(Adnkronos) - A Expo Osaka 2025, il 30 giugno, Confindustria Nautica presenta in anteprima la 65ª edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova, il più importante evento del Mediterraneo e terzo salone nautico al mondo. L’appuntamento giapponese segna un passaggio simbolico e operativo nella strategia di internazionalizzazione del comparto, con l’obiettivo di consolidare il ruolo del Salone Nautico come piattaforma globale di promozione e valorizzazione del Made in Italy, capace di connettere imprese, innovazione, mercati e cultura industriale. L’evento si inserisce nel contesto della Liguria Week al Padiglione Italia, occasione per affermare il primato italiano nella nautica da diporto e promuovere il valore della filiera.
Nel 2023 il settore ha registrato un fatturato globale record di 8,33 miliardi di euro (+13,6% sul 2022), con un export che ha superato i 4,3 miliardi, raggiungendo il massimo storico. L’Italia è leader mondiale nella produzione di superyacht (>24m), con oltre il 50% degli ordini globali, ed è ai vertici anche nei comparti di battelli pneumatici, componentistica e motori. Con un tasso di esportazione del 90% e oltre 200.000 occupati, la nautica da diporto italiana è una filiera ad alto moltiplicatore economico, un patrimonio industriale che alimenta innovazione, lavoro e valore aggiunto sui territori.
Organizzato da Confindustria Nautica, il Salone Nautico Internazionale di Genova è da 65 anni il punto di riferimento mondiale per il settore. È l’unico salone italiano nel circuito IFBSO, secondo evento fieristico nazionale per impatto economico dopo il Salone del Mobile. Ogni anno, secondo un’analisi condotta da Nielsen, genera un indotto tra i 65 e i 70 milioni di euro in pochi giorni e richiama operatori e stampa da oltre 30 Paesi e 5 continenti. Il Salone è strumento di politica industriale, non solo vetrina, perché stimola investimenti, guida la sostenibilità e promuove un confronto permanente tra imprese e istituzioni.
“Con la presentazione a Expo Osaka, il Salone Nautico Internazionale di Genova organizzato da Confindustria Nautica si conferma ambasciatore del Made in Italy nel mondo e del valore industriale dell’nautica da diporto – dichiara Alessandro Gianneschi, Vicepresidente di Confindustria Nautica con delega alla Promozione del Made in Italy che rappresenterà l’Associazione in Giappone. Da 65 edizioni, il Salone Nautico Internazionale di Genova, in ragione della sua specificità di manifestazione di filiera progettata e organizzata da Confindustria Nautica, ossia dall’Associazione confindustriale delle imprese e per le imprese, promuove e sostiene l’industria nautica, ne ha supportato la straordinaria crescita negli ultimi vent’anni e ha accompagnato le aziende del settore su un percorso di crescita ed eccellenza”.
Dal 18 al 23 settembre 2025, il Salone Nautico si svolgerà nell’area del nuovo Waterfront di Levante, firmato Renzo Piano che vedrà totalmente completata l’area a mare e il Palasport. Unico al mondo per concept, rappresenta la prima infrastruttura fieristica progettata per la nautica da diporto e per ospitare un evento di caratura internazionale come il Salone Nautico. Un format trasversale, capace di rivolgersi sia a professionisti e operatori, sia agli appassionati del mare, con 5 aree merceologiche interconnesse (Yachts & Superyachts, Sailing World, Boating Discovery, Tech Trade, Living the Sea) e oltre l’85% di spazi all’aperto che consentono prove a mare e un percorso di visita senza soluzione di continuità.
Il 65°Salone Nautico Internazionale di Genova, che nel 2024 ha ottenuto la certificazione ISO 20121 per la gestione sostenibile della manifestazione, vedrà riconfermata la quarta edizione del talk World Yachting Sustainability Forum e del Design Innovation Award, il riconoscimento che, giunto alla sesta edizione, valorizza la creatività e l’eccellenza tecnologica delle novità in esposizione al Salone Nautico.
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(Adnkronos) - Una storia lunga quasi 150 anni guarda al futuro: in uno scenario globale segnato da evoluzioni tecnologiche e nuove aspettative dei consumatori, il Gruppo Barilla sceglie di rinnovare il suo impegno verso l’innovazione, aprendosi al confronto con partner della propria filiera per identificare insieme soluzioni tecnologiche, dinamiche e visionarie. È in quest’ottica che l’azienda annuncia l’apertura ufficiale delle candidature per 'Good Food Makers 2025', il programma di open innovation dedicato a startup, spin-off e aziende innovative che vogliono contribuire alla trasformazione del settore agroalimentare.
Giunto alla sua settima edizione, quest’anno in collaborazione con Almacube (l’hub dell’innovazione dell’Università di Bologna e di Confindustria Emilia Area Centro), il programma assume la forma speciale di Good food makers - Ecosystem, con l’obiettivo di creare un ecosistema di innovazione aperto a stakeholder e partner della catena del valore di Barilla, facilitando lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie emergenti per soluzioni concrete.
Le tre realtà vincitrici parteciperanno a un percorso collaborativo di 4 settimane con figure professionali di Barilla e delle aziende partner: sarà un’occasione per accedere a una rete di valore e progettare insieme soluzioni capaci di generare impatto reale lungo tutta la filiera dal campo alla tavola, fianco a fianco con manager Barilla. Le candidature sono aperte fino a fine luglio e il programma entrerà nel vivo da settembre con un percorso strutturato che si concluderà durante l’Innovation Day a gennaio 2026.
“Con Good Food Makers vogliamo consolidare il nostro impegno verso un’innovazione aperta, capace di generare valore concreto lungo tutta la filiera”, commenta Claudia Berti, Barilla head of open innovation.
