(Adnkronos) - Durante la loro visita ad aprile in Vaticano, Papa Francesco impartì a re Carlo e alla regina Camilla una benedizione per il loro 20esimo anniversario di matrimonio. Lo rivela in una nuova biografia sul sovrano l'esperto reale Robert Hardman. Il matrimonio fra i regnanti britannici non sarebbe riconosciuto dalla Chiesa cattolica, dal momento che i due monarchi sono entrambi divorziati. Tuttavia, nella nuova edizione del libro 'Carlo III', il biografo afferma che, in un'udienza di 20 minuti a porte chiuse a Santa Marta, Bergoglio li benedisse, proprio nel giorno del loro ventesimo anniversario, che cadeva il 9 aprile.
Hardman afferma inoltre che il defunto Papa e il re abbiano pregato insieme, la prima volta in cui il il re, che è anche capo della Chiesa d'Inghilterra, e il vescovo di Roma lo fanno insieme. Descrivendo il viaggio, che fu riorganizzato a causa delle cattive condizioni di salute del pontefice, il biografo annota: "Alla fine, il Papa insistette per ricevere il re e la regina in privato e impartì loro una benedizione per l'anniversario. E' probabilmente il momento più storico della visita, se non dell'intero regno di Carlo III, che i media non hanno colto: per la prima volta, il governatore supremo della Chiesa d’Inghilterra e il vescovo di Roma hanno pregato insieme. Potrebbe essere stata una breve preghiera, con il fragile Papa seduto sulla sua sedia e il re, accanto alla regina, in piedi".
Una benedizione del Papa - spiega il Telegraph - non conferisce necessariamente approvazione o legittimità agli occhi della Chiesa cattolica. Recitata come preghiera, di solito chiede a Dio di prendersi cura della persona o delle persone coinvolte. All'epoca, il Vaticano dichiarò: "Papa Francesco ha incontrato privatamente le Loro Maestà, re Carlo e la regina Camilla. Nel corso dell'incontro, il Papa ha espresso i suoi migliori auguri alle Loro Maestà in occasione del loro anniversario di matrimonio e ricambiando gli auguri di Sua Maestà per una pronta guarigione".
In un messaggio che accompagnava una fotografia del re e della regina che salutano Papa Francesco, Buckingham Palace affermò: "Il re e la regina sono rimasti profondamente toccati dalle gentili parole del Papa in occasione del loro 20mo anniversario di matrimonio e sono onorati di poter condividere con lui di persona i loro migliori auguri".
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(Adnkronos) - Quando il mare chiama, lo Stato deve rispondere. Con questo motto l'Anab, l'associazione nazionale degli assistenti bagnanti lancia la proposta di una gestione pubblica della categoria.
"La salvaguardia delle vite umane in contesti balneari -spiega ad Adnkronos/Labitalia Guido Ballarin, presidente nazionale Anab- rappresenta un diritto fondamentale ed è parte integrante del concetto moderno di bene pubblico. Oggi, la sicurezza in spiaggia è affidata quasi integralmente agli stabilimenti balneari privati, con conseguenze operative, economiche e sociali significative. Proporre una gestione dello Stato per gli assistenti bagnanti significa non solo tutelare meglio i cittadini, ma generare anche entrate statali dirette e indirette, rafforzando professionalità e coesione territoriale", sottolinea.
Professionalità che, sottolinea Ballarin, in Italia al momento spesso e volentieri mancano, "nella misura di un 20% della forza lavoro necessaria per la stagione estiva.Questo deficit si traduce in difficoltà operative per gli stabilimenti, in particolare nei periodi di punta". "E gli stipendi, quando sono accettabili, si aggirano tra 1.300 e 1.800 euro mensili, ma con contratti poco rappresentativi e scarsa tutela. Noi segnaliamo da tempo che 'salari bassi e stagione troppo corta' rendono la professione poco attrattiva, aggravando la carenza di personale", aggiunge. Secondo Ballarin "la durata della stagione varia significativamente: dal maggio a settembre al Nord, e periodi ancora più corti al Sud. Questo rende incerto il lavoro e svilisce la professione".
