
Ventidue anni dopo l’attentato di Nassiriya, l’Italia torna a onorare i militari e i civili che hanno perso la vita nelle missioni internazionali per la pace. Era il 12 novembre 2003 quando un camion carico di esplosivo travolse la base 'Maestrale' dei Carabinieri in Iraq, provocando la morte di 28 persone, di cui 19 italiani tra militari, carabinieri e civili.
Nel giorno del Ricordo dei Caduti nelle missioni di pace, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rivolto un messaggio al ministro della Difesa Guido Crosetto, sottolineando la riconoscenza del Paese verso chi “ha sacrificato la vita al servizio dell’Italia e della comunità internazionale testimoniando con coraggio e dedizione il valore della solidarietà e dell’impegno per la pace tra i popoli".
Il messaggio di Mattarella
"Dalle vittime in Congo nel 1961 a Nassiriya e sino ai conflitti più recenti, hanno operato per la Patria e per la causa della solidarietà internazionale, portando aiuto e speranza a popolazioni oppresse da guerre, povertà e ingiustizie -sottolinea il capo dello Stato- . Oggi il mondo è attraversato da nuove e dolorose ferite: dall’area del Sahel al conflitto che coinvolge tutta l’area mediorientale, alla guerra che da oltre tre anni insanguina il suolo ucraino, continuano a cadere vittime civili innocenti". "Queste tragedie, alimentate da odio e contrapposizioni, rischiano di allargarsi, di rinfocolare conflitti sopiti e di travolgere intere regioni, generando instabilità, forme di neocolonialismo e nuovi pericoli per la sicurezza internazionale", dice il presidente della Repubblica.
Il messaggio di Meloni
Anche la premier Giorgia Meloni ha ricordato su X l’attentato di Nassiriya: “In occasione di questa giornata, voglio ringraziare ancora una volta tutti coloro che operano nelle missioni internazionali di pace, mettendo a rischio la propria incolumità a difesa dei nostri valori e della sicurezza di tutti noi. Proprio come quei servitori dello Stato che a Nassiriya hanno dato la vita per l’Italia e per compiere fino alla fine il loro dovere. Figli della nostra Patria che sono partiti con coraggio, portando con sé valori di pace, onore e servizio. A tutti loro e alle loro famiglie va, ancora oggi e per sempre, il nostro pensiero commosso e grato. Non dimenticheremo mai il loro sacrificio''.

Stasera, mercoledì 12 novembre, alle 21.20 su Rai 3 si rinnova l'appuntamento con 'Chi l’ha visto?', condotto da Federica Sciarelli.
Mara Favro è stata uccisa: lo dicono i familiari, ma anche l’indagato Luca Milione. “Non sono stato io” dice il suo datore di lavoro, ma bisogna indagare sugli altri uomini che l’avevano contattata. I familiari si sono opposti all'archiviazione. Secondo la Procura si tratterebbe di un suicidio, ma per loro Mara era serena e aveva ripreso in mano la sua vita.
Un cane che fa ritrovare il suo padrone. Si chiama Magic ed è stato trovato alla stazione di Pietra Ligure. Viveva in simbiosi con René, in una roulotte a Cagliari, in Sardegna. Come è finito in Liguria? E René dov’è? Grazie alla Croce Rossa e ai telespettatori un lieto fine. Presto cane e padrone si ricongiungeranno.
Si toglie il braccialetto elettronico e scappa. Ancora latitante Salvatore Del Campo, è imputato per lesioni, stalking e minacce nei confronti della ex compagna. “Chi l’ha visto?” sulle tracce dell’uomo grazie a una lettera arrivata in redazione.

Dal 15 novembre 2025 fino al 15 aprile 2026 è in vigore l’obbligo di montare pneumatici invernali o di circolare con catene a bordo, sulla viabilità ordinaria e autostradale.
La normativa prevede di montare le gomme da neve un mese prima, 15 ottobre, e di toglierle un mese dopo la fine dell’obbligo, ossia il 15 maggio. Alcune province e regioni montane possono anticipare o prolungare il periodo tramite ordinanze locali. In Valle d’Aosta ad esempio l’obbligo di catene a bordo o pneumatici invernali è entrato in vigore il 15 ottobre.
L’obbligo è segnalato su strada tramite apposita segnaletica verticale e ha validità anche al di fuori dei periodi indicati, in caso di condizioni meteorologiche caratterizzate da precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio.
Normativa e sanzioni
L’obbligo deriva dall’articolo 6 del Codice della Strada e dal decreto ministeriale 1580/2013, che consente agli enti proprietari delle strade di imporre l’uso di pneumatici invernali o catene da neve nei periodi più critici. Non rispettarlo può costare caro: le sanzioni variano da 42 a 173 euro nei centri abitati e da 87 a oltre 300 euro sulle strade extraurbane o autostradali.
Chi è esente dall’obbligo
Non tutti devono sostituire le gomme a novembre. Sono esenti dall’obbligo: i veicoli che non circolano nel periodo invernale (auto d’epoca, camper in rimessaggio, ecc.); chi tiene a bordo catene da neve omologate e pronte all’uso; chi monta pneumatici 4 stagioni (All Season), omologati con marcatura M+S e simbolo 3PMSF: questi ultimi sono considerati equivalenti alle gomme invernali ai fini di legge.
Sul sito dell'Anas sono segnalate le strade per le quali è previsto l'obbligo, regione per regione.

