(Adnkronos) - La Serie A torna in campo e c'è subito il big match tra Juventus e Inter. Oggi, sabato 13 settembre, i bianconeri ospitano i nerazzurri allo Stadium in un derby d'Italia che promette spettacolo. La squadra di Tudor arriva a punteggio pieno al grande appuntamento, mentre i nerazzurri sono già chiamati alla reazione dopo il brutto ko rimediato contro l'Udinese. Calcio d'inizio alle 18 e match visibile in diretta e in streaming su Dazn, ma anche su Sky Sport (canale 214) per gli abbonati a Sky con Zona Dazn.
Curiosità. Il derby d'Italia è l'occasione per un debutto storico. Quello della Refcam, uno strumento che permetterà ai tifosi di sapere cosa vede l'arbitro in campo. Si tratta di una telecamera ultramoderna che consente di assistere all’evento-partita dal punto di vista privilegiato del direttore di gara.
Leggi tutto: Serie A, oggi Juve-Inter - La partita in diretta
(Adnkronos) - "È bellissimo lavorare con Gerry Scotti, un colosso, un simpaticone", così Samira Lui ospite oggi, sabato 13 settembre, a Verissimo ha parlato del suo rapporto con il conduttore televisivo, con cui lavora al fianco ne 'La ruota della fortuna', il game show di Canale 5 che sta riscuotendo un enorme successo.
La valletta ha raccontato di essere cresciuta in campagna con i nonni: "Sono stata molto fortunata, loro sono stati i miei pilastri. Sono sempre stata con i piedi per terra ma ho sempre sognato di fare televisione e piano piano la vita mi ha portato qui", ha ammesso con orgoglio.
Samira, legatissima alla mamma Doretta, ha parlato a Silvia Toffanin del loro rapporto speciale: "Io sono davvero fortunata a essere stata cresciuta da una famiglia grandissima, formata solo da mia mamma, ma comunque grandissima", ha detto sciogliendosi in un pianto.
L'amore è un tassello fondamentale nella vita di Samira, legata sentimentalmente a Luigi Punzo da 7 anni: "È geloso però non me lo fa pesare, mi stima tanto e si fida di me. Mi rispetta come persona e come fidanzata", ha raccontato.
Il papà della showgirl è andato via di casa prima che lei nascesse. A Verissimo, Samira ha raccontato di non averlo mai conosciuto: "Ci siamo sentiti prima del mio ingresso al Grande Fratello. Non l'ho mai incontrato, non ho sofferto molto perché ho comunque una bellissima famiglia al mio fianco. Ma spero un giorno di poterlo incontrare".
Leggi tutto: Verissimo, Samira Lui: "Gerry Scotti è un colosso, sono davvero fortunata"
(Adnkronos) - "Oggi nello spazio c'è un far west, ci sono stati satelliti partiti inizialmente per delle sperimentazioni, poi sono diventate costellazioni, poi sono diventate aziende private, che proponendosi di sostenere servizi importanti, come il monitoraggio, la sorveglianza, le comunicazioni, e poi sono diventate indirettamente fondamentali per la militarizzazione di alcune attività. E ora è diventato più complicato tutto, perché ci sono privati che incidono su attività militari e Stati che non hanno nemmeno la possibilità di avere, tra virgolette, le stesse armi alla pari, perché la regolazione internazionale in parte non glielo consente. Quindi è arrivato il momento di aprire una discussione molto seria, anche qui non c'è colore politico, destra e sinistra, c'è in ballo la capacità del nostro Paese di essere all'altezza delle sfide che abbiamo di fronte. Io penso che serva un Wto dello spazio e vada fatto con una certa velocità e una certa urgenza". Così Francesco Boccia, capogruppo Pd al Senato, intervistato da Adnkronos/Labitalia a Bisceglie a margine di Digithon, la maratona digitale da lui ideata e giunta alla decima edizione.
Secondo il capogruppo del Pd oggi sullo spazio "non c'è una regolazione e l'Europa è ferma, l'Italia è immobile e la Russia fa quello che vuole, così come gli Stati Uniti, così come la Cina. Questo tema, del Wto dello spazio, è un tema molto serio. Poi se vogliamo partire dall'Europa meglio, almeno partiamo".
Infatti per Boccia "c'è una mancanza di regole globali sul traffico spaziale, non c'è nessun meccanismo equo per distribuire orbite e frequenze in Italia, è una cosa che dobbiamo fare in Italia e in Europa. C'è un vuoto di responsabilità e assicurazioni in caso di incidenti tra i privati. Cosa succede in questi casi? Al momento manca una regolazione chiara, c'è un'assenza di obblighi vincolanti sulla sostenibilità orbitale. E ci sono regole inesistenti anche sulle sperimentazioni private nello spazio, come abbiamo visto qui a Digithon quest'anno, perché ci sono start up che ci chiedono regole chiare su sperimentazioni che stanno provando a fare, ma nessuno gli dice se possono farle o non possono farle, per esempio come quella della gestione dei dati in volo", conclude.
