(Adnkronos) - Valorizzare l'impegno e l'innovazione al femminile in tema di ricerca e di benessere e promuovere la consapevolezza collettiva sulla prevenzione. Sono gli obiettivi da cui parte la Fondazione Aila - Associazione italiana per la lotta contro l'artrosi e l'osteoporosi, nel presentare il Premio 'Progetto donna' che sarà preceduto dal convegno 'Benessere donna e longevità. L'awareness come valore sociale', in calendario a Roma il 17 giugno alle 10 alla Curia Iulia nel Foro Romano, cuore del Parco archeologico del Colosseo. L'incontro è parte delle attività promosse da Fondazione Aila, presieduta da Francesco Bove, proprio in occasione della presentazione del premio che verrà assegnato il 23 giugno al Tempio di Venere.
Il tema del convegno, spiegano gli organizzatori, è particolarmente attuale in un contesto in cui l'invecchiamento della popolazione è un primato del nostro Paese con una popolazione over 65 di circa il 26% secondo le ultime note Istat. L'iniziativa si propone come occasione di "confronto scientifico e culturale sul tema del benessere femminile e della longevità, promuovendo una nuova consapevolezza collettiva sull'importanza della prevenzione, della ricerca e della valorizzazione della salute della donna in tutte le fasi della vita". L'invecchiamento della popolazione "è un fenomeno ben documentato in continuo sviluppo con impatti profondi su economia, welfare e società e che coinvolge principalmente la donna", dichiara Bove. "Il concetto di awareness come valore sociale - prosegue - si riferisce alla consapevolezza collettiva su temi rilevanti per il benessere della società come la salute e l'ambiente. Questa consapevolezza è fondamentale per promuovere cambiamenti positivi e sostenibili all'interno delle comunità. In ambito sociale la consapevolezza rappresenta la capacità di riconoscere e comprendere le problematiche, facilitando l'adozione di comportamenti responsabili e solidali su temi come la salute della donna".
I lavori del convegno saranno aperti da Alfonsina Russo, Capo Dipartimento per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale del ministero della Cultura, e da Beatrice Lorenzin, ex ministro della Salute. Seguirà la relazione introduttiva di Francesco Bove. Interverranno inoltre: Roberto Verna, patologo clinico; Francesco Cognetti, oncologo; Cinzia Marchese, esperta in medicina rigenerativa; Pierluigi Benedetti Panici, ginecologo; Daniela Prosperi, medico nucleare; Sabina Saccomanno, specialista in medicina del benessere; Mauro Racaniello di Farmindustria.
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(Adnkronos) - "Metto le lenti intraoculari fachiche (Icl) da quasi 30 anni perché mi hanno dato molta garanzia nel tempo, per il materiale molto compatibile, ma anche per le modifiche apportate per migliorare la qualità del prodotto, il disegno, la forma, il diametro. E' molto importante per noi chirurghi sapere che il prodotto", oltre a far tornare a vedere bene "nel giro di un giorno, dura nell'occhio per tanto tempo e non dà nessun inconveniente, nessun effetto secondario". Così Lucio Buratto, oftalmologo, direttore sanitario e chirurgo presso Neovision 3, Milano, tra i primi a misurarsi con questa chirurgia per la cura di pazienti con miopia, spiega che, "una volta scelto accuratamente i pazienti, sono molto tranquillo. Il prodotto che noi utilizziamo ha una qualità visiva molto, molto buona ma, soprattutto, è anche molto biocompatibile. Il paziente lo tollera molto bene". Certo, "come tutte le procedure bisogna che sia eseguita bene - aggiunge - Credo che questo valga per tutto: sia guidare la macchina, sia fare un intervento chirurgico. Una volta fatto questo intervento, il paziente non lo vedo quasi più perché non ha bisogno di tanti controlli. Basta ogni tanto controllare la retina e la situazione dell'occhio, ma direi che il controllo della lente è quasi marginale". (VIDEO)
Quasi sempre "mettiamo le lenti Icl nei miopi - illustra il chirurgo - nei miopi forti sicuramente, nei miopi medi molto spesso e, delle volte, anche nei miopi più leggeri. E' una lente che sta guadagnando sempre più spazio rispetto alla chirurgia refrattiva perché comunque non modifica i tessuti, non cambia la situazione dell'occhio, anzi è anche reversibile qualora il paziente non fosse contento. Ma nella mia esperienza fino a ora non è mai successo".
