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Iran, attacco di Israele a reattore Arak. Missili su Tel Aviv, colpito ospedale di Soroka

19 Giugno 2025
I servizi di emergenza israeliani lavorano sul sito di un attacco missilistico iraniano in una zona residenziale a Holon - (Afp)

(Adnkronos) - Nuova notte di raid incrociati con Israele che ha attaccato il reattore ad acqua pesante di Arak, in Iran. Lo rende noto la televisione di Stato iraniana, aggiungendo che non vi è “alcun pericolo di radiazioni” e che la struttura era già stata evacuata prima dell’attacco. Israele aveva avvertito questa mattina che avrebbe attaccato la struttura e aveva esortato la popolazione ad abbandonare la zona.  

I media iraniani hanno invece riferito che è stata lanciata una nuova salva di missili contro Israele, nel settimo giorno di guerra fra i due Paesi. "I missili hanno colpito Tel Aviv", ha riferito l'agenzia di stampa iraniana Fars, mentre la televisione di Stato trasmetteva immagini in diretta dalla città israeliana. 

A essere colpito da un attacco missilistico iraniano anche l'ospedale Soroka di Beersheba, nel sud di Israele. "Un attacco ha colpito l'ospedale, causando danni significativi in diverse aree. Stiamo attualmente valutando i danni, incluso il possibile numero di feriti", si legge in un comunicato dell'ospedale. 

Pochi minuti prima, il ministero degli Esteri israeliano aveva segnalato un "colpo diretto" alla struttura sanitaria che cura molti soldati israeliani feriti nella Striscia di Gaza. L'ospedale ha dichiarato di aver subito danni ingenti dopo essere stato colpito direttamente da un missile iraniano, riporta Haaretz, aggiungendo che è stato chiesto alla popolazione di non recarsi nella struttura sanitaria. 

Il viceministro degli Esteri israeliano Sharren Haskel ha definito "deliberato" e "criminale" l'attacco dell'Iran contro l'ospedale. "L'Iran ha appena colpito l'ospedale Soroka di Be'er Sheva con un missile balistico. Non una base militare. Un ospedale. Questo è il principale centro medico dell'intera regione israeliana del Negev. Un'azione deliberata. Criminale. Un obiettivo civile. Il mondo deve far sentire la sua voce", ha scritto Sharren Haskel su X. 

Il servizio di soccorso israeliano Magen David Adom ha dichiarato che almeno 32 persone sono rimaste ferite in seguito agli ultimi attacchi missilistici dell'Iran che, secondo un funzionario militare israeliano, sono avvenuti per mezzo di "decine di missili balistici". In una dichiarazione, un portavoce dell'Mda ha affermato che i medici stanno "prestando cure, mentre due persone si trovano in gravi condizioni. Altre 30 sono in condizioni lievi con ferite da esplosione e schegge". 

I principali obiettivi dell'attacco iraniano che stamattina ha colpito l'ospedale di Soroka, a Be'er Sheva, nel sud di Israele, erano il comando e il quartier generale dell'intelligence delle Idf, adiacenti alla struttura sanitaria, riporta l'agenzia iraniana Irna. 

Intanto il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai suoi collaboratori di alto livello di aver approvato i piani di attacco contro l'Iran, ma di attendere per vedere se Teheran abbandonerà il suo programma nucleare, secondo fonti riprese dal Wall Street Journal, che cita l'impianto di arricchimento iraniano di Fordow come un possibile obiettivo statunitense. 

L'esercito statunitense ha nel frattempo rafforzato le sue forze in Medio Oriente negli ultimi giorni. Un terzo cacciatorpediniere della Marina statunitense è entrato nel Mar Mediterraneo orientale e un secondo gruppo d'attacco di portaerei statunitensi si sta dirigendo verso il Mar Arabico. Sebbene il Pentagono abbia affermato che il rafforzamento militare è puramente difensivo, esso posiziona meglio gli Stati Uniti nel caso in cui Trump decidesse di unirsi agli attacchi israeliani contro l'Iran. Potrebbe anche essere una tattica per fare pressione sull'Iran affinché capitoli o faccia concessioni. 