Lorenzo Musetti ci ha sempre creduto. Il successo alle Atp Finals contro Alex De Minaur è la fotografia del talento dell'azzurro, riuscito a costruire il suo sogno un rovescio per volta. Dopo la prima clamorosa vittoria della carriera a Torino, torna d'attualità un video di qualche anno fa in cui il toscano, oggi numero 9 del ranking, faceva un'azzeccata profezia sul suo futuro. Durante il Challenger di Todi nel 2020, Musetti parlava così: "Dove spero di essere tra 5 anni? Alle Atp Finals, dovunque si facciano. Anche se di sicuro non è una cosa facile, però è un sogno e qua a Todi lo posso dire. Così se succederà, me lo confermerete".
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In fondo, i sogni sono fatti per essere realizzati. Musetti ha dato vita a uno dei suoi a Torino, in una serata epica per il tennis azzurro.

Antonia, La Messa e CmqMartina sono i primi semifinalisti di 'Sanremo Giovani'. Durante la prima puntata del Talent Rai dedicato alla selezione delle Nuove Proposte per il Festival 2026, condotto da Gianluca Gazzoli e andato in onda ieri, martedì 11 novembre, su Rai2 e Rai Radio2 dalla Sala A di via Asiago, hanno superato il turno Antonia con il brano 'Luoghi perduti', La Messa con 'Maria' e CmqMartina con 'Radio Erotika'.
Questo il responso della Commissione musicale composta da Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia - insieme ai "giurati fuori onda" Carlo Conti (direttore artistico del Festival di Sanremo) e Claudio Fasulo - Vicedirettore della Direzione Intrattenimento Prime Time.
Solo al termine dei 4 appuntamenti, in onda ogni martedì in seconda serata fino al 2 dicembre, si conosceranno i 12 protagonisti della semifinale del 9 dicembre. Alla puntata conclusiva del 14 dicembre su Rai1 accederanno soltanto in 6 per aggiudicarsi i 2 posti in palio per il festival di febbraio. Mentre 2 artisti saranno espressi da Area Sanremo e accederanno di diritto a Sanremo nella categoria Nuove Proposte, che conterà appunto 4 concorrenti.

