(Adnkronos) - Marcus Thuram con la maglia... dell'Italia. L'attaccante dell'Inter si sta allenando in vista della nuova stagione ed è sceso in campo con la divisa della Nazionale azzurra, ovviamente con il numero 18 del compagno di squadra Nicolò Barella. Il tutto è stato immortalato sui profili social del centravanti, che su Instagram ha pubblicato un post con diverse foto tra allenamenti e momenti di svago.
Tra queste anche un'immagine in cui si mostra con la maglia dell'Italia durante uno scatto e con il nome 'Barella' mentre palleggia con la testa, mentre la descrizione mostra l'emoticon di una batteria che si sta ricaricando. Sotto al post è arrivato il commento proprio del centrocampista dell'Inter e della Nazionale, che ha risposto con tre cuori nerazzurri.
L'Inter ha ripreso gli allenamenti agli ordini di Cristian Chivu, succeduto a Simone Inzaghi sulla panchina nerazzurra, dopo l'eliminazione rimediata agli ottavi di finale del Mondiale per Club, quando è stata battuta dai brasiliani del Fluminense.
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(Adnkronos) - La decisione presa dal presidente francese Emmanuel Macron di riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina è "giusta" e va accompagnata da un negoziato "chiaro" con l'Anp, che deve riconoscere sia lo Stato di Israele sia il suo bisogno di "sicurezza". E l'esempio della Francia dovrebbe essere seguito da altri Stati europei, compresa l'Italia di Giorgia Meloni, e pure dall'Unione Europea. Lo dice all'Adnkronos Daniel Cohn-Bendit, tra i protagonisti del Maggio francese in gioventù e poi a lungo europarlamentare con i Verdi.
Quella di riconoscere lo Stato di Palestina, ricorda l'ex capogruppo dei Verdi-Ale, "è un'idea che difendo da oltre dieci anni. Credo che, per difendere la soluzione a due Stati, bisogna assolutamente riconoscere lo Stato di Palestina e riconoscere il 'governo', tra virgolette, di Ramallah come governo provvisorio dello Stato palestinese".
Nell'ambito di questa decisione, precisa, "occorre un negoziato molto chiaro con la parte palestinese: se lo Stato francese riconosce lo Stato di Palestina, il governo provvisorio dello Stato palestinese riconosce lo Stato di Israele e le esigenze di sicurezza dello Stato di Israele".
Secondo Cohn-Bendit, anche l'Ue nel suo insieme dovrebbe seguire l'esempio di Parigi: "Credo - dice - che l'Unione Europea, a partire dal momento in cui riconoscesse lo Stato di Palestina, come la Francia, avrebbe un ruolo di mediazione, prima di tutto, e anche un ruolo importante, per permettere allo Stato palestinese di lottare contro Hamas". L'Unione, tuttavia, è paralizzata dalla regola dell'unanimità: "Lo so, l'Ue è bloccata dalla Germania, dall'Ungheria, dalla Slovacchia...è per questo che la presa di posizione della Francia è giusta. Ci deve essere chiarezza: uno Stato palestinese, riconosciuto, che riconosce il bisogno di sicurezza dello Stato di Israele. E dopo bisogna lottare contro Hamas".
Secondo il politico e scrittore franco-tedesco, anche altri Paesi potrebbero seguire la via aperta da Parigi: "La Gran Bretagna, la Svezia..", elenca. Per Cohn-Bendit, la mossa di Macron "va nella direzione dei 28 Paesi che hanno chiesto il cessate il fuoco immediato e il ritiro delle truppe israeliane da Gaza". Anche l'Italia, dunque, dovrebbe riconoscere lo Stato di Palestina? "Ma sicuramente, anche l'Italia", risponde. Certo, precisa, "non sono nella testa di Giorgia Meloni, non lo so". Tuttavia, osserva, "credo che sia una falsa solidarietà verso lo Stato di Israele, quella di non riconoscere lo Stato di Palestina. La sicurezza di Israele dipende dall'esistenza di uno Stato palestinese indipendente che riconosce lo Stato di Israele".
