
Orietta Berti, Martina Colombari e Filippo Magnini sono gli ospiti di Belve nella puntata del programma condotto da Francesca Fagnani e in onda domani, 25 novembre, alle 21.20 su Raidue. Con Colombari e Magnini, ampio spazio ai concorrenti di Ballando con le stelle. La trasmissione si aprirà con un omaggio a Ornella Vanoni, morta venerdì 21 novembre all'età di 91 anni. Prevista ancora una sorpresa speciale con Maria De Filippi.
Non mancherà, come di consueto, la sigla di chiusura con tutti i fuori onda, uno dei momenti più attesi dal pubblico di “Belve”.

Due cadaveri in avanzato stato di decomposizione sono stati trovati oggi verso mezzogiorno in un casolare abbandonato di via Bariglaria, a Udine. Si tratta di due adulti, deceduti da molto tempo. Secondo fonti della questura di Udine che sta conducendo le indagini è probabile che i due uomini avessero occupato l'immobile inutilizzato usandolo come loro rifugio.
Oltre alla Squadra mobile, sul posto anche i vigili del fuoco e i sanitari del Sores Fvg per la constatazione di decesso. A segnalare la presenza dei corpi alle forze dell'ordine sarebbero stati alcuni passanti che abitano in zona. Al momento le cause del decesso sono ancora al vaglio degli inquirenti e del medico legale.
Urne chiuse in Veneto, Campania e Puglia per le elezioni regionali 2025 che si sono svolte tra ieri e oggi, domenica 23 e lunedì 24 novembre. Dalle 15 di oggi, via allo spoglio in attesa dei risultati, mentre il quadro si delinea con exit poll e proiezioni sui duelli per la carica di governatore nelle 3 regioni.
In netto calo il dato dell'affluenza: secondo i dati di Eligendo, rispetto a 5 anni fa, la percentuale di affluenza degli aventi diritto, alle 23 di ieri sera, è di appena il 31,96% contro il 41,53% del dato del 2020 alla stessa ora. Quasi dieci punti in meno.
Indagine lampo della Polizia di Stato...
Temperature in calo nell'Isola dove permane l'instabilità... 
Da eroe della Coppa Davis a futuro top ten? Il trionfo azzurro di Bologna consacra Flavio Cobolli, protagonista assoluto delle Final Eight con Matteo Berrettini. Il 23enne, numero 22 del mondo, ha dato spettacolo in semifinale contro il Belgio e si è ripetuto in finale contro la Spagna. Due vittorie al cardiopalma per conquistare l'Insalatiera d'argento. E ora? Qual è l'obiettivo del romano, che ha vissuto la settimana più importante della carriera? L'Italia ha trovato la terza punta di diamante dopo Jannik Sinner e Lorenzo Musetti? A leggere il futuro di Cobolli provvede Vincenzo Santopadre, amico di lunga data tanto che conosce Cobolli dal fonte battesimale (ne è il padrino, ed è amico da sempre del padre, Stefano).
Per crescere ancora, il 23enne "deve continuare a fare quello che sta facendo perché lo sta facendo bene. Altrimenti non sarebbe salito così tanto. Ci ha sorpreso tutti per le sue qualità, e forse l'unico che non si è sorpreso è stato proprio lui", dice Santopadre all'Adnkronos.
"Vedo ancora tanti margini di crescita in campo, e fuori dal campo, perché comunque stiamo parlando di un ragazzo particolarmente giovane. Potrà acquisire esperienza semplicemente giocando; ancora ha tante parti che può migliorare in campo, ha migliorato il servizio ma ancora c'è tanto da fare, risponde molto bene ma ancora c'è tanto margine", aggiunge il coach.
Cobolli si è disimpegnato con disinvoltura, a dir poco, anche nella conferenza stampa trasformata in uno show: "E' un ragazzo che può sfondare anche fuori dal campo perché ha questa genuinità, questa autenticità, questa simpatia innata che lo rende molto vicino all'appassionato. E' un grandissimo lottatore, molto coraggioso in campo, ha la faccia pulita: tutte qualità che chi vede e segue il tennis si può riconoscere anche fuori dal campo e come ha detto Berrettini ci sta che diventi popolare[1]".
A cosa può aspirare? "Ha sorpreso tutti: quindi è da valutare con più attenzione e senza mettergli dei limiti perché ecco l'errore che si può fare è mettere dei limiti a un ragazzo del genere perché è un ragazzo che si supera continuamente: forse l'unico che non ha sorpreso è se stesso. A questo punto anche un traguardo top ten non gli è precluso". Da padrino gli ha fatto già un regalo per la Davis? "Ancora no, ma mi sa proprio che dovrò farglielo".