(dall'inviato Fabio Paluccio)
Leggi tutto: Spazio, Boccia (Pd): "C'è far west, agire con urgenza per Wto"
(Adnkronos) - "Oggi il gruppo Poste Italiane si può considerare una grande piattaforma di servizi per il Paese, valiamo in termini di impatto sull'economia del Paese circa mezzo punto di Pil, perché siamo anche il più grande datore di lavoro del Paese con 122.000 colleghi che lavorano in tutta Italia. Un'azienda con le nostre caratteristiche, che ha una rete anche distributiva di 13.000 uffici postali e ha 40.000 colleghi che fanno ancora il mestiere del portalettere e sono a supporto della rete logistica, non poteva considerare l'impiego dell'intelligenza artificiale se non con un approccio 'human first'. Quindi considerando le potenzialità della tecnologia in particolare dell'ia a supporto, a complemento, nel coadiuvare quella che è l'operatività dei nostri colleghi". Così Carlo Rosini, ceo di Postel Spa, società di Poste Italiane, intervenendo al panel 'Ai: rivoluzione o evoluzione? Focus su physical e sovereign ai', alla giornata conclusiva di Digithon a Bisceglie.
"Noi siamo tra quelli che hanno redatto -ha continuato Rosini- un manifesto sull'Ai, tra l'altro coinvolgendo anche personalità di spicco come padre Benanti, consigliere del Papa per l'intelligenza artificiale, quindi abbiamo voluto declinare che l'Ai c'è, ci sarà, nelle nostre vite, ci sarà nella nostra azienda con un utilizzo legale, etico e sicuramente consapevole. E su questo abbiamo fatto un grande sforzo anche di ingaggio di tutti i nostri dipendenti", ha sottolineato.
E Rosini ha sottolineato che "abbiamo veramente diversi utilizzi che stiamo iniziando a fare dell'Ai per quanto riguarda soprattutto l'automazione di processi non solo interni ma anche di interazione con la nostra clientela. Oggi noi forse siamo più conosciuti per la rete fisica degli uffici dove tuttora circa 960.000 persone entrano tutti i giorni mediamente, ma abbiamo decine di milioni di interazioni sui canali virtuali, social, digitali con i nostri clienti. Quindi era importante riuscire a avere un utilizzo dell'Ai che migliorasse anche l'interazione con i clienti", ha spiegato.
"Parlo dell'utilizzo di Chatbot -ha continuato- piuttosto di accesso a informazioni tramite i canali digitali. Da questo punto di vista non solo ci siamo focalizzati sul fronte dell'interazione dei servizi, ma anche in termini di automazione dei nostri processi core. Penso ad esempio all'utilizzo dell'Ai a supporto dei colleghi della logistica e di tutto quello che è un mondo di trasporti e di infrastrutture che oggi ci permette di governare forse una tra le reti più grandi del Paese e con dei partner, ne cito uno su tutti Amazon, che ci utilizzano per poi consegnare i pacchi a tutti i cittadini".
"Quindi sicuramente -ha aggiunto Rosini- abbiamo delle aree su cui ci stiamo focalizzando anche nell'ambito di alcuni processi interni di natura amministrativa di back office, per un po' ampliare quella che è l'utilizzo dell'Ai e anche supportare una riduzione di operatività, magari a meno valore aggiunto per i colleghi per poterli dedicare attività di natura diversa", ha sottolineato Rosini concludendo che "tutte queste applicazioni molto concrete le facciamo a supporto di, e non con un effetto sostituzione" del lavoratore.
(Adnkronos) - Con la crescita dell'intelligenza artificiale "non c'è tanto un tema di rallentamento e perdita dei posti di lavoro, l'abbiamo misurato con i nostri esperti in econometria, quanto la necessità di formare nuove competenze, nuovi mestieri che oggi non esistono, ad esempio specialisti in cyber security. E ci sarà sicuramente sempre più la necessità della collaborazione uomo-macchina". Così Giuseppe Perrone, partner, technology consulting ai&data leader, EY Italy intervenendo al panel 'Ai: rivoluzione o evoluzione? Focus su physical e sovereign ai', alla giornata conclusiva di Digithon a Bisceglie.
Secondo Perrone allo stesso tempo "ci sono degli altri lavori, quelli manuali, quelli ad alto rischio, quelli che lavorano su determinate filiere dove la manualità era essenziale per poter condurre determinate attività che evidentemente subiranno una riduzione".
E per Perrone "rispetto al tema delle skill, quindi quali saranno le competenze del futuro, c'è sicuramente la necessità di questa collaborazione uomo-macchina. Non si può prescindere anche nello sviluppare le soluzioni digitali dal pensare e disegnare user interface e user experience in cui venga esaltata questa collaborazione uomo-macchina, che cambia completamente le modalità con cui noi interagiamo oggi su una pagina web, perché sarà un modo di lavorare e di interagire completamente diverso", sottolinea.
E Ey sta portando avanti diversi progetti innovativi in materia. "Stiamo facendo una sperimentazione -spiega Perrone- con una delle principali aziende italiane sul tema dell'advanced manufacturing per portare un umanoide, che abbia capacità decisionale, in cantiere per saldare alcune componenti all'interno di una nave. Questo che cosa vuol dire? Che non mancherà l'umano a fianco all'umanoide, ma i due dovranno collaborare, dovranno fidarsi l'uno dell'altro, fidarsi di una macchina che interagisce, che ha delle sembianze, che si muove all'interno di un perimetro sarà una cosa molto complessa e quindi bisognerà supportare questo percorso", conclude.