Crede che la decisione francese possa mettere in moto un processo di evoluzione, che consenta di superare lo stallo attuale? "Inshallah", a Dio piacendo, risponde.
(Adnkronos) - La notte tra giovedì e venerdì nel porto di Civitavecchia è stato effettuato, per la prima volta, il trasporto eccezionale dello scafo del primo Yacht di 45 metri, la costruzione C114 , dal cantiere navale Tankoa Yachts S.p.A. sino alla banchina n. 31 del porto di Civitavecchia. Lo yacht nella nottata è stato posizionato, con l'ausilio di una gru, su dei carrelli (che sostengono un peso di circa 250 tonnellate) e dal cantiere in località "La Mattonara" è arrivato sino alla banchina 31 dove, tra oggi e domani, sarà poi imbarcato sulla nave general cargo barge Karsal diretta a Genova, per essere ultimato e varato.
"Abbiamo, come Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, seguito e creduto nel progetto sin dalla fase iniziale nel 2023, che ha portato al rilascio della concessione nel 2024 e come avevamo preannunciato qualche mese fa all'inaugurazione del cantiere Tankoa - sottolinea Pino Musolino Commissario Straordinario dell'AdSP Mtcs - oggi si realizza, grazie al lavoro di un grande player italiano della cantieristica degli yacht, il trasporto del primo dei quattro scafi in produzione nel porto di Civitavecchia".
"Avere un cantiere che fa le lavorazioni e la costruzione ma che abbia la possibilità di svilupparsi anche sul refitting e revamping - conclude Musolino - crea un disegno industriale completo nel quale poi si può innestare anche la formazione per nuove manovalanze di altissimo livello, creare indotto per il territorio e generare nuovi posti di lavoro”.
(Adnkronos) - Per analizzare come il tema della disconnessione consapevole venga affrontato e raccontato sul web, Mimesi, società attiva nel media monitoring e nella social media analysis, ha presentato il nuovo Osservatorio Digital Detox. La ricerca, realizzata attraverso tecnologie avanzate di analisi dei dati e intelligenza artificiale, ha monitorato un anno di conversazioni online, raccogliendo circa 8.000 contenuti pubblicati su web news e social media in lingua italiana. I risultati mostrano una crescente attenzione verso il fenomeno, trainata in particolare dalle nuove generazioni, più sensibili agli effetti dell’iperconnessione su benessere e relazioni sociali.
Tra i tmi chiave emersi, il digital detox è percepito come risposta al sovraccarico informativo, all’ansia e all’affaticamento cognitivo; le nuove generazioni guidano il cambiamento, cercando momenti e luoghi liberi da tecnologia per riconnettersi alla realtà; il 'decluttering digitale', eliminazione del superfluo tecnologico e pratiche di uso consapevole degli strumenti digitali come nuove forme di autodisciplina. Il fenomeno si riflette anche a livello sociale e istituzionale: in Europa (Francia, Grecia, Spagna) sono state adottate misure legislative per limitare l’uso degli smartphone nelle scuole e tutelare i minori, mentre crescono iniziative culturali come gli “Offline Club” e i ristoranti tech-free, che promuovono esperienze senza dispositivi.
“La disintossicazione digitale non è una moda passeggera, ma un movimento culturale strutturale che riflette il bisogno di recuperare tempo, attenzione e qualità delle relazioni umane”, dichiara Marina Bonomi, amministratore delegato di Mimesi.
(Adnkronos) - La famiglia reale potrebbe essere "preoccupata" per la prossima mossa del principe Harry, dopo il mancato rinnovo del contratto fra Netflix e il duca e la duchessa di Sussex. L'accordo quinquennale da 100 milioni di dollari con il gigante dello streaming, firmato nel 2020, non verrà rinnovato alla scadenza di settembre e, secondo l'esperto reale Richard Fitzwilliams, nella Casa Reale serpeggiano preoccupazioni su cosa la coppia, che ha abbandonato la vita reale cinque anni fa, possa fare in futuro.
