
(Adnkronos) - Chiara Ferragni ha risarcito la signora Adriana vittima della cosiddetta vicenda Pandoro. La signora aveva acquistato un pandoro 'Pink Christmas' convinta di fare beneficenza e invece aveva poi scoperto, tramite i social, che non era così e aveva infine deciso di sporgere denuncia. Una vicenda divenuta nota nella prima udienza del 23 settembre scorso davanti al giudice di Milano Ilio Mannucci Pacini e che ora trova una soluzione: si parla di una cifra non confermata intorno ai cinquecento euro.
Per la vicenda che vede coinvolta l'influencer che deve rispondere di truffa aggravata (dall'uso del mezzo informatico) in relazione alle operazioni commerciali 'Pandoro Balocco Pink Christmas' (Natale 2022) e 'Uova di Pasqua Chiara Ferragni - sosteniamo i Bambini delle Fate' (Pasqua 2021 e 2022)' si torna in aula il prossimo 4 novembre quando il giudice dovrà formalizzare la soluzione extra giudiziaria trovata con la 76enne e pronunciarsi sulla costituzione delle parti civili (due associazioni di consumatori). A processo oltre Chiara Ferragni c'è il suo ex braccio destro Fabio Maria Damato e il presidente del Cda di Cerealitalia, Francesco Cannillo.
Per la procura, l'influencer avrebbe ingannato i consumatori e avrebbe ottenuto, tramite le due campagne commerciali, un ingiusto profitto di circa 2,2 milioni di euro, oltre che benefici non calcolabili "dal ritorno di immagine". In particolare, l'operazione 'Balocco' avrebbe indotto "in errore un numero imprecisato di acquirenti" convinti che con il proprio acquisto Pink (al prezzo di 9,37 euro invece di 3,68 euro del prodotto tradizionale) avrebbero finanziato la raccolta fondi a favore dell'ospedale Regina Margherita di Torino.
L'accordo, invece, si è rivelato diverso, per la procura: le società Ferragni hanno incassato poco più di un milione di euro per pubblicizzare via Instagram l'iniziativa benefica per la quale la società Balocco aveva destinato 50mila euro a favore dell'ospedale, indipendentemente dalle vendite. Un presunto "errore di comunicazione" che si sarebbe verificato anche nel secondo caso contestato.
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(Adnkronos) - "L'impegno di Gsk nelle patologie respiratorie inizia oltre 50 anni fa, è partito con le terapie inalatorie ed è continuato con quelle di precisione e biologiche. Oltre all’ambito del trattamento c’è anche quello della prevenzione, nel nostro caso, vaccinale". Lo ha detto Sara De Grazia, direttore medico Specialty Gsk Italia, all’incontro con la stampa promosso dalla farmaceutica a Milano per illustrare i risultati dello studio sugli effetti di mepolizumab nei pazienti con rinosinusite cornica con poliposi nasale, condotto da un team di specialisti dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze guidati da Andrea Matucci.
Quello dell'azienda, conrinua De Grazia, "è un impegno che si rinnova e che permette di impattare in maniera forte e importante nella qualità di vita dei pazienti affetti da patologie respiratorie croniche come l'asma, l'asma grave e la rinosinusite cronica con poliposi nasale, patologie spesso molto anche interconnesse tra di loro. In tal senso, le nuove evidenze e gli studi portati avanti da Gsk, ma anche le evidenze della ricerca, rappresentano per noi uno sprone per continuare ad andare avanti nella ricerca di terapie innovative e appropriate, in grado di impattare positivamente la qualità di vita dei pazienti".
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(Adnkronos) - Il trattamento con mepolizumab, primo anticorpo monoclonale mirato contro l’interleuchina-5 (Il-5) impiegato nel trattamento della rinosinusite cronica con poliposi nasale determina non solo il controllo dei sintomi della malattia, ma anche un ripristino delle alterazioni del tessuto nasale. Sono i risultati dello studio del gruppo fiorentino guidato da Andrea Matucci, dirigente medico del Reparto di Immunoallergologia Aou Careggi, Firenze, focalizzato sull’effetto di mepolizumab sul tessuto dei polipi nasali - condotto dal gruppo dei ricercatori dell’Ospedale Universitario Careggi di Firenze, recentemente pubblicato su ‘J Investig Allergol Clin Immunol’ - che, per la prima volta, lega i benefici clinici dell’utilizzo del farmaco con le osservazioni a livello microscopico del tessuto nasale.
Ricorrendo a una metafora, questi risultati si potrebbero spiegare osservando che, nell’organismo umano - spiega una nota diffusa da Gsk - a volte ci sono cellule che prendono la strada sbagliata. Così, pur avendo naturalmente funzioni difensive, assumono caratteristiche nocive per l’organismo e diventano carburante per la patologia. Parliamo in questo caso di eosinofili: tra le più comuni cellule del sistema immunitario. Per fortuna, la ricerca mette a disposizione terapie mirate che riescono da un lato a ‘silenziare’ le unità divenute ‘cattive’ e dall’altro a preservare la funzione delle cellule stesse, fondamentale per il buon funzionamento dell’organismo.
Come è noto- spiegano gli esperti - esistono sottopopolazioni distinte di eosinofili nell’organismo umano. Ci sono eosinofili residenti nei tessuti che proteggono l’equilibrio fisiologico dell’organismo, ed eosinofili infiammatori, cellule strutturalmente differenti e distinguibili, coinvolte nell’insorgenza di patologie come l’asma e la rinosinusite cronica con poliposi nasale. Mepolizumab, con la sua azione anti Il-5, riesce a ridurre specificamente gli eosinofili infiammatori, laddove essi sono alla base di alcune patologie, senza compromettere la popolazione di eosinofili residenti, che continuano a svolgere le loro funzioni fisiologiche protettive. Insomma: risparmia i buoni, che possono così continuare a svolgere le loro normali funzioni finalizzate a mantenere uno stato fisiologico, consentendo di ‘spegnere’ la reazione infiammatoria che sta alla base di molte forme gravi di asma e della formazione (e recidiva) dei polipi nasali, legati alla rinosinusite cronica. Nel dettaglio, la ricerca ha preso in esame 15 pazienti affetti da rinosinusite cronica con poliposi nasale, condizione che comporta una modifica del tessuto epiteliale delle cavità nasali. L’alterazione tissutale è alla base della formazione dei polipi, con conseguente ostruzione nasale, dolore, perdita dell’olfatto e, soprattutto, recidive frequenti anche dopo interventi mirati. Va anche segnalato che, a confermare l’unicum nei meccanismi che stanno alla base delle due patologie, i pazienti presentavano anche asma con influenza negativa vicendevole dei due quadri patologici.
"Il trattamento con mepolizumab è stato somministrato per una durata mediana di circa 7 mesi – spiega Matucci - I risultati hanno evidenziato una riduzione significativa degli eosinofili infiammatori, non solo nel sangue, ma anche direttamente nella mucosa nasale, sede della formazione dei polipi nasali. Questo ha portato a benefici clinici significativi, tra cui la riduzione della dimensione dei polipi nasali, il contestuale controllo dell’asma, un miglioramento della qualità della vita e il recupero del senso dell’olfatto".
Inoltre, grazie a una ricerca estremamente fine, si è visto al microscopio che, grazie al trattamento con mepolizumab, si riesce a ‘riparare’ il tessuto di rivestimento interno del naso. "Prima della terapia, l’epitelio appariva danneggiato e pieno di cellule infiammatorie; dopo il trattamento, mostrava una struttura rigenerata e fisiologicamente normale – chiarisce Alessandra Vultaggio, professore associato di allergologia e immunologia clinica Aou Careggi, Firenze - Questo significa che, oltre a ridurre l’infiammazione, mepolizumab contribuisce a ristabilire l’integrità del tessuto e a migliorare il funzionamento delle vie respiratorie superiori. È un risultato molto rilevante, perché ci fa comprendere che intervenire precocemente sui meccanismi biologici alla base della malattia può cambiarne il decorso. La possibilità di osservare un effetto così diretto a livello tissutale apre la strada a nuovi studi e a un approccio terapeutico sempre più mirato e personalizzato".
