
Secondo il sondaggio, condotto sugli elettori di Pd, M5S, Avs, Azione, IV e +Europa, il leader M5S è al 43% davanti a Schlein al 29% e Silvia Salis al 28%
"Chi vincerebbe le primarie del campo largo? Secondo un nostro sondaggio, condotto sugli elettori di Pd, M5S, Avs, Azione, IV e +Europa che si dicono sicuri di votare a queste primarie, a vincerle sarebbe Giuseppe Conte (43%), davanti a Elly Schlein (29%) e Silvia Salis (28%)". E' quanto si legge sull'account social di Youtrend.
"Sempre secondo il nostro sondaggio, tra gli elettori M5S il 96% sceglierebbe di votare Conte alle primarie del campo largo, mentre tra gli elettori Pd una percentuale più bassa (55%) indicherebbe Schlein", il 29% voterebbe per la sindaca Salis e un 16% per il leader 5 Stelle.

Tre giorni intensi di incontri per esplorare il concetto di sostenibilità sociale e riscrivere insieme l’immaginario contemporaneo. Tutto questo è il ReWriters fest, primo e unico festival europeo dedicato alla sostenibilità sociale, fondato e diretto da Eugenia che andrà in scena nella storica Piazza Colonna, accanto a Palazzo Chigi, da oggi, venerdì 21, a domenica 23 novembre, all’interno della cornice della Social Sustainability Week. Madrina dell'edizione di quest'anno è Violante Placido, accompagnata da Chiara Francini. Tra le ospiti e gli ospiti, presenti anche registi, attori e attrici che porteranno le platee dalla commozione alla risata, a partire da Vera Dragone, Giobbe Covatta, Carlotta Parodi, Cosimo Damiano Damato, fino alla stand-up comedy dei seguitissimi Gabriele Piazza e Lorenzo Balducci. E poi giornalisti e giornaliste come Valeria Manieri, Francesco Acampora, Rory Cappelli, Cristina Sivieri Tagliabue, e volti noti della tv come Licia Colò, Myrta Merlino, Eleonora Daniele e Giovanni Ciacci. Ma anche numerosissimi altri ospiti, dal mondo dello spettacolo a quello dell’associazionismo, dal mondo dell’arte a quello della società civile.
“Con questa quinta edizione il ReWriters fest allarga i propri orizzonti e punta a offrire al pubblico una lettura ancora più intuitiva del concetto di sostenibilità sociale - afferma Eugenia Romanelli, ideatrice e direttrice artistica del ReWriters fest -. Lo facciamo con gli strumenti che da sempre caratterizzano la manifestazione, quelli della creatività, della cultura, dell'arte, dell’impresa innovativa, dell’attivismo, individuale e collettivo. E anche dell'ironia, del gioco e del divertimento. Vogliamo raccontare come costruire insieme il cambiamento culturale imprescindibile per il benessere del pianeta e delle varie specie che lo abitano, compresa la nostra: un'avventura bellissima, una sfida che vale la pena cogliere e che può essere un’opportunità piena di gioia”.
Forti e attuali i temi trattati: violenza maschile contro le donne, gender pay gap, medicina di genere, violenza sugli animali, violenza digitale, le nuove frontiere del food integrato, criminalità organizzata, cyberbullismo, educazione sessuoaffettiva, maternità consapevole, discriminazioni LGBTQIA+, e identità trans, il nuovo capitalismo dei dati e il rapporto tra informazione e potere, giovani e salute mentale, genocidio e guerra, body positività e sport come leva sociale, disabilità. Il ReWriters fest si svolge in partnership con Mondadori Bookstore e Galleria Alberto Sordi, sostenuto dalle mediapartnership con Repubblica, Adnkronos e Radio Radicale, patrocinato dal ministero della Cultura, ministero dell'Ambiente, Rai per la sostenibilità, Fondazione Treccani Cultura, Sapienza Università di Roma, Asvis, Lav, Wwf, ActionAid Italia, Save The Children, Fridays for Future, Fondazione Libellula, Side by Side, Crumb Gallery.