In generale, "se operiamo un miope di 2-3 diottrie - precisa Buratto - le procedure laser sono senz'altro in assoluto le migliori. Se andiamo sulle 6-7 diottrie, la qualità visiva che offre l'Icl è superiore a quella di una procedura refrattiva con laser. Quindi bisogna un po' valutare l'occhio, le situazioni. Nel miope più forte - rimarca - non esiste altra procedura. E' una procedura per i miopi di 10, 15, anche 20 diottrie che funziona molto bene. Ovviamente occorre fare tutti gli esami dell'occhio per sapere quali sono le varie caratteristiche: la profondità dell'occhio, la lunghezza, il diametro, il raggio di curvatura. In base a questi dati si ordina la lente che è personalizzata per ogni singolo paziente e anche questo è un aspetto importante secondo me".
Tornando all'intervento, "in mani esperte è molto semplice, anche breve, dura circa 10 minuti - descrive l'oftalmologo - Si fa un forellino dal lato temporale dell'occhio, si introduce una sostanza protettiva, si posiziona la lente correttamente, si toglie la sostanza protettiva e non si danno punti. Mi aspetto che, per un giorno o 2, il paziente abbia la vista un po' annebbiata perché appena operato, perché la pupilla è dilatata, eccetera. Ma al secondo giorno dall'intervento vede già bene ed è senza occhiali. Non opero pazienti miopi se non ho la certezza quasi assoluta di riuscire a togliere gli occhiali, e con queste lenti Icl - conclude Buratto - riesco a farlo".
Lo conferma Chiara, una paziente che, a meno di un mese dall'intervento, ricorda che è stato "tranquillissimo anche il pre-operatorio perché le istruzioni date sono state molto chiare. Io ero molto miope - racconta - quindi mi è stato consigliato di ricorrere a questa procedura rispetto al laser che mi avrebbe sottratto molto tessuto dall'occhio". L'intervento "mi ha consentito di mantenere comunque intatto il mio occhio e, già dal giorno dopo, io vedevo benissimo, non ho sentito dolore. Confrontandomi con amici che avevano fatto il laser, ho scoperto che", rispetto a loro, "che avevano avuto un post-operatorio abbastanza fastidioso, il mio non lo è stato assolutamente. Il pomeriggio dopo l'operazione - afferma - sono uscita con gli occhiali da sole, tranquillamente. Adesso è un sogno, nel senso che mi alzo, ci vedo, non devo più mettere le lenti a contatto".
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(Adnkronos) - Oltre 2 anni in più di sopravvivenza libera da malattia - 36,6 mesi rispetto ai 13,4 della terapia standard - e una riduzione del 42% del rischio di morte a un follow-up mediano di 39,4 mesi. Sono i numeri valutati da un comitato di revisione indipendente dello studio Dreamm 7 (494 pazienti arruolati), che per chi soffre di mieloma multiplo - il secondo tumore del sangue per incidenza con 6.590 nuove diagnosi registrate ogni anno in Italia - significano una svolta importante nella cura. Il trial ha confrontato la combinazione belantamab mafodotin, bortezomib più desametasone (BVd) con la terapia attualmente d'elezione costituita da daratumumab, bortezomib e desametasone (DVd) in pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario, già trattati in precedenza e andati in progressione. Il valore dimostrato dalla tripletta con belantamab rispetto allo standard of care, si vede anche nel Dreamm 8, studio clinico di fase III multicentrico, in aperto, randomizzato, di cui ulteriori aggiornamenti vengono presentati da Gsk al Congresso europeo di ematologia (Eha), in corso a Milano da oggi al 15 giugno.