La Russia continua a martellare l'Ucraina e a spingere sul fronte orientale, rivendicando nuovi avanzamenti nella parte occidentale di Kupyansk, nella regione di Kharkiv. Secondo quanto riferito dal comandante del distaccamento d'assalto del 121° reggimento Fucilieri Motorizzati in video distribuito oggi dal ministero della Difesa russo, le unità d’assalto “proseguono la missione per liberare la parte occidentale della città”.
Secondo l'ufficiale, le strade del Primo Western, Architects e Verbitsky sono state pulite. “Infliggiamo una sconfitta antincendio al nemico che si è stabilito in una zona boscosa alla periferia meridionale di Kupyansk e in un’area forestale tra le strade di Seenkowskaya e Prioskolnaya”, ha detto il comandante del distaccamento. Già nella giornata di ieri, il Ministero della Difesa di Mosca aveva dichiarato di aver assunto il pieno controllo della parte orientale della città, parlando di un ulteriore consolidamento delle proprie posizioni nella regione.
Abbattuti 90 droni russi
Intanto durante la notte del 12 novembre, le forze di difesa aerea di Kiev hanno abbattuto 90 dei 121 velivoli senza pilota utilizzati da Mosca, ha reso noto l'aeronautica militare di Kiev in una nota su Telegram.
Il capo dell'amministrazione dei trasporti di Ukrzaliznytsia, Oleksandr Pertsovsky, ha aggiunto che un paramilitare è stato ucciso mentre era di guardia a una infrastruttura a causa di un raid condotto dai russi con un drone.
Zelensky insiste su difesa aerea
"Quasi ogni notte, i nostri difensori dei cieli lavorano per respingere attacchi russi. Insieme alle unità di guerra elettronica, all'Aeronautica militare e ai gruppi di fuoco, i risultati dei droni intercettori stanno crescendo in modo significativo, più di 150 dall'inizio del mese, compresi quelli abbattuti stanotte", ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, assicurando che l'Ucraina "continuerà a sviluppare la tecnologia dei droni intercettori e ad addestrare gli equipaggi". "Stiamo lavorando a una più intensa collaborazione con i partner, produzione congiunta e finanziamento ci consentiranno" di andare avanti "più rapidamente", conclude Zelensky che diffonde un video di operazioni e ringrazia "tutti coloro che stanno sostenendo questo sforzo".
Kiev sospende ministro Giustizia, si indaga per corruzione
Il governo di Kiev ha sospeso il ministro della Giustizia Herman Galushchenko nell'ambito di un'indagine per corruzione nel settore dell'energia. Lo ha annunciato la premier ucraina Yulia Svyrydenko su Telegram. "Stamattina abbiamo tenuto una riunione straordinaria del governo. Abbiamo deciso di rimuovere Herman Galushchenko dall'incarico di ministro della Giustizia", ha scritto la premier. Il Consiglio dei ministri di Kiev ha assegnato le funzioni di ministro al viceministro della Giustizia per l'integrazione europea, Lyudmila Sugak. Galushchenko era in carica dal 17 luglio 2025.
"Ritengo la sospensione durante le indagini sia una misura civile e corretta", ha affermato Galushchenko in dichiarazioni riportate dall'Ukrainska Pravda. "Mi difenderò dal punto di vista legale", ha aggiunto dopo la decisione della sospensione annunciata dalla premier Yulia Svyrydenko.
Vuсic: "Europa si prepara a guerra con Russia"
''I Paesi europei si stanno preparando a una guerra con la Russia'' e ''il conflitto sembra sempre più inevitabile'', ha intanto dichiarato il presidente serbo Aleksandar Vuсic nel corso di una intervista a Pink tv, sottolineando che in questo contesto la Serbia si trova ''tra l'incudine e il martello'' e per questo deve continuare a rafforzare le proprie forze armate per l'autodifesa.
"Analizzando i fatti, giungo alla conclusione che una guerra tra Europa e Russia sta diventando sempre più inevitabile. Non si tratta di chiacchiere vuote: tutti si stanno preparando", ha affermato Vucic commentando le dichiarazioni del capo di stato maggiore francese, Fabien Mandon, secondo cui l'esercito di Parigi deve essere pronto a uno scontro con quello di Mosca entro tre o quattro anni.

Stasera, mercoledì 12 novembre, Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada tornano 'Insieme', per la prima volta in prime-time su Canale 5, per un grande show che celebra l’amicizia e le emozioni condivise, perché ognuno ha la sua personalità ma, se le cose si fanno insieme, tutto può diventare straordinario.
'Gigi e Vanessa - Insieme' è un varietà in tre puntate che unisce persone, linguaggi e stili diversi, attraverso la forza della musica dal vivo e dal calore di due artisti legati da una profonda intesa artistica e personale. Un appuntamento imperdibile dove l’amicizia diventa il filo conduttore di un intrattenimento autentico e senza tempo.
Sul palco, Gigi e Vanessa saranno accompagnati da una grande orchestra per dar vita a esibizioni musicali live, momenti di leggerezza e racconti di vita condivisi con ospiti del mondo della musica, del cinema e dello spettacolo, pronti a coinvolgere il pubblico in serate ricche di canzoni, risate e sorprese.
Ospiti della prima serata: Paolo Bonolis, Luca Laurenti, Emma, Giorgio Panariello, Francesco Cicchella, Claudio Santamaria, Stash e Eros Ramazzotti.