“La sfida è produrre nuovi materiali e tecnologie, quindi puntare sull'innovazione, che significa dare spazio ai giovani, elemento che forse spesso viene sottovalutato, nei campi della ricerca, nella gestione delle aziende e nelle scelte produttive più importanti. Costa poco ed è elemento chiave con cui si può aprire una nuova pagina”. Lo spiega Guido Tonelli, fisico Cern, all’evento organizzato da Conai, in collaborazione con il Corriere della Sera, presso la Borsa di Milano, dal titolo ‘Il futuro della sostenibilità tra sfide emergenti e transizione competitiva’.
“La fisica produce leggi generali, studia le proprietà dei materiali. Di per sé non dà una soluzione, ma nel momento in cui si sono trovate le simmetrie profonde nascoste in alcuni materiali, se ne possono inventare di nuovi, ingegnerizzandoli. È già avvenuto spesso nel passato, ma siamo solo all'inizio. Oggi abbiamo strumenti come l'intelligenza artificiale, che ci permette di fare simulazioni di nuovi materiali prima ancora di produrli e guadagnare così un'enorme quantità di tempo, scartando le soluzioni poco promettenti e concentrando, invece, gli esperimenti materiali e fisici su quelle che, sulla base delle simulazioni, si presentano come le soluzioni più significative”, conclude.

“C’è sostanzialmente una leva strategica che le imprese devono attivare per trasformare la sostenibilità da obbligo normativo a vantaggio competitivo: l'innovazione, perché per raggiungere gli obiettivi di lungo termine bisogna avere una transizione competitiva, ossia capace di generare Ebitda anche nel breve termine e l'unico modo per farlo è l'innovazione, che è anche trasferimento di tecnologie che qualche volta possono essere mature nel settore”. Sono le dichiarazioni di Carlo Cici, Partner e Head of Sustainability Teha Group, all’incontro ‘Il futuro della sostenibilità tra sfide emergenti e transizione competitiva’, organizzato da Conai, in collaborazione con il Corriere della Sera, presso la Borsa di Milano.
“Questo è l'argomento chiave e per farlo è necessario fare due cose: anzitutto individuare in modo chiaro le priorità, perché non si può fare innovazione su tutto, e cercare di fare leva anche sulla collaborazione con altre aziende, in quanto sugli aspetti precompetitivi si possono cogliere economie di scala e ridurre ulteriormente i costi”, conclude.

"Non sono mai stato un padre molto presente con i miei tre figli, per ovvi motivi, perché stavo un po’ sempre in giro. Però ci sono sempre stato, nei momenti in cui ci dovevo stare. Quando erano molto piccoli stavo sempre in giro per il mondo. Purtroppo era il mio lavoro, non potevo fare altrimenti. Ho fatto tanti sbagli, anche anni in cui mi ero completamente isolato, per esempio". Così Adriano Panatta, che si racconta a 'Ciao Maschio' ospite di Nunzia De Girolamo su Rai 1 il 22 novembre alle 17.05.
"Il merito di Anna, mia moglie, è stato proprio quello lì, mi ha ridato la gioia di mettermi un po’ in gioco, di ricominciare un po’ da capo, di fare cose che non facevo più - aggiunge nell'intervista -. Io andavo solamente in ufficio, lavoravo, poi andavo a casa, non uscivo mai. Avevo perso anche il contatto con gli amici. È stato un periodo non tanto bello. Non c’era voglia di vedere nessuno, questa è la verità. Facevo il mio lavoro, perché l’ho sempre fatto per carità. Però durante i momenti liberi non frequentavo persone, me ne stavo per conto mio da solo".
"Morire? Che devo fare? Mi dà fastidio - confessa Panatta -. Sono a più di tre quarti della mia vita. Per cui bisogna pensarci…". Nel corso della puntata riaffiora anche un episodio controverso legato alla sua carriera sportiva e alla Coppa Davis. "Era Francia–Italia, credo a Nancy. Ci hanno rubato la partita - ricorda-. La federazione internazionale di tennis, mi ha fatto un processo e mi voleva squalificare. Ma non sapevano come fare, perché un mese prima mi hanno dato il premio, non meritato, come miglior capitano di Coppa Davis di quell’anno. Alla fine è finita che ho scritto una lettera di scuse alla federazione internazionale e hanno messo un pochino a tacere. Comunque veramente ci hanno rubato la partita. Stavamo 2-0, abbiamo perso 3-2".

