
Quando gioca l'Italia in Coppa Davis? Oggi, martedì 18 novembre, Iniziano ufficialmente le Final Eight. A Bologna viene inaugurata la nuova edizione del torneo tennistico per Nazionali, a cui l'Italia arriva da bicampione in carica dopo i successi del 2023 e 2024. Gli azzurri di capitan Volandri saranno orfani di Jannik Sinner, fresco vincitore delle Atp Finals, e di Lorenzo Musetti, che ha dato forfait dopo il Torneo dei Maestri di Torino.
Argentina, Austria, Belgio, Francia, Germania, Repubblica Ceca e Spagna, che dovrà fare a meno di Carlos Alcaraz[1], oltre all'Italia, saranno le Nazionali che si contenderanno la vittoria dell'insalatiera.
Coppa Davis, il calendario
Il programma delle Final Eight di Coppa Davis inizia oggi, martedì 18 novembre, con la sfida, valida per i quarti di finale, tra Francia e Belgio, in campo a partire dalle ore 16. La vincente sarà l'avversaria dell'Italia in semifinale, se gli azzurri riusciranno a battere l'Austria nei quarti. Ecco il calendario completo:
Martedì 18 novembre
Francia-Belgio (ore 16)
Mercoledì 19 novembre
Italia-Austria (ore 16)
Giovedì 20 novembre
Spagna-Repubblica Ceca (ore 10)
Argentina-Germania (ore 17)
Venerdì 21 novembre, semifinali
vincenti Francia-Belgio e Italia-Austria (ore 16)
Sabato 22 novembre, semifinali
vincenti Spagna-Repubblica Ceca e Argentina-Germania (ore 12)
Domenica 23 novembre
Finale Coppa Davis (ore 15)
Quando gioca l'Italia
L'Italia scenderà quindi in campo, come detto, mercoledì 19 novembre, contro l'Austria nei quarti di finale, mentre l'eventuale semifinale, contro la vincente di Francia-Belgio, è in programma venerdì 21 novembre. Per la finale bisognerà aspettare domenica 23.
Coppa Davis, dove vederla in tv
Tutte le partite di Coppa Davis, comprese quindi anche quelle dell'Italia, saranno trasmesse in diretta televisiva e in chiaro sui canali SuperTennis, mentre in streaming saranno disponibili sul sito web di SuperTennis e sulla piattaforma di SuperTenniX.
'Attendiamo esito riunione Comitato di sorveglianza finanziaria'... 
In sella a uno scooter, senza patente e senza assicurazione, ha falciato una ragazza di 23 anni, italiana, mentre attraversava sulle strisce pedonali, continuando la corsa senza prestarle soccorso. I fatti a Monterotondo, il 28 ottobre scorso. Il ragazzo, un 18enne di origine ucraina, è stato identificato e rintracciato dai carabinieri grazie all'analisi di ore di videosorveglianza.
Il giovane è stato denunciato per lesioni personali stradali e omissione di soccorso.

Milano sotto osservazione dopo che l’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) ha segnalato un sospetto focolaio di legionella nel quartiere di San Siro, nella zona di via Rembrandt. Secondo le autorità sanitarie, sono 11 i casi identificati finora[1]: una persona è deceduta e 8 sono ricoverate per complicazioni legate all’infezione, secondo un primo bilancio diffuso mentre proseguono gli accertamenti.
Indagini in corso per capire l’origine del contagio
L’ATS ha già avviato un’indagine per risalire alla fonte del batterio[2]: sono in corso campionamenti nelle abitazioni delle persone colpite, così come la valutazione di altri “luoghi sensibili” del quartiere per verificare eventuali punti di contaminazione.
I risultati di laboratorio non sono ancora definitivi, ma saranno decisivi per stabilire come il batterio si sia diffuso.
Come si trasmette la legionella
Secondo l’ATS, la legionella è un batterio che prospera in ambienti acquatici, come reti idriche, serbatoi, tubature o impianti che creano aerosol.
L’infezione, chiamata legionellosi, avviene esclusivamente tramite l’inalazione di micro‑gocce d’acqua contaminate (aerosol), ad esempio da docce o impianti di climatizzazione. Non è possibile il contagio da persona a persona, né bevendo l'acqua, ricordano gli esperti dell'agenzia che stanno proseguendo in queste ore con l'attività di sorveglianza epidemiologica e di completamento delle indagini ambientali.
Chi è più a rischio
L’ATS sottolinea che gli 11 casi riscontrati presentano “fattori di rischio predisponenti” all’infezione. Questo significa che, probabilmente, molte delle persone colpite avevano già condizioni che li rendevano più vulnerabili — per esempio, malattie croniche o un sistema immunitario indebolito.
Un precedente recente a Milano
Non si tratta del primo episodio in città: sempre secondo le fonti, nei mesi scorsi (luglio), si erano verificati altri casi di legionella in un’altra zona di Milano, via Rizzoli. Questo riaccende l’attenzione sul monitoraggio delle reti idriche e sulla necessità di misure preventive costanti, soprattutto negli edifici residenziali.
Rischi e misure di prevenzione
I tecnici sanitari continuano la sorveglianza epidemiologica e completano le verifiche ambientali per individuare l’origine del focolaio. È importante, per i residenti, essere informati sulla manutenzione degli impianti idrici e segnalare eventuali anomalie (cattivo odore, problemi con la temperatura dell’acqua, ecc.).
