratto con gli italiani'.
''Sono portata a vedere più quello che non è stato fatto e quello che non va - annuncia la leader di via della Scrofa - ma vi dirò qual è il dato che da presidente del Consiglio mi rende più orgogliosa di questi quasi tre anni di governo: in media, in ognuno di questi mille giorni, sono stati creati più di mille posti di lavoro nuovi e a tempo indeterminato, per un totale di più di un milione di nuovi posti di lavoro''. Meloni parla per circa 30 minuti a braccio, ribadisce tutte le sue preoccupazione per l'incertezza dell'attuale momento storico con i conflitti aperti in Ucraina e Medio Oriente (''Stiamo attraversando un periodo complesso, segnato da tensioni geopolitiche, da tensioni commerciali, che rendono il contesto internazionale molto instabile, con conseguenze inevitabili sull'economia reale, sulla tenuta dei livelli occupazionali e sulla produzione'') e sui dazi sottolinea ancora una volta la necessità di "scongiurare una guerra commerciale con gli Stati Uniti", che ''non avrebbe alcun senso e impatterebbe soprattutto sui lavoratori".
''Tutti i nostri sforzi - garantisce - sono rivolti" a evitare strappi e rotture, ''sempre e chiaramente in collaborazione con gli altri leader, con la Commissione europea che ha la competenza sul dossier". Nonostante le difficoltà del momento, Meloni professa ottimismo e cita Eleanor Roosevelt, invitando gli italiani a ''gettare il cuore oltre l'ostacolo'', per ''tornare a sognare e realizzare i propri sogni'', perché il Paese ha ''tutte le carte in regola per non dover inseguire nessuno, ma semmai per correre e farsi inseguire dagli altri''.
''I dati macroeconomici, pure in un contesto impossibile - assicura - ci restituiscono un quadro incoraggiante". L'economia italiana "ha fatto registrare un andamento tutto sommato positivo in questi anni, con una crescita dello 0,7 per cento nel 2024, più 0,3 nel primo trimestre di quest'anno" e ''l'occupazione continua a registrare numeri buoni". Con il "livello più alto mai raggiunto di tasso di occupazione, crescono i contratti stabili, crescono i contratti a tempo indeterminato, diminuiscono i contratti precari". Questo, rimarca la presidente del Consiglio, "è il dato che io considero più importante di qualsiasi altro, perché ho sempre pensato che la vera ricchezza di una nazione risieda nel lavoro e che la ricchezza non abbia alcun valore per una società se non si traduce anche in posti di lavoro di qualità".
Più volte Meloni ci tiene a precisare che per lei resta ''centrale'' il dialogo con le parti sociali e la sua presenza al Congresso nazionale della Cisl ''vuol testimoniare proprio questo''. E ne approfitta per levarsi qualche sassolino dalla scarpa: ''Qualcuno ci accusa di essere sordi alle richieste del sindacato, di non sapere ascoltare i lavoratori, di ignorare e addirittura di calpestare i bisogni del Paese reale. E figuriamoci se io, che faccio politica da qualche anno, non capisco cosa muova queste critiche... Però - puntualizza - la realtà dice qualcosa di molto diverso, la realtà dice che è stato questo governo a riaprire le porte di quella sala verde di palazzo Chigi, cioè il luogo nel quale storicamente si svolgono gli incontri tra il governo e le parti sociali, che qualcuno prima di noi aveva scelto di tenere chiuse e non si è trattato di incontri vuoti".
Sempre pronti al confronto, dunque, ma senza cedere alla "logica massimalista e antagonista per principio'', perché si tratta di ''una logica che nuoce alle persone, ai lavoratori, alle democrazie''. L'Italia ''deve tornare a credere in se stessa e noi dobbiamo tornare a credere in noi stessi, non solo nella capacità di sognare ma anche di realizzare i sogni", è il leitmotiv di Meloni che chiude con una citazione: ''Come diceva Eleanor Roosevelt, la realtà è fatta dai sogni di chi ha il coraggio di crederci''. In serata sul sito del governo viene pubblicato un documento in forma di slide che riassume i 'numeri più significativi' dei mille giorni targati Meloni: a cominciare dal calo dello spread di 147 punti base, dai 236 al momento dell'insediamento dell'esecutivo agli 89 di ieri, il ''livello più basso degli ultimi 15 anni''.