“In un contesto in rapida evoluzione, crediamo che la collaborazione con realtà innovative sia fondamentale per affrontare sfide complesse come la sostenibilità e la digitalizzazione dei sistemi agroalimentari, per migliorare ulteriormente il nostro modo di operare. La speciale edizione Ecosystem di quest’anno ci permette di lavorare fianco a fianco con partner strategici, in un percorso strutturato che punta a trasformare le idee in soluzioni pronte per essere implementate. È un’opportunità concreta per innovare insieme e con impatto reale”, spiega.
Tre sono le sfide individuate quest’anno insieme ai partner di Barilla. La prima, 'AgTech for climate resilience', nasce in collaborazione con Open Fields e punta a individuare tecnologie innovative per migliorare la coltivazione del basilico e la gestione delle erbe spontanee, con un’attenzione particolare al clima e alla sostenibilità delle buone pratiche agricole. Con la sfida 'New frontiers in detection', sviluppata insieme a Bizerba, si cercano soluzioni all’avanguardia per potenziare l’affidabilità e la precisione dei sistemi di rilevamento negli impianti produttivi, contribuendo a rafforzare qualità, efficienza e controllo nei processi industriali.
Infine, la sfida 'Best on Shelf', realizzata in collaborazione con Conad Nord Ovest, si rivolge a chi può offrire strumenti innovativi per monitorare la presenza e la visibilità dei prodotti sugli scaffali, migliorando al tempo stesso la gestione del punto vendita e l’esperienza d’acquisto dei consumatori. Dal 2019 ad oggi, Good Food Makers ha raccolto oltre 900 candidature da 25 Paesi e ha già collaborato con 26 startup, accompagnandole in un percorso di crescita e sperimentazione sul campo.
Nel corso degli anni, Good Food Makers ha dato vita a collaborazioni di valore con diverse startup. Tra i casi di maggiore successo, Connecting Food ha digitalizzato l’intera filiera del basilico fresco destinato al pesto Barilla, rendendola completamente tracciabile grazie alla tecnologia blockchain e accessibile ai consumatori tramite QR Code. Un progetto pionieristico che ha coinvolto oltre 50 unità operative, tra aziende agricole, fornitori e lo stabilimento di Rubbiano (Pr). Selezionata nell’edizione 2023, Nosh Biofoods continua invece oggi la sua collaborazione con Barilla grazie a innovazioni basate sulla fermentazione, che consentono la creazione di ingredienti sostenibili, ad alto valore nutrizionale e a basso impatto ambientale.
Anche Manual.to, che ha partecipato all’ultima edizione del programma, ha già visto la propria tecnologia applicata in modo concreto: la piattaforma, che semplifica la formazione e le procedure aziendali, è in fase di implementazione presso lo stabilimento di Cremona. “In Manual.to ci concentriamo sull’impatto diretto sul personale operativo”, spiega Jorim Rademaker, ceo e fondatore di Manual.to. “Con Barilla abbiamo trovato un partner che valorizza davvero le persone dietro ai processi. Da Cremona a Parma, ci siamo sentiti visti, sostenuti e ispirati. Questo senso di appartenenza si è tradotto direttamente in risultati di business”, continua.
Infine, anche il sistema avanzato di intelligenza artificiale sviluppato da Voxpopme è entrato a far parte degli strumenti impiegati da Barilla per le ricerche con i consumatori. “Food Makers è stato fondamentale per Voxpopme, accrescendo la nostra visibilità e offrendoci un’opportunità unica di applicare la nostra tecnologia a fianco di un leader globale nel settore food”, afferma Andy Barraclough, ceo e fondatore di Voxpopme. "Invitiamo qualsiasi startup che voglia fare la differenza nel food o nella tecnologia a partecipare: è una partnership con uno scopo", continua.
Per confermarsi azienda leader nel settore alimentare ed esplorare le nuove frontiere nel food, nel 2024 Barilla ha investito circa 50 milioni di euro nella ricerca e sviluppo. E il nuovo hq della ricerca e sviluppo è attualmente in fase di riqualificazione e potenziamento. Con 12mila metri quadrati di superficie complessiva e nuovi laboratori, il nuovo polo vedrà a Parma la concentrazione di tutte le competenze tecniche del Gruppo Barilla, con un’evidente crescita delle capacità di Barilla di fare ricerca e innovazione. Tutto questo lavorando sempre di più con team interfunzionali, internazionali e dedicati ai singoli progetti, anche con continue collaborazioni con l’esterno come le startup selezionate attraverso Good food makers.
Leggi tutto: Con la 7a edizione di 'Good food makers, Barilla scommette su futuro sistema alimentare
(Adnkronos) - "L'Iran ha vinto". L'ayatollah Ali Khamenei ricompare, dopo una settimana di silenzio totale, con un messaggio video che 'celebra' la vittoria della guerra contro Israele. La Guida Suprema, come nel precedente video messaggio, appare stanco e provato. Khamenei è nello stesso luogo in cui, a guerra in corso, aveva respinto la richiesta di resa incondizionata avanzata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Nel messaggio, l'ayatollah rivendica la vittoria "sul falso regime sionista" e ridimensiona i danni che l'attacco americano avrebbe provocato ai siti nucleari iraniani.
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(Adnkronos) - Simona Ventura festeggia sui social il compleanno del marito Giovanni Terzi. Oggi, giovedì 26 giugno, il giornalista compie 61 anni e per l'occasione la conduttrice televisiva ha condiviso sul suo profilo Instagram una carrellata di foto che ritraggono momenti della loro vita insieme. La giornata segna un traguardo importante anche per la coppia: oltre al compleanno di Terzi, ricorre infatti l'anniversario del loro matrimonio.
"Amore... è passato un anno dalla festa del nostro matrimonio. Avevamo scelto proprio questo giorno per celebrare con i nostri amici di Milano", scrive Simona Ventura ricordando il giorno in cui hanno celebrato il loro matrimonio insieme agli amici. "Questa data è magica soprattutto per il tuo compleanno!", ha aggiunto.