Nel caso specifico del Dreamm 8 - dettaglia una nota - ad essere valutata è stata l'efficacia e la sicurezza di belantamab mafodotin in combinazione con pomalidomide più desametasone (BPd) rispetto a bortezomib, pomalidomide e ancora desametasone (PVd). Tutti i 302 partecipanti erano stati precedentemente esposti a lenalidomide e in larga parte erano anche refrattari. Cosa è emerso? Un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della cosiddetta progression free survival (Pfs): a un follow-up mediano di 28 mesi, la Pfs mediana ha raggiunto i 32,6 mesi con la tripletta BPd rispetto a 12,5 mesi del braccio di controllo PVd. Alla fine di un anno, l'80% dei pazienti nel gruppo trattato con BPd, rispetto al 67% nel gruppo di combinazione PVd, era vivo e non era andato incontro a progressione.
Dreamm 7 e 8 arrivano al Congresso Eha forti del recente via libera alle combinazioni con belantamab del Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea dei farmaco (Ema), che ne ha raccomandato l'approvazione, prevista in Europa nel terzo trimestre del 2025. Sulla scorta di questi numeri potrebbe quindi essere ridefinito il trattamento già dalla prima recidiva, dove cioè sono necessarie opzioni più efficaci. Un ulteriore elemento da non sottovalutare: belantamab mafodotin ha il vantaggio della somministrazione ambulatoriale e non richiede pre-medicazione o l'ospedalizzazione.
"I risultati di Dreamm-7 – afferma Alessandro Corso, direttore Struttura complessa di Ematologia, direttore di Dipartimento di Oncologia dell'ospedale di Legnano Asst Ovest Milanese - mostrano come belantamab mafodotin in combinazione con BorDex rappresenti un miglioramento significativo rispetto al regime a base di daratumumab in un contesto di trattamento del mieloma multiplo di seconda linea, anche in pazienti refrattari alla lenalidomide, farmaco ampiamente usato in prima linea. Dreamm 8 mostra invece di essere molto efficace anche in un setting di pazienti molto difficili da trattare cioè quelli refrattari sia a lenalidomide che a daratumumab".
"Insomma - conclude Corso - le terapie anti-Bcma (anti-B-cell maturation antigenin, ndr) in generale stanno contribuendo a migliorare la sopravvivenza dei pazienti affetti da mieloma multiplo e, in particolare, belantamab mafodotin mostra il vantaggio di una somministrazione in Day Hospital anche in centri ospedalieri più periferici".
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(Adnkronos) - Come evitare un salasso in bolletta senza rinunciare al condizionatore? Con l'arrivo del caldo, soprattutto per chi resta in città, l'unico rimedio è l'utilizzo di ventilatori e condizionatori. Proprio nel periodo estivo, analizzando l'andamento dei consumi elettrici, durante l'anno (informazione che è possibile trovare sempre nelle fatture), notiamo si raggiunge il picco tra giugno e agosto quando è massimo l'utilizzo dei condizionatori. Ciò non significa che dobbiamo rinunciarci ma basta qualche accortezza. Ecco quindi dieci consigli per bollette più leggere da parte dell'Unione nazionale consumatori.
1) Occhio alla classe energetica. Il primo suggerimento per l'uso intelligente dell’aria condizionata parte dalla scelta del condizionatore: sono da preferire i modelli in classe energetica A o superiore.
2) Preferite gli inverter. Gli apparecchi dotati di tecnologia inverter adeguano la potenza all'effettiva necessità e riducono i cicli di accensione e spegnimento.
3) Approfittate degli incentivi. Per l'acquisto di una pompa di calore, a seconda del tipo di intervento effettuato, sono a disposizione degli incentivi .
4) Attenzione alla posizione. E' importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: infatti, l'aria fredda tende a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che, invece, tende a salire. Occorre assolutamente evitare di mettere il climatizzatore dietro divani o tende, l'effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca.