In particolare, viene evidenziato il calo del rapporto deficit/Pil al 3,4% nel 2024, con previsione di +3,3% nel 2025, partendo dall'8,1% del 2022. Senza contare la crescita della Borsa, con il Ftse Mib che ''ha raggiunto i 40mila punti, rispetto ai 21.567 dell'insediamento'', con un aumento "dell'85 per cento''.
(Adnkronos) - Caldo in aumento e temperature in crescita in Italia a inizio weekend, stando all'ultimo aggiornamento del bollettino del ministero della Salute che monitora il rischio ondate di calore in 27 capoluoghi.
Se oggi, venerdì 18 luglio, sarà più fresco, con solo 7 bollini gialli (Cagliari, Catania, Firenze, Messina, Palermo, Perugia e Roma), domani, sabato 19, la Penisola tornerà a scaldarsi: saliranno a 10 i capoluoghi con bollino giallo (Ancona, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Firenze, Frosinone, Messina, Rieti e Roma), con Perugia di nuovo arancione insieme a Palermo.
Dopo il passaggio di un fronte instabile e perturbato, "una breve fase in compagnia di correnti 'relativamente' più fresche e normali che ci hanno ricordato le 'estati di una volta'", spiega all'Adnkronos Mattia Gussoni, meteorologo de 'iLMeteo.it', "ecco che da sabato 19 luglio un promontorio del più vasto anticiclone nordafricano si distenderà su buona parte del bacino del Mediterraneo centro occidentale, inglobando di conseguenza anche l'Italia. Come già capitato nel recente passato - continua Gussoni - si tratterà anche questa volta di masse d'aria di origine sub-tropicale, in arrivo cioè direttamente dall'arroventato deserto del Sahara; di fatto l'area mediterranea si sta sempre di più tropicalizzando dal punto di vista climatico".
"Tra sabato e domenica spazio quindi al sole da Nord a Sud, con valori diffusamente oltre i 34/35°C specie al Centro-Sud e sulle due Isole maggiori (qui localmente si sfioreranno i 40°C). Il caldo si farà sentire tuttavia anche sulle pianure del Nord dove sono attesi picchi fino a 32/34°C durante le ore pomeridiane. Da segnalare solamente il rischio di isolati temporali su Alpi e Prealpi", conclude Gussoni.
Leggi tutto: Caldo in aumento nel weekend, domani 2 bollini arancioni e 10 gialli
(Adnkronos) - Prevedere come evolverà la malattia di Parkinson 'leggendo' l'attività cerebrale del paziente, per intervenire precocemente e in modo personalizzato. Uno scenario che grazie all'intelligenza artificiale è diventato realtà al Centro Parkinson dell'Asst Gaetano Pini-Cto di Milano. In uno studio pubblicato sulla rivista 'Npj Parkinson's disease' (gruppo Nature) - informa l'azienda - è stato presentato un nuovo algoritmo in grado di predire l'evoluzione del segnale cerebrale nei pazienti con stimolazione cerebrale profonda (Deep Brain Stimulation, Dbs) monitorati costantemente al domicilio, così da adeguare via via il trattamento in base alle indicazioni dell'Ai.
