(Adnkronos) - Come reagirà Putin al maxi-attacco dell'Ucraina contro la sua flotta di aerei? Finora il Cremlino è rimasto a bocca cucita, affermando solo di essere in attesa dei risultati di un'indagine formale sui bombardamenti che hanno colpito basi aeree a migliaia di chilometri dal confine ucraino. Ma la rabbia si sta manifestando apertamente sui media russi, con opinionisti e blogger pro-Putin che ribollono di richieste di vendetta, persino di ritorsione nucleare. E secondo un'analisi della Cnn, "sarebbe sbagliato liquidare tutto il tintinnio di sciabole nucleari come sola propaganda", pur riconoscendo tutti gli elementi che frenano l'ordine di una tale risposta da parte del Cremlino, a partire dalla reazione inevitabilmente negativa di Paesi 'amici' come Cina e India.
Naturalmente, i sostenitori della linea dura russa invocano sistematicamente la distruzione nucleare dell'Ucraina, mentre lanciano minacce di Armageddon velate, ma in definitiva vuote, agli alleati occidentali. Il fatto che lo stiano facendo di nuovo, dopo una serie di attacchi così dolorosi, non sorprende. Ma sarebbe sbagliato adagiarsi troppo sugli allori. "Ci sono infatti alcune ragioni preoccupanti per considerare anche solo la ridotta possibilità di una risposta russa devastante un poco più seriamente in questo caso. Prima di tutto perché molti osservatori russi hanno sottolineato che la distruzione di un numero significativo di bombardieri strategici può essere interpretata come una violazione dei limiti delle testate legali della Russia".
Nella dottrina nucleare aggiornata, il primo colpo può essere ordinato in risposta a un attacco contro infrastrutture di "importanza critica" che "danneggi azioni di risposta da parte delle forze nucleari". L'attacco ucraino "pone le basi per una attacco nucleare", ha dichiarato il propagandista Vladimir Solovyov, chiedendo un raid contro il palazzo presidenziale a Kiev.
La risposta di Mosca arriverà comunque, anche se solo nella forma di un attacco di missili e droni "barbarico" contro le città ucraine, come spiega a Cnn l'ex vice ministro dell'Energia russo, ora residente all'estero, Vladimir Milov. "Si parla del possibile uso di armi nucleari. Ma non penso che sia il caso. Ma Putin ha dimostrato più volte di voler ricorrere a barbarie e vendette", spiega dopo che il blog "Due maggiori", con oltre un milione di iscritti, ha scritto "non è solo un pretesto ma una ragione per lanciare un raid nucleare contro l'Ucraina. Dopo il fungo, si potrà pensare chi ha mentito, commesso errori ecc". Anche il blogger Aleksandr Kots ha chiesto che la Russia "colpisca con tutta la sua potenza, senza riguardo per le conseguenze".
Leggi tutto: Russia, dopo maxi-attacco Ucraina tintinnano le sciabole nucleari: è solo propaganda?
(Adnkronos) - Sarebbero circa 250mila i soldati russi che hanno perso la vita in battaglia in Ucraina dall'inizio della guerra, il 24 febbraio del 2022. E' quanto si legge in un rapporto redatto dal Center for Strategic and International Studies (Csis) di Washington, secondo il quale questa estate si arriverà a un milione di 'vittime' russe, tra morti e feriti. ''Un traguardo impressionante e raccapricciante'', scrive il think tank, sottolineando che si tratta di ''una palese dimostrazione del disprezzo di Putin per i suoi soldati''.
Dati alla mano, il Csis sottolinea che in Ucraina la Russia ha subito circa cinque volte più 'vittime' tra morti e feriti rispetto a tutte le guerre russe e sovietiche messe insieme tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e l'inizio dell'invasione del febbraio 2022. Inoltre le vittime russe in Ucraina sono 15 volte superiori a quelle della guerra dell'Unione Sovietica in Afghanistan e 10 volte superiori a quelle dei 13 anni di guerra della Russia in Cecenia.
Inoltre la Russia ha perso ingenti quantità di equipaggiamento in ambito terrestre, aereo e marittimo. Da gennaio 2024, ad esempio, ha perso circa 1.149 veicoli corazzati da combattimento, 3.098 veicoli per la fanteria, 300 semoventi d'artiglieria e 1.865 carri armati. Da notare il fatto che le perdite di equipaggiamento russe siano state significativamente superiori a quelle ucraine, con un rapporto variabile tra 5:1 e 2:1 a favore dell'Ucraina, sottolinea il rapporto.