"Questa sera abbiamo vinto il Grand Prix del Best Event Awards e, per il secondo anno consecutivo, siamo la migliore agenzia dell’anno, con il premio per il miglior evento dell’anno. È una grandissima soddisfazione, dedicata alle nostre risorse e ai nostri talenti". Così Marco Jannarelli, presidente di Next Group, intervenendo alla serata dedicata alla XXII Edizione del Bea Italia, a conclusione della Live Communication Week, all’Auditorium Parco della Musica di Roma. "Un ringraziamento va al cliente Ferrari: l’evento di Amalfi è stato particolarmente emozionante, perché abbiamo dovuto creare una location su un molo con i suoi frangiflutti".
Jannarelli ha ricordato i quarant’anni in arrivo per Next e il ruolo delle nuove generazioni "nel passaggio generazionale che porterà altri successi". Ha annunciato inoltre l’apertura del primo ufficio all’estero a Riad e "a breve anche a Città del Messico", per "esportare creatività e know-how internazionale".

"La Live Communication Week, attraverso i suoi due premi — uno italiano e uno mondiale, il Bea Italia e il Bea World — rappresenta la comunicazione delle aziende e delle agenzie che fanno degli eventi una vera e propria industria". Così Salvatore Sagone, presidente di Adc Group, intervenendo alla serata dedicata alla XXII Edizione del Bea Italia, a conclusione della Live Communication Week, all’Auditorium Parco della Musica di Roma. "Centinaia di agenzie presentano i propri progetti, giudicati da giurie composte da brand di tutti i settori merceologici, che esprimono la potenza industriale degli eventi". Sagone ha definito gli eventi "un motore di sviluppo dell’economia e di promozione del Made in Italy nel mondo", ricordando le professionalità impiegate nei grandi appuntamenti internazionali. "Celebriamo i migliori eventi dell’anno e un’industria che cresce a ritmi molto interessanti, a due cifre", ha concluso.

"Quello che abbiamo fatto, portando per tre anni consecutivi questo appuntamento a Roma, ha garantito alla nostra città che le più grandi aziende che organizzano grandi eventi, insieme alle aziende a livello mondiale, venissero qui per capire quanto abbiamo deciso di investire su appuntamenti che — dai concerti alla musica, dal corporate ai congressi — contribuiscono a creare ricchezza a Roma". Così Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, intervenendo alla serata dedicata alla XXII Edizione del Bea Italia, a conclusione della Live Communication Week, all'Auditorium Parco della Musica di Roma. "I grandi eventi concertistici, della moda, dell’arte e dello sport hanno trasformato la permanenza media dei turisti, che per la prima volta nella storia è passata da 2,3 giorni a 4 giorni. L’immagine di Roma è tornata a essere competitiva e soprattutto contemporanea".