Uniamo Rare Diseases Italy inaugura oggi la campagna nazionale per la Giornata delle malattie rare 2026, con un incontro con la stampa presso la sede dell'Aifa-Agenzia italiana del farmaco a Roma. L'evento - spiega in una nota la Federazione italiana malattie rare - segna l'avvio ufficiale del percorso che accompagnerà i prossimi mesi fino al 28 febbraio 2026, data in cui in tutto il mondo si celebrerà il Rare Disease Day. L'edizione 2026 rappresenta l'ultima tappa del 'viaggio' ideato da Uniamo per raccontare le sfide della comunità delle persone con malattia rara: diagnosi, presa in carico olistica e ricerca. Il focus di quest'anno è dedicato a un tema cruciale e complesso: l'accesso equo, tempestivo e omogeneo alle terapie e ai trattamenti, farmacologici e non.
Oggi - sottolinea Uniamo - solo per il 5% delle oltre 8mila malattie rare esiste una cura, e la maggior parte non dispone nemmeno di una terapia o un trattamento. Negli ultimi anni, tuttavia, la ricerca nel campo delle malattie rare ha aperto scenari completamente nuovi: terapie avanzate e innovative che stanno modificando la storia naturale di alcune patologie; digital therapies e tecnologie assistive ad alto valore tecnologico; processi di drug repurposing che stanno dando nuova vita a farmaci già in uso e trattamenti non farmacologici - dalla riabilitazione alla logopedia, ma anche alimenti a fini medici speciali - fondamentali per la qualità di vita. Ci sono tante opportunità, ma persiste anche qualche criticità. Ci sono infatti differenze regionali nei tempi e nella disponibilità di farmaci, terapie riabilitative e ausili. C'è disomogeneità spesso anche a livello di singola provincia o addirittura di aziende sanitarie locali. Questo crea spesso sconcerto nelle persone con malattia rara. Secondo i dati Eurordis (Rare Barometer, 2017), il 24% delle persone con malattia rara in Europa non può accedere ai trattamenti necessari, rispetto al 17% della popolazione generale. Una disuguaglianza che in alcuni Paesi arriva a livelli estremi.
"Con la campagna del Rare Disease Day 2026 - ha dichiarato Annalisa Scopinaro, presidente di Uniamo - iniziamo l'ultima tappa di un viaggio cominciato 4 anni fa, che ci ha portato ad attraversare tutta l'Italia affrontando i temi cruciali che riguardano la vita delle persone con malattia rara. Partire da Aifa è stata una scelta naturale, perché il focus della campagna 2026 sarà incentrato su terapie e trattamenti, anche se il nostro sguardo si allarga a quelli non farmacologici e agli ausili. Sono in arrivo molte nuove terapie che promettono un miglioramento, a volte drastico, di salute e qualità di vita. Sarà importante metterle a disposizione in tempi rapidi e uniformemente su tutto il territorio nazionale. L'organizzazione e lo stanziamento di budget sufficienti, anche in un'ottica di horizon scanning, saranno fondamentali - avverte Scopinaro - L'alta mobilità delle persone con malattia rara richiede un adeguamento delle procedure burocratiche, per garantire le stesse prestazioni anche al rientro a casa; solleva inoltre un tema di sostenibilità per i centri che hanno maggiore attrattiva. I trattamenti riabilitativi, spesso unico muro rispetto al peggioramento della qualità di vita, dovrebbero essere garantiti in via continuativa e senza tetti; gli ausili necessitano di personalizzazione e individuati fra quelli più performanti".
Alla presentazione dell'iniziativa erano presenti rappresentanti delle istituzioni, della comunità scientifica, aziende farmaceutiche e associazioni di pazienti, con l'obiettivo di avviare un confronto concreto e condiviso.
Come ha ricordato il presidente di Aifa, Robert Nisticò, durante il suo intervento, "le persone con malattia rara ci ricordano ogni giorno qual è la ragion d'essere di un'agenzia regolatoria: garantire che l'innovazione arrivi davvero a chi ne ha più bisogno, senza diseguaglianze. Per me questo è un impegno personale, prima ancora che istituzionale come presidente di Aifa. Oggi - ha evidenziato - più del 20% dei nuovi farmaci autorizzati in Europa riguarda malattie rare e abbiamo già a disposizione oltre 140 farmaci orfani; nel solo 2024 l'Ema ha approvato 17 nuovi medicinali orfani, molti dei quali altamente innovativi. In questo scenario è prioritaria la necessità di rafforzare i registri di patologia, l'interoperabilità dei dati e un'infrastruttura informativa nazionale che consenta di misurare bisogni, esiti e valore delle terapie. Questo è cruciale soprattutto alla luce dell'arrivo di terapie ad altissimo impatto clinico, ma anche economico. Le associazioni dei pazienti rappresentano un motore fondamentale per orientare le politiche regolatorie e l'accesso all'innovazione sulla base di bisogni reali".