"Possiamo ora 'leggere nel futuro' della malattia di Parkinson, stimando l'evoluzione clinica con una settimana di anticipo e intervenire tempestivamente sulla terapia di neuromodulazione per renderla più efficace - dichiara Ioannis U. Isaias, direttore del Centro Parkinson e parkinsonismi dell'Asst Pini-Cto - Questo risultato è molto importante per valorizzare appieno le nuove strategie di stimolazione cerebrale profonda di tipo adattativo, di cui il nostro centro è tra i primi sperimentatori al mondo", sottolinea lo specialista, responsabile dello studio insieme ad Alberto Mazzoni dell'Istituto di Biorobotica della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa. "Sono molto felice di questo risultato - afferma Mazzoni - in quanto traduce in un utilizzo clinico immediato le nostre linee di ricerca sullo sviluppo di nuovi metodi ingegneristici per l'analisi dei segnali neurali. Sono particolarmente contento anche perché gli autori principali di questo lavoro, il dottor Salvatore Falciglia e la dottoressa Laura Caffi, sono giovani ricercatori impegnati in un dottorato di ricerca in Biorobotica presso la Scuola Sant'Anna, ma collocato in un contesto internazionale. Questo progetto di ricerca è difatti in co-tutela non solo con il professor Isaias, ma anche con la dottoressa Chiara Palmisano dell'università di Würzburg, in Germania".
Un contributo fondamentale, evidenzia l'Asst Pini-Cto, è stato dato anche dalla Fondazione Pezzoli per la malattia di Parkinson, promotrice e partner delle attività di ricerca presso il Centro Parkinson del Royal Botanic Gardens. "Il nostro impegno a fianco dei pazienti si traduce in progetti concreti per migliorare le cure, dalle terapie preventive alle terapie più tecnologicamente avanzate", dice il presidente della Fondazione, Gianni Pezzoli. I pazienti coinvolti nello studio hanno ricevuto un nuovo stimolatore sperimentale durante un intervento chirurgico eseguito dall'équipe di Marco Locatelli al Policlinico di Milano, una delle Neurochirurgie con cui il Centro Parkinson del Pini-Cto ha sviluppato una rete di collaborazioni sul territorio lombardo. Il network coinvolge anche l'Asst Santi Paolo e Carlo di Milano e l'Irccs San Gerardo di Monza, per far fronte al numero di interventi richiesti. Il Centro Parkinson Pini-Cto accoglie infatti ogni anno oltre 7mila pazienti, con più di 1.500 nuovi accessi.
"La stimolazione cerebrale profonda - ricorda Salvatore Bonvegna, responsabile dell'ambulatorio di Neuromodulazione del Centro Parkinson dell'Asst Pini-Cto - è una tecnica neurochirurgica che prevede l'impianto di elettrodi in regioni ben definite del cervello, come il nucleo subtalamico o il globo pallido interno. Un intervento neurochirurgico eseguito in modo impeccabile, con un preciso posizionamento degli elettrodi, rappresenta l'elemento fondamentale per ottenere un buon risultato dal trattamento". Gli elettrodi sono successivamente collegati a un pacemaker (stimolatore) sottocutaneo, solitamente impiantato nella regione sottoclaveare destra. Questo sistema consente di regolare gli impulsi elettrici da inviare al cervello. Sebbene complessa, la procedura è una delle opzioni terapeutiche di riferimento per la malattia di Parkinson in fase avanzata, garantendo a molti pazienti un miglioramento significativo della qualità di vita, rimarcano gli esperti.
Grazie alla capacità di adattare in tempo reale la stimolazione in funzione dell'attività cerebrale del paziente, i dispositivi utilizzati segnano una svolta nel trattamento della malattia, perché rendono la terapia ancora più mirata ed efficace. "Rispetto alla modalità di stimolazione convenzionale, che mantiene fissi i parametri di stimolazione - illustra Isaias - nella Dbs adattativa la corrente viene modulata in tempo reale in base al segnale cerebrale, utilizzato come marcatore dei sintomi della malattia. In questo modo la stimolazione viene regolata automaticamente in funzione delle reali necessità del paziente. Nella nostra esperienza, la stimolazione adattativa, quando tollerata, è preferita da oltre l'80% dei pazienti grazie alla maggiore efficacia e personalizzazione della terapia". Il nuovo studio rappresenta un'evoluzione ulteriore, aprendo le porte ad "algoritmi di Ia per una programmazione e una regolazione automatica che anticipi le esigenze del paziente", prospettano gli specialisti. All'orizzonte ci sarebbero cioè "'neuroprotesi intelligenti' che si spera possano portare in futuro a un completo recupero funzionale per i pazienti".
