
(Adnkronos) - Acquistare cripto-attività, come ad esempio criptovalute o stablecoin, espone i risparmiatori a rischi elevati in un settore in cui le tutele legali, quando ci sono, sono molto ridotte. Questo il messaggio principale che le autorità europee di vigilanza finanziaria, Esma per Borse e mercati finanziari, Eba per le banche ed Eiopa per assicurazioni e fondi pensione, hanno voluto ribadire oggi, rivolgendosi ai risparmiatori di tutti i Paesi Ue.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi, le tre autorità hanno lanciato una campagna d’informazione articolata in un''Avvertenza', una 'scheda informativa', un podcast e un video. L’obiettivo è quello di promuovere scelte d’investimento consapevoli e contrastare con ciò il rischio di cadere nella trappola delle truffe finanziarie e di perdere i propri soldi.
Le autorità riconoscono che l’innovazione finanziaria, comprese le cripto-attività, può contribuire a migliorare la competitività, l’efficienza e la resilienza dei mercati finanziari. Tuttavia, alla luce dell’interesse crescente del pubblico indifferenziato verso il mondo delle cripto-attività, spinto anche da campagne aggressive promosse sui canali social, le Autorità evidenziano che l’acquisto di cripto-attività non è adatto a tutti e invitano, quindi, ad un atteggiamento di cautela.
In particolare, l’avvertenza congiunta, che la Consob rilancia in quanto membro dell’Esma, ricorda che solo una parte delle cripto-attività in circolazione sul mercato rientra nell’ambito di applicazione della nuova disciplina europea sulle cripto-attività (Micar) in vigore da dicembre 2024. Le informazioni messe a disposizione dei risparmiatori per questo tipo di prodotti possono essere scarne e insufficienti. In caso di perdite, inoltre, la normativa Ue prevede tutele più limitate per chi acquista cripto-attività rispetto agli investimenti di tipo tradizionale.
Quando un risparmiatore s’imbatte in un’offerta di cripto-attività, deve innanzi tutto capire che tipo di cripto-attività viene proposto per accertarsi che l’offerta ricada in ambito Micar. In particolare, l’avvertenza invita il risparmiatore a porsi tre domande: se sia consapevole dei rischi ai quali si espone e se sia opportuno correrli alla luce della propria situazione finanziaria; se gli operatori con cui entra in contatto siano oppure no autorizzati a fornire servizi per le cripto-attività nei Paesi Ue; se i dispositivi elettronici utilizzati per l’acquisto, la memorizzazione o il trasferimento siano sicuri.
Le tre autorità sottolineano, infine, che la protezione per i risparmiatori in caso di perdite non è così ampia come quella prevista per i prodotti finanziari tradizionali, ad esempio non prevede sistemi di indennizzo.
Leggi tutto: Criptovalute, poche tutele e rischi elevati: al via campagna informazione

(Adnkronos) - C’è una forma di turismo che vuole lasciare un impatto positivo sul territorio, mediante azioni in favore della comunità locale: è il cosiddetto turismo rigenerativo. Se l’ecoturismo cerca forme di viaggio rispettose dell’ecosistema, questo modello va oltre e s’impegna a generare valore, restituendo qualcosa alle comunità coinvolte. La sostenibilità, dunque, si esprime anche a livello sociale, come sa bene il gruppo Adler Spa Resorts & Lodges, che ha aggregato in un unico progetto, 'Adler for Planet', tutte le misure messe in campo per dotarsi di una strategia di sostenibilità ambientale e sociale a tutto tondo; impegno che è valso l’ottenimento della certificazione EarthCheck dopo un percorso complesso che ha visto la costituzione di un green team interno.
Un passo pionieristico per una struttura di alto livello, come sottolinea la responsabile del Green Team, Caroline Pescoll: “La presenza di una figura dedicata, come quella che ricopro, non è ancora uno standard nel settore dell’hôtellerie di lusso. In molte realtà, infatti, la sostenibilità viene affrontata come tema trasversale, distribuito tra diversi reparti, ma senza una figura univoca che coordini, monitori e guidi il processo in modo strutturato”. L’obiettivo? “Generare un impatto positivo e duraturo sia all'interno della nostra organizzazione che nel territorio in cui siamo attivi”, spiega.
A cominciare dalla cura per il benessere e la formazione costante dei collaboratori con percorsi educativi e iniziative di welfare aziendale. Vengono favoriti, ad esempio, contratti annuali rispetto a quelli stagionali e sono previsti giorni di riposo fissi ogni settimana, insieme a periodi di ferie distribuiti durante l’anno, per assicurare un equilibrato rapporto tra vita privata e lavorativa. Anche sul territorio c’è l’impegno a coinvolgere partner locali, dai produttori agli artigiani, fino alle istituzioni. “Ogni territorio ha una sua unicità, e la nostra missione è valorizzarla con rispetto, sostenendo la crescita culturale, economica e sociale attraverso iniziative concrete, come attività di formazione, occupazione e coinvolgimento attivo degli ospiti. Vogliamo essere motori di sviluppo autentico, capaci di generare benefici duraturi per il territorio e per tutte le persone che lo abitano o lo attraversano”, specifica Caroline Pescoll. Le strutture Adler hanno creato, inoltre, una rete di fornitori a filiera corta, selezionati su standard di qualità ed equità di prodotti, servizi e lavoratori. Ecco allora alcuni dei progetti socioculturali attuati tra Alto Adige, Toscana e Sicilia.
L’Adler Spa Resort Sicilia, nella cornice mediterranea di Siculiana, sulla costa agrigentina, restituisce valore alla comunità con iniziative solidali come la 'Cena con il Sorriso'. Nata dall’idea dello chef Giuseppe Schimmenti e dalla Front Office Manager Denise Duraki, il progetto vuole regalare momenti di condivisione e sostegno a persone con fragilità o disabilità, coinvolte nella preparazione e degustazione di una cena gourmet. L’appuntamento a cadenza mensile è coronato dalla realizzazione di un murales condiviso e da iniziative collaterali. Fra queste c’è la raccolta dei tappi in plastica, donati poi ad associazioni operanti sul territorio, allo scopo di acquistare sedie a rotelle.
In tema di valorizzazione culturale, il resort propone il tour guidato 'Sicilia a passo lento' che conduce a Racalmuto, la cittadina natale di Leonardo Sciascia. Durante l’escursione gli ospiti vengono condotti alla scoperta dei vicoli di origine araba fra dimore nobiliari, il castello, il teatro e il circolo dei gentiluomini di un tempo, fino alla casa dello scrittore. E come chicca finale c’è il pranzo a casa di due abitanti, che aprono le loro porte per insegnare le ricette tipiche in un clima autentico e conviviale. Molto apprezzato anche dagli ospiti è poi l’impegno del resort contro il triste fenomeno del randagismo, tangibile nella quotidianità del territorio. In particolare, lo staff si è preso cura di alcuni cani di strada mediante assistenza veterinaria, sterilizzazione e microchippatura, consentendone anche l’adozione da parte di ospiti e membri stessi del personale. Oltre a ciò, è stata avviata una collaborazione con Empethy, che si prodiga per la tutela e l’adozione di animali in difficoltà.
E immersi nella bellezza di un patrimonio culturale e storico unico al mondo, l’Adler Spa Resort Sicilia ha inoltre deciso di sostenere il Fai - Fondo per l’Ambiente Italiano mediante l'adesione al programma di membership aziendale Corporate Golden Donor. Il Fai, infatti, si occupa di restaurare, proteggere e rendere visibili a tutti i tesori che versano in condizioni di incuria e rovina. Lo scopo è quello di rendere migliore il posto in cui si vive, valorizzandone la bellezza e sensibilizzando al rispetto. Proprio come il gruppo della famiglia Sanoner s’impegna a fare con i suoi progetti di turismo rigenerativo.