Con oggi prendono ufficialmente il via le attività che accompagneranno la campagna nazionale: eventi, iniziative di sensibilizzazione, progetti nelle scuole, collaborazioni con enti e istituzioni e l'attivazione di una rete territoriale che ogni anno cresce e si rafforza. Uniamo, ente coordinatore del Rare Disease Day in Italia sin dalla prima edizione, in qualità di National Alliance di Eurordis, conferma così il proprio impegno nel dare voce alla comunità rara e portare l'attenzione sulle necessità quotidiane di oltre 2 milioni di persone in Italia e 300 milioni nel mondo. L'obiettivo della campagna 2026 - conclude la nota - è chiaro: promuovere una riflessione pubblica sul diritto alla cura e rendere trattamenti e terapie accessibili a tutti, indipendentemente dal luogo di residenza o dalla condizione economica e sociale.
L'evento promosso da Comitato unico di garanzia dell'ateneo...
Interruzione martedì 25 negli impianti serviti dal Coghinas... 
Si è conclusa a Roma con grande successo, negli spazi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, la quinta edizione della 'Live communication week', appuntamento di riferimento internazionale per l’industry degli eventi, ideata e promossa da Adc group, società editrice specializzata nel settore pubblicità, marketing, media ed eventi. Un format consolidato e distintivo, articolato in tre momenti chiave – le giurie con le live presentation dei progetti in short list, la giornata di contenuti e le cerimonie di premiazione – che rappresenta il cuore pulsante della manifestazione.
L’evento, che ha visto la partecipazione di circa 2.000 delegati provenienti da 40 Paesi, ha ospitato al suo interno i lavori della XXII edizione del Bea - Best event awards Italia (19 e 20 novembre), e della XX edizione del Bea World (21 e 22 novembre), che premiano rispettivamente, l’eccellenza creativa degli eventi italiani e internazionali. 317 i progetti iscritti al Bea Italia da 64 agenzie. 470, invece, gli eventi iscritti al Bea World provenienti da 40 Paesi del mondo. L’edizione 2025 del Bea World è particolarmente significativa perché celebra il XX anniversario della competizione internazionale che negli anni è cresciuta per numero di eventi e Paesi partecipanti.
Come ogni anno, le giurie, composte in totale da oltre 120 top manager di aziende big spender, hanno assegnato gli ambiti Grand Prix e i GP Iconic Awards, oltre ai premi di tipologia. Oro grand prix Bea Italia 2025 all’evento 'Ferrari Amalfi world première' firmato per il cliente Ferrari S.p.a da Next Group, che si aggiudica anche l'oro come Best event agency. Il Grand prix iconic award è stato assegnato a Ninetynine per il progetto 'Giubileo 2025 - Grandi Eventi'. Simone Mazzarelli di Ninetynine ha inoltre ottenuto il riconoscimento di direttore creativo dell’anno. A vincere l’Oro grand prix al Bea World 2025 è l’evento norvegese ‘The breathing space by gjensidige’ di Nosleeptillbrooklyn per il cliente Gjensidige. Il Grand prix iconic award internazionale è stato assegnato alle italiane Mosaico Studio and Fondazione Fratelli tutti per l’evento ‘World meeting on human fraternity’.
Il claim di quest’anno, 'Live! With Respect' ha rappresentato il fil rouge di tutta la kermesse e, in particolare delle giornate dedicate ai contenuti e alla formazione, caratterizzate da un fitto programma di talk e tavole rotonde che ha coinvolto il gotha della Live Communication italiana e internazionale.
Due le ricerche presentate, fotografia dello stato dell’arte del mercato italiano ed europeo. Nello specifico, il XXI Monitor sugli eventi e la live communication in Italia di AstraRicerche per Adc group ha confermato la fase espansiva e il ruolo della live communication come elemento imprescindibile per le strategie aziendali.
Ecco alcuni highlights: mercato complessivo stimato nel 2024 a quota 1.123 milioni di euro, con una crescita del 12.2% rispetto all’anno precedente; gli investimenti dovrebbero raggiungere quota 1.290 milioni entro i prossimi due anni; il 37% delle aziende ha aumentato l'investimento nell'ultimo anno, e ben il 52,3% prevede un ulteriore incremento nei prossimi due anni. Solo il 7% non ha investito, un minimo storico; aumentano in modo significativo gli eventi B2I (rivolti al target aziendale interno, che raggiungono il 49,3% del totale) e gli eventi educational/formativi (+6,7%); si registra per la prima volta un sostanziale pareggio tra creatività (20,4%) e digital/AI/ tecnologia (19,1%) come parola chiave per il futuro, indicando un equilibrio strategico tra innovazione e fattore.
Il mercato europeo è stato invece protagonista dell’European experience index (Eex) 2025 a cura di 27Names, l’associazione delle migliori agenzie indipendenti europee specializzate in live experience. L’indagine analizza i settori della live communication, del marketing e della brand experience con una duplice prospettiva, raccogliendo le opinioni sia delle aziende clienti sia delle agenzie in 27 mercati europei.