5) Non raffreddare troppo. Due o tre gradi in meno della temperatura esterna sono sufficienti. Spesso basta attivare solo la funzione deumidificazione, perché è l'umidità, presente nell'aria che fa percepire una temperatura molto più alta di quella reale.
6) Ogni stanza il suo climatizzatore. Non è corretto installare un condizionatore potente in corridoio sperando che rinfreschi tutta casa: l’unico risultato sarà quello di prendersi un colpo di freddo ogni volta che ci si passa sotto.
7) Non lasciate porte e finestre aperte. Sembra banale, ma così si evita di riscaldare l'aria all’interno.
8) Coibentare i tubi del circuito. E' bene assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta direttamente al sole e alle intemperie.
9) Usare il timer e la funzione 'notte'. In questo modo si riesce a ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio.
10) Pulizia e corretta manutenzione. I filtri dell’aria e le ventole devono essere puliti alla prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane perché lì si annidano facilmente muffe e batteri dannosi per la salute. Se sono deteriorati vanno sostituiti. È importante anche controllare la tenuta del circuito del gas.
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(Adnkronos) - E' la sostenibilità, un argomento centrale e non più rimandabile per chi vuole parlare di sanità del futuro, il tema del 25esimo convegno nazionale dell'Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic) - presieduta da Umberto Nocco, direttore della Struttura complessa di Ingegneria clinica dell'Asst Grande ospedale metropolitano Niguarda di Milano - che si terrà a Napoli dal 14 al 17 giugno alla Mostra d'Oltremare. Il titolo 'Tecnologie, sostenibilità, ambiente. Il contributo dell'innovazione alla sanità del futuro' si pone come inedito punto di vista nella riflessione evoluta sulla sanità italiana. La sanità deve essere sostenibile, spiegano gli ingegneri clinici. Le sue tecnologie sempre più avanzate e salvavita non possono impattare negativamente sull'ambiente: questa è una certezza. Ma se si approfondiscono le implicazioni di questa affermazione si scopre che l'impatto produttivo (quanto si inquina nelle factory produttive?), distributivo (quanto inquina la catena della logistica?) e dello smaltimento dei rifiuti sanitario-tecnologici e delle apparecchiature obsolete rappresenta una criticità, rileva l'Aiic. A tutto questo si aggiunge poi un tema inedito sulla quantità di energia che consumano l'intelligenza artificiale e le reti interconnesse.
A presiedere l'edizione numero 25 del convegno - riporta una nota - è Lorenzo Leogrande, past-president Aiic e responsabile dell'Unità di Valutazione delle tecnologie presso il Policlinico Gemelli di Roma, che introduce ai lavori del più atteso evento nazionale dedicato alle tecnologie per la salute affermando che "come associazione ci siamo posti l'obiettivo di analizzare e comprendere come le politiche green possano incidere sulle logiche di acquisizione, introduzione e gestione dell'innovazione tecnologica. Ci preme cioè capire se si può continuare a fare salute con le tecnologie più avanzate e innovative, non trascurando, però, l'impatto che le stesse hanno sull'ambiente durante tutto il loro ciclo di vita". Ne consegue che a Napoli circa 2.500 professionisti si confronteranno su quegli argomenti e quelle criticità che rappresentano una sfida civile e professionale coinvolgendo istituzioni nazionali e regionali, società scientifiche, università e centri di ricerca, cercando quel dialogo ad ampio spettro che coinvolge anche il mondo della produzione, "affinché - aggiunge Leogrande - tutti gli attori del sistema possano assumersi la responsabilità di un deciso passo in avanti in termini di attenzione all'ambiente in cui viviamo".
All'interno del programma dell'evento nazionale - a cui ha dato contributo ideativo tutto il direttivo Aiic, con il particolare impegno del vicepresidente Gianluca Giaconia e di Pasquale Garofalo, entrambi colonne dell'ingegneria clinica campana - oltre 80 appuntamenti distribuiti tra sessioni plenarie, corsi di formazione, sessioni parallele, workshop e dibattiti.