Si riconferma quindi la centralità dell’interleuchina 5 anche nella rinosinusite cronica con poliposi nasale: l’inibizione specifica della stessa e la conseguente riduzione degli eosinofili infiammatori (con il mantenimento della popolazione delle cellule eosinofile 'buone') rappresenta quindi una strategia terapeutica di grande interesse anche per questa patologia, a conferma di quanto visto nello studio Mesilico che aveva dimostrato risultati simili a livello dei bronchi in pazienti asmatici, collegando un effetto del meccanismo del farmaco a livello tissutale con risultati di efficacia clinica. In entrambi i casi quindi il controllo della via di segnale dell’interleuchina 5 porta degli effetti sul tessuto che si traducono in un miglioramento clinico.
Grazie alla cura con mepolizumab si può puntare a invertire i danni tissutali provocati dall’infiammazione cronica, migliorando significativamente le prospettive per i pazienti affetti da rinosinusite cronica con poliposi nasale. "Per chi vive con asma grave e poliposi nasale, riuscire a respirare bene e sentire gli odori non è qualcosa che si dà per scontato – sottolinea Luciano Cattani, presidente di Associazione asma grave Odv e delegato Federasma e allergie Odv Federazione italiana pazienti - Queste persone spesso convivono per anni con sintomi che limitano profondamente la qualità della vita: la difficoltà a dormire, la perdita dell’olfatto, il fiato corto anche per sforzi minimi. Sapere che la ricerca sta aprendo nuove prospettive con terapie capaci di agire alla radice del problema, e non solo di alleviarne i sintomi, dà speranza concreta a tanti pazienti e alle loro famiglie. La tempestività nell’accesso alle terapie biologiche è cruciale per migliorare la qualità di vita di chi convive con queste patologie. Oggi possiamo guardare al futuro con più fiducia, perché la medicina sta imparando a essere sempre più 'su misura' anche per chi convive con patologie croniche respiratorie come l’asma severo e la rinosinusite con poliposi nasale".
La ricerca scientifica ha identificato nel tempo una serie di bersagli chiave per il trattamento efficace di queste malattie infiammatorie di tipo 2. Tra questi spiccano le citochine, in particolare l’Il-5, che agisce come orchestratrice di una complessa cascata infiammatoria. Questo processo coinvolge diverse cellule e mediatori dell’infiammazione, contribuendo allo sviluppo, alla cronicità e, in alcuni casi, alle riacutizzazioni delle malattie.
"L’introduzione delle terapie biologiche per patologie croniche che impattano significativamente la qualità della vita, come l’asma severo e, più recentemente, la rinosinusite cronica con poliposi nasale, ha rappresentato un progresso straordinario nella gestione di queste malattie – commenta Sara De Grazia, responsabile medico dell’area terapeutica di Gsk - Oggi, possiamo parlare di remissione clinica, un traguardo impensabile fino a pochi anni fa. Questo progresso è stato accompagnato da una comprensione sempre più approfondita dei meccanismi immunologici e infiammatori che regolano l’insorgenza e il decorso di queste patologie. Il lavoro dagli esperti fiorentini guidati da Andrea Matucci segna un passo fondamentale nella moderna gestione delle malattie respiratorie croniche e per noi di Gsk è uno sprone a continuare nel nostro impegno in quest’area per offrire risposte mirate ad ogni paziente sulla base della sua specifica condizione, a carico delle alte o basse vie respiratorie".
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(Adnkronos) - "I principali bisogni ancora insoddisfatti dei pazienti con rinosinusite cronica con poliposi nasale riguardano l’accesso alle terapie innovative e ai centri specializzati. Il paziente ha bisogno di vedere la sua patologia riconosciuta con facilità, così come devono poter essere prescritti con facilità, da parte dei centri, anche i farmaci con nuove indicazioni". Sono le parole di Luciano Cattani, presidente Associazione asma grave Odv e delegato Federasma e Allergie Odv Federazione italiana pazienti, all’incontro con la stampa 'Nuove frontiere nella gestione della rinosinusite con poliposi nasale' promosso da Gsk a Milano.
L’evento è stato l’occasione per presentare lo studio sugli effetti di mepolizumab nei pazienti con rinosinusite cronica con poliposi nasale (CRSwNP), condotto dagli specialisti dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze e guidato da Andrea Matucci, dirigente medico del reparto di Immunologia dell’ospedale universitario fiorentino.
“I pazienti si possono aiutare diffondendo più informazione- spiega Cattani - Per raggiungerli, oltre al lavoro delle associazioni, che sui loro siti diffondono materiali utili, è necessario il coinvolgimento dei medici di medicina generale che possono indirizzare più facilmente i pazienti. Le differenze regionali sono molteplici - aggiunge - la prescrizione dei farmaci innovativi" come i biologici "si scontra con 20 sistemi sanitari diversi". Se un paziente si trasferisce, "deve quindi trovare il modo di farsi prescrivere lo stesso piano terapeutico nella nuova Regione. Per queste patologie, e per questi farmaci, è indispensabile un piano terapeutico rilasciato da un centro ospedaliero universitario, ma è necessario riuscire a farlo anche nell'altra regione. Bisognerebbe che il paziente con una malattia severa potesse essere trattato allo stesso modo dovunque vada", conclude.
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(Adnkronos) - "Il nostro Istituto ha da molti anni uno spiccato interesse verso i meccanismi patogenetici dell'asma bronchiale e della poliposi nasale. In questi ultimi anni ci siamo dedicati a comprendere i meccanismi responsabili della malattia e di rendere ragione di quello che è l'effetto terapeutico dei farmaci biologici, nel caso dello studio che presentiamo oggi, di mepolizumab che spiega il perché dei risultati che vediamo in pratica clinica". Così Andrea Matucci, dirigente medico del reparto di Immunologia dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze, in occasione dell’incontro con la stampa ‘Nuove frontiere nella gestione della rinosinusite con poliposi nasale’ promosso da Gsk a Milano, commenta i risultati dello studio condotto dagli specialisti dell’ospedale universitario fiorentino, guidati da Matucci, sui benefici di mepolizumab nei pazienti con rinosinusite cronicacon poliposi nasale (CRSwNP).
"Si tratta di una malattia molto impattante sulla qualità di vita dei nostri pazienti - spiega l’esperto - e che si combina con l’asma bronchiale in percentuali molto alte, superiori al 60-70%. È quindi necessario capire non solo quali sono i meccanismi della malattia ma anche qual è il razionale per il quale noi andiamo a utilizzare questi farmaci biologici. Lo studio ha selezionato, nella pratica clinica di tutti i giorni, i pazienti affetti da poliposi nasale ed è andato a vedere, oltre all'effetto clinico che noi ben conosciamo, il perché di questo effetto".
La ricerca ha preso in esame 15 pazienti affetti da rinosinusite cronica con poliposi nasale , condizione che comporta una modifica del tessuto epiteliale delle cavità nasali, alla base della formazione dei polipi, con conseguente ostruzione nasale, dolore, perdita dell’olfatto e, soprattutto, recidive frequenti anche dopo interventi mirati. Il farmaco - è stato ricordato nel corso dell'evento - mepolizumab, è stato somministrato per una durata mediana di circa 7 mesi, con l’effetto di una riduzione significativa degli eosinofili infiammatori, non solo nel sangue ma anche nella mucosa nasale, sede della formazione dei polipi nasali, comportando benefici clinici significativi così riassunti da Matucci: "Abbiamo osservato una riduzione della dimensione dei polipi nasali, il contestuale controllo dell’asma, un miglioramento della qualità della vita e il recupero del senso dell’olfatto".
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(Adnkronos) - Quentin Tarantino, dopo aver accantonato il suo decimo - e forse ultimo - film da regista ('The Movie Critic'), torna sul grande schermo da protagonista del film 'Only What We Carry', che rappresenta il suo ruolo più importante dai tempi di 'Dal tramonto all'alba' del 1996.