Quanto all’Adler Spa Resort Thermae, hotel di charme adagiato sui colli della Val d’Orcia tra le sorgenti termali di Bagno Vignoni, tra le varie iniziative, ha collaborato con i comuni nella progettazione e realizzazione di itinerari escursionistici nella natura della Val d’Orcia. Una rete di 450 km di sentieri ciclabili e pedonali, resa accessibile ai visitatori tramite l’app Val d’Orcia Outdoor e una mappa cartacea gratuita disponibile alla reception dell’hotel. Oltre a ciò, il resort si è prodigato nella manutenzione dei tracciati e della segnaletica in collaborazione con gli enti territoriali e la popolazione stessa. A tutto vantaggio degli abitanti, oltre che degli ospiti, l’Adler Spa Resort Thermae organizza ogni anno un evento musicale in vigna presso l’attigua Tenuta Sanoner, in partnership con la rassegna di musica classica 'Paesaggi Musicali Toscani'. In estate, immersa in un paesaggio da sogno, la Tenuta diventa così una suggestiva cornice musicale con artisti rinomati dove gustare le note insieme ai vini biologici prodotti.
Infine, sull’Altopiano del Renon, dove si trova l’Adler Lodge Ritten, è stato realizzato uno spazio ludico sul terreno dell’Haus der Familie come impegno sociale all’interno dell’articolato progetto Adler for Planet. Questo piccolo gesto è un dono per l’intera comunità, che può usufruirne liberamente.
Spostandosi tra i profili dolomitici dell’Alpe di Siusi, l’Adler Lodge Alpe invita a godersi il paesaggio e a prendere consapevolezza del patrimonio naturale in cui si cammina, grazie alle nuove panchine, realizzate in materiali naturali dall’artigiano locale Egon Trocker e sponsorizzate dalla famiglia Sanoner. A Ortisei, le strutture Adler Spa Resort Dolomiti e Adler Spa Resort Balance collaborano da anni con l’associazione La Locia, un centro diurno dedicato alle persone con disabilità che vengono accolte e responsabilizzate mediante percorsi di lavoro, crescita personale e relazione con la comunità.
Leggi tutto: Ospitalità di qualità e responsabilità sociale, Adler punta sul turismo rigenerativo
(Adnkronos) - C’è una forma di turismo che vuole lasciare un impatto positivo sul territorio, mediante azioni in favore della comunità locale: è il cosiddetto turismo rigenerativo. Se l’ecoturismo cerca forme di viaggio rispettose dell’ecosistema, questo modello va oltre e s’impegna a generare valore, restituendo qualcosa alle comunità coinvolte. La sostenibilità, dunque, si esprime anche a livello sociale, come sa bene il gruppo Adler Spa Resorts & Lodges, che ha aggregato in un unico progetto, 'Adler for Planet', tutte le misure messe in campo per dotarsi di una strategia di sostenibilità ambientale e sociale a tutto tondo; impegno che è valso l’ottenimento della certificazione EarthCheck dopo un percorso complesso che ha visto la costituzione di un green team interno.
Un passo pionieristico per una struttura di alto livello, come sottolinea la responsabile del Green Team, Caroline Pescoll: “La presenza di una figura dedicata, come quella che ricopro, non è ancora uno standard nel settore dell’hôtellerie di lusso. In molte realtà, infatti, la sostenibilità viene affrontata come tema trasversale, distribuito tra diversi reparti, ma senza una figura univoca che coordini, monitori e guidi il processo in modo strutturato”. L’obiettivo? “Generare un impatto positivo e duraturo sia all'interno della nostra organizzazione che nel territorio in cui siamo attivi”, spiega.
A cominciare dalla cura per il benessere e la formazione costante dei collaboratori con percorsi educativi e iniziative di welfare aziendale. Vengono favoriti, ad esempio, contratti annuali rispetto a quelli stagionali e sono previsti giorni di riposo fissi ogni settimana, insieme a periodi di ferie distribuiti durante l’anno, per assicurare un equilibrato rapporto tra vita privata e lavorativa. Anche sul territorio c’è l’impegno a coinvolgere partner locali, dai produttori agli artigiani, fino alle istituzioni. “Ogni territorio ha una sua unicità, e la nostra missione è valorizzarla con rispetto, sostenendo la crescita culturale, economica e sociale attraverso iniziative concrete, come attività di formazione, occupazione e coinvolgimento attivo degli ospiti. Vogliamo essere motori di sviluppo autentico, capaci di generare benefici duraturi per il territorio e per tutte le persone che lo abitano o lo attraversano”, specifica Caroline Pescoll. Le strutture Adler hanno creato, inoltre, una rete di fornitori a filiera corta, selezionati su standard di qualità ed equità di prodotti, servizi e lavoratori. Ecco allora alcuni dei progetti socioculturali attuati tra Alto Adige, Toscana e Sicilia.
L’Adler Spa Resort Sicilia, nella cornice mediterranea di Siculiana, sulla costa agrigentina, restituisce valore alla comunità con iniziative solidali come la 'Cena con il Sorriso'. Nata dall’idea dello chef Giuseppe Schimmenti e dalla Front Office Manager Denise Duraki, il progetto vuole regalare momenti di condivisione e sostegno a persone con fragilità o disabilità, coinvolte nella preparazione e degustazione di una cena gourmet. L’appuntamento a cadenza mensile è coronato dalla realizzazione di un murales condiviso e da iniziative collaterali. Fra queste c’è la raccolta dei tappi in plastica, donati poi ad associazioni operanti sul territorio, allo scopo di acquistare sedie a rotelle.
In tema di valorizzazione culturale, il resort propone il tour guidato 'Sicilia a passo lento' che conduce a Racalmuto, la cittadina natale di Leonardo Sciascia. Durante l’escursione gli ospiti vengono condotti alla scoperta dei vicoli di origine araba fra dimore nobiliari, il castello, il teatro e il circolo dei gentiluomini di un tempo, fino alla casa dello scrittore. E come chicca finale c’è il pranzo a casa di due abitanti, che aprono le loro porte per insegnare le ricette tipiche in un clima autentico e conviviale. Molto apprezzato anche dagli ospiti è poi l’impegno del resort contro il triste fenomeno del randagismo, tangibile nella quotidianità del territorio. In particolare, lo staff si è preso cura di alcuni cani di strada mediante assistenza veterinaria, sterilizzazione e microchippatura, consentendone anche l’adozione da parte di ospiti e membri stessi del personale. Oltre a ciò, è stata avviata una collaborazione con Empethy, che si prodiga per la tutela e l’adozione di animali in difficoltà.
E immersi nella bellezza di un patrimonio culturale e storico unico al mondo, l’Adler Spa Resort Sicilia ha inoltre deciso di sostenere il Fai - Fondo per l’Ambiente Italiano mediante l'adesione al programma di membership aziendale Corporate Golden Donor. Il Fai, infatti, si occupa di restaurare, proteggere e rendere visibili a tutti i tesori che versano in condizioni di incuria e rovina. Lo scopo è quello di rendere migliore il posto in cui si vive, valorizzandone la bellezza e sensibilizzando al rispetto. Proprio come il gruppo della famiglia Sanoner s’impegna a fare con i suoi progetti di turismo rigenerativo.