Tutto questo rispetto a una ''conquista irrisoria'' di territorio ucraino da parte della Russia ''circa cinquemila chilometri quadrati dal gennaio 2024'', ovvero ''pari a meno dell'1% del territorio ucraino'' e ''principalmente nelle oblast di Donetsk, Luhansk e Kharkiv'' con una ''avanzata di 50 metri al giorno''. Durante le prime cinque settimane di guerra la Russia aveva conquistato 120mila chilometri quadrati di territorio ucraino, ma 50mila chilometri quadrati sono stati riconquistati dall'Ucraina nella primavera del 2022.
Leggi tutto: Ucraina, 1 milione di vittime russe tra morti e feriti: il rapporto choc
(Adnkronos) - Sfiorata la rissa in Senato sul dl Sicurezza, approvato ieri con 109 sì, 69 no e un astenuto. Il provvedimento anche stavolta è stato contestato duramente dalle opposizioni, che hanno occupato a inizio seduta, in stile manifestanti eco-ambientalisti, il centro dell'Aula. Poi durante tutta la durata dei lavori sono stati ripetuti gli scontri verbali, al limite del contatto fisico tra maggioranza e opposizione.
Pd, M5S e Avs hanno accusato i partiti di governo di voler introdurre norme autoritarie, stigmatizzando anche la compressione del dibattito parlamentare. "Il governo vuole mettere in carcere i bambini figli di madri detenute, gli studenti che manifestano, i lavoratori che scioperano. Per la destra di Giorgia Meloni la sicurezza si garantisce solo con la repressione e il carcere. È una vergogna, è una destra da regime", è l'accusa del capogruppo dem Francesco Boccia.
A difendere il provvedimento in Aula tutte le forze di maggioranza. Il relatore Alberto Balboni di Fdi, rivendica le misure adottate: "Sulla questione dei bambini in carcere - chiede - capiamoci bene, non si tratta di carcere ma di istituiti a custodia attenuata per le madri, dove i bambini stanno molto meglio che per strada, ridotti in schiavitù a fare l'accattonaggio". Parole che alzano di nuovo la tensione, con lo scontro che esplode quando lo stesso Balboni equipara "retoricamente" la minoranza alla criminalità organizzata, ricordando "le visite in carcere ai terroristi e ai mafiosi".
Contro di lui si scagliano in tanti, anche il leader di Azione, Carlo Calenda, Peppe De Cristofaro (Avs) e altri senatori dem. Il leader di Azione, che inizialmente aveva disapprovato l'occupazione della parte centrale dell'emiciclo perde la pazienza: "Se vuoi fare il fascista ci vediamo a Colle Oppio. A me non puoi accostarmi alla criminalità organizzata", tuona, bloccato dai commessi a un passo da Balboni.
In Aula durissimo il pentastellato Roberto Scarpinato: "Per fare capire meglio l’aria che tira, il governo ha promosso a nuovo questore di Monza Filippo Ferri, condannato definitivamente per i fatti del G8 di Genova", accusa, più volte interrotto. Poi promette: "Il M5S si impegna sin da ora a mettere tra i primi punti del proprio programma elettorale l’abrogazione di questa legge per ripristinare la legalità costituzionale". Tra le proteste si arriva alla chiama per il voto, animi surriscaldati e ben due censure della presidenza che si prende Balboni.
Il provvedimento approvato con la fiducia in via definitiva all'ora di pranzo alla presenza dei ministri Nordio, Salvini, Ciriani e Calderoli, e subito festeggiato in strada con un flash mob da Fratelli d'Italia e uno della Lega a pochi passi, introduce 14 nuovi reati e varie aggravanti, portate avanti con la decretazione d'urgenza. L'obiettivo dichiarato della maggioranza è quello di rafforzare il contrasto a terrorismo, criminalità organizzata, occupazioni abusive di edifici e contrastare manifestazioni di piazza violente, tutelando le forze dell'ordine e dicendo no alla diffusione della cannabis light. Misure che per le forze di opposizione invece rappresentano una svolta autoritaria, una stretta antidemocratica. "Ci portano allo stato di polizia", dice per tutti un preoccupato Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto e esponente di Avs.
Leggi tutto: Dl sicurezza, ok con fiducia: in Senato è quasi rissa
(Adnkronos) - Vladimir Putin parla con Donald Trump e con Papa Leone XIV. Il presidente russo, dopo giorni di silenzio, torna sotto i riflettori con una serie di messaggi, diretti e riportati. La sintesi estrema: la guerra con l'Ucraina continua, Mosca risponderà all'attacco di droni con cui Kiev ha distrutto una dozzina di aerei russi in 4 basi. E' il Pontefice, nel primo colloquio con il Cremlino, a chiedere a Mosca un gesto per la pace.
La giornata di Putin comincia con l'intervento alla riunione del governo russo. Le parole del presidente sono un atto d'accusa nei confronti dell'Ucraina, accusata di sabotare il percorso verso la pace dopo il secondo round di negoziati a Istanbul. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha bocciato la delegazione russa: "Non è all'altezza". Putin ha restituito il giudizio al mittente con gli interessi.