Leggi tutto: Ia, Perrone (Ey): "No perdita posti lavoro, ma sempre più collaborazione uomo-macchina"
(Adnkronos) - Gravissimo incidente stradale oggi 13 settembre a Belpasso, in provincia di Catania. Il bilancio è pesantissimo: due morti ed un ferito non grave. A scontrarsi in via Calatafimi sono stati due mezzi: una Fiat Panda ed uno scooter. A perdere la vita sono stati i rispettivi conducenti dei mezzi, un anziano di 80 anni ed un 16enne del posto. Si sono rivelati inutili i soccorsi.
Sul posto sono giunti i sanitari del Servizi 118 con le ambulanze che avevano richiesto l’intervento dell’eliambulanza ma il velivolo ha poi fatto rientro in sede senza trasportare nessun paziente. Le vittime sono decedute sul posto dell’incidente. Ad operare sul posto per i rilievi e la gestione del traffico veicolare, i Carabinieri e la Polizia Locale.
Leggi tutto: Incidente nel Catanese, scontro auto-scooter: 2 morti e 1 ferito
(Adnkronos) - Anna Tatangelo aspetta una femminuccia e si chamerà Beatrice. La cantante lo ha annunciato oggi, sabato 13 settembre, ospite a Verissimo in cui ha parlato delle emozioni che sta vivendo nel corso della sua gravidanza, la seconda dopo Andrea, nato dall'amore con Gigi D'Alessio.
"Ricevo amore e dono amore. Sto vivendo una gravidanza tranquilla e serena, sono davvero felice", ha spiegato Anna Tatangelo che poi ha rivelato in anteprima il sesso del bambino. "Non sono gemelli, voglio dirlo subito", ha scherzato. La cantante ha speso delle parole anche per la mamma scomparsa nel 2023: "Sono sicura che c'è il suo zampino, lei avrebbe tanto voluto una femminuccia nella nostra famiglia", ha aggiunto.
Tatangelo ha parlato, pubblicamente per la prima volta, del suo compagno Giacomo, futuro papà di Beatrice: "Lui non fa parte del mondo dello spettacolo, questo per me è un valore aggiunto. Sono stata abituata a dovermi giustificare a parlare della mia vita, ora nutro massimo rispetto nei suoi confronti e voglio tenere riservata la mia vita privata in qualche modo", ha aggiunto. "Ci siamo trovati", ha detto la cantante con gli occhi lucidi.
Leggi tutto: Verissimo, Anna Tatangelo: "Aspetto una femminuccia". Le parole sul compagno Giacomo
(Adnkronos) - Nel cuore di Bologna, sotto le logge del Pavaglione, il cortile dell’Archiginnasio si è trasformato in un luogo di commozione ma anche di ironia per l'ultimo saluto a Stefano Benni. È qui che oggi, dalle 11 alle 17, si tiene la camera ardente dello scrittore, poeta, umorista e voce inconfondibile della letteratura italiana, scomparso martedì scorso all’età di 78 anni dopo una lunga malattia .
L’atmosfera è sospesa tra il dolore e il sorriso, proprio come nei suoi libri. Una lunga fila di persone attraversa il cortile, in silenzio, con lo sguardo basso e il cuore pieno. Lettori di ogni età, dai ragazzi con lo zaino in spalla agli anziani con un libro sottobraccio, si fermano davanti al feretro per un ultimo saluto. Alcuni lasciano fiori, altri citano a voce bassa frasi tratte da Bar Sport o La compagnia dei Celestini. C’è chi piange, chi ride ricordando le sue battute, chi semplicemente resta in silenzio.
Tra i presenti, volti noti e amici di lunga data. Daniel Pennac, lo scrittore francese che Benni aveva fatto conoscere al pubblico italiano, è tra i primi ad arrivare. Il suo discorso è un capolavoro di tenerezza e malinconia: “Lupo, coraggio, che arriviamo tutti tra poco”, dice rivolgendosi all’amico. Pennac racconta di quando Benni voleva aprire uno studio di psicoanalisi per insetti e animali: “Una formica individualista, un cane che non sopportava l’odore del padrone, un elefante complessato per la sua proboscide”. Il pubblico ride e piange insieme.
Accanto a Pennac, il figlio di Benni, Niclas, visibilmente commosso, parla della “marea di testimonianze di affetto” ricevuti in questi giorni. “C’è chi mi ha detto che ha trovato l’amore grazie a un libro di mio padre, chi si è sentito meno solo, chi si è rialzato nei momenti difficili. Alcuni mi hanno persino mandato foto di tatuaggi a forma di fiocco di neve per ricordarlo”.
Presenti anche Alessandro Bergonzoni e David Riondino, amici e compagni di scena, l’editore Carlo Feltrinelli, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e l’assessora regionale Isabella Conti. Feltrinelli ricorda il sodalizio iniziato nel 1980: “Con Stefano abbiamo attraversato mezzo secolo di editoria. I suoi libri hanno dato identità alla nostra casa editrice. Era un longseller, non un bestseller: voleva essere letto a lungo, e lo sarà”.
Nel chiostro del Teatro Arena del Sole, dalle 12 alle 15, si alternano letture ad alta voce delle sue opere. Le parole di Benni risuonano tra le colonne antiche, come se fosse ancora lì, a osservare con ironia il mondo che ha raccontato con passione e rabbia, con poesia e sarcasmo. La camera ardente non è solo un addio, ma una celebrazione. Un rito collettivo che unisce generazioni, stili, pensieri. Bologna lo saluta come si saluta un amico, un maestro, un compagno di viaggio. E mentre il sole filtra tra le arcate, qualcuno sussurra: “Ci vediamo al Bar Sport, Lupo”.