"Quello che abbiamo presentato oggi è il 21º Monitor sugli eventi e la live communication in Italia. Abbiamo intervistato più di 320 aziende che investono in comunicazione e che ci hanno raccontato se e quanto stanno investendo negli eventi. Gli ultimi anni hanno segnato una crescita sempre a due cifre e anche quest’anno registriamo un incremento superiore al 10%, nello specifico del 12,2%. Questo significa che il mercato complessivo in Italia è arrivato a 1.123 milioni di euro". Così Cosimo Finzi, direttore di AstraRicerche, intervenendo alla serata dedicata alla XXII Edizione del Bea Italia, a conclusione della Live Communication Week, all'Auditorium Parco della Musica di Roma. "Crescono in particolare gli eventi interni alle aziende, grazie soprattutto al contributo degli eventi formativi. Aumentano gli eventi B2B, mentre gli eventi consumer mostrano una sostanziale stabilità".
Finzi sottolinea anche le tendenze per il prossimo anno: "Le parole chiave sono due: creatività da una parte e aspetto digitale dall’altra, soprattutto grazie all’intelligenza artificiale". Quanto ai criteri Esg, "le aziende sono sempre più attente: circa due terzi attribuiscono in fase di gara un vantaggio a chi mostra buone performance". Infine, lo sguardo a Milano Cortina 2026: "Ha già generato un numero significativo di eventi e potrà coinvolgere più del 55% delle aziende intervistate".
Bartolazzi, 'primo passo percorso che aprirà possibilità cura"... 
Si sono affidate al web per scoprire se i funghi che dovevano mangiare fossero commestibili, ma sono state tradite dalla tecnologia e sono finite al Pronto soccorso. Protagoniste della disavventura due donne di 68 e 66 anni dopo la cena di ieri sera: erano convinte di mangiare il “galletto” e invece si trattava del cosiddetto “fungo dell'ulivo”. A causa dei disturbi gastrointestinali si sono rivolte al Pronto soccorso e gli operatori hanno subito allertato l'Ispettorato micologico della Asl Gallura.
“I nostri micologi si sono attivati prontamente in reperibilità non appena allertati - spiega la direttrice del Sian, Servizio igiene degli alimenti e nutrizione, della Asl Gallura Maria Adelia Aini - informando gli operatori del Pronto Soccorso, che in questo modo hanno potuto prestare l’opportuna assistenza alle pazienti e somministrare la terapia. Purtroppo sta diventando sempre più frequente l’utilizzo di siti internet e app. Sono strumenti che non garantiscono l’attendibilità che invece viene riconosciuta ai micologi”.
Per questo dalla Asl Gallura consigliano di rivolgersi sempre agli esperti. “Se dopo la raccolta il prodotto fosse stato portato al nostro Ispettorato micologico, presente sia a Tempio Pausania che a Olbia, gli operatori avrebbero immediatamente capito che il fungo era velenoso - precisa la responsabile dell’Ispettorato micologico, Ada Careddu -. Le due specie, l’Omphalotus olearius e il Cantharellus cibarius, vengono spesso confusi dalle persone. Ma il micologo è in grado di riconoscere immediatamente le differenze”.

La Corte d'Appello di Sassari ha confermato la condanna a 24 anni complessivi per Alberto Picci, 50enne che aggredì i genitori e uccise il padre. I fatti avvennero nella casa di famiglia a Santa Maria Coghinas, nel nord dell'isola, e risalgono alla notte del 27 aprile del 2022. Picci colpì il padre con una fiocina e con un coltello e aggredì anche la madre. Per quel duplice tentato omicidio scelse il rito abbreviato e fu condannato a 12 anni più tre in una struttura Rems. La sua situazione si aggravò in seguito quando l'anziano padre morì a causa di quell'aggressione subita nove mesi prima. Si aprì così un nuovo processo e a febbraio di quest'anno è arrivata una nuova condanna a 13 anni e 4 mesi per l'omicidio dell'anziano padre Giuseppe.
Oggi a Sassari la Corte d'Appello ha confermato quella sentenza e per il parricidio Alberto Picci dovrà scontare in tutto 24 anni di carcere.

"A me non piace la gravidanza". Con queste parole Chiara Nasti, moglie del calciatore Mattia Zaccagni, ha risposto a chi le ha chiesto se desiderasse avere un terzo figlio.
"Per tante è un momento magico, ma per me è negativo sotto ogni aspetto, andrò controcorrente ma è così", ha esordito l'influencer motivando la sua posizione con i cambiamenti ormonali e fisici legati alla gravidanza. Nasti ha ricordato la sua personale esperienza: "Io ho avuto ferro bassissimo e mi sentivo a terra".
L''influencer è già mamma di due bambini, Thiago (nato a novembre del 2022) e Dea (nata a luglio del 2024). "Oltre quello ne ho già due... e siamo già troppi", ha aggiunto Nasti che ammette "non amo la famiglia numerosa, anzi io e mio marito non vediamo l'ora di essere più liberi per concentrarci più sulla coppia". Poi chiarisce: "Li amo da morire, ma lagne e capricci che fatica...".

