Nell’ambito della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne,
Oristano si unisce allo sciopero
generale previsto per l’8 marzo. Diversi settori, dalla scuola alla
sanità, parteciperanno, ad eccezione dei trasporti a seguito di un
intervento del Garante che ha ridimensionato lo stop. Le
motivazioni variano da richieste di parità di genere, la lotta
contro i femminicidi, al salario minimo, all’opposizione
all’autonomia differenziata e allo smantellamento dello Stato
sociale, fino all’impegno per fermare i conflitti in corso in
Ucraina e Palestina. Numerose sigle sindacali, tra cui Flc Cgil,
Slai Cobas, Adl Cobas, Cobas Usb, e molte altre, hanno aderito allo
sciopero. L’agitazione coinvolgerà tutti i livelli educativi, dagli
asili nido alle università, e si estenderà anche al personale delle
strutture sanitarie, con possibili ritardi o disservizi. Pur
garantendo servizi minimi essenziali, come il Pronto Soccorso e le
urgenze, si darà priorità alle emergenze e alla cura dei malati più
gravi e non dimissibili. La Commissione di garanzia sugli scioperi
ha evidenziato irregolarità nelle organizzazioni sindacali Usb,
Cub, Adl
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