Tra i principali dati emersi dalla ricerca. Ai: potente, ma non magica. Il 79% delle agenzie considera l'Ai una tendenza dominante e il 97% la utilizza già nei flussi di lavoro creativi, ma molti clienti si aspettano miracoli immediati. L'Ai può accelerare la creatività, ma non sostituirla. ROI: metriche mancanti. Quasi la metà dei clienti non è in grado di misurare efficacemente il Roi e molti non dispongono di kpi chiari. Talento: il punto critico, 1 agenzia su 2 afferma che trovare e mantenere persone qualificate è la sfida più grande. Partnership: creatività vs. cautela. I clienti chiedono idee audaci, ma spesso scelgono l'affidabilità; la fiducia è la nuova valuta. Sostenibilità: il divario di investimento. Le aspettative sono in aumento, ma c'è ancora un divario di circa 30 punti tra coloro che richiedono la sostenibilità e coloro che la finanziano.
Con la cerimonia del Bea World cala il sipario sulla live communication week. I dati presentati e l’elevata qualità dei progetti premiati confermano ancora una volta come la industry della comunicazione ‘dal vivo’ rappresenti un settore strategico, capace di generare un grande valore economico, e un polo di eccellenza professionale a livello globale. La Live communication week passa il testimone da Roma a Venezia che sarà la splendida cornice delle edizioni 2026 e 2027, che verranno ospitate negli spazi del Comune di Venezia gestiti da Vela Spa.

"Essere giunti alla 20ma edizione del Forum dopo esser partiti dalla prima ricerca sul tema della prevenzione e il controllo dei rischi in sanità, svolta in partnership con Asser - ora Agenas - ministero della Salute e Regioni rappresenta di per sé un eccellente biglietto da visita per il Forum che, nel tempo, grazie anche all'incessante impegno del presidente, onorevole Vasco Giannotti, ha assunto sempre maggiore rilevanza sia per i temi trattati sia per l'autorevolezza dei partecipanti". Lo ha detto Stefano Moriconi, direttore Ufficio 5 Consiglio superiore di sanità e organi collegiali, Dg Vigilanza enti e organi collegiali, ministero della Salute, alla vigilia dell'evento della sanità italiana che si apre domani ad Arezzo alla presenza del ministro della Salute, Orazio Schillaci, che vede gli esperti impegnati a discutere e proporre soluzioni innovative per l'intero sistema salute del nostro Paese.
"Sappiamo che il sistema più complesso esistente al mondo è quello della salute - sottolinea Moriconi - e il Forum ha avuto il merito di offrire ai cittadini, grazie alle eccellenze professionali che ne hanno sempre caratterizzato l'evento, la possibilità di essere aggiornati quasi in tempo reale sull'evoluzione della sanità e sulle opportunità" offerte dallo "sviluppo delle innovazioni tecnologiche" in termini di "servizi di prevenzione e di percorsi diagnostico-terapeutici. Nella scorsa edizione", il ministro Schillaci "ha presentato 'un nuovo modello di sanità finalizzato all'equità, alla sostenibilità e allo sviluppo del Servizio sanitario nazionale' - ricorda Moriconi - un documento alla base di una riforma necessaria per il nostro sistema sanitario. L'edizione attuale del Forum ha voluto proseguire sulla via indicata ponendo in risalto proprio la riforma" che è in corso.
Infine, questa edizione ospita una sessione che prevede la partecipazione del Css che "è l'organo tecnico consultivo del ministro della salute e rappresenta la massima istituzione scientifica nel settore della sanità - sottolinea l'esperto - La sua partecipazione al Forum rappresenta l'occasione di un maggiore coinvolgimento e di apertura del Css alla società e al mondo scientifico".
All'evento, anticipa Moriconi, "saranno presentati, dal segretario generale, dottoressa Daniela Rodorigo, gli aspetti storici organizzativi e funzionali che sono il fulcro logistico-tecnico-amministrativo necessario per permettere al Consiglio di svolgere le proprie attività. Inoltre saranno illustrati dal presidente, professor Alberto Siracusano, e a seguire dai rispettivi presidenti e/o vice presidenti delle 5 sezioni che compongono il Css i temi scientifici ritenuti di maggiore attuale interesse per la sanità pubblica che attengono alle funzioni propositive del Css".
"L'attività propositiva che ho avuto modo di coordinare per molti anni - evidenzia Moriconi - ha prodotto documenti con rilevante impatto in sanità pubblica nei settori della pianificazione e programmazione sanitaria di sistema ed economica, innovazione e ricerca, sviluppo di nuovi modelli di servizio del Ssn in particolare nei settori dell'oncologia, delle malattie rare, della genomica, dei dispositivi medici e del farmaco, dell'intelligenza artificiale, anche in relazione al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Tale funzione propositiva ha rappresentato la base per numerosi provvedimenti normativi tra cui l'introduzione nei Lea dei test prenatali non invasivi (Nipt) o l'uso dei test diagnostici molecolari per il tumore della mammella".