(Adnkronos) - Ancora una bomba esplosa a Latina. Nella notte un ordigno ha svegliato di soprassalto i residenti di viale Guido Rossa, danneggiando la macchina di una donna. Sul posto i carabinieri impegnati nelle indagini.
Quella della notte scorsa è la terza bomba innescata in una settimana all'interno del complesso delle case popolari 'Arlecchino' al centro, secondo le prime ipotesi, di una guerra tra clan per le piazze di spaccio.
Mezz'ora prima della bomba esplosa tra viale Guido Rossa e via Bachelet, i carabinieri sono intervenuti, intorno alle 2 della notte, nei pressi di un bar in un noto centro commerciale a poca distanza. Lì è stata lanciata una bottiglia incendiaria che non ha però colpito la vetrata verso la quale era indirizzata, finendo sul marciapiede antistante, per poi spegnersi senza provocare danni.
“La bomba carta esplosa questa notte in via Guido Rossa è un altro campanello d’allarme che non può essere sottovalutato. Questa volta è stata danneggiata l’auto di una donna, risultata completamente estranea a dinamiche criminali. L’eventuale legame tra l’episodio dinamitardo di questa notte e i precedenti, riconducibili ad una guerra in atto per lo spaccio di sostanze stupefacenti, è al vaglio degli investigatori della Questura e dei carabinieri", dichiara in una nota il sindaco di Latina Matilde Celentano.
"Va comunque sottolineato che il traffico della droga corrode il tessuto sociale e va estirpato con ogni mezzo. Non è solo un problema di ordine pubblico, ma una questione di sicurezza e di dignità per l'intera città. Per questo motivo, continuerò come Sindaco, come istituzione, a collaborare attivamente con tutte le autorità competenti al fine di smantellare la rete crinale che sta creando tensione e paura nella nostra città", conclude.
(Adnkronos) - Ancora una bomba esplosa a Latina. Nella notte un ordigno ha svegliato di soprassalto i residenti di via Guido Rossa, danneggiando la macchina di una donna. Sul posto i carabinieri impegnati nelle indagini.
Quella della notte scorsa è la terza bomba innescata in una settimana all'interno del complesso delle case popolari 'Arlecchino' al centro, secondo le prime ipotesi, di una guerra tra clan per le piazze di spaccio.
“La bomba carta esplosa questa notte in via Guido Rossa è un altro campanello d’allarme che non può essere sottovalutato. Questa volta è stata danneggiata l’auto di una donna, risultata completamente estranea a dinamiche criminali. L’eventuale legame tra l’episodio dinamitardo di questa notte e i precedenti, riconducibili ad una guerra in atto per lo spaccio di sostanze stupefacenti, è al vaglio degli investigatori della Questura e dei carabinieri". E’ quanto dichiara in una nota stampa il sindaco di Latina Matilde Celentano in merito al terzo ordigno esploso da domenica 7 settembre scorso.
"Va comunque sottolineato che il traffico della droga corrode il tessuto sociale e va estirpato con ogni mezzo. Non è solo un problema di ordine pubblico, ma una questione di sicurezza e di dignità per l'intera città. Per questo motivo, continuerò come Sindaco, come istituzione, a collaborare attivamente con tutte le autorità competenti al fine di smantellare la rete crinale che sta creando tensione e paura nella nostra città", conclude.
Leggi tutto: Latina, bomba esplosa nella notte in via Guido Rossa: è il terzo caso in una settimana
(Adnkronos) - Medici italiani scendete dalla torre d'avorio e sporcatevi le mani, mettetevi senza snobismo sui social per combattere le fake news sulla stessa piazza che le diffonde e le amplifica. Suona così l'appello lanciato ai colleghi da Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, intervenuto ieri sera a Rapallo alla manifestazione 'Liguria d'Autore' organizzata da Vis Factor. E' in corso "un attacco criminale alla scienza", denuncia lo specialista, una guerra spesso "manovrata dalla politica" anche sull'onda dei venti che spirano da Oltreoceano. Perché "quello che sta succedendo negli Stati Uniti" con Robert Kennedy Jr. ministro della Sanità "è incredibile" e rischia di paralizzare il progresso medio mondiale, avverte Bassetti.
"Tutto quello che riguarda l'attacco non solo ai vaccini, ma in generale alla medicina, alle evidenze, alla scienza - ha spiegato durante la kermesse ligure - ha dietro qualcuno che ci guadagna in modo diverso con qualche cosa che magari non fa bene altrettanto": proposte di salute e presunte terapie che rischiano non soltanto di non curare, ma peggio ancora di fare danni, ammonisce l'infettivologo. "Nella realtà - ha ribadito - dietro a quegli attacchi secondo me non c'è un singolo, ma ci sono organizzazioni criminali che andrebbero perseguite". Facendolo, però, "evidentemente ne andrebbe dell'algoritmo stesso, del meccanismo delle principali piattaforme social. Levando quegli attacchi cadrebbe il giocattolo" ed ecco che potrebbe esserci "interesse a tenerli vivi".