"Grazie per l’amore e il supporto che mi dai ogni giorno, e per quel nido fatto di fatica, cuore, passione e sentimento che costruiamo insieme, giorno dopo giorno. Buon compleanno, amore mio. Ti amo immensamente", la dedica. "Vita mia hai acceso la mia anima che vagava nel buio delle tenebre . Ogni giorno e’ una scoperta meravigliosa con te. Ti amo immensamente", ha commentato il giornalista sotto il post condiviso su Instagram dalla moglie.
Simona Ventura e Giovanni Terzi sono legati sentimentalmente dal 2018. Poi, la proposta di matrimonio è arrivata durante la partecipazione di entrambi all’edizione di Ballando con le Stelle 2023. La coppia è convolata a nozze il 6 luglio del 2024, pochi giorni dopo i festeggiamenti con gli amici.
La loro è una famiglia allargata: la conduttrice, 60 anni, è mamma di Niccolò e Giacomo, nati dal matrimonio con Stefano Bettarini, e di Caterina, adottata nel 2014. Il giornalista è papà di Lodovico, nato dal primo matrimonio, e di Giulio Antonio, nato dal secondo matrimonio con Silvia Fondrieschi.
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(Adnkronos) - Si cercano anche nel Tevere gli effetti personali di Anastasia Trofimova e della figlia di 11 mesi Andromeda, trovate morte lo scorso 7 giugno a Villa Pamphili a Roma. Al lavoro nelle ricerche, che interessano anche le banchine del fiume, ci sono i sommozzatori che stanno scandagliando in particolare l’area intorno a Ponte Garibaldi: proprio in quella zona, nella vicina largo Argentina, Francis Kaufmann, il 46enne americano ora detenuto in Grecia con l’accusa di duplice omicidio aggravato, è stato visto lo scorso 10 giugno con un trolley. Valigia che l’uomo non aveva più con sé in aeroporto.
Intanto gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, hanno ascoltato il proprietario di un appartamento a Campo de’ Fiori dove Kaufmann ha vissuto ad aprile con la compagna e la figlia. L’uomo avrebbe riferito che dopo aver ricevuto un acconto sono andati via senza saldare l’intero soggiorno.
L’americano, che mercoledì davanti ai magistrati greci e italiani, in videocollegamento da piazzale Clodio insieme agli investigatori della Squadra Mobile, non ha risposto alle domande avvalendosi della facoltà di non rispondere limitandosi a professarsi innocente, oggi ricomparirà davanti ai giudici greci della Corte di Appello che dovranno esaminare la richiesta di estradizione a cui Kaufmann si è sinora opposto. Richiesta di estradizione, che a quanto si apprende, è stata avanzata solo dall’Italia. Attesi sempre nei prossimi giorni i risultati degli esami istologici, disposti dalla Procura in seguito all’autopsia eseguita presso l’Istituto di medicina legale dell’Università Cattolica, che serviranno a chiarire le cause del decesso. Fra le ipotesi quella che la donna, nata a Omsk, in Siberia, sia stata soffocata.
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(Adnkronos) - "La prima volta che ho incontrato Alvaro Vitali abbiamo litigato. È venuto qui al bar e c'è stata un'incomprensione in cassa, lui si era un po' alterato, io mi sono alterato, ma poi ci siamo messi a ridere. Alla fine, con lui non potevi rimanere serio troppo a lungo". Così all'Adnkronos Maurizio Pontillo, titolare del Bar Cristal, ricorda Alvaro Vitali. Il 'Pierino' della commedia all'italiana, morto martedì scorso, era un fedele cliente del suo locale di Casal Palocco, zona di Roma dove si era trasferito da molti anni.
"Ci conoscevamo da più di 10 anni ormai, sin da quando è venuto ad abitare a via Pelopida, molto vicino al nostro locale. Il bar è stato la location di parecchi suoi servizi fotografici per le riviste, e utilizzava spesso l'esterno per le interviste con Stefania, l'ex moglie. Era veramente una persona a modo, ci divertivamo tanto insieme", ricorda Maurizio. "Molto spesso gli raccontavo dei suoi film che avevo visto da bambino e lui mi recitava le vecchie battute". Maurizio racconta che erano "diventati amici, ma sempre con rispetto. Io gli davo del lei, anche se scherzavamo tranquillamente. Mi è rimasto impresso la prima volta in cui mi chiese se potessi prestargli il bar perché doveva fare un servizio fotografico. È stato molto carino, ha scattato insieme ai ragazzi che lavorano qui vestito da banchista, poi dal suo personaggio classico, il 'Pierino' della situazione".
L'ultima volta in cui l'ha visto, "è stato parecchie settimane fa, - spiega il titolare del Bar Cristal - forse un paio di mesi. Alvaro ultimamente usciva di casa molto poco, si vedeva che era debilitato. L'ultima intervista che ha fatto al bar è stata un annetto fa, e già lì si capiva che era stanco. Magari si faceva accompagnare a prendere qualcosa, ad esempio a fare una ricarica telefonica, ma non scendeva neanche più dalla macchina, non ce la faceva". La notizia della scomparsa, tuttavia, "non me l'aspettavo assolutamente. Stavo cenando quando l'ho sentito al Tg2. Il suo autista Antonio poi mi ha confermato che era stato male ed era stato ricoverato per una polmonite. Mi avrebbe fatto piacere salutarlo un'ultima volta".
(Adnkronos) - Nino Tronchetti Provera è la nuova fiamma di Michelle Hunziker? I due sono stati paparazzati da Oggi mentre si scambiano un tenero bacio, in centro a Milano, che sembra confermare la loro relazione. Ma chi è il Tronchetti Provera (non l'ex di Chiara Ferragni) che ha rubato il cuore della showgirl svizzera?
Tronchetti Provera ha 55 anni, è un manager e si occupa di finanza e investimenti sostenibili. È cugino di Giovanni Tronchetti Provera, l'imprenditore del gruppo Pirelli che negli ultimi mesi è stato al centro delle pagine di gossip per la sua relazione, ormai conclusa, con Chiara Ferragni.
