(Adnkronos) - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato oggi, mercoledì 28 maggio, al Quirinale i magistrati ordinari in tirocinio. "La nostra Costituzione nel lungimirante e prezioso sistema istituzionale che ha disegnato persegue l’obiettivo di mantenere equilibrio tra i vari poteri dello Stato, assegnando all'Ordine giudiziario la tutela dei diritti fondamentali di ciascuno. Nessun potere dello Stato – nessuno - è immune da vincoli e controlli. La stessa sovranità popolare viene esercitata 'nelle forme e nei limiti stabiliti dalla Costituzione', come questa dispone nel suo primo articolo". "Il rigore morale e la professionalità elevata sono la risposta più efficace ad attacchi strumentali intentati per cercare di indebolire il ruolo e la funzione della giurisdizione e per rendere inopportunamente alta la tensione tra le istituzioni". "La condizione di legittimazione dell'Ordine giudiziario risiede anzitutto nella fiducia che i cittadini nutrono nei confronti della giustizia. Questa fiducia non va confusa con consenso popolare sulle sue decisioni. Nel giudizio l'accertamento dei fatti e l'affermazione del diritto devono avvenire senza subire alcuna influenza o ricercare approvazioni esterne".
"Sono certo che, nel corso della vostra attività - aggiunge Mattarella -, vi impegnerete per mantenere fede al ruolo che vi conferisce la Repubblica, svolgendo le vostre funzioni con la doverosa dedizione e la necessaria umiltà; qualità che, insieme al senso della misura e all'impegno, vi saranno preziose per affrontare la fatica e la responsabilità delle vostre funzioni, sia come giudici sia come pubblici ministeri".
"La nostra Costituzione assicura alla magistratura indipendenza e autonomia - ha detto il Capo dello Stato -, affinché possa decidere in modo imparziale, senza influenze o condizionamenti, anche quelli derivanti da eventuali pregiudizi personali". "L'appartenenza all'ordine giudiziario impone un alto senso di responsabilità, dalla cui osservanza dipende in ampia misura la credibilità della stessa funzione giudiziaria" aggiunge. "L'esercizio rigoroso del senso di responsabilità - sottolinea - è quindi un risvolto necessario dell'indipendenza e dell'autonomia, che esige qualificazione professionale, rispetto puntuale della deontologia, irreprensibilità nei comportamenti individuali".
"Giudici e pubblici hanno dunque il dovere di essere e apparire - apparire ed essere - irreprensibili e imparziali, in ogni contesto, anche nell'uso dei social media, con la consapevolezza che, nei casi in cui viene - fondamentalmente - posto in discussione il comportamento di un magistrato, ne può risultare compromessa la credibilità della magistratura".
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(Adnkronos) - "Con il suo passato poteva fare la vittima e invece si sta raccontando con dignità". Così un utente ha commentato l'intervista che Mario Balotelli ha rilasciato a Belve, andata in onda ieri, martedì 27 maggio.
Un racconto, quello del calciatore italiano, sincero , autentico e privo di filtri. Un 'Super Mario' mai visto prima, come suggerivano le anticipazioni. E così è stato, ecco perché le sue dichiarazioni hanno convito proprio tutti.
Per anni Balotelli è stato raccontato come l'uomo dalla testa calda. Un’immagine costruita attorno a un fisico imponente, un carattere spesso giudicato 'difficile' e una serie di episodi controversi. O meglio dire polemiche. Ma con Francesca Fagnani, Balotelli ha messo da parte il suo scudo, fatto cadere qualsiasi maschera, da "maschio scarface”, tanto per citare Massimo Ferrero, altro ospite della Fagnani, e ha scelto di essere semplicemente, trasparente.
Risposte date di getto, senza pensarci più di alcuni secondi. Anche per ammettere verità scomode. Come quando la conduttrice gli ricorda, a proposito delle orribili offese razziste subite in carriera, quando a Roma (a Ponte Milvio) due persone gli lanciarono banane. "Non lo rifaranno, penso se lo ricordino!" dice Balotelli. "Li ha menati?" chiede quindi la giornalista. "No…", risponde lui con un malcelato sorriso.
Ma questa non è stata la prima e nemmeno l’ultima volta che Balotelli veniva deriso per il colore della sua pelle. Da bambino, ad esempio ha raccontato, che si sentiva ‘escluso’. Così tanto da chiedere alla maestra “se anche il suo cuore fosse nero” e che cercava di colorarsi la pelle con il pennarello rosa.
Parole che hanno toccato da vicino i telespettatori di Belve. “Mi aspettavo un pallone gonfiato e invece sto scoprendo un Balotelli sincero e autoironico”, ha scritto un utente. Anche volti noti della televisione, come Antonella Clerici hanno commentato positivamente: “Balotelli esce bene in questa intervista. La sincerità reale paga sempre”.
Mario Balotelli, nonostante sia nato e cresciuto in Italia, ha ottenuto la cittadinanza soltanto a 18 anni. “Finalmente”, è stata la prima cosa che ha pensato, ha detto. “Non credo che quello che sia successo a me sia la normalità… ci ho sofferto abbastanza”, ha ammesso, con educazione senza sputare veleno contro nessuno.
Le sue risposte, spesso, sono monosillabi. Raramente si lascia andare a grandi spiegazioni, anche quando ha parlato del test di Dna per la paternità della figlia, dove ha ammesso che ancora oggi lo rifarebbe. Ma in ogni caso, anche quelle risposte, brevi, sono state apprezzate. Un contrasto forte rispetto ad altri ospiti passati da Belve. C’è chi ha riportato a galla il disastro di Teo Mammucari. Quando il comico, poco dopo l’inizio dell’intervista, ha abbandonato lo studio di Belve, perché irritato dall’atteggiamento e dalle domande poste da Francesca Fagnani. "Troppo graffianti”, le aveva giudicate, scatenando una polemica che ancora oggi non è stata dimenticata.
O senza la necessità di andare troppo lontano, basti pensare al tono polemico poco gradito al pubblico di Michele Morrone che aveva il ‘desiderio’ di accomodarsi sullo sgabello di Belve per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, risultando però fin troppo ‘provocatorio’.
Balotelli no, Mario preferisce essere sincero. “Far uscire l’uomo dal personaggio è merito del giornalista, ma succede solo se davanti si trova una persona vera”, ha scritto un utente. Per questo il confronto ha funzionato e il risultato è un ritratto autentico, come poche volte visto prima.
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(Adnkronos) - “Abbiamo proposto questo incontro per permettere ai decisori di conoscere meglio le realtà della moderna distribuzione e quindi di tenere in considerazione nel processo normativo tante sfaccettature”. Così Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione, a margine dell’evento ‘Osservatorio Retail: le prospettive della nuova legislatura europea per le imprese della distribuzione moderna’ presso l'Ufficio del Parlamento europeo a Milano.
Diversi i temi trattati durante l’incontro, a cui erano presenti europarlamentari e imprese del settore. In particolare, il dibattito si è concentrato sulle politiche che l’Unione Europea sta portando avanti negli ultimi anni e sull’impatto delle normative che riguardano le tematiche ambientali e l’innovazione, gli investimenti digitali, l’energia, i rapporti di filiera e il mercato unico.
“Il settore – spiega Buttarelli – condivide gli obiettivi che l’Europa si è posta. Le nostre imprese da tempo hanno avviato investimenti in questa direzione, è importante però che questi vengano sostenuti”. Il presidente di Federdistribuzione si è poi augurato che questo evento possa ripetersi per rimanere aggiornati sui percorsi normativi.
(Adnkronos) - Metro Italia ha inaugurato a Pontedera (Pisa) il terzo deposito dedicato al canale Food service distribution (Fsd), che si affianca ai punti vendita e al marketplace (www.metro.it) dell’azienda specializzata nel commercio all’ingrosso nel settore horeca. La nuova struttura di 9.000 metri quadrati è situata all’interno di un più ampio polo logistico di 26.000 mq sviluppato lungo la direttrice Firenze-Pisa-Livorno (Fi-Pi-Li) da Logistic capital partners (Lcp), società indipendente specializzata nell'investimento, nello sviluppo e nella gestione di asset logistici. Operativa da metà aprile 2025, la struttura ha una capacità di servire un gran numero di clienti horeca – tra cui ristoranti, bar, pizzerie e locali stagionali – per permettere a Metro di diventare il leader in Toscana e bassa Liguria. Nell’anno fiscale 2023-2024 Metro ha registrato un fatturato di oltre 140 milioni di euro in Toscana e con la nuova struttura l’obiettivo nel lungo periodo è di raddoppiarlo.
“L’inaugurazione del nostro terzo deposito dedicato alle consegne dirette ai nostri clienti si inserisce nella più ampia strategia di crescita sul territorio italiano, con l’impegno di essere sempre più vicini ai professionisti dell’horeca con l’unica offerta multicanale del settore in Italia. Questa struttura dedicata al nostro canale food service distribution è un investimento concreto in uno dei territori a più alto potenziale per l’horeca in Italia e si affianca a quelle già operative nelle aree metropolitane di Milano e Roma. La struttura lavorerà in forte sinergia con i nostri punti vendita di Firenze, Sesto Fiorentino, Lucca e Pisa, permettendoci di presidiare con la nostra offerta multicanale una regione per noi estremamente importante”, dichiara David Martinez Fontano, ceo di Metro Italia.
“All’atto della firma del contratto con Metro a marzo 2024, l’accordo era quello di consegnare l’immobile e garantire l’operatività entro lo stesso periodo del 2025. Così è avvenuto e siamo molto orgogliosi di questo successo frutto della stretta e proficua collaborazione tra Lcp, Metro e la società di costruzione Pgm. Questo traguardo suggella i primi 10 anni di attività di sviluppo e costruzione di Lcp in Italia, in cui la società ha sempre fornito ai propri clienti soluzioni immobiliari di altissima qualità tecnica, orientate al rispetto dell’ambiente, in contesti di mercato strategici e ad alto potenziale di sviluppo futuro, quale, per l’appunto, la Toscana e la zona di Pontedera”, afferma Andrea Benvenuti, managing director sviluppo e costruzione di Lcp.
La Toscana è per Metro un territorio di grande interesse, con un potenziale per i distributori horeca di circa 2 miliardi di euro. Metro opera in Toscana dal 1974 con quattro punti vendita a Firenze, Sesto Fiorentino, Pisa e Lucca e collabora con più di 60 piccole e medie imprese produttrici del territorio. L’assortimento del deposito conta circa il 5% di specialità enogastronomiche toscane. La struttura di Pontedera, caratterizzata da un modello di operatività continua con preparazione dei mezzi a partire dal pomeriggio e consegne effettuate dalle 7 alle 19 tutti i giorni, è sviluppata secondo i più avanzati standard logistici e ambientali: impianto fotovoltaico da 400 kWp in autoconsumo, certificazione Breeam excellent e progettazione basata sul 'carbon lifecycle assessment', per ridurre il consumo di anidride carbonica fino al raggiungimento di emissioni nette zero.
Presente in Italia in 16 regioni con 47 punti vendita e 3 depositi dedicati al canale Food Service Distribution (FSD), l’Insegna permette ai propri clienti di scegliere tra l’acquisto fisico in punto vendita, il servizio di consegna diretta presso le attività horeca (food service distribution) e l’acquisto di attrezzature professionali su Mercato online (www.metro.it), il marketplace che mette a disposizione di tutti oltre 250.000 referenze.
(Adnkronos) - “Muoviti Italia è un'iniziativa su cui abbiamo scommesso e stiamo scommettendo parecchio per cambiare la mobilità delle città italiane nel ventunesimo secolo”, ha dichiarato Andrea Vota, Head of Public Policy & Regulatory Affairs Southern Europe di Bolt, piattaforma internazionale di mobilità urbana, durante la presentazione del progetto Muoviti Italia per la mobilità on demand, presso la Camera dei deputati.
“Sappiamo che c'è una forte richiesta di servizi come quello della mobilità on demand, della mobilità in sharing, e per questo abbiamo voluto partecipare all'iniziativa con altri settori economici, perché in realtà la mobilità è sicuramente dei cittadini, sicuramente di quanti milioni visitano il nostro paese, ma anche di tanti settori economici che vivono di mobilità, il commercio, il turismo e tanti altri. Qual è la situazione della mobilità nelle grandi città italiane? Purtroppo quella che vediamo tutti e che vedono piattaforme come quella che rappresento io. Se vogliamo fare un paragone con le principali capitali europee come Parigi, Londra, nelle principali città italiane c’è una scarsa presenza di servizi come Ncc e Taxi”, conclude Vota.
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(Adnkronos) - Cristiano Giuntoli in bilico alla Juventus? Il dirigente bianconero potrebbe veder ridimensionato il suo ruolo e addirittura lasciare Torino dopo un solo anno dal suo arrivo, con il management che starebbe pensando a una rivoluzione drastica dopo una stagione al di sotto delle aspettative, nonostante la qualificazione in Champions League agguantata all'ultima giornata. E dalla Francia sono sicuri che il suo sostituto sarà Damien Comolli, presidente del Tolosa.
Secondo quanto riporta L'Equipe infatti, Comolli avrebbe deciso di lasciare il Tolosa, dopo il decimo posto raggiunto in Ligue 1 e cinque anni nel club francese, con cui ha vinto anche la Coppa di Francia nel 2023. E secondo il giornale transalpino la sua destinazione sarebbe proprio la Juventus.
A pesare sul bilancio di Giuntoli, artefice del terzo scudetto partenopeo conquistato due anni fa con Spalletti, oltre ai risultati sarebbero anche alcune scelte discutibili sul mercato, tra acquisti sbagliati e cessioni affrettate, soprattutto di giovani promettenti 'usati' per fare cassa. Il caso Huijsen, appena ceduto dal Bournemouth al Real Madrid per circa 60 milioni, è un esempio. Inoltre pesa il fallimento del progetto Thiago Motta, scelto proprio da Giuntoli e sostituito in corsa da Igor Tudor.
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(Adnkronos) - Nuova evasione dal carcere di Bollate. Una 55enne ammessa a lavorare all'esterno della struttura non è rientrata nell'istituto al termine del proprio turno di lavoro presso la ditta per cui è impiegata. A darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe. La donna si trova in carcere per vari reati "tra i quali rapina a mano armata, furto aggravato e legge armi. Immediatamente, è stato allertato tutto il personale presente e fuori servizio ed iniziava la ricerca della donna evasa”, afferma in una nota il vicesegretario regionale Matteo Savino.
"La priorità, adesso, è catturare l’evasa - sottolinea il segretario generale del Sindacato, Donato Capece - ma una riflessione va necessariamente fatta su quanto avvenuto. Va necessariamente ripensato il concetto di fondo della pena alternativa al carcere, superando l'idea che essa possa essere la conseguenza di un automatismo di legge ad essa spesso connessa e non, invece, un vero e proprio istituto premiale per chi sconta la pena". Un'evasione che secondo Capece "è la conseguenza dello smantellamento, negli anni, delle politiche di sicurezza dei penitenziari".
(Adnkronos) - Il tribunale monocratico di Roma ha assolto oggi, mercoledì 28 maggio, con la formula 'perché il fatto non sussiste', Giacomo Celluprica, compagno di Camilla Sanvoisin, dall'accusa di detenzione ai fini di cessione di stupefacenti, in relazione ai flaconi di metadone, rinvenuti nella sua abitazione alla Giustiniana lo scorso febbraio, quando la 25enne venne trovata morta. Per il ragazzo, oggi in aula, il pm aveva chiesto una condanna a tre anni. Subito dopo i fatti, aveva riferito di aver assunto droga con Camilla e di essersi poi profondamente addormentato fino a quando, al risveglio, ha trovato la ragazza inerte accanto a lui e ha chiamato i soccorsi.
Sulla morte della giovane a piazzale Clodio l'inchiesta è ancora in corso. "E' stato chiarito che le sostanze che la ragazza aveva assunto non sono state cedute da Celluprica – commenta il difensore del 35enne, l'avvocato Alessandro De Federicis –. La consulenza tossicologica conferma la sua estraneità da questa tragica vicenda".
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(Adnkronos) - Nuovo outfit e nuovo look, con tanto di taglio di capelli, per Carlos Alcaraz al Roland Garros 2025. Il tennista spagnolo oggi, giovedì 29 maggio, ha superato il secondo turno nel torneo parigino, secondo Slam della stagione dopo l'Australian Open, vinto da Jannik Sinner, battendo l'ungherese Fabian Marozsan in tre set, dopo aver superato all'esordio l'azzurro Giulio Zeppieri.
Alcaraz, campione in carica, si è presentato sulla terra rossa francese con un completo che non è passato inosservato e in totale controtendenza rispetto a quello viola sfoggiato negli ultimi Internazionali d'Italia, poi vinti trionfando in finale proprio contro Sinner, ma non solo. Perché a far discutere, in queste ore, è anche il taglio di capelli di Carlitos.
Rispetto all'esordio contro Zeppieri, oggi Alcaraz ha sfoggiato anche un nuovo taglio di capelli. Si tratta di un 'doppio taglio' piuttosto marcato, con rasatura a pelle ai lati, ma con linee piuttosto irregolari, che non 'aiutano', per usare un eufemismo, la sua immagine in mondovisione. In tanti infatti, su X, come sempre accade in questi casi, lo hanno fatto notare: "È stato emesso un mandato di cattura per l’individuo che ha tagliato i capelli ad Alcaraz", ha scritto un utente, "Carlos ha un taglio di capelli orribile", gli ha fatto eco un altro. E poi c'è anche chi non risparmia la maglia scelta per il torneo: "Tra taglio di capelli e maglia a righe look da detenuto per Alcaraz".
Lo spagnolo si è infatti presentato a Parigi con una maglietta bianca a strisce nere con contorni blu acceso e pantaloncini neri. Il completo, ovviamente griffato Nike, sta facendo discutere tifosi e appassionati sul web, che si dividono tra chi critica la scelta e chi la esalta, ma nasconde dietro di sé un motivo di base che vuole omaggiare la cultura sportiva francese. Alcaraz ha scelto questo abbinamento infatti in onore del rugby, sport che in Francia ha una rilevanza nazionale, con la selezione transalpina tra le più forti al mondo.
Leggi tutto: Alcaraz vince, ma il look fa discutere. Critiche a completo e taglio di capelli
(Adnkronos) - "Come mai non ci sarà Tony Effe? È incinto, ma forse ci farà una sorpresa". Così Carlo Conti ha spiegato l'assenza del rapper romano dal cast dei Tim Summer Hits 2025. Dietro le parole ironiche del conduttore, tuttavia, si cela la possibilità concreta di un’apparizione a sorpresa di Tony Effe durante i concerti in programma a Roma, in Piazza del Popolo, dal 7 al 10 giugno.
Sono oltre ottanta gli artisti che si esibiranno in Piazza del Popolo, molti di questi hanno preso parte all'ultima edizione del Festival di Sanremo 2025, condotto proprio da Carlo Conti. Ma rimane sospetta l'assenza di Tony Effe. "È incinto", ha scherzato Carlo Conti facendo riferimento all'annuncio della gravidanza di Giulia De Lellis, compagna di Tony Effe.
"Chissà, magari a Tim summer hits potrebbe essere lui una delle sorprese. Del resto a Sanremo ha cantato in romanesco 'Damme 'na mano' e quindi potrebbe essere questa l'occasione per dare una mano a lui e fare pace", ha aggiunto Carlo Conti, alludendo all'esclusione del rapper dal concerto di Capodanno di Roma e alle polemiche che ne erano seguite.
Un’occasione che potrebbe dare il via a una simbolica riconciliazione con il sindaco Roberto Gualtieri, anche dopo che Tony Effe, in un video di presentazione del suo live del 6 luglio al Circo Massimo, mentre palleggia con l'ex capitano della Roma Francesco Totti, con una pallonata colpisce il cartellone elettorale del sindaco della Capitale.
E proprio a Gualtieri, durante la conferenza, è stata fatta una domanda su quel video. "L'ha fatta sorridere?", ha chiesto un giornalista. "Non mi ha suscitato particolari reazioni. Pubblicizza un concerto al Circo Massimo... Massima libertà, nulla di che", ha tagliato corto il primo cittadino della Capitale.
Leggi tutto: Tony Effe assente ai Tim Summer Hits, Carlo Conti spiega: "È incinto"
(Adnkronos) - Il tecnico della Roma Claudio Ranieri è giunto al Teatro Cucinelli a Solomeo per il lancio dei 100 migliori giovani giocatori in lizza per l’European Golden Boy al Teatro Cucinelli a Solomeo. All’arrivo del tecnico giallorosso un abbraccio con il padrone di casa Brunello Cucinelli, poi le parole di Adriano Galliani e la standing ovation del pubblico presente nel Teatro. “Lui è il più bravo di tutti, dopo 50 anni dico quello che penso”, ha detto Galliani con Ranieri che ha ringraziato e poi è salito sul palco.
Leggi tutto: Ranieri all'European Golden Boy, ovazione e abbraccio con Cucinelli
(Adnkronos) - E' in corso alla procura di Busto Arsizio nel varesotto l'interrogatorio di un conoscente di Vasilica Potincu, indagato per l'omicidio della 35enne rumena trovata domenica mattina morta, con un coltello conficcato nella schiena, in un appartamento a Legnano, nel Milanese, utilizzato dalla vittima per svolgere attività di escort.
Scartata l'ipotesi che ad uccidere la donna sia stato l'ex marito, un connazionale 38enne che domenica sera si è costituito a Brescia per reati predatori per cui era stato condannato in Romania (su di lui pendeva dal 15 maggio scorso un mandato d'arresto europeo), le indagini sull'omicidio, condotte dai carabinieri del gruppo di Rho e del nucleo investigativo di Milano e coordinate dal pm di Busto Arsizio Ciro Caramore, si sono indirizzate sul giro di clienti che la vittima accoglieva nell'appartamento.
Analizzato i filmati delle telecamere del comune di Legnano, i conta targhe e le celle telefoniche, gli investigatori sono arrivati al conoscente di Vasilica. L'abitazione dell'uomo, residente nel Milanese, ma non a Legnano, è stata perquisita questa mattina.
Leggi tutto: Omicidio Vasilica Potincu, svolta nelle inchiesta: c'è un indagato
(Adnkronos) - Per il disagio giovanile "il problema nasce anche dai cellulari, dal web, dove spesso ci sono informazioni che a volte sono negative" invece che "culturali, etiche".
Lo ha detto il capogruppo di Fi alla Camera, Paolo Barelli, intervenendo alla Maratona Bullismo in corso al Palazzo dell'Informazione dell'Adnkronos a Roma, in cui viene presentato il primo rapporto dell'Osservatorio nazionale bullismo e disagio giovanile. "Non so -sottolinea- come far fronte a questi problemi, ma certo ci sono preoccupazioni oggettive, fondamentale resta l'insegnamento della famiglia e degli adulti, e una scuola che possa intervenire".
"I giovani dovrebbero fare due o tre ore di sport a scuola ma dove sono le strutture? Le palestre?", si domanda l'azzurro, ricordando che "il ministro ha detto che ci sarà un miliardo di investimenti sulle palestre scolastiche". "Le società sportive -dice- si sono sostituite allo Stato. Lo sport per i giovani è un elemento molto importante".
“Il bullismo ha a che fare con lo sport ma credo che lo sport c’entri fino a un certo punto. Lo sport credo possa rappresentare invece un’area un po’ più protetta, più facilmente assistita data la presenza di istruttori, di allenatori e delle famiglie che guardano. C’è una rete di protezione che aiuta a far stare bene i ragazzi”.
“Le attività sportive ovviamente sono indirizzate ai giovani perché conoscere e vedere una serie di regole è utile, anche se non credo possano essere risolutive. Ci possono essere anche esempi non per forza piacevoli nel mondo dello sport, può accadere nelle relazioni tra i giovani. Non ho ricette - continua Barelli - per risolvere il problema del bullismo che nasce dai telefoni, dal web, dove l’educazione del giovane si concentra sull’acquisizione veloce di dati ma che non sono riconducibili a una progressione di crescita culturale, morale ed etica. Ci possono essere mezzi meno rapidi che potrebbero però far inserire nella mente dei giovani in maniera più radicata dei concetti che poi possono rivelarsi utili nella crescita dell’individuo. Non so quale possa essere la cura delle evoluzioni negative che ci sono nella società che influenzano i giovani portando a preoccupazioni oggettive. È fondamentale il sostegno degli adulti, lo avete detto con gli studi e i dati, perché possono segnalare le cose giuste o sbagliate da fare, ma chi stabilisce cosa giusto e cosa sbagliato?”
“È chiaro che la mela marcia, il mal costume, non deriva per forza dalla storia o dalla tradizione ma è chiaro che nell’ambito sportivo ci siano dei punti di osservazione quindi la soluzione è obbligare i giovani a fare ogni giorno 2-3 ore di sport per controllarli? Bene, ma non ci sono le palestre. Evidentemente non. È colpa di questo o quel governo, questo o quel ministro. L’organizzazione sportiva - sottolinea il Presidente Fin - non è utile alla società come era prima perché i problemi sono aumentati. Noi rimaniamo tutti a disposizione per vedere come si possa cambiare la situazione ma la famiglia e la scuola hanno un ruolo più importante dello sport", conclude Barelli.
Leggi tutto: Barelli: "Lo sport per i giovani è un elemento molto importante"
(Adnkronos) - Rilanciare il tema della prevenzione vaccinale come strumento centrale per un invecchiamento attivo e in salute, in linea con le indicazioni del Piano nazionale prevenzione vaccinale (Pnpv) e con le priorità emergenti nella gestione delle cronicità e della fragilità. E' l'obiettivo del convegno 'La prevenzione vaccinale nell'adulto come motore di longevità', promosso dalla Fondazione Longevitas in collaborazione con esperti, istituzioni sanitarie e rappresentanti delle categorie professionali, che si è svolto al Consiglio regionale del Lazio. L'evento è stato realizzato con il contributo non condizionante di Gsk e A casa tua.
Nel ringraziare la Fondazione Longevitas, il presidente del Consiglio regionale Antonello Aurigemma ha evidenziato che l'aumento dell'età media della popolazione "dimostra l'importanza della ricerca in ambito scientifico, ma anche e soprattutto il ruolo fondamentale della prevenzione. In tal senso, ha una grande rilevanza anche la vaccinazione in età adulta. Per questo - ha sottolineato - è importante fare rete, in un'ottica di collaborazione sinergica, coinvolgendo tutti gli attori protagonisti: pensiamo ai medici di medicina generale, alle farmacie". Invitando ciascuno a "fare la propria parte", Aurigemma ha ricordato che "le farmacie hanno effettuato un grande lavoro per la vaccinazione ai tempi del Covid. Con la loro diffusione capillare, hanno fornito un prezioso contributo in termini di prevenzione" e rappresentano "un vero presidio sanitario: basti pensare alle aree più interne o ai piccoli Comuni. Per tutti questi motivi, è fondamentale - ha rimarcato - una giusta sinergia tra tutte le parti coinvolte".
Al centro del dibattito il ruolo dei vaccini per adulti e fragili, in particolare per patologie come l'Herpes zoster, le opportunità offerte dalla vaccinazione in farmacia e la necessità di un approccio proattivo da parte della medicina generale. Sono stati discussi i dati della survey condotta da Cittadinanzattiva Lazio su cittadini e operatori, che ha evidenziato carenze importanti in termini di informazione, accessibilità e fiducia verso la prevenzione vaccinale. "Nel Lazio si sta finalmente parlando in modo più serio di prevenzione vaccinale in età adulta - ha osservato Eleonora Selvi, presidente della Fondazione Longevitas - ma i numeri ci dicono che c'è ancora moltissimo da fare. Serve una maggiore integrazione tra medicina di base, farmacie, sanità pubblica e cittadinanza attiva, con l'obiettivo di costruire un vero e proprio ecosistema della prevenzione nel territorio regionale. Abbiamo tutte le competenze e gli strumenti per fare meglio: è il momento di passare dall'intenzione all'attuazione".
Leggi tutto: Vaccini motore di longevità, 'negli adulti leva strategica per invecchiamento attivo'
(Adnkronos) - Ismea rafforza il suo impegno nella modernizzazione e nell’innovazione dell’agricoltura italiana, con un articolato programma di attività informative, formative e pratiche dedicate all’impiego delle applicazioni di osservazione della Terra. L’Istituto mira a supportare imprenditori agricoli, consulenti e operatori - pubblici e privati - nella transizione verso modelli di gestione aziendale e territoriale più sostenibili e innovativi, favorendo l’integrazione dei dati satellitari nei processi decisionali e operativi e diffondendo la conoscenza di tecnologie che permettono di migliorare l’efficacia e l’efficienza sia dei processi amministrativi sia della gestione quotidiana delle imprese agricole.
In un’ottica di cooperazione interistituzionale, Ismea ha attivato le prime collaborazioni con Regioni, mondo accademico, enti pubblici e privati competenti in materia agricola, nonché con imprese specializzate nei servizi satellitari applicati all’agricoltura. Tali sinergie hanno portato alla sperimentazione di percorsi formativi e di addestramento per i consulenti del settore e alla definizione di schemi di cooperazione tra istituzioni. Le proposte progettuali si sono finora concretizzate in 3 corsi di formazione in altrettante regioni italiane, che hanno visto la partecipazione di circa 150 utenti, affiancati da 25 esperti e relatori e 4 università. Il progetto ha coinvolto 15 realtà, tra pubbliche amministrazioni ed enti territoriali, e 3 aziende specializzate in tecnologie satellitari.
Ismea ha inoltre rappresentato l'esperienza acquisita in occasione della general assembly degli EU Space Network organizzata lo scorso aprile a Venezia ed ha promosso un’attività di reskilling e upskilling per i professionisti e in ambiti formativi specifici finalizzati a colmare i gap di competenze individuati in materia di osservazione della Terra. Per il suo ruolo proattivo su queste tematiche, Ismea, già Copernicus academy, è entrata a far parte della più ampia famiglia dei Copernicus ambassador, un attestato che lo conferma come punto di riferimento per le comunità di utenti e promotore della diffusione delle applicazioni satellitari nel settore agricolo e rurale. “L'impegno di Ismea attraverso le competenze - spiega il direttore generale Sergio Marchi - punta a rafforzare la competitività e la sostenibilità economica e ambientale del settore primario. L’obiettivo è anche quello di migliorare la qualità dei processi, ottimizzare i consumi irrigui e l’impiego dei mezzi tecnici e, non ultimo, di diffondere la cultura della gestione integrale dei rischi”.
(Adnkronos) - "Il carcinoma uroteliale, noto anche come tumore alla vescica, è il quinto tumore più frequente in generale e il quarto più frequente negli uomini, ma, purtroppo, ancora troppo poco conosciuto dalla popolazione". Così Edoardo Fiorini, presidente Associazione Palinuro, Pazienti liberi dalle neoplasie uroteliali, in occasione del tour di sensibilizzazione sul tumore uroteliale 'Non girarci intorno', promosso da Merck. L'iniziativa, pensata per il Bladder Cancer Awareness Month, si lega al Giro d'Italia, uno degli eventi sportivi più seguiti nel nostro Paese, di cui la farmaceutica è official partner e del quale segue le tappe, proponendo al villaggio del Giro uno stand dove il pubblico riceve materiali divulgativi sulla patologia e partecipa a momenti di 'edutainment'.
Il carcinoma uroteliale è una patologia con sintomi aspecifici. "Molti - spiega Fiorini - sono simili a quelli di una cistite, pertanto i medici di medicina generale tendono a curarla come tale per mesi, se non per anni, con la conseguenza che quando si scopre che è un tumore della vescica magari è un po' troppo tardi. Sicuramente è una patologia che ha diverse implicazioni soprattutto perché, al di là degli aspetti clinici, ci sono anche degli aspetti sociali e psicologici che affliggono purtroppo il paziente". Difficile anche la prevenzione. "Sfortunatamente si tratta di una patologia che non ha possibilità di screening - evidenzia il presidente di Palinuro - ed ecco perché noi sensibilizziamo la popolazione affinché cerchi di cogliere un potenziale segnale che si evidenzia durante la minzione: il sangue nelle urine". In presenza di questo segno clinico "è fondamentale correre dal medico - avverte - Bisogna vincere una certa resistenza: abbiamo visto in più di un'occasione che, quando si parla a una persona sana di tumore, questa tende normalmente a girare la testa dall'altra parte".
Tra i fattori di rischio c'è il fumo. Il 50% di chi ha una diagnosi di tumore della vescica è fumatore, "ecco perché le persone vanno sensibilizzate anche attraverso campagne di informazione - afferma Fiorini - Occasioni come 'Non girarci intorno' sono importanti perché toccano un pubblico molto ampio e sensibilizzano verso la prevenzione, la corretta alimentazione e lo sport anche le persone sane. A questa iniziativa partecipa anche uno dei nostri volontari, una persona che purtroppo non ha avuto una diagnosi precoce, è stato operato e dopo ha ripreso in mano la sua vita, ricominciando a fare le cose che fanno tutte le persone in salute, compreso andare in bicicletta. Questa è una bellissima testimonianza a favore della prevenzione della malattia che, come associazione, vogliamo dare, con la consapevolezza che oggi la ricerca aiuta sempre di più i pazienti a superare la patologia, riprendendo in mano la vita".
Leggi tutto: Tumori, Fiorini (Palinuro): "Cancro vescica quinto più frequente, serve informazione"
(Adnkronos) - La variante Nimbus sotto i riflettori, mentre il Covid torna ai livelli di un anno fa. E' il quadro delineato dall'Oms nell'alert di oggi, 28 maggio 2025. "Da metà febbraio 2025, secondo i dati disponibili dai siti sentinella, l'attività globale di Sars-CoV-2 è in aumento, con un tasso di positività ai test che ha raggiunto l'11%, livelli che non si osservavano da luglio 2024", segnala l'Organizzazione mondiale della sanità nell'alert pubblicato per fare il punto sull'andamento di Covid-19 in queste ultime settimane e su un quadro che sta cambiando, con l'ascesa di una nuova variante che si affaccia sulla scena globale, NB.1.8.1.
L'aumento, spiega l'Oms, si osserva principalmente nei Paesi del Mediterraneo orientale, del Sudest asiatico e delle regioni del Pacifico occidentale. E per quanto riguarda le varianti in circolazione, dall'inizio del 2025 l'andamento globale - segnala l'agenzia Onu per la salute - ha subito una leggera variazione: la circolazione di LP.8.1, che era ormai diventata dominante in vari Paesi del mondo, Stati Uniti compresi (è anche la variante a cui si raccomanda di mirare i vaccini per le prossime campagna vaccinali, per esempio in Europa), adesso è in calo e c'è invece la segnalazione di NB.1.8.1, classificata come variante sotto monitoraggio (Vum) per l'Oms.
Questa variante, già ribattezzata 'Nimbus' dai cacciatori di varianti e dagli esperti sui social, è in aumento, e ha raggiunto il 10,7% delle sequenze globali segnalate a metà maggio.
I recenti aumenti dell'attività di Sars-CoV-2 "sono sostanzialmente in linea con i livelli osservati nello stesso periodo dell'anno scorso", puntualizza l'Oms. Tuttavia, "manca ancora una chiara stagionalità nella circolazione del Sars-CoV-2 e la sorveglianza è limitata. Un monitoraggio continuo è essenziale", ammonisce l'agenzia.
L'Oms raccomanda a tutti gli Stati membri di "continuare ad applicare un approccio integrato e basato sul rischio alla gestione del Covid-19, come delineato nelle raccomandazioni permanenti del direttore generale. Nell'ambito di programmi completi di controllo del Covid, la vaccinazione rimane un intervento chiave per prevenire la malattia grave e i decessi dovuti al Covid, in particolare tra i gruppi a rischio".
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(Adnkronos) - "Per anni abbiamo trattato i pazienti con ipoparatiroidismo in modo arrangiato, tanto che gli stessi si rassegnavano e, in alcuni casi, arrivavano a far uso di psicofarmaci. Ecco perché c'è davvero bisogno di fare chiarezza su una patologia che colpisce 4 persone su 15mila. Questa è una malattia trascurata, che abbiamo trattato a lungo con quella che definisco terapia adiuvante, a base di calcio e vitamina D. Ma per la quale oggi esiste un ormone con effetto long term, che però non è ancora a disposizione dei pazienti italiani". Lo ha detto Maria Luisa Brandi, specialista in Endocrinologia e Malattie del metabolismo, direttore della Donatello Bone Clinic e presidente della Fondazione Firmo, nel corso di un evento istituzionale promosso da Appi (Associazione pazienti con ipoparatiroidismo) con il contributo non condizionante di Ascendis Pharma, che si è svolto a Roma presso Palazzo Baldassini in vista della Giornata internazionale dell'ipoparatiroidismo che si celebra il 1 giugno. Obiettivo di Appi: accendere i riflettori sulle sfide quotidiane e sulle novità in vista per i pazienti.
L'ipoparatiroidismo è una malattia endocrina causata da livelli insufficienti di ormone paratiroideo (Pth), il principale regolatore dell'equilibrio di calcio e fosforo nel corpo, che agisce direttamente su ossa e reni e indirettamente sull'intestino. "Quando pensiamo al calcio - spiega Brandi - sappiamo che è indispensabile per la salute delle ossa, ma in realtà questa sostanza è fondamentale per la funzione del sistema nervoso centrale e per le cellule muscolari, anche quelle del cuore". I pazienti possono manifestare una serie di complicanze gravi e potenzialmente letali, sia a breve che a lungo termine, tra cui irritabilità neuromuscolare, complicanze renali, calcificazioni extra-scheletriche e compromissione cognitiva. Spesso la malattia si manifesta dopo un intervento, magari a causa di un tumore. La forma post-chirurgica rappresenta la maggior parte dei casi (70-80%), ma ci sono anche forme autoimmuni e idiopatiche. "L'impatto sulla qualità della vita può essere profondo ed è spesso sottovalutato, a volte dagli stessi medici", conclude la specialista.