Come ci si difende? Bassetti è convinto che il modo migliore sia "starci, su questi strumenti. Credo che il ruolo del medico del 2025 sia molto diverso dal ruolo del medico di 25 anni fa - ha sottolineato - perché oltre a curare le persone, che è una cosa che sempre dobbiamo fare tutti, dobbiamo anche divulgare e farlo su quegli strumenti. Se li lasciamo in mano a sciamani e delinquenti, la comunicazione che arriva al cittadino è che è giusto non vaccinarsi perché il vaccino fa venire l'infarto". E' solo un esempio di "quello che gira sui social. Quindi io invito i miei colleghi a farlo sempre di più: a dare messaggi corretti anche via social anziché avere la puzza sotto il naso come molti" sembrano avere, "anche universitari. Bisogna sporcarsi le mani", esorta il primario genovese, dove "sporcarsi le mani vuol dire andare sui social e combattere le fake news anche a quel livello, perché se non lo facciamo continueranno a diffondersi. Ritengo dunque che un ottimo strumento per mettere un freno a 'dottor Google' o alle 'ricette' che arrivano dai social sia quello di starci, sui social, di contrapporci" su queste piattaforme "con quella che è la nostra materia ossia l'evidenza scientifica, gli studi, il nostro lavoro di tutti i giorni". (segue)
(Adnkronos) - Nadia Battocletti medaglia d'argento nei 10mila metri ai Mondiali d'atletica 2025 a Tokyo. L'azzurra chiude in 30'38''23 (record italiano) alle spalle della keniana Beatrice Chebet. La prima giornata della rassegna iridata regala agli azzurri anche la medaglia di bronzo per Leonardo Fabbri nel lancio del peso dopo l'argento di Antonella Palmisano nella 35 km di marcia.
Leggi tutto: Mondiali atletica, Battocletti argento nei 10mila e Fabbri bronzo nel peso
(Adnkronos) - Covid avanza in Italia, complice la variante Stratus (XFG) di Sars-CoV-2 che, come forma ricombinante di altre due versioni del coronavirus pandemico, riesce a sorprendere le difese naturali dell'organismo mostrandosi immunoevasiva e contagiosa. E mentre l'ultimo bollettino pubblicato dal ministero della Salute registra a livello nazionale più di 2.800 positivi a Covid-19 nell'ultima settimana, contro gli oltre 2mila della precedente, già spunta la nuova influenza 2025-2026. Lo annuncia all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco. "In Lombardia, per esempio - riferisce il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell'università Statale di Milano - il 19% dei campioni arrivati alla rete di sorveglianza sono rappresentati da Covid, poi abbiamo un 6% di coronavirus non Sars-CoV-2 è c'è già qualche caso isolato di influenza. Pochissimi casi sporadici - precisa l'esperto - che nemmeno fanno più notizia, tanto si è affinato il nostro sistema di sorveglianza virologica".
Che stagione ci aspetta? "I dati che arrivano dall'Australia - ricorda Pregliasco - non sono confortanti. Le ultime tre stagioni loro, quindi le nostre ultime due e la terza che comincerà a breve, sono state pesanti. L'ultima stagione australiana è stata sostenuta da virus A/H3N2 e B/Victoria, che fanno pensare" anche per l'Italia e in generale per il nostro emisfero "a una prossima stagione influenzale bella pesante". Se quella passata "si è chiusa con oltre 16 milioni di casi, quest'anno saremo lì - prevede il virologo - Ci attendiamo valori paragonabili, con un coinvolgimento dal 15% al 25% della popolazione, quindi fino a 1 italiano su 4 colpito da sindromi simil-influenzali. Oggi sappiamo che nel periodo invernale circola un 'mescolone' di virus respiratori - sottolinea il medico - con anche una rilevanza del virus respiratorio sinciziale Rsv e del Covid, quest'ultimo non sempre sincronizzato alle altre forme. Speriamo dunque che questa attuale risalita del Covid non sia troppo prolungata, come invece è successo lo scorso anno. Poi tutto dipenderà come sempre anche dal meteo, da quanto e per quanto a lungo il freddo sarà intenso", puntualizza Pregliasco.
"L'Istituto superiore di sanità - evidenzia - ha appena pubblicato i dati sui casi gravi dell'ultima stagione influenzale, quando in Italia si sono registrati 601 ricoverati in terapia intensiva e 134 decessi. Dati che rappresentano tuttavia solo punta dell'iceberg del reale impatto dell'influenza e delle sue complicanze, perché non sempre l'infezione viene riscontrata e quindi riconosciuta come elemento determinante o meno del ricovero ospedaliero". Da qui l'importanza della vaccinazione, ribadisce lo specialista considerando che "lo scorso anno abbiamo avuto una copertura del 52,5% degli over 65, con una tendenza alla riduzione". Soprattuto, osserva il virologo, sarà cruciale "la pianificazione della campagna vaccinale, con un coinvolgimento dei fragili da parte dei medici specialisti che possono facilitare la vaccinazione dei loro pazienti. Serve un lavoro di squadra, in modo che ci sia una spinta dolce e gentile alla vaccinazione, con un'offerta vaccinale a misura di paziente, con luoghi vicini e orari comodi per tutti", suggerisce Pregliasco. "Da notare che la circolare ministeriale c'è per l'influenza, ma ad oggi non è uscita quella per Covid", rimarca l'esperto. "L'occasione di combinare le vaccinazioni anti-influenza e anti-Covid non va persa", ammonisce: "E' un elemento fondamentale".