E l'assenza di assistenti bagnanti va di pari passo con spiagge meno sicure. "Sebbene le ordinanze impongano la presenza di un bagnino ogni 80–150 metri, nelle spiagge libere il servizio è spesso assente, soprattutto per motivi economici. Nel 2024 sono stati registrati 221 decessi per annegamento, con oltre il 50% dei casi verificatisi nelle spiagge. Questo evidenzia il ruolo cruciale degli assistenti bagnanti nel prevenire tragedie e l’urgenza di un servizio sistematico e continuativo", continua ancora.
E qui arriva la proposta dell'Anab: "si propone la creazione di un corpo statale di assistenti bagnanti, analogamente ai vigili del fuoco o alla forestale, con contratti nazionali stabilizzati, formazione coerente e organico centrale. Il passaggio sotto gestione statale dovrebbe migliorare le condizioni economiche e normative, garantendo formazione continua, stabilità contrattuale e riconoscimento professionale. E il servizio non sarebbe gratuito: i concessionari balneari pagherebbero un canone proporzionato a metratura, presenze, redditività allo Stato, generando un fondo nazionale stabile per sostenere il servizio", aggiunge ancora.
Per Anab i benefici derivanti da questa scelta non sarebbero pochi. "Uno Stato unico coordinatore assicurerebbe la presenza del servizio anche sulle spiagge meno profittevoli o libere, garantendo migliori standard di sicurezza. E stipendi garantiti, formazione certificata e qualità contrattuale renderebbero il lavoro più sostenibile e attraente per i giovani", aggiunge.
Inoltre, per Ballarin, "l'insieme dei canoni, armonizzati a livello nazionale, costituirebbe una fonte di entrata stabile, in controtendenza rispetto alla situazione attuale di canoni relativamente contenuti rispetto ai ricavi. Con un servizio centralizzato e regolato, le responsabilità legali sarebbero chiaramente definite, diminuendo l’esposizione dei concessionari e dello Stato stesso. Una gestione statale, sinergica con le campagne come 'Spiagge Sicure', promuoverebbe una cultura della balneazione consapevole e sicura".
In conclusione per Ballarin: "La proposta di un servizio di assistenza balneare gestito dallo Stato non è solo un passo verso maggiore sicurezza, ma una vera e propria strategia di equo sviluppo socioeconomico. Equiparare la figura dell'assistente bagnanti a quella dei corpi civili nazionali significa restituire dignità a una professione troppo spesso marginale".
"Parallelamente, lo Stato può trasformare un bisogno sociale in un modello di investimento pubblico-professionale, con ritorni in sicurezza, occupazione e turismo", conclude.
(Adnkronos) - "Partecipare come concorrente al Festival di Sanremo? Sarebbe una cosa veramente fighissima, ne sarei veramente onorato...vedremo". Il sorrisetto nella risposta è di Tommy Cash che, in un'intervista con l'Adnkronos, conferma indirettamente i rumors che lo vorrebbero intenzionato a tentare la strada della partecipazione a Sanremo 2026, con un brano - ovviamente - in italiano.
L'artista estone, divenuto celebre in Italia per la sua 'Espresso macchiato', con cui ha partecipato all'Eurovision Song Contest 2025, ha deciso di cavalcare l'onda di popolarità e contemporaneamente l'amore per il nostro Paese, e così oggi esce il videoclip di 'Ok'. Un brano interamente in italiano in cui Tommy Cash esplora tradizioni, suggestioni estetiche, rievocazioni popolari e contemporaneità tipicamente italiane.
Il video, con tratti di divertente surrealismo, mostra l'artista in un'Italia dai colori anni Sessanta, che percorre da nord a sud alla guida di una panda 'sottilissima' dove entra a malapena (un cenno ironico alle utilitarie italiane?), finché non entra in una classe dove si presenta con il nome italianizzato di 'Tommaso Contanti'. Dell'Italia "mi piace tutto, la amavo già prima di 'Espresso Macchiato' -ammette-. Poi sono venuto in viaggio dopo che ho cantato all'Eurovision e mi era balenato in mente di girare qui ma l'idea di filmare 'Ok' in Italia non era programmata, è nata così, in tempo reale - racconta-. Abbiamo deciso di registrare la canzone solo recentemente, qualche mese fa, poi tutto è andato bene, è filato da subito tutto liscio". "Mangio la mortadella/ is better than modella/ la vita è quasi bella/ma mi sento all right. Senti che tarantella", canta Tommy nel nuovo brano. Non mancano il mandolino, la pizza e le 'nonne di Ostuni' che danno la buonanotte al 'bimbo' Tommaso.