"Kiev non vuole la pace. Il regime di Kiev, già illegittimo, sta degenerando in un'organizzazione terroristica. Il bombardamento di treni nelle regioni di Bryansk e di Kursk è, ovviamente, un atto terroristico. Nel Bryansk è stato condotto un attacco mirato contro i civili", ha detto facendo riferimento alle esplosioni che hanno provocato almeno 7 morti nelle regioni russe al confine. Sin qui, nessun riferimento all'attacco ucraino alle basi di Mosca, tema che il Cremlino ha sostanzialmente ignorato dal 31 maggio.
Putin ha martellato sulle responsabilità dell'Ucraina (video), che "rifiuta non a sorpresa un cessate il fuoco per motivi umanitari per 2-3 giorni. Uno stop" più lungo "nelle ostilità verrebbe sfruttato da Kiev per una mobilitazione forzata, per il riarmo e per la preparazione di attacchi terroristici".
Quindi, nel tardo pomeriggio italiano, ecco il messaggio di Trump. Il presidente degli Stati Uniti, sul social Truth, ha fatto il punto dopo la telefonata con Putin. Una conversazione, non annunciata, di circa 75 minuti. Trump, non avvertito da Kiev prima dell'attacco con i droni alle basi russe, ha parlato di "conversazione positiva". Difficile, però, capire quali siano le buone notizie: "Abbiamo parlato dell'attacco ucraino agli aerei russi, la conversazione non porterà alla pace immediata. Il presidente Putin ha detto, in maniera molto chiara, che dovrà rispondere agli attacchi alle basi".
Il resoconto russo evidenzia altri elementi. Putin ha spiegato a Trump che "Russia e Ucraina continueranno i negoziati dopo aver analizzato i rispettivi memorandum", ha detto il consigliere diplomatico del Cremlino, Yuri Ushakov. Al presidente americano, Putin ha ribadito la convinzione che "Kiev sia diventata un'organizzazione terroristica" ma ha ribadito l'auspicio: "Il Cremlino spera che i colloqui con l'Ucraina proseguano".
Praticamente negli stessi minuti il Cremlino ha reso noto che Putin ha avuto il primo colloquio con Papa Leone XIV. Secondo Mosca, Putin ha ribadito la volontà di arrivare alla pace con strumenti "diplomatici" e le accuse a Kiev di cercare "l'escalation". "Putin ha richiamato l'attenzione sul fatto che il regime di Kiev punta sull'escalation del conflitto e - hanno riferito da Mosca - conduce azioni di sabotaggio contro infrastrutture civili sul territorio russo".
In serata, arriva la nota del Vaticano. "Nel corso della telefonata, oltre alle questioni di mutuo interesse è stata prestata particolare attenzione alla situazione in Ucraina e alla pace. Il Papa ha fatto un appello affinché la Russia faccia un gesto che favorisca la pace, ha sottolineato l’importanza del dialogo per la realizzazione di contatti positivi tra le parti e cercare soluzioni al conflitto", ha fatto sapere il portavoce Matteo Bruni.
"Si è parlato della situazione umanitaria, della necessità di favorire gli aiuti dove necessario, degli sforzi continui per lo scambio dei prigionieri e del valore del lavoro che in questo senso svolge il Cardinale Zuppi. Papa Leone ha fatto riferimento al Patriarca Kirill, ringraziando per gli auguri ricevuti all’inizio del suo pontificato e ha sottolineato come i comuni valori cristiani possano essere una luce che aiuti a cercare la pace, difendere la vita e cercare un’autentica libertà religiosa", ha spiegato il portavoce del Vaticano.
(Adnkronos) - Un video per iniziare l'avventura con l'Al Hilal. Simone Inzaghi, dopo l'addio all'Inter, sbarca in Arabia Saudita per la nuova avventura da allenatore. L'esordio è con un video diffuso dal club. Il tecnico si allaccia le scarpe, si sistema orologio e cravatta e, dopo aver assaporato una bevanda tipica, è pronto a cominciare la nuova missione con un ricchissimo contratto biennale.
Leggi tutto: Inzaghi si presenta all'Al Hilal, il debutto video
(Adnkronos) - Novak Djokovic batte Alex Zverev nei quarti di finale del Roland Garros va in semifinale, dove affronterà Jannik Sinner. Il 38enne serbo, testa di serie numero 6, supera in 4 set il tedesco, testa di serie numero 4, per 4-6, 6-3, 6-2, 6-4 in 3h20'. Venerdì Djokovic se la vedrà con Sinner nella 51esima semifinale della sua carriera in uno Slam. L'azzurro, numero 1 del mondo e del seeding, nei quarti di finale ha sconfitto in 3 set il kazako Aleksandr Bublik.