Tronchetti Provera è laureato in Economia Aziendale e ha conseguito un master all'INSEAD (The Business School of the World). Nel 1997 ha fondato Cam Tecnologie e dal 2002, per cinque anni, ha lavorato nel gruppo Telecom Italia. È il fondatore e Managing Partner di Ambienta, con sede a Milano.
Sul fronte sentimentale è noto che Nino Tronchetti Provera ha alle spalle un matrimonio. L'imprenditore è stato sposato con la fotografa Francesca Malgara, dalla quale ha avuto tre figlie Virginia, Allegra e Camilla.
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(Adnkronos) - Hibakusha contro Donald Trump. I sopravvissuti delle bombe atomiche sul Giappone attaccano il presidente degli Stati Uniti, che ha definito risolutivi per il conflitto i raid in Iran, paragonandoli a Hiroshima e Nagasaki. "Come hibakusha, credo che qualsiasi attacco alle strutture nucleari sia assolutamente inaccettabile. Inoltre, l'idea di lanciare un attacco preventivo contro un altro Paese, semplicemente perché potrebbe sviluppare armi nucleari, è profondamente problematico dal punto di vista del diritto internazionale e riflette la logica arrogante delle grandi potenze", dice all’Adnkronos Toshiko Tanaka, sopravvissuta alla bomba atomica su Hiroshima.
Toshiko Tanaka a Hiroshima ci è nata, nel 1938, e aveva appena 6 anni quando la bomba atomica fu sganciata sulla sua città, subendo le ustioni e i danni delle radiazioni. “Tutti i miei compagni di scuola sono stati uccisi”, ricorda. Lei stessa rimase gravemente ustionata. E sulle parole di Trump non ha dubbi, e qualcosa si sente di dover ‘correggere’. “L’affermazione del presidente Trump secondo cui la bomba atomica ha posto fine alla guerra con il Giappone è imprecisa. Il Giappone aveva già perso la maggior parte della sua forza militare e si stava avvicinando alla sconfitta, a prescindere. Si ritiene che il lancio di due diversi tipi di bombe atomiche, una basata sull'uranio su Hiroshima e l'altra sul plutonio su Nagasaki, non sia stato solo un esperimento con nuove armi, ma anche una dimostrazione di potere al mondo”, sottolinea.
“Detto questo, non importa quanto crudele o ingiusto possa essere stato il metodo, se avesse davvero posto fine alla guerra, allora, almeno come hibakusha, avrei provato un senso di sollievo”, conclude Toshiko Tanaka.
Ad opporsi "alla politica di risoluzione del governo degli Stati Uniti, rappresentato dal Presidente Trump" è anche la Nihon Hidankyo, la Japan Confederation of A and H Bomb Sufferers Organizations, l'organizzazione giapponese che rappresenta gli 'hibakusha' di Hiroshima e Nagasaki, Nobel per la pace nel 2024. "Il 21 giugno 2025, il presidente Trump, in un discorso alla nazione, ha annunciato il 'grande successo' dell'attacco Usa al principale impianto di produzione nucleare dell'Iran e che, a seconda della risposta dell'Iran, sarebbero stati perpetrati ulteriori attacchi. Si è trattato di un atto e di un'affermazione oltraggiosi - dichiara all'AdnKronos Tanaka Hisami, rappresentante della Confederazione - un'azione completamente opposta alla precedente posizione del presidente Trump, che si era espresso per una risoluzione pacifica del conflitto tra Iran e Israele".
"L'Aiea, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica - sottolinea Tanaka Hisami - ha stabilito che l'Iran non sta sviluppando armi nucleari, per cui questo atto deve essere considerato una violazione della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e anche del Trattato sulla Proliferazione delle Armi Nucleari".
Inoltre, continua il rappresentante della Nihon Hidankyo, "con l'attacco 'preventivo' degli Stati Uniti, la teoria della deterrenza nucleare, secondo la quale il possesso di armi nucleari da parte di alcuni Stati dissuaderebbe altri paesi da eventuali attacchi preventivi, è crollata", dice ricordando anche la minaccia russa di ricorrere ad armi nucleari contro l'Ucraina e le dichiarazioni del governo israeliano sull'uso di armi nucleari nella Striscia di Gaza. "Questi e altri eventi stanno minando il 'tabù nucleare'", sottolinea Tanaka Hisami, ricordando il Premio Nobel per la Pace assegnato nel 2024 alla Confederazione degli hibakusha per aver "contribuito enormemente all’istituzione del tabù nucleare" e il cui obiettivo è quello di costruire, anche grazie alle testimonianze dei sopravvissuti, una forte opinione pubblica contro l'uso di armi nucleari.
La Confederazione Giapponese delle Organizzazioni delle Vittime della Bomba Atomica e delle Bombe a Idrogeno ricorda di avere "costantemente denunciato la disumanità delle armi nucleari e ne ha chiesto la proibizione e l'abolizione" e di avere "cercato di costruire un mondo pacifico senza armi nucleari o guerre" chiedendo "una soluzione attraverso negoziati diplomatici approfonditi e pacifici". "Ci opponiamo alla politica di risoluzione del governo degli Stati Uniti, rappresentato dal Presidente Trump, e chiediamo un immediato cambiamento di politica", ribadisce Tanaka Hisami.
(di Stefania Marignetti)
Leggi tutto: Iran e il paragone di Trump, sopravvissuti Hiroshima e Nagasaki: "Parole oltraggiose"
(Adnkronos) - Sull'Italia si sta abbattendo una nuova ondata di caldo. Quando le temperature salgono così tanto, la doccia fredda sembra essere il rimedio migliore per rinfrescarsi. Ma è davvero così? O è meglio scegliere l'acqua calda?