Il rischio cliché è dietro l'angolo, ma lui non teme le critiche: "Non mi spaventano, le critiche sono una cosa buona, positiva, anzi devono esserci - dice sorridendo all'Adnkronos, confermando la buona dose di ironia e due spalle molto larghe- Il video è appena uscito, possiamo aspettarci di tutto". Nelle immagini compare il duo musicale italiano dei Lionfeld, notissimo anche al pubblico social. "Conoscevo già i ragazzi prima di girare, li avevo conosciuti a Basilea dove erano venuti per l'Eurovision - spiega l'artista estone- Io nel video torno in vacanza in Italia dopo 'Espresso Macchiato' e li ritrovo, loro sono veramente dei ragazzi 'cool'".
Tommy Cash sarà in concerto il Italia l'11 settembre al Circolo Magnolia di Segrate (Milano), e rivela che comunicherà col suo pubblico anche in italiano. "Lo sto imparando - dice- 'Ok' parla proprio dell'imparare l'italiano, quindi sì, qualcosa in italiano la dirò". L'appuntamento è tra qualche giorno a Milano, dove par di capire che le sorprese per il pubblico italico da parte dell'eclettico artista estone non siano finite. (di Ilaria Floris)
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(Adnkronos) - "Oggi abbiamo perso il senso del dialogo e se questo film farà discutere sarà il nostro successo. È quello che vogliamo". Questa è la speranza di Julia Roberts alla conferenza stampa di 'After the Hunt', il film diretto da Luca Guadagnino e scritto da Nora Garrett, presentato fuori concorso all'82esima Mostra del Cinema di Venezia. La star di Hollywood, tra le più attese di questa edizione, è stata accolta da un lungo applauso dalla platea (gremitissima). Nel film - che riaccende le luci sul movimento femminista 'MeToo' - interpreta Alma, una stimata professoressa universitaria di filosofia che si trova ad affrontare un trauma e un oscuro segreto del suo passato quando una studentessa modello (Ayo Edebiri, star della serie 'The Bear') muove delle accuse verso uno dei suoi colleghi (Andrew Garfield). Durante la conferenza stampa, Roberts ha difeso 'After the Hunt' dopo che le è stato chiesto se il film stesse minando il movimento femminista perché "ripropone vecchie discussioni sul credere alle donne che denunciano accuse di violenza".
"Non credo che si tratti solo di riaccendere una polemica sulle donne che si mettono l'una contro l'altra o che non si sostengono a vicenda - dice -. Ci sono molte vecchie polemiche che vengono ravvivate e che stimolano il dibattito". A chi le chiede se questo film sarà considerato politicamente scorretto e farà scoppiare delle polemiche, Roberts risponde con l'ironia: "Amo le domande leggere di prima mattina", dice ridendo. "Non so se ci saranno polemiche, ma noi vogliamo sfidare le persone a discutere".
Nel descrivere 'After the Hunt' (dal 16 ottobre nelle sale), il regista Luca Guadagnino spiega che si tratta di una storia che "guarda le persone nelle loro verità. E non ce n'è una più importante dell'altra, ma mostriamo lo scontro tra le verità e qual è il confine tra queste. Non si tratta di creare un manifesto per riportare in vita valori antiquati", conclude.
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(Adnkronos) - Dai forni intelligenti fino ai mobili e accessori in vetro, il Made in Italy si prepara a rispondere in modo deciso all’annuncio del presiedente Usa Donald Trump di voler introdurre dazi nel settore dell’arredo, che ha spinto alcuni brand del Made in Italy a riflettere sul futuro, sulla strategia a medio e lungo termine. E a scommettere, ancora una volta, su tecnologia, ricerca e artigianalità e a diversificare l’offerta e i mercati. “I dazi stanno accelerando la nostra agenda: li trasformiamo in opportunità", afferma all'Adnkronos/Labitalia Matteo De Lise, Brand Manager di Unox Casa, realtà veneta che ha rivoluzionato il mondo della cucina domestica con il concept 'Starred Living'. “Nel 2025 abbiamo avviato la presenza diretta negli Usa, in California, Florida, Texas, Chicago e New York, lavorando con i dealer per calibrare il giusto equilibrio tra prezzo, valore e servizio".