Dal 18 novembre i consumatori potranno richiedere il bonus elettrodomestici che prevede uno sconto di 100 euro (fino a 200 euro per chi ha un Isee inferiore a 25.000 euro) per acquistare un nuovo elettrodomestico ad alta efficienza energetica rottamandone uno vecchio. Ma quanto è possibile risparmiare sulla bolletta elettrica cambiando gli apparecchi? Per rispondere alla domanda, Facile.it ha analizzato i consumi dei principali elettrodomestici presenti nelle nostre case. Ecco cosa è emerso.
Quanto si risparmia
Per calcolare i benefici sulla bolletta elettrica, Facile.it ha preso in considerazione i consumi di una famiglia tipo (2.700 kWh l’anno) e una tariffa energetica pari a 0,31 euro al kWh. Il risparmio è stato calcolato confrontando i consumi degli elettrodomestici con l’etichetta energetica più alta e quelli con l’etichetta più bassa.
Frigorifero con congelatore: questo apparecchio è uno dei più energivori; pertanto, è bene tener sott’occhio il suo consumo. Prendendo in considerazione un frigorifero da 350 litri in classe energetica F, il risparmio conseguibile passando ad un modello più moderno in classe A è pari a 64 euro l’anno, vale a dire il 67% in meno.
Forno elettrico: per un forno da 70 litri in classe B, considerando 220 cicli di cottura l’anno, si arriva a spendere fino a 76 euro in bolletta elettrica; a parità di utilizzo, passare ad un modello in classe A+++ consente di ridurre i costi del 66%, con un risparmio intorno ai 50 euro.
Lavatrice: per ogni ciclo di lavaggio, considerando un modello da 9kg in classe F, si impiegano circa 0,97 kWh/ciclo che si tramutano in 55 euro l’anno con uso a giorni alterni. Se rottamiamo la vecchia lavatrice con una nuova in classe A possiamo ridurre la spesa in bolletta di quasi il 49%.
Asciugatrice: addirittura superiore è il risparmio conseguibile cambiando asciugatrice; un vecchio modello da 9 KG in classe B, utilizzato per 160 lavaggi l’anno, costa in bolletta circa 191 euro. Passare ad una classe A+++ significa ridurre il costo del 68%, con un risparmio annuo che arriva a poco più di 130 euro.
Lavastoviglie: utilizzandola ogni due giorni, una lavastoviglie in Classe E (13 coperti) consuma circa 172 kWh l’anno, con una spesa in bolletta che arriva a 53 euro; passare ad un modello in classe A riduce la spesa del 43% annuo.
Come ottenerlo
Il Bonus rappresenta, quindi, un’opportunità interessante per i consumatori italiani[1]. Ma cosa fare per poterlo utilizzare? Il richiedente dovrà, in primis, farne richiesta sul portale online gestito da Invitalia e PagoPa. Accertato il possesso dei requisiti, la piattaforma rilascerà un codice alfanumerico con allegato l’importo massimo spendibile per il nuovo elettrodomestico. Dopo aver completato l’acquisto, lo sconto verrà applicato direttamente all’interno della fattura emessa dal venditore.
Il valore del bonus è variabile in base al reddito e copre fino al 30% del costo di acquisto dell'elettrodomestico. Il contributo massimo previsto è di 100 euro per ciascun prodotto acquistato. Questo sale a 200 euro per le famiglie che presentano un Isee in corso di validità inferiore a 25.000 euro. Il bonus è valido solo per prodotti realizzati in Europa e per poterne usufruire è necessario rottamare un elettrodomestico di classe energetica inferiore e della stessa categoria di quello nuovo acquistato.

"Sono Lorenzo Fragola, ho 30 anni e da grande voglio fare il cantante". Con queste parole l'ex vincitore di X Factor ha aperto il suo intenso monologo a Le Iene, raccontando la propria storia fatta di successo improvviso, dolore e rinascita.
“Sì, sono Lorenzo Fragola e no, non sono morto", ha esordito il cantante. "No, lo dico perché magari qualcuno di voi se l'è chiesto o magari non mi conoscete. Allora, vi racconto la mia storia. 19 anni, studente fuori sede che fa quasi per caso un provino X-Factor e finisce che lo vince. Pochi giorni dopo annunciano il mio nome tra i big di Sanremo. Io tra i big di Sanremo…”, spiega il cantante.
Poi, la corsa verso il successo: “Tutto bellissimo, giusto? Certo, io qualche domanda me la facevo, ma tutti mi dicevano ‘Devi battere il ferro finché è caldo’. E allora nuovo singolo, intervista, radio, secondo album, hit estiva. Tu vorresti fermarti per capire chi sei, cosa sei diventato dopo tutto quello che ti è successo, ma non puoi e quindi corri, corri perché hai paura che tutto possa finire e così sono scoppiato, tutto è finito”.
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Il cantante ha poi ricordato uno dei periodi più bui della sua vita: “Poi la morte di mio padre, la depressione, gli attacchi di panico, tutto finito ed io ho sconfitto. Poi la risalita lentissima difficilissima, fatta di tempo, di cure, di amore e nel mio caso di musica”, ha spiegato.
Fragola condivide quattro riflessioni che pensano possano essere utili a chi vive situazioni simili: “Primo, la vittoria ha molti padri, ma la sconfitta è orfana e spesso la colpa ricade sulle spalle di chi è più fragile. Due, non importa fare un viaggio bellissimo se nel farlo sei da solo e non sai in che direzione vuoi andare. Terzo, devi accettare dove ti porta la corrente. È inutile tentare di frenarla, ma puoi imparare a lasciare che le cose semplicemente scorrano. Quattro, la più importante, non è finita finché non è finita e non è finita finché hai ancora un goccio di benzina e soprattutto hai chiaro il vero obiettivo, goderti il viaggio”.
“Io sono Lorenzo Fragola, ora ho 30 anni, sono più vivo che mai e da grande voglio fare il cantante”, ha concluso il cantante.