"La sessione - conclude - terminerà con la tavola rotonda dei presidenti delle Federazioni nazionali degli Ordini professionali, componenti di diritto del Consiglio, che rappresentano il mondo delle professionalità sanitarie e il cui focus verterà sull'evoluzione delle figure professionali alle quali il Css ha dato un forte impulso dal punto di vista tecnico scientifico, anche in vista della prossima riforma delle professioni sanitarie che rappresenta un'opportunità per aggiornare ruoli e competenze, ottenere maggiore riconoscimento e creare un sistema più moderno, integrato e vicino ai bisogni reali dei cittadini".

Incidente nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 23 novembre, lungo la Salaria SS4, al km 123. Una Jeep Renegade è uscita fuori strada e finita contro il guardrail a Cittareale (Rieti). Morto un 56enne seduto al lato passeggero, lievemente ferita la donna al volante. Le squadre sul posto hanno estratto la vittima dalle lamiere con cesoie e divaricatori. Soccorsi, in buone condizioni, anche i due cani che si trovavano all'interno dell'auto. Impegnati nei rilievi gli agenti della Polizia stradale.

L'amministrazione Trump da oggi potrebbe espandere il suo raggio di azione contro il Venezuela, dal momento che designa Nicolas Maduro e i suoi alleati di governo come membri di un'organizzazione terroristica, il 'Cartel de los Soles'. La mossa arriva nel mezzo di una campagna che da mesi gli Stati Uniti stanno conducendo con il dichiarato obiettivo di combattere i narcotrafficanti, con raid a largo delle coste venezuelane che hanno fatto decine di morti. E dopo che la scorsa settimana il segretario di Stato, Marco Rubo, ha dichiarato che il "Cartel de los Soles" sarebbe "responsabile di violenza terroristica" nell'emisfero occidentale.
Secondo diversi esperti, però il Cartel de los Soles, formula usata per descrivere una rete di gruppi venezuelani all'interno delle forze armate collegati con i narcotrafficanti, non può essere paragonata ai tradizionali cartelli criminali che sono stati designati dagli Usa come gruppi terroristici, perché manca di una gerarchia e di una struttura. Altri spiegano poi che tecnicamente il cartello non esiste neanche nel senso convenzionale del termine.
I venezuelani hanno iniziato ad usare questo termine negli anni '90 per riferirsi ai vertici militari che si arricchivano con il narcotraffico. Con l'espandersi della corruzione a tutti i livelli del governo prima con il presidente Hugo Chavez, e poi con Maduro, il termine è stato usato genericamente per esponenti del governo e della polizia coinvolti in traffici illegali. I "soli" si riferiscono coi alle spalline sulle uniformi degli alti ufficiali.
E' dal 2020, quando il dipartimento di Giustizia della prima presidenza Trump ha incriminato il leader venezuelano e il suo entourage per narcoterrorismo, si è iniziato poi a usare il termine per indicare l'organizzazione di narcotrafficante guidata da Maduro. "Non è un gruppo di persone che si identificano tra di loro come membri, non hanno incontri regolari, non hanno una gerarchia", spiega al Washington Post Adam Isaacson, analista del Washington Office on Latin America.
"Stanno designando una cosa che non esiste e che non è un'organizzazione terroristica come tale", gli fa eco, parlando con la Cnn, Brain Finucane, ex avvocato del dipartimento di Stato specializzato nella questione dei poteri di guerra. La mossa dell'amministrazione Trump infatti darà al presidente l'autorità di imporre nuove sanzioni su beni e infrastrutture di Maduro. Anche se, sottolineano gli esperti legale, questa da sola non autorizza esplicitamente il ricorso alla forza letale.
All'interno dell'amministrazione Trump sono di diverso avviso, e ritengono che la designazione darà agli Stati Uniti maggiori possibilità militari di colpire all'interno del Venezuela. Eventuali raid terrestri o altre azioni sarebbero quindi un'espansione all'operazione avviata a settembre che, oltre ai raid in mare, comprende un massiccio schieramento di forze navali di fronte alle coste del Venezuela. Trump ha dichiarato di non escludere un'azione militare contro Caracas anche se negli ultimi giorni ha avanzato la possibilità di colloqui diretti con Maduro.

Era la leggendaria voce del reggae giamaicano e protagonista del film cult poliziesco "Più duro è, più forte cade" ("Harder They Come", 1972) di Perry Henzell, che grazie alla sua colonna sonora portò il reggae al mondo intero. Il cantante giamaicano Jimmy Cliff è morto domenica 23 novembre all'età di 81 anni, come ha annunciato la moglie Latifa Chambers attraverso un messaggio su Instagram: "È con profonda tristezza che vi annuncio che mio marito, Jimmy Cliff, è mancato a causa di una crisi epilettica seguita da polmonite. A tutti i suoi fan in tutto il mondo dico: sappiate che il vostro sostegno è stato la sua forza per tutta la sua carriera. Jimmy, tesoro mio, che tu possa riposare in pace. Seguirò i tuoi desideri". Il messaggio è stato firmato anche dai figli, Lilty e Aken.