"Operiamo nell’altissima gamma: i nostri clienti premiano prestazioni, design ed esperienza, quindi sono meno sensibili al prezzo; l’impatto finale resta in evoluzione. Nel professionale Unox sta per aprire uno stabilimento produttivo in North Carolina, dando evidenza di grande tempismo e soprattutto volontà di investire sul mercato americano. Sul domestico, invece, vogliamo preservare il Made in Italy, puntando su design e performance al massimo livello, potenziate dalla nostra Ai specializzata nel mondo culinario (Artificial Culinary Intelligence). È una novità assoluta anche nella patria dell’Ai e manifesta come l’innovazione italiana possa rendere l’Europa competitiva anche in un ambito finora dominato esclusivamente dagli Stati Uniti", spiega.
Per Michele Gasperini, titolare di Tonelli Design, storico brand di arredi in vetro e non solo che da decenni investe oltreoceano, “il mercato Usa ha da sempre rappresentato un punto di riferimento, non solo per quanto riguarda il volume del fatturato, ma anche nella strategia di sviluppo dell’azienda, con la creazione di arredi dedicati a una clientela di alto livello, attenta alla qualità alla ricercatezza e alla innovazione dei prodotti". "D’altro canto, i nostri principali rivenditori statunitensi, che lavorano con altri brand oltre a Tonelli, hanno impostato la loro strategia di mercato, proprio sulla scelta di prodotti Made in Italy, di alta gamma", ammette.
"Nel 2024 gli Usa - ricorda all'Adnkronos/Labitalia - hanno raggiunto il 50% del nostro fatturato totale, con un trend in continua crescita da diversi anni. Il 2025 era già iniziato in sordina, con le prime voci sui possibili dazi Usa, che hanno preso sempre più concretezza nei mesi a seguire, fino ad aprile, quando pochi giorni prima del Salone del Mobile di Milano, appuntamento di importanza fondamentale per il settore del mobile mondiale, si parlava di dazi che avrebbero potuto raggiungere il 50%. L’effetto è stato fin da subito destabilizzante e la ricaduta sul fatturato si è subito avvertito, con un forte rallentamento degli ordinativi".
"La situazione è rimasta pressoché invariata in attesa di una definizione ufficiale della quota dazi, che a fine luglio sembrava essere finalmente fissata al 15%. Questa condizione avrà sicuramente una ricaduta negativa sulle esportazioni in Usa, ma sinceramente è almeno un punto fermo, che avrebbe potuto spazzare via il clima di incertezza degli ultimi mesi e farci sperare negli ultimi quattro mesi dell’anno in crescita e magari in recupero. Il post di Trump sulla rivalutazione dei dazi relativi ai prodotti di arredo ha riacceso i dubbi e le preoccupazioni, facendo sicuramente raffreddare le speranze di un rientro dalle ferie positivo", sottolinea.
"Da parte nostra, fin dai primi mesi dell’anno abbiamo avviato diverse iniziative - prosegue - per compensare le eventuali perdite che si stanno verificando oggi. Subito è stata predisposta una campagna di comunicazione social mirata a paesi in target, come gli Uk e gli Emirati Arabi. Inoltre, grazie a un lavoro mirato, con i nostri agenti di zona, saremo presenti alla fiera Downtown Design di Dubai a novembre.Sappiamo che i tempi di risposta di queste attività non saranno immediati, ma riteniamo fondamentale in momenti di difficoltà come questo, reagire con investimenti mirati e misurati. Confidiamo che l’Unione europea possa velocemente trovare una formula di contrasto a questa condizione lesiva del nostro migliore Made in Italy e predisporre misure di sostegno alle aziende che ne saranno maggiormente colpite".