Sebbene i Sussex possano contare su altre fonti di reddito, come il marchio di Meghan 'As Ever', l'esperto ha dichiarato a Express.co.uk che tra i reali potrebbero esserci timori per la pubblicazione di un'altra autobiografia del principe Harry.
Buckingham Palace potrebbe anche essere preoccupato che Meghan stessa possa pubblicare le proprie memorie, il che potrebbe danneggiare la famiglia reale, nei cui confronti la duchessa è stata ancora più apertamente critica del marito Harry. Fitzwilliams ha dichiarato: "Quello che venderebbe è un altro libro di memorie. Harry aveva detto, quando 'Spare' è stato pubblicato, di aver tagliato 400 pagine perché sarebbero state tossiche per la famiglia reale. I reali saranno preoccupati che i Sussex possano pubblicare un altro memoir e questa volta potrebbe essere Meghan oppure Harry a scrivere una biografia sulla sua infanzia".
"Non riesco a immaginare Meghan e Harry che vogliano cambiare il loro stile di vita - prosegue l'esperto - Il colpo devastante da parte di Netflix solleva la questione di come si finanzieranno e se ti comporti in modo così scandaloso come hanno fatto i Sussex, non ti puoi fidare. A meno che la Famiglia Reale non sappia qualcosa che noi ignoriamo, sarà molto preoccupata. La Famiglia Reale non ha dimenticato la devastante intervista con Oprah Winfrey e spera che Harry e Meghan trovino una fonte di reddito molto presto".
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(Adnkronos) - Lele Adani 'consiglia' Massimiliano Allegri. L'ex difensore dell'Inter, oggi opinionista televisivo in Rai e coconduttore del podcast 'Viva El Futbol', ha voluto regalare qualche indicazione tattica al nuovo allenatore del Milan, nonostante il 'dissing' degli scorsi anni. Tra i due infatti non c'è mai stato un buon rapporto, con il calcio di Allegri che è stato più volte criticato da Adani. Oggi però qualcosa sembra cambiato.
In una storia pubblicata sul proprio profilo Instagram, Adani simula la disposizione del Milan in campo sul tavolo da biliardo, indicando alcuni movimenti che potrebbero favorire la fase offensiva. "Tomori si allarga sulla sinistra nella linea a tre, Saelemaekers si alza e Loftus-Cheek si accentra", spiega l'ex difensore mentre muove le palle da biliardo, "tu in questa costruzione, che deve essere vissuta meno nella propria metà campo cercando di allargarti, di aprirti e alzarti, hai la possibilità di palleggiare per arrivare all'uno contro uno".
"Se a destra gioca Pulisic, più predisposto ad accentrarsi e lavora sulla trequarti. Alla prima punta, che difficilmente potrà essere Leao se vuoi palleggiare, ci arrivi diretto con scarico e attacco con gli esterni, quindi Leao è meglio sulla fascia o nella posizione di mezzo. I due mediani a fare qualità e quantità, a interrompere e costruire. Secondo me se tu riesci a premiare il lavoro sulle fasce, dove a sinistra ci sarà Estupinian", dice Adani riferendosi al terzino, successore di Theo Hernandez, appena acquistato dal Brighton, "allora può essere un'idea da approfondire, con il baricentro che dovrà aprirsi e alzarsi un po' di più. Vedrai che ci sta lavorando su questo sistema".
Leggi tutto: Adani, consigli al 'nemico' Allegri: "Così deve giocare il tuo Milan"
(Adnkronos) - Fondazione Enea Tech e Biomedical annuncia un investimento di 450mila euro in Recornea, startup innovativa con sede a Trieste, attiva nel settore medtech oftalmico. Fondata nel 2019, Recornea sviluppa soluzioni tecnologiche avanzate per il trattamento delle malattie oculari. Il suo prodotto di punta è il 'Grosso Implant', il primo impianto intracorneale mini-invasivo in nitinolo, pensato per correggere le deformazioni della cornea causate dal cheratocono, una patologia progressiva che colpisce la vista e può portare a gravi distorsioni visive.
