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'Una Storia da raccontare', viaggio nelle radici di Stintino

02 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATADal 4 al 6 luglio tra memoria, resilienza e futuro...

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Garlasco, consulenti famiglia Poggi: "Impronta 33 non è di Sempio"

02 Luglio 2025
Chiara Poggi (Fotogramma/ipa)

(Adnkronos) - L'impronta 33 sulle scale della villetta di via Pascoli a Garlasco in cui venne trovata morta Chiara Poggi non sarebbe attribuibile ad Andrea Sempio e sarebbe "estranea alla dinamica omicidiaria" secondo i consulenti della difesa della famiglia della vittima. 

"Alla luce del comunicato stampa diffuso dalla procura di Pavia il 21 maggio scorso in merito all'attribuzione ad Andrea Sempio dell'impronta palmare numero 33, posta all'altezza del terzo gradino della scala 'ove è stato rinvenuto il cadavere di Chiara Poggi' e della precedente propalazione della notizia da parte del Tg1 mediante immagini quantomai suggestive, la famiglia Poggi ha provveduto a richiedere ai propri consulenti un apposito approfondimento tecnico, previa acquisizione della consulenza dattiloscopica del pubblico ministero", fanno sapere in una nota i legali della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, riferendo che "le conclusioni formulate depongono per la sicura estraneità dell'impronta alla dinamica omicidiaria, oltre che per la non attribuibilità della stessa ad Andrea Sempio".  

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A Milano proclamati i primi laureati medici-ingegneri d'Europa

02 Luglio 2025
A Milano proclamati i primi laureati medici-ingegneri d

(Adnkronos) - Sotto il camice bianco una doppia anima: quella di medico e quella di ingegnere. A Milano si è concluso il primo ciclo di MedTec School, il corso di laurea internazionale in Medicina e Chirurgia e in Ingegneria Biomedica di Humanitas University e Politecnico di Milano, che integra e potenzia le competenze del medico con quelle tipiche dell'ingegnere. Si tratta del primo corso di studi di questo genere nato in Italia e in Europa, spiegano i due atenei. E oggi sono stati proclamati i primi 10 laureati della sessione estiva che conta complessivamente 37 laureandi. In tutto saranno 42 gli studenti che nell'arco del 2025 concluderanno il percorso di 6 anni. I neolaureati e neolaureate che oggi hanno recitato il giuramento di Ippocrate nell'Aula Magna del Campus di Pieve Emanuele, alle porte del capoluogo lombardo, sono dunque i primi medici europei con un doppio titolo: medici-ingegneri, Laurea magistrale a ciclo unico di Medicina e Chirurgia rilasciata da Humanitas University, e Laurea in Ingegneria Biomedica rilasciata dal Politecnico di Milano. Mentre è già all'orizzonte l'avvio da parte dei due atenei anche del nuovo dottorato internazionale Prime: PhD in Personalized caRe and Innovation in Medicine and Engineering.  

La proclamazione dei laureati medici-ingeneri si è svolta alla presenza del Rettore di Humanitas University, Luigi Maria Terracciano e della Rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto. "L'obiettivo che ci siamo dati - spiega Terracciano - è di formare i medici con competenze integrate capaci di migliorare l’efficienza e la qualità delle cure attraverso soluzioni innovative, dalla meccatronica all’intelligenza artificiale. Professionisti capaci di guidare l'evoluzione tecnologica preservando lo sguardo umano e la relazione con il paziente, che è alla base di ogni percorso terapeutico". Il rettore di Humanitas University evidenzia la necessità di "una formazione universitaria sempre più all'insegna della contaminazione di saperi per rispondere alle sfide della medicina di precisione. MedTec è stato il primo progetto di questo tipo in Italia e oggi si conferma modello ispiratore per altri atenei che stanno sviluppando iniziative analoghe, contribuendo alla diffusione di un approccio formativo interdisciplinare su scala nazionale". 