Può sembrare strano, ma una doccia fredda non aiuta ad abbassare il calore corporeo: poiché restringe i vasi sanguigni della pelle, si compromette uno dei principali meccanismi del corpo per rinfrescarsi: avvicinare il sangue alla superficie della pelle per permettere la dispersione del calore (è per questo che diventiamo rossi quando fa caldo). Il corpo dopo una doccia gelida proverà a riscaldarsi, facendoci sentire più bollenti di prima. Un'immersione prolungata in acqua fredda, come una nuotata nel mare di primavera, raffredda gradualmente il corpo, ma le docce fredde durano poco. Fare una doccia tiepida, soprattutto prima di dormire, è preferibile, poiché aumenta il flusso sanguigno verso la pelle, migliorando la dispersione del calore. Un bagno caldo/tiepido è ancora meglio, anche se non è la scelta più amica dell’ambiente. Il fatto è che per molti una doccia calda è la scelta preferita per rilassarsi. Secondo uno studio presentato alla Joint International Conference on Water Distribution System Analysis and Computing and Control for the Water Industry, la temperatura ideale dell'acqua per la maggior parte delle persone si aggira tra i 40 e i 41°C.
Quali sono i vantaggi delle docce calde? Favoriscono il rilassamento, migliorano la qualità del sonno e riducono la tensione muscolare e i dolori legati a malattie croniche come l'osteoartrite. Inoltre, migliorano la circolazione. Il calore dilata i vasi sanguigni, diminuendo la rigidità arteriosa, un elemento cruciale per prevenire problemi cardiovascolari, e aumenta il flusso sanguigno nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica. Tra gli aspetti negativi, l’effetto su pelle e capelli, che risultano più secchi, e la possibilità di un calo di pressione con possibili svenimenti (e dunque infortuni legati a cadute improvvise).
Le docce fredde hanno effetti positivi sul corpo, soprattutto se l’acqua fredda segue quella calda, una pratica che migliora la circolazione, attiva il sistema nervoso simpatico e accelera il metabolismo. Certo, le docce fredde possono provocare choc da freddo, che può causare iperventilazione o addirittura infarto...
La Croce Rossa inglese consiglia un metodo per raffreddarsi rapidamente e per consumare poca acqua: immergere mani e piedi nell'acqua fredda. “I polsi e le caviglie hanno molti punti di pulsazione in cui i vasi sanguigni sono vicini alla pelle, per cui ci si raffredda più rapidamente”. Ma per un effetto a lungo termine, soprattutto prima di affrontare una lunga notte estiva, niente di meglio di una doccia tra il tiepido e il caldo.
Leggi tutto: Doccia fredda o calda in estate? Ecco la risposta
(Adnkronos) - Dopo 5 giornate di gara, 1900 chilometri percorsi e oltre 400 auto storiche in movimento, si è conclusa oggi a Brescia la quarantatreesima edizione rievocativa della 1000 Miglia. Un’edizione speciale, che ha riportato in vita l’itinerario a forma di “otto” delle epiche edizioni anteguerra, unendo simbolicamente, oltre che il Nord e il Sud, anche l’Est della costa adriatica all’Ovest di quella tirrenica. A laurearsi campioni sono ancora loro, Andrea Vesco e Fabio Salvinelli, che, alla guida della loro fedelissima Alfa Romeo 6C 1750 Ss, sono arrivati per la sesta volta consecutiva davanti a tutti, nonostante Daniel Andres Erejomovich e Gustavo Llanos non gli abbiano lasciato di certo vita facile con la loro 6C 1500 Ss del 1929, riuscendo anche a strappargli il primo posto al termine della quarta giornata di gara. Terzi Tonconogy-Ruffini su una 6C 1750 Gs del 1931. I ferraristi Roland Hotz e Giordano Mozzi si aggiudicano il Ferrari Tribute 1000 Miglia a bordo di una F8 Spider, mentre Mirco Magni e Federico Giavardi su Polestar 4 vincono la settima edizione della 1000 Miglia Green.
Una corsa, un viaggio, un rito collettivo. La Freccia Rossa ha attraversato borghi, città d’arte, passi appenninici e piazze festanti, trasformando ogni tappa in un’istantanea d’Italia. Il percorso ha seguito le vene dell’Italia minore, quelle che non sempre finiscono nei depliant, ma che restituiscono l’anima più autentica del Paese. Dopo il via da Viale Venezia, gli equipaggi hanno raggiunto Ferrara, con la magia serale del Castello Estense, per poi, il giorno seguente, raggiungere la Capitale attraverso le curve del Mugello e le terre della Val d’Orcia. La terza tappa, all’alba, ha salutato Roma tra i palazzi ancora addormentati, arrampicandosi fino a Orvieto e Arezzo, prima dell’abbraccio serale di Cervia. Da lì, il passaggio spettacolare nel cuore della Versilia, con il transito all’interno dell’Accademia Navale di Livorno e le curve storiche del Passo della Cisa. Il ritorno ha reso omaggio all’Italia padana: Cremona, Soncino, Franciacorta. E infine, Brescia, che ha accolto le auto e i loro equipaggi con la Festa della musica e un’ovazione degna della Corsa più bella del mondo. Oggi la corsa si è fermata. Ma ciò che resta – le immagini, i volti, le emozioni – corre ancora.
Leggi tutto: 1000 miglia, Vesco-Salvinelli 6 volte campioni su Alfa Romeo del 1929
(Adnkronos) - "Da oltre vent'anni Novartis è impegnata in prima linea per cercare di ridisegnare gli standard di cura per i tumori del sangue e per gravi patologie ematologiche come l'emoglobinuria parossistica notturna (Epn). Siamo molto soddisfatti che la prima monoterapia orale per l'Epn sia oggi disponibile in Italia. L'Epn è una patologia rara e cronica del sangue che ha trovato risposte negli ultimi anni tramite terapie infusionali, ma che ancora esprime bisogni importanti". Così Roberta Rondena, Country Value & Access Head, Novartis Italia commenta l'approvazione da parte dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) della rimborsabilità di iptacopan, la prima monoterapia orale sviluppata da Novartis per il trattamento dell'emoglobinuria parossistica notturna nei pazienti adulti che rimangono anemici dopo almeno 3 mesi di terapia con un inibitore di C5.