Diretto da Jamie Adams, il film è ambientato in Francia ed è descritto come "una meditazione sull'amore, sulla perdita e il coraggioso silenzio che ci vuole per andare avanti". Tarantino recita al fianco di Simon Pegg, Sofia Boutella, Charlotte Gainsbourg, Liam Hellmann e la cantante Lizzy McAlpine, al suo debutto cinematografico. Secondo quanto apprende 'Variety', la pellicola è stata girata a Deauville, in Francia, nell’arco di sei giorni a fine settembre, con un budget ridotto e con performance improvvisate.
Ambientato sulla costa ventosa della Normandia, il film sperimentale vede Pegg nei panni di "Julian Johns, un tempo formidabile insegnante, la cui ex studentessa Charlotte Levant (Boutella) torna a casa per affrontare i fantasmi del suo passato. Insieme a loro ci sono Quentin Tarantino nei panni di John Percy, un vecchio amico di Julian il cui arrivo improvviso risveglia verità sepolte da tempo; Charlotte Gainsbourg nei panni di Josephine Chabrol, la sorella premurosa di Charlotte; Liam Hellmann nei panni di Vincent, un artista irrequieto in bilico tra amore e lealtà, e Lizzy McAlpine, in quelli di Jacqueline, una giovane aspirante ballerina la cui presenza costringe tutti a confrontarsi con il peso di ciò che si sono lasciati alle spalle", si legge nella sinossi.
In attesa di rivederlo sul grande schermo, Tarantino è al lavoro sulla sceneggiatura de 'Le avventure di Cliff Booth', il sequel/spin-off di 'C'era una volta a... Hollywood' del 2019 che è diretto da David Fincher per Netflix e vede come protagonista Brad Pitt, nuovamente nei panni dello stuntman Cliff Booth. Ancora non è chiaro se tornerà anche Leonardo DiCaprio, nei panni dell'attore in declino Rick Dalton, attorno al quale ruotava la storia del primo film. Secondo quanto riportano i media internazionali, Netflix avrebbe fatto all'attore premio Oscar un'offerta milionaria per un cameo.
Come ha dichiarato Pitt in una vecchia intervista, il film è da intendersi come "un episodio". Parole che suggeriscono un racconto su un momento specifico della vita di Cliff, a partire dal suo passato pieno di ombre. Il film è ambientato negli Anni 70, alcuni anni dopo gli eventi di 'C'era una volta a...Hollywood', e racconta di Cliff Booth alle prese con un nuovo ruolo: quello di faccendiere degli Studios di Hollywood.
(Adnkronos) - "Ho vissuto anni di intensa collaborazione con Lindsay Kemp. Mi sentivo estremamente fortunata, ma avvertivo un forte senso di responsabilità, ma soprattutto il desiderio di dover condividere con un pubblico sempre più vasto i suoi insegnamenti, la sua poetica, il suo universo teatrale. Era una 'leggenda' vivente e la persona più affabile, rispettosa, semplice, simpaticissima, la persona con la quale ho riso di più". Con queste parole all'Adnkronos Daniela Maccari ricorda Lindsay Kemp, coreografo, attore, mimo, ballerino, regista di origine inglese, a cui ha dedicato un omaggio, 'Lindsay Kemp 'For You!– Un sogno verso l’Oriente', prodotto dal Teatro Barbaro con il sostegno del Mic- Spettacolo dal vivo ', che debutta il 30 ottobre a Cagliari, negli spazi di Sa Manifattura, nell'ambito della 43esima edizione del Festival Internazionale Nuova Danza, diretto da Cristiana Camba.
E aggiunge Daniela Maccari, principale collaboratrice di Kemp e sua erede artistica accanto a David Haughton: "Il meraviglioso mondo di questo grande artista, così poliedrico, che ha influenzato il modo di fare teatro in tutto il mondo e che ha determinato, a mio avviso, un punto di rottura nel mondo del teatro, non soltanto occidentale, doveva continuare a vivere, anche dopo la sua scomparsa. Con David desideriamo fortemente continuare a spargere il seme della poetica di Lindsay, a far brillare la sua luce che ha scaldato i cuori di tante generazioni, non soltanto la nostra".
Sempre nell'ambito della manifestazione in programma a Cagliari, "Lindsay Kemp e il Giappone: Un Mondo di Trasformazioni", titolo della conferenza che giovedì prossimo prenderà il via alle 12 negli spazi di Sa Manifattura (Sala 114), in compagnia di Donatella Bertozzi, critico di danza, giornalista e studiosa di storia della danza, e Daniela Maccari. Un' occasione rara per approfondire la figura del coreografo britannico, mettendo in luce le profonde influenze orientali e il suo approccio alla trasformazione, in un viaggio affascinante che collegherà l'infanzia dell’artista e la scoperta dell'Oriente grazie al padre marinaio. Poi l'incontro con il teatro Kabuki, il concetto di trance, gli aspetti più intimi del suo processo creativo dall'uso delle luci ai costumi, e i temi universali come la vita, la morte e la resurrezione.
Leggi tutto: Daniela Maccari: "Io erede di Lindsay Kemp, porto in scena la sua poesia'

(Adnkronos) - L'aula della Camera ha approvato in via definitiva con 138 voti favorevoli, 91 contrari e 9 astenuti il ddl per la conversione in legge del decreto sulla riforma dell'esame di Stato per le superiori, che torna a chiamarsi 'esame di Maturità'.
Il provvedimento, si legge in una nota del ministero, introduce misure strutturali anche per il canale della formazione 4+2, per la sicurezza degli edifici scolastici, per la valorizzazione dei docenti, confermando una visione di scuola più moderna e centrata sulla crescita degli studenti. Ulteriori misure sono rivolte ad assicurare nuove risorse alle scuole di Agenda Sud, a stanziare 240 milioni per il rinnovo del contratto della scuola e a garantire regole di sicurezza più stringenti per i viaggi d'istruzione.
“Si tratta di una svolta importante, con questa riforma ridiamo senso alla Maturità restituendo valore a un passaggio decisivo del percorso formativo delle studentesse e degli studenti, riaffermando i principi del merito, dell’impegno e della responsabilità individuale. Per questo, dal prossimo anno non sarà più possibile boicottare la prova orale: chi farà volontariamente scena muta sarà bocciato. L'orale si concentrerà su quattro materie scelte a gennaio di ogni anno, - ha dichiarato Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del Merito - e la valutazione finale terrà conto anche dell'impegno del candidato in attività extrascolastiche particolarmente meritorie. Questa legge non si limita a rinnovare l’Esame, ma guarda all’intero sistema educativo, con il passaggio della filiera tecnologico-professionale del 4+2 da sperimentale a ordinamentale".
"Ogni giovane potrà contare su un’istruzione tecnica e professionale di 4 anni con programmi fortemente innovativi e un rapporto più stretto con il mondo delle imprese e del lavoro. Con questa legge diamo anche più soldi in busta paga ai docenti, più risorse per Agenda Sud, rafforziamo la sicurezza delle scuole, potenziamo la formazione dei docenti e fissiamo paletti più stringenti per i servizi di trasporto delle gite. È un ulteriore passo avanti verso una scuola che mette al centro la persona dello studente e ne accompagna la crescita con serietà e competenza”, ha concluso Valditara.
Resteranno le due prove scritte, mentre il colloquio si concentrerà sulle quattro discipline principali dei percorsi di studi, individuate con decreto del ministro.
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(Adnkronos) - Immagini 'rubate' o divulgate senza il consenso, pubblicate su forum sessiti in balia di giudizi e commenti raccapriccianti, oppure usate come merce di scambio. Si chiama 'revenge porn' ed è un reato ormai noto, i cui dati risultano in calo per il 2024 rispetto agli anni precedenti e che vede le donne le principali vittime per il 73% dei casi segnalati. Sono state le vittime del cinema e dello spettacolo a metterlo in evidenza, le immagini un tempo rubate da profili social aperti o da contatti interessati ad altri scopi possono essere create ex novo o modificate grazie all'intelligenza artificiale, in una lotta spietata contro le vittime.