La convergenza tra Medicina e Ingegneria "rappresenta un importante fattore di sviluppo economico e sociale a livello globale - fa notare Sciuto - In Italia, Milano e la Lombardia sono considerate delle eccellenze su entrambi i fronti. Questo corso di laurea è un unicum perché esprime la combinazione di intenti e competenze, di visione e abilità, che sono fondamentali per confrontarsi con le principali realtà europee. È quindi importante che questi neolaureati rimangano risorse al servizio del Paese e che il programma MedTec continui ad attrarre talenti dall'estero interessati alla nostra capacità di innovare la formazione e di puntare sul capitale umano, vera chiave di volta in un contesto di evoluzione tecnologica senza precedenti". 

Nato nel 2019 come percorso innovativo, MedTec School - coordinato da Maria Laura Costantino, docente di Ingegneria biomedica del Politecnico di Milano e da Maurizio Cecconi, docente di Anestesiologia e Terapia Intensiva di Humanitas University - conta ad oggi 389 iscritti, il 58% sono donne. Gli studenti stranieri rappresentano il 17% del totale, con molti provenienti da Francia, Grecia e Turchia. Ogni anno, il corso in lingua inglese mette a disposizione 100 posti, 80 per studenti provenienti dall'Unione Europea e 20 non-Ue. Si accede tramite test di ingresso online. Al termine del percorso di studi, i laureati potranno proseguire secondo la loro vocazione: nella pratica medica frequentando le scuole di specializzazione, nella ricerca medica e ingegneristica con PhD tecnici o direttamente nell'industria. 

Medicina di precisione, terapie geniche, intelligenza artificiale, neuro-robotica e Big Data: sono alcuni dei temi con cui i medici si trovano a confrontarsi quotidianamente, che devono saper gestire in maniera consapevole per il bene del paziente e con un complesso di competenze sempre più trasversali. Il legame fra la formazione medica e quella ingegneristica si dipana lungo il percorso formativo di MedTec, con periodi di studi alternati fra Humanitas University e Politecnico. Nei primi tre anni di corso la frequenza delle lezioni è prevista a semestri alternati nelle due sedi, mentre nei successivi tre anni prevede corsi e moduli tenuti da docenti del Politecnico presso Humanitas University. Si garantisce così, spiegano dai due atenei, una piena integrazione delle competenze ingegneristiche nel percorso formativo clinico, anche grazie al co-teaching e al co-tutoring da parte di docenti del Politecnico in alcuni corsi e attività professionalizzanti tipiche della preparazione del medico. Per dare un'idea del mix di competenze, oltre ai corsi di base di Ingegneria, vengono citati gli insegnamenti di Automation and Mechatronics, Computer Science, Patient Specific Modelling and Technologies for Artificial Organs. 

Si punta, evidenziano i promotori del corso, su un approccio didattico che stimola il problem solving e la discussione di casi clinici secondo modalità interattive. Per la formazione sul campo, gli studenti hanno a disposizione l'avanzato Simulation Center, con 3.000 metri quadrati dedicati alla simulazione clinica e laboratori pratici di anatomia, catalogo virtuale in 3D e simulatori VR. E' questo "l'unico centro in Italia a possedere la Full Accreditation di Sesam (Società europea di simulazione in medicina) - si legge in una nota - che certifica l'eccellenza della formazione medica basata sulla simulazione. 

In occasione della chiusura del primo ciclo MedTec, poi Humanitas University e Politecnico di Milano annunciano il lancio del dottorato Prime, percorso di dottorato internazionale e interdisciplinare che "forma ricercatori capaci di sviluppare soluzioni innovative per la Medicina personalizzata". Il programma, sotto la guida del Maurizio Cecconi di Humanitas University, affiancato da Andrea Aliverti per il Politecnico di Milano, unisce Ingegneria, Medicina, Biologia e Data Science, con due indirizzi: uno in modellizzazione computazionale e Ai, l'altro in tecnologie mediche. Il dottorato, interamente in inglese, offre progetti di ricerca con partner industriali e opportunità di mobilità internazionale. 