"I pazienti trattati con le terapie infusionali ancora vanno incontro per più dell'80% a anemia persistente, richiedono trasfusione di sangue e la sintomatologia prevalente riportata dai pazienti è la fatigue che impatta decisamente sulla qualità di vita - sottolinea Rondena - Ecco perché l'impegno di Novartis in quest'area terapeutica e la disponibilità oggi di una nuova opzione di trattamento segna un cambiamento significativo per i pazienti e per il Servizio sanitario nazionale, offrendo un controllo completo della malattia e una migliore gestione del percorso del paziente". Si tratta di "un traguardo reso possibile dalla collaborazione con le autorità regolatorie. Tuttavia, l'impegno di Novartis continuerà anche nelle fasi di accesso regionale, affinché questa nuova opzione di trattamento possa raggiungere in maniera tempestiva, appropriata e senza disuguaglianze regionali tutti i potenziali pazienti che ne possono beneficiare", conclude.
Leggi tutto: Rondena (Novartis Italia): "Da 20 anni in prima linea per cure malattie sangue"
(Adnkronos) - Dopo il Venezia, è stato sequestrato, questa mattina, lo stabilimento balneare il Capanno di Ostia. La Guardia di Finanza giunta sul posto, insieme alle pattuglie della Polizia Locale, ha eseguito, secondo quanto si apprende, un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip di Roma essendo state realizzate nell'area della struttura una serie di opere abusive, oltre quanto previsto nella concessione demaniale.
Le irregolarità erano emerse già a maggio scorso, al termine degli accertamenti da parte della Gdf e della Polizia locale. La settimana scorsa le Fiamme Gialle avevano sequestrato il Venezia, tra gli stabilimenti più noti sul litorale di Ostia. Anche in questo caso erano emersi abusi edilizi. La strada percorsa dai titolari della struttura, riferiscono fonti investigative, è quella di rimettersi in regola sanando gli illeciti per poter poi ripartire.
Leggi tutto: Ostia, sequestrato lo stabilimento balneare il Capanno
(Adnkronos) - La Procura di Pavia, in base ai primi riscontri effettuati durante l'incidente probatorio, ha chiesto ai periti "che sui reperti 'etichetta in carta arancione Estathè', sacchetto spazzatura, sacchetto biscotti e sacchetto cereali sia effettuata l'esaltazione delle impronte digitali latenti".
Nella memoria firmata due giorni fa dai pm Giuliana Rizza, Valentina De Stefano e Stefano Civardi - in possesso dell'Adnkronos - viene chiesto che la ricerca avvenga "con modalità dattiloscopiche che saranno concordate tra i periti e i consulenti tecnici nominati, trattandosi questa - diversamente dalla successiva ed eventuale attività di comparazione - di attività di natura irripetibile soggetta a modificazione non evitabile a causa del tempo trascorso".
Dai primi risultati genetici - anticipati oggi dal Corriere della Sera e dal quotidiano Il Tempo - dell'incidente probatorio sulla spazzatura mai analizzata in casa Poggi che sul Fruttolo c'è il Dna di Chiara Poggi, sull'Estathè invece c'è la traccia di Alberto Stasi.
Alla ricerca di impronte sugli oggetti mai analizzati si associa la difesa di Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l'omicidio della fidanzata, mentre i consulenti del nuovo indagato Andrea Sempio continuano a nutrire perplessità sulla conservazione dei rifiuti, tenuti in casa e sequestrati solo otto mesi dopo il delitto della ventiseienne.
I primi risultati alla ricerca del Dna sugli oggetti che Chiara avrebbe consumato nelle sue ultime ore di vita restituirebbero la traccia genetica della vittima sulle due confezioni di Fruttolo, su un piattino di plastica, sul sacchetto con i cereali avanzati e sulla busta della pattumiera, mentre sulla cannuccia del tè freddo ci sarebbe il Dna del fidanzato Stasi. Dati confermati da più fonti all'Adnkronos, ma su cui la prudenza è d'obbligo. Il capello trovato nel pattume "non è stato ancora analizzato" fa sapere un addetto ai lavori.
Il tema impronte resta centrale anche rispetto alla "traccia 10" trovata sulla parte interna della porta d'ingresso della villetta che per gli inquirenti è la traccia dell'assassino. La Procura esclude che sia di Sempio o di Stasi, ma la difesa del condannato ha chiesto ulteriori approfondimenti rispetto alla presenza (esclusa da tutti i test) di sangue. Il genetista Ugo Ricci, consulente di Stasi, ha chiesto di indagare l'impronta con una tecnica particolare, richiesta a cui si oppongono i consulenti della famiglia Poggi chiedendo che su ogni traccia si proceda con la stessa metodologia per non creare diversità che potrebbero comportare poi problematiche nella lettura dei dati.
"I primi risultati emersi dalle analisi confermano quanto già ribadito più volte dal mio assistito Andrea Sempio, e cioè che egli non è mai entrato in quella casa il 13 agosto 2007. Siamo fiduciosi e attendiamo che i periti e i consulenti di parte svolgano e completino il proprio lavoro", ha detto all'Adnkronos Angela Taccia, legale di Andrea Sempio, indagato per l'omicidio (in concorso) di Chiara Poggi.
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(Adnkronos) - Mario Adinolfi, Omar Fantini, Loredana Cannata e Cristina Plevani sono i quattro finalisti dell'Isola dei famosi 2025. È andata in onda ieri, mercoledì 25 giugno, la semifinale del reality show di Canale 5 condotto da Veronica Gentili. Una puntata ricca di colpi di scena che ha visto l’eliminazione di Patrizia Rossetti. E non solo.