 

La prospettiva di un intervento diretto degli Stati Uniti, intanto, spinge l'Iran a prospettare un'escalation del conflitto: "Qualsiasi intervento diretto da parte degli Stati Uniti si scontrerebbe con una minaccia senza precedenti per le navi nemiche" nella regione, sostiene una fonte iraniana di alto profilo citata dall’emittente qatarina Al Jazeera, secondo cui anche l’alleato Hezbollah in Libano sarà costretto a "reagire". "Se l'America dovesse entrare nello scontro -prosegue la fonte- un'azione dell'Iran contro obiettivi marittimi e posizionamenti nemici potrebbe essere un'opzione". 

 

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Israele, missile Iran colpisce ospedale di Beer Sheva - Video

19 Giugno 2025

(Adnkronos) - L'Iran colpisce un ospedale in Israele con un missile balistico oggi 19 giugno. Il raid di Teheran centra l'ospedale Soroka di Beer Sheva, la più grande struttura nel sud di Israele. "Un attacco ha colpito l'ospedale, causando danni significativi in diverse aree. Stiamo attualmente valutando i danni, incluso il possibile numero di feriti", si legge in un comunicato dell'ospedale. Il primo bilancio fa riferimento ad una ventina di feriti. I video diffusi sui social mostrano la struttura gravemente danneggiata, con medici e infermieri che soccorrono pazienti. 

Il viceministro degli esteri israeliano Sharren Haskel ha definito "deliberato" e "criminale" l'attacco contro l'ospedale. "L'Iran ha appena colpito l'ospedale Soroka di Beer Sheva con un missile balistico. Non una base militare. Un ospedale. Questo è il principale centro medico dell'intera regione israeliana del Negev. Un'azione deliberata. Criminale. Un obiettivo civile. Il mondo deve far sentire la sua voce", ha scritto Sharren Haskel su X. 

Per Teheran, i principali obiettivi dell'attacco erano il comando e il quartier generale dell'intelligence delle Idf, adiacenti alla struttura sanitaria, come riporta l'agenzia iraniana Irna. 

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Juventus-Al Ain 5-0, cinquina bianconera al Mondiale per club

19 Giugno 2025
Juventus-Al Ain 5-0, cinquina bianconera al Mondiale per club

(Adnkronos) - La Juventus batte 5-0 l'Al Ain a Washington nel match d'esordio al Mondiale per club Fifa. I bianconeri allenati da Tudor oggi 19 giugno 2025 si impongono facilmente contro la formazione degli Emirati - nel match valido per il Girone G - grazie alle doppiette di Kolo Muani (11' e 49') e Conceicao (21' e 58'). La cinquina è completata dal gol di Yildiz (31'). La Juve torna in campo domenica 22 giugno alle 18 contro la formazione marocchina del Wydad AC, sconfitta all'esordio dal Manchester City. I bianconeri e gli inglesi guidano il girone con 3 punti. 

 

La Juve domina contro un avversario modesto, conquista 3 punti e gestisce le energie. I bianconeri sfondano già all'11'. Azione elaborata, cross di Costa e sul secondo palo Kolo Muani azzecca il colpo di testa vincente: 1-0. Al 21' il raddoppio con Conceicao, che dribbla e controlla: la conclusione batte Rui Patricio, 2-0. 

Al 31' la Juve cala il tris con Yildiz, che fa centro da fuori con un destro perfetto: la palla fa sponda sul palo, 3-0. La Juve fa quello che vuole e prima del riposo completa il poker. Imbucata di Thuram per Kolo Muani che al quarto minuto di recupero fa doppietta con un tocco elegante, Rui Patricio beffato e 4-0. La ripresa è un allenamento a ritmo blando per la Juve, che trova il quinto gol al 51' e chiude i conti. Conceicao rientra sul sinistro e fa centro, 5-0 e game over. Nel finale, Douglas Luiz cerca gloria personale: palo. 