Dipendente comune Simaxis segnalato a procura e Corte dei Conti... 
Carlos Alcaraz si ritira dalla Coppa Davis. Il tennista spagnolo, reduce dalla sconfitta alle Atp Finals contro Jannik Sinner, che lo ha battuto in finale in due set, avrebbe deciso, secondo quanto riportano i media spagnoli, di rinunciare alle Final Eight del torneo tennistico per Nazionali di scena, al via oggi, martedì 18 novembre, a Bologna a causa dell'infortunio patito a Torino.
In attesa dell'annuncio ufficiale da parte del giocatore, sembra sempre più probabile che la Spagna debba rinunciare al suo numero uno, che si è ripreso la testa del ranking Atp proprio raggiungendo la finale dell'ultimo torneo della stagione.
Il problema, per Alcaraz, è al bicipite femorale della coscia destra, anche se ancora da valutare l'entità. "Domani andiamo a Bologna e vedremo come andrà il mio infortunio alla coscia nei prossimi giorni", aveva rivelato lo spagnolo[1] in conferenza stampa dopo la finale di Torino, "io voglio giocare la Coppa Davis".
Alcaraz, durante la finale contro Sinner, aveva infatti chiamato in ben due occasioni il medical timeout[2]. Al termine del primo set, perso al tie break, lo spagnolo aveva chiesto l'intervento del fisioterapista per un massaggio. Dopo il trattamento, richiesto da Carlos anche al termine del nono game del primo parziale (sul 5-4 per lui), il fisioterapista ha messo un cerotto sulla coscia destra dello spagnolo.
Un intervento utile ad alleviare la situazione di affaticamento, in un match fin dal primo punto tiratissimo e molto dispendioso dal punto di vista fisico, ma che non sembra essere stato sufficiente per recuperare dall'infortunio.

Carlos Alcaraz si ritira dalla Coppa Davis. Il tennista spagnolo, reduce dalla sconfitta alle Atp Finals contro Jannik Sinner, che lo ha battuto in finale in due set, avrebbe deciso, secondo quanto riportano i media spagnoli, di rinunciare alle Final Eight del torneo tennistico per Nazionali di scena, al via oggi, martedì 18 novembre, a Bologna a causa dell'infortunio patito a Torino.
In attesa dell'annuncio ufficiale da parte del giocatore, sembra sempre più probabile che la Spagna debba rinunciare al suo numero uno, che si è ripreso la testa del ranking Atp proprio raggiungendo la finale dell'ultimo torneo della stagione.
Il problema, per Alcaraz, è al bicipite femorale della coscia destra, anche se ancora da valutare l'entità. "Domani andiamo a Bologna e vedremo come andrà il mio infortunio alla coscia nei prossimi giorni", aveva rivelato lo spagnolo[1] in conferenza stampa dopo la finale di Torino, "io voglio giocare la Coppa Davis".
Alcaraz, durante la finale contro Sinner, aveva infatti chiamato in ben due occasioni il medical timeout[2]. Al termine del primo set, perso al tie break, lo spagnolo aveva chiesto l'intervento del fisioterapista per un massaggio. Dopo il trattamento, richiesto da Carlos anche al termine del nono game del primo parziale (sul 5-4 per lui), il fisioterapista ha messo un cerotto sulla coscia destra dello spagnolo.
Un intervento utile ad alleviare la situazione di affaticamento, in un match fin dal primo punto tiratissimo e molto dispendioso dal punto di vista fisico, ma che non sembra essere stato sufficiente per recuperare dall'infortunio.

Maltempo verso il Centro-Sud, crollo delle temperature di 10°C, prime gelate diffuse in Pianura Padana e neve a quote di bassa collina. Sembra un bollettino da pieno inverno invece siamo ancora a novembre.
Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it[1], conferma il drastico ribaltone che ci attende, dalla calda Novembrata, con oltre i 20°C anche al Nord, alla possibile neve di venerdì fino alla bassa collina del Nord-Est.
Andiamo per gradi: nelle prossime ore le piogge più intense sono previste tra Lazio, Abruzzo e Campania, con gli ultimi fenomeni anche al Nord-Est dove assumeranno carattere nevoso oltre i 1300-1400 metri. Protagonisti del martedì saranno i venti di Bora e Grecale che soffieranno forti su mezza Italia, favorendo un primo calo delle temperature massime, anche di 5-6°C.
Mercoledì sarà la giornata migliore di una settimana turbolenta: avremo al più qualche rovescio al Sud, i venti si attenueranno e le temperature massime saranno stazionarie; lo scherzetto del mercoledì sarà notturno, le temperature minime inizieranno a scendere sensibilmente con valori vicino agli zero gradi in Val Padana.
Tra giovedì e venerdì, infine, vedremo arrivare un secondo attacco molto perturbato, associato ad un ciclone; questo vortice causerà dapprima piogge sparse il giovedì e, poi, un venerdì nero dal punto di vista del maltempo; il 21 novembre troveremo un po’ di tutto, rovesci intensi e piogge abbondanti al Centro, venti in nuovo rinforzo, neve a quote via via più basse sul Nord-Est: tra basso Veneto, ferrarese e zone limitrofe, non si esclude anche una spolverata di neve fino in pianura!
Ma il maltempo non sarà finito qui: sabato e domenica vivremo una situazione ancora più invernale che autunnale. Il vortice, giunto tra giovedì e venerdì, girerà come una trottola vagando sul nostro Paese. Si prevedono fenomeni abbondanti in Emilia Romagna e sul Basso Tirreno.