Cliff è stato uno dei pochi artisti in grado di portare il reggae dai vicoli di Kingston, capitale della Giamaica, al palcoscenico internazionale, ben prima dell'esplosione del fenomeno Bob Marley, facendo conoscere la musica giamaicana in tutto il mondo. E' noto per le canzoni "Reggae Night", "Hot Shot", "Sitting in Limbo", "Wild World", "I Can See Clearly Now", "You Can Get It If You Really Want" e "Many Rivers to Cross", inserita in "Più duro è, più forte cade", il film che ebbe un ruolo importante nella diffusione mondiale della musica reggae.
Nato come James Chambers il 30 luglio 1944, ottavo di nove figli, crebbe in condizioni di povertà. Iniziò a cantare nella chiesa locale all'età di sei anni, mostrando fin da subito una voce limpida e melodica. A 14 anni si trasferì a Kingston, dove adottò il cognome d'arte "Cliff", simbolo delle vette che ambiva a raggiungere nella carriera musicale. Il suo primo successo nazionale fu "Hurricane Hattie", prodotto da Leslie Kong, figura chiave nella sua formazione artistica. Negli anni Sessanta pubblicò singoli come "King of Kings" e "Pride and Passion", inizialmente popolari soprattutto in Giamaica, ma destinati a un pubblico internazionale.
Nel 1964 fu scelto per rappresentare la Giamaica all'Esposizione Universale di New York. Lì attirò l'attenzione dell'Island Records, etichetta britannica che avrebbe ospitato anche Bob Marley. Con il primo album "Hard Road to Travel" (1968) conquistò critica e pubblico. Il singolo "Wonderful World, Beautiful People" scalò le classifiche inglesi, mentre Vietnam, canzone di protesta, ricevette l'elogio di Bob Dylan, che la definì "la miglior canzone di protesta mai ascoltata".
La svolta definitiva arrivò nel 1972 con il film "Più duro è, più forte cade", in cui Cliff interpretava Ivan Martin, giovane musicista alle prese con il mondo corrotto della musica giamaicana. La pellicola divenne un cult internazionale, contribuendo a diffondere il reggae negli Stati Uniti e in Europa. La colonna sonora del film, contenente successi come "You Can Get It If You Really Want" e "Many Rivers to Cross", è considerata una delle più influenti nella storia della musica caraibica. Cliff stesso definì il film "la porta che si aprì sul mondo: mostrò da dove veniva davvero questa musica".
Negli anni successivi Cliff continuò a incidere dischi e collaborare con artisti internazionali. Viaggiò in Africa, si avvicinò all'Islam e partecipò a progetti come "Power & the Glory" dei Kool & the Gang (1983). Nel 1985 vinse un Grammy con l'album "Cliff Hanger".
Il suo lavoro è stato riconosciuto anche dallo Stato giamaicano: Cliff ricevette l'Order of Merit, uno dei più alti riconoscimenti culturali, e nel 2010 è stato introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame. Tra le sue ultime produzioni spicca l'album "Rebirth" (2012), salutato come un ritorno alle sonorità dei primi anni Settanta. Cliff si cimentò di nuovo anche nel cinema: nel 1990 apparve nel film "Programmato per uccidere" con Steven Seagal, interpretando il brano "John Crow".
Nonostante l'età e la lunga carriera, ha continuato a esibirsi e a portare il reggae sui palchi internazionali fino a pochi anni fa, mantenendo intatto il suo carisma e la sua energia. Gli ultimi album incisi sono "Rebirth" (2012) e "The Kcrw Session" (2013). (di Paolo Martini)

Ritorna dall'1 dicembre in 28 città italiane la campagna nazionale di prevenzione cardiovascolare 'Truck tour Banca del cuore 2025-2026', promossa dalla Fondazione per il Tuo cuore dell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) e parte del più ampio progetto nazionale di prevenzione cardiovascolare 'Banca del cuore'. Dal primo dicembre - informa una nota - il jumbo truck di Banca del cuore, appositamente allestito, tornerà a fare tappa in tutta Italia per offrire ai cittadini la possibilità di sottoporsi a uno screening cardiologico completo e gratuito che prevede: screening di prevenzione cardiovascolare comprensivo di esame elettrocardiografico e screening aritmico; stampa dell'elettrocardiogramma con tutti i valori pressori e anamnestici presenti su BancomHeart; screening metabolico con il rilievo estemporaneo di 9 parametri metabolici con una sola goccia di sangue: colesterolo totale, trigliceridi, colesterolo Hdl, rapporto colesterolo Hdl/Ldl, colesterolo Ldl, colesterolo non Hdl, glicemia fast, emoglobina glicata e uricemia; stampa del profilo glicidico, lipidico, uricemico e del proprio rischio cardiovascolare; consegna del kit di 23 opuscoli di prevenzione cardiovascolare realizzati dalla Fondazione per il Tuo cuore; rilascio della card BancomHeart attiva. Durante la permanenza del truck nelle singole città, inoltre, sono previsti dibatti e incontri sul tema della prevenzione e delle malattie cardiovascolari con i cittadini e con i medici locali.