"Lo scopo che spinge le persone a modificare foto altrui può essere di vario genere: rendere nude persone che non lo sarebbero mai, incentivando giudizi, commenti di odio, sessisti, dando vita a fenomeni di diffamazione - spiega all'Adnkronos Maria Rosaria Romano, Primo Dirigente della Polizia di Stato, del Servizio Polizia postale e per la sicurezza cibernetica - Ma la trattazione dei fenomeni di intelligenza artificiale non è una novità. Si pensi alla pedopornografia virtuale prevista dal codice penale già da diversi anni". "I dati del 2024 relativi ai fenomeni rientranti nella diffusione di immagini sessualmente esplicite mostrano un aumento complessivo dei casi trattati, che per i minori ha riguardato in maniera significativa vittime tra i 14 e i 16 anni. Ad esempio - continua - il deep nude tra i minorenni può nascere anche da una poca consapevolezza del reato, come può essere lo scherzo al compagno della nudità, ma questi fenomeni hanno degli effetti devastanti nella sfera giuridica comunque di giovani vittime. Si pensi anche al caso di ragazzi che condividono materiale realizzato anche inizialmente consensualmente che poi diventa uno strumento di divulgazione: tanti i casi di minori coinvolti in revenge porn".
"L'illecita diffusione di immagini sessualmente esplicite è un fenomeno trattato dalla polizia postale già da diverso tempo, quindi non costituisce una novità rispetto al panorama dei fenomeni online. È un fenomeno pervasivo - spiega ancora il Primo Dirigente della Polizia Postale - perché i danni connessi alla diffusione risultano significativi se non contenuti in tempi stretti con la rimozione anche grazie agli strumenti disposti dall’autorità giudiziaria e il rischio della circolarità è alta. Recentemente è stato aggiunto un altro comma all'articolo 612quater, sull'illecita diffusione di contenuti generati o alterati con sistemi di intelligenza artificiale; è una norma entrata in vigore recentemente e rientra nel pacchetto delle disposizioni della delega al governo in materia di intelligenza artificiale. Si sentiva da tempo l'esigenza fondamentale di coprire un fenomeno che già da tempo si era allargato, che riguardava il tema del deep fake, tutto ciò che poteva essere originato dall'utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale attraverso i quali si possono riprodurre video, immagini, contenuti audio che sembrano simili al reale ma possono indurre in errore sulla loro genuinità e creare danno ingiusto alla persona".
Cosa può fare una vittima? "Nel momento in cui una persona si trova suo malgrado ritratta in un sito, ha la possibilità di contattare il sito in primis e chiedere la rimozione del contenuto; a questo proposito ci sono siti che hanno adottato policy di verifica dei contenuti e un'azione di rimozione. Può capitare che queste foto siano pubblicate in siti, canali, dove è necessario procedere con l’aiuto delle Istituzioni preposte. Si pensi alla previsione di intervento del Garante per la protezione dei dati personali per la rimozione dei contenuti e della Polizia Postale nel caso dei reati penali. La Polizia Postale procede all’attivazione tempestiva alle verifiche sulle segnalazioni di pubblicazioni o diffusioni di materiale illecito o contenuti generati o alterati con sistemi di intelligenza artificiale sui siti istituzionali; l’obiettivo è quello di contenere le conseguenze di questi fenomeni, contrastare i fenomeni e individuare i responsabili ai fini dell’esercizio dell’azione penale. Al centro dell’attività, la Polizia Postale ha messo la tutela della persona. L’azione di intervento per questi reati è stata strutturata anche sul potenziamento dell’attività di cooperazione di Polizia e giudiziaria per la natura transnazionale di questa tipologia di fenomeni e reati, che trovano anche nell’eterogeneità normativa il proprio limite significativo”. (di Silvia Mancinelli)
Trionfo dei due atleti del Windsurfing Club Cagliari in Ungheria... 
(Adnkronos) - Dopo il trionfo di 'Amarcord'', Sarah Toscano non si ferma e guarda avanti. La giovane artista sogna in grande e confessa il suo desiderio in una lunga intervista all'Adnkronos: un duetto con Elodie ed Emma, le due regine del pop italiano che più la ispirano. “Sarebbe pazzesco cantare con loro", racconta con entusiasmo. Reduce dall'intensità del Festival di Sanremo, Sarah ammette di volerci tornare "nel momento giusto, con il pezzo giusto". A soli 19 anni, mostra una sorprendente lucidità e una visione chiara: il suo futuro è tutto da scrivere, ma brilla già come una star. Ma la cantante precisa sul suo primo album appena uscito: "Il mio 'Met Gala' non è da diva" e sogna "un feat da Spice Girls tutto al femminile" (Video)
'Amarcord', il brano che hai portato a Sanremo è stato un successo enorme. Quando hai capito che aveva davvero sfondato?
Oddio, addirittura ha sfondato? Ho capito che era il brano giusto nel momento in cui sono uscita dallo studio. Ci siamo guardati in faccia con tutti e abbiamo detto 'è lui'. Sono contenta che sia andato bene, e che quando lo vado a cantare tutti lo cantano, lo ascoltano. Ogni tanto lo sento nelle macchine a fianco, quindi sono felice di come sia andato quel brano. E' stato un punto molto importante della mia carriera.
Continuando sul filone felliniano, qual è stato il momento più amarcord della tua vita? E' un momento amarcord questo attuale della tua vita?
Per la verità no. Non è un momento molto amarcord. Sono proiettata sul presente e sul futuro. Amarcord vorrebbe dire che penso molto di più a quello che c'è stato prima. Invece adesso sono ìpiù proiettata su quello che mi aspetta.
Sanremo è stato un vero bagno di riflettori per te quest'anno. Qual è stato il momento più bello, più folle che hai vissuto in quei giorni?
Tutti i giorni. Tutta la settimana che è molto intensa. Sicuramente il primo giorno quando siamo arrivati. Penso fosse domenica. Entri lì e dici 'ok, sta succedendo davvero'. Sono arrivata a Sanremo. Dopodomani canto, appena arrivi lì l'aria è diversa. È una settimana veramente densa, dal primo all'ultimo giorno. Chiaramente il giorno della prima esibizione, il martedì, è particolarmente emozionante e ansioso. E poi la finale, non per le aspettative di classifica, ma perché comunque è l'ultimo giorno. Vuoi dare tutto quello che magari non sei riuscita a dare durante negli altri giorni. Poi finisce tutto, quindi chissà quando torna.
Non è che magari ci dai la notizia: torni a Sanremo?
Per adesso non ho avuto il tempo di fare niente, quindi non è nei piani per ora
Ma anche in futuro c'è una cosa che escludi?
E' un posto meraviglioso, io non vedo l'ora di poterci tornare, però nel momento giusto, con il pezzo giusto. Adesso che ho anche preso un po' di più le misure, che so cosa mi aspetta, non vado lì carta bianca. Voglio prepararmi bene e quindi voglio andrci sicura di quello che sto facendo e con il pezzo giusto nel momento giusto.
Non escludi il prossimo anno, sembra questa la risposta.
Per adesso non c'è il pezzo, quindi nel senso dovesse saltare fuori, non lo so, per ora non è nei piani.
Questo è stato un anno particolarmente fortunato per il pop al femminile in Italia, di cui fai parte anche tu. C'è qualche artista che ti influenza particolarmente, anche musicalmente, che ti piace, che segui?
Ci sono donne incredibili in Italia, forse nell'ultimo anno quella che mi ha colpito di più è Elodie, la amo alla follia. Sono molto pentita di non essere riuscita a tornare al suoi tour negli stadi, purtroppo non potevo. Poi anche Annalisa. E sono contenta che Angelina Mango abbia pubblicato l'album, me lo sono ascoltato subito, è bellissimo. Anche Emma: il singolo è bellissimo, non vedo l'ora che pubblichi qualcosa di nuovo. Ci sono un sacco di donne, per la verità, italiane, che sono davvero fighe.
Sempre rimanendo su Sanremo, con quale artista hai legato particolarmente? A parte Clara...