"Abbiamo strutturato il convegno seguendo 2 direttrici principali - spiega Stefano Bergamasco, coordinatore scientifico del convegno e responsabile del Centro studi Aiic - Da un lato il tema centrale che offre il titolo al convegno di quest'anno - tecnologie, sostenibilità, ambiente - con una serie di sessioni dedicate alla sostenibilità ambientale, ai criteri Esg di valutazione delle tecnologie. Dall'altro si è dato spazio alle proposte derivanti dai nostri Aiic Awards, la formula di 'call for abstract' con cui, da diversi anni, l'associazione dà spazio alle esperienze provenienti da associati e non solo". L'argomento sostenibilità verrà declinato "secondo le molteplici accezioni che questo termine assume nel contesto della sanità, come indicato dall'Oms nella definizione dei 17 obiettivi di sostenibilità globale - evidenzia Bergamasco - Come ingegneri clinici deputati a programmazione, scelta e gestione delle tecnologie biomediche nelle strutture sanitarie, sentiamo una responsabilità precisa e ci facciamo promotori di questa iniziativa anche nei confronti delle altre società scientifiche, delle istituzioni e dell'industria".
Eventi speciali all'interno del convegno saranno le sessioni di sabato pomeriggio su 'Connessioni di valore: impresa, sanità e sviluppo sostenibile', in cui i massimi esponenti del mondo produttivo dialogheranno con i rappresentanti Aiic; a questo seguirà 'Quanto è sostenibile la tua area clinica' (lunedì 16, ore 11.30), un confronto aperto a cui parteciperanno esponenti di una serie nutrita di società scientifiche come quella degli anestesisti-rianimatori (Siaarti), dei cardiologi (Sic), dei radiologi (Sirm) e dei chirurghi ospedalieri (Acoi).
Oggi Aiic, forte di 32 anni di attività, "è una associazione composta da circa 2mila professionisti - sottolinea il presidente Nocco - con una buona presenza a livello istituzionale, a testimonianza della consapevolezza che si è creata a livello della sanità nazionale dell'importanza e utilità della nostra figura, e anche del fatto che l'associazione si pone come punto di riferimento nazionale e regionale sui temi della gestione delle tecnologie healthcare". Aiic - descrive la nota - è equamente distribuita sul territorio: Nord (39%), Centro (23%) e Sud (38%); con il 52% della professione rappresentato da 30-39enni, collabora attivamente con il ministero della Salute, con Agenas, con SiHta e con le realtà europee e internazionali dell'ingegneria clinica e biomedica (Icethmc e Ifmbe). Da alcuni anni, all'interno del suo convegno nazionale si assegnano gli Aiic Awards e i Premi Innovazione, occasioni ormai consolidate e prestigiose per identificare le migliori realizzazioni nell'ambito delle tecnologie healthcare. La partecipazione ai 2 'contest' è stata numericamente e qualitativamente importante, e ha coinvolto università e centri di ricerca, Irccs e strutture sanitarie territoriali, startup e realtà multinazionali. Per dimostrare che cambiare la sanità in meglio si può, e già qualcuno lo sta facendo. Anche con un occhio di riguardo al pianeta in cui viviamo.
Nel dettaglio, la sessione plenaria incentrata sul titolo della manifestazione è prevista per il pomeriggio di lunedì 16 giugno, con la presenza dei massimi livelli istituzionali della Regione Campania - sono attesi il presidente Vincenzo De Luca, l'assessore Ettore Cinque e il presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale, Vincenzo Alaia - oltre che di Francesco Saverio Mennini, Walter Ricciardi, Nino Cartabellotta di Gimbe e Fabio Faltoni, neo presidente di Confindustria dispositivi medici.