Leggi tutto: Covid avanza e già arriva l'influenza, Pregliasco: "Spuntano i primi casi isolati"
(Adnkronos) - Marco Bezzecchi vince la gara Sprint del Gran Premio di San Marino e della Riviera Romagna. Il pilota italiano dell'Aprilia ha trionfato oggi, sabato 13 settembre, a Misano dopo la pole position conquistata nelle qualifiche della mattinata. Secondo posto per la Ducati Gresini di Alex Marquez, che partiva anche lui dalla prima fila, e terzo per la VR46 di Fabio Di Giannantonio.
Ai piedi del podio un altro azzurro, Franco Morbidelli. Cade invece il leader del Mondiale Marc Marquez, mentre l'altra Ducati di Pecco Bagnaia, che partiva ottavo in griglia, arriva al traguardo della gara corta tredicesima. Dopo la Sprint di Misano Marquez rimane comunque saldamente al comando della classifica pilota rimanendo a quota 487 punti e inseguito dal fratello Alex, che grazie a questo secondo posto sale a 314. Terzo Bagnaia a quota 237.
Leggi tutto: MotoGp, Bezzecchi vince la Sprint a Misano. Cade Marquez, lontano Bagnaia
(Adnkronos) - Partita oggi, sabato 13 settembre, la Global Sumud Flotilla. Le 18 imbarcazioni italiane della missione umanitaria hanno lasciato una a una il porto di Augusta, nel Siracusano, alla volta di Gaza per rompere il blocco di Israele e consegnare aiuti alla popolazione civile della Striscia sotto assedio.
A bordo circa 150 persone. In mare si riuniranno con le sei imbarcazioni provenienti dalla Grecia, con sessanta persone a bordo, e le dieci barche provenienti dalla Tunisia, per un totale di circa 600 persone.
(Adnkronos) - Taylor Swift si ritrova nel mezzo di una battaglia legale tra Blake Lively e Justin Baldoni, protagonisti del film 'It Ends With Us'. La cantante, molto amica di Blake Lively, potrebbe essere costretta a testimoniare, ma solo se il giudice federale Lewis Liman accetterà di prorogare la scadenza per la raccolta delle prove.
La causa, che si sta svolgendo presso il tribunale federale di New York, è nata dopo la controversa promozione del film del 2024. Lively ha denunciato Baldoni e la sua casa di produzione, Wayfarer Studios, per molestie sessuali e diffamazione. Baldoni ha risposto con una controquerela, poi respinta a giugno.
Secondo l’avvocato di Baldoni, Ellyn S. Garofalo, Swift avrebbe accettato di rendere una deposizione tra il 20 e il 25 ottobre, compatibilmente con i suoi impegni professionali. Garofalo ha chiesto al tribunale di modificare il calendario “esclusivamente per consentire la testimonianza della terza parte Taylor Swift”.
Ma l’avvocato di Lively, Michael J. Gottlieb, ha contestato la richiesta, accusando Baldoni di voler coinvolgere Swift per alimentare una strategia mediatica. In una lettera al giudice, Gottlieb ha sottolineato che non esistono prove concrete dell’accordo di Swift a testimoniare e ha definito la richiesta “priva di fondamento”.
Swift, che il 3 ottobre pubblicherà il suo dodicesimo album 'The Life of a Showgirl', ha fatto sapere tramite il suo legale J. Douglas Baldridge che non ha alcun ruolo materiale nella causa. Baldridge, secondo quanto riferisce il sito della Bbc, ha dichiarato che la cantante non ha mai acconsentito a una deposizione, ma che si renderebbe disponibile “solo se costretta dal tribunale”. Ha inoltre precisato che la richiesta è stata comunicata solo tre giorni prima e che l’unico periodo compatibile con l’agenda di Swift sarebbe la settimana del 20 ottobre.
Gottlieb ha inoltre accusato Baldoni di “straordinaria negligenza” e di mancanza di rispetto verso la privacy e gli impegni della cantante. Secondo lui, il team legale di Baldoni non ha contattato l’avvocato di Swift con i dettagli della deposizione fino a pochi giorni prima della richiesta ufficiale.
La tensione tra le parti era già emersa a maggio, quando Baldoni aveva cercato di ottenere messaggi privati tra Lively e Swift tramite un mandato. La richiesta era stata respinta dopo che il team legale di Swift l’aveva definita una “battuta di pesca ingiustificata”. Tuttavia, a giugno, il giudice ha stabilito che le comunicazioni tra le due amiche, riguardanti l’atmosfera sul set del film, sono rilevanti per il caso e possono essere consegnate a Baldoni.
La decisione finale spetta ora al giudice Liman, che dovrà valutare se concedere l’estensione richiesta e permettere la deposizione di Swift. Intanto, la causa continua a suscitare grande interesse mediatico, alimentata da nomi di alto profilo e da una narrazione sempre più intricata.