Nell'altra semifinale del singolare maschile, sfida tra lo spagnolo Carlos Alcaraz, testa di serie numero 2, e l'azzurro Lorenzo Musetti, ottavo giocatore del tabellone.
Il bilancio dei confronti diretti tra Djokovic e Sinner è in perfetta parità con 4 vittorie a testa. Sinner ha vinto gli ultimi 3 confronti diretti. I due big non si affrontano dalla finale del Masters 1000 di Shanghai dello scorso anno. L'unico match sulla terra battuta è andato in scena nel 2021: in quel caso, nei sedicesimi di finale del Masters 1000 di Montecarlo, Djokovic si è imposto in 2 set.
Leggi tutto: Roland Garros, Djokovic batte Zverev e sfiderà Sinner in semifinale
(Adnkronos) - Mario Adinolfi ha ricordato, in lacrime, la sorella morta suicida a 22 anni. Il giornalista nel corso della puntata dell'Isola dei famosi andata in onda oggi, mercoledì 4 giugno, ha parlato del suo difficile passato e di come questa tragedia ha cambiato profondamente il suo modo di vedere il mondo e il suo rapporto con Dio.
"Mia sorella, l'unica che avevo, si è suicidata. Ero legatissimo. Che si fa nella vita quando una persona così cara ti dice 'non mi dai la motivazione per vivere'?", ha rivelato Adinolfi nel corso della settimana. Il naufrago ha confessato che la scomparsa della sorella l'ha portato a perdere il controllo con il suo peso: "Ogni anno ingrassavo di 5 kg, ho pensato che nulla valesse niente. Io sono un uomo di chiesa, ma tutto è saltato per anni, anche la Fede", ha aggiunto. "Non ho mai provato a cambiare, questa è la prima volta nella mia vita che perdo peso". Un cambiamento che lo commuove. Con le lacrime agli occhi, infatti, il giornalista si è detto felice dei traguardi raggiunti ma ammette: "Penso a mia sorella tutti i giorni".
"Qui ti senti infinitamente piccolo, ma anche connesso a ciò che ti manca", ha detto il naufrago. "Mia sorella è stata l’elemento decisivo della mia vita. È andata avanti lo stesso, come inno alla vita. Le chiedo di proteggermi come uomo. E lo ha fatto", ha aggiunto. Veronica Gentili si è complimentata: "Nonostante le tue idee possano far arrabbiare qualcuno, stai tirando fuori molto più di quanto ti aspettassi", ha detto.
(Adnkronos) - Prima le botte, poi il fermo con l'utilizzo del taser, infine la morte. Riccardo Zappone, 30 anni, di San Giovanni Teatino della provincia di Chieti in Abruzzo, è deceduto ieri a Pescara dopo un malore sopraggiunto mentre si trovava in stato di fermo in Questura. Il giovane aveva problemi di natura psichiatrica. Ieri pare fosse andato a Pescara nell'officina di alcuni fratelli e avesse dato in escandescenza. Qui, da una ricostruzione delle forze dell'ordine, sarebbe stato picchiato. In tre sono ora indagati per lesioni personali aggravate. Poi l'intervento della polizia e l'uso della pistola elettrica.
Era stato poco prima aggredito in un'officina meccanica in strada comunale Piana, dove si era verificata una violenta colluttazione. Secondo quanto emerso, il giovane sarebbe stato picchiato nell'autofficina da tre uomini: due fratelli titolari dell'attività, e un loro conoscente. La vittima, probabilmente in preda ai problemi psichiatrici che aveva, sarebbe entrato e avrebbe dato in escandescenza. A quel punto l'aggressione. Solo dopo che è stato malmenato, è stata allertata la polizia. Quando gli agenti sono arrivati, hanno immobilizzato il giovane, che era molto agitato, con una scarica della pistola elettrica, sostenendo che opponeva resistenza all'arresto. Una volta condotto nelle camere di sicurezza per l'identificazione e gli atti di rito, il ragazzo ha iniziato a sentirsi male. I sanitari del 118 sono intervenuti, ma le manovre di rianimazione in ospedale si sono rivelate inutili. Il suo cuore si è fermato poco dopo.
tre coinvolti nel pestaggio, di 61,55 e 37 anni, sono ora indagati per lesioni volontarie aggravate dall'uso dell'arma e dal numero di persone. L'inchiesta è aperta e la Procura sta cercando di ricostruire con precisione tutte le fasi di una giornata tragica.
Oggi pomeriggio è stata eseguita l'autopsia, affidata al medico legale Cristian D'Ovidio. Un passaggio cruciale per fare luce sulle cause del decesso e capire se ci sia stata correlazione tra le percosse, avvenute "con violenza, anche mediante l'uso di un bastone di legno, sino a subire ferite sanguinanti", e l'arresto cardiocircolatorio. O se è stato il taser la causa della drammatica fine del giovane.