Altre sessioni cuore dell'evento sono: Esperienze ospedaliere in ottica di sostenibilità ambientale (domenica 15, ore 9.30), Second hand e rigenerazione delle tecnologie biomediche (ore 11.30), Valutazione dell'intelligenza artificiale (ore 11.30), Parametri e criteri green per il procurement e per gli appalti (ore 14.30), Tecnologia, equità, innovazione: diritto alla cura tra obsolescenza e intelligenza artificiale (ore 14.30), Tecnologie biomediche e sostenibilità, uno sguardo europeo (ore 16.30), Applicazioni di intelligenza artificiale in sanità (lunedì 16, ore 9.30), Manutenzione ed economia circolare, right to repair (ore 11.30), Esperienze regionali environmental-social- governance (martedì 17 ore 11.00) e Le nuove frontiere dell'intelligenza artificiale in sanità (ore 11.00).
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(Adnkronos) - Virtus Bologna e Germani Brescia sono le due squadre che si sfideranno in una finale inedita per vincere lo scudetto del campionato Lba 2024-25. La Virtus ha battuto in semifinale l’Olimpia Milano, conquistando la quinta finale consecutiva. Sarà invece il primo storico epilogo per Brescia, che si presenterà all'appuntamento da grande sfidante dopo aver vinto la Coppa Italia nel 2023.
Sui canali e le piattaforme di Warner Bros Discovery andranno in onda tutte le gare delle Lba Finals 2025: i match di Gara-1, Gara-2 e Gara-3 saranno disponibili in diretta in chiaro su Nove e Dmax, in simulcast su Eurosport 2 e in streaming su Discovery+. La telecronaca sarà affidata a Mario Castelli e Andrea Meneghin, mentre Giulia Cicchinè e Guido Bagatta saranno protagonisti a bordocampo con analisi e interviste pre e post-partita.
Ecco la programmazione televisiva delle Lba Finals 2025:
Gara-1 Virtus Segafredo Bologna-Germani Brescia: giovedì 12 giugno alle 20:30 su NOVE, DMAX, EUROSPORT 2 e Discovery+
Gara-2 Virtus Segafredo Bologna-Germani Brescia: sabato 14 giugno alle 20.30 su NOVE, DMAX, EUROSPORT 2 e Discovery+
Gara-3 Germani Brescia-Virtus Segafredo Bologna: martedì 17giugno alle 20.30 su NOVE, DMAX, EUROSPORT 2 e Discovery+
Eventuale Gara-4 giovedì 19 giugno
Eventuale Gara-5 domenica 22 giugno
Leggi tutto: Lba Finals, Virtus Bologna-Germani Brescia: date, orari e programmazione tv
(Adnkronos) - Il piccolo Adam e la mamma, Alaa al-Najjar, sono finalmente salvi. Atterrati in Italia, poco dopo le 23 di ieri, mercoledì 11 giugno, sono stati accolti a Milano, all'aeroporto militare di Linate, da Antonio Tajani.
"Grazie mille, non ho parole per ringraziare. È un piacere enorme essere qui in Italia". Ha detto Alaa al-Najjar, la pediatra che ha perso 9 figli e il marito in un raid israeliano a Gaza, parlando con il vicepremier e ministro degli Esteri. "Benvenuta in Italia, siamo contenti di averti qua. Gli italiani sono amici del popolo palestinese", le ha risposto Tajani.
Sul volo, partito dall'aeroporto israeliano di Eilat, viaggiavano in tutto 6 pazienti minori e 19 accompagnatori. Tre dei piccoli, incluso Adam, sono stati trasferiti in ospedali lombardi - Adam al Niguarda di Milano, gli altri 2 al Policlinico di Milano e al Papa Giovanni XXIII di Bergamo - e 3 in strutture piemontesi. La pediatra Alaa al-Najjar è atterrata insieme al piccolo Adam, il figlio di 11 anni, unico superstite della famiglia. Adam, infatti, è sopravvissuto il mese scorso a un raid israeliano in cui sono stati uccisi il padre e i 9 fratelli e sorelle.