Grazie al progetto Banca del cuore, ideato e coordinato da Michele Gulizia per la Fondazione per il Tuo cuore, a tutti i cittadini che afferiranno al truck verrà consegnata una BancomHeart personale, una card unica al mondo che permette l'accesso 24 ore su 24 al proprio elettrocardiogramma, ai valori della pressione arteriosa, alle patologie sofferte, alle terapie assunte, agli stili di vita praticati e a tutti gli esami cardiologici e di laboratorio eseguiti. Tutti i dati verranno custoditi in una 'cassaforte' virtuale che consente, attraverso una password segreta conosciuta solo dall'utente, di connettersi dall'Italia e/o dall'estero alla Banca del cuore per consultare o scaricare i propri dati clinici ogni volta che lo si desidera, o metterli a disposizione del proprio medico curante o a quello di un pronto soccorso in caso di emergenza sanitaria.
Il truck attraverserà l'Italia e sosterà per 3 giorni nelle più belle piazze nazionali per raggiungere il cuore dei cittadini direttamente a casa loro, ponendo così l'attenzione sulla prevenzione cardiovascolare, spesso considerata in modo ancora troppo superficiale, con l'obiettivo di ridurre le morti cardiache che restano ancora oggi la prima causa di morte nel nostro Paese. Quest'anno le 28 città coinvolte saranno Udine, Guastalla, Roseto degli Abruzzi, L'Aquila, Roma, Cittadella, Rovigo, Montecatini Terme, Firenze, Siena, Terni, Campobasso, Salerno, Bari, Brindisi, Matera, Cosenza, Taverna, Polistena, Catania, Vittoria, Trapani, Cagliari, La Spezia, Torino, Biella, Varese e Trento.
"La Banca del cuore - afferma Michele Massimo Gulizia, responsabile del Settore operativo autonomo Banca del cuore e direttore della Cardiologia dell'ospedale Garibaldi-Nesima di Catania - è il più grande progetto nazionale di prevenzione cardiovascolare in Italia, unico al mondo, che permette ai cittadini italiani di avvantaggiarsi di uno screening cardiovascolare completo, rapido e immediatamente condivisibile con il proprio medico curante o con altri specialisti in tutto il mondo, in tempo reale e con una copertura 24 ore su 24. Rappresenta un modo innovativo per conoscere il proprio stato di salute cardiovascolare e il miglior mezzo per prevenire concretamente l'insorgenza di un infarto al cuore, di una patologia cardiovascolare come l'ipertensione arteriosa, la fibrillazione atriale e lo scompenso cardiaco, e permette inoltre la prevenzione e il controllo del diabete mellito e delle sue complicanze cardiache e neurologiche. Inoltre, la campagna di prevenzione Truck tour Banca del cuore ci consente dal 2017 di andare direttamente a casa degli italiani per svolgere questo importante screening gratuito di prevenzione cardiovascolare, di portata finora mai realizzata nel nostro Paese. Fino a oggi, grazie a questa diffusione capillare, sono state distribuite oltre 84mila BancomHeart ad altrettanti cittadini italiani e probabilmente molte vite sono state salvate a cittadini inconsapevoli a rischio di morte cardiaca improvvisa per anomalie cardiache a trasmissione genetico-ereditaria riscontrate grazie all'esame elettrocardiografico. Il mio augurio è che i cittadini possano sfruttare questa importante opportunità di screening, diventando consapevoli dei propri rischi e adottando stili di vita più sani per proteggere il loro cuore e il loro futuro".
"Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la prima causa di morte a livello globale e nel nostro Paese, con oltre 20 milioni di decessi ogni anno nel mondo - sottolinea Domenico Gabrielli, presidente Fondazione per il Tuo cuore e direttore della Cardiologia dell'ospedale San Camillo di Roma - ma è possibile ridurre drasticamente il rischio attraverso la diagnosi precoce e agendo sui fattori modificabili. Per tale ragione la prevenzione è importantissima e va attuata il prima possibile. L'identificazione delle persone a rischio cardiovascolare è oggi uno degli obiettivi principali della prevenzione primaria al fine di agire tempestivamente sui fattori di rischio modificabili, attraverso il cambiamento dello stile di vita o l'intervento farmacologico laddove necessario".