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Vaccini, Conversano (HappyAgeing): "Prevenzione anziani coinvolga medici e farmacisti"

02 Luglio 2025
Vaccini, Conversano (HappyAgeing):

(Adnkronos) - La presentazione del position paper, 'Verso un nuovo modello di prevenzione vaccinale nell’anziano. Proposte operative per un modello fondato su evidenze, sostenibilità e capacità organizzativa', "frutto di una collaborazione ampia con la componente scientifica di HappyAgeing - Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo, e con quella sociale, con il coinvolgimento dei sindacati dei pensionati, è stata l’occasione per un conforto utile anche a trovare la formula migliore di collaborazione tra medici di medicina generale e farmacisti, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, ma con un unico obiettivo: aumentare le coperture vaccinali e proteggere la salute dei cittadini". Così Michele Conversano, presidente del Comitato tecnico scientifico di HappyAgeing, all’Adnkronos Salute commenta i contenuti dell’evento, che si è svolto, oggi a Roma, in occasione dell’Assise nazionale sulla Prevenzione delle malattie infettive nell’anziano presso l’Istituto Enciclopedia Italiana Treccani. 

"Il documento - spiega Conversano - nasce da un percorso di lavoro che ha incluso 2 workshop realizzati in collaborazione con il Coordinamento interregionale della prevenzione (Cip), quindi con la partecipazione attiva di tutte le regioni italiane impegnate sui temi della prevenzione, in particolare quella vaccinale. Il position paper - chiarisce - affronta in modo sistematico le problematiche che oggi ci portano ad avere ancora basse coperture vaccinali negli adulti e negli anziani, nonostante oggi disponiamo di vaccini sicuri, efficaci e fondamentali. Parliamo del vaccino contro l’influenza, quello contro il Covid, il vaccino antipneumococcico, quello contro l’Herpes Zoster (il fuoco di Sant’Antonio), il richiamo decennale di Tetano e Pertosse – malattie che purtroppo ancora oggi causano morti tra gli anziani – e infine il nuovo vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv). Nonostante la disponibilità di questi strumenti, le coperture sono ancora troppo basse e con forti disomogeneità tra una regione e l’altra". 

Il documento di posizione ha identificato 3 aree critiche, che corrispondono ai 3 capitoli del documento, e "per ognuna abbiamo proposto soluzioni condivise - illustra l’esperto - Sull’aspetto economico-finanziario", l’auspicio è "considerare i vaccini un investimento. Dobbiamo smettere di considerare la vaccinazione come un costo - rimarca Conversano - Tutti gli studi internazionali ormai dimostrano che per ogni euro investito in vaccinazioni, ne recuperiamo da 19 a 35 in termini di costi sanitari evitati: ricoveri, cure, ospedalizzazioni. E questo senza nemmeno considerare i costi sociali indiretti: se un anziano si ammala, la figlia o il familiare deve assentarsi dal lavoro per assisterlo, e così via. La proposta concreta è di togliere la spesa per le vaccinazioni dal capitolo della spesa sanitaria corrente e spostarla tra gli investimenti. Una posizione condivisa anche dal ministero della Salute che hanno già proposto un’analoga soluzione per i farmaci innovativi oncologici". 

Sull’aspetto scientifico, la proposta è di un aggiornamento continuo del calendario vaccinale. "Il Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2023-2025 prevede un aggiornamento annuale del calendario per recepire tempestivamente le innovazioni scientifiche e tecnologiche Non possiamo permetterci di aspettare 3 anni per introdurre un nuovo vaccino quando la scienza ce lo mette a disposizione oggi", osserva il presidente del Cts di HappyAgeing. L’ultimo ambito d’intervento riguarda l’aspetto organizzativo, con il miglioramento dei modelli di offerta. "Questo è forse il nodo più critico - evidenzia Conversano - Anche i vaccini già disponibili nei nostri frigoriferi non sempre riusciamo a somministrarli come dovremmo. Ci sono regioni virtuose, come il Veneto, che grazie a modelli di chiamata attiva raggiungono coperture del 70% per vaccini come quello antipneumococcico o contro l’Herpes Zoster. In altre regioni, invece, siamo molto indietro". 