Sei un lavoratore qualificato e cerchi un'opportunità sulla base delle tue competenze, nel caso anche all'estero? Ad oggi in Europa, e a due passi dall'Italia, le maggiori opportunità sono offerte dalla Svizzera, dove, secondo stime governative, il fabbisogno di profili professionali da 'coprire' arriva fino a 85mila unità. Ma come muoversi, senza spostarsi da casa, per verificare la presenza di opportunità di lavoro in linea con le proprie competenze? Una delle possibili risposte, oltre a siti specializzati svizzeri, arriva proprio da Eures (Servizi europei per l'impiego), il network dell'Unione europea che aiuta le persone in cerca di occupazione a trovare un posto di lavoro e i datori di lavoro ad assumere personale proveniente da tutta Europa, fornendo un’ampia gamma di servizi prima, durante e dopo la ricerca di lavoro o di candidati e l’assunzione.
E attualmente sul portale web dell'Eures sono oltre 5.600 di annunci di opportunità di lavoro alle quali è possibile candidarsi.
I profili più richiesti
Infermieri, medici e assistenti sanitari, ma anche sviluppatori di software, scienziati dei dati ed esperti informatici. Non mancano opportunità nella ristorazione ma anche nelle costruzioni dove sono richiesti mestieri specializzati quali elettricisti, carpentieri e operai edili in generale.
E ancora vi è una carenza di insegnanti qualificati, in particolare in materie specialistiche e per l’educazione della prima infanzia. Secondo Eures, nel 2024, in Svizzera, le categorie professionali con la maggiore carenza di personale sono state identificate nei gruppi di professionisti della scienza e dell’ingegneria, professionisti della salute e professionisti delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Nel 2023 i settori che hanno registrato le percentuali più alte di posti vacanti sono state quelle relative alla sanità e all’assistenza sociale, all’istruzione, alle arti, all’intrattenimento e al tempo libero, all’amministrazione pubblica e alla difesa, alla previdenza sociale obbligatoria, nonché ai servizi amministrativi e di supporto.
Gli stipendi
A fronte di un costo della vita tra i più elevati a livello mondiale, come riporta Eures nel 2023 la retribuzione media lorda di una singola persona ammontava a 8.759 euro, mentre la media dell’UE-27 era di 3.417 euro. In Svizzera la retribuzione netta equivalente è stata di 7.132 euro, rispetto a 2.351 euro nell’Ue-27. Rispetto al 2018, la retribuzione media lorda è aumentata del 34% in Svizzera e del 19,8% nell’Ue-27. Nello stesso periodo i salari netti sono aumentati del 32% in Svizzera e del 22,1% nell’Ue-27.

"Un’annata piena di successi, ma anche complicata, con momenti difficili... Dove la differenza la fanno quei piccoli dettagli a volte impercettibili. La verità è che questo team nei momenti più difficili si compatta ancora di più. Ognuno prova a mettere una parte di sé per uscirne ancora più forti, spinto da quell’ossessione nella ricerca di una perfezione impossibile". Lo ha scritto sui social Simone Vagnozzi, coach (insieme a Darren Cahill) di Jannik Sinner. L'allenatore del numero 2 del ranking Atp ha celebrato la grande stagione del fuoriclasse azzurro, finalista in tutte le prove del Grande Slam e vincitore di Australian Open, Wimbledon e Atp Finals.
Coach Vagnozzi ha affidato il suo messaggio di fine stagione ai social, qualche giorno dopo la vittoria di Jannik Sinner alle Atp Finals di Torino: "Bravo Jannik, che è il primo a non volersi mai accontentare, ma a volersi migliorare. Grande atleta e grande uomo. Grazie Jannik e grazie a tutto il team".