Il Grosso Implant è progettato per ripristinare la curvatura fisiologica della cornea attraverso una sofisticata struttura reticolare a forma di cupola, composta da un anello periferico e una trama interna di fasci intersecanti.
"Recornea rappresenta un esempio virtuoso di innovazione applicata alla salute: con una tecnologia brevettata, un piano di crescita ambizioso e un team altamente competente, la società è ben posizionata per affrontare le sfide del mercato oftalmico globale - ha dichiarato Maria Cristina Porta, Dg di Enea Tech e Biomedical - Siamo orgogliosi di sostenere un progetto con potenziale di impatto significativo nella vita dei pazienti affetti da cheratocono. L'investimento in Recornea rappresenta un'opportunità strategica per contribuire allo sviluppo di soluzioni biomedicali d'avanguardia interamente made in Italy".
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(Adnkronos) - Ascolti record per Temptation Island: il quinto appuntamento del programma si conferma leader della prima serata con il 30% di share e 3.851.000 telespettatori. Lo share sale al 35.77% sul target commerciale, fa notare Mediaset.
Il docu-reality guidato da Filippo Bisciglia ha toccato picchi di 4.474.000 di telespettatori e del 39.1% di share. Prosegue lo straordinario successo tra i giovanissimi con il 49.15% di share tra i 15-34enni. Boom anche sui social: #TemptationIsland è l’argomento più discusso della serata.
Al secondo posto, la replica di 'Don Matteo' su Rai1, con 1.854.000 spettatori e il 13% di share. Terzo piazzamento per 'Delitti in Paradiso' su Rai2, con 806.000 spettatori e il 5.7% di share.
A seguire, tra gli altri ascolti di prime time: 'In Onda Prima Serata' su La7 (745.000 spettatori, share 4.9%), 'La notte del 12' su Rai3 (629.000 spettatori, share 4.2%), 'Lo specialista' su Rete4 (628.000 spettatori, share 4.5%), 'Oblivion' su Italia1 (611.000 spettatori, share 4.3%), 'Tel chi el Telùn' sul Nove (487.000 spettatori, share 3.6%), 'Rocky III' su Tv8 (332.000 spettatori, share 2.3%).
In access prime time, prosegue la serie vincente de 'La Ruota della Fortuna' su Canale5, che ottiene 4.073.000 spettatori con il 25.8% di share mentre su Rai1 'Techetechetè' registra 2.494.000 spettatori con il 15.8% di share.
Rai1 prevale invece nel preserale con 'Reazione a Catena – L’Intesa Vincente' (2.161.000 spettatori, share 22.5%) e con 'Reazione a Catena' (2.998.000 spettatori, share 25.1%) battendo su Canale5 'Sarabanda – Prima Sfida' (1.401.000 spettatori, share 15.9%) e 'Sarabanda' (1.961.000 spettatori, share 18%).
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(Adnkronos) - La recente scomparsa di Ozzy Osbourne, il frontman dei Black Sabbath morto il 22 luglio scorso a 76 anni, ha lasciato un enorme vuoto nella comunità rock e metal. Alice Cooper e la sua band, negli anni '70 hanno condiviso più volte il palco con Ozzy e i Sabbath. Ma anche visioni e un'epoca irripetibile. "L'eredità di Ozzy? È il metal - dice all'AdnKronos il bassista di Alice Cooper, Dennis Dunaway -. I Black Sabbath erano tutto, hanno fatto da apripista e spianato la strada. Noi abbiamo fatto alcuni spettacoli con i Black Sabbath. Ricordo uno show a Ottawa, nel 1972. Stavamo entrando sul palco e ricordo di essermi sentito davvero stanco. Poi mi sono detto 'mio Dio, dobbiamo tirare fuori tutta la nostra energia perché siamo sullo stesso palco dei Sabbath'. A volte cercavamo di alzare un po’ l’asticella con Ozzy ma lui la alzava ancora di più".