Dopo il verdetto del televoto, Patrizia ha scelto di proseguire la sua avventura sull’ultima spiaggia. Dopo un acceso confronto tra Dino Giarrusso e Omar Fantini, per quest’ultimo arriva un comunicato da parte dell’Isola che ha deciso di penalizzarlo, mandandolo direttamente in Nomination. Nella sfida finale, tuttavia, riesce a salvarsi contro Rossetti.
I Naufraghi dell’ultima Spiaggia sono stati messi alla prova. Dopo la sfida, Dino conquista la vittoria e rientra in gioco. Paolo e Jasmin, invece, sono costretti ad abbandonare il reality.
La puntata del 25 giugno si conclude con le nomination. Al televoto vanno Jey e Teresanna. Il concorrente meno votato sarà eliminato nel corso della prossima puntata.
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(Adnkronos) - Cristiano Ronaldo giocherà ancora in Arabia Saudita. Il fuoriclasse portoghese, secondo le ultime news di calciomercato di oggi, giovedì 26 giugno, è vicino a firmare un nuovo accordo biennale con l'Al Nassr, club della Saudi Pro League. Il contratto del capitano del Portogallo, 40 anni compiuti lo scorso febbraio, era in scadenza il prossimo 30 giugno e la decisione era stata già annunciata dallo stesso Ronaldo, sebbene il percorso non sia stato lineare.
Ronaldo aveva infatti scritto sui social media "il capitolo è finito" dopo l'ultima partita di campionato dell'Al Nassr il mese scorso, alimentando le speculazioni su un suo possibile addio al club di Riad, poi però aveva smentito ogni voce di mercato: "Praticamente non cambierà nulla, resto all'Al Nassr. Non è importante per me partecipare al Mondiale per Club, conta solo la Nazionale. Ci sono stati molti contatti comunque con le squadre che vi partecipano, ho ricevuto tanti inviti, alcuni significativi e altri no, ma non ci andrò".
In attesa di ufficializzare il rinnovo di Ronaldo, l'Al Nassr ha comunicato l'addio di Stefano Pioli, destinato alla Fiorentina. E il tecnico italiano, che ha raccolto 28 vittorie, 7 pareggi e 9 sconfitte in 44 partite tra campionato e coppe, ha incassato anche il saluto proprio di Cristiano. Ronaldo ha voluto infatti salutare il suo ormai ex allenatore con un semplice "Grazie per tutto!", pubblicato, in italiano, sul suo profilo X insieme a un emoticon con le mani giunte.
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(Adnkronos) - "L'esistenza di più opzioni terapeutiche per il trattamento dell'emoglobinuria parossistica notturna (Epn) consente una vera personalizzazione della cura, un aspetto cruciale in una patologia tanto eterogenea. Le diverse vie di somministrazione rappresentano un progresso significativo, in particolare quella orale: assumere una compressa anziché sottoporsi a infusioni endovenose in ospedale offre una maggiore libertà e autonomia, soprattutto per i pazienti giovani o attivi, e non solo semplifica la gestione quotidiana della malattia, ma consente anche di mantenere uno stile di vita più vicino alla normalità, permettendo ai pazienti di lavorare, studiare, viaggiare e persino partecipare a programmi come l'Erasmus, con parametri ematochimici buoni". Così Camilla Frieri, Uoc Ematologia e Terapie cellulari avanzate, Aorn San Giuseppe Moscati di Avellino, commenta l'arrivo in Italia della prima terapia orale, un inibitore del Fattore B della via alternativa del complemento, per questa "malattia rara, complessa e potenzialmente invalidante, che si caratterizza principalmente per un'anemia emolitica cronica mediata dal sistema del complemento".
In questi pazienti, i globuli rossi vengono distrutti in modo anomalo dal sistema immunitario, "causando una riduzione dei livelli di emoglobina e, di conseguenza, i sintomi tipici dell'anemia" come la "fatigue - illustra Frieri - Accanto all'anemia, i pazienti possono andare incontro a complicanze severe, come trombosi in sedi atipiche, in particolare nel distretto splancnico e in quello cerebrale. Inoltre, la malattia può essere associata a un certo grado di insufficienza midollare, il che comporta la possibilità di piastrinopenia e leucopenia", cioè una riduzione anche delle piastrine e dei globuli bianchi. "L'anemia rappresenta il sintomo principale e più invalidante dell'Epn - sottolinea la specialista - con ripercussioni profonde sulla qualità della vita. La maggior parte dei pazienti lamenta una sensazione persistente di stanchezza, spesso difficile da descrivere, che non migliora con il riposo. A questo si aggiungono sintomi come cefalea e dolori addominali, rendendo il quotidiano molto impegnativo".
Il panorama terapeutico dell'emoglobinuria parossistica notturna "è stato profondamente trasformato dal 2007 - spiega Frieri - grazie all'introduzione del primo inibitore del complemento, capace di bloccare la porzione terminale della cascata" di reazioni coinvolte nella risposta immunitaria. "Questo approccio ha rappresentato una vera rivoluzione, poiché ha permesso, per la prima volta, di interferire direttamente con il meccanismo alla base della malattia. Inibendo l'attivazione del complemento, si previene la distruzione dei globuli rossi, migliorando così i livelli di emoglobina nel sangue e riducendo in modo significativo le crisi emolitiche, l'anemia e gli altri sintomi ad essa correlata, come la fatigue".