Nel 2024 il sistema Conai ha prodotto 3,8 miliardi di euro di valore economico, contribuendo per 2 miliardi di euro al Pil nazionale e sostenendo oltre 24mila posti di lavoro lungo l’intera filiera del riciclo. Il Consorzio Nazionale Imballaggi ha presentato oggi a Milano in Borsa Italiana l’edizione 2025 del suo Rapporto integrato di sostenibilità, che, come ogni anno, quantifica i benefici economici ed ambientali del riciclo in Italia.
“Il Rapporto integrato 2025 conferma la capacità del modello Conai di convertire la sostenibilità in valore tangibile e misurabile, e di operare in coerenza con i principali indicatori Esg e con le aspettative del sistema economico nazionale. Lo vediamo nei numeri ma anche nel ruolo più ampio che il sistema svolge: non gestiamo semplicemente i materiali di imballaggio post consumo, ma attiviamo filiere, abilitiamo settori strategici, generiamo lavoro e riduciamo la dipendenza dalle risorse naturali - commenta Ignazio Capuano, presidente Conai - Ogni euro di Contributo Ambientale genera valore che si moltiplica nel Paese, dimostrando che la sostenibilità può essere non solo doverosa, ma anche straordinariamente produttiva. Ambiente e competitività non sono in contrasto: il riciclo è una vera infrastruttura industriale nazionale, capace di produrre benefici economici, occupazionali e ambientali. I numeri ci raccontano la strada fatta; il nostro impegno quotidiano indica quella da seguire: trasformare il riciclo in un’opportunità reale, misurabile e condivisa per un’Italia più efficiente e sostenibile”.
Grazie al riciclo degli imballaggi l’Italia ha risparmiato nel 2024 12,2 milioni di tonnellate di materie prime vergini, ossia il peso di oltre 830 Torri di Pisa; ha evitato l’utilizzo di 55 TWh di energia primaria, pari ai consumi domestici della metà delle famiglie italiane; e ha ridotto le emissioni di gas serra fino a 11,4 milioni di tonnellate di CO2eq, che corrispondono a quelle di circa 9mila voli intorno al mondo. Dal Report emerge così "la crescente interdipendenza tra sostenibilità, innovazione e competitività. Le analisi relative alle imprese soggette a schemi Epr (Extended Producer Responsibility) mostrano infatti come alti tassi di riciclo e modelli collaborativi producano nel tempo maggiore efficienza, fiducia degli investitori e valore finanziario".
“Sostenibilità significa capacità di trasformare una visione ambientale in valore industriale. Ogni cifra del Rapporto non è solo un dato, ma il racconto di un impegno che coinvolge imprese, comunità e territori, e che rende visibile ciò che spesso rimane nascosto: le storie dei materiali, delle persone e delle filiere che lavorano insieme come in un film a più livelli - sottolinea Simona Fontana, direttore generale Conai - La qualità delle filiere, l’innovazione tecnologica e la collaborazione con i territori sono i pilastri che ci consentono di ottenere risultati concreti e di rafforzare la competitività del Sistema Paese, consolidando il ruolo dell’Italia nella transizione circolare europea. La sostenibilità è esperienza e partecipazione. Ogni parola, ogni scelta può diventare azione, innovazione e esempio: Conai ha anche una missione formativa e culturale, e attraverso progetti come Green Jobs e Fenice Conai per il giornalismo ambientale giovane, coinvolge scuole, università, giornalisti e territori nella diffusione di una cultura della sostenibilità più consapevole”.
In un contesto storico-economico segnato da dinamiche tecnologiche, geopolitiche e di mercato sempre più complesse, Conai ha promosso un dialogo tra istituzioni, imprese e operatori finanziari che ha portato all’individuazione di un insieme di priorità strategiche fondamentali per rafforzare la resilienza e la competitività del sistema. È emersa, innanzitutto, la necessità di regole chiare, orientate ai risultati e capaci di consolidare fiducia e pianificazione industriale. Una maggiore stabilità normativa rappresenta infatti un presupposto imprescindibile per creare condizioni favorevoli agli investimenti.
“Questo rapporto è uno strumento prezioso anche per orientare le politiche pubbliche, perché offre indicazioni concrete su ciò che serve alle filiere e ai territori - afferma Vannia Gava, viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica - I numeri presentati oggi confermano che il riciclo non è solo una scelta ambientale, ma una vera politica industriale. Risultati importanti che devono essere consolidati con iniziative mirate a sostenere e sviluppare la competitività di un settore energivoro e sottoposto a forte concorrenza internazionale, rendendo il materiale riciclato competitivo anche nei costi. In questa direzione va l’Energy Release, appena operativo, che garantirà energia rinnovabile a prezzo stabile alle imprese più energivore. Continuiamo inoltre a contribuire al Circular Economy Act, per costruire un mercato unico delle materie prime seconde, semplificare norme e autorizzazioni e incentivare l’utilizzo di materiali riciclati. A livello nazionale prosegue il confronto con gli operatori, dal tavolo sulla plastica alla sperimentazione dei certificati bianchi per l’economia circolare. Il sistema italiano del riciclo è un modello riconosciuto in Europa e il governo è impegnato a sostenerlo, rimuovendo ostacoli e creando condizioni di crescita. Ringrazio Conai per il contributo alla strategia nazionale”.
Un pilastro altrettanto rilevante riguarda la promozione dell’innovazione e delle partnership, insieme all’integrazione sempre più stretta tra transizione verde e trasformazione digitale, considerate una leva unica per sostenere una crescita competitiva e duratura. A ciò si affianca la necessità di prestare particolare attenzione alle piccole e medie imprese, garantendo loro un accesso più semplice agli strumenti finanziari necessari per affrontare la transizione ecologica. Parallelamente, la valorizzazione della formazione e della conoscenza si conferma un motore decisivo di competitività per le filiere, mentre il rafforzamento del ruolo delle amministrazioni locali è ritenuto essenziale per assicurare l’implementazione efficace delle politiche di sostenibilità sui territori.
“L’Italia si conferma tra i leader europei nella gestione dei rifiuti con risultati superiori alla media dell’Unione. I numeri dell’economia circolare testimoniano un sistema produttivo solido e competitivo. Negli ultimi cinque anni il valore aggiunto è in crescita e il settore coinvolge oltre 600mila lavoratori. Tuttavia, per mantenere questa rotta dobbiamo rafforzare la capacità di innovazione: il numero di brevetti legati al riciclo e ai processi circolari è ancora inferiore rispetto ai nostri competitor come Germania, Francia e Spagna. Per questo servono politiche mirate, più investimenti e una collaborazione sempre più stretta tra pubblico e privato, così da sostenere un modello di sviluppo davvero sostenibile e orientato al futuro", ha concluso Lara Ponti, vicepresidente di Confindustria per la transizione ambientale e obiettivi Esg.
Asl Gallura, 'dopo raccolta portarli all'Ispettorato Micologico'... 
"Io penso che abbiano fatto bene". Così Laura Efrikian, ospite oggi a La volta buona, ha commentato la scelta delle gemelle Kessler di ricorrere al suicidio assistito, decisione che nei giorni scorsi ha accesso un dibattito pubblico.
Interpellata da Caterina Balivo, l'attrice ha espresso il suo punto di vista: "Io penso tutto il bene possibile, soprattutto perché lo hanno scelto loro. Nasciamo e poi cosa dobbiamo fare? Vivere per forza fino a quando decide il destino?".
Secondo Efrikian è possibile che le gemelle abbiano preso la decisione insieme anche per le condizioni di salute forse difficili: "Può essere che abbiano deciso in armonia che non era più ora di continuare, magari non stavano bene, qualunque cosa sia successa io trovo che loro siano state coraggiose e io farò così", ha aggiunto. "Se penserò - ha aggiunto l'attrice - che non avrò più le possibilità di fare le cose che voglio io non voglio pesare sui miei figli e diventare una specie di ortaggio, io voglio farla finita". Parole che hanno ottenuto l'approvazione dal pubblico in studio.