In vigore la stretta sul porno online. Da oggi, mercoledì 12 novembre, è impossibile accedere a 48 siti web con contenuti per adulti senza aver prima superato una verifica dell'età, che dovrà essere di 18 anni o superiore. L'Agcom, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, sul proprio sito ha pubblicato la lista dei primi portali che rientrano nelle restrizioni previste dal decreto Caivano per l'accesso, da parte di soggetti minorenni, a contenuti di carattere pornografico.
"Con la pubblicazione della delibera dell’Agcom, 48 portali specializzati in pornografia saranno inaccessibili ai minorenni. In tale data scatterà infatti un sistema di riconoscimento dell’età anagrafica degli utenti che tentano di accedere ai più famosi siti porno, che bloccherà in automatico l’ingresso a chi ha meno di 18 anni", ha fatto sapere con una nota il Codacons sottolineando che si tratta di "una misura giusta che tuttavia rappresenta una goccia nel mare e non bloccherà, purtroppo, la diffusione di materiale pornografico tra i giovani, fenomeno che secondo una recente indagine del Cnr coinvolge l’88% degli adolescenti maschi italiani e il 40% delle femmine".
Oggi, rileva l'associazione dei consumatori, "video e immagini a sfondo sessuale vengono divulgati anche attraverso social network o app di messaggistica come Telegram, piattaforme alle quali i minori possono accedere facilmente e senza alcuna restrizione. Va poi considerato che il divieto per i siti individuati dall’Agcom vale per i minori che accedono a tali piattaforme dall’Italia, ma simili blocchi non sono previsti all’estero. Questo significa che tramite una Vpn (Virtual Private Network) è possibile connettersi a un server remoto che assegna un indirizzo Ip di un altro Paese e aggirare facilmente il blocco italiano. Va infine considerato che bloccare 48 portali su un bacino sterminato di siti porno esistenti non impedirà certo ai minori di fruire di tali materiali", conclude il Codacons.

"L'impegno italiano in Medio Oriente sarà un impegno importante. Vedremo come, può essere per la formazione della polizia palestinese, può essere per dare un contributo forte anche all'amministrazione civile. Noi già abbiamo inserito nei comitati di coordinamento militari e diplomatici. L'Italia sarà sicuramente parte costruttiva anche perché organizzeremo la conferenza del Cairo per la ricostruzione". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa a Niagara-on-the-lake, località dell'Ontario sede della riunione dei ministri degli Esteri del G7.
"Già abbiamo deciso di investire 60 milioni di euro per la ricostruzione di Gaza. I primi cinque già erano stati inviati pochi mesi fa, quindi l'Italia svolgerà un ruolo importante - ha aggiunto Tajani - ne parleremo e concorderemo ovviamente tutte le iniziative con i nostri interlocutori che non sono soltanto quelli del G7, ma anche i Paesi musulmani".
"Non bisogna neanche considerare l'offensiva russa come un'offensiva di grandi vittorie perché c'è anche molta propaganda. Sono tre anni che dicono che vincono la guerra e ancora non riescono a vincere. Quindi credo che si debba lavorare moltissimo", ha dichiarato inoltre il ministro degli Esteri commentando le recenti conquiste rivendicate dalla Russia in Ucraina.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto di essere ''obbligato'' a fare causa alla Bbc, perché ''ha ingannato i telespettatori e ha ammesso di averlo fatto''. Nel corso di un'intervista rilasciata a Fox News, Trump ha sostenuto che il montaggio della Bbc ha reso "radicale" un discorso "bellissimo" e "molto rilassante", il che era "incredibile" e "molto disonesto".
Il riferimento di Trump è al discorso che aveva rivolto ai suoi sostenitori prima della rivolta al Campidoglio degli Stati Uniti del 6 gennaio del 2021.
La minaccia di Trump
Il tycoon ha minacciato di intentare una causa da un miliardo di dollari contro la Bbc[1]. Secondo quanto riferito da Nbc News, che ha ottenuto una copia della lettera inviata dai legali di Trump, la Bbc avrebbe tempo fino a venerdì 14 novembre alle 23 italiane per "adempiere" alle richieste del presidente, tra cui una ritrattazione ufficiale. "In caso contrario – si legge nella lettera – il presidente Trump non avrà altra scelta se non quella di far valere i propri diritti legali ed equitativi, tutti espressamente riservati, anche attraverso un’azione legale per non meno di 1.000.000.000 di dollari in danni. La Bbc è stata avvertita".
Nel programma finito nel mirino della Casa Bianca si vedeva Trump che diceva che avrebbe accompagnato i suoi sostenitori al Campidoglio prima delle rivolte del 6 gennaio 2021, esortandoli a "combattere come matti", ma ometteva una parte del discorso in cui li esortava a "far sentire la propria voce in modo pacifico e patriottico".
Le dimissioni di direttore generale e ceo News
Il direttore generale della Bbc, Tim Davie, e la ceo delle News, Deborah Turness, si sono nel frattempo dimessi[2]. Il servizio in questione, ha fatto sapere la Bbc, era stato realizzato da Michael Prescott, ex consulente del comitato per le linee guida e gli standard editoriali che ha lasciato il suo incarico all'inizio dell'anno.