Quanto a 'Back To The Beginning', lo show d'addio dei Black Sabbath a Birmingham il 5 luglio scorso: "Sono così contento che Ozzy sia riuscito a farlo - sottolinea Dunaway -. È stato incredibile. Ed è stata una buona cosa. Nessuno si aspettava che morisse così presto dopo, ma almeno è riuscito a tornare sul palco. È stato un buon concerto per lui, per la sua famiglia e per i fan. Sarebbe stato un peccato se fosse morto prima".
Anche il batterista Neal Smith ricorda gli anni in cui Ozzy e i Sabbath hanno cambiato per sempre la storia della musica: "C'erano Jimi Hendrix e i The Who e tutte le power band di Detroit ma non esisteva ancora il termine 'heavy metal' o 'metal'. Era semplicemente 'heavy rock'. Il rock di Detroit, molto duro, veniva chiamato 'kill rock' e poi ci fu l’evoluzione del termine. In Inghilterra Ozzy divenne metal. I Black Sabbath saranno ricordati per quello. Noi siamo stati fortunati a condividere il palco. Tutto quel mondo di Ozzy e dei Black Sabbath mancherà sicuramente moltissimo". (di Federica Mochi)
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(Adnkronos) - Stop di 6-8 settimane per Gregorio Paltrinieri. Il campione azzurro è stato operato a dito e gomito dopo i Mondiali di nuoto di Singapore, in seguito ai tre argenti conquistati nelle acque libere (10 km, 5 km e staffetta 4x1500m mista). Dopo il problema al dito, l'azzurro ha optato per l'intervento, saltando così le gare in vasca: "Mi sono veramente rotto il..." ha scritto su Instagram Paltrinieri, ringraziando i medici dopo l'operazione.
"Un grazie speciale a Giuseppe Porcellini, a tutta la sua equipe, al dottor Manzieri, all’ospedale di Sassuolo e naturalmente a Tiziana Balducci. Mi hanno rimosso la vite intrarticolare nel gomito, che continuava a darmi fastidio dall’operazione dell’anno scorso e hanno messo a posto la frattura al dito di Singapore. E mi hanno offerto 1kg di pizza ieri sera" ha concluso l'azzurro, con un pizzico di ironia.
Ma quanto starà fuori il fuoriclasse del nuoto azzurro? "Gregorio Paltrinieri è stato sottoposto a un doppio intervento chirurgico presso l'ospedale di Sassuolo eseguito dall'équipe ortopedica guidata dal professor Giuseppe Porcellini - ha fatto sapere la Federnuoto -. In particolare è stata eseguita un'artroscopia di gomito con rimozione della vite intrarticolare su pregressa frattura, occorsa nel mese di agosto del 2024 al termine dei Giochi Olimpici, con successivo innesto cartilagineo. Nella stessa seduta operatoria, è stato inoltre eseguita dal dottor Stefano Manzieri la riduzione della frattura della base della terza falange del quarto dito della mano sinistra avvenuta durante la gara di 10 km a Singapore. La prognosi è di 6-8 settimane per il completo recupero funzionale e la ripresa degli allenamenti".
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(Adnkronos) - In un’epoca in cui la comunicazione è sempre più strategica per il successo di imprese, istituzioni e organizzazioni del terzo settore, prende ufficialmente il via in Italia, a partire da settembre, il percorso di certificazione delle competenze per i comunicatori professionali. Un’iniziativa promossa da Manageritalia in collaborazione con Saa – school of management dell’università degli studi di Torino, l’unico ente universitario riconosciuto da Accredia come organismo di certificazione secondo la norma Uni 11483:2021.
Questa norma definisce i requisiti per esercitare la professione del comunicatore professionale, una figura chiave nei processi organizzativi, spesso sottovalutata o confusa con ruoli affini. La certificazione rappresenta un riconoscimento formale e oggettivo delle competenze, contribuendo a definire un’identità chiara, misurabile e verificabile del professionista della comunicazione.
Per Manageritalia, la certificazione delle competenze – in particolare quelle dei comunicatori – è un ulteriore tassello nella valorizzazione della professionalità, coerente con la tutela già garantita dal Contratto collettivo di lavoro per i dirigenti. Il percorso formativo necessario per accedere alla certificazione sarà lanciato a settembre da Manageritalia Executive Professional.