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(Adnkronos) - Fare del 17 settembre, data in cui la tradizione francescana ricorda l'evento delle stimmate di San Francesco d’Assisi, la 'giornata nazionale del silenzio'. Ecco la nuova proposta di legge, firmata dal vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, che chiede al Parlamento il via libera a iniziative nelle scuole e nelle istituzioni repubblicane, per "promuovere, valorizzare e diffondere nella società italiana la consapevolezza del silenzio come risorsa umana, culturale, educativa e spirituale".
L'azzurro chiede a tutti di fermarsi, anzi - si può dire in questo caso - di tacere. "Viviamo in un'epoca caratterizzata da un costante rumore di fondo: non solo acustico, ma anche informativo, psicologico, visivo - dice all'AdnKronos - . La sovrabbondanza di stimoli esterni e la velocità con cui scorrono contenuti, giudizi e sollecitazioni compromettono progressivamente la nostra capacità di attenzione, la qualità dell’ascolto, l’equilibrio emotivo, la creatività e, in ultima istanza, il benessere mentale". Da qui la proposta di legge, per arrivare - tramite la celebrazione del silenzio - a "un atto intenzionale di rallentamento e ascolto, uno spazio interiore in cui recuperare la propria identità, rafforzare l’autoregolazione, ritrovare il senso delle relazioni e l’unità mente-corpo". Mulè ricorda pure come oltre al valore filosofico della pratica del non parlare, dell'ascolto, vada colto quello scientifico: "Nei contesti scolastici, formativi, terapeutici e penitenziari, dispositivi relativi alla pratica del silenzio si sono dimostrati efficaci nel promuovere la resilienza cognitiva, la capacità riflessiva, l’autoefficacia e la gestione del conflitto", dice ricordando l'esperienza fatta ad Assisi dalla International School di Fondazione Patrizio Paoletti dove già si valorizza il silenzio per il benessere e la crescita delle nuove generazioni.
Già altre culture e religioni hanno riconosciuto poi il valore del silenzio. "Nell’islam, il silenzio è lode. Nell’ebraismo biblico, la voce di Dio è un suono sottile, una 'voce di silenzio'. Nel buddhismo e nell’induismo, la meditazione silenziosa è strumento di liberazione, unione con il Tutto, superamento del desiderio e dell’illusione", si legge in premessa di legge. La Giornata nazionale del silenzio, come si legge nell'articolato visionato dall'AdnKronos, prevede iniziative organizzate da scuole, comuni, associazioni, fondazioni, parrocchie, enti del terzo settore, università, carceri, ospedali e presidi sanitari. "Le attività -si sottolinea- potranno includere esercizi di silenzio consapevole, meditazioni guidate, laboratori artistici, riflessioni filosofiche, eventi pubblici e campagne di comunicazione". Anche spazi radio-televisivi dovranno celebrare il 'silenzio'. "Il silenzio può essere una forma di cura - conclude Mulè -. E come tale, merita un riconoscimento istituzionale. Confidiamo, pertanto, nel più ampio sostegno alla presente iniziativa, che si propone come atto culturale e sociale, semplice ma radicale, in grado di restituire al nostro vivere comune una dimensione di profondità, quiete e umanità".
(Adnkronos) - Centronord piegato dal maltempo. Da ieri, i vigili del fuoco hanno effettuato oltre 1.300 interventi per rispondere alle numerose richieste a causa delle forti piogge tra Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto e Toscana. Mentre solo a Roma e provincia gli interventi sono stati una quarantina, soprattutto per rami pericolanti e alcuni allagamenti.
La maggior parte di questi interventi sono stati svolti in Lombardia, dove le squadre hanno operato per 520 interventi, tra le province di Monza Brianza, Pavia e Varese. Nel Veneto la maggior parte dei 110 soccorsi svolti sono stati effettuati nel trevigiano, tra il capoluogo e Villorba, e a Padova nella zona dei Colli Euganei. A Vicenza i vigili del fuoco sono intervenuti a Monteviale per un terrapieno che è franato su alcune abitazioni senza causare il coinvolgimento di persone.
In Piemonte sono stati portati a termine 260 interventi, la maggior parte di questi tra Novara, Alessandria e Verbania Cusio Ossola. Più di 300 invece i soccorsi effettuati nelle ultime 24 ore in Toscana per i danni generati dal maltempo, più di 150 quelli in Liguria.