“Si auspica che queste innovazioni tecnologiche e i miglioramenti delle cure possano suscitare un maggiore interesse verso questa nuova strategia terapeutica per la malattia di Parkinson, ancora poco utilizzata oggi in Italia - commenta Paola Lattuada, direttore generale dell'Asst Gaetano Pini-Cto di Milano - Attualmente, infatti, su circa 2mila pazienti parkinsoniani che si stima potrebbero beneficiare della stimolazione cerebrale profonda, solo circa 300 vengono sottoposti all'intervento ogni anno. Un team di specialisti multidisciplinari e la rete di collaborazioni rappresentano gli elementi cruciali per il successo del trattamento".
Leggi tutto: Intelligenza Artificiale può prevedere evoluzione Parkinson, lo studio italiano
(Adnkronos) - Caos nel villaggio dei fidanzati durante la terza puntata di Temptation Island, in onda stasera, giovedì 17 luglio. I fidanzati non sono riusciti a mantenere la calma dopo aver assistito ai filmati che mostrano le rispettive compagne sempre più vicine ai tentatori. Le immagini hanno scatenato reazioni forti, in particolare in Antonio e Marco.
La puntata si è aperta con la coppia formata da Antonio e Valentina. Il giovane napoletano, dopo aver visto alcuni video della fidanzata, non è riuscito a mantenere la calma e si è lasciato andare a un lungo sfogo, sfociando in un pianto e distruggendo qualsiasi cosa gli capitasse davanti.
“Non mi ha elogiato un secondo. Io l’ho elogiata davanti a tutti. Da quello che vedo, l’unico che sta portando rispetto sono io”, ha detto lui dopo aver visto la fidanzata ballare con uno dei tentatori.
Antonio, dopo aver visto i video, è tornato nel villaggio e non è riuscito a trattenere la rabbia. Il giovane si è sfogato, lanciando oggetti e distruggendo così la scenografia del villaggio, cominciando dalla torcia sulla spiaggia. La telecamera puntata su Filippo Bisciglia ha mostrato la sua reazione. Il conduttore ha lasciato che il giovane si sfogasse, portandosi le mani tra i capelli, con sguardo perplesso.
A scaricare la rabbia contro la scenografia del programma anche Marco, fidanzato di Denise. Il giovane ha visto dei video della compagna in cui balla e si sfoga con il tentatore Flavio: "Io ho capito che c'è vita oltre lui, prima avevo paura della solitudine. Oggi non ce l'ho più, anche parlare con te mi ha fatto capire che ci sono persone in grado di capirmi", dice lei, scatenando la reazione di Marco.
Il giovane dopo aver visto le immagini ha perso totalmente il controllo. Prima inizia a scagliarsi contro le bottiglie d'acqua e poi, ribalta (letteralmente) un tavolo di legno, lanciandolo in aria. "Abbiamo capito tutti e due che non possiamo stare insieme", conclude lui, preso dallo sconforto.
(Adnkronos) - La terza puntata di Temptation Island si è aperta con la coppia formata da Antonio e Valentina. Il giovane napoletano, dopo aver visto alcuni video della fidanzata, non è riuscito a mantenere la calma e si è lasciato andare a un lungo sfogo, sfociando in un pianto e distruggendo qualsiasi cosa gli capitasse davanti.
“Non mi ha elogiato un secondo. Io l’ho elogiata davanti a tutti. Da quello che vedo, l’unico che sta portando rispetto sono io”, ha detto lui dopo aver visto la fidanzata ballare con uno dei tentatori.
Antonio, dopo aver visto i video, è tornato nel villaggio e non è riuscito a trattenere la rabbia. Il giovane si è sfogato, lanciando oggetti e distruggendo così la scenografia del villaggio, cominciando dalla torcia sulla spiaggia. La telecamera puntata su Filippo Bisciglia ha mostrato la sua reazione. Il conduttore ha lasciato che il giovane si sfogasse, portandosi le mani tra i capelli, con sguardo perplesso.