Quanto all’Adler Spa Resort Thermae, hotel di charme adagiato sui colli della Val d’Orcia tra le sorgenti termali di Bagno Vignoni, tra le varie iniziative, ha collaborato con i comuni nella progettazione e realizzazione di itinerari escursionistici nella natura della Val d’Orcia. Una rete di 450 km di sentieri ciclabili e pedonali, resa accessibile ai visitatori tramite l’app Val d’Orcia Outdoor e una mappa cartacea gratuita disponibile alla reception dell’hotel. Oltre a ciò, il resort si è prodigato nella manutenzione dei tracciati e della segnaletica in collaborazione con gli enti territoriali e la popolazione stessa. A tutto vantaggio degli abitanti, oltre che degli ospiti, l’Adler Spa Resort Thermae organizza ogni anno un evento musicale in vigna presso l’attigua Tenuta Sanoner, in partnership con la rassegna di musica classica 'Paesaggi Musicali Toscani'. In estate, immersa in un paesaggio da sogno, la Tenuta diventa così una suggestiva cornice musicale con artisti rinomati dove gustare le note insieme ai vini biologici prodotti.
Infine, sull’Altopiano del Renon, dove si trova l’Adler Lodge Ritten, è stato realizzato uno spazio ludico sul terreno dell’Haus der Familie come impegno sociale all’interno dell’articolato progetto Adler for Planet. Questo piccolo gesto è un dono per l’intera comunità, che può usufruirne liberamente.
Spostandosi tra i profili dolomitici dell’Alpe di Siusi, l’Adler Lodge Alpe invita a godersi il paesaggio e a prendere consapevolezza del patrimonio naturale in cui si cammina, grazie alle nuove panchine, realizzate in materiali naturali dall’artigiano locale Egon Trocker e sponsorizzate dalla famiglia Sanoner. A Ortisei, le strutture Adler Spa Resort Dolomiti e Adler Spa Resort Balance collaborano da anni con l’associazione La Locia, un centro diurno dedicato alle persone con disabilità che vengono accolte e responsabilizzate mediante percorsi di lavoro, crescita personale e relazione con la comunità.

(Adnkronos) - Christian Pulisic chiede scusa al Milan e ai tifosi rossoneri. Dopo il rigore sbagliato contro la Juve nel big match dello Stadium, terminato 0-0, il fantasista americano ha affidato un messaggio ai social per il mondo rossonero: "Mi uccide deludere questo club. Lavorerò più duramente per sistemare le cose" ha scritto in una storia Instagram il numero 11, con riferimento al penalty tirato alto al minuto 53 della partita di ieri.
Pulisic, autore già di 4 gol e 2 assist in stagione, resta comunque fin qui il miglior calciatore rossonero per rendimento. Per la squadra di Allegri, la nota dolente riguarda semmai proprio i tiri dagli undici metri: quello dello statunitense è il sesto rigore sbagliato dal Milan negli ultimi otto calciati in Serie A. Numeri da rivedere per un gruppo con ambizioni importanti.

(Adnkronos) - Mete inusuali, passione per l’Europa e Generazione Z(elante): sono i nuovi travel trend per i mesi a venire, secondo Omio, la piattaforma leader per la prenotazione di viaggi multimodali, che pubblica oggi il proprio report annuale NowNext ‘25, che dipinge un panorama dettagliato di come i viaggi globali continueranno a prosperare nel prossimo anno. Il report analizza fattori emotivi, differenze generazionali, destinazioni di tendenza ed evoluzione delle esigenze dei viaggiatori, evidenziando come questi ultimi stiano adottando un approccio più pianificato e consapevole.
Omio ha incaricato l’istituto di ricerca YouGov di condurre un sondaggio omnibus su oltre 10.000 persone nel mondo tra Italia, Spagna, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Brasile, Giappone e Australia. Il report si basa sulle risposte di coloro che hanno dichiarato di poter andare in vacanza nei prossimi 12 mesi. A questi risultati, inoltre, sono stati aggiunti i dati degli utenti Omio.
“Il viaggio - commenta Veronica Diquattro, presidente B2C e Supply di Omio - è cambiato radicalmente negli ultimi anni: dall’assenza totale di spostamenti durante la pandemia, al revenge travel, fino a una nuova era di viaggi consapevoli. Quello che non è cambiato è la determinazione delle persone a esplorare. Il desiderio di viaggiare è forte come sempre e, sebbene non sia sempre facile, i viaggiatori continuano a trovare un modo per farlo. Il nostro rapporto rivela una nuova era di viaggi attenti, intelligenti e orientati al valore. In Omio ci impegniamo a tenere il passo con le nuove esigenze dei viaggiatori, garantendo che ogni viaggio sia senza intoppi. Che si tratti di trovare le migliori offerte, offrire il mezzo di trasporto più adatto o connettere i viaggiatori con le destinazioni di tendenza, siamo qui per trasformare i sogni in realtà e l’ispirazione in azione". Ed ecco i temi di NowNext ‘25 per l’anno a venire.
-INCERTEZZA GLOBALE / Worldwide Woe. Il mondo è in subbuglio e ciò ha un impatto significativo sul come le persone viaggiano. Il 69% di coloro che prevedono di fare una vacanza nei prossimi 12 mesi afferma che gli eventi globali influenzeranno la propria pianificazione di viaggio. Nonostante le incertezze, però, la voglia di viaggiare rimane forte. Infatti, tra coloro che prevedono di andare in vacanza nei prossimi 12 mesi, il 30% dichiara di voler viaggiare più spesso rispetto a prima.
-DESTINAZIONE RISPARMIO / Deal or No Destination. Con l’aumento del costo della vita, viaggiare tanto è diventato più impegnativo, ma non impossibile. Il 38% dei rispondenti darà priorità ai viaggi rispetto ad altre spese non essenziali. Dal viaggiare in bassa stagione (28%) al pianificare in anticipo e con maggiore attenzione (27%), questi viaggiatori determinati sono esperti nel trovare le migliori offerte o nel pianificare in modo più flessibile (31%) per assicurarsi di poter partire. Nasce così il nuovo tipo di viaggiatore: il 'Cacciatore di occasioni' è qui per restare.
-INNAMORATI D’EUROPA / Love EU More. La storia d’amore del mondo con l’Europa continuerà. Tuttavia, il prossimo anno vedrà gli europei privilegiare il proprio continente rispetto a mete più lontane. Il 56% dei britannici intende comunque prenotare vacanze in Europa. Lo stesso vale per tedeschi (45%), italiani (42%) e spagnoli (42%). Anche i viaggiatori provenienti da fuori Europa continuano a essere affascinati dalle destinazioni europee.
-PAROLA DI VIAGGIATORE / World of Mouth. I viaggiatori stanno voltando le spalle a internet per cercare ispirazione in modi più 'umani'. Sebbene social media (29%) e AI (9%) abbiano un ruolo, la maggior parte preferisce scegliere la prossima meta basandosi su viaggi passati (42%) o raccomandazioni 'per passaparola' (39%). Interessante notare che il 23% è influenzato da film o serie Tv: il turismo guidato dallo schermo è in piena espansione e sta rimodellando il settore.
-IL MARE CHIAMA / Beach, Please. Il 2026 le vacanze al mare saranno ancora più protagoniste, con i viaggiatori alla ricerca di relax o tempo in spiaggia (46%) e del desiderio di tornare a casa rigenerati (51%). Le capitali e i grandi viaggi avventurosi sono state le mete preferite degli ultimi anni, ma il prossimo porterà un mood un’energia più calmo e consapevole: il 20% dei viaggiatori cercherà tempo per sé e riflessione, mentre il 18% desidera esperienze legate al benessere e alla cura di sé.