Nel frattempo, la famiglia ha voluto rompere il silenzio per ricostruire con chiarezza il profilo di Riccardo: "Nostro figlio non aveva precedenti penali. Era un ragazzo buono, con delle fragilità personali. Non gli è mai mancato il nostro sostegno, né quello delle istituzioni. Non vogliamo che la sua morte venga strumentalizzata. Ricordiamolo per ciò che era: fragile, sì, ma generoso, umano, e mai violento". "In questa immane tragedia che ci ha colpiti è doveroso per noi genitori ristabilire un quadro di verità su nostro figlio e chiarire alcune imprecisioni" dichiara in una nota la famiglia di Riccardo Zappone. "Riccardo era un ragazzo buono e non aveva alcun precedente penale. Aveva delle fragilità personali, ma è stato sempre supportato dalla famiglia - che non gli ha mai fatto mancare il sostegno necessario - e seguito dalle competenti istituzioni. È in corso un'indagine per accertare cosa sia effettivamente accaduto e non vogliamo che la morte di Riccardo sia in alcun modo strumentalizzata. Desideriamo ricordare Riccardo per quello che era, per le sue fragilità e per la sua generosità".
Leggi tutto: Pescara, morto dopo fermo con taser. Tre indagati per la rissa: "Colpito con bastone"
(Adnkronos) - "Devi chiedere scusa immediatamente." Con queste parole, Simona Ventura è intervenuta in difesa di Chiara Balisteri, prendendo posizione contro Jasmine Salvati. È successo questa sera, mercoledì 4 giugno, nel corso della quinta puntata dell’Isola dei Famosi.
La polemica è scoppiata dopo che Salvati aveva accusato Balisteri di aver partecipato al reality unicamente per ottenere visibilità, sfruttando la sua esperienza personale come 'donna vittima di un uomo violento'. Un'accusa che ha suscitato indignazione, soprattutto nell'opinionista.
Negli scorsi giorni Balistreri è stata accusata da Jasmine Salvatidi essere all'Isola dei Famosi "per visibilità, come di aver fatto tutte le altre cose per visibilità". Jasmin, interpellata da Veronica Gentili, ha detto di aver pensato molto allo scontro avuto con Chiara. "Ho sbagliato e me ne sono resa conto”. E ammette che non voleva essere "cattiva".
A prendere parola è Simona Ventura, che duramente replica alle parole della naufraga e prova a farla riflettere: “L'anno scorso sono morte in Italia 113 donne per femminicidio. Quest'anno a oggi sono morte 28 donne", esordisce l'opinionista.
"Qui troviamo Chiara Balisteri che è stata massacrata dal suo fidanzato, che ha tentato di ucciderla. L'ha denunciato con un grandissimo coraggio. Tu devi chiedere scusa immediatamente a una che fa un messaggio del genere e non devi osare mai più a dire che una persona porta un messaggio per visibilità perché lei è andata in ospedale con le ossa rotte", ha aggiunto, con rabbia. "Lei si è salvata con il coraggio e la sua grinta. Ma come ti permetti?”, ha concluso tra gli applausi del pubblico e le lacrime di Roberta, la mamma di Chiara presente in studio.
Dopo le scuse di Jasmine, Chiara ha detto di accettarle: "Non sono qua per fare la vittima, ma per dimostrare forza".
(Adnkronos) - Novità sullo scandalo dell'acquisto dell'immobile di Londra con i fondi della Segreteria di Stato vaticana per il quale è già stato condannato in primo grado il cardinale Angelo Becciu a cinque anni e sei mesi di reclusione, insieme con i finanzieri Raffaele Mincione, Enrico Crasso e Gianluigi Torzi. A quanto riferito dal Tg1, diretto da Gian Marco Chiocci, a carico di Francesca Immacolata Chaouqui è stato aperto un fascicolo dinanzi al tribunale vaticano per tre capi di imputazione. Traffico di influenze: è accusata di aver ricevuto del denaro da un'altra testimone per subornare, cioè influenzare e condizionare il principale accusatore di Becciu, monsignor Alberto Perlasca. Il secondo capo di imputazione è falsa testimonianza in dibattimento, il terzo è subornazione, per aver indotto un altro testimone a dare false dichiarazioni nel processo.
Chaouqui dovrà essere sentita dal promotore di giustizia. Chiamata da Papa Francesco a collaborare per la riforma delle finanze vaticane Chaouqui era finita nello scandalo Vatileaks 2 ed era stata condannata nel 2016 a dieci mesi di reclusione con pena sospesa per cinque anni in concorso con monsignor Lucio Vallejo Balda. "Sono molto serena", dice Chaouqui raggiunta al telefono dal Tg 1. "C'è massima fiducia nelle autorità giudiziarie vaticane", spiega il suo legale Giuseppe Staiano " e "c'é il desiderio di potersi confrontare quanto prima per chiarire i fatti".