Fidanzati da circa un anno ma già alle prese con problemi di fiducia. È stata proprio Valentina a scrivere al programma condotto da Filippo Bisciglia: "Non mi fido di lui, ho già preparato le valigie perché sono certa che durante il programma lui sbaglierà", ha dichiarato.
A incrinare il rapporto tra Valentina e Antonio, un episodio risalente all’inizio della loro relazione. Valentina ha raccontato alle telecamere di Temptation Island che Antonio le aveva detto di partire con un amico, ma in realtà il viaggio lo ha fatto con un’altra ragazza, "la sua fidanzata". A svelarle la verità fu proprio quest’ultima, che le scrisse sui social: "Io e te abbiamo una cosa in comune: il fidanzato". Due ragazze nello stesso momento? "Eh... può capitare", commenta lui.
(Adnkronos) - L'appuntamento con Temptation Island raddoppia, oggi è arrivato l'annuncio ufficiale. Dalla prossima settimana, infatti, il programma condotto da Filippo Bisciglia andrà in onda con due nuove puntate.
Durante il terzo appuntamento in onda stasera, giovedì 17 luglio, è comparso l'avviso in sovrimpressione: "Attenzione! La prossima settimana doppio appuntamento con Temptation Island, andrà in onda mercoledì 23 luglio e giovedì 24 luglio in prima serata". Decisione che segue il successo del programma che ha registrato ascolti record.
Temptation Island ha raggiunto nella scorsa puntata, giovedì 10 luglio, il 29,6% di share. Il viaggio nei sentimenti, in onda su Canale 5, ha conquistato 3.697.000 telespettatori. Anche la prima puntata del reality andata in onda, giovedì 3 luglio, in prima serata su Canale 5 ha vinto il prime time totalizzando 3.452.000 telespettatori e il 27,8% di share.
Leggi tutto: Temptation Island raddoppia, l'annuncio: due nuove puntate la prossima settimana
(Adnkronos) - Nuovo raid israeliano nei pressi della città siriana a maggioranza drusa di Sweida, nel sud del Paese. A segnalarlo è l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana. Si tratta del primo attacco dopo il ritiro notturno delle forze governative siriane da Sweida, rivendicato da Israele dopo gli scontri tra combattenti drusi e tribù beduine che hanno causato quasi 600 morti, secondo una Ong. Secondo Sana, "gli aerei di occupazione israeliani hanno effettuato un raid alla periferia di Sweida".
La presidenza siriana ha accusato i combattenti drusi di Sweida di aver violato il cessate il fuoco che ha portato al ritiro delle forze governative dalla provincia meridionale giovedì. In una dichiarazione, la presidenza ha accusato le "forze fuorilegge" - il termine che il governo usa per riferirsi alle fazioni druse di Sweida - di aver violato l'accordo, impegnandosi in "orribili violenze" contro i civili, inclusi "crimini che violano completamente gli obblighi di mediazione, minacciano direttamente la pace civile e spingono verso il caos e il collasso della sicurezza".
La presidenza ha inoltre messo in guardia contro "la continua e palese ingerenza israeliana negli affari interni della Siria, che porta solo a ulteriore caos e distruzione e complica ulteriormente la situazione regionale".
Israele continuerà a utilizzare la forza per far rispettare le sue "linee rosse" in Siria, a partire dalla smilitarizzazione dell'area a sud di Damasco, ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un videomessaggio. "Abbiamo stabilito una politica chiara - ha affermato Netanyahu - Demilitarizzare l'area a sud di Damasco, dalle Alture del Golan fino alla montagna dei drusi, è una delle nostre linee rosse".
"Non permetteremo a forze militari di scendere a sud di Damasco, non permetteremo che i drusi vengano colpiti a Jebel Druze (la montagna dei drusi, ndr)", ha scandito il primo ministro, che ha quindi accusato il governo del presidente siriano ad interim, Ahmed al-Sharaa, di aver violato entrambe queste linee rosse.