Sono terminate all'alba di oggi, mercoledì 12 novembre, le operazioni dei Vigili del fuoco per l'incendio divampato a Catania, in viale Africa, nel complesso fieristico de 'Le Ciminiere' nella zona est della città. Sul posto hanno operato 3 squadre con il supporto di 3 autobotti che hanno garantito apporto idrico alle lance antincendio, si legge profilo X.
Quando è divampato il rogo, che ha interessato la parte esterna del teatro posto all'interno del complesso, erano presenti alcuni operai, ma nessuno di loro risulta ferito o intossicato.
Sul luogo dell'incendio si sono recate anche la Polizia di Stato e la Polizia locale, oltre al comandate dei Vigili del fuoco di Catania, Felice Iracà, e diversi funzionari tecnici.

Sono morte tutte le 20 persone a bordo dell'aereo cargo militare precipitato in martedì in Georgia durante il ritorno dall'Azerbaijan. A dichiararlo il ministro della Difesa turco, Yasar Guler.
L'aereo era decollato dall'aeroporto di Ganja, nell'Azerbaijan occidentale, nel pomeriggio di ieri, ma si è schiantato poco dopo aver attraversato il confine con la Georgia orientale[1]. "I nostri eroici compagni d'armi sono morti a causa dello schianto del nostro aereo da trasporto militare C-130, decollato dall'Azerbaijan per tornare in Turchia", ha affermato Guler su X condividendo le 20 fotografie di coloro che sono morti.
La Turchia non ha specificato cosa abbia causato l'incidente. Il ministero degli Interni della Georgia ha confermato che l'aereo è precipitato nella zona di Sighnaghi, "a circa cinque chilometri dal confine di Stato della Georgia" con l'Azerbaigian. Il controllo del traffico aereo georgiano ha affermato che l'aereo era scomparso dai radar poco dopo essere entrato nel suo spazio aereo "senza trasmettere un segnale di soccorso" e che era stato avvisato dell'incidente dai servizi di emergenza.

Jannik Sinner torna in campo alle Atp Finals di Torino. Oggi, mercoledì 12 novembre, il tennista azzurro sfida - in diretta tv e streaming - il tedesco Alexander Zverev nella seconda partita del girone Bjorn Borg. Nella partita d'esordio del Torneo dei Maestri, a cui Sinner arriva da campione in carica dopo il trionfo dello scorso anno, ha battuto il canadese Felix Auger-Aliassime in due set, con il punteggio di 7-5, 6-1. Vittoria anche per Zverev, che ha sconfitto l'americano Ben Shelton in due parziali.
Sinner-Zverev, orario e precedenti
La sfida tra Sinner e Zverev è in programma oggi, mercoledì 12 novembre, non prima delle ore 20.30. I due tennisti si sono affrontati in nove precedenti, con l'azzurro che conduce con un parziale di 5-4. L'ultimo incontro tra i due risale a meno di due settimane fa, quando Sinner sconfisse Zverev in due set nella semifinale del Masters 1000 di Parigi.
Sinner-Zverev, dove vederla in tv
Sinner-Zverev La sfida sarà visibile in diretta e in chiaro su Rai 2, ma anche sui canali Sky Sport. Match visibile anche in streaming su Rai Play, Sky Go, Now e Tennis Tv.