Dal punto di vista dell'efficacia, "le nuove terapie hanno mostrato risultati molto promettenti, soprattutto grazie all'azione sugli stadi più precoci del complemento - chiarisce Frieri - In particolare, è stato possibile rispondere a un bisogno non soddisfatto: l'anemia residua dovuta all'emolisi extravascolare mediata da C3, che persisteva nonostante i trattamenti anti-C5". In questi pazienti, circa un terzo, la nuova molecola orale che inibisce il Fattore B della via alternativa del complemento permette loro di raggiungere "valori di emoglobina normali, con un impatto positivo non solo clinico, ma anche soggettivo e funzionale. Uno dei parametri più utilizzati per misurare il miglioramento percepito dai pazienti è il Facit-Fatigue Score, un questionario validato che valuta l'impatto della stanchezza sulle attività quotidiane. I risultati dei trial clinici - rimarca la specialista - mostrano che i pazienti trattati con inibitori più recenti ottengono punteggi sempre più simili a quelli della popolazione sana, segnale evidente di una qualità della vita in netto miglioramento".
Oggi, conclude Frieri, "possiamo dire che l'Epn è una malattia rara per la quale esistono terapie efficaci, con la possibilità concreta di migliorare in modo significativo la vita dei pazienti. Non solo si riescono a controllare meglio i sintomi, ma si aprono nuove prospettive anche dal punto di vista psicologico e sociale, grazie alla possibilità di ritornare a una quotidianità più libera. Resta però fondamentale mantenere saldo il rapporto con il medico, che rappresenta il punto di riferimento essenziale per garantire sicurezza, continuità e attenzione a ogni cambiamento nel percorso terapeutico".
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(Adnkronos) - Nel quadro delle celebrazioni per il suo venticinquesimo anniversario, Serravalle Designer Outlet prosegue il suo straordinario palinsesto di eventi unici pensati non solo per celebrare un traguardo importante, ma anche per riaffermare un impegno culturale e sociale che si è consolidato nel tempo. Un percorso che intreccia moda, innovazione, attenzione al territorio e inclusione, trasformando il concetto stesso di shopping in Italia in un’esperienza sempre più relazionale e valoriale.
In occasione della Milano Pride Week, fino al 29 giugno, il Centro torna a sostenere con convinzione la comunità LGBTQIA+, promuovendo la quarta edizione di un evento musicale gratuito aperto a tutti che si inserisce all’interno del programma 'Milano è Viva', promosso dall'assessorato alla Cultura del Comune di Milano. Un progetto, interamente ideato e realizzato da Serravalle Designer Outlet, che va oltre l’intrattenimento per diventare spazio di riflessione e dialogo sui diritti, sul riconoscimento delle differenze e sull’urgenza del dialogo.
Il Centro supporta da sette anni la comunità di Milano Pride con un impegno che non si esaurisce nella celebrazione, ma si traduce in una partecipazione attiva e continuativa. La musica, linguaggio universale, si conferma strumento privilegiato per generare consapevolezza, creare legami e restituire voce a istanze spesso marginalizzate. Ieri, mercoledì 25 giugno, l'area di via Brahms nel Parco Ravizza, cuore verde della zona sud di Milano, ha fatto da cornice ad una serata che ha dato spazio a giovani talenti e a protagonisti affermati della scena musicale italiana.
Proprio Parco Ravizza, nel 2022, è stato oggetto di un importante progetto di riqualificazione voluto e supportato da McArthurGlen e da Serravalle Designer Outlet, finalizzato al miglioramento della vivibilità dei suoi spazi e alla frequentazione e partecipazione attiva dei suoi cittadini. A guidare la serata è stato il comico Daniele Gattano, apprezzato per la sua capacità di unire ironia e riflessione.
Tra i momenti più attesi della serata, l’esibizione di Alan Sorrenti, icona della musica italiana, noto per la sua cifra poetica e per brani che uniscono intere generazioni come Figli delle stelle. A chiudere la serata Paola Iezzi, cantautrice, Dj e performer iconica, già celebre nel duo Paola & Chiara. Il suo set ha alternato momenti vocali live a performance elettroniche in una celebrazione artistica carica di significato. Figura da sempre vicina alla comunità LGBTQIA+, la sua presenza sul palco è stata una dichiarazione culturale e affettiva, capace di unire festa, memoria e senso di appartenenza.
L’evento non è stato semplicemente un appuntamento di spettacolo, ma un vero e proprio progetto culturale e sociale. Un’occasione pensata per dar voce, attraverso la musica, a storie di identità, orgoglio e inclusione, inserita in un più ampio calendario di iniziative che celebrano i 25 anni di Serravalle Designer Outlet, da sempre molto più di un polo commerciale: un luogo di incontro tra estetica, cultura e territorio.
Le celebrazioni si articolano all’interno del palinsesto 25 Years of Fashion Connections, un programma ricco e trasversale che coinvolge il Centro e tutti i suoi stakeholder. Tra i progetti di spicco, un podcast in dieci episodi, disponibile sulle principali piattaforme di streaming, che esplora i legami tra moda, musica, viaggio e lusso accessibile, offrendo riflessioni e voci autorevoli su temi che vanno oltre il retail.
Da settembre, l'offerta culturale si arricchirà con una mostra fotografica firmata da Toni Thorimbert, uno dei grandi nomi della fotografia italiana. Le sue 25 immagini, esposte negli spazi del Centro, comporranno un percorso visivo incentrato sulle connessioni tra moda, musica, arte e identità contemporanea. A chiudere l'anno di celebrazioni, un grande evento dedicato alla comunità locale e ai dipendenti. Un traguardo importante per il primo centro McArthurGlen aperto in Italia, oggi leader del fashion retail europeo.
Dal 2000 a oggi, Serravalle ha rivoluzionato il concetto di shopping, trasformandolo in un’esperienza relazionale e culturale. In questi 25 anni ha saputo costruire una rete solida di 'fashion connections' che unisce brand internazionali, artisti, istituzioni e realtà locali. Attraverso eventi, collaborazioni e iniziative sociali, il Centro promuove valori come inclusione, sostenibilità e innovazione. E Serravalle Designer Outlet oggi è molto più di una destinazione per lo shopping: è uno spazio vivo dove si incontrano persone, creatività e visioni contemporanee. Un laboratorio aperto sul futuro della moda e della società.
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