In Emilia Romagna, a causa dell’aria fredda arrivata nei giorni precedenti e delle precipitazioni persistenti, potremo anche assistere ad una nevicata record fuori stagione fino a quote di bassa collina!
Monitoreremo il quadro meteo della peggior settimana di questo Autunno 2025, iniziata con piogge monsoniche, alluvioni, frane e temperature miti da piena Novembrata e destinata a finire con decimetri di neve a bassa quota nel prossimo weekend.
NEL DETTAGLIO
Martedì 18. Al Nord: prevalenza di sole, ultimi rovesci in Emilia Romagna. Al Centro: instabile con piogge. Al Sud: forti piogge, venti in rinforzo.
Mercoledì 19. Al Nord: cielo poco nuvoloso, peggiora in serata. Al Centro: variabile con qualche rovescio sul Lazio verso sera. Al Sud: instabilità sparsa.
Giovedì 20. Al Nord: peggiora con rovesci e calo termico. Al Centro: peggiora con rovesci sparsi. Al Sud: instabilità sparsa.
Tendenza: peggiora nel fine settimana con nuovi rovesci, vento e neve in collina al Nord.

Nicolas Maduro risponde all''apertura' di Donald Trump dicendosi pronto a un faccia a faccia nel pieno delle tensioni tra Caracas e Washington per il rischio di un attacco militare americano al Venezuela. "Chiunque voglia dialogare troverà sempre in noi persone di parola, persone perbene e persone con esperienza per guidare il Venezuela. Quindi, negli Stati Uniti, chiunque voglia parlare con il Venezuela, parlerà ‘faccia a faccia’, senza alcun problema", ha dichiarato il leader venezuelano nel suo programma Con Maduro +. Ma. ha avvertito, "quello che non si può permettere è che un popolo venga bombardato e massacrato".
Secondo Maduro, "solo attraverso la diplomazia si possono comprendere i paesi liberi, i governi, e solo attraverso il dialogo si possono cercare punti in comune su temi di interesse reciproco: questa è la nostra posizione immodificabile (...). Il dialogo è la via per cercare la verità e la pace, la pace non ha alternative".
Maduro, che ha manifestato il suo "assoluto rispetto del diritto internazionale" e il rifiuto della "minaccia dell'uso della forza o dell'uso della forza per imporre regole nelle relazioni tra i paesi", ha sostenuto che la posizione di Trump[1] è dovuta al fatto che qualcuno vuole che "commetta l'errore più grave della sua vita e intervenga militarmente contro il Venezuela, il che significherebbe la fine politica della sua leadership e del suo nome".
“Lo stanno incitando, provocando - questa la tesi del leader venezuelano - e sono sicuro che questa incitamento, questa provocazione, non proviene solo dai suoi avversari e dai suoi nemici noti - lui sa chi sono - ma anche da persone che lo circondano, che già fanno calcoli in funzione dell'era post-Trump e non si preoccupano di fargli del male”. "Lo stanno portando in un vicolo cieco", ha denunciato ancora Maduro.
"Gli Stati Uniti non hanno mai chiesto l'uso del nostro territorio per lanciare attacchi contro il popolo venezuelano". Lo ha chiarito la premier di Trinidad e Tobago Kamla Persad-Bissessar, assicurando che il suo Paese "non parteciperà ad alcun atto che lo metta in pericolo". La precisazione è arrivata mentre sembrano intravvedersi spiragli di dialogo tra Caracas e Washington, dopo giorni di tensione al massimo livello nel timore di un attacco militare americano imminente contro il regime di Maduro. Nelle settimane scorse a Trinidad era attraccata una portaerei statunitensi per esercitazioni al largo delle coste del Venezuela.

È stato recuperato nella notte dai vigili del fuoco il corpo dell'anziana dispersa dopo il crollo dell’abitazione avvenuto ieri mattina a Brazzano, frazione di Cormons (provincia di Gorizia), a causa d una frana causata dal maltempo che ha colpito il Friuli Venezia Giulia. La donna era stata individuata poco dopo le 22, ma le operazioni di recupero erano state interrotte a causa delle piogge, che rendevano troppo pericoloso lavorare per il rischio di nuovi cedimenti del pendio. Quando le condizioni meteorologiche sono migliorate i soccorritori sono riusciti a portare a termine il recupero.
In serata i vigili del fuoco avevano già trovato il corpo dell’altro disperso, il cittadino tedesco Quirin Kuhnert, 32 anni. Non risultano ulteriori persone mancanti all’appello.
La frana che ha travolto la casa è stata provocata dalle intense piogge[1] che hanno colpito duramente l’area compresa tra Palmanova e la provincia di Gorizia. I danni maggiori si sono registrati proprio a Cormons, dove in sole sei ore sono caduti 152 millimetri di pioggia. Il fiume Judrio è esondato, causando estesi allagamenti.
Meteo migliora in Friuli Venezia Giulia
In Friuli Venezia Giulia[2] la Regione ha dichiarato lo stato d'emergenza e chiesto la mobilitazione nazionale. La Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse di livello arancione con possibili criticità idrogeologiche e idrauliche. Il tempo è atteso in miglioramento e nelle prossime ore avremo ampie schiarite del cielo. Per il resto della giornata di oggi non sono attese precipitazioni. Sulla costa continuerà soffiare Bora sostenuta per tutta la mattina con raffiche tra 80 e 90 km/h a Trieste e nel pomeriggio calerà progressivamente di intensità con raffiche superiori a 50 km/h che persisteranno soltanto nella zona di Trieste. Dalla serata di ieri sono arrivate alla Sala Operativa Regionale segnalazioni di allagamenti sul territorio dalle seguenti località: Tarcento, Romans d’Isonzo, Medea, Azzano Decimo e San Giorgio di Nogaro.