L'11enne è sceso dal C-130 con in mano un pallone. A donarglielo, all'arrivo a Milano, è stato Tajani su suggerimento della zia del piccolo, che durante l'attesa del volo ha riferito al vicepremier della passione del nipote per il calcio.
"Ho visto negli occhi delle mamme e dei bambini l'orrore della guerra", ha raccontato il ministro degli Esteri dopo avere accolto i passeggeri del volo. "Tutti hanno ringraziato l'Italia, il Governo e il nostro Paese e ci hanno detto 'non vogliamo tornare a Gaza, possiamo rimanere in Italia?'. Ci hanno abbracciato e ci hanno detto delle frasi bellissime di ringraziamento, siamo rimasti colpiti", ha continuato il vicepremier parlando di "immagini strazianti che ti rimangono nel cuore, quelle di bambini sofferenti, vittime innocenti di una guerra che deve cessare il prima possibile".
"I bambini" arrivati ieri sera da Gaza "e i loro familiari hanno trascorso serenamente la prima notte negli ospedali lombardi che li ospitano. Da oggi, giovedì 12 giugno, inizia formalmente il loro percorso di cura e di sostegno. "Desidero ancora una volta ringraziare tutti coloro che, a partire da Areu", agenzia regionale dell'emergenza-urgenza, "hanno contribuito a rendere possibile questa importante operazione sanitaria e di solidarietà", ha detto Guido Bertolaso, assessore al Welfare della Regione Lombardia, dopo aver contattato le strutture che ospitano i pazienti.
Gli altri 2 pazienti del volo che con Adam saranno curati in Lombardia sono una 15enne presa in carico dal Policlinico di Milano per gravi lesioni al torace e fratture multiple, e una 12enne che ha riportato varie fratture complesse, destinata all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
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(Adnkronos) - "Il morbillo continua a circolare nel nostro Paese, con 334 casi registrati dall'inizio dell'anno. Nel mese di maggio 2025, nello specifico, si registra un nuovo aumento del numero di casi, con 65 segnalazioni, quasi il doppio rispetto ad aprile (37 casi). Questo incremento, che potrebbe essere legato agli spostamenti durante le festività recenti, rappresenta un dato preoccupante con l'avvicinarsi della stagione estiva e delle vacanze: il 20% dei casi segnalati tra gennaio e maggio 2025 è stato infatti associato a viaggi internazionali, un dato in aumento rispetto al 18% del periodo precedente". E' quanto emerge dal numero di giugno 2025 del bollettino periodico 'Morbillo & Rosolia News', curato dalla sorveglianza epidemiologica nazionale del morbillo e della rosolia dell'Istituto superiore di sanità (Iss).
"Lo stato vaccinale - si legge - è noto per 313 dei 334 casi segnalati nel 2025 e in 275 casi (quasi il 90%) le persone colpite risultavano non vaccinate. In circa un terzo dei casi, 108, è stata riportata almeno una complicanza: tra le più frequenti epatite o aumento delle transaminasi e polmonite, ma si sono verificate anche cheratocongiuntivite, diarrea, insufficienza respiratoria, stomatite, trombocitopenia, laringotracheobronchite, otite, e convulsioni. Sono stati segnalati 3 casi di encefalite, rispettivamente in 2 adulti e in 1 preadolescente, tutti non vaccinati", avvertono gli esperti.
Dagli esperti dell'Istituto superiore di sanità arriva un appello: occorre "verificare il proprio stato vaccinale contro il morbillo prima di intraprendere qualsiasi viaggio all'estero. Quasi l'80% dei casi si verificano infatti in persone di età pari o superiore a 15 anni, per la maggior parte non vaccinati o che hanno effettuato una sola dose". La raccomandazione è contenuta nel numero di giugno 2025 del bollettino periodico 'Morbillo & Rosolia News', curato dalla sorveglianza epidemiologica nazionale del morbillo e della rosolia dell'Istituto superiore di sanità (Iss).