A dire il vero a Sanremo, a differenza di quello che può immaginare, con gli artisti veri e propri non hai tutto questo gran rapporto durante la settimana. Nel mio caso ci tenevo a fare tutto quello che potevo fare, quindi ho fatto tantissime interviste e attività durante la settimana. Mi alzavo la mattina alle sei e mezza, mi svegliavo e la notte, quando finivo l'esibizione sul palco, finiva la serata. Quindi effettivamente gli artisti li vedevo solamente prima di essersi sul palco, e non è il momento più tranquillo della giornata. Ero un po' agitata, potete capire.
Quindi hai legato più con Carlo Conti.
Sì, ho visto più Carlo Conti che tutti gli altri artisti, è vero. Però Clara la conoscevo giù e quindi si è anche rafforzato il rapporto tra noi.
Tu hai un bel rapporto con i fan, hai parlato anche in una bella fan base, ecco che rapporto hai con loro? Ti parlano apertamente dei loro problemi, vi confidate, condividete momenti?
Sì, è bello perché mi vedono come un'amica, non come una persona che sta lì e canta. C'è un rapporto di scambio. Durane gli in store o quando mi vedono in giro, è bello perché mi confidano delle cose non dicono neanche ai loro migliori amici. C'è uno scambio, e io cerco di dare tutto quello che posso, di raccontare il mio vissuto, e probabilmente in quella persona che si confida con me mi sento più libera di aprirmi. Sono contenta di avere una bellissima fanbase perché tengono a me sia come artista, sia come essere umano.
Qual è la cosa che ti ricordi, che ti ha colpito più emozionante, che ti ha scritto, raccontato un fan o una fan?
Ne sono successe tante di cose veramente belle, che ti fanno capire come la musica non sia solo un passatempo. Al primo in store dell'anno scorso il papà di una ragazzina mi ha detto che la figlia quel giorno non era potuta venire perché doveva fare un'operazione, ma voleva dirmi che non parlava con nessuno, neanche con i genitori ma da quando ti ha vista la prima volta ha ascoltato le mie canzoni, ha iniziato a farlo. Lui è venuto a dirmi che questo lo aveva aiutato come padre. Anche all'ultimo in store, la mamma di una ragazza mi ha ringraziata perché la figlia non ha mai avuto un bel rapporto con il suo fisico, e dopo che ha sentito quello che ho detto l'estate scorsa si è sentita sollevata, e adesso sta molto meglio.
Parlando delle critiche che hai ricevuto per Body Shaming, Tu hai reagito con la tua musica, facendo quello che sai fare meglio?
Certo, perché mi sembrava la cosa più facile da fare, la più giusta. Io sono una cantante, non vivo per la mia estetica ma per la mia musica. Quando mi si giudica, mi si commenta, e si critica la mia estetica posso anche tranquillamente non rispondere, però era diventata una cosa così popolare che ho detto, 'sai che c'è? Rispondiamo così. E la musica alla fine dice molto di più delle parole, quindi è stata la cosa più facile.
Io penso che bisogna stare semplicemente attenti perché non sappiamo con chi stiamo parlando. E un pizzico di rispetto e di empatia in più bisogna sempre averli. Dal mio lato so che non devo farmi influenzare, non rispondo a qualcuno che va a giudicare il mio corpo, il mio fisico, perché non è una cosa che riguarda loro, è una cosa che riguarda me. Non ti piaccio, va bene, ci sta, ma non devi venirmi a criticare in modo così diretto, questo non va bene.
Cosa ti senti di dire a delle ragazze che subiscono un trattamento del genere da parte di questi odiatori seriali?
Quello che ho detto, ovvero fregatevene di quello che pensano le altre persone, perché l'unica che può giudicare il proprio corpo, siamo noi stessi. Tutti possono avere delle opinioni, ma non bisogna darsi toccare da commenti fatti da altre persone quando si tratta dell'aspetto esteriore. Quando si tratta di arte, di lavoro, è più che giusto ricevere commenti e critiche perché aiutano, fanno bene, aiutano a crescere. Quando si tratta del proprio aspetto, invece, no, non fa bene a nessuno.
Parliamo di 'Met Gala', che è il tuo primo album in cui c'è un po' tutto, ci sono delle ballad, c'è il pop, c'è l'urban. Se dovessi vestire questo album, scegliere un outfit, quale sarebbe?
L'outfit che ho indossato ai Magazzini Generali è bene o male quello che mi immagino come look del mio album. A parte la copertina che sbrilluccica, lo vedo più sportivo che elegante questo album.
E se dovessi andare al Meta Gala a New York lo faresti in sneakers?
No, in sneakers mai. Sceglierei sempre i tacchi. Quando si è sul parco si mettono i tacchi. Forse indosserei degli stivali e una magliettona da hockey.
Quindi non un vestito con lo strascico da diva?
No, perché 'Met Gala' non è da vestito da strascico, 'Match Point' non è da strascico, 'Dopo di te' non è da strascico, non è un album da strascico, la copertina è da strascico, perché deve essere d'impatto.
Hai una lucidità impressionante a soli 19 anni. Quanto c'è di istintivo nel tuo percorso artistico e quanto invece di costruito?
Per la verità è la maggior parte è istinto: io faccio quello che mi sento, scrivo quello che vivo, è una cosa molto naturale, non vado a costruire niente. Scrivo della mia vita e faccio uscire pezzi della mia vita. Sono cose che vengono dalla mia testa, dalla mia immaginazione, che poi confronto con il team. Ma se non m sento di fare una cosa non la faccio, non la farò mai.
Anche nella titletrack dici che ti auguri di brillare come al Met Gala, cosa vuol dire per te brillare in questo momento?
Vuol dire aumentare sempre un po' di più la mia consapevolezza, perché parte da come mi sento io. Poi c'è la percezione di tutto il resto. In primis, però, devo piacere a me stessa. Voglio sentirmi brillare, sentirmi buona quando vado a cantare sul palco, sentirmi bene con me stessa.
Domanda secca, la canzone più bella per te della musica italiana?
Non ti posso rispondere. E' una domanda alla quale non si può rispondere. Peraltro, io ho un problema con le cose preferite. Non riesco a scegliere, perché secondo me è un mondo talmente vasto che è impossibile scegliere. Come il colore preferito. Io amo il rosa ma anche l'azzurro, l'arancione fluo, il nero, il marrone. E' difficile scegliere. Come si fa a scegliere un pezzo preferito? Dalle canzoni del passato a quelle di adesso c'è una differenza gigantesca. Sono completamente diverse, ma non vuol dire che le canzoni di oggi non abbiano lo stesso livello e la stessa dignità di quelle di prima.
Chi ascolti del passato?
Se apri la mia playlist si passa da Mina e Celentano a Katy Perry, Taylor Swift, Olivia Rodrigo e poi ai Queen, Coez. È molto un up and down, sia di genere, sia di epoca. Di musica italiana, estera.
Tu hai lavorato con Carl Brave, Mida, c'è qualcuno con cui sogni di collaborare?
Ce ne sono tanti di nomi. Olivia Rodrigo, Tate McRae, Dua Lipa: sono vostra. Le collaborazioni, anche con gli italiani, sono bellissime, perché puoi mettere insieme due mondi che sono l'uno l'opposto dell'altro, oppure anche con due mondi simili c'è più forza. Ci sono molte collaborazioni che mi piacerebbe fare, sia nel pop sia sia nell'urban. Però è sempre il gioco della preferenza. Potrei fare mille nomi. Un sogno che ho è fare una cosa tipo Spice Girls. Metterei insieme quattro o cinque donne pop per un feat gigantesco che diventa la colonna sonora della vita. Faccio i nomi: io, Rose Villain, Elodie, Clara, Annalisa, forse Emma.
Emma l'hai citata anche prima, è un'artista che ti piace davvero tanto, però non puoi abbandonare Annalisa.
La regina del pop non puoi lasciarla fuori. Ho un po' paura di metterla, in realtà, perché potrebbe finire per oscurarci.
Parlando di 'Amici', hai detto che è stato un po' il tuo match point, sempre restando in ambito tennistico, se dovessi parlare di un punteggio della tua carriera in questo momento, quale sarebbe?
Mi auguro di essere ancora al riscaldamento. Avendo 19 anni, mi auguro di avere ancora un bel percorso davanti. E magari arriviamo al primo game.