-FUORI DAI SENTIERI BATTUTI / Overtourism & Out. Il turismo sostenibile è qui per restare, ma in modi diversi dal previsto. Supportare le imprese locali (25%), abbracciare la cultura regionale (38%) e scoprire mete meno battute (32%) hanno più importanza rispetto alla scelta di mezzi di trasporto più ecologici (17%). Effetto e causa: gli italiani (41%) e gli spagnoli (39%) sono i più interessati a esplorare mete meno affollate e fuori dai circuiti più noti, probabilmente come reazione diretta all’overtourism nei loro Paesi.
-OLTRE LE CAPITALI / Capital Losses Le grandi capitali hanno avuto il loro momento, ma le cose stanno cambiando. Nel 2026, il 21% dei viaggiatori vuole spostarsi verso capitali meno battute. I viaggiatori citano prezzi più bassi (51%), meno folla (44%) e attrazioni uniche (40%) come motivi per visitare metropoli più piccole il prossimo anno. I dati Omio confermano questa tendenza: le prenotazioni verso le 'città secondarie' sono aumentate del 34% rispetto all’anno scorso.
-QUESTIONE DI GENERE / The Gender (Off)Balance. Rispetto agli ultimi anni, il 19% degli uomini è più propenso a viaggiare da solo nel 2026, alla ricerca di disconnessione dalla vita frenetica. Le donne, invece, sono più inclini a viaggiare per connettersi (30%), con il 34% che prevede di partire per trascorrere tempo in famiglia o per riunioni, e il 22% più propenso ad andare via con le amiche.
-GENERAZIONE Z(ELANTE) / Generation Z(ealous). La Gen Z sta reinventando il panorama dei viaggi come lo conosciamo. Il 31% pianificherà in anticipo e con maggiore attenzione per gestire la spesa destinata a vacanze e viaggi nei prossimi 12 mesi. Una scelta sensata, considerando che il 34% vuole viaggiare di più, il 26% restare via più a lungo e il 23% scegliere mezzi di trasporto più sostenibili.
Leggi tutto: Turismo, mete inusuali, passione per Europa e Generazione Z(elante) i prossimi trend

(Adnkronos) - Video, opere sonore, immagini digitali, fumetti, storyboard e installazioni creative per dare forma visiva e narrativa alle idee sul futuro del lavoro, rendendole comprensibili e stimolanti. E' quanto ci si aspetta dal primo Ai creative hackathon Aidp, la sfida lanciata dall’Associazione per la direzione del personale della Lombardia insieme a Futureberry per permettere ai professionisti hr di immaginare, addirittura di 'vedere' grazie alla creatività e all’arte, come l’introduzione dell’Ia trasformerà le relazioni organizzative e gli ambienti di lavoro.
'Il codice dell’immaginazione. Laboratorio di futuro tra AI, lavoro e persone', questo il titolo dell’iniziativa, si terrà venerdì 10 ottobre dalle ore 17 al Campus Naba (Nuova Accademia di Belle Arti, via Darwin 20, a Milano) e coinvolgerà innovatori, artisti, filosofi, esperti, studenti e team aziendali per confrontarsi sul tema del lavoro del futuro, mixando insieme creatività e know-how, condividendo storie, progetti e ispirazioni per arrivare a visioni nuove.
Gli Ia explorer, cioè i creativi che ormai usano l’intelligenza artificiale come uno degli strumenti possibili, riceveranno il tema su cui cimentarsi il giorno stesso - il focus sarà sulla trasformazione desiderata dell’ecosistema lavorativo, in particolare come persone e Ia possano co-creare nuovi spazi di lavoro e relazioni - e avranno circa 2 ore e mezza per sviluppare la propria opera, che al termine verrà presentata e votata.
L’evento vuole essere un laboratorio di contaminazione tra competenze diverse per supportare i professionisti hr nel guidare e gestire il cambiamento all’interno delle aziende, sviluppando talenti, autonomia e senso del lavoro in contesti innovativi. “Adottare l'intelligenza artificiale, generativa e non, nel contesto hr - spiega Elena Panzera, presidente di Aidp Lombardia - vuol dire essere al passo con quello che sta accadendo in generale nel mondo del lavoro. Dobbiamo governare questa innovazione, non solo per rendere i processi hr più efficienti e moderni, ma soprattutto per offrire alle persone più opportunità di realizzazione e di crescita”.
“Mi piacerebbe davvero - continua Panzera - che nel giro di un anno un buon numero di direttori del personale utilizzassero l'intelligenza artificiale e la metodologia che si porta dietro sia nello sviluppo che nella formazione, con tanti meno timori e tanti più sorrisi e possibilità. Futureberry è stato scelto come partner da Aidp Lombardia proprio per osare, mettere insieme mondi diversi e far capire che l’intelligenza artificiale può liberare il potenziale delle persone e delle organizzazioni, può ridisegnare confini, se si riesce a gestirla e a non subirla”.
Al termine dell’Hackathon, le opere saranno presentate e sottoposte a votazione: quella più apprezzata verrà premiata con un corso a scelta presso AI Futura Academy, mentre la giuria assegnerà riconoscimenti aggiuntivi alle creazioni più innovative e coerenti. Durante l’evento, i partecipanti potranno anche seguire il talk 'La relazione che trasforma: viaggio nell’interazione uomo-macchina', tenuto da Accurat, a cui seguirà un tavolo di discussione su 'Talento, approfondimento e qualità del lavoro dell’era dell’AI', a cui parteciperanno Francesca Sanna, innovation manager, Vittorio Bucci, ceo House of Communication e Carlos Munoz Novo, Ia governance&leadership strategist. Al termine, il workshop 'L’AI come supporto al personal branding', con Jacopo Romei. Per tutta la durata sarà visitabile uno spazio espositivo con progetti Tech&AI Based a cura di Cosmo, Lenovo, Sokosumi.
Leggi tutto: Aidp Lombardia, arte e IA si integrano per dare forma e immagini al lavoro del futuro

(Adnkronos) - In occasione del Giubileo dei migranti 2025, nella Capitale è arrivato il progetto 'Villaggio della salute' promosso da One Health Foundation. Per tutta la giornata di ieri, 5 ottobre, in piazza del Risorgimento a Roma è stato possibile ricevere visite mediche gratuite. L'Asl Roma 1 ha messo a disposizione personale medico-infermieristico, tecnici sanitari e ostetriche. E' stato così possibile sottoporsi a controlli di dermatologia, medicina vascolare, diabetologia, nutrizione, mammografie e visite genetiche oncologiche-senologiche. Inoltre, è stata disponibile, sempre gratuitamente, la vaccinazione contro l'Herpes zoster. Grazie all'iniziativa, dedicata ai pellegrini e all'intera cittadinanza, sono state effettuate oltre 390 visite mediche.
In Italia la popolazione di origine straniera ha necessità di assistenza medico-sanitaria qualificata, spiegano gli organizzatori in una nota. Otto migranti su 10 residenti nel nostro Paese non hanno mai svolto nessuna visita medica. Tuttavia, risulta che il 7% degli uomini e il 10% delle donne siano colpite da almeno una malattia cronica. Non va meglio sul fronte degli stili di vita: in entrambi i sessi il 7% è obeso, 1 su 4 fuma e il 18% consuma alcol regolarmente.