In Toscana i disagi si sono verificati soprattutto lungo la costa centro-settentrionale. Un esteso sistema temporalesco ha colpito duramente aree come Livorno, Versilia e Massa. Raffiche di vento fino a 100 km/h hanno provocato danni agli stabilimenti balneari e allagamenti diffusi, mentre numerosi alberi sono caduti nelle province di Pisa e Pistoia. La situazione è rimasta critica per tutta la notte, con la Protezione Civile impegnata nel monitoraggio e nella gestione dell’emergenza. Il fenomeno, caratterizzato da downburst, si è distinto per la sua rapidità e violenza, con fulmini frequenti e momenti di forte apprensione tra i cittadini. Le conseguenze precise dei danni sono ancora in fase di valutazione.
(Adnkronos) - Quasi 100 persone colpite in 14 Stati Usa diversi, 18 ricoverate in ospedale, ma nessun decesso. Responsabile: un batterio. Nei campioni gli esperti hanno infatti rilevato lo stesso ceppo di salmonella. La maggior parte dei pazienti è concentrata in California (73 persone). L'agenzia sanitaria Usa, i Cdc (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie) hanno diramato un avviso di sicurezza alimentare sull'epidemia multistato di infezioni da salmonella. Nel mirino: una partita di uova di un'azienda - 'Country Eggs' - per le quali è stato disposto il ritiro dal mercato due giorni fa.
Nell'alert diffuso dai Cdc si chiede alle persone di non mangiare le uova oggetto del richiamo, qualora si avessero a casa, e di buttarle o restituirle dove sono state acquistate. Altre misure sono lavare con acqua calda e sapone o in lavastoviglie gli oggetti e le superfici che potrebbero essere entrati in contatto con queste uova. E contattare il medico curante in caso di gravi sintomi di salmonella.
Sintomi che sono: febbre superiore a 39°, diarrea da oltre 3 giorni che non migliora o sanguinolenta, vomito intenso, disidratazione.
La maggior parte delle persone infette da salmonella, spiegano i Cdc, "sviluppa diarrea, febbre e crampi allo stomaco da 6 ore a 6 giorni dopo l'esposizione al batterio. La malattia di solito dura da 4 a 7 giorni e nella maggior parte dei casi guarisce senza trattamento". Ma "in alcuni casi la malattia può essere così grave da richiedere il ricovero in ospedale. Hanno maggiori probabilità di sviluppare queste forme più serie i bambini di età inferiore ai 5 anni, gli adulti di 65 anni e oltre e le persone con un sistema immunitario indebolito".
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(Adnkronos) - Presentata durante la Mostra del cinema di Venezia il 18esimo Festival del cinema italiano di Madrid nella sua edizione rinnovata. Il festival, in programma dall’1 al 7 dicembre in più quartieri della capitale spagnola, ponte tra le due culture cinematografiche, italiana e spagnola, vedrà quest'anno un maggior numero di film, di incontri e sezioni parallele, tra le quali faranno ingresso le anteprime inclusive; e poi omaggi ai protagonisti del grande cinema italiano, partecipazione delle istituzioni del cinema spagnolo e delle Film Commission italiane.
"La diciottesima edizione del Festival del Cinema italiano di Madrid sarà un successo di qualità artistica e partecipazione del pubblico", ha commentato il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani. "Prosegue il nostro impegno verso una diplomazia della crescita con l’invito a produzioni e Film Commission italiane che rafforzerà la possibilità di accordi con i partner spagnoli, offrendo maggiori opportunità per il mercato cinematografico italiano” ha aggiunto.