Leggi tutto: Caso Lively-Baldoni, Taylor Swift deporrà nel processo solo se 'costretta' dal giudice
(Adnkronos) - “Osserviamo, abbastanza sgomenti, il tentativo della destra, e oggi anche di Giorgia Meloni, di incendiare il clima politico con accuse insensate e pericolose all’opposizione. Come Pd, a partire dalla segretaria Elly Schlein, abbiamo espresso sempre parole di dura condanna per ogni tipo di violenza politica". Così i capigruppo del Pd al Senato e alla Camera Francesco Boccia e Chiara Braga e il capo delegazione Pd a Bruxelles Nicola Zingaretti.
"Chiediamo conto noi alla destra, soprattutto in Usa, di mettere al bando le armi che, in mano a estremisti, pazzi e delinquenti uccidono donne, uomini e spesso nelle scuole ragazze e ragazzi. Meloni oggi straparla. Accusarci di chissà quali nefandezze - affermano gli esponenti Dem - serve solo alla destra per coprire il nulla cosmico dell’azione di questo governo. Siamo alla vigilia della quarta manovra di questa legislatura e il Paese è fermo, sotto la minaccia dei dazi dell’amico Trump, con le aziende che invocano misure urgenti, con il rischio della perdita di posti di lavoro, con la sanità pubblica senza risorse e un anno scolastico che sta cominciando con l’ennesimo carolibri. Oggi Giorgia Meloni ha annunciato misure per il ceto medio. La aspettiamo in Parlamento per il confronto. Invece di accusarci per colpe che non abbiamo dimostri di saper governare. Fino ad ora non ci è riuscita”, concludono.
"Con chi ce l’ha la premier Meloni? Perché punta il dito contro l’opposizione? La morte di Kirk è stato un omicidio orribile che va condannato. Invito la presidente del Consiglio, proprio perché ha la massima responsabilità politica e di governo, a chiedere a tutti di non alzare i toni e a non accusare l’opposizione, come stanno facendo i suoi ministri, di essere responsabile della campagna di odio", afferma Angelo Bonelli di Avs. "Io ho sempre preso le distanze dalla violenza e lo faccio anche oggi, ho dato la mia solidarietà alla premier quando ha subito attacchi infami che hanno coinvolto sua figlia. Ma sentirsi accusati di essere alla base del clima di odio che ha portato alla morte di Kirk è un’operazione indegna e gravissima", rileva l'esponente dei Verdi.
"Chiedo alla presidente Meloni - rimarca Bonelli - le minacce che ho ricevuto, tra cui l’invito a uccidermi e messaggi di odio rilanciati dal sindaco Bandecchi, meritano o no la sua attenzione? Io posso passeggiare con mia figlia senza essere insultato e minacciato? È legittimo che il direttore del Tempo, Cerno, mi definisca complice dei terroristi di Hamas con tanto di foto in prima pagina come se fossi un bersaglio? Io le chiedo di invitare tutti ad abbassare i toni per fermare un’escalation che rischia di far male al nostro Paese", conclude.
"La presidente Meloni ha ragione quando riconosce che anche in Italia il clima sta diventando insostenibile. Anch’io, come lei, sono inorridito davanti alle manifestazioni di esultanza per l’assassinio di Charlie Kirk, un giovane padre di famiglia con le sue idee sulle cose della vita, da accettare e condividete oppure rifiutare - dichiara Osvaldo Napoli della segreteria nazionale di Azione - . Ma tutto è diventato fuori misura. Il discorso pubblico si misura non più per le proposte e le idee, ma per la forza che mettiamo nel denigrare, deridere e umiliare un avversario. Il sarcasmo lasciato cadere a piene mani per criticare un avversario intossica il linguaggio dei social e quello della politica. E tutto è iperbolico. Chi ha ucciso Kirk pensando di uccidere le sue idee è un assassino fanatico, privo di idee che se le avesse avute avrebbe sfidato Kirk a un confronto".
Ma, prosegue, "se per contestare l’esito del voto qualcuno decise di dare l’assalto al Congresso americano, e lanciare nella mischia un manipolo di violenti, non stava forse sdoganando l’idea che con la violenza e la prevaricazione si può ottenere quello che è stato liberamente negato nelle urne? Il punto è che la politica, non solo Meloni, fatica a riconoscere i limiti della propria azione e fatica soprattutto a riconoscere l’importanza di concedere all’avversario quello che noi ci aspetteremmo da lui: il reciproco contegno nell’uso della parola, il reciproco rispetto della dignità, insomma la condivisione di quei valori minimi grazie ai quali esiste una grammatica comune. Sono questioni che riguardano tutta la politica, diventano irrisolvibili quando si pensa che esse riguardino soltanto i nostri avversari", conclude.
(Adnkronos) - "A che punto siamo per Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina? Siamo arrivati, il 6 febbraio 2026 è domani e i pochi giorni che mancano corrono ben oltre le 24 ore". Insomma, il futuro è qui. Così ha parlato il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, a margine dell’evento ‘Per lo sport femminile si può fare molto di più’, nella 12esima edizione de ‘Il tempo delle donne’ a Milano. "Nel febbraio 2028 - ha aggiunto - ospiteremo le Olimpiadi invernali giovanili e ragazzi e ragazze di tutto il mondo, dai 15 ai 18 anni, verranno in Italia. Gli stimoli organizzativi, ma anche legati all’eredità di questi grandi eventi, non mancano. Non c'è cosa peggiore che far passare questo tempo e non lasciare niente".