In questo contesto diventa un’altra questione importante è quella dei luoghi e dei professionisti coinvolti nella vaccinazione. "Si è parlato molto, ad esempio, del ruolo delle farmacie - precisa - L’esperienza positiva della vaccinazione anti-Covid ha dimostrato che è una strada percorribile. In Lombardia e nelle Marche, per esempio, già oggi si sta sperimentando l’ampliamento dell’offerta vaccinale in farmacia anche per altri vaccini. Oggi, il dipartimento di Prevenzione - sottolinea l’esperto - conosce i nomi dei pazienti diabetici, ma per motivi di privacy non può chiamarli direttamente per invitarli a vaccinarsi. Il medico di medicina generale e le farmacie, invece, hanno un contatto diretto con questi pazienti. Potrebbe essere molto utile che il farmacista, oltre a consegnare il farmaco antidiabetico, potesse proporre anche la vaccinazione, considerato che i diabetici sono soggetti fragili e quindi particolarmente a rischio di complicanze infettive". 

Il coinvolgimento attivo del farmacista "dipenderà dall’organizzazione regionale - riflette Conversano - Per esempio, nella Regione Marche si sta già sperimentando la somministrazione diretta in farmacia di vaccini come quello antipneumococcico e contro il fuoco di Sant’Antonio, oltre a quello contro il Covid. Io stesso ho partecipato alla formazione dei farmacisti coinvolti. L’importante non è tanto chi somministra il vaccino, ma che la vaccinazione venga fatta, in condizioni di sicurezza e appropriatezza. La regia - avverte - deve restare comunque in capo alla sanità pubblica. Non c’è alcuna contrapposizione tra medici di famiglia e farmacisti, anzi, è stato ribadito durante l’evento dai rappresentanti della Simg, Società italiana di medicina generale. La strada - conclude - è quella della collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi di prevenzione". 

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A Sassari contributi ai privati per la videosorveglianza

02 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATABando da 100mila euro del Comune per contrastare la criminalità...

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Omicidio Mastrapasqua, Rezza condannato a 27 anni: uccise per cuffie da 14 euro

02 Luglio 2025
Daniele Rezza - Ipa

(Adnkronos) - La corte d’Assise di Milano, presieduta dalla giudice Antonella Bertoja, ha condannato a 27 anni Daniele Rezza per aver ucciso e rapinato Manuel Mastrapasqua la notte dell’11 ottobre scorso a Rozzano. La corte ha riconosciuto le aggravanti della minorata difesa e dei futili motivi, mentre ha fatto decadere quella del nesso teleologico tra la rapina e l’omicidio e le ha equiparate alle attenuanti generiche. La pena inflitta a Rezza, 19enne all’epoca dell’omicidio, è più alta della richiesta della procura (pm Letizia Mocciaro), pari a vent’anni di carcere, senza il riconoscimento di alcuna aggravante. 

Manuel Mastrapasqua aveva 31 anni ed è stato rapinato di un paio di cuffie del valore di 14 euro da nuove e ucciso in strada a Rozzano, nel Milanese, con un coltello da cucina. L'aggressione, che gli inquirenti hanno collocato tra le 2.54 e le 2.56 della notte, è stata "tanto violenta quanto fulminea", ha evidenziato l'avvocato di parte civile. La lama del coltello ha trapassassato il polmone e il pericardio di Manuel, che venne portato in condizioni disperate all'ospedale Humanitas, dove morì meno di un'ora dopo, alle 3.49. Sul suo corpo non vennero rilevate ferite da difesa. "Era un bravo ragazzo, un ragazzo educato, che non rispondeva a nessuna provocazione. In caso di rapina non avrebbe mai reagito", ha detto l'avvocato, riportando le dichiarazioni dei familiari. 