Caltagirone Editore comunica che, a partire dal 2 dicembre, Roberto Napoletano assumerà l’incarico di direttore de Il Messaggero.
Nato a La Spezia nel 1961, Napoletano torna alla guida del quotidiano di Roma che ha già diretto dal 2006 al 2011 passando successivamente alla direzione de Il Sole24ore. Dall’aprile del 2024 Napoletano ha ricoperto il ruolo di direttore de Il Mattino di Napoli.
L’Editore, si legge in una nota ringrazia il direttore uscente, Massimo Martinelli, che assumerà la direzione del Master in Giornalismo e Media Communication “Paolo Graldi” e rivolge a Napoletano i migliori auguri di buon lavoro.
Contestualmente, Caltagirone Editore comunica che sempre dal 2 dicembre Vincenzo Di Vincenzo sarà il direttore del quotidiano Il Mattino. Nato a Napoli nel 1959, Di Vincenzo ha svolto la sua carriera all’interno dell’agenzia Ansa dove ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità a Napoli, Roma e Milano. Dallo scorso 27 maggio Di Vincenzo ha ricoperto il ruolo di Vice Direttore del quotidiano. "L’Editore rivolge a Vincenzo Di Vincenzo i migliori auguri di buon lavoro e ringrazia il direttore uscente Roberto Napoletano", si legge nella nota.
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