Da oggi, mercoledì 12 novembre, Ryanair abbandona definitivamente i biglietti cartacei. La compagnia aerea europea low-cost richiede ai passeggeri di utilizzare esclusivamente carte d'imbarco digitali generate dalla sua app per smartphone o tablet. Senza il pass su telefono o tablet, i viaggiatori non possono accedere ai controlli di sicurezza aeroportuali o imbarcarsi su un aereo.
Il direttore generale di Ryanair, Michael O'Leary, prevede "alcuni problemi iniziali", ma ha osservato in un'intervista al quotidiano britannico Independent che oltre l'80% dei clienti della compagnia aerea utilizza già l'app. La compagnia aerea ha affermato che questa iniziativa fa parte della sua strategia digitale e mira a semplificare il check-in riducendo al contempo l'impatto ambientale.
Cosa succede se lo smartphone viene smarrito o si scarica
Se uno smartphone viene smarrito o si scarica, i viaggiatori possono ottenere una carta d'imbarco gratuita in aeroporto prima dei controlli di sicurezza e, se il problema si verifica dopo aver superato i controlli di sicurezza, le loro informazioni sono già nel sistema di Ryanair e il personale al gate li assisterà.
Ma la compagnia aerea ha sottolineato che la cosa più importante per i viaggiatori è effettuare il check-in online prima del volo. I passeggeri che ignorano i promemoria per il check-in online possono ottenere pass stampati in aeroporto a un costo che varia da 30 sterline (35 dollari) in Spagna e 40 sterline in Austria, a 55 sterline nel resto dell'Ue e nel Regno Unito. I passeggeri che non dispongono di uno smartphone possono ricevere un biglietto cartaceo in aeroporto, a condizione che abbiano precedentemente effettuato il check-in sul sito web di Ryanair.
L'impatto ambientale
Ad Adnkronos/Labitalia Fabrizio Francioni, head of communications Italy di Ryanair, spiega che "il passaggio completo, per tutti, alle carte d’imbarco digitali ha l’obiettivo di offrire un’esperienza di viaggio ancora più veloce, smart ed ecologica. In termini di impatto ambientale, questa innovazione consentirà di risparmiare all’ambiente circa 300 tonnellate di rifiuti cartacei ogni anno".
Secondo Francioni, "con il completo passaggio alle carte d’imbarco digitali offriamo ai nostri passeggeri un’esperienza non solo più ecologica, ma anche più veloce e smart, fornendo al contempo un accesso più facile a una serie di funzioni innovative". "Tra queste - prosegue - 'order to seat', che consente di ordinare cibo e bevande dal proprio smartphone ed essere serviti per primi, informazioni in tempo reale su imbarco, gate ed eventuali ritardi, notifiche immediate dal centro operativo Ryanair e opzioni di volo alternative in tempo reale in caso di disservizi, oltre alla possibilità di avere tutti i documenti di viaggio accessibili comodamente in un unico luogo".

"Forse la gente si scorda che siamo esseri umani. Ho 23 anni, non è sempre facile performare al top, ma quest’anno ho fatto un salto di qualità. Sono sicuro che negli anni passati una partita del genere non l’avrei fatta”. Lorenzo Musetti esulta e sorride dopo il successo alle Atp Finals contro Alex De Minaur. La vittoria di oggi contro l'australiano permette all'azzurro di sperare ancora nella qualificazione alle semifinali: "Senza il vostro aiuto non sarei mai riuscito a vincere questa partita. La stanchezza, soprattutto a metà match, si è fatta sentire tanto. Le gambe non si muovevano più come all'inizio, sono riuscito a trovare le ultime energie rimaste. Gli ultimi 2 mesi sono stati molto impegnativi, sono molto contento e sono orgoglioso di aver raggiunto questo obiettivo, per me e per il mio team.
In chiusura, Musetti commenta così il prossimo decisivo impegno contro Alcaraz: "Un match facile...".
"A muso duro" per 'tenersi' le Atp Finals: così Musetti ha trasformato la Inalpi Arena in uno stadio

Il titolo lo dà un tifoso audace che intorno alla metà del primo set urla l’incoraggiamento della svolta. “A muso duro, Lore”. È uno dei pochi momenti di silenzio della Inalpi Arena, in una serata da incorniciare per il tennis azzurro. Lorenzo Musetti ha vinto così il suo primo match alle Atp Finals, contro Alex De Minaur. Il numero 9 del ranking Atp ha trasformato il contorno in uno stadio a suon di giocate pazzesche, volando verso un successo storico accompagnato dai cori e dagli applausi. Quelli che hanno scandito ogni turno di servizio per Lorenzo, anche nei momenti più complicati. Quelli che lo hanno accompagnato a una delle serate più belle della sua verdissima carriera. Dopo tre ore di battaglia.
Non c’è la marea arancione presente di solito per Sinner, ma anche il tifo per Musetti non scherza. Gli incoraggiamenti sono un piacevole contorno: “Daje Lollo”, si legge su un cartellone a sfondo tricolore retto con orgoglio da un bambino. E ancora: “Forza Muso, l’Italia è con te”. Un leitmotiv che si percepisce fin dall’ingresso in campo dell’azzurro, stavolta riuscito a gestire meglio l’emozione fin dai primi game. Il pubblico ha fatto la sua parte, cantando il nome di Lorenzo nei momenti cruciali della sfida. Come visto nel settimo game, alla prima palla break, sul 40-30. E come visto soprattutto nell’undicesimo game, sul 40-15 per Lorenzo. Il gioco cruciale per dare il colore giusto al match con il primo break della serata. Nel secondo set le cose si complicano e il pubblico intuisce le difficoltà: Lorenzo è affaticato, prova a scuotersi, ma dopo aver fallito il break a inizio di secondo game De Minaur prende il largo e arriva al 6-3. Le gambe non girano, in tribuna si capisce. Arriva un altro break nel primo game di terzo set e i passaggi a vuoto si susseguono.
Poi, ecco il "muso duro" in tutta la sua essenza. Nel decimo game Lorenzo trova il controbreak e nell'undicesimo tiene un servizio pesantissimo con cuore e grinta. Si batte le mani sul petto e l'Arena lo imita, alzandosi in piedi. E regalando un'iniezione di energia per superare tutto e tutti: 6-5 e subito 7-5. Così, il sogno si è trasformato in realtà. La Inalpi Arena è diventata un vero e proprio stadio, almeno per qualche ora, chiudendo con una standing ovation per l'idolo della serata. Il meritato tributo all'azzurro, che non dimenticherà questo folle 12 novembre per un pezzo. A muso duro, per tenere vivo il sogno delle semifinali. (di Michele Antonelli, inviato a Torino)