Il rapporto con Maria De Filippi com'è? Ti ha dato consigli per Sanremo ma un altro consiglio che ti ha dato recentemente qual è?
Niente che mi venga in mente, per la verità. C'è sempre Maria, mi fa sempre notare il suo sostegno e il suo appoggio in tutto quello che faccio. Non c'è niente che non abbia l'approvazione di Maria e anche di Lorella.
Ma tu segui i consigli di Maria De Filippi?
Come faccio a non seguire i consigli di Maria De Filippi? Non puoi, ha sempre ragione. Sono consigli che ti dà una persona che ha fatto del suo lavoro sua fantastica carriera, è molto brava, mi sembra anche assurdo non ascoltare i suoi consigli.
Torniamo sul tennis, che è una tua passione. Tu ti senti più vicino a Sinner, che è silenzioso e letale, o Alcaraz, più spettacolare e istintivo?
Direi Sinner perché fuori dal campo è più timidino, poi quando scende diventa una macchina da guerra. E poi viva l'Italia.
Sempre restando sul tennis, c'è Berrettini. Ha ufficializzato adesso il fidanzamento. Sei gelosa o sei sportiva?
Non sono mai stata gelosa, onestamente. A maggior ragione di Berrettini, che non conosco, specifichiamo. Quindi sono contenta per lui. Fine.
Ma sei gelosa in generale?
Non lo so. Non ho mai avuto una vera e propria relazione, quindi non posso confermare o smentire questa cosa.
Per che squadra di calcio tifi?
Milan
Hai parlato del fatto che non hai completato l'ultimo anno elle superiori ma ti sei iscritta a Economia dicendo che vorresti continuare gli studi. Cosa ti spaventa di più, affrontare un esame di Economia alla Bocconi o il palco di San Siro?
Mi spaventa molto di più il palco di San Siro rispetto a un esame di economia. Poi non ho ancora fatto un esame all'università, e non posso dirlo, però non ho mai fatto neanche San Siro. Quindi se devo mettere a paragone le cose, mi spaventerei un po' di più per San Siro. E mi darebbe anche più, onestamente.
Cosa fai nei giorni off?
Sono iperattiva e vado in crisi perché devo fare per forza qualcosa. Quest'anno è stato veramente pieno, di adrenalina e di tante cose da fare. Se ho tre giorni liberi torno a Vigevano, a casa. Vedo la mia famiglia, vado a giocare a tennis, vedo i miei amici. Se sono a Milano impazzisco. Inizio a sistemare casa, perché è un disastro. Vado fare shopping, al bar, a fare shopping di nuovo.
Cosa ti piace comprare quando fai shopping?
Vestiti. Per le scarpe adesso basta perché non so più dove metterle. Ne ho troppe e ne ho dovuta portare qualcuna a Vigevano perché non ci stanno più. Gli stivali occupano un sacco di spazio e sono malata di stivali.
Anche i ComaCose si sono separati. Credi all'amore eterno?
Ci credo e lo vedo con i miei genitori e i miei nonni. A quello credo, so che esiste. Che succeda a me? Me lo auguro fino alla fine. Sono convinta che arriverà nel momento giusto.
Parlavi di Olivia Rodrigo, Tate McRae. Chi sarebbe più facile da conquistare con una storia su Instagram o con un messaggio, se dovessi scegliere di scrivere a una delle due?
Certo, adesso mando loro un messaggio, sono convinta che mi risponderanno: 'Finalmente me l'hai chiesto, è da anni che lo sognavo'. (scherza) Non ne ho idea. Ho già scritto a tutti, sono la fan che scrive a tutti. Ho fatto un sacco di figuracce. Avevo scritto a un sacco di cantanti italiane, poi hanno scoperto chi fossi, hanno trovato i miei messaggi da fan psicopatica. Ero piccolina.
Per un duetto sceglieresti Elodie o Annalisa?
Aiuto! In questo momento forse Elodie perché, quest'anno è stata la donna che mi è piaciuta di più. Lei ed Emma. Forse di più Emma. Anzi, Emma ed Elodie insieme. Possiamo avviare un duetto del genere, che poi non sarebbe un duetto perché saremmo in tre. Però sarebbe molto bello. (di Federica Mochi e Andrea Persili)

(Adnkronos) - Dopo il trionfo di 'Amarcord'', Sarah Toscano non si ferma e guarda avanti. La giovane artista sogna in grande e confessa il suo desiderio in una lunga intervista all'Adnkronos: un duetto con Elodie ed Emma, le due regine del pop italiano che più la ispirano. “Sarebbe pazzesco cantare con loro", racconta con entusiasmo. Reduce dall'intensità del Festival di Sanremo, Sarah ammette di volerci tornare "nel momento giusto, con il pezzo giusto". A soli 19 anni, mostra una sorprendente lucidità e una visione chiara: il suo futuro è tutto da scrivere, ma brilla già come una star. Ma la cantante precisa sul suo primo album appena uscito: "Il mio 'Met Gala' non è da diva" e sogna "un feat da Spice Girls tutto al femminile" (Video)
'Amarcord', il brano che hai portato a Sanremo è stato un successo enorme. Quando hai capito che aveva davvero sfondato?
Oddio, addirittura ha sfondato? Ho capito che era il brano giusto nel momento in cui sono uscita dallo studio. Ci siamo guardati in faccia con tutti e abbiamo detto 'è lui'. Sono contenta che sia andato bene, e che quando lo vado a cantare tutti lo cantano, lo ascoltano. Ogni tanto lo sento nelle macchine a fianco, quindi sono felice di come sia andato quel brano. E' stato un punto molto importante della mia carriera.
Continuando sul filone felliniano, qual è stato il momento più amarcord della tua vita? E' un momento amarcord questo attuale della tua vita?
Per la verità no. Non è un momento molto amarcord. Sono proiettata sul presente e sul futuro. Amarcord vorrebbe dire che penso molto di più a quello che c'è stato prima. Invece adesso sono ìpiù proiettata su quello che mi aspetta.
Sanremo è stato un vero bagno di riflettori per te quest'anno. Qual è stato il momento più bello, più folle che hai vissuto in quei giorni?
Tutti i giorni. Tutta la settimana che è molto intensa. Sicuramente il primo giorno quando siamo arrivati. Penso fosse domenica. Entri lì e dici 'ok, sta succedendo davvero'. Sono arrivata a Sanremo. Dopodomani canto, appena arrivi lì l'aria è diversa. È una settimana veramente densa, dal primo all'ultimo giorno. Chiaramente il giorno della prima esibizione, il martedì, è particolarmente emozionante e ansioso. E poi la finale, non per le aspettative di classifica, ma perché comunque è l'ultimo giorno. Vuoi dare tutto quello che magari non sei riuscita a dare durante negli altri giorni. Poi finisce tutto, quindi chissà quando torna.
Non è che magari ci dai la notizia: torni a Sanremo?
Per adesso non ho avuto il tempo di fare niente, quindi non è nei piani per ora
Ma anche in futuro c'è una cosa che escludi?
E' un posto meraviglioso, io non vedo l'ora di poterci tornare, però nel momento giusto, con il pezzo giusto. Adesso che ho anche preso un po' di più le misure, che so cosa mi aspetta, non vado lì carta bianca. Voglio prepararmi bene e quindi voglio andrci sicura di quello che sto facendo e con il pezzo giusto nel momento giusto.
Non escludi il prossimo anno, sembra questa la risposta.
Per adesso non c'è il pezzo, quindi nel senso dovesse saltare fuori, non lo so, per ora non è nei piani.
Questo è stato un anno particolarmente fortunato per il pop al femminile in Italia, di cui fai parte anche tu. C'è qualche artista che ti influenza particolarmente, anche musicalmente, che ti piace, che segui?
Ci sono donne incredibili in Italia, forse nell'ultimo anno quella che mi ha colpito di più è Elodie, la amo alla follia. Sono molto pentita di non essere riuscita a tornare al suoi tour negli stadi, purtroppo non potevo. Poi anche Annalisa. E sono contenta che Angelina Mango abbia pubblicato l'album, me lo sono ascoltato subito, è bellissimo. Anche Emma: il singolo è bellissimo, non vedo l'ora che pubblichi qualcosa di nuovo. Ci sono un sacco di donne, per la verità, italiane, che sono davvero fighe.