Pioggia in arrivo al Centro e al Sud
Un fronte perturbato di origine atlantica, dopo aver interessato l'Italia settentrionale e la Toscana, prosegue il suo transito scendendo sulle regioni del Centro-Sud,[3] portando precipitazioni sparse, anche a carattere temporalesco, che nella giornata di oggi risulteranno più intense e abbondanti fra il basso Lazio, il Molise e i settori tirrenici meridionali della Penisola.
L'avviso prevede, dalle prime ore di oggi, precipitazioni a carattere di rovescio o temporale su Lazio meridionale, Molise e Campania, in successiva estensione a Basilicata e Calabria, specie sui relativi settori tirrenici. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Allerta gialla sull'intero territorio di Calabria, Molise e su settori di Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania, Basilicata e Sicilia.

È stato recuperato nella notte dai vigili del fuoco il corpo dell'anziana dispersa dopo il crollo dell’abitazione avvenuto ieri mattina a Brazzano, frazione di Cormons (provincia di Gorizia), a causa d una frana causata dal maltempo che ha colpito il Friuli Venezia Giulia. La donna era stata individuata poco dopo le 22, ma le operazioni di recupero erano state interrotte a causa delle piogge, che rendevano troppo pericoloso lavorare per il rischio di nuovi cedimenti del pendio. Quando le condizioni meteorologiche sono migliorate i soccorritori sono riusciti a portare a termine il recupero.
In serata i vigili del fuoco avevano già trovato il corpo dell’altro disperso, il cittadino tedesco Quirin Kuhnert, 32 anni. Non risultano ulteriori persone mancanti all’appello.
La frana che ha travolto la casa è stata provocata dalle intense piogge[1] che hanno colpito duramente l’area compresa tra Palmanova e la provincia di Gorizia. I danni maggiori si sono registrati proprio a Cormons, dove in sole sei ore sono caduti 152 millimetri di pioggia. Il fiume Judrio è esondato, causando estesi allagamenti.
Nuova allerta maltempo in Friuli Venezia Giulia
Intanto una nuova allerta maltempo è stata diramata per oggi in Friuli Venezia Giulia[2], dove la Regione ha dichiarato lo stato d'emergenza e chiesto la mobilitazione nazionale. La Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse di livello arancione con possibili criticità idrogeologiche e idrauliche.
Pioggia in arrivo al Centro e al Sud
Un fronte perturbato di origine atlantica, dopo aver interessato l'Italia settentrionale e la Toscana, prosegue il suo transito scendendo sulle regioni del Centro-Sud, portando precipitazioni sparse, anche a carattere temporalesco, che nella giornata di oggi risulteranno più intense e abbondanti fra il basso Lazio, il Molise e i settori tirrenici meridionali della Penisola.
L'avviso prevede, dalle prime ore di oggi, precipitazioni a carattere di rovescio o temporale su Lazio meridionale, Molise e Campania, in successiva estensione a Basilicata e Calabria, specie sui relativi settori tirrenici. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Allerta gialla sull'intero territorio di Calabria, Molise e su settori di Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania, Basilicata e Sicilia.

Donald Trump celebra il passaggio all'Onu della risoluzione americana su Gaza come "un momento storico". In un post su Truth dopo il voto al Palazzo di Vetro, il presidente degli Stati Uniti ha scritto: "Congratulazioni al mondo per l'incredibile voto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite[1] che riconosce e approva il consiglio di pace, che sarà presieduto da me e comprenderà i leader più potenti e rispettati di tutto il mondo. Questo voto passerà alla storia come una delle più grandi approvazioni nella storia delle Nazioni Unite, porterà a un'ulteriore pace in tutto il mondo ed è un momento di vera portata storica!"
Quindi Trump ha ringraziato l'Onu e tutti i Paesi membri del Consiglio,k citandoli uno a uno: Cina, Russia, Francia, Regno Unito, Algeria, Danimarca, Grecia, Guyana, Corea del Sud, Pakistan, Panama, Sierra Leone, Slovenia e Somalia". E "grazie anche ai Paesi che non siedono nel Consiglio, ma che hanno fortemente sostenuto l'iniziativa, tra cui Qatar, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Regno dell'Arabia Saudita, Indonesia, Turchia e Giordania". Infine il presidente ha anticipato che "i membri del board of peace e molti altri annunci entusiasmanti saranno resi noti nelle prossime settimane".

Stasera, martedì 18 novembre, torna 'Sanremo giovani', con la conduzione di Gianluca Gazzoli.
I cantanti
Nella Sala A di Via Asiago a Roma si sfideranno Amsi, Angelica Bove, Disco Club Paradiso, Lea Gavino, Nicolò Filippucci e Soap.
La giuria
A giudicare i cantanti la Commissione musicale composta da Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia - insieme ai "giurati fuori onda" Carlo Conti (direttore artistico del Festival di Sanremo) e Claudio Fasulo - Vicedirettore della Direzione Intrattenimento Prime Time.