"L'evento di ieri, aperto a tutti, si inserisce nel percorso che portiamo avanti da oltre 2 anni - ha dichiarato Rossana Berardi, presidente di One Health Foundation - In questo periodo abbiamo già effettuato più di 6mila controlli medici gratuiti in tutta Italia, grazie a una serie di iniziative territoriali che ci hanno permesso di raggiungere e sostenere molte persone. Sappiamo quanto possa essere complesso, nel nostro Paese, accedere a prestazioni medico-sanitarie, soprattutto in ambito preventivo. I dati statistici dimostrano inoltre come vi sia ancora una forte sottovalutazione dei rischi legati a determinati comportamenti. Per questo ci siamo dati un obiettivo chiaro: promuovere una nuova cultura della salute che migliori il benessere della popolazione e, allo stesso tempo, contribuisca a proteggere il nostro pianeta. Il nostro approccio è quello della One Health: una visione integrata che mette in relazione la salute dell'uomo, degli animali e dell'ambiente. Diffondere la cultura della prevenzione è per noi una priorità strategica, soprattutto in un Paese che invecchia rapidamente e che è sempre più esposto alle emergenze ambientali".
Nel ringraziare One Health Foundation "per l'iniziativa che ha voluto proporre ieri in occasione del Giubileo dei migranti a favore di tutti, nessuno escluso", monsignor Graziano Borgonovo, sottosegretario del Dicastero per l'Evangelizzazione, ha ricordato che "la fruibilità dei servizi e delle cure mediche non è sempre facilmente accessibile a tutti coloro che si ritrovano a vivere, o risiedono, nel territorio nazionale".
"La popolazione straniera residente in Italia è relativamente giovane, ma non per questo è meno esposta ai pericoli per la propria salute - ha sottolineato Giuseppe Quintavalle, direttore generale Asl Roma 1 - Le differenze culturali e linguistiche possono disincentivare la prevenzione primaria e secondaria delle gravi malattie. Al tempo stesso vi sono stili di vita errati molto diffusi come, per esempio, il fumo di sigaretta. Sono persone che devono essere persuase a sottoporsi a controlli medici regolari. Ben vengano le iniziative, come quella di One Health Foundation per il Giubileo dei migranti, che vogliono coinvolgere sempre più uomini e donne in un processo virtuoso di promozione della salute".
All'incontro con la stampa dedicato all'evento, moderato dal vice presidente di One Health Foundation Mauro Boldrini, hanno partecipato anche Nicla La Verde, direttore Unità operativa complessa di Oncologia ospedale Luigi Sacco di Milano; Alessandro Delle Donne, commissario straordinario Irccs Istituto tumori di Bari, e Vincenzo Caputo, direttore generale Istituto zooprofilattico dell'Umbria e delle Marche.
Leggi tutto: Sanità, con One Health Foundation prevenzione in piazza per Giubileo dei migranti


(Adnkronos) - Per il quattordicesimo anno Ferrarelle Società Benefit rinnova il proprio sostegno come sponsor unico del Premio Malaparte, appuntamento letterario italiano dal respiro internazionale. L’edizione 2025 ha celebrato per la prima volta un autore spagnolo, Fernando Aramburu, noto al grande pubblico per il romanzo Patria, che ha conquistato milioni di lettori nel mondo. Il Premio, nato nel 1983 da un’idea di Alberto Moravia e Graziella Lonardi Buontempo, si è svolto dal 3 al 5 ottobre sull’isola di Capri, riaffermandone l’identità come luogo di incontro tra culture, letteratura e dialogo. La curatrice Gabriella Buontempo, insieme alla giuria composta da Leonardo Colombati, Giordano Bruno Guerri, Giuseppe Merlino, Silvio Perrella, Emanuele Trevi e Marina Valensise, ha premiato ieri, il vincitore di quest’edizione: Fernando Aramburu alla Certosa di San Giacomo.
"Credo che la base morale su cui desidero che poggi la mia vocazione letteraria venga proprio da lì, dalla decisione inalienabile di fare della scrittura uno spazio per l’espressione della verità che mi abita - ha dichiarato il premiato, Fernando Aramburu - Me lo sono giurato a un’età ancora verde, quando avevo quindici o sedici anni e oggi, a decenni di distanza, sono ancora legato a quel giuramento. Naturalmente non parlo di una verità assoluta, uguale per tutte le persone, come quelle postulate a proprio vantaggio dai tiranni - ha aggiunto - bensì di una verità piccola, fragile e umile, passibile di essere un piccolo, fragile e umile errore, ma che è lì, racchiusa nell’angusto spazio di una biografia individuale da dove chiede di essere espressa in modo autentico, attingendo all’equipaggiamento che il mestiere della scrittura mette a disposizione".
Lo scrittore spagnolo è noto soprattutto per 'Patria', romanzo-fiume pubblicato nel 2016 che affronta con profondità letteraria e sensibilità umana le ferite lasciate dal terrorismo dell’Eta nei Paesi Baschi. L’opera, tradotta in oltre trenta lingue e vincitrice di premi prestigiosi come il Premio Nacional de Narrativa e il Premio Strega Europeo, ha consacrato Aramburu come una delle voci più significative della narrativa europea contemporanea, arrivando anche sul piccolo schermo grazie alla serie prodotta da HBO nel 2020. Il Premio Malaparte segna un nuovo riconoscimento all’interno di una carriera che include romanzi, raccolte di racconti e saggi, tra cui 'I rondoni' (2021) e 'Il bambino' (2024), nei quali lo scrittore continua a indagare con lucidità i temi universali della memoria, dell’identità e della riconciliazione.
"Il Premio Malaparte, che gode anche del patrocinio morale del Fai, rappresenta l’essenza culturale di Capri, luogo di incontro tra tradizioni, lingue e sensibilità diverse – commenta Michele Pontecorvo Ricciardi, presidente di Fondazione Ferrarelle Ets e presidente Regionale Fai Campania - Grazie a Ferrarelle Società Benefit, che continua a sostenere con convinzione questa iniziativa da oltre 10 anni, posso sentirmi parte attiva di un impegno che va oltre la letteratura, promuovere la cultura significa infatti proteggere l’identità dell’Isola, oggi messa a rischio da un turismo sempre più invasivo. È una responsabilità che vivo con orgoglio, perché valorizzare letteratura, paesaggio e comunità vuol dire custodire ciò che rende Capri un patrimonio unico a livello internazionale"
La cerimonia di premiazione si è svolta all’interno della Certosa di San Giacomo, luogo simbolo dell’Isola e straordinaria testimonianza storica e architettonica. Questo scenario unico, che da secoli custodisce silenzio e bellezza, accoglie ogni anno il Premio Malaparte, rafforzandone il legame con l’identità culturale di Capri. La scelta della Certosa non è solo tradizione, ma rappresenta anche la volontà di sottolineare come letteratura, paesaggio e patrimonio storico siano parte di un unico dialogo, capace di proiettare Capri nel panorama culturale internazionale.
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(Adnkronos) - Londra attaccherà una nave straniera in Europa per creare un incidente e accusare la Russia. A preannunciare la "provocazione" del Regno Unito è l'intelligence estera della Russia (Svr) con una serie di informazioni diffuse dall'agenzia Tass.
"Londra sta preparando una provocazione con un attacco di un gruppo di russi traditori che combattono al fianco delle forze armate ucraine contro una nave civile di uno Stato straniero in Europa", afferma l'Svr. Il coinvolgimento di "russi traditori" servirebbe a far ricadere la responsabilità dell'azione su Mosca. Ma non finisce qui: "Si prevede di fornire ai combattenti delle forze armate ucraine equipaggiamento subacqueo di produzione cinese", proseguono i servizi, evidenziando che "la provocazione ideata dalla Gran Bretagna contro la Russia ha anche lo scopo di screditare la Cina".