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'Concerti' di ultrasuoni per le microalghe per aumentare la produzione

02 Luglio 2025
microalghe_comm Sarda News - Notizie in Sardegna

(Adnkronos) - Un team di ricercatori del dipartimento di Biologia dell'Università di Roma Tor Vergata ha sviluppato una tecnologia pionieristica per rendere più efficiente e sostenibile la produzione di microalghe. Attraverso l'uso controllato di ultrasuoni a bassa potenza, è stato messo a punto un nuovo sono-foto-bioreattore (S-Pbr) in grado di stimolare le cellule delle alghe, aumentandone la biomassa e, in alcuni casi, raddoppiandone il contenuto di molecole di pregio come le proteine. Lo studio è stato recentemente pubblicato su Bioresource Technology, edita da Elsevier. 

Le microalghe - spiega in una nota l'ateneo - sono considerate una delle risorse più promettenti per la bioeconomia del futuro: possono produrre biocarburanti, mangimi, cosmetici e composti ad alto valore per l'industria alimentare e farmaceutica. Tuttavia, la loro coltivazione su larga scala è spesso ostacolata da costi elevati e processi complessi. La sfida è ottimizzare la produzione in modo sostenibile. Gli ultrasuoni sono uno stimolo per le alghe, con la capacità di influire sui processi metabolici delle cellule. Vengono somministrati dall'esterno, quindi interferendo molto poco con processi di ricerca e sperimentazione già rodati, e non richiedono molta energia.  

La soluzione proposta dalla startup innovativa Yeastime e sviluppata dal team di Roma Tor Vergata, coordinato da Roberta Congestri, professoressa associata, e da Blasco Morozzo della Rocca ricercatore, entrambi afferenti al dipartimento di Biologia dell’Università di Roma Tor Vergata, supera i limiti delle attuali applicazioni degli ultrasuoni, spesso poco controllabili e difficilmente riproducibili. Il loro bioreattore, con aggiunta di ultrasuoni e luce, diventa un sono-foto-bioreattore S-Pbr, un sistema modulare, preciso e caratterizzato sia computazionalmente sia sperimentalmente, che consente di irradiare le colture di microalghe con dosi di energia acustica specifiche.  

Si è sperimentato questo processo su due microalghe di interesse commerciale Chlorella vulgaris e Desmodesmus sp. La prima è già approvata per uso alimentare umano e ha un alto contenuto proteico. La seconda è caratterizzata da elevata resistenza a condizioni stressanti e potrebbe rappresentare una alternativa per produrre biomassa in climi e condizioni proibitive per altre alghe. I risultati ottenuti sono stati sorprendenti: in Desmodesmus sp., un trattamento a intensità intermedia ha raddoppiato il contenuto proteico, portandolo dal 20% al 40% del peso secco della biomassa. In Chlorella vulgaris, lo stesso trattamento ha più che raddoppiato il contenuto di carboidrati (dal 9% al 19%). Un'irradiazione a massima intensità ha invece favorito un aumento generale della biomassa prodotta per entrambe le specie, fino al 30% in più rispetto ai controlli non trattati. 

Yeastime, giovane startup nata nel 2021 grazie alla partecipazione di studenti e studentesse di Roma Tor Vergata, ha recentemente raccolto un cospicuo ciclo di investimenti da Venture Capitalists dell’agrifood, per sviluppare dispositivi legati ai suoi brevetti, uno dei quali è stato usato nello studio in questione.  