"Il Truck tour Banca del cuore, che anche quest'anno vede il coinvolgimento a titolo gratuito dei cardiologi ospedalieri Anmco, rappresenta una preziosa opportunità per tutti i cittadini che desiderano sottoporsi a uno screening cardiologico completo - commenta Massimo Grimaldi, presidente Anmco e direttore della Cardiologia dell'ospedale F. Miulli di Acquaviva delle Fonti (Bari) - Con questa iniziativa desideriamo riaffermare con forza l'importanza cruciale della prevenzione come strumento fondamentale per contrastare questa epidemia silenziosa e migliorare la salute pubblica, poiché nonostante i grandi progressi della medicina i dati indicano che una percentuale significativa dei decessi per malattie cardiovascolari potrebbe essere evitata attraverso misure preventive ed un'adeguata sensibilizzazione sui fattori di rischio". La campagna sarà attiva anche sui social con l'hashtag #bancadelcuore2025.
La presidente all'Arnas Brotzu: 'le vittime non sono sole'...
Eventi il 25 e 26 novembre in città e nelle scuole...
Guasti linee aeree, appello sindaco di Seulo 'consumare meno'... 
Una richiesta di apertura di pratica a tutela dei magistrati del Tribunale per i minorenni dell'Aquila, a seguito delle dichiarazioni di esponenti politici sul recente provvedimento di allontanamento di tre minori della famiglia che vive nel bosco nel Chietino, è stata presentata al Comitato di Presidenza del Csm.
La richiesta è stata sottoscritta da tutti i consiglieri togati di Palazzo Bachelet, con l'eccezione di Bernadette Nicotra di Magistratura Indipendente, e dai consiglieri laici Ernesto Carbone, Michele Papa e Roberto Romboli. Nel documento si richiama la complessità e la gravosità delle decisioni di protezione dei minori[1], assunte sulla base di atti e valutazioni tecniche e con finalità esclusivamente di tutela. I consiglieri segnalano i rischi di una strumentalizzazione del caso nel dibattito politico e referendario sulla giustizia.
"Il provvedimento in questione, di natura provvisoria, è stato assunto - si spiega nella richiesta di apertura pratica a tutela dei magistrati del tribunale per i minorenni dell'Aquila - nell'ambito di un procedimento nato su impulso della procura minorile, dopo il ricovero dei minori, e all'esito di un'istruttoria durata 13 mesi fondata su relazioni dei servizi sociali e delle forze dell'ordine, su accertamenti tecnici relativi alle condizioni abitative, sulle informazioni sanitarie e sulle complessive condizioni di vita e di relazione dei minori interessati e solo dopo aver reiteratamente cercato di istaurare con i genitori un percorso di socializzazione e sanitario. Esso rientra, dunque, nell'esercizio delle funzioni attribuite dalla legge alla giustizia minorile tipiche attribuzioni dell'autorità giudiziaria minorile e persegue esclusivamente finalità di protezione dei bambini coinvolti".
"A fronte di ciò, alcune dichiarazioni pubbliche hanno definito la decisione come un 'sequestro' di minori, l'hanno qualificata con espressioni fortemente denigratorie e hanno annunciato iniziative ispettive e interlocuzioni dirette con i giudici investiti del procedimento. Tali affermazioni provenienti anche da rappresentanti di pubbliche Istituzioni trascendono - sottolineano i consiglieri - la legittima critica a un atto giudiziario e finiscono per colpire direttamente l'operato dei magistrati del Tribunale per i minorenni, esponendoli a una indebita pressione anche mediatica. In particolare, da alcune dichiarazioni appare del tutto ignorata la natura delle decisioni di protezione dei minori, che spesso incidono in modo doloroso sulla vita delle famiglie e sono gravose anche per i magistrati chiamati ad assumerle".
"La giurisdizione, soprattutto in ambito minorile, opera in un quadro di legge complesso, sulla base di atti e di elementi tecnici, componendo interessi tutti meritevoli di rispetto: la libertà delle scelte educative dei genitori, il diritto dei bambini alla sicurezza, alla salute, alla socialità e alla riservatezza. La semplificazione di tale complessità in formule polemiche, che presentano l'intervento giudiziario come un sequestro o una violenza di Stato, finisce per minare la fiducia nella magistratura ed esonda in un'inaccettabile delegittimazione personale dei giudici titolari del procedimento (che hanno poi un immediato riflesso in gravi e scomposti attacchi attraverso i social, circostanza ormai quasi ricorrente: si pensi anche alle vicende che hanno recentemente riguardato il Tribunale dei Minorenni di Roma). Preoccupa, inoltre, che questa vicenda venga evocata in connessione con la prossima consultazione referendaria in materia di giustizia, che nulla ha a che fare con il caso in esame. Dovrebbe essere interesse di tutti, istituzioni politiche e istituzioni di garanzia, che il confronto sui referendum si sviluppi sul terreno delle opzioni normative e delle ragioni di merito, senza piegare a fini di propaganda casi concreti che riguardano minori e che sono ancora oggetto di valutazione giudiziaria", si legge nella richiesta.
Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
Sarda News - Notizie in Sardegna
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Per proporre i tuoi feed o un contenuto originale, scrivici a info@sardanews.it
Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM
o su Facebook https://www.facebook.com/sardanotizie