“L’accordo tra Saa e Manageritalia è il frutto di un importante lavoro avviato anni fa e concretizzato all’interno del vertical comunicatori d’impresa istituito all’interno di Manageritalia Executive Professional ed esteso a tutti gli iscritti di Manageritalia che si collocano all’interno di questo strategico perimetro professionale, siano essi executive professional, dirigenti o quadri, a testimonianza di un’idea di managerialità estesa e diffusa a tutte le categorie dei nostri associati, a prescindere dal loro inquadramento. Un’opportunità di grande valore che apre la strada a percorsi di qualificazione e riconoscimento delle alte professionalità che si collocano nel nostro panorama manageriale” così commenta Carlo Romanelli, presidente di Manageritalia Executive Professional.
"La certificazione è un elemento che aggiunge valore alle competenze, perché rappresenta una validazione terza di una professione ancora poco compresa nei suoi aspetti strategici", aggiunge Rita Palumbo, vicepresidente di Manageritalia Executive Professional. "La comunicazione è un asset di sviluppo e la certificazione contribuisce a definirne il ruolo centrale nei processi decisionali e organizzativi", conclude.
Il percorso si articola su tre livelli – junior, expert e senior – in base all’esperienza e alle competenze maturate dal candidato e copre gli ambiti più rilevanti per il settore: comunicazione d’impresa, comunicazione pubblica e istituzionale, comunicazione politica, comunicazione sociale per il terzo settore. Questa iniziativa rappresenta un passaggio storico per la professione del comunicatore, che oggi potrà finalmente contare su un sistema di riconoscimento ufficiale, trasparente e condiviso. Un’opportunità concreta per valorizzare le competenze, rafforzare la credibilità della professione promuovendo trasparenza, qualità e valore nel mercato del lavoro.
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(Adnkronos) - "E' da considerarsi definitiva" la guarigione della signora Antonietta Raco, la 67enne di Francavilla in Sinni (Potenza) affetta da sclerosi laterale primaria (Pls), protagonista di un caso riconosciuto come "inspiegabile" dalla medicina ufficiale, dopo un viaggio a Lourdes nel 2009. A rispondere all'Adnkronos Salute è Vincenzo Silani, neurologo e neuroscienziato, direttore del Dipartimento di Neuroscienze di Auxologico Irccs. Lo specialista ha partecipato oggi nella località francese alla conferenza stampa della commissione medica chiamata a discutere tutti gli elementi clinico-scientifici che accerterebbero quello proclamato come "il 72esimo miracolo di Lourdes".
Dal punto di vista medico, come si può commentare la vicenda della paziente, già in sedia a rotelle, tornata a camminare? "Il caso della signora Raco è stato molto complesso - ammette Silani - anche perché la sclerosi laterale primaria è una malattia ultra-rara. Come Istituto Auxologico, il nostro apporto è stato quello della grande esperienza e professionalità nel confermare la diagnosi. La remissione neurologica è stata convalidata in tre occasioni, con lunga valutazione in istituto". E' il primo caso, che si sappia, di guarigione di questo genere? "Dalla Pls non si guarisce, per quanto mi è dato di conoscere", conferma il neurologo. Ci saranno ulteriori approfondimenti su questo caso? "La guarigione della signora Raco è definitiva - precisa Silani - e non richiede ulteriori approfondimenti dopo essere stata riconosciuta e dopo un lavoro così complesso".
Cosa significa per un medico, per uno scienziato tra i massimi esperti di Sla e patologie neurodegenerative correlate, essere chiamato a pronunciarsi su un presunto miracolo? Come l'ha vissuta? "Per il sottoscritto è stata un'esperienza al limite dell'impossibile, molto arricchente e unica - commenta lo specialista - Riconoscere la reversibilità di una patologia neurodegenerativa, alla luce della moderna tecnologia, è un lavoro molto impegnativo".
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