"E' un bel risultato che dà fiducia", dice Tudor a Dazn alla fine del match. "Siamo andati forte, tenendo un bel ritmo nel primo tempo. Nella ripresa ho chiesto di abbassare il ritmo, visto che il caldo. Abbiamo provato a gestire la gara, avremmo potuto far meglio ma la giornata è molto positiva. Non è semplice frenare, è andata bene", aggiunge. "Conceicao e Kolo Muani stanno bene, ci sono giocatori come Gatti e Koopmeiners che devono accumulare minuti dopo lo stop per infortunio". 

 

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'Nonno Putin', la rivelazione: "Ho una nipote e parla cinese"

19 Giugno 2025
Vladimir Putin

(Adnkronos) - Nonno Vladimir Putin. Il 72enne presidente russo, nel corso dell'incontro con i rappresentanti delle agenzie stampa straniere, per la prima volta rivela di avere una nipote. Nome e età della bambina non sono note, ma il leader del Cremlino rivela altri dettagli. "Ho detto che alcuni miei familiari parlano cinese, ma ho mancato di ricordare che si tratta di mia nipote. Ha un'insegnante di Pechino e parla cinese", dice il presidente russo. "Anche mia figlia ha iniziato a studiare cinese di sua iniziativa. Voleva farlo e si è rivolta ad un'insegnante", spiega Putin, evidenziando che "l'interesse per la lingua cinese in Russia è in crescita costante". 

Putin nel 1983 ha sposato Ljudmila Skrebneva, da cui ha divorziato nel 2014 secondo le informazioni disponibili. La coppia ha avuto due figlie, Maria Vorontsova, nata nel 1985, e Ekaterina Tikhonova, nata nel 1986. E' presumibile che una delle due donne sia la madre della bambina a cui Putin fa riferimento. 

Al presidente russo viene attribuita da anni una relazione consolidata con l'ex ginnasta Alina Kabaeva. I due figli nati dal legame - Ivan e Vladimir, nati nel 2015 e nel 2019 - vivrebbero nella residenza di Valdai. 

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Ucraina-Russia, Putin: "Sì a incontro con Zelensky dopo negoziati"

19 Giugno 2025
Vladimir Putin - (Fotogramma)

(Adnkronos) - Un incontro con Volodymyr Zelensky per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina. Vladimir Putin apre a colloqui diretti con il presidente ucraino per chiudere il conflitto che dura da oltre 3 anni. La Russia vuole che la guerra "finisca il più velocemente possibile e preferibilmente in modo pacifico".  

Il meeting, dice il presidente russo in un incontro con le agenzie straniere a San Pietroburgo, è possibile - come riferisce la Tass - "nella fase finale dei negoziati per porre fine a tutto questo". "I negoziatori della Russia e dell'Ucraina sono pronti a incontrarsi dopo il 22 giugno", dice Putin, evidenziando che la delegazione russa è in contatto con la controparte.  

Putin ritiene che qualsiasi soluzione per porre fine al conflitto in Ucraina dovrà impedire la ripresa degli scontri nel "lungo termine". "Dobbiamo trovare una soluzione che non solo ponga fine all'attuale conflitto, ma che crei anche le condizioni per evitare che situazioni simili si ripetano nel lungo periodo", aggiunge, evidenziando che per la Russia è fondamentale una questione. 

"I documenti dovranno essere firmati dalle legittime autorità ucraine, altrimenti potranno essere gettati nella spazzatura", dice sollevando indirettamente la questione relativa alla legittimità dell'incarico di Zelensky, il cui mandato - secondo Mosca - è scaduto da tempo. Mosca pone condizioni note: "La repubblica del Donetsk e quella del Luhanks avevano il diritto di separarsi dall'Ucraina, non erano tenute a chiedere l'opinione di Kiev". 