Leggi tutto: Vaticano, Tg1: aperto fascicolo su caso Becciu contro Chaouqui
(Adnkronos) - Andrea Bajani con "L'anniversario" (Feltrinelli), 280 voti, Nadia Terranova con "Quello che so di te" (Guanda), 226 voti, Elisabetta Rasy con "Perduto è questo mare" (Rizzoli), 205 voti, Paolo Nori con "Chiudo la porta e urlo" (Mondadori), 180 voti, Michele Ruol con "Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia" (TerraRossa), 180 voti: è questa la cinquina del Premio Strega 2025, giunto alla 79/a edizione. E' stata Donatella Di Pietrantonio, vincitrice dell'edizione 2024, a proclamare i cinque finalisti che si contenderanno il prestigioso premio. La cinquina è stata svelata questa sera in diretta su RayPlay durante un evento che si è svolto al Teatro Romano di Benevento, con la conduzione di Stefano Coletta, che ha guidato il pubblico attraverso un viaggio tra parole e storie, intervistando autrici e autori candidati mentre si svolgeva lo spoglio dei voti.
Hanno espresso le proprie preferenze, tra voti singoli e voti collettivi, 626 votanti su 700 (pari all’89,4% degli aventi diritto): alla giuria dei 400 Amici della domenica si aggiungono come di consueto 245 votanti dall’estero selezionati da 35 Istituti italiani di cultura nel mondo, che esprimono ciascuno 7 giurati tra studiosi, traduttori e appassionati della nostra lingua e letteratura, 25 voti collettivi provenienti da scuole, università̀ e circoli di lettura delle Biblioteche di Roma, 30 voti di lettori forti scelti nel mondo delle professioni e dell’imprenditoria.
Questi i voti ottenuti dagli altri libri in gara: Valerio Aiolli, Portofino blues (Voland), 102 voti; Saba Anglana, La signora Meraviglia (Sellerio Editore), 145 voti; Elvio Carrieri, Poveri a noi (Ventanas), 77 voti; Deborah Gambetta, Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel (Ponte alle Grazie), 93 voti; Wanda Marasco, Di spalle a questo mondo (Neri Pozza), 114 voti; Renato Martinoni, Ricordi di suoni e di luci. Storia di un poeta e della sua follia (Manni), 117 voti; Giorgio van Straten, La ribelle. Vita straordinaria di Nada Parri (Laterza), 159 voti.
Il Toto Strega di questa edizione ha brillato sotto una nuova luce, quella della luna e delle stelle, e i segni zodiacali, disegnati come il manifesto del Premio da MP5, sono stati i protagonisti del gioco: ogni segno è stato attribuito a uno dei libri della dozzina. Ecco perché l’ospite d'onore della serata è stato Simon & The Stars, che ha sottolineato il legame profondo tra l'astrologia e il racconto definendo lo zodiaco come una perfetta macchina narrativa. I vincitori di questa terza edizione del Toto Strega, che ha fatto registrare circa 1.000 giocate online, saranno annunciati nei prossimi giorni.
I finalisti della cinquina porteranno la loro voce in 18 tappe di incontri con il pubblico, inclusa la tappa internazionale del 17 giugno a Varsavia, presso l'Istituto Italiano di Cultura. Una tappa sarà anche Abracabook, il silent book party organizzato dalla Scuola Holden il 2 luglio nel suggestivo giardino del Museo Maxxi a Roma, alla vigilia della serata conclusiva.
L'evento di Benevento è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra Città di Benevento, Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, Strega Alberti Benevento, con il contributo di Roma Capitale Assessorato alla Cultura e Camera di Commercio di Roma, in partnership con Bper Banca, media partner Rai e sponsor tecnici Librerie Feltrinelli e Sygla. (di Carlo Roma e Paolo Martini)
Leggi tutto: Premio Strega, svelata cinquina finalista: in gara Bajani, Terranova, Rasy, Nori e Ruol
(Adnkronos) - Una piattaforma che utilizza la pianificazione e la tecnologia per ridurre gli sprechi, ottimizzare le risorse e contribuire agli obiettivi Esg, migliorando la sostenibilità della ristorazione collettiva. PlanEat ha presentato in Senato, presso la Sala Caduti Di Nassirya la sua piattaforma digitale per prevenire lo spreco alimentare attraverso la pianificazione sostenibile.