Per Abodi, le Olimpiadi sono "una marea che copre tutto di entusiasmo, di passione, di tensione organizzativa. Quando si ritira la marea dobbiamo vedere cosa resterà dal punto di vista degli impegni, dell'offerta di sport e socialità in questa città e in tutte le città di questo perimetro, il più grande della storia dell'olimpismo, visto che comprende due regioni, due province autonome. È l'unica vera e profonda ragione degli investimenti che stiamo facendo. Cosa resterà".
Il ministro ha parlato anche di un tema centrale per la città di Milano: "Quali effetti potrebbe avere la vendita di San Siro? Sulle Olimpiadi nulla, il programma olimpico che riguarda San Siro è definito. La cerimonia inaugurale sarà giustamente celebrata e sarà un evento straordinario, planetario. Non voglio anticipare nulla, ma la cerimonia inaugurale ci collegherà con il resto dei luoghi simbolo delle Olimpiadi di Milano Cortina e raggiungerà il mondo. Io auspico soprattutto che Milano e l'Italia, grazie a Milano, abbiano un nuovo stadio moderno. Ne avvertiamo l'esigenza, ci è stato segnalato in maniera molto chiara e inequivocabile anche dalla Uefa".
Il ministro ha aggiunto: "Bisogna avere rispetto della storia da un lato, ma anche rispetto del futuro dall'altro. Il futuro negli altri paesi è già arrivato e in Italia fa fatica. A Milano c'è questa dimostrazione di fatica di affermare i principi del futuro, ovvero uno stadio moderno, accessibile, funzionale che consenta di rispondere alle esigenze non soltanto del calcio, ma dell'intrattenimento in senso generale. San Siro è stato ed è storia insieme ad altri stadi iconici della nostra nazione, ma non è la prospettiva. Io credo che si debba saper coniugare il rispetto per il passato con questa voglia irrefrenabile di futuro. Spero che i club abbiano definitivamente la possibilità di esprimere tutta la capacità di investimento oltre alla creatività, che non mancherà in un nuovo San Siro che nasca in quell'area e che consenta allo sviluppo urbano di trovare anche in quell'elemento un fattore di pregio”.
A breve, il consiglio comunale di Milano si esprimerà sulla vendita a Milan e Inter: "Rispetto le posizioni di tutti. Non entro – dice Abodi - nel merito delle scelte del consiglio comunale, che quindi deve esprimersi come ritiene più opportuno ma auspico fortemente che un nuovo San Siro nasca".
(Adnkronos) - Carlos Alcaraz torna ad allenarsi. Dopo la vittoria agli Us Open 2025, dove ha battuto Jannik Sinner in finale e si è ripreso il primo posto nel ranking Atp, il tennista spagnolo è tornato in campo in vista dell'ultima parte di stagione. Nonostante abbia deciso di non rispondere alla chiamata della Spagna, impegnata in Coppa Davis contro la Danimarca per raggiungere un posto nelle final 8 di Bologna, appuntamento a cui l'Italia arriverà da campione in carica, Alcaraz si è rivisto in un campo indoor con tanto di nuovo look.
Dopo il trionfo a New York infatti, quando Carlos aveva sfoggiato un'inedita rasatura, Alcaraz ha deciso di tingersi i capelli di biondo e per la prima volta il tennista è stato immortalato dal direttore del centro sportivo di Murcia, città natale dello spagnolo, Antonio Hernandez, in campo con il nuovo look. E il video, ovviamente, è diventato subito virale.
Leggi tutto: Alcaraz, ritorno in campo con... i nuovi capelli biondi
(Adnkronos) - Da oggi riapre il tratto di via Trionfale chiuso lo scorso giugno per permettere i lavori del progetto 'Adduttrice Ottavia-Trionfale'. Un cantiere a tempo di record visto che è stato terminato con un mese di anticipo rispetto al cronoprogramma e prima dell’avvio dell’anno scolastico a Roma. L’intervento è stato realizzato da Acea Ato 2 e Acea Infrastructure. Dopo la riapertura di via Trionfale, nel tratto da via Giuseppe Taverna a viale dei Monfortani, proseguono i lavori per potenziare l’infrastruttura idrica: restano chiuse via dell’Acquedotto Paolo dall'incrocio con via Trionfale fino al civico 14 e viale dei Monfortani, dall’incrocio con via Trionfale fino al civico 11. Sarà comunque sempre garantito il passaggio pedonale per consentire l’accesso alle abitazioni e alle attività commerciali presenti. Per limitare gli impatti sulla circolazione e ridurre i disagi per i cittadini e i commercianti, è sempre a disposizione, gratuitamente, un parcheggio in via De Gubernatis, con 126 posti auto.
“Abbiamo concluso questa fase dei lavori con un mese di anticipo. L’intervento di Acea Ato 2 permetterà di potenziare il trasporto della risorsa idrica dagli acquedotti principali alle condotte di rete, che sono dirette al centro della città e a tutti i quartieri a ovest di Roma fino al litorale, per un bacino di utenza di circa un milione di persone”, dichiara il presidente di Acea Ato 2 Marco Salis. L’assessore ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture di Roma Capitale Ornella Segnalini dichiara che “la riapertura di oggi, in anticipo rispetto al cronoprogramma, è il frutto di una strategia condivisa per ridurre al minimo i tempi degli interventi. Oggi riapriamo una strada fondamentale per la circolazione della zona. Ringrazio Acea per il lavoro fatto su questo importante cantiere e auspