
(Adnkronos) - Un team di ricerca internazionale a cui ha partecipato, per l’Italia, il Consiglio nazionale delle ricerche con l’Istituto di biofisica (Cnr-Ibf) e l’Istituto di scienze polari (Cnr-Isp), ha analizzato le caratteristiche di specularità della superficie del Salar de Uyuni, l’enorme distesa salata di circa 10.000 km2 posta a 3600 metri di altitudine sulle montagne boliviane: un luogo spettacolare, noto per la sua superficie che riflette fedelmente tutto ciò che si trova sopra di esso.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Communication Earth&Environment del gruppo Nature, ha combinato dati del programma europeo di osservazione della Terra Copernicus e dati acquisiti tramite una campagna di misura in-situ, la prima del suo genere, che ha misurato il movimento orizzontale e verticale della superficie dell’acqua che ricopre il Salar, grazie a tecniche fotogrammetriche e all’uso di droni, di fotocamere e di piccole e leggere palline colorate.
“Durante la stagione delle piogge, un sottile strato d’acqua di pochi centimetri ricopre il deserto e lo trasforma in un immenso specchio, tanto perfetto da sembrare irreale e fargli guadagnare la qualifica di 'ottava meraviglia' naturale del mondo: tuttavia, la levigatezza della superficie dell'acqua è caratterizzata da una evoluzione sia spaziale che temporale - spiega Francesco De Biasio (Cnr-Isp), uno dei due ricercatori italiani che hanno contribuito allo studio - Il radar altimetro dei satelliti Sentinel-3 del programma Copernicus osserva la superficie del Salar de Uyuni dal 2016: ai radar altimetri satellitari quella superficie appare liscia come un oceano immobile, eppure i venti che soffiano liberamente sull’altopiano dovrebbero incresparla e inibirne la riflessione speculare. Questo è uno dei quesiti che ci ha incuriosito: com’è possibile che su una superficie così vasta non si formi quasi alcuna increspatura?”.
L’interesse dei ricercatori si è concentrato anche su ulteriori aspetti, ad esempio come varia la caratteristica della specularità durante l’anno, se varia anche dal punto di vista spaziale, e quali sono i fattori responsabili di queste variabilità. Le osservazioni dei satelliti altimetrici indicano che la superficie dell’acqua è increspata da onde non più alte di mezzo millimetro, cioè meno della trentaduesima parte della lunghezza d’onda radar. Per verificare queste osservazioni, è stata organizzata una spedizione nel cuore del Salar, sincronizzata con il passaggio del satellite alle 10:17 Utc del 20 febbraio 2024, nel punto di coordinate geografiche 20° 12′ 0.72″ S, 67° 32′ 52.80″ W. La spedizione ha richiesto complessi preparativi, tra cui l’utilizzo di un veicolo da trasporto adatto ad affrontare in sicurezza il viaggio al centro del deserto ricoperto d’acqua, al di fuori delle strade battute, e il supporto di un team locale di scienziati.
“Nessuno aveva mai condotto misurazioni dirette nel centro del deserto nella stagione delle piogge, e la salinità elevatissima dell’acqua costituiva un pericolo sia per il mezzo che per gli strumenti - spiega il ricercatore - Sono state condotte misure di temperatura, anemometriche e di ottica geometrica, mentre altri strumenti e un drone misuravano profondità, salinità e movimento dell’acqua. Nonostante la profondità dello strato d’acqua superficiale sia da più fonti indicata pari a 30 cm, nel sito di campagna è stato sorprendentemente misurato uno spessore di appena 1.8 centimetri, così ridotto da rendere quasi impossibile la formazione di onde in grado di disperdere uniformemente la luce naturale, e ancor meno gli impulsi dei satelliti altimetrici. Eppure, una leggera corrente, variabile nel tempo e probabilmente legata ai cambiamenti di direzione del vento, è risultata ben evidenziata durante l’esperimento, che ha anche individuato l’esistenza, sulla superficie, di fiocchi di sale galleggianti. Questi minuscoli cristalli potrebbero forse comportarsi come tensioattivi naturali, in grado di smorzare le increspature e mantenere la superficie eccezionalmente liscia”.
Le riprese realizzate dai droni hanno mostrato il riflesso del Sole come una macchia luminosa perfettamente circolare, segno di una riflessione speculare quasi ideale. Osservazioni incrociate con i droni e con strumentazione fissa hanno permesso di delineare un quadro sperimentale tridimensionale estremamente dettagliato, permettendo di seguire le variazioni della superficie liquida con estrema precisione.
“I dati raccolti dai satelliti mostrano che, nel corso dell’anno, l’intensità dei segnali radar riflessi dalla superficie è estremamente variabile, segno che le condizioni del deserto salato cambiano anch’esse. La distesa comincia a diventare liscia per il radar a dicembre, con l’inizio della stagione delle piogge, e raggiunge il massimo tra fine gennaio e inizio marzo - dichiara Stefano Vignudelli (Cnr-Ibf) - Proprio in questo periodo visitatori e turisti hanno la maggiore probabilità di assistere al fenomeno della perfetta specularità. In questi mesi circa la metà degli echi radar indica una superficie perfettamente liscia. Da aprile a novembre l’effetto si riduce quasi del tutto, a parte brevi periodi di forti precipitazioni. Tutto sembra quindi indicare che l’effetto è legato all’andamento delle piogge e alle oscillazioni del clima sull’altopiano boliviano”.
Quando si verificano forti precipitazioni sul Salar e la sua superficie si copre di un sottile e liscio strato d’acqua salata, il cielo viene riflesso con una precisione che sfida la percezione. “Oltre che rappresentare uno spettacolo per turisti e appassionati, questo fenomeno è di estremo interesse per gli scienziati, e può aiutare a comprendere meglio le interazioni tra clima, acqua e superficie terrestre. Sapere quando e dove l’effetto specchio si manifesterà potrebbe un giorno aiutare non solo la ricerca, ma anche guidare le istituzioni e gli stakeholders nelle politiche di sviluppo turistico, economico e sociale”, conclude il ricercatore.
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(Adnkronos) - Giorno di festa per i partiti di maggioranza in prima linea a celebrare il raggiungimento in Senato dell'ultimo traguardo parlamentare della riforma di Giustizia sulla cosidetta separazione delle carriere. Ma l'iter della riforma, voluta dal ministro Carlo Nordio, non si conclude con il via libera dei senatori e il governo di Giorgia Meloni per portare a casa il risultato dovrà prepararsi al referendum, chiedendo al popolo di approvare o respingere la riforma.
In Italia infatti una legge costituzionale segue un procedimento diverso rispetto a una legge ordinaria e il ddl in questione è stato votato sia alla Camera che in Senato dalla maggioranza assoluta dei parlamentari, non dalla maggioranza dei due terzi che rappresenta il quorum necessario per evitare la consultazione popolare attraverso referendum confermativo (art. 138 della Costituzione).
Cosa si legge nell'articolo 138 della Costituzione? "Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione" e "sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi".
Come si evince dall'articolo 138, senza referendum non c'è riforma, dal momento che la legge costituzionale sulla giustizia non ha raggiunto i due terzi dei voti in Parlamento. Dovranno pertanto essere i cittadini a confermare con il 'sì' o a respingere con il 'no' la legge costituzionale approvata dalle Camere. E potranno farlo solo se il referendum sarà richiesto entro tre mesi da un quinto dei membri di una Camera, da 500mila elettori o da cinque consigli regionali. Con il via libera di Palazzo Madama, il Governo dovrà quindi prepararsi ad un nuovo round: la campagna referendaria.

(Adnkronos) - "La campagna #ChallengeYourBalance punta a far conoscere l'atassia di Friedreich, una malattia che per molti è ancora invisibile. Lo facciamo attraverso quella che è la sua prima manifestazione: la perdita dell'equilibrio e della stabilità fisica. Questa è anche una metafora della perdita di equilibrio psicologico che capita quando viene comunicata la malattia e si inizia il cammino per affrontarla". Lo ha detto Patrizia Costa, Head of Rare Diseases Unit di Biogen, presentando #ChallengeYourBalance, la nuova campagna di sensibilizzazione promossa da Biogen e presentata ufficialmente durante l'ultimo Congresso della Società italiana di neurologia (Sin).
La campagna di sensibilizzazione punta ad arrivare anche ai giovani usando i loro linguaggi. "Abbiamo utilizzato TikTok - spiega Costa - perché questa patologia fa spesso il suo esordio in fase adolescenziale. TikTok è uno dei canali social più utilizzati proprio da quel tipo di popolazione che talvolta viene colpita da questa grave malattia". Con l'obiettivo di invitare gli utenti a mettersi alla prova, è stato creato un filtro TikTok interattivo, chiamato proprio #ChallengeYourBalance, che invita a camminare su una linea gialla virtuale. L'atassia di Friedreich è una malattia rara che "interessa il sistema nervoso, il sistema cardiaco, il sistema muscolo-scheletrico e anche il sistema endocrino - chiarisce Costa - La sua diagnosi è spesso molto complessa e richiede anche anni. Il motivo sta nel fatto che la patologia ha delle manifestazioni, dei segni e sintomi che sono aspecifici. Talvolta il paziente presenta al suo esordio una scoliosi, a volte il piede cavo, talvolta un deficit cardiaco, ma spessissimo una delle prime manifestazioni è proprio la perdita dell'equilibrio".
La campagna #ChallengeYourBalance, caratterizzata da un approccio omnicanale e un linguaggio accessibile, conferma l'impegno di Biogen nel campo delle malattie rare. "Il nostro concetto di cura è più ampio e si allarga alla presa in carico e alla cura a 360 gradi - sottolinea Costa - Ascoltiamo molto i bisogni dei pazienti, dei loro caregiver e dei medici cercando di proporre attività che possono dar loro visibilità".
Leggi tutto: Malattie rare, Costa (Biogen): "Campagna per conoscere l'atassia di Friedreich"

(Adnkronos) - Perdere l'equilibrio può sembrare una banalità: una disattenzione, un passo falso, un momento di stanchezza. Ma per alcune persone è il primo segnale di una malattia neuromuscolare genetica rara, progressiva, ancora poco conosciuta e diagnosticata troppo tardi: l'atassia di Friedreich (Af). I sintomi, spesso trascurati o male interpretati, comprendono la progressiva perdita di coordinazione dei movimenti e dell'equilibrio, debolezza muscolare, affaticamento e disturbi nell'articolazione del linguaggio. Per incrementare, soprattutto nei giovani della GenZ e tra i Millennial, la consapevolezza su questa patologia e sui suoi segni precoci arriva #ChallengeYourBalance, nuova campagna di sensibilizzazione promossa da Biogen e presentata ufficialmente durante il Congresso della Società italiana di neurologia (Sin).
Caratterizzata da un approccio omnicanale e un linguaggio accessibile - informa la farmaceutica in una nota - l'iniziativa punta a coinvolgere un ampio pubblico e a stimolare una riflessione condivisa sull'equilibrio, inteso anche come metafora di stabilità nella vita. Al centro della campagna c'è un filtro TikTok interattivo, chiamato proprio #ChallengeYourBalance, che invita gli utenti a mettersi alla prova camminando su una linea gialla virtuale. Un gesto semplice, quotidiano, che può però diventare una sfida estremamente complessa per chi convive con l'atassia di Friedreich.
"La perdita di equilibrio è spesso il primo segnale dell'atassia di Friedreich, ma può essere facilmente confusa con stanchezza, goffaggine o stress", spiega Maria Litani, presidente nazionale di Aisa, l'Associazione italiana per la lotta alle sindromi atassiche che rappresenta pazienti e famiglie che convivono con questo disturbo multisistemico (colpisce principalmente il sistema nervoso, ma anche il sistema muscolo-scheletrico, quello cardiaco ed endocrino) e sostiene la campagna #ChallengeYourBalance con il proprio patrocinio.
"Ogni anno perdiamo tempo prezioso nella ricerca di una diagnosi che arriva tardi, troppo spesso dopo anni di incertezze e incomprensioni - sottolinea Litani - La perdita di equilibrio è uno dei primi segnali, ma viene ignorata perché poco conosciuta. Sensibilizzare sui sintomi precoci come l'instabilità motoria può davvero fare la differenza nei tempi di diagnosi, contribuendo a migliorare la presa in carico delle persone con questa malattia. Pur essendo una patologia rara, la sua incidenza e il suo impatto sulla qualità della vita dei pazienti la rendono una sfida importante sul piano medico, sociale e culturale".
La linea gialla del filtro TikTok diventa così, al tempo stesso, un segno visivo della consapevolezza e una metafora dell'equilibrio, fisico e psicologico, che la malattia lentamente erode. "Con #ChallengeYourBalance vogliamo rendere visibile una malattia che colpisce l'equilibrio non solo fisico, ma anche emotivo e psicologico", afferma Giuseppe Banfi, amministratore delegato di Biogen Italia, azienda globale impegnata da oltre 40 anni nella ricerca e nello sviluppo di terapie innovative per malattie neurologiche e rare. "Abbiamo scelto di usare un linguaggio contemporaneo e coinvolgente come quello dei social e, in particolare di TikTok, per raggiungere in modo diretto le nuove generazioni e, attraverso la sfida partecipativa, far riflettere i giovani su quei sintomi che, se riconosciuti in tempo, possono cambiare il percorso diagnostico e di cura. Attorno al gesto simbolico della camminata sulla linea gialla - aggiunge - si sviluppa una vera e propria narrazione digitale, educativa e sociale, con l'obiettivo di rompere l'invisibilità che spesso accompagna le persone con malattie neurologiche rare. Questa campagna parla al grande pubblico con strumenti moderni, ma sempre con profondo rispetto per la complessità della patologia".
Leggi tutto: Atassia di Friedreich: una linea gialla per la campagna ChallengeYourBalance

(Adnkronos) - "Essere informati significa conoscere i primi sintomi, riconoscere un campanello d'allarme e arrivare tempestivamente a una diagnosi di atassia di Friedreich. E' fondamentale sottolineare le difficoltà della malattia affinché anche il grande pubblico comprenda cosa significa perdere l'equilibrio". Lo ha detto Maria Litani, presidente Aisa (Associazione italiana per la lotta alle sindromi atassiche) nazionale Odv, che sostiene la campagna #ChallengeYourBalance promossa da Biogen e presentata nel corso del Congresso nazionale della Società italiana di neurologia (Sin). "Il bambino - spiega - gioca a pallone, corre, poi comincia ad avere difficoltà nei movimenti. Durante il periodo della scuola elementare questi sintomi possono essere interpretati come goffaggine o disattenzione. Invece sarebbero segnali da non sottovalutare e da rendere noti".
"Le difficoltà che la persona affetta da atassia di Friedreich incontra, e anche i familiari - continua - iniziano già al momento della diagnosi" di questa "malattia rara e recessiva, nel senso che in famiglia, tra genitori e parenti, non esiste una storia di questa patologia". La famiglia, in particolare, prova una forma di smarrimento, "si chiede che cos'è questa malattia mai sentita nominare. Non sa a chi rivolgersi, quali neurologi siano esperti, cosa si possa fare. E' una malattia senza cura, che non perdona perché evolve in modo inesorabile". Dopo i primi momenti "in cui si nota solo una difficoltà nel cammino - illustra la presidente Aisa - la malattia porta progressivamente alla perdita totale della deambulazione, alla necessità della carrozzina, alla perdita della coordinazione delle braccia e del linguaggio. E' una perdita continua". Con il tempo, i sintomi possono aggravarsi ulteriormente. "Nei casi più avanzati possono comparire anche problemi di vista e complicanze che mettono a rischio la vita stessa. E' una malattia che condiziona profondamente la quotidianità del ragazzo, i rapporti sociali e la vita della famiglia, costretta ad affrontare tante difficoltà in un ambito poco conosciuto".
Alla campagna #ChallengeYourBalance l'associazione ha aderito con entusiasmo. "Abbiamo dato il patrocinio molto volentieri perché è un momento di coinvolgimento e di informazione - sottolinea Litani - Noi, come associazione, teniamo molto al fatto che l'informazione passi. La campagna, infatti, invita a sperimentare concretamente quella sensazione: camminare su una linea gialla o su un'asse può far capire cosa prova ogni giorno una persona con atassia di Friedreich".
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Dopo il sequestro dei carabinieri il 15 settembre a Oschiri... 
(Adnkronos) - Il Risparmio Postale è per gli italiani “un porto sicuro anche in periodi di turbolenza dell’economia. Lo stock oggi ammonta a 324 miliardi di euro, con 31 milioni di libretti per un valore di 94 miliardi di euro e 39 milioni di buoni fruttiferi per un valore di 230 miliardi di euro. Ci sono circa 27 milioni di risparmiatori con un ammontare medio pro-capite di circa 12mila euro. Un valore che dimostra come il risparmio sia effettivamente diffuso”. Così l’amministratore delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante, intervenendo all’evento per i 150 anni di Risparmio Postale in corso oggi a Roma.
“Il risparmio è iniziato nei piccoli comuni non serviti dalle banche, o 'sportelli', come si chiamavano, delle casse di risparmio ordinarie, senza sottrarre fondi ai concorrenti, ma muovendo ‘minutissime somme inerti’, quelle che nelle aree interne erano sottratte agli usi produttivi. Come non fare il parallelo oggi con l’attuale presenza solitaria di Poste nelle aree interne del Paese?”
“Cdp e Poste sono state pensate, al tempo, con lungimiranza e cura. Come due facce stessa medaglia di un progetto finalizzato a mobilitare risorse per lo sviluppo. L'idea brillante fu utilizzare a fini della raccolta del risparmio quell’internet ottocentesco costituito da uffici postali e telegrafici che univano la penisola”, aggiunge Del Fante.

(Adnkronos) - "Da manager posso dire che è quanto mai urgente e indispensabile investire con decisione e visione strategica nelle infrastrutture italiane come sta facendo il Governo". Flavio Cattaneo, amministratore delegato dell'Enel, intercettato dall'Adnkronos, si schiera a favore del Ponte sullo Stretto, il giorno dopo il no della Corte dei Conti al visto di legittimità sulla delibera del Cipess.
"Non lo dico da oggi, lo dico da anni e l’ho ribadito anche quando ero alla guida di Italo: il Ponte sullo Stretto è un grande progetto infrastrutturale che avrebbe una ricaduta molto positiva su logistica, trasporti e occupazione. E il vantaggio non sarebbe solo per il sud-Italia, ma per tutto il Paese, che da quest’opera potrebbe avere una spinta decisiva in termini di crescita del Pil, competitività e nei collegamenti con tutta Europa", dice Cattaneo al giornalista dell'Adnkronos. (Di Fabio Insenga)

(Adnkronos) - Un'operazione unica al mondo nel suo genere, il trapianto di una arteria polmonare associato all'asportazione dell'intero polmone di sinistra, è stata portare a termine all'Ao Sant'Andrea-Sapienza di Roma da un team della Chirurgia toracica. L'intervento durato 4 ore e 30 minuti è avvenuto il 17 luglio scorso e la paziente, over 70, dopo 4 settimane di ricovero è stata dimessa e sta bene. Il trapianto di arteria polmonare vero e proprio ha visto l'uso di un segmento di arteria criopreservata di circa 5 cm, perfettamente adattabile alla dimensione del vaso della paziente che aveva un tumore infiltrante proprio l'arteria. Il segmento è arrivato dalla Banca dei tessuti di Barcellona. La conferenza stampa sull'intervento al Policlinico Sant'Andrea, con il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, la rettrice dell'università Sapienza Antonella Polimeni e i medici. Alla conferenza è intervenuta anche la paziente in videocollegamento che ha scherzato con i medici e ha confermato di stare molto bene.
"Nel tumore del polmone l'infiltrazione è assolutamente imprevedibile - spiega all'Adnkronos Salute Erino A. Rendina, direttore della Chirurgia toracica del Sant'Andrea, che ha guidato il team di specialisti - Mentre alcuni tumori si operano, in altri il cancro stravolge completamente l'anatomia e prima di oggi nessuno ha immaginato si potesse fare" un intervento come quello eseguito. "Abbiamo operato in circolazione extracorporea; è stata tolta tutta l'arteria polmonare dal cuore fino alla parte che va al polmone destro, abbiamo tolto il polmone sinistro e abbiamo ricostruito il flusso con il trapianto di arteria criopreservata". E' l'inizio di qualcosa di nuovo? "E' una possibilità in più - risponde Rendina - La signora over 70 oggi sta bene. Aveva un tumore inoperabile trattato con un modernissimo schema di immunoterapia e chemio, si era ridotto, ma non era prevedibile che si potesse operare. Da qui l'intuizione della dottoressa Cecilia Menna che ha poi portato al trapianto".
L'intervento chirurgico è iniziato alle 12 del 17 luglio. "Grazie a sofisticate tecniche di anestesia - descrivono i sanitari - è stata istituita la circolazione extracorporea e il cuore è stato arrestato. L'arteria polmonare malata è stata rimossa nella sua totalità in associazione all'intero polmone di sinistra e a una porzione di trachea. Successivamente è iniziata la delicata fase di ricostruzione della trachea e della via aerea. Solo a questo punto è stato possibile procedere con il trapianto di arteria polmonare vero e proprio, che è stata sostituita con il segmento di arteria criopreservata. Uno dei problemi maggiori nella sostituzione dell'arteria polmonare, tubo sottile, ma resistente, è proprio il ripristino della sua equilibrata tensione", evidenziano i medici. "I materiali sintetici o biocompatibili esistenti - precisano - non consentono di ottenere un condotto sostitutivo con le stesse caratteristiche originali, esponendo al rischio della ostruzione del vaso ricostruito".
"Durante la degenza, la paziente è stata sottoposta a sofisticate indagini radiologiche che hanno dimostrato la pervietà del vaso trapiantato con ripristino completo di flusso di sangue dal cuore verso il polmone destro, e ottimo stato del graft vascolare. Dopo 4 settimane dall'intervento, la signora è stata dimessa e restituita all'affetto della sua famiglia presso la propria abitazione, riprendendo la sua vita normale. Attualmente non necessita di terapia immunosoppressiva, come avviene invece per gli altri trapianti d'organo (cuore-polmone, etc) - precisano dall'ospedale - e neanche di terapia anticoagulante data la perfetta biocompatibilità del tessuto".
Il primo trapianto al mondo di arteria polmonare con segmento criopreservato, "è il segno tangibile che il servizio pubblico, l'università e la sanità, generano talenti e fiducia nella ricerca e nella formazione". Lo ha detto la rettrice dell'università Sapienza di Roma, Antonella Polimeni, nel suo intervento alla conferenza stampa di presentazione dell'intervento. "Il Policlinico Sant'Andrea è un'eccellenza che mi compiaccio di aver visto nascere. Il professor Rendina quando ho aperto il Sant'Andrea era qui con noi. La sanità del Lazio è straordinaria, ha eccellenze importanti e il Sant'Andrea è leader nella chirurgia cardio-toracica. Oggi celebriamo con soddisfazione il primo trapianto al mondo di arteria polmonare". Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, durante la conferenza stampa.
Leggi tutto: Primo al mondo di arteria polmonare al Sant'Andrea Roma-Sapienza
Bartolazzi: 'vogliamo costruire una sanità più efficiente'... 
(Adnkronos) - "Abbiamo appena celebrato la 101/ma Giornata del risparmio e con espressione felice" l'ad di Poste italiane, Matteo Del Fante, ha definito il risparmio postale "come uno strumento di democratizzazione della finanza, del risparmio stesso, che è stato effettivamente reso nel nostro Paese più partecipato, più coinvolgente, più diffuso, più democratico". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia per i 150 anni del risparmio postale non gestito.
"La capillarità con cui è stato possibile diffondere libretti e buoni fruttiferi, la pervasività negli ambienti più diversi -ha evidenziato il Capo dello Stato- da quelli degli scolari a quelli dei nostri emigranti, ne sono stati esempio, introducendo a quell'epoca, nella gestione dei flussi di denaro, elementi di modernità. Tuttora 27 milioni di nostri concittadini sottoscrivono buoni o libretti postali, potremmo davvero chiamarla una pacifica armata del risparmio, che mobilita risorse per il bene comune".
"Capillarità e innovazione hanno caratterizzato e contrassegnano positivamente ancora oggi il servizio che viene reso ai risparmiatori, grazie alla rete di servizi garantiti anche in centri minori. Sottolineo ancora una volta l'importanza fondamentale di questo aspetto. Non è estraneo a questo risultato il progetto Polis, a fronte di fenomeni di desertificazione bancaria nel nostro Paese. Quel che avviene -ha concluso Mattarella- fa dire oggi come ieri. Ieri, quando all'Italia che nasceva, nel fervore del rinnovamento, accanto alle Casse rurali e alla Banche popolari, gli sportelli degli Uffici postali educavano e consentivano l'accesso al risparmio in luoghi e a ceti che aspiravano ad uscire dalla emarginazione sociale".
"Emblematica l'immagine che Luchino Visconti ci ha consegnato nel film 'Bellissima': tanti ricorderemo in quelle immagini quella di Anna Magnani alle prese con un libretto di risparmio postale, perchè questo era non soltanto emblema, ma anche custode dei sogni degli italiani. Per l'acquisto di una casa, per rincorrere un futuro migliore per i propri figli".
"Siamo qui per parlare di quel che l'Italia unita ha saputo produrre e promuovere, un'Italia unita non soltanto territorialmente, ma che iniziative e strutture come quelle che oggi celebriamo hanno unito nelle sue popolazioni".
"Un risparmio per lo sviluppo -ha ricordato il Capo dello Stato- e questa è stata in realtà la storia di Cassa depositi e prestiti. La raccolta del risparmio privato ha consentito le bonifiche di fine Ottocento, di ricostruire Messina e Reggio Calabria dopo il terremoto, di realizzare l'acquedotto pugliese, questo per rifarci ad alcune delle tante esperienze remote. Per venire a tempi più recenti, la tragedia del Vajont, l'alluvione di Firenze e tanti altri momenti".
Leggi tutto: Mattarella: "Risparmio postale strumento di democratizzazione"

(Adnkronos) - Archiviata l'estate - ormai un ricordo - e affrontate le prime fatiche di un nuovo anno lavorativo, in molti sono già in cerca di momenti di relax per spezzare la routine, e di tepore a dispetto di previsioni meteo che annunciano piogge e maltempo. Parola d'ordine: rigenerarsi. Fra le opzioni 'evergreen' la sauna, pratica di benessere dal sapore antico, che dalla sua culla finlandese ha ormai conquistato i fan di terme e spa di tutto il mondo.
Questo avvolgente bagno di vapore è molto amato e sempre più ricercato, soprattutto nei mesi freddi. Ma quali sono i reali benefici? Ci sono controindicazioni o falsi miti? A fare il punto sono diversi studi scientifici e anche il portale anti-fake news dei medici dedica un focus alla pratica, che consiste nell'esporre il corpo a temperature elevate (grazie al vapore che si genera, nella tipologia più diffusa della sauna finlandese, versando acqua su pietre calde contenute in una stufa, in un locale di legno) per un tempo che varia da 5 a 20 minuti.
I vantaggi che si rilevano, e che trovano in certi casi anche un riscontro scientifico, sono sia fisici che mentali. Gli esperti di 'Dottore, ma è vero che...?, lo spazio informativo della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), elencano i principali: igiene profonda e sensazione temporanea di pelle più morbida, perché il calore dilata i pori cutanei e favorisce la perdita di liquidi (è infatti importante reintegrarli dopo la sauna); recupero dopo lo sport, perché distende la muscolatura se praticata a distanza di almeno 30-60 minuti dall'attività sportiva; riduzione del dolore, grazie al rilascio di endorfine, sostanze chimiche che favoriscono sensazioni di benessere; miglioramento della circolazione sanguigna: aumenta il flusso di sangue (e ossigeno).
Una convinzione che resiste è che la sauna faccia anche dimagrire. Ma qui arriva la smentita degli esperti. "E' una bufala - si chiarisce nel focus dei medici - una credenza popolare nata dalla constatazione che effettivamente dopo una seduta la bilancia può segnare fino a 1 chilo in meno". In realtà con la sudorazione si perdono solo liquidi, non grasso. Non si bruciano calorie, ma ci si disidrata. E dopo è "bene reintegrare i sali minerali persi, bevendo molta acqua", si legge. Un falso mito sfatato anche dagli esperti del portale Issalute dell'Istituto superiore di sanità: l'equazione 'più sudo più dimagrisco' non è così lineare e, nel caso della sauna, quando si reintegrano i liquidi e sali minerali persi il peso torna esattamente "ai valori precedenti", anche perché "la sudorazione non richiede dispendio energetico così elevato da far perdere massa grassa".
Ma la sauna è adatta a tutti? In linea generale "chiunque sia in buone condizioni di salute la può praticare, facendo attenzione alle norme di sicurezza", rispondono gli esperti di 'Dottore, ma è vero che...?', ricordando però che "non è una terapia medica formale; pertanto, non sostituisce alcun trattamento medico". Ma va precisato che la sauna è controindicata in presenza di alcune precise condizioni: "Se si soffre di epilessia - si elenca nel focus - durante un'influenza, con un'infiammazione in corso, nell'età dello sviluppo, in gravidanza". E per chi ha una cardiopatia? In questo caso, spiegano gli esperti anti-fake news, "può essere pericolosa per persone con patologie cardiache instabili e pressione troppo alta o troppo bassa. L'ambiente caldo e umido, infatti, può essere impegnativo per il sistema cardiovascolare". Uno studio molto citato non rileva rischi significativi anche in presenza di alcune condizioni, se sono stabilizzate e adeguatamente trattate. La conclusione più certa, puntualizzano dunque gli esperti, "è che fare correttamente una sauna finlandese non è pericoloso per la vita, ma è consigliabile consultarsi con il proprio medico, caso per caso".
Come per ogni pratica di benessere, in ogni caso, l'importante è fare la sauna seguendo il regolamento delle strutture, per evitare ad esempio una permanenza troppo lunga o incidenti come ustioni. E' importante approcciarsi alla pratica considerando le proprie condizioni di salute e le eventuali controindicazioni, consultare eventualmente il medico di famiglia prima di provarla se si ha un dubbio sulla compatibilità della propria situazione fisica. E soprattutto, se è la prima volta - suggeriscono i medici nel focus - interrompere la seduta se si avvertono malesseri come difficoltà a respirare e vertigini.
Leggi tutto: Sauna amica del benessere? Benefici e controindicazioni

(Adnkronos) - Oggi come in passato "il risparmio privato deve confermarsi fattore chiave per lo sviluppo economico". Così il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ai 150 anni del risparmio postale organizzato da Poste italiane e Cassa depositi e prestiti.
Da questa prospettiva il risparmio postale, "le Poste e Cdp devono continuare a giocare un ruolo di primo piano. Possono farlo grazie alla capillare diffusione sul territorio degli uffici postali, che raggiungono un’ampia platea di piccoli risparmiatori. Possono farlo grazie alle caratteristiche tipiche dei prodotti di raccolta postali: semplicità, assenza di oneri di gestione o vincoli di accesso e facilità di comprensione anche per chi ha solo conoscenze economiche di base", afferma, sottolineando come il risparmio postale sia "fattore di inclusività sociale, educazione finanziaria e previdenza".
"Oggi l’Unione europea e l’Italia scontano purtroppo un gap di dotazioni infrastrutturali che ci rende più vulnerabili e dipendenti da paesi terzi. Le sfide ambiziose che siamo chiamati ad affrontare, in termini di autonomia infrastrutturale, difesa, riposizionamento competitivo nei settori a più alto valore aggiunto, richiedono investimenti di vasta portata e di lungo termine".
"Ecco quindi che oggi, come in passato - sottolinea - il risparmio privato deve confermarsi fattore chiave per lo sviluppo economico. Da questa prospettiva il risparmio postale, le Poste e Cdp devono continuare a giocare un ruolo di primo piano". Il risparmio postale ha garantito stabilità economica, ha contribuito a proteggere il paese dai rischi sistemici ed ha evitato un ricorso eccessivo al debito estero.
La sinergia tra Poste Italiane e Cdp "ha costituito un modello unico di intermediazione che ha trasformato il risparmio privato in investimento pubblico. Nel dopoguerra, il risparmio postale è stato centrale nella ricostruzione del Paese. I buoni fruttiferi postali hanno finanziato piani di edilizia popolare, infrastrutture strategiche e interventi di modernizzazione. Questo modello ha inoltre permesso di evitare il ricorso eccessivo al debito estero", afferma.
Il risparmio postale, prosegue, "ha contribuito anche alla stabilità macroeconomica. Essendo garantito dallo Stato e gestito da enti pubblici, ha rappresentato, sin dalla sua istituzione, una forma di risparmio sicura, soprattutto in periodi di crisi o instabilità bancaria. La fiducia dei cittadini ha permesso di mantenere elevati livelli di raccolta anche in momenti difficili, agendo da ammortizzatore sociale". Inoltre, osserva, "la sua natura non speculativa ha inoltre favorito una gestione prudente delle risorse, evitando un’eccessiva volatilità e rendendo il sistema più resiliente e meno esposto a rischi sistemici".
Leggi tutto: Giorgetti: "Il risparmio privato è la chiave dello sviluppo"

(Adnkronos) - Promuovere, attraverso un 'Diario atipico della dermatite atopica', una maggiore comprensione e consapevolezza della patologia infiammatoria che in Italia arriva a interessare fino al 20% della popolazione pediatrica e l'8% di quella adulta, limitandone le attività quotidiane, le relazioni sociali, la vita professionale e quella scolastica. Così i disegni e la narrazione di un artista affetto fin dalla nascita da dermatite atopica, in 3 episodi del cortometraggio pubblicati su YouTube, dipingono un quadro vividamente autentico delle difficoltà, delle esperienze e delle emozioni di chi vive con la patologia, aprendo una finestra sulle sue dimensioni invisibili. Il protagonista del progetto originale - promosso da Almirall, leader nel settore della dermatologia medica, in collaborazione con Andea, Associazione nazionale dermatite atopica - mette a nudo la sua realtà, offrendo una voce potente e personale che riflette il vissuto di tanti. Notevole il successo dell'iniziativa: il corto è stato visto da oltre 1,3 milioni di utenti, pari a circa un terzo dei pazienti italiani affetti da dermatite atopica, e ha ottenuto quasi 10mila interazioni sui social media Facebook, Instagram, YouTube e TikTok, con un picco nella fascia d'età 25-44 anni.
"Abbiamo realizzato il 'Diario atipico della dermatite atopica' - dichiara Marco Caraglia, General Manager di Almirall Italia - con l'intento di offrire un messaggio di vicinanza alle persone che convivono in maniera diretta e indiretta con la patologia, scegliendo YouTube come canale di diffusione: uno spazio globale dove la visibilità è alta e la risonanza è autentica. Da sempre Almirall si impegna nella ricerca e nel miglioramento della vita dei pazienti. Con questo progetto abbiamo puntato a richiamare l'attenzione sui loro bisogni, sottolineando quanto un percorso di cura appropriato possa fare la differenza nel quotidiano, alleggerendo il peso della malattia".
La dermatite atopica - riferisce la farmaceutica in una nota - è una patologia infiammatoria cutanea che, nel nostro Paese, colpisce circa 3 milioni di persone. Nella maggior parte dei casi si manifesta nei primi anni di vita e tende a regredire spontaneamente con l'avanzare dell'età. Talvolta però le riacutizzazioni proseguono per tutta la vita, con un impatto notevole sulla sfera personale, sociale e professionale. Il sintomo principale della dermatite atopica, il prurito, può essere un coinquilino frastornante, scomodo e fastidioso, che può prendere il controllo dei pensieri e delle azioni, allontanando gli altri.
"Il 'Diario atipico della dermatite atopica' è uno strumento utile, insieme alle numerose iniziative che da sempre portiamo avanti, per far comprendere la complessità della patologia e della vita di chi ne soffre - commenta Mario Coccioli, presidente di Andea OdV - La nostra associazione senza fini di lucro è nata per dare voce a coloro che soffrono" della patologia "e ai loro familiari. I suoi fondatori e soci, tutte persone con dermatite atopica, sono al servizio dei pazienti per far conoscere i loro bisogni, offrire sostegno e divulgare informazioni utili alla gestione della malattia. La cura di sé, le opzioni terapeutiche oggi disponibili e l'empatia di chi ci sta vicino completano il quadro verso un maggior benessere".
Rivolgersi al dermatologo - ricordano gli esperti - è il primo passo per stare meglio: negli ultimi anni, infatti, la ricerca ha reso disponibili nuovi approcci terapeutici, i cosiddetti farmaci biologici o biotecnologici, indicati per le forme gravi di malattia, oppure nei pazienti in cui le terapie tradizionali risultino inefficaci o controindicate. "Si parla di personalizzazione terapeutica perché il dermatologo può scegliere la terapia più adatta per il singolo paziente - afferma Giovanni Pellacani, presidente di Sidemast, Società italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmesse - I farmaci biologici sono diretti contro specifiche molecole infiammatorie, la cui normalizzazione permette di ottenere un miglioramento della sintomatologia e una diminuzione del prurito. Come sottolineato nel 'Diario atipico della dermatite atopica', è fondamentale non trascurare i sintomi o perdere la speranza di poter stare meglio, in quanto oggi possiamo trattare efficacemente e in tutta sicurezza anche i casi più difficili, portando ad una remissione stabile della patologia e garantendo ai pazienti una vita più serena".
Leggi tutto: Dermatite atopica, oltre 1,3 mln di persone hanno visto il corto 'Diario atipico'

(Adnkronos) - 'Porto sicuro' dei risparmi tra le due guerre, con un'impennata in un ventennio del 243% al 18% del pil nel 1942, e 'player' del miracolo economico, la storia del risparmio postale inizia nel 1875 con due protagonisti: Cassa depositi e prestiti e Poste italiane.
Strumento con cui milioni di italiani iniziano a depositare i propri risparmi in modo sicuro, accessibile e con la garanzia dello Stato, le Poste diventano l’alternativa alle banche, soprattutto per i piccoli risparmiatori e soprattutto al Sud. I libretti si possono aprire in poco più di 600 uffici postali, collocati principalmente in comuni privi di qualunque cassa di risparmio. Una rete capillare che oggi conta 12.755 uffici.
Dopo i libretti, i buoni fruttiferi: istituiti nel 1924 e distribuiti dai primi mesi del 1925, questi nuovi strumenti sono accolti con grande favore perché convenienti e rimborsabili in ogni momento. Nel primo anno, infatti, gli italiani sottoscrivono circa 700mila buoni fruttiferi postali. Nell’esercizio 1925-1926 vengono versati su libretti e buoni quasi 4 milioni di lire: l’ammontare complessivo del risparmio postale arriva a 10,4 miliardi di lire. Fra le due guerre i depositi dei risparmiatori superano di gran lunga i prelievi: si calcola che in un ventennio aumentarono del 243% fino a raggiungere il 18% del prodotto interno lordo dell’Italia nel 1942.
Negli anni Novanta l’ammontare del risparmio postale è pari al 17% del pil. E la popolarità continua ancora oggi con il risparmio postale che conta circa 27 milioni di sottoscrittori e ha raggiunto uno stock complessivo di circa 320 miliardi di euro.
Dopo la Prima guerra mondiale le risorse raccolte con il risparmio postale hanno finanziato la ricostruzione delle infrastrutture e il rilancio delle economie locali. Durante il fascismo e la Seconda guerra mondiale hanno sostenuto l’equilibrio del sistema economico. Nel dopoguerra, invece, i fondi raccolti hanno alimentato la ricostruzione e il miracolo economico, con attenzione particolare al riequilibrio tra Nord e Sud, al rilancio dell’industria meccanica, alla realizzazione di infrastrutture strategiche per il Paese e a progetti di edilizia popolare.
Leggi tutto: Porto sicuro e player del miracolo economico, 150 anni del risparmio postale
Intervento della Guardia costiera di Olbia... 
(Adnkronos) - Sogesid chiude il primo semestre 2025 in crescita significativa: il valore della produzione raggiunge 29,1 milioni di euro, in aumento dell’11,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il risultato è trainato da servizi tecnici e di ingegneria (+2,25 milioni), linea dissesto idrogeologico (+1,82 milioni) e da incrementi nelle attività acque, porti e assistenza tecnica per Mase e Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. È quanto emerge dalla Relazione Semestrale 2025.
Struttura economico-finanziaria solida: il totale attivo sale a 179,6 milioni di euro, il patrimonio netto si attesta a 43,6 milioni e la liquidità disponibile raggiunge 26,5 milioni. La marginalità migliora, con Ebitda positivo per la prima volta dopo diversi esercizi (524mila euro), risultato operativo di 368mila euro e avanzo di periodo di 206mila, in netto miglioramento rispetto al disavanzo del 2024. I costi della produzione crescono del 7,5%, principalmente per l’aumento del personale (+29 unità) e dei servizi. La dotazione organica prevista a fine anno è di circa 520 unità, inferiore rispetto alle stime di budget, con una riduzione dei costi del personale rispetto alle previsioni.
Le prospettive per la chiusura del 2025 sono positive: si stima un valore della produzione superiore a 71 milioni di euro e un margine operativo lordo in crescita dell’88,5%. Il risultato netto atteso è di 1,15 milioni, confermando il trend di rafforzamento industriale e gestionale. L’obiettivo è quello di rendere Sogesid un punto di riferimento concreto per le Amministrazioni Centrali e non solo, sui temi ambientali, dal dissesto alla transizione verde.
Per Roberto Mantovanelli, presidente Sogesid, “i risultati raggiunti nel primo semestre confermano la recente svolta di Sogesid e sono motivo di grande soddisfazione per tutta la struttura. L’incremento della produzione e il miglioramento degli indicatori economici testimoniano l’impegno e la competenza delle nostre persone. Siamo consapevoli che questo è solo il primo passo di un percorso ambizioso: la strada da percorrere è ancora lunga, ma abbiamo posto basi solide per affrontare le sfide future e continuare a crescere al servizio del Paese”.
Le prospettive per la chiusura del 2025, aggiunge Errico Stravato, Ad Sogesid, "confermano un andamento in forte crescita, con un valore della produzione stimato oltre i 71 milioni di euro e una redditività in significativo miglioramento. Questi risultati pongono basi solide per il 2026, anno in cui Sogesid proseguirà nel rafforzamento della propria capacità industriale e gestionale, puntando su una profonda trasformazione del modo di operare: da esecutori tecnici a protagonisti nella governance dei progetti”.
Sogesid, sottolinea Massimiliano Panero, "ha cambiato anima: da strumento rivolto quasi esclusivamente all’assistenza tecnica ai ministeri (quale era due anni fa) si presenta ora come solido e principale player nello scenario dell’ingegneria pubblica italiana” e ora, aggiunge Paola Scialanga, consigliere Sogesid "sta vivendo una fase di piena maturazione". Oggi, conclude Ernestina Sicilia, consigliere Sogesid, "Sogesid si afferma come un modello di ingegneria pubblica capace di coniugare efficienza industriale e responsabilità sociale, accompagnando lo Stato e i territori nelle sfide della transizione ecologica. È una direzione che intendiamo consolidare, con l’obiettivo di rendere ogni progetto un investimento concreto nel futuro sostenibile del Paese”.
Leggi tutto: Sogesid, nel 1° semestre produzione +11,7%, Ebitda torna positivo

(Adnkronos) - Via libera del Senato in quarta lettura alla riforma costituzionale che introduce la separazione delle carriere della magistratura. Il disegno di legge costituzionale ha avuto 112 voti favorevoli, 59 contrari e 9 astensioni. Quello fatto in Senato è l'ultimo passaggio parlamentare, come previsto dalla Costituzione. In primavera ci sarà il referendum confermativo, che le forze di maggioranza hanno annunciato oggi in Aula.
"Oggi, con l’approvazione in quarta e ultima lettura della riforma costituzionale della giustizia, compiamo un passo importante verso un sistema più efficiente, equilibrato e vicino ai cittadini. Un traguardo storico e un impegno concreto mantenuto a favore degli italiani". Lo scrive sui social Giorgia Meloni, commentando a caldo il voto del Senato sul ddl Nordio.
Al termine del voto in aula, i capigruppo della maggioranza hanno lasciato Palazzo Madama per partecipare a iniziative a sostegno della riforma della giustizia. Forza Italia sarà in piazza Navona per un flash mob. ‘Fuori la politica dalla magistratura!’, si legge su uno dei cartelloni esposti dalla lega fuori dal Senato. “È sicuramente una giornata storica per tutto il centrodestra su questo tema facciamo battaglia da diversi anni, come Legia siamo particolarmente orgogliosi perché abbiamo promosso un referendum sulla separazione delle carriere”, spiega il capogruppo leghista Massimiliano Romeo.
Leggi tutto: Riforma della Giustizia, via libera definitivo. Meloni: "Traguardo storico"

(Adnkronos) - Il Ponte sullo Stretto di Messina bocciato dalla Corte dei Conti. La sintesi giornalistica sconta, come è naturale che sia, la compressione di concetti più complessi che ogni titolo comporta. Per capire cosa significhi effettivamente la decisione di non concedere il visto di legittimità alla delibera Cipess che ha approvato il progetto definitivo è quindi necessario andare oltre il titolo.
Il nodo centrale, che non è legato a un giudizio politico o di merito sull'opportunità o meno di procedere con l'opera infrastrutturale, è la responsabilità di quello che si farà o che si intende fare. Semplificando, la Corte ha deliberato che il progetto non è conforme alle norme e alle regole previste e che quindi non può avere il via libera, la registrazione della Corte dei Conti.
L'organo di controllo, del resto, serve esattamente a questo: a verificare la conformità con la legge di una procedura e, con la sua 'bollinatura', ad assumerne la responsabilità. In questo caso specifico, il parere negativo sarà articolato nelle motivazioni e indicherà le ragioni per cui questa responsabilità, contabile e giuridica, non può essere assunta.
La domanda che segue immediatamente la notizia è: cosa succederà ora? E la risposta si trova, ancora una volta, nel concetto di responsabilità. Se il governo, come è prevedibile in questo momento, vorrà andare avanti dovrà farlo assumendosi la responsabilità di procedere comunque, nonostante il parere espresso dalla Corte dei Conti. Tecnicamente, serve una delibera del Consiglio dei ministri che attesti come il Ponte sullo Stretto sia un'opera che risponde a 'interessi pubblici superiori'. Diventerebbe poi un atto registrato 'con riserva' dalla Corte dei Conti.
In estrema sintesi, come riportato dal sito della Corte dei Conti, "il controllo di legittimità serve ad assicurare che un atto o un’attività siano conformi alla legge". In caso di mancata concessione del via libera, si può arrivare alla 'registrazione con riserva'. Ecco come: "nel caso in cui il controllo riguardi un atto governativo, l’amministrazione interessata, in caso di rifiuto di registrazione, può chiedere un'apposita deliberazione da parte del Consiglio dei ministri, il quale, a propria volta, può ritenere che l’atto risponda ad interessi pubblici superiori e debba avere comunque corso. In questo caso la Corte dei conti pronuncia a Sezioni riunite, le quali, ove non ritengano venute meno le ragioni del rifiuto, ordinano la registrazione dell’atto e vi appongono il visto con riserva. L’atto registrato con riserva acquista piena efficacia, ma può dare luogo ad una responsabilità politica del Governo, in quanto la Corte trasmette periodicamente al Parlamento l’e lenco degli atti registrati con riserva".
Quindi, concludendo, il progetto del Ponte può andare avanti ma con una ulteriore assunzione di responsabilità del governo, che somma all'iniziativa politica anche la decisione di portarla avanti nonostante il parere di legittimità negativo della Corte dei Conti. (Di Fabio Insenga)
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