L’evento si inserisce nelle celebrazioni della Giornata dell’Ambiente del 5 giugno e ha visto la partecipazione di esperti, istituzioni e rappresentanti del mondo accademico e dell’impresa in una tavola rotonda. Il confronto ha permesso di fare il punto sui dati di un fenomeno diffuso e trasversale, lo spreco di cibo: gli italiani buttano in pattumiera 619,7 grammi di cibo per persona alla settimana, un valore in crescita del 10% rispetto all’anno precedente (Waste Watcher 2025). Frutta, verdura e pane fresco sono gli alimenti maggiormente sprecati, al Sud si butta più che al Nord, nei comuni più piccoli c’è maggiore spreco rispetto alle grandi città e anche nelle famiglie senza figli si è meno virtuosi. A causare lo spreco di cibo sono le cattive abitudini: il 34% lo dimentica in dispensa o in frigo, solo il 21% programma i pasti settimanali e il 68% non è in grado o non è disposto a rielaborare in modo creativo gli avanzi.
Per contrastare questo fenomeno, l’Italia è in prima fila anche grazie alla legge 166 del 2016, di cui è stata promotrice l’onorevole Maria Chiara Gadda. Questa norma ha rivoluzionato la lotta allo spreco, favorendo il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari e di altri beni essenziali, semplificando le procedure burocratiche e incentivando comportamenti virtuosi attraverso incentivi, sgravi fiscali e campagne di sensibilizzazione.
PlanEat, dal canto suo, propone un modello basato sulla pianificazione alimentare e sulla digitalizzazione della cucina, offrendo kit con ingredienti freschi, già dosati e porzionati, per permettere di cucinare senza generare scarti. Alla base di questo sistema c’è l’idea che, acquistando esattamente ciò che serve attraverso una programmazione anticipata, lo spreco si possa eliminare a monte. A supporto del proprio impatto ambientale, PlanEat ha sviluppato un sistema di contatori - elaborati e certificati dal Dipartimento di Economics and Management dell’Università di Pavia - che calcolano quotidianamente, in modo automatico, il risparmio generato in termini di cibo, CO2, acqua e suolo. A livello aggregato, secondo l’ultima rilevazione fatta che somma tutte le spese effettuate sulla piattaforma dalla nascita a oggi, da privati e aziende, sono state 92 le tonnellate di cibo complessivamente 'salvate' dalla pattumiera, il che equivale, in termini di risparmio di emissioni, a 233 tonnellate di CO2, in termini di acqua a 53 milioni di litri non utilizzati e in termini di terreno a 1 milione di m2 risparmiati per produrlo.
Uno degli aspetti più rilevanti del progetto PlanEat è la sua iniziativa di mensa diffusa: un sistema digitale che consente agli utenti - ovvero a tutte le persone che ogni giorno devono pranzare al bar, al ristorante, in mensa o al self-service durante l’orario di lavoro - di pianificare in anticipo la scelta del pasto, riducendo drasticamente la quantità di cibo preparato in eccesso. Grazie alla pianificazione digitale e alla messa in rete di bar, ristoranti, mense e self-service, il problema delle eccedenze e dello spreco si risolve a monte. Inoltre, grazie anche a una rete di ristoratori locali selezionati che favorisce l’accesso a cibo di qualità, si ottengono benefici concreti non solo sul piano della riduzione dello spreco e dunque del risparmio economico, ma anche sulla riduzione delle emissioni e sull’ottimizzazione delle risorse. Un esempio concreto di realtà che ha già adottato il servizio di mensa diffusa è Altergon, azienda farmaceutica con sede in Campania, che ha scelto PlanEat per organizzare la gestione della ristorazione aziendale e ridurre lo spreco alimentare.
Un approccio che intende contribuire agli obiettivi Esg (Environmental, Social, Governance). Environmental perché grazie alla pianificazione e all’ottimizzazione dei pasti, PlanEat riduce l’impronta ecologica della ristorazione aziendale e favorisce l’economia circolare locale, limitando le emissioni di CO2 derivanti dal trasporto e dalla produzione alimentare; Social perché la piattaforma sostiene le piccole realtà locali, aiutando i ristoratori a ridurre gli sprechi e a ottimizzare la gestione economica, migliorando al contempo la qualità dell'offerta alimentare per i dipendenti aziendali; Governance perché PlanEat adotta un sistema di tracciabilità e trasparenza che consente alle aziende di monitorare l'impatto ambientale delle scelte alimentari dei loro dipendenti con un ritorno concreto in termini di miglioramento delle performance Esg.
"Ogni famiglia deve fare i conti con diverse esigenze: mettere a tavola pasti salutari, utilizzare materie prime sane, risparmiare tempo e denaro nel fare la spesa. A tutto questo, si aggiungono la necessità di diminuire lo spreco alimentare, che nel nostro Paese è ancora troppo alto, e la volontà di valorizzare i prodotti del territorio. Quando un’azienda prova a tenere insieme tutto questo, come fa PlanEat, la politica non può che sostenerla. Per questo, ho voluto promuovere la presentazione di questa piattaforma in Senato. È stata l'occasione per riflettere sulla catena che parte dalla produzione delle materie prime agroalimentari e arriva alla nostra tavola", ha dichiarato il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio.