Ma perché il Regno Unito dovrebbe compiere una simile azione? "Londra - secondo l'Svr- è furiosa perché i suoi sforzi pluriennali per ottenere una 'sconfitta strategica' della Russia e trasformarla in un paese emarginato stanno fallendo". Inoltre, "il rapido declino di Londra 'ai margini della storia mondiale' ha influito sulla qualità del pensiero strategico dei servizi segreti britannici". L'attacco alla nave sarebbe una mossa disperata, in sostanza.
L'avvertimento dell'Svr arriva in una giornata in cui da Mosca arrivano messaggi che tendono ad escludere responsabilità russe in relazione ai recenti sconfinamenti di droni negli spazi aerei di paesi Nato. Per Dmitri Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza, è possibile che le apparizioni di droni in Europa siano "provocazioni dei banderisti", quindi azioni riconducibili all'Ucraina. Per Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, dalle parti di Vladimir Putin "considerano le dichiarazioni dei politici Ue sul coinvolgimento della Russia nei voli dei droni come infondate e senza basi". Peskov, quindi, consiglia ai "politici dell'Ue di 'ampliare gli orizzonti' invece di collegare ogni lancio di drone alla Russia".
Allarmi e accuse targati Mosca non sono una novità. Solo la scorsa settimana l'Svr - tanto per cambiare - accendeva i riflettori su una possibile provocazione in Polonia. L'azione - di cui ad oggi non esiste traccia - dovrebbe coinvolgere un gruppo di sabotaggio e ricognizione che si spaccerebbe per forze speciali russe e bielorusse. L'obiettivo di questa presunta provocazione sarebbe di inscenare un finto attacco a infrastrutture critiche polacche.
L'Svr ha specificato che lo scenario in questione sarebbe stato ideato dalla Direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino (GUR) in collaborazione con l'intelligence polacca. I gruppi di sabotaggio e ricognizione impiegati sarebbero composti da militanti della legione "Libertà per la Russia", riconosciuta come organizzazione terroristica e fuorilegge in Russia, e dal reggimento bielorusso Kalinovsky, considerato un'organizzazione terroristica in Bielorussia. L'agenzia russa non esclude che la provocazione possa includere attacchi simulati a infrastrutture critiche polacche, con l'intento di "alimentare la rabbia pubblica".
Leggi tutto: Russia, l'ultimo allarme dei servizi: "Londra attaccherà una nave"

(Adnkronos) - Nessun allarme per Jannik Sinner dopo il ritiro a causa dei crampi contro Tallon Griekspoor nel Masters 1000 di Shanghai. Il numero 2 del mondo ha lasciato la Cina in mattinata per tornare a Montecarlo. Come riportato da Supertennis, l'azzurro ha solo bisogno di qualche giorno di riposo per tornare in forma e al lavoro, per gli ultimi impegni stagionali.
Il caldo, l'umidità e lo smog rendono particolarmente dure le condizioni a Shanghai e l'azzurro non è l'unico ad averne sofferto in settimana. Novak Djokovic, nel match che ha inaugurato la sessione serale prima di Sinner-Griekspoor, pensata come serata-evento per il ventennale della costruzione dello stadio, ha per esempio avuto problemi di stomaco durante la partita poi vinta contro Yannick Hanfmann. Dopo la pausa necessaria, il numero due del ranking Atp tornerà al lavoro per gli ultimi tornei della stagione. Per difendere soprattutto il titolo di campione alle Atp Finals di Torino, a novembre.

(Adnkronos) - L'emoglobinuria parossistica notturna (Epn) "rappresenta un'importante sfida. Siamo molto contenti di aver offerto ai pazienti, che ancora hanno degli importanti bisogni clinici insoddisfatti, una nuova opzione terapeutica che permetta sia di ottenere risultati clinici più soddisfacenti sia di impattare il meno possibile sulla qualità di vita". Sulla scia di questo impegno, "oggi e in futuro il nostro obiettivo è abbracciare la patologia a 360 gradi, dalla diagnosi e durante tutta la fase del trattamento, prendendo in considerazione tutti gli aspetti del percorso terapeutico". Lo ha detto Paola Coco, Chief Scientific Officer & Medical Affairs Head di Novartis Italia, partecipando all'incontro con la stampa 'Obiettivo 12 nell'emoglobinuria parossistica notturna', organizzato dalla farmaceutica a Milano in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza dell'Epn, che si celebra il 12 ottobre.
"Novartis - ha aggiunto - è impegnata da più di vent'anni in ambito ematologico e ha contribuito in modo significativa a fornire una svolta decisiva per molte patologie, grazie soprattutto ad un impegno costante nella ricerca clinica e all'ottenimento di importantissimi risultati con le target therapy e con le terapie cellulari mirate".
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(Adnkronos) - I Giovani Palestinesi Italia (Gpi) sono un collettivo politico-attivista diffuso in varie città - tra cui Bologna, Milano, Torino, Roma - molto presente sui social con un account nazionale da oltre 155 mila follower su Instagram. Nei propri canali si definiscono parte della "Resistenza palestinese", con parole d'ordine anticoloniali e antisioniste, rivendicando la formula "dal fiume al mare", slogan che presuppone (nell'uso che se ne fa nelle manifestazioni di queste settimane) uno Stato palestinese che vada dal fiume Giordano fino al Mediterraneo, di fatto cancellando lo Stato di Israele. Il profilo Instagram nazionale e quello bolognese mostrano una rete di capitoli locali, presidi, cortei e campagne coordinate.
Diversi materiali social riconducono Gpi a un rapporto organico con il Palestinian Youth Movement (Pym), movimento transnazionale della diaspora giovanile palestinese attivo in Nord America ed Europa: in un post si definiscono esplicitamente "capitolo italiano" del Pym; i documenti "about" del Pym ne precisano impostazione, obiettivi e genealogia politica. In realtà, il fatto di essere il "capitolo italiano" è un'auto-attribuzione su Instagram perché non esiste un registro pubblico che certifichi formalmente l'affiliazione.
L’attività con questo nome è rintracciabile almeno dal 2017-2019 su media pro-palestinesi italiani; dal 2022 compaiono campagne studentesche e lettere aperte su università italiane e boicottaggio accademico. Nel 2024-2025 i GPI diventano centrali negli “accampamenti” universitari e nelle mobilitazioni contro accordi accademici con Israele, con prime tende a Bologna e poi in altre sedi. Testimonianze e cronache di testate locali e internazionali descrivono il ruolo dei Gpi nell’“intifada studentesca” italiana.
La comunicazione del collettivo sostiene la “resistenza con ogni mezzo”, celebra i “martiri” e in più occasioni hanno definito il 7 ottobre 2023 una “rivoluzione” o “dura sconfitta del sionismo”, posizione che ha generato forti reazioni politiche e istituzionali.
Sul loro blog, già ad aprile scorso, scrivevano: “(…) la storia chiama a schierarsi senza ambiguità: o con la resistenza o con gli oppressori. Ogni esitazione equivale a un tradimento” e che “non basta limitarsi alla denuncia, serve un salto di qualità nella lotta!” Il manifesto è chiaro ed esplicito: “Ogni fucile imbracciato dai combattenti di Gaza, ogni pietra lanciata dai giovani di Jenin, ogni sciopero, ogni blocco popolare e ogni appello che arriva dalla Palestina ci indica la strada da seguire. La Palestina non è solo il simbolo della resistenza contro il sionismo: è politicamente il punto più avanzato dello scontro contro l’imperialismo occidentale, la linea del fronte da cui si irradia la lotta che dobbiamo portare anche qui”.