L'Ucraina ripiega e lascia territorio alla Russia. La guerra è in una fase cruciale, la pressione delle forze di Mosca aumenta anche nella regione di Zaporizhzhia, dove il fronte si infiamma per l'offensiva degli invasori. Per un giorno, non è solo Pokrovsk a fare notizia nel bollettino quotidiano.
L'esercito ucraino si è ritirato da cinque villaggi nell'oblast di Zaporizhzhia dopo intensi combattimenti con le truppe russe. L'ordine di ritirarsi è stato dato dopo la "distruzione de facto di tutti i rifugi e le fortificazioni", secondo il resoconto del Gruppo meridionale delle forze armate ucraine, a seguito di intensi bombardamenti d'artiglieria. In precedenza era stata segnalata una penetrazione russa in questa sezione del fronte e l'esercito di Mosca aveva rivendicato la conquista di diverse località.
"La nostra attenzione principale in questo momento è sulla direzione di Pokrovsk e sulla regione di Zaporizhzhia, dove i russi stanno aumentando il numero e la portata degli assalti", ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto messaggio serale. "La situazione lì rimane difficile, in parte a causa delle condizioni meteorologiche che favoriscono gli attacchi. Ma continuiamo a distruggere l'occupante, e ringrazio ognuna delle nostre unità[1], ogni guerriero coinvolto nella difesa delle posizioni dell'Ucraina", ha aggiunto.
La situazione nei pressi di Kupiansk è descritta come lievemente più favorevole alle truppi di Kiev. "Le nostre forze hanno ottenuto risultati lì, e questo è stato il modello nelle ultime settimane", ha detto il presidente sulla base delle informazioni fornite dal Comandante delle forze armate, il generale Oleksandr Syrskyi.
Zelensky deve gestire anche le ricadute di un'inchiesta su un caso di corruzione. Gli investigatori ucraini hanno accusato un importante alleato del presidente di aver orchestrato uno schema di corruzione da 100 milioni di dollari, circa 86 milioni di euro al cambio attuale. Timur Mindich avrebbe "deciso di arricchirsi illecitamente organizzando la commissione di reati in vari settori dell'economia ucraina", ha dichiarato in tribunale un procuratore dell'Ufficio del procuratore specializzato anticorruzione (Sapo).
Nella giornata di lunedì l'Ufficio nazionale anticorruzione (Nabu) aveva annunciato di aver scoperto uno schema di corruzione nel settore energetico, con 100 milioni di dollari in fondi riciclati[2].
A luglio Zelensky, con l'appoggio del Parlamento ucraino, aveva tentato di ridurre l'indipendenza sia di Nabu che di Sapo con una legge che avrebbe ricondotto gli organismi sotto il controllo dell'ufficio del presidente. La mossa aveva scatenato una serie di proteste pubbliche in diverse città ucraine e dure critiche da parte dell'Unione europea, al punto da costringere la leadership ucraina a fare un passo indietro. Secondo il Kyiv Independent, che cita fonti nelle forze dell'ordine, l'indagine del Nabu su Mindich "è stato uno dei fattori che ha portato a un tentativo da parte delle autorità di eliminarne l'indipendenza".
Lunedì il Nabu ha condotto perquisizioni a Kiev in locali collegati a Mindich, rileva la testata ucraina, citando le stesse fonti, secondo cui Mindich era fuggito prima delle perquisizioni. L'indagine dell'ufficio anticorruzione verteva su importante schema di corruzione nel settore energetico, inclusa la compagnia statale di energia nucleare ucraina Energoatom: una fonte del Kyiv Independent ha confermato che si tratta dello stesso caso denunciato dal Nabu.
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