"Ha inviato un esercito a sud di Damasco, in un'area che deve restare demilitarizzata, e ha iniziato a massacrare i drusi. Non potevamo accettarlo in alcun modo”, ha detto Netanyahu.
Intanto i ministri degli Esteri di Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Oman, Giordania, Iraq, Libano, Egitto e Turchia hanno diffuso una dichiarazione congiunta al termine di un incontro dedicato alla situazione in Siria, condannando i raid israeliani nel Paese come "una palese violazione del diritto internazionale". I ministri hanno ribadito il sostegno alla "sicurezza, unità, stabilità e sovranità della Siria" e respinto "ogni ingerenza straniera nei suoi affari interni".
Leggi tutto: Siria, raid di Israele a Sweida. Damasco accusa i drusi: "Violato cessate il fuoco"
(Adnkronos) - L'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana ha segnalato un nuovo raid israeliano nei pressi della città siriana a maggioranza drusa di Sweida, nel sud del Paese. Si tratta del primo attacco dopo il ritiro notturno delle forze governative siriane da Sweida, rivendicato da Israele dopo gli scontri tra combattenti drusi e tribù beduine che hanno causato quasi 600 morti, secondo una Ong. Secondo Sana, "gli aerei di occupazione israeliani hanno effettuato un raid alla periferia di Sweida".
Israele continuerà a utilizzare la forza per far rispettare le sue "linee rosse" in Siria, a partire dalla smilitarizzazione dell'area a sud di Damasco, ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un videomessaggio. "Abbiamo stabilito una politica chiara - ha affermato Netanyahu - Demilitarizzare l'area a sud di Damasco, dalle Alture del Golan fino alla montagna dei drusi, è una delle nostre linee rosse".
"Non permetteremo a forze militari di scendere a sud di Damasco, non permetteremo che i drusi vengano colpiti a Jebel Druze (la montagna dei drusi, ndr)", ha scandito il primo ministro, che ha quindi accusato il governo del presidente siriano ad interim, Ahmed al-Sharaa, di aver violato entrambe queste linee rosse.
"Ha inviato un esercito a sud di Damasco, in un'area che deve restare demilitarizzata, e ha iniziato a massacrare i drusi. Non potevamo accettarlo in alcun modo”, ha detto Netanyahu.
Intanto i ministri degli Esteri di Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Oman, Giordania, Iraq, Libano, Egitto e Turchia hanno diffuso una dichiarazione congiunta al termine di un incontro dedicato alla situazione in Siria, condannando i raid israeliani nel Paese come "una palese violazione del diritto internazionale". I ministri hanno ribadito il sostegno alla "sicurezza, unità, stabilità e sovranità della Siria" e respinto "ogni ingerenza straniera nei suoi affari interni".
Nel comunicato si accoglie inoltre con favore l’accordo di cessate il fuoco raggiunto a Sweida, che - secondo i firmatari - "deve essere rispettato in modo da risparmiare sangue siriano e garantire la protezione dei civili e il rispetto dello stato di diritto". La stabilità della Siria, si legge infine, "costituisce una pietra angolare della sicurezza regionale ed è una priorità condivisa".
(Adnkronos) - L'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana ha segnalato un nuovo raid israeliano nei pressi della città siriana a maggioranza drusa di Sweida, nel sud del Paese. Si tratta del primo attacco dopo il ritiro notturno delle forze governative siriane da Sweida, rivendicato da Israele dopo gli scontri tra combattenti drusi e tribù beduine che hanno causato quasi 600 morti, secondo una Ong. Secondo Sana, "gli aerei di occupazione israeliani hanno effettuato un raid alla periferia di Sweida".
(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso del SuperEnalotto di oggi giovedì 17 luglio. Centrati invece quattro '5' che vincono 39.557,89 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 27,2 milioni di euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Questa la combinazione vincente di oggi: 16, 35, 37, 42, 43, 68. Numero Jolly: 58. Numero SuperStar: 8.
Leggi tutto: SuperEnalotto, la combinazione vincente di oggi 17 luglio