"Abbiamo sentito l’esigenza di dare ancora più rilievo al cinema italiano cercando di realizzare un festival maggiormente articolato, offrendo maggior respiro alle nostre produzioni, mettendo in evidenza i tratti distintivi del nostro cinema, ovvero l’eccellenza che caratterizza tutta l’industria cinematografica italiana e che la contraddistingue a livello internazionale", ha detto Elena Fontanella, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid. “Ho scelto per la prima volta un direttore artistico - ha spiegato - per rafforzare il legame del nostro festival con le maggiori manifestazioni cinematografiche e con il grande cinema italiano". Da queste premesse è nata la partnership con Cinecittà, come ha spiegato Roberto Stabile, responsabile dei Progetti speciali della Dgca del MiC presso Cinecittà: “È con grande piacere che abbiamo accolto l’invito della Direttrice Iic Elena Fontanella a collaborare nella realizzazione del Festival del Cinema Italiano di Madrid, nell’ambito del Progetto Italian Screens che vede uniti Maeci e Mic per la promozione culturale e commerciale del cinema italiano all’estero; stiamo quindi mettendo a punto una modalità che ci permetta di presentare ai distributori locali il meglio del nostro cinema contemporaneo e far conoscere gli incentivi economici che ne supportano la distribuzione in sala all’estero. Allo stesso tempo lavoriamo per rafforzare i rapporti di coproduzione tra gli operatori italiani e spagnoli e coglieremo questa vetrina prestigiosa per creare una ulteriore occasione di incontro tra produttori e creativi dei rispettivi Paesi".
“Già da qualche anno abbiamo promosso eventi a Madrid. Oggi la nostra collaborazione diventa più strategica e in sintonia con gli obiettivi che si pone la direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura Elena Fontanella", ha detto Claudio Gubitosi, direttore del Giffoni Film Festival. “Giffoni si occuperà di ragazzi, giovani e formazione. Presenterà 4 lungometraggi e 6 corti di produzione italiana e i dibattiti saranno curati dai nostri facilitator - ha spiegato Gubitosi, che ha fondato il prestigioso festival per ragazzi nel 1971.- Sono previsti, poi, due workshop per i docenti sulla realizzazione di audiovisivi e la presentazione al pubblico dell'esperienza del Festival come modello culturale made in Italy conosciuto in tutto il mondo. Durante gli incontri saranno inoltre selezionati alcuni ragazzi e giovani che faranno parte nelle giurie di Giffoni 2026. Con l'Istituto Italiano di Cultura - ha concluso - si valuterà anche la possibilità di rendere stabile e più incisiva la presenza di Giffoni a Madrid con un progetto speciale già nel 2026".
Una nuova sezione introdotta in questa edizione del festival sarà quella delle anteprime inclusive curate da Invisible Carpet, distribuzione italiana nata nel 2020 grazie alle agevolazioni di Invitalia SpA e la cui mission è quella di avvicinare la cultura cinematografica alle persone che vivono ai margini, non completamente connesse col tessuto sociale. "Per noi è una gioia poter allestire sale cinematografiche nei luoghi degli invisibili anche a Madrid, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio Madrid e con Hospital Infantil Universitario Niño Jesús, perché il nostro sogno è quello di rendere la cultura cinematografica accessibile a tutte le fasce sociali e senza confini geografici", ha detto Stefania Rifiordi, fondatrice di Invisible Carpet. Un’altra novità è data dall’invito rivolto alle produzioni e alle Film Commission italiane a partecipare al festival: un’area centrale di Madrid sarà infatti completamente dedicata allo scambio di informazioni, accordi, progetti cinematografici italiani e spagnoli. Non poteva mancare infine un omaggio a Carlo Rambaldi nel centenario della sua nascita: a lui sarà dedicata infatti una mostra allestita a Palacio Abrantes, sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, che celebrerà la grandezza e il segno lasciati dal tre volte premio Oscar per gli effetti speciali anche attraverso le proiezioni di film come E.T., King Kong e Alien.
"È per me un grande onore - ha detto Giulio Base, direttore artistico del festival - aver ricevuto questo prestigioso incarico al 18esimo Festival del Cinema italiano di Madrid: ho subito pensato che la diciottesima edizione dovesse segnare la maggiore età e intendo quindi accompagnarlo in questo debutto nella maturità con un legame autentico tra Italia e Spagna, nel segno della valorizzazione internazionale del nostro grande cinema e di noches de gala y elegancia nelle quali il cinema incontrerà la cultura e le stelle italiane della settima arte illumineranno Madrid.” Tutti i film in programma nelle relative sezioni saranno rivelati dal direttore artistico nella duplice conferenza stampa del Festival che si terrà il 12 novembre a Roma e il 15 novembre a Madrid.
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