Non risultano bilanci pubblici riconducibili a “Giovani Palestinesi d’Italia”; i capitoli appaiono come collettivi informali che attivano crowdfunding e donazioni dirette per spese legali, logistiche ed eventi, spesso tramite PayPal/Iban indicati nei post o piattaforme come Chuffed per sostenere le spese legali o per finanziare iniziative come la “Global Sumud Flotilla”.
Il capitolo bolognese replica la linea nazionale: presidi, accampate universitarie, adesione a campagne contro “complicità accademiche” e alla Flotilla. I canali social locali rilanciano il frame “al fianco della Resistenza palestinese” e hanno promosso la manifestazione del 7 ottobre, che – scrivono nel post – è l’anniversario di un “momento glorioso”, considerato “la più grande azione di resistenza degli ultimi decenni contro l’occupazione coloniale sionista”.
Leggi tutto: Il 7 ottobre 'giorno glorioso'. Chi sono i Giovani Palestinesi d'Italia

(Adnkronos) - Il caldo estremo miete vittime a Shanghai. Jannik Sinner, ritiratosi ieri nel terzo turno contro l'olandese Tallon Griekspoor, non è l'unico tennista in difficoltà nel Masters 1000 cinese. Nel torneo sono diverse fin qui le lamentele dei giocatori (in modi più o meno diplomatici) per le condizioni al limite del sopportabile sui campi di cemento dei vari match. Se Jannik è stato fermato dai crampi, e costretto poi ad alzare bandiera bianca all'inizio del terzo set, anche a Novak Djokovic non è andata benissimo. L'ex numero uno del ranking Atp ha faticato per trovare il successo in rimonta nel suo match contro Hanfmann, è apparso in difficoltà in più momenti e a un certo punto si è anche fermato per 'vomitare' fuori dal campo, come raccontato da alcuni video che in queste ore stanno facendo il giro dei social.
Il problema del caldo a Shanghai è stato evidenziato a più riprese dai giocatori. Anche Lorenzo Musetti, dopo la vittoria di oggi contro Darderi, ha toccato l'argomento con una punta di ironia: "Con questa umidità le maglie sono sempre più pesanti. Giochi 40 minuti e sembra di aver fatto la doccia, non ho mai cambiato così tante maglie in vita mia. Serve essere pronti anche dal punto di vista fisico per vincere certe partite". Il tema riguarda anche il regolamento: la Wta, per esempio, ha sospeso il match tra Mertens e Kudermetova a Wuhan per colpa del caldo estremo, visto che si erano raggiunti i 34 gradi. Del caldo si è lamentato anche Rune, che non ha usato giri di parole: "Volete che un giocatore muoia in campo?".
L'Atp, in questo senso, non ha una norma in grado di garantire la sospensione in certe condizioni, disciplinando la casistica (se non per tornei auto-regolamentati, come nel caso dell'Australian Open, che ha un protocollo per il caldo estremo.

(Adnkronos) - La dieta planetaria è la nuova soluzione per un'alimentazione sana? Cos'è la Planetary Health Diet? E' una vera novità? La Commissione Eat-Lancet 2025 ha presentato quella che viene definita l'analisi scientifica più completa dei sistemi alimentari globali fino ad oggi. Nel documento si spiega che "soluzioni sostenibili ed eque sono a portata di mano" e che la 'Planetary Health Diet' (Phd), che privilegia alimenti vegetali poco trasformati con un consumo moderato di prodotti animali come carne e latticini, è associata a un rischio di morte prematura inferiore del 27%.
L'Adnkronos Salute ha chiesto un'analisi a Mauro Minelli, immunologo clinico e docente di Nutrizione Umana alla Lum. "Se è vero che una dieta non può essere solo tradizione, è altrettanto vero che essa va comunque considerata come un sistema relazionale che lega le pratiche alimentari quotidiane ad un territorio e alla sua biodiversità. E d’altro canto una dieta Planetaria da intendersi come modello alimentare che punta a ridurre il consumo eccessivo di carne rossa e zuccheri e ad aumentare l’apporto di cereali integrali, legumi, verdura, frutta, semi e noci, che non elimina completamente i prodotti di origine animale, ma ne riduce l’uso in modo significativo, non è granché dissimile da quella che oramai molti anni fa ricercatori americani poi stabilizzatisi in Italia riconobbero di grande valore medico e salutistico. Un metodo, una regola di vita legata al territorio e alla storia delle genti dei Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo", dice il medico.
"Alla luce di evidenza non più omissibili, non è possibile oggi sottostimare o addirittura ignorare la correlazione tra dieta e modulazione del microbiota: i macronutrienti influenzano la biodiversità e la produzione di metaboliti, con grassi saturi legati a infiammazione e insulino-resistenza, mentre grassi polinsaturi e un corretto equilibrio tra proteine e carboidrati hanno effetti benefici", prosegue l'immunologo.
"Affermare che questo modello di alimentazione sia strumento utile per la salute pubblica, coerente con il Green Deal europeo e con la necessità di garantire sostenibilità ambientale, resilienza e corretta transizione, è solo confermare quello che il 16 novembre 2010 l’UNESCO pose alla base della sua decisione di proclamare la Dieta Mediterranea Patrimonio immateriale dell’Umanità. Ciò che in più oggi si può dire e che davvero può fare la differenza rispetto a definizioni oramai consolidate ,e per certi versi ridondanti, è che l’innovazione scientifica – dalla nutraceutica allo sviluppo di alimenti funzionali – rappresenta una leva per sostenere stili alimentari più salutari e personalizzati", avverte l'immunologo.
Secondo Minelli, "non è più possibile trascurare il ruolo chiave svolto dai carboidrati complessi, soprattutto fibre non digeribili che, fermentate nel colon con produzione di metaboliti in grado in grado di regolare glicemia, motilità intestinale, termogenesi e rilascio di ormoni intestinali implicati nel controllo dell’appetito". Alla luce delle evidenze scientifiche emerse sul ruolo del microbiota intestinale nella regolazione del metabolismo e nella prevenzione di patologie cronico-degenerative, "si rende necessaria una visione strategica che orienti le politiche pubbliche verso modelli alimentari più salutari, sostenibili e personalizzati, promuovendo al contempo percorsi di sviluppo futuri integrati tra salute, nutrizione, educazione e innovazione agroalimentare", aggiunge.
"La vera innovazione delle politiche nutrizionali pubbliche, sta nel riconoscendone l’impatto sulla salute collettiva e sul carico delle malattie non trasmissibili. Ciò - rimarca l'immunologo - implica incentivare il consumo di fibre e prebiotici attraverso linee guida dietetiche aggiornate, campagne educative e interventi normativi su etichettatura e riformulazione dei prodotti. L’inserimento di criteri microbiota-oriented nei programmi scolastici, ospedalieri e aziendali rappresenta una leva concreta per modificare i comportamenti alimentari su larga scala. L’innovazione nel campo della nutrizione personalizzata, in particolare attraverso lo sviluppo di alimenti funzionali ad alto valore microbiotico, rappresenta una delle frontiere più promettenti della medicina preventiva e della salute pubblica".
"Tali innovazioni richiedono una solida validazione scientifica, nuovi modelli regolatori e una sinergia tra ricerca pubblica, industria e sistemi sanitari. È fondamentale, inoltre, favorire l’accessibilità equa a queste tecnologie, affinché la medicina di precisione non diventi un privilegio, ma uno strumento di salute collettiva. In prospettiva, un approccio integrato che combini profilazione del microbiota, analisi nutrizionale e intelligenza artificiale potrà rivoluzionare la prevenzione primaria, spostando l’asse della medicina dal trattamento alla predizione e alla personalizzazione, con effetti positivi sulla qualità della vita e sostenibilità dei sistemi sanitari", conclude.