Secondo l'Iss, "da proteggere sono anche i bambini: la fascia di età più colpita, in termini di incidenza, rimane quella sotto i 5 anni, che è anche particolarmente vulnerabile alle complicanze del morbillo a breve e lungo termine". Ma continuano ad essere segnalati casi anche tra i lattanti, per i quali, come sottolineano gli esperti, "la protezione dipende da un elevato livello di immunità nella popolazione, visto che l'età raccomandata per la somministrazione della prima dose di vaccino Mpr è 12 mesi".
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(Adnkronos) - Giovedì 19 giugno a Roma, dalle 9 alle 13 a Villa Pamphili presso il Centro sociale 'Bel Respiro', Apaim - Associazione pazienti Italia con melanoma, in collaborazione con l'Idi Irccs Istituto dermopatico dell'Immacolata e con il patrocinio del Comune di Roma - XII Municipio, darà vita alla Giornata di prevenzione e informazione sul melanoma e tumori cutanei 2025. Grazie alla collaborazione dell'Idi, gli specialisti scenderanno in campo per offrire uno screening della pelle a tutti coloro che si prenoteranno. Sarà possibile sottoporsi a una visita dermatologica gratuita, con il controllo di manifestazioni cutanee come nei e macchie solari. Allo screening si accede chiamando il numero di telefono 339.3519071. Le prenotazioni apriranno alle 10 del 13 giugno e proseguiranno fino al raggiungimento della disponibilità massima.
"Abbiamo stimato che durante l'evento verranno effettuati circa 150 screening della pelle", spiega Monica Forchetta, presidente Apaim. "Per coloro che non riusciranno a prenotarsi - sottolinea - l'invito è comunque a partecipare all'evento, in quanto in caso di rinuncia è possibile riassegnare lo slot precedentemente prenotato. E' importante partecipare comunque, in quanto i nostri specialisti daranno consigli utili per una corretta esposizione al sole". Quest'anno a sostenere l'iniziativa saranno presenti i dermatologi Idi. "L'Idi Irccs - afferma il consigliere delegato dell'Idi Alessandro Zurzolo - è da sempre impegnato nella promozione della cultura della prevenzione e della diagnosi precoce delle patologie cutanee. Partecipiamo pertanto con piacere a questa Giornata di prevenzione e informazione sul melanoma e i tumori cutanei. Ringrazio l'associazione Apaim per aver voluto questa iniziativa e il Municipio XII per il patrocinio concesso. La collaborazione tra enti, istituzioni e professionisti sanitari è fondamentale per costruire una rete efficace di tutela della salute pubblica. Ci auguriamo che l'iniziativa possa contribuire ad accrescere la consapevolezza sull'importanza della prevenzione dermatologica e che siano in molti a cogliere questa opportunità gratuita di screening offerta dai nostri specialisti".
Le istituzioni paludono alla giornata di prevenzione. "Siamo sempre molto contenti di patrocinare simili iniziative in quanto rispondenti alle nostre politiche sociali e di attenzione ai bisogni dei cittadini, in un'ottica di erogazione di servizi sempre più efficaci. La prevenzione rientra tra gli strumenti più concreti di salvaguardia della salute pubblica. Sosteniamo con forza l'evento e ci auguriamo che la cittadinanza partecipi numerosa", dichiara il presidente del Municipio XII, Elio Tomassetti. "Come presidente della Commissione Politiche sociali e della Salute del Municipio XII - aggiunge Alessandro Alongi - considero fondamentali le iniziative di prevenzione e informazione rivolte alla cittadinanza, soprattutto quando si parla di patologie gravi, ma evitabili come il melanoma. L'accesso gratuito agli screening dermatologici rappresenta un esempio concreto di sanità di prossimità, che porta la salute tra le persone, nei luoghi della quotidianità. Ringrazio l'associazione Apaim e l'Istituto Idi per il loro impegno e auspico una grande partecipazione da parte dei cittadini".
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