Come funziona il concorso
Ogni martedì, fino al 2 dicembre, si svolgeranno 4 elimintarorie, in cui si sfideranno 3 coppie di artisti. Poi il 9 dicembre si terrà la semifinale a 12, sempre con il meccanismo della sfida diretta.
I 6 selezionati approderanno al Teatro del Casinò il 14 dicembre per la finalissima 'Sarà Sanremo', quando i due artisti prescelti staccheranno il biglietto per il Festival 2026, insieme ai due giovani provenienti da Area Sanremo, votati dalla medesima Commissione Musicale capitanata da Carlo Conti.
Quando e dove vederlo
Il secondo appuntamento con 'Sanremo giovani' sarà trasmesso in seconda serata su Rai 2 e RaiPlay, con la conduzione del podcaster e conduttore radiofonico Gianluca Gazzoli[1], e su Rai Radio2, con la conduzione di Julian Borghesan, Manila Nazzaro e Giorgiana Cristalli.

"I Repubblicani alla Camera dovrebbero votare a favore della pubblicazione dei file sul caso Epstein, perché non abbiamo nulla da nascondere". Con questo messaggio, diffuso su Truth Social, Donald Trump ha segnato una brusca inversione di rotta su uno dei temi più spinosi per la sua amministrazione, dopo mesi trascorsi a tentare di bloccare il voto sulla divulgazione dei dossier del Dipartimento di Giustizia riguardanti il defunto finanziere e condannato per abusi sessuali Jeffrey Epstein.
La svolta arriva mentre decine di deputati repubblicani sembrano intenzionati a sfidare le indicazioni del tycoon, pronti a votare con i democratici una misura bipartisan attesa in aula oggi.
Per settimane la Casa Bianca e lo speaker Mike Johnson avevano cercato di ostacolare la proposta - guidata dai deputati Thomas Massie (Gop) e Ro Khanna, democratico - per impedirne l’approdo al voto finale. Ma gli sforzi non sono bastati a contenere il crescente malcontento nel gruppo repubblicano, dove ormai quasi un centinaio di deputati appare orientato a sostenere la pubblicazione dei documenti. La pressione esercitata da Trump[1], che nei giorni scorsi aveva perfino convocato alcuni parlamentari nella Situation Room per convincerli a cambiare posizione, si è rivelata inefficace.
La spaccatura interna al Gop si è ampliata dopo la diffusione di migliaia di email legate a Epstein, in cui il finanziere affermava che Trump "sapeva delle ragazze". Pur non essendoci prove che incastrino il presidente, il tema è diventato - secondo Politico - "politicamente tossico" e ha incrinato i rapporti con alcuni dei suoi fedelissimi, come Marjorie Taylor Greene, da giorni bersaglio dei suoi attacchi sui social. Johnson, che sostiene la necessità di "massima trasparenza" pur chiarendo che non voterà la misura, ha ammesso che alla Camera ci saranno "molti voti" a favore del provvedimento.
Il timore nella maggioranza è che un forte sostegno repubblicano possa aumentare la pressione sul Senato, costringendo la Camera alta a prendere in considerazione il testo e aprendo la strada a un possibile veto presidenziale, che alimenterebbe ulteriormente la controversia e creerebbe imbarazzo all’amministrazione. Il dietrofront di Trump - diventato forse inevitabile dopo le ultime defezioni - punta ora a ricompattare il partito, dai conservatori più rigidi ai moderati. L’obiettivo per tutti, sintetizza Massie, è andare avanti: "Se si pensa alla cosa giusta da fare, è abbastanza ovvio: si vota a favore."

Una firma "storica", una svolta che arriva in un momento particolarmente difficile della guerra in corso con la Russia.La Francia e l’Ucraina hanno infatti siglato un accordo che prevede l’acquisizione da parte di Kiev fino a 100 caccia Rafale, oltre a droni, radar e sistemi di difesa aerea.
La firma, avvenuta alla base di Villacoublay durante la visita di Volodymyr Zelensky a Parigi, rappresenta il più significativo impegno francese nei confronti dell’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. I velivoli saranno consegnati nell’arco dei prossimi dieci anni, ha spiegato il presidente Emmanuel Macron, mentre la produzione dei droni e degli intercettori dovrebbe partire entro la fine dell’anno.
Per Zelensky l’accordo rafforzerà la capacità dell’Ucraina di resistere all’avanzata russa mentre il Paese affronta pressioni interne legate a recenti scandali di corruzione e nuove offensive nemiche nell’est.
L’intesa arriva alle porte di un inverno che si preannuncia difficile per Kiev, tra attacchi missilistici russi sempre più intensi e un fronte orientale in sofferenza. Macron ha confermato che Parigi attingerà al proprio bilancio e a strumenti di finanziamento europeo per sostenere l'accordo, mentre Francia e Regno Unito stanno preparando a Mont Valérien il quartier generale di una possibile forza multinazionale da dispiegare in Ucraina dopo un eventuale cessate il fuoco. Secondo Parigi, sono già 34 i Paesi che hanno offerto la propria partecipazione.
Zelensky ha definito quella di Parigi come "una delle visite più produttive dell'anno". Il leader ucraino ha quindi annunciato la consegna di radar francesi ad alta efficacia, nuovi sistemi di difesa aerea Samp/T, missili aria-aria e bombe aeree guidate. "La Francia sta preparando un nuovo pacchetto di supporto militare che avremo entro la fine dell’anno", ha aggiunto, sottolineando anche l'intenzione di rafforzare la cooperazione tra le industrie della difesa dei due Paesi.
I Rafale sono i velivoli più avanzati della flotta francese. Sviluppato da Dassault Aviation e operativo dai primi anni Duemila, il Rafale è un caccia multiruolo di "generazione 4.5", in grado di svolgere nella stessa missione combattimento aereo, attacchi al suolo, ricognizione e operazioni navali.
Dotato di radar Aesa, sistemi sofisticati di guerra elettronica e una vasta gamma di armamenti di precisione, unisce grande maneggevolezza, una velocità che può superare Mach 1,8 (oltre 2 mila km/h) e un’autonomia prolungata. Caratteristiche che lo hanno reso protagonista di numerose operazioni francesi in Medio Oriente, Africa e Afghanistan.
Per l’Ucraina, impegnata da oltre tre anni nella difesa contro l’invasione russa, l’arrivo dei Rafale, secondo analisti citati dal Kiyv Post, rappresenta un salto tecnologico significativo rispetto alla flotta di epoca sovietica ancora in uso.
Le loro capacità avanzate di individuazione dei bersagli, la protezione elettronica e l’efficacia tanto nel combattimento aereo quanto nell’intercettazione di missili e droni rispondono direttamente alle necessità operative di Kiev, che affronta attacchi quasi quotidiani e una crescente pressione sul fronte orientale. A ciò si aggiunge la piena compatibilità con gli standard Nato, elemento chiave per la trasformazione dell’aviazione ucraina in una forza moderna e interoperabile con gli alleati occidentali.
L’intesa con Parigi ha inoltre una forte valenza strategica di lungo periodo: il piano decennale punta a ricostruire e consolidare le capacità aeree ucraine dopo un eventuale cessate il fuoco, garantendo un livello di deterrenza sufficiente a scoraggiare future aggressioni.
Come ha ricordato Macron, una pace duratura richiede "un esercito ucraino capace di dissuadere qualsiasi nuova incursioni". Insieme agli F-16 forniti da diversi Paesi europei e ai Gripen svedesi già previsti, i Rafale diventeranno uno dei pilastri della futura aviazione ucraina, rafforzandone autonomia, resilienza e sicurezza negli anni a venire.

Un esercito pronto all'insurrezione e un'opposizione frammentata in grado di rappresentare una sfida seria. Ma anche una reazione politica interna negli Stati Uniti verso un presidente che aveva promesso nessun costoso coinvolgimento all'estero. Questo, secondo esperti citati dalla Cnn, potrebbe trovarsi ad affrontare il presidente americano Donald Trump se ordinasse attacchi all'interno del Venezuela volti a deporre Nicolas Maduro. Al momento non è stata ancora presa alcuna decisione, ma la Cnn ha riferito che Trump ha ricevuto un briefing nei giorni scorsi per valutare le opzioni per un'azione militare in Venezuela. Intanto, secondo esperti ed ex funzionari citati dalla stessa emittente, se Maduro dovesse fuggire dal Venezuela o venisse ucciso in un attacco mirato, il rischio è la presa del potere da parte dei militari o il rafforzamento di un altro dittatore simile. Oltre a Maduro, infatti, ci sono altri membri del chavismo venezuelano che potrebbero sottoporre il Paese a un regime ancora più duro.
"Maduro ha detto qualcosa del tipo: 'Volete sbarazzarvi di me? Pensate che le cose miglioreranno?[1]' E' qualcosa da considerare perché Maduro è un moderato all'interno del chavismo e qualcun altro potrebbe usurpare il potere al posto dell'opposizione con il sostegno dell'esercito", ha affermato Juan Gonzalez, ricercatore presso il Georgetown Americas Institute ed ex funzionario dell'amministrazione Biden specialista della regione. Un'altra possibilità è la presa del potere da parte dell'esercito. "Se l'esercito è ancora coeso, e non credo che ci siano prove del contrario, non crollerà perché Maduro verrà cacciato", ha affermato John Bolton, ex consigliere per la sicurezza nazionale di Trump durante il suo primo mandato. "Seguiranno la loro disciplina, affermeranno il controllo militare e reprimeranno chiunque scenda in piazza", ha stimato.
Maduro, la cui cerchia ristretta è composta sia da civili che da ufficiali militari spesso in competizione tra loro, è noto per esercitare uno stretto controllo sulla sua amministrazione e aver stabilizzato le fazioni rivali. Senza Maduro, queste spinte potrebbero lacerare la nazione, sfociando potenzialmente in una guerra civile, affermano gli esperti. "Che vi piaccia o no, Maduro è il garante dell'equilibrio", ha detto a condizione di anonimato un diplomatico occidentale che ha trascorso anni in Venezuela. "Tutti sanno che è politicamente morto dalle elezioni dell'anno scorso, ma se se ne va non c'è nessuno che possa mantenere lo status quo, quindi tutti si stringono attorno a lui", ha spiegato.
L'amministrazione Trump potrebbe sperare che l'opposizione venezuelana colmi il vuoto di potere creato dalla deposizione di Maduro, come già aveva provato a fare riconoscendo Juan Guaidò come legittimo leader del Venezuela nel 2019. Tra l'altro l'attuale leader dell'opposizione venezuelana, il candidato alla presidenza del 2024 Edmundo Gonzalez, afferma di avere un piano da 100 ore per il trasferimento del potere. Ma gli esperti ritengono che non sarebbe in grado di avere successo né a breve, né a lungo termine senza il sostegno degli Stati Uniti. "L'idea che un membro dell'opposizione possa governare quasi immediatamente è impossibile. Non c'è modo di garantire la sua sicurezza o la sua capacità di governare senza la garanzia degli Stati Uniti", ha detto Juan Gonzalez. "Tutti considerano la rimozione di Maduro come la fine, ma in realtà è solo l'inizio di quello che sarebbe un processo lungo e laborioso", ha aggiunto.