Putin nega che il recente attacco sulla capitale ucraina abbia preso di mira edifici residenziali: "La Russia colpisce industrie belliche". Il presidente russo afferma che Mosca ha restituito i corpi di 6000 soldati e si appresta a consegnare all'Ucraina altri 3000 caduti ("numeri enormi"). In cambio, avrebbe ricevuto solo 57 corpi di soldati russi. 

 

Putin è "d'accordo" con Donald Trump, quando il presidente degli Stati Uniti afferma che, con lui alla Casa Bianca, la guerra tra Ucraina e Russia non sarebbe mai iniziata. "Un incontro con il presidente Trump sarebbe utile, ma va preparato adeguatamente", dice il presidente russo. "Trump è un uomo d'affari e questo è un vantaggio: calcola tutto e lo calcola bene". 

 

Putin è disposto a riallacciare il dialogo con l'Occidente e in particolare si dice "aperto" a contatti con il cancelliere tedesco Friedrich Merz: "Se il signor cancelliere federale vuole chiamare e parlare, l'ho già detto molte volte: non rifiutiamo alcun contatto e siamo sempre aperti a questo". Nel novembre scorso, il precedessore di Merz, Olaf Scholz aveva avuto un contatto telefonico con Putin, il primo in due anni. 

La Germania produce i missili Taurus che consentirebbero all'Ucraina di colpire in profondità il territorio russo: "I Taurus non possono essere usati senza specialisti tedeschi, quindi Kiev non può usarli da sola. Nel Kursk - la regione invasa dall'Ucraina - c'erano tank tedeschi. E la Germania riconosce il Kursk come parte della Russia". 

 

 

Capitolo Nato: "Non consideriamo alcun riarmo della Nato una minaccia per la Federazione Russa, perché siamo autosufficienti in termini di garanzia della nostra sicurezza e stiamo costantemente migliorando le nostre forze armate e le nostre capacità difensive. Qualunque cosa faccia la Nato, ovviamente, crea delle minacce, ma noi le sopprimeremo tutte, non c'è dubbio".  

Per il leader del Cremlno, "questa storia secondo cui la Russia attaccherà l'Europa e i paesi della Nato è la stessa incredibile bugia che stanno cercando di far credere alla popolazione dei paesi dell'Europa occidentale. Ma questo, lo sappiamo, è una sciocchezza". 

 

 

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Israele-Iran, Trump e Macron ancora divisi: doppio appello a Netanyahu

18 Giugno 2025
Benjamin Netanyahu

(Adnkronos) - Donald Trump esorta Benjamin Netanyahu a portare avanti la guerra di Israele contro l'Iran. Emmanuel Macron chiede al premier israeliano di ridurre la portata dell'offensiva. Tra il presidente degli Stati Uniti e il presidente francese, dopo le scintille al G7 in Canada, va in scena un nuovo botta e risposta a distanza. 

 

"Gli ho detto 'vai avanti'. Io parlo con lui ogni giorno, è una brava persona, sta facendo molto", dice Trump parlando di Netanyahu e affermando che il premier israeliano "viene trattato molto ingiustamente dal suo Paese", con quello che sembra un riferimento ai problemi giudiziari del primo ministro. "Finora sta facendo un buon lavoro, è un presidente di guerra e deve anche affrontare anche questo nonsense, è ridicolo", aggiunge. 

 

Macron, invece, chiede lo stop ai raid israeliani contro obiettivi in Iran che non siano collegati al programma nucleare e per lo sviluppo di missili balistici. 

In una nota diffusa dall'Eliseo al termine della riunione del Consiglio di difesa e sicurezza nazionale, si legge che il presidente "ha espresso la sua preoccupazione per l'attuale escalation, con attacchi israeliani sempre più mirati a obiettivi non correlati ai programmi nucleari e balistici iraniani e un numero crescente di vittime civili in Iran e in Israele". "È urgente porre fine a queste operazioni militari, che rappresentano una grave minaccia per la sicurezza regionale", afferma Macron. 