Sempre rimanendo su Sanremo, con quale artista hai legato particolarmente? A parte Clara...
A dire il vero a Sanremo, a differenza di quello che può immaginare, con gli artisti veri e propri non hai tutto questo gran rapporto durante la settimana. Nel mio caso ci tenevo a fare tutto quello che potevo fare, quindi ho fatto tantissime interviste e attività durante la settimana. Mi alzavo la mattina alle sei e mezza, mi svegliavo e la notte, quando finivo l'esibizione sul palco, finiva la serata. Quindi effettivamente gli artisti li vedevo solamente prima di essersi sul palco, e non è il momento più tranquillo della giornata. Ero un po' agitata, potete capire.
Quindi hai legato più con Carlo Conti.
Sì, ho visto più Carlo Conti che tutti gli altri artisti, è vero. Però Clara la conoscevo giù e quindi si è anche rafforzato il rapporto tra noi.
Tu hai un bel rapporto con i fan, hai parlato anche in una bella fan base, ecco che rapporto hai con loro? Ti parlano apertamente dei loro problemi, vi confidate, condividete momenti?
Sì, è bello perché mi vedono come un'amica, non come una persona che sta lì e canta. C'è un rapporto di scambio. Durane gli in store o quando mi vedono in giro, è bello perché mi confidano delle cose non dicono neanche ai loro migliori amici. C'è uno scambio, e io cerco di dare tutto quello che posso, di raccontare il mio vissuto, e probabilmente in quella persona che si confida con me mi sento più libera di aprirmi. Sono contenta di avere una bellissima fanbase perché tengono a me sia come artista, sia come essere umano.
Qual è la cosa che ti ricordi, che ti ha colpito più emozionante, che ti ha scritto, raccontato un fan o una fan?
Ne sono successe tante di cose veramente belle, che ti fanno capire come la musica non sia solo un passatempo. Al primo in store dell'anno scorso il papà di una ragazzina mi ha detto che la figlia quel giorno non era potuta venire perché doveva fare un'operazione, ma voleva dirmi che non parlava con nessuno, neanche con i genitori ma da quando ti ha vista la prima volta ha ascoltato le mie canzoni, ha iniziato a farlo. Lui è venuto a dirmi che questo lo aveva aiutato come padre. Anche all'ultimo in store, la mamma di una ragazza mi ha ringraziata perché la figlia non ha mai avuto un bel rapporto con il suo fisico, e dopo che ha sentito quello che ho detto l'estate scorsa si è sentita sollevata, e adesso sta molto meglio.
Parlando delle critiche che hai ricevuto per Body Shaming, Tu hai reagito con la tua musica, facendo quello che sai fare meglio?
Certo, perché mi sembrava la cosa più facile da fare, la più giusta. Io sono una cantante, non vivo per la mia estetica ma per la mia musica. Quando mi si giudica, mi si commenta, e si critica la mia estetica posso anche tranquillamente non rispondere, però era diventata una cosa così popolare che ho detto, 'sai che c'è? Rispondiamo così. E la musica alla fine dice molto di più delle parole, quindi è stata la cosa più facile.
Io penso che bisogna stare semplicemente attenti perché non sappiamo con chi stiamo parlando. E un pizzico di rispetto e di empatia in più bisogna sempre averli. Dal mio lato so che non devo farmi influenzare, non rispondo a qualcuno che va a giudicare il mio corpo, il mio fisico, perché non è una cosa che riguarda loro, è una cosa che riguarda me. Non ti piaccio, va bene, ci sta, ma non devi venirmi a criticare in modo così diretto, questo non va bene.
Cosa ti senti di dire a delle ragazze che subiscono un trattamento del genere da parte di questi odiatori seriali?
Quello che ho detto, ovvero fregatevene di quello che pensano le altre persone, perché l'unica che può giudicare il proprio corpo, siamo noi stessi. Tutti possono avere delle opinioni, ma non bisogna darsi toccare da commenti fatti da altre persone quando si tratta dell'aspetto esteriore. Quando si tratta di arte, di lavoro, è più che giusto ricevere commenti e critiche perché aiutano, fanno bene, aiutano a crescere. Quando si tratta del proprio aspetto, invece, no, non fa bene a nessuno.
Parliamo di 'Met Gala', che è il tuo primo album in cui c'è un po' tutto, ci sono delle ballad, c'è il pop, c'è l'urban. Se dovessi vestire questo album, scegliere un outfit, quale sarebbe?
L'outfit che ho indossato ai Magazzini Generali è bene o male quello che mi immagino come look del mio album. A parte la copertina che sbrilluccica, lo vedo più sportivo che elegante questo album.
E se dovessi andare al Meta Gala a New York lo faresti in sneakers?
No, in sneakers mai. Sceglierei sempre i tacchi. Quando si è sul parco si mettono i tacchi. Forse indosserei degli stivali e una magliettona da hockey.
Quindi non un vestito con lo strascico da diva?
No, perché 'Met Gala' non è da vestito da strascico, 'Match Point' non è da strascico, 'Dopo di te' non è da strascico, non è un album da strascico, la copertina è da strascico, perché deve essere d'impatto.
Hai una lucidità impressionante a soli 19 anni. Quanto c'è di istintivo nel tuo percorso artistico e quanto invece di costruito?
Per la verità è la maggior parte è istinto: io faccio quello che mi sento, scrivo quello che vivo, è una cosa molto naturale, non vado a costruire niente. Scrivo della mia vita e faccio uscire pezzi della mia vita. Sono cose che vengono dalla mia testa, dalla mia immaginazione, che poi confronto con il team. Ma se non m sento di fare una cosa non la faccio, non la farò mai.
Anche nella titletrack dici che ti auguri di brillare come al Met Gala, cosa vuol dire per te brillare in questo momento?
Vuol dire aumentare sempre un po' di più la mia consapevolezza, perché parte da come mi sento io. Poi c'è la percezione di tutto il resto. In primis, però, devo piacere a me stessa. Voglio sentirmi brillare, sentirmi buona quando vado a cantare sul palco, sentirmi bene con me stessa.
Domanda secca, la canzone più bella per te della musica italiana?
Non ti posso rispondere. E' una domanda alla quale non si può rispondere. Peraltro, io ho un problema con le cose preferite. Non riesco a scegliere, perché secondo me è un mondo talmente vasto che è impossibile scegliere. Come il colore preferito. Io amo il rosa ma anche l'azzurro, l'arancione fluo, il nero, il marrone. E' difficile scegliere. Come si fa a scegliere un pezzo preferito? Dalle canzoni del passato a quelle di adesso c'è una differenza gigantesca. Sono completamente diverse, ma non vuol dire che le canzoni di oggi non abbiano lo stesso livello e la stessa dignità di quelle di prima.
Chi ascolti del passato?
Se apri la mia playlist si passa da Mina e Celentano a Katy Perry, Taylor Swift, Olivia Rodrigo e poi ai Queen, Coez. È molto un up and down, sia di genere, sia di epoca. Di musica italiana, estera.
Tu hai lavorato con Carl Brave, Mida, c'è qualcuno con cui sogni di collaborare?
Ce ne sono tanti di nomi. Olivia Rodrigo, Tate McRae, Dua Lipa: sono vostra. Le collaborazioni, anche con gli italiani, sono bellissime, perché puoi mettere insieme due mondi che sono l'uno l'opposto dell'altro, oppure anche con due mondi simili c'è più forza. Ci sono molte collaborazioni che mi piacerebbe fare, sia nel pop sia sia nell'urban. Però è sempre il gioco della preferenza. Potrei fare mille nomi. Un sogno che ho è fare una cosa tipo Spice Girls. Metterei insieme quattro o cinque donne pop per un feat gigantesco che diventa la colonna sonora della vita. Faccio i nomi: io, Rose Villain, Elodie, Clara, Annalisa, forse Emma.