Federico Ortenzi, biotecnologo di Yeastime, primo autore della pubblicazione e membro dell’Associazione italiana per lo studio e le applicazioni delle microalghe, spiega così l’utilizzo degli ultrasuoni: "Questa tecnologia rappresenta un passo avanti cruciale per la bioeconomia. Ci permette di 'dialogare' con le microalghe in un modo nuovo, guidando il loro metabolismo verso la produzione dei composti che ci interessano, senza ricorrere a stress chimici o luminosi intensi, con un notevole risparmio energetico e una maggiore sostenibilità del processo. Un'innovazione del nostro S-Pbr è la sua riproducibilità e modularità. Grazie a una rigorosa caratterizzazione, possiamo applicare uno stimolo preciso di ultrasuoni, garantendo risultati consistenti. Il design 'plug-and-play' del dispositivo sviluppato lo rende facilmente integrabile nei fotobioreattori già esistenti, facilitando il suo trasferimento su scala industriale. Stiamo già lavorando in questo senso in sinergia con l’Università di Roma Tor Vergata". 

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Zamaro (Fvg): "Al lavoro per migliorare performance e gradimento cittadini"

02 Luglio 2025
Zamaro (Fvg):

(Adnkronos) - Come Regione "siamo migliorati ma dobbiamo comunque lavorare per migliorare ancora di più non solo la performance, ma anche il gradimento dei cittadini. Dovremmo concentrarci sull'integrazione socio sanitaria e sulla protezione sociale, che ci vede come un indicatore 'ballerino' ". Lo ha detto Giovanna Zamaro, direttore centrale Salute, politiche sociali e disabilità di Regione Friuli-Venezia Giulia, in occasione della presentazione - oggi a Roma - del XIII Rapporto Crea Sanità Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata sulle 'Performance Regionali'.  

Il Friuli-Venezia Giulia si è classificato nel terzo gruppo di Regioni, con un indice di performance compreso tra il 33% e il 41%, che indica una protezione sociosanitaria media. Dal 2019 al 2024, la regione - si legge nel report - ha fatto progressi notevoli, superando il 70% degli indicatori valutati. Tuttavia, rimane in una posizione intermedia nell’ambito del ranking generale, con spazi per miglioramenti e distante dai livelli ottimali. Non soddisfa completamente i criteri di resilienza per garantire una sostenibilità a medio termine, il che sottolinea la necessità di ulteriori azioni per affrontare le sfide relative alla sostenibilità e migliorare la qualità dei servizi. 

"L'altro aspetto che dovremmo attenzionare e che stiamo mettendo già in pratica è l’implementazione della rete oncologica. C'è il piano oncologico che sta prendendo forma e verrà messo in atto a breve. Ciò che è interessante è costruire le reti, perché noi potremmo avere resilienza solo se c’è networking, che non è solo un networking sanitario, ma anche sociale, integrato anche con il Terzo settore, con gli stakeholder e in un rapporto tra il pubblico, il privato accreditato-convenzionato, le fondazioni e tutti coloro che ci vogliono sostenere", conclude.  

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Roma, l'app Julia incassa i complimenti del commissario Ue Tzitzikostas

02 Luglio 2025
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(Adnkronos) - Apostolos Tzitzikostas, Commissario europeo per i trasporti e il turismo sostenibile, durante il suo intervento alla plenaria della Conferenza delle Regioni, ha parlato di Julia, l'app che fa da assistente virtuale ai turisti creata dal Comune di Roma, e si è complimentato con il Sindaco Roberto Gualtieri. 

“Permettetemi di congratularmi con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri per aver lanciato l'iniziativa Julia: questa collaborazione tra il Comune di Roma, Chat GPT e Microsoft raccoglie i dati vitali dei visitatori all'arrivo e fornisce loro informazioni pratiche. L'ho usata la scorsa settimana durante la mia visita a Roma. Questi dati raccolti aiutano a gestire il flusso della folla e migliorano le esperienze sia dei turisti che della comunità locale, offrendo informazioni di servizio in tempo reale. È un progetto straordinario che dovrebbe essere imitato da altre città", ha detto il Commissario. 