Leggi tutto: Dieta planetaria è 'rivoluzione'? Minelli: "Poche novità, puntare su salute microbiota"

(Adnkronos) - La rompighiaccio Laura Bassi, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - Ogs, è salpata dal porto di Trieste e raggiungerà l’Antartide a dicembre passando per la Nuova Zelanda. La nave parte con un nuovo assetto grazie a un piano di ammodernamento e manutenzione straordinaria, reso possibile dai 4 milioni di euro stanziati dal ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) nell’ambito del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca. L’arrivo della nave Laura Bassi in Nuova Zelanda è previsto per metà novembre, mentre il rientro a Trieste avverrà nella seconda metà di aprile 2026, al termine di una missione di oltre 190 giorni.
“La spedizione della N/R Laura Bassi nell’estate australe 2025-2026 si dividerà in due fasi: la prima, dedicata all’approvvigionamento della base Mario Zucchelli, inizierà a fine novembre - spiega Franco Coren, direttore del Centro Gestione Infrastrutture Navali dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - Faremo poi un convoglio con la nave rompighiaccio del progetto antartico coreano, la Araon. Le due imbarcazioni si alterneranno lungo la rotta per supportarsi reciprocamente nella navigazione, l’appuntamento è all’inizio di dicembre al limite del ghiaccio. Successivamente, rientreremo in Nuova Zelanda per la seconda parte della missione, focalizzata su 5 progetti scientifici, che durerà fino ai primi di marzo”.
Quest’anno, oltre alla strumentazione scientifica e ai materiali per la 41esima campagna del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), la nave trasporterà a bordo anche le carote di ghiaccio raccolte nell’ambito dell’iniziativa internazionale Ice Memory, guidata dalla Ice Memory Foundation. Riconosciuta dall’Unesco, l’iniziativa ha tra i suoi fondatori l’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isp) e l’Università Ca’ Foscari Venezia, oltre ad altre quattro istituzioni europee. A supporto del progetto anche il Programma Nazionale di ricerche in Antartide (Pnra).
L’obiettivo è creare un archivio mondiale di campioni da ghiacciai minacciati dal cambiamento climatico, una sorta di banca dati del clima a disposizione delle prossime generazioni di scienziate e scienziati. Il ghiaccio custodisce, infatti, preziose informazioni sull’atmosfera del passato - gas serra, aerosol, polveri e inquinanti - fondamentali per comprendere l’evoluzione del clima e dell’ambiente terrestre. Ad essere trasferite dalla Laura Bassi saranno le carote di ghiaccio estratte nel maggio 2025 sul Grand Combin (Svizzera) e nel 2016 sul Monte Bianco (Francia). I campioni attraverseranno due emisferi con un viaggio di oltre cinquanta giorni da Trieste fino all’Antartide.
“Il trasporto dei campioni in Antartide realizza un sogno sul quale abbiamo lavorato per un decennio - ricorda Carlo Barbante, professore all’Università Ca’ Foscari Venezia, cofondatore del progetto Ice Memory e vice-presidente della Ice Memory Foundation - reso possibile dal team scientifico internazionale, dalle istituzioni e dalle organizzazioni che hanno sostenuto questo impegno per le future generazioni”. “Il Cnr-Isp, tra i fondatori di Ice Memory, è orgoglioso di contribuire a questa missione internazionale che salvaguarda gli archivi naturali del clima, un patrimonio prezioso per la comunità scientifica del futuro", dichiara Giuliana Panieri, direttrice dell’Istituto di scienze polari del Cnr.
Una volta arrivate in nave presso la base costiera Mario Zucchelli, le carote saranno trasferite in aereo presso la stazione italo-francese Concordia nel plateau antartico. Il volo, della durata di quasi 5 ore, sarà operato in assenza di riscaldamento anche nella carlinga per garantire il mantenimento della temperatura a -20°C, condizione essenziale per preservare l’integrità dei campioni. Giunte a Concordia, le carote verranno alloggiate presso l’Ice Memory Sanctuary, una galleria lunga 35 metri, alta e larga 5. L’ice cave è stata scavata a circa 4 metri di profondità sotto la neve e realizzata senza l’impiego di alcun materiale da costruzione, per assicurare un impatto ambientale minimo.
“Le operazioni di trasporto e conservazione vedono coinvolti tutti e tre gli enti attuatori del Pnra. Nello specifico, Enea si occuperà della gestione della catena del freddo e della logistica, coadiuvata a Concordia dall’Istituto polare francese Paul Émile Victor (Ipev) con il quale viene cogestita la Stazione. Uno sforzo logistico importante considerato il contesto ambientale tra i più difficili del pianeta”, spiega Elena Campana, responsabile dell’Unità tecnica Antartide Enea.
Leggi tutto: Clima, il ghiaccio delle Alpi in viaggio verso l'Antartide


Una sfida surreale, che ha dell’incredibile, si è consumata davanti agli occhi degli studenti in uscita da due scuole. Protagoniste, due mamme il cui diverbio, nato per motivi banali, è degenerato in una “competizione” su chi avesse il lato B più bello e sexy.
L’episodio, sebbene risalente a due anni fa, è tornato di prepotente attualità in queste ore, rimbalzando su social network e pagine da migliaia di follower che lo hanno riportato alla ribalta, scatenando commenti e ilarità.
La Rissa Sfiorata in Piazza Cianciulli
Tutto è avvenuto in piazza Cianciulli, cuore della vita scolastica nocerina, nel napoletano, dove sorgono il Liceo Classico Vico e il plesso della scuola media ed elementare De Lorenzo. Come riportato da IlMattino.it, le due donne, dopo aver preso un caffè, hanno iniziato a discutere animatamente. La discussione, stando ai racconti dei testimoni, ha presto assunto toni grotteschi, spostandosi sul piano estetico.
L’apice della lite è stato raggiunto quando una delle due, per dimostrare senza dubbi le sue ragioni, non ha esitato ad abbassarsi i pantaloni e mostrare ai presenti quello che considera un suo punto di forza. Un gesto plateale, al di là di ogni canone di decenza, che ha rischiato di far scatenare la rivale.
Il Rischio Rissa e l'Intervento dei Genitori
La reazione della donna rivale non si è fatta attendere. L’esibizione, infatti, non è stata gradita, portando a un escalation di offese e invettive che hanno fatto temere il peggio. La situazione, ormai degenerata, rischiava di trasformarsi in una rissa vera e propria davanti a una platea di giovani studenti.
A evitare il peggio è stato il tempestivo intervento di altri genitori presenti, che sono riusciti a calmare gli animi e a separare le due contendenti, riportando una parvenza di normalità in una scena già di per sé fuori dall’ordinario.
La Notizia Torna Virale
Nonostante il tempo trascorso, la bizzarra storia delle due mamme competitive ha trovato nuova linfa sul web. La sua natura singolare e grottesca l’ha resa un contenuto perfetto per la virality sui social, dove post e meme continuano a essere condivisi, rinnovando l’imbarazzo e la curiosità per un episodio che ha segnato, suo malgrado, la cronaca locale.
Si racconta, infine, che la pace sia stata solo momentanea: fonti tra i presenti riferivano infatti che le due mamme avrebbero potuto rilanciare la sfida su altre “zone” del corpo. Un epilogo che, per fortuna di tutti, non si è mai verificato, lasciando questa singolare “disputa estetica” come un unico, memorabile capitolo.
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