E questo perché, spiegano gli esperti alla Cnn, per mantenere al potere uno dei potenziali leader dell'opposizione venezuelana gli Stati Uniti dovrebbero fornire assistenza nella ricostruzione dell'esercito, nello scongelamento dei fondi del governo di Caracas e nell'addestramento delle forze di polizia. L'opposizione, secondo gli esperti, si troverebbe ad affrontare le ostilità dell'esercito venezuelano, dei gruppi paramilitari filogovernativi noti come colectivos, dell'Esercito di Liberazione Nazionale, un gruppo di guerriglia colombiano che attualmente ha trovato rifugio nel Paese e di altri gruppi criminali attivi. Non è chiaro quanto sostegno Trump sarebbe disposto a dare a un leader dell'opposizione che cercasse di spodestare Maduro dalla presidenza, ma tale sostegno dovrebbe essere costante, hanno affermato i funzionari, per evitare il fallimento di uno Stato.
Un coinvolgimento militare statunitense così esteso rischia però di far traballare la coalizione politica che ha sostenuto Trump alla presidenza con la promessa di tenere gli Usa fuori dalle guerre all'estero. "Il popolo americano non ha votato Trump perché trascinasse gli Stati Uniti in un conflitto prolungato in America Latina", ha detto alla Cnn un membro repubblicano del Congresso. Tuttavia, per alcuni potrebbe essere un'occasione persa per Trump rinunciare ora a provare a estromettere Maduro. "Trump definisce Maduro un narcoterrorista e un trafficante di droga, e ha radunato un'enorme armata. Se ora fa marcia indietro e Maduro sopravvive, spariranno tutti i discorsi sulla 'nuova Dottrina Monroe' e l'idea di essere sovrani nel nostro emisfero", ha affermato Elliott Abrams, ex alto funzionario del Dipartimento di Stato durante il primo mandato di Trump.

Nuova allerta maltempo in Friuli Venezia Giulia, dopo quanto accaduto ieri, che ha portato la Regione a dichiarare lo stato d'emergenza e chiedere la mobilitazione nazionale. La Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse di livello arancione con possibili criticità idrogeologiche e idrauliche. Ieri le piogge incessanti hanno provocato una frana a Cormons nel Goriziano e c'è stato un morto e un disperso, dopo il crollo di tre edifici. Alcune persone si sono, poi, dovute rifugiare sui tetti delle case per l'esondazione del fiume Torre[1].
Pioggia in arrivo al Centro e al Sud
Un fronte perturbato di origine atlantica, dopo aver interessato l'Italia settentrionale e la Toscana, prosegue il suo transito scendendo sulle regioni del Centro-Sud, portando precipitazioni sparse, anche a carattere temporalesco, che nella giornata di oggi risulteranno più intense e abbondanti fra il basso Lazio, il Molise e i settori tirrenici meridionali della Penisola.
L'avviso prevede, dalle prime ore di oggi, precipitazioni a carattere di rovescio o temporale su Lazio meridionale, Molise e Campania, in successiva estensione a Basilicata e Calabria, specie sui relativi settori tirrenici. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Allerta gialla sull'intero territorio di Calabria, Molise e su settori di Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania, Basilicata e Sicilia.
In Toscana in particolare oggi saranno possibili precipitazioni sparse sul nord della regione, sulle province di Massa-Carrara, Lucca, Pistoia, Prato e alta provincia di Pisa, anche con temporali localmente forti. Sull'Appennino, oltre i 1200 metri, potranno verificarsi deboli nevicate.
L'assessore regionale Friuli Riccardi: "Miglioramenti, ma situazione resta delicata"
"L'allerta meteo" fino alle 12 di martedì 18 novembre "è arancione per l'Isontino, la Bassa Friulana e il Medio Friuli e gialla per l'Alto Friuli" dice l'assessore regionale con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi. "Seguiamo minuto per minuto la situazione e siamo sul terreno con le persone e i mezzi della Protezione civile - così Riccardi - in raccordo con i Vigili del fuoco, i Comuni, le forze dell'ordine e le forze del volontariato per i soccorsi e per alleviare al massimo le sofferenze della popolazione nelle aree più colpite che sono quelle di Brazzano di Cormons e di Versa".

E' il giorno del bonus elettrodomestici. A partire dalle 7.00 di oggi, martedì 18 novembre, si apre infatti il click day per la richiesta dell'incentivo per la sostituzione di apparecchi obsoleti con modelli ad alta efficienza energetica, che copre fino al 30% del costo d'acquisto.
Grazie al bonus, acquistare elettrodomestici ad alta efficienza non solo riduce i costi energetici, ma contribuisce anche alla sostenibilità ambientale, promuovendo un uso più consapevole dell’energia in casa.
A chi è destinato, a quanto ammonta, cosa si può comprare
Possono beneficiare del contributo le persone fisiche, maggiorenni, residenti in Italia, secondo le modalità di accesso previste, in particolare, dall’articolo 5 del decreto direttoriale 22 ottobre 2025. Il voucher ha un tetto massimo di 100 euro per nucleo familiare e di 200 euro per famiglie con Isee inferiore a 25.000 euro.