Emma l'hai citata anche prima, è un'artista che ti piace davvero tanto, però non puoi abbandonare Annalisa.
La regina del pop non puoi lasciarla fuori. Ho un po' paura di metterla, in realtà, perché potrebbe finire per oscurarci.
Parlando di 'Amici', hai detto che è stato un po' il tuo match point, sempre restando in ambito tennistico, se dovessi parlare di un punteggio della tua carriera in questo momento, quale sarebbe?
Mi auguro di essere ancora al riscaldamento. Avendo 19 anni, mi auguro di avere ancora un bel percorso davanti. E magari arriviamo al primo game.
Il rapporto con Maria De Filippi com'è? Ti ha dato consigli per Sanremo ma un altro consiglio che ti ha dato recentemente qual è?
Niente che mi venga in mente, per la verità. C'è sempre Maria, mi fa sempre notare il suo sostegno e il suo appoggio in tutto quello che faccio. Non c'è niente che non abbia l'approvazione di Maria e anche di Lorella.
Ma tu segui i consigli di Maria De Filippi?
Come faccio a non seguire i consigli di Maria De Filippi? Non puoi, ha sempre ragione. Sono consigli che ti dà una persona che ha fatto del suo lavoro sua fantastica carriera, è molto brava, mi sembra anche assurdo non ascoltare i suoi consigli.
Torniamo sul tennis, che è una tua passione. Tu ti senti più vicino a Sinner, che è silenzioso e letale, o Alcaraz, più spettacolare e istintivo?
Direi Sinner perché fuori dal campo è più timidino, poi quando scende diventa una macchina da guerra. E poi viva l'Italia.
Sempre restando sul tennis, c'è Berrettini. Ha ufficializzato adesso il fidanzamento. Sei gelosa o sei sportiva?
Non sono mai stata gelosa, onestamente. A maggior ragione di Berrettini, che non conosco, specifichiamo. Quindi sono contenta per lui. Fine.
Ma sei gelosa in generale?
Non lo so. Non ho mai avuto una vera e propria relazione, quindi non posso confermare o smentire questa cosa.
Per che squadra di calcio tifi?
Milan
Hai parlato del fatto che non hai completato l'ultimo anno elle superiori ma ti sei iscritta a Economia dicendo che vorresti continuare gli studi. Cosa ti spaventa di più, affrontare un esame di Economia alla Bocconi o il palco di San Siro?
Mi spaventa molto di più il palco di San Siro rispetto a un esame di economia. Poi non ho ancora fatto un esame all'università, e non posso dirlo, però non ho mai fatto neanche San Siro. Quindi se devo mettere a paragone le cose, mi spaventerei un po' di più per San Siro. E mi darebbe anche più, onestamente.
Cosa fai nei giorni off?
Sono iperattiva e vado in crisi perché devo fare per forza qualcosa. Quest'anno è stato veramente pieno, di adrenalina e di tante cose da fare. Se ho tre giorni liberi torno a Vigevano, a casa. Vedo la mia famiglia, vado a giocare a tennis, vedo i miei amici. Se sono a Milano impazzisco. Inizio a sistemare casa, perché è un disastro. Vado fare shopping, al bar, a fare shopping di nuovo.
Cosa ti piace comprare quando fai shopping?
Vestiti. Per le scarpe adesso basta perché non so più dove metterle. Ne ho troppe e ne ho dovuta portare qualcuna a Vigevano perché non ci stanno più. Gli stivali occupano un sacco di spazio e sono malata di stivali.
Anche i ComaCose si sono separati. Credi all'amore eterno?
Ci credo e lo vedo con i miei genitori e i miei nonni. A quello credo, so che esiste. Che succeda a me? Me lo auguro fino alla fine. Sono convinta che arriverà nel momento giusto.
Parlavi di Olivia Rodrigo, Tate McRae. Chi sarebbe più facile da conquistare con una storia su Instagram o con un messaggio, se dovessi scegliere di scrivere a una delle due?
Certo, adesso mando loro un messaggio, sono convinta che mi risponderanno: 'Finalmente me l'hai chiesto, è da anni che lo sognavo'. (scherza) Non ne ho idea. Ho già scritto a tutti, sono la fan che scrive a tutti. Ho fatto un sacco di figuracce. Avevo scritto a un sacco di cantanti italiane, poi hanno scoperto chi fossi, hanno trovato i miei messaggi da fan psicopatica. Ero piccolina.
Per un duetto sceglieresti Elodie o Annalisa?
Aiuto! In questo momento forse Elodie perché, quest'anno è stata la donna che mi è piaciuta di più. Lei ed Emma. Forse di più Emma. Anzi, Emma ed Elodie insieme. Possiamo avviare un duetto del genere, che poi non sarebbe un duetto perché saremmo in tre. Però sarebbe molto bello. (di Federica Mochi e Andrea Persili)

(Adnkronos) - Ancora pochi giorni e l'Europa (ma non ancora l'Italia) cambia direzione sulla patente B: infatti una nuova direttiva UE modifica alcune norme, allargando la platea di automobilisti anche di veicoli pesanti.
La direttiva introduce l'estensione del limite di peso per la patente B per veicoli a propulsione alternativa, oltre a introdurre una patente digitale. Con la patente B sarà possibile guidare veicoli commerciali leggeri e camper fino a 4.250 kg di peso omologato a libretto (rispetto agli attuali 3.500 kg), purché dotati di sistemi di alimentazione alternativi (elettrici, a idrogeno, ecc.) e se il possessore ha la patente da almeno due anni. Si potranno conseguire, inoltre, patenti professionali a età inferiori, mentre la patente digitale sarà accessibile via smartphone in tutta l'Ue. Per poter godere dell'estensione della B si potrebbe dover superare un corso di formazione di almeno 7 ore, suddiviso tra teoria e pratica, con prove potranno svolgersi sia su strada pubblica che in aree chiuse. Oggi, per guidare veicoli sopra i 3.500 kg, bisogna essere in possesso di patenti come la C, C1 o BE.
Con una novità, accolta con interesse dai teenager europei, si potrà conseguire la patente B a 17 anni, ma il giovane guidatore dovrà essere accompagnato da un conducente esperto fino al compimento dei 18 anni. Le nuove norme poi abbassano l'età richiesta per conseguire le patenti professionali (per autocarri e autobus) previa un'adeguata abilitazione.
Come detto, le nuove norme - per quanto approvate da Bruxelles - non sono ancora operative visto che i Paesi dell'Ue avranno tre anni per recepire queste nuove disposizioni nel diritto nazionale e un altro anno per prepararsi alla loro attuazione. La direttiva punta poi ad aumentare la sicurezza stradale attraverso nuovi controlli e sanzioni più severe per i neopatentati durante il periodo di prova.
Leggi tutto: L'Ue 'allarga' le maglie della Patente B: cosa cambia

(Adnkronos) - Il Napoli torna in campo. Oggi, martedì 28 ottobre, il club azzurro sfida il Lecce - in diretta tv e streaming - al Via del Mare nella nona giornata di Serie A. La squadra di Conte è reduce dalla vittoria nel big match contro l'Inter per 3-1, riscattando così la pesante sconfitta dell'ultimo turno di Champions League, quando era stata battuta per 6-2 a Eindhoven dal Psv.
Con i tre punti conquistati contro i nerazzurri il Napoli è tornato in testa alla classifica, a pari merito con la Roma, volando a 18 punti. Il Lecce invece è 16esimo a quota sei dopo aver perso in trasferta contro l'Udinese per 3-2.
Nel prossimo turno di Serie A il Napoli ospiterà il Como di Fabregas al Maradona, mentre il Lecce volerà al Franchi per sfidare la Fiorentina di Pioli.

(Adnkronos) - Il Napoli torna in campo. Oggi, martedì 28 ottobre, il club azzurro sfida il Lecce - in diretta tv e streaming - al Via del Mare nella nona giornata di Serie A. La squadra di Conte è reduce dalla vittoria nel big match contro l'Inter per 3-1, riscattando così la pesante sconfitta dell'ultimo turno di Champions League, quando era stata battuta per 6-2 a Eindhoven dal Psv.
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