Il Sindaco Gualtieri é intervenuto pochi minuti dopo ringraziando il Commissario. 

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Museo Egizio e Piero Marras sul palco tra storia e musica

02 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAEstate culturale del Sinis promossa da Fondazione Mont'e Prama...

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Femminicidio Francesca Deidda, ergastolo a Igor Sollai: uccise la moglie e la nascose in un borsone

02 Luglio 2025
Francesca Deidda (Fotogramma)

(Adnkronos) - Femminicidio Francesca Deidda, Igor Sollai è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio della moglie nel Cagliaritano. I giudici della Corte d'Assise hanno accolto le richieste del pm Marco Cocco condannando Sollai anche a un anno di isolamento diurno e al pagamento di una provvisionale di 100mila euro al fratello della vittima. In sede civile sarà affrontato nel dettaglio il tema dei risarcimenti richiesti dalle parti civili.  

Francesca Deidda era scomparsa il 10 maggio 2024 dall'abitazione di San Sperate dove viveva la coppia. Le indagini si erano subito concentrate sul marito 43enne. La svolta era arrivata due mesi dopo la scomparsa, quando il cadavere era stato ritrovato in un borsone vicino a una statale, nelle campagne di Sinnai. L'ergastolo per Sollai, reo confesso del delitto, arriva per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. 

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Todde, 'incontro positivo a Bruxelles sulla continuità aerea'

02 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAGovernatrice sarda in vista presentazione nuovo bando Regione...

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D'Angela (Crea): "In regioni più performanti sale livello di soddisfazione"

02 Luglio 2025
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(Adnkronos) - "Quest'anno abbiamo voluto introdurre una novità nel nostro studio, affiancando alla misurazione della performance il livello di soddisfazione del cittadino. Ne è emerso che esiste una stretta correlazione tra i due indicatori. Nelle regioni più performanti c'è infatti un maggior livello di soddisfazione". Lo ha detto Daniela d’Angela, presidente del Crea Sanità, in occasione della presentazione - oggi a Roma - del XIII Rapporto Crea Sanità Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata sulle 'Performance Regionali', studio di cui è coordinatrice scientifica.  

Condotto con il contributo di 107 stakeholder del Servizio sanitario nazionale - Ssn, il report analizza le performance sanitarie e le aspettative dei cittadini nelle diverse regioni e nasce "dalla consapevolezza - spiega d'Angela - che misurare la performance di un servizio sanitario non può prescindere dal tener conto di quelle che sono le priorità di tutti gli stakeholder del sistema stesso chiamati a votare indicatori di performance e a pesarli, definendo così un indice sintetico per ogni regione". "Abbiamo voluto, inoltre, misurare la qualità di vita percepita dal cittadino, scoprendo che non sempre dove c'è una miglior performance del servizio sanitario pubblico, c'è una miglior qualità della vita percepita. Ci sono regioni del Sud dove quest'ultima risulta essere migliore rispetto a regioni più performanti. Evidentemente, quindi, la qualità della vita dipende anche da altri fattori. Nella realizzazione dello studio, poi - evidenzia - ci siamo chiesti anche quali possano essere le prospettive di sostenibilità del sistema: in futuro" con l’aumentata aspettativa di vita e la crescente percentuale di anziani in un panorama di inverno demografico "ci troveremo ad avere a che fare con una popolazione completamente differente, di malati cronici. Siamo anche consapevoli che i finanziamenti non andranno sempre a crescere".  

Per cercare di misurare lo stato dell’arte del Servizio sanitario pubblico in ottica di sostenibilità futura "abbiamo scelto degli indicatori relativi a fattori fondamentali e strategici - conclude d’Angela - come la prevenzione e l’integrazione socio sanitaria. Sono nove le regioni - soprattutto al Nord e al Centro - che, ad oggi, stanno già lavorando in tal senso e hanno livelli ottimali di questi indicatori". 

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