Ma cosa si può comprare? E' bene ricordare che sono ammessi esclusivamente gli elettrodomestici ad elevata efficienza energetica - come ad esempio lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, forni, piani cottura -, distinti per categoria di prodotto. Qui la lista[1] di tutti gli elettrodomestici ammessi al contributo.
Come funziona e come fare domanda
Il contributo è spendibile presso il venditore per l’acquisto di un solo elettrodomestico per famiglia anagrafica. Il contributo sarà erogato fino ad esaurimento delle risorse disponibili e le richieste saranno gestite in ordine cronologico. Le eventuali richieste eccedenti le risorse disponibili confluiranno in una lista, in attesa delle possibili disponibilità dei fondi nell’ambito della misura.
Ma come si presenta la domanda? Gli utenti finali possono chiedere di aderire tramite l'app Io e la piattaforma Pari di Pagopa a cui è integrata o attraverso il sito web dedicato[2].
Per procedere, l'utente dovrà aggiornare l'app Io all'ultima versione disponibile, accedere alla sezione 'servizi', selezionare 'bonus elettrodomestici' e seguire la procedura indicata in app. In alternativa, sarà possibile fare richiesta del bonus accedendo con Spid o Cie.
Cosa fare in caso di esito positivo, i tempi
Gli utenti riceveranno un messaggio su Io con l'esito positivo della richiesta dopo la verifica dei requisiti. I tempi possono variare da poche ore a qualche giorno, in base al volume di richieste.
Se approvato, il bonus sarà disponibile nella sezione Portafoglio dell’app e dovrà essere speso entro 15 giorni dal messaggio di conferma dell’attivazione per acquisti presso i commercianti convenzionati. L’erogazione dei voucher sarà gestita fino a esaurimento fondi. Le richieste pervenute successivamente al termine delle risorse disponibili verranno automaticamente inserite in una lista d'attesa.
Cosa succede se non spendo il voucher?
In linea con le dinamiche dell'iniziativa, qualora i voucher precedentemente erogati non venissero spesi dai primi beneficiari entro il periodo massimo di 15 giorni dall'attivazione, i fondi torneranno disponibili e gli utenti in lista d'attesa riceveranno un messaggio tramite l’app Io che conferma il diritto al contributo.

Il centrodestra ancora alle prese con le 'correzioni' della manovra, in vista della giornata di oggi in cui scade il termine per la presentazione degli emendamenti 'segnalati' dei maggiori gruppi parlamentari. Confermato per giovedì, prima del Cdm convocato alle 17, il vertice tra i leader della maggioranza per fare il punto della situazione a partire proprio dal nodo delle nuove risorse per la legge di bilancio 2026.
Si tratta sull'oro
Quanto al 'pacchetto di emendamenti' al vaglio della coalizione (ogni partito punta a portare a casa i cosiddetti 'emendamenti di bandiera'), fonti parlamentari raccontano che sarebbero ancora in corso le trattative sull'ipotesi di una tassa sull'oro. Allo studio c'è un'aliquota agevolata del 12,5%, anziché quella del 26%, per chi decida entro il 30 giugno 2026 di rivalutare l'oro da investimento in proprio possesso. Tradotto: chi possiede lingotti, monete o gioielli senza documentazione d'acquisto, quindi, si vedrebbe tassata in caso di vendita solo la plusvalenza incassata.
Il governo Meloni intanto accelera sulla comunicazione in vista dell'iter parlamentare della legge di bilancio 2026. Su impulso dei vertici di Via della Scrofa, ai parlamentari di Fratelli d'Italia sono state inviate le slide ufficiali della manovra - un documento di 16 pagine intitolato "Dalla parte degli italiani" - pensato per illustrare in modo diretto gli interventi previsti. In copertina campeggia una foto della premier, sorridente, affiancata dal logo del partito.
I contenuti presentati nelle slide, che sintetizzano una manovra da 18,8 miliardi, si articolano in quattro assi principali: taglio delle tasse, sostegno a famiglie e natalità, imprese e sanità. Il pacchetto fiscale parte dalla riduzione dell'aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi compresi tra 28 e 50 mila euro, accompagnata dalla detassazione delle retribuzioni accessorie e dall'abbassamento all'1% dell'imposta sui premi di produttività. Previsto anche il rafforzamento dei buoni pasto elettronici, che salgono da 8 a 10 euro.
Le misure sociali illustrate includono il potenziamento del Bonus Mamme, il raddoppio del congedo per malattia del figlio, gli incentivi all'assunzione di donne con tre figli e la revisione dei criteri dell'Isee, oltre alla conferma della Carta Dedicata a te. Sul fronte sanitario, le slide annunciano 2,4 miliardi aggiuntivi per stipendi e nuove assunzioni: fino a 3.000 euro l'anno in più per i medici, 1.630 per gli infermieri e l'ingresso complessivo di 7.300 nuovi professionisti.
Per le imprese vengono reintrodotti l'iper-ammortamento e gli incentivi alla transizione ecologica, mentre 4 miliardi rifinanziano il credito d'imposta per la Zes Unica. Le coperture derivano soprattutto dalla rimodulazione del Pnrr (5,1 miliardi) e dal contributo di banche e assicurazioni, che dovrebbe garantire oltre 4,4 miliardi di euro all'anno fino al 2028.
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