 

E Netanyahu cosa dice? Il premier israeliano ringrazia Trump per "essere al nostro fianco". "Siamo in contatto continuo, anche la notte scorsa, abbiamo avuto un colloquio molto cordiale", dice. "Vorrei ringraziare il presidente Trump, un grande amico dello Stato di Israele - ribadisce Netanyahu - Lo ringrazio per essere al nostro fianco e per il sostegno che gli Stati Uniti ci assicurano nella difesa dei cieli israeliani". 

Quindi, la risposta indiretta a Macron: "Abbiamo avviato questa operazione per rimuovere la minaccia nucleare e la minaccia rappresentata dai missili balistici. Stiamo attaccando strutture nucleari, missili, centri di comando e simboli del regime".  

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Trump e la domanda alla Juve: "Avete donne in squadra?" - Video

18 Giugno 2025

(Adnkronos) - "Le donne potrebbero giocare con voi?". Donald Trump chiede e la Juventus (più o meno) risponde. La visita di una delegazione del club bianconero alla Casa Bianca, a poche ore dall'esordio nel Mondiale per Club, spinge il presidente degli Stati Uniti a interpellare giocatori, allenatore e dirigenti su un tema caro all'amministrazione americana. Trump ha recentemente firmato un ordine esecutivo per escludere le atlete transgender dalle competizioni femminili. "Avete avuto donne in squadra? Potrebbero entrare nel team?", chiede il presidente con un paio di domande retoriche. A rispondere è il general manager Damien Comolli: "E' difficile... Abbiamo un'ottima squadra femminile", dice facendo riferimento alla Juventus Women, che ha conquistato lo scudetto. "Sono molto diplomatici", la chiosa di Trump. 

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Trump, l'Iran e la Juve: il video 'surreale' dalla Casa Bianca

18 Giugno 2025

(Adnkronos) - Perché la Juventus è alle spalle di Donald Trump mentre il presidente degli Stati Uniti decide se attaccare l'Iran? La domanda rimbalza sui social insieme al video che mostra una scena a dir poco particolare. "Siamo nel metaverso", il commento più ricorrente. 

La Juventus, negli Stati Uniti per partecipare al Mondiale per club, viene ricevuta nello Studio Ovale alla Casa Bianca con il presidente della Fifa, Gianni Infantino. I dirigenti, l'allenatore Igor Tudor e una delegazione di giocatori - da Vlahovic a Locatelli, da Weah a Gatti e McKennie - stringono la mano a Trump e, come da cerimoniale, si schierano dietro il presidente. Poi tocca alla stampa e fioccano le domande sulla guerra tra Iran e Israele. Gli Usa attaccheranno Teheran? "Non ho ancora deciso", mentre la delegazione della Juve partecipa, con evidente sorpresa, ad un momento cruciale. 

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Allarme a Roma, due giovani sul cornicione in pieno centro

18 Giugno 2025
Allarme a Roma, due giovani sul cornicione in pieno centro

(Adnkronos) - Allarme a Roma in pieno centro. Due ragazzi sono saliti su un cornicione di un palazzo di Corso Rinascimento. Il comportamento dei giovani - non è chiaro in quali condizioni siano - ha allarmato persone che hanno assistito alla scena nella serata del 18 giugno e hanno chiamato immediatamente i carabinieri. I due giovani, per fortuna, sono rientrati all'interno della balaustra. 

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Brignone: "Io portabandiera a Milano Cortina? È una delle cose che mi motiva di più"

18 Giugno 2025
Federica Brignone - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - “Come va? All’inizio non avevo capito di essermi fatta così male. Sto lavorando tantissimo, anche se non si vede e non lo faccio vedere perché non ho con me il telefono in allenamento. È un lavoro in cui serve la massima concentrazione". Federica Brignone ha parlato così nel corso dell’evento “Slalom tra campioni” a Milano, organizzato da Banca Generali per celebrare i 15 anni della partnership con la fuoriclasse azzurra dello sci. La campionessa è tornata sul brutto infortunio al ginocchio, sul percorso di riabilitazione e sulle possibilità di tornare in tempo per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026. 

"Sto cercando di rieducare la mia gamba e il mio fisico a una vita normale, sono messa abbastanza bene ma ci vuole tempo. Il mio obiettivo - ha spiegato - è tornare. Non voglio smettere perché mi sono distrutta, voglio lasciare questo sport con il sorriso e in pista. Era il momento più bello della mia carriera ed essermelo tolto così mi scoccia, voglio tornare per stare bene e al mio livello. Per dimostrare a me stessa che posso farcela”. 

Brignone ha parlato del ruolo delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 in questo percorso: “Hanno un peso? Sì e no. È un sogno, ma nella mia carriera non manca niente. Sono andata ben oltre quello che sognavo da bambina. Ciò che sogno di queste Olimpiadi non è tanto il risultato sportivo, ma il farle in casa, come non successo in passato. È proprio la possibilità di vivere questa esperienza di un’Olimpiade diversa. Arrivarci dopo dieci stagioni ad alto livello mi piacerebbe, soprattutto per rappresentare il mio Paese”. 

La campionessa azzurra ha anche parlato della possibilità di essere portabandiera ai prossimi Giochi Invernali: “Quell’immagine mi dà grande motivazione per tornare e impegnarmi ancora di più tutti i giorni. Mi piacerebbe molto ed è una delle cose che mi motivano di più in questo momento”. 

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Trump parla di guerra Iran-Israele, la Juve ascolta nello Studio Ovale - Video

18 Giugno 2025
Trump e la Juve

(Adnkronos) - "Non so se attacco l'Iran". Donald Trump risponde alle domande dei media sulla guerra tra Iran e Israele. La Juventus, ospite alla Casa Bianca, ascolta le parole del presidente degli Stati Uniti sulla crisi che monopolizza l'attenzione a livello mondiale. La Juve, con il tecnico Igor Tudor e i giocatori, arriva nello Studio Ovale - con il presidente della Fifa Gianni Infantino - a poche ore dall'esordio nel Mondiale per club che si svolge negli Stati Uniti. Mentre Trump parla di armi nucleari (Video) e bombardieri Stealth, dietro di lui ascoltano Federico Gatti, Dusan Vlahovic, Manuel Locatelli. 

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D'Alema: "Se Iran avesse bomba nucleare non ci sarebbe guerra"

18 Giugno 2025
Massimo D

(Adnkronos) - "Penso che forse neanche Trump sa se combatteranno al fianco di Israele. Lui stesso ha detto che nessuno sa cosa farà". Sono le parole dell'ex premier Massimo D'Alema, intervenuto a Otto e mezzo su La7, sull'ipotesi di intervento degli Stati Uniti nella guerra tra Israele e Iran. 

"Bisognerebbe sottolineare con maggiore forza che andrebbe fermato questo conflitto, è interesse del mondo e dell'Europa. Un negoziato con l'Iran è stato fatto: portò a un accordo che spinse l'Iran a interrompere lo sviluppo della bomba nucleare. Fu Trump a sabotarlo, una responsabilità gravissima. Non possiamo dimenticarlo", dice l'ex premier. 

 

D'Alema prosegue: "Se l'Iran avesse la bomba nucleare non ci sarebbe la guerra, basti pensare alla Corea del Nord. Questo farà pensare a molti Paesi che avere l'atomica sia l'unico modo per non essere bombardati. Ho l'impressione che fare la guerra a chi non è democratico sia qualcosa di irrealistico. Non possiamo bombardare tutti quei Paesi che non sono democrazie. Sotto le bombe alla fine prevalgono le posizioni più radicali. I regimi cambiano quando c'è capacità di cambiare nella società, non per le bombe. Basti guardare l'Afghanistan, bel risultato''. 