"La legge 166 ha consentito in questi anni di sottrarre allo spreco migliaia di tonnellate di alimenti ancora perfettamente consumabili, a partire dal cibo fresco e cotto, consentendo all’eccedenza che si genera per diverse ragioni nella filiera produttiva di trovare nuovo valore nella rete della solidarietà sociale. La legge antispreco non porta risultati tangibili solo in termini quantitativi, ma anche nel modello culturale che coinvolge imprese, terzo settore, pubblica amministrazione e cittadini. Un’impresa, che gestisce l’eccedenza in modo strutturale, diventa più efficiente e migliora in prevenzione, interpreta i bisogni dei clienti e accresce la soddisfazione dei propri dipendenti. Cittadini più informati e consapevoli, assegnano il giusto valore al cibo e sprecano meno nella quotidianità domestica e nei consumi fuori casa. La piattaforma PlanEat è perfettamente coerente con questo approccio, e dimostra come tecnologia e innovazione siano alleati fondamentali nel prevenire gli sprechi e nel divulgare buone pratiche", osserva Maria Chiara Gadda, vicepresidente della commissione Agricoltura e prima firmataria della Legge 166/16.
"Lo spreco alimentare non è solo un problema etico, ambientale ed economico: è anche una questione di salute pubblica. La programmazione dei pasti e la consapevolezza alimentare sono strumenti fondamentali per promuovere una dieta equilibrata e prevenire patologie legate a eccessi o carenze nutrizionali. Iniziative come PlanEat mostrano come l’innovazione tecnologica, se guidata da evidenze scientifiche e principi di sostenibilità, possa diventare un alleato strategico per migliorare la qualità della nostra alimentazione e ridurre lo spreco fin dalla fase di approvvigionamento", rimarca Hellas Cena, prorettore alla Terza Missione, Università di Pavia - medico specialista in Scienza dell’Alimentazione, Ics Maugeri Irccs.
"La Campagna Spreco Zero, promossa da Last Minute Market spin off dell'Università di Bologna attivo sul fronte della riduzione e della prevenzione dello spreco alimentare dalla fine degli anni '90, condivide con PlanEat l'approccio digitale e dal 2022 ha sviluppato l'applicazione 'Sprecometro'. Si tratta di un diario digitale che, monitorando gli sprechi, restituisce al consumatore l’impatto economico e le impronte ambientali (CO2, acqua e suolo) e offre, allo stesso tempo, strumenti concreti per migliorare le abitudini alimentari quotidiane: come conservare correttamente gli alimenti, organizzare una spesa efficiente, valorizzare gli avanzi, ridurre gli scarti. È un approccio educativo che mette al centro del cambiamento ognuno di noi rendendoci protagonisti di una nuova cultura del cibo, più consapevole e sostenibile", spiega Giorgio Segrè, Project Manager Sprecometro, Campagna Spreco Zero.
Beatrice Ghedini, Project Manager Assistant Osservatorio Waste Watcher International - Campagna Spreco Zero, sottolinea: "L'Osservatorio internazionale Waste Watcher, strumento di indagine della Campagna Spreco Zero di Last Minute Market, è diventato negli anni un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo sulla determinazione quantitativa dello spreco alimentare e delle sue cause. In particolare, a livello domestico dove si concentra, peraltro, la percentuale di spreco più significativa e non recuperabile a fini solidali".
"La nostra piattaforma - conclude Nicola Lamberti, Ceo di PlanEat - nasce per offrire una soluzione pratica, misurabile e scalabile: programmare i pasti in anticipo significa acquistare solo ciò che serve, ridurre gli scarti e ottimizzare risorse ed emissioni. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, ribadiamo la nostra convinzione che solo affrontando il problema a monte con la pianificazione tramite strumenti digitali accessibili e un approccio culturale nuovo, si possa generare un vero cambiamento. Il nostro desiderio è anche quello di riuscire a raggiungere tutti quei luoghi dove la pianificazione potrebbe risolvere preventivamente il problema dello spreco come ad esempio gli ospedali, le Rsa, i villaggi turistici, gli aerei e le navi. Vogliamo dare il massimo valore a ciò che ci circonda e siamo convinti che il modo migliore per costruire un futuro sostenibile sia prendersi cura del pianeta, salvaguardare l’ambiente e guardare oltre le nostre vite, pensando anche alle generazioni future".
Leggi tutto: PlanEat, una piattaforma per prevenire lo spreco alimentare
Pagina 238 di 761