E ancora: "Pace? Ci sono sempre margini per negoziare. Il problema è capire se si riescono a fermare le forze che vogliono impedire il negoziato, prima fra tutte Israele. L'attacco voluto da Netanyahu è stato fatto innanzitutto per bloccare un dialogo fra Usa e Iran. L'Europa per ora è debole, spero prenda coscienza, sono in gioco valori e interessi fondamentali come sicurezza e approvvigionamento energetico. Il filotrumpismo e il populismo di Trump non aiutano l'Europa. I sovranismi possono avere affinità ideologica ma una volta al potere entrano in conflitto. I nostri interessi e valori sono tutelati dall'Europa, ma ora sono in gioco 

Sempre restando alla politica estera, D'Alema parla della situazione di Gaza: "È incomprensibile la censura informativa su Gaza. E come ha potuto Israele toccare certi picchi di violenza e barbarie?". 

L'ex premier commenta il consenso di cui gode l'esecutivo Meloni: "Il vero problema della democrazia in Europa non è che i cittadini votano a destra, ma che stanno a casa. Il governo Meloni si fonda sul consenso più limitato di tutti i governi della storia repubblicana. E l'opposizione ha una responsabilità nel presentarsi divisa, insieme avrebbe più voti. Premierato? Non credo che vedrà mai la luce. Anche volendo, verrebbe bocciata dal referendum popolare. Le politiche di questo governo sono un problema, non esercita un ruolo per la pace, per la difesa, per i diritti. In generale sono fiducioso che malgrado chi ci governa possa essere attraversato da pulsioni autoritarie, i cittadini mantengono anticorpi democratici''.  

Alla domanda su un possibile ritorno in politica, D'Alema risponde tagliando corto: "Se per politica si intende il Parlamento e il partito, addio per sempre. Se intendiamo dare le proprie idee, scrivere, condividere il proprio pensiero, quello è connaturato alla natura umana''. 

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Fed lascia tassi invariati, Powell 'delude' Trump

18 Giugno 2025
Trump e Powell

(Adnkronos) - La Federal Reserve ha deciso di mantenere i tassi di interesse invariati in una forchetta fra il 4,25% e il 4,50%. La decisione del governatore Jerome Powell non sorprende il presidente Donald Trump, che prima della decisione della Fed si era espressa in termini durissimi nei confronti di Powell: "Abbiamo, francamente, una persona stupida alla Fed. Non abbiamo inflazione, abbiamo solo successo e io vorrei vedere scendere i tassi", ha detto il presidente. "Lo chiamo 'too late Powell' perché è sempre in ritardo", ha detto ancora Trump. "Penso che mi odi, ma va bene, io con lui sono stato sempre gentile, ho fatto tutto in regola, sono gentile, sono cattivo, niente funziona". 

 

La Fed prevede due tagli dei tassi di interesse nel 2025 da 0,25 punti ciascuno, arrivando così ad un taglio complessivo dello 0,50%. È quanto emerge dal dot-plot, le tabelle allegate al comunicato finale diffuso al termine della riunione del 18 giugno. 

"Sebbene le oscillazioni delle esportazioni nette abbiano influenzato i dati, gli indicatori recenti suggeriscono che l'attività economica ha continuato a espandersi a un ritmo solido. Il tasso di disoccupazione rimane basso e le condizioni del mercato del lavoro restano solide. L'inflazione rimane leggermente elevata", si legge nelle osservazioni della Fed. 

L’obiettivo, resta sempre "raggiungere la massima occupazione e un tasso di inflazione del 2% nel lungo periodo". Per questo, continuerà a "valutare attentamente i dati in arrivo, l'evoluzione delle prospettive e l'equilibrio dei rischi" e "continuerà a ridurre le proprie disponibilità di titoli del Tesoro, di debito delle agenzie e di titoli garantiti da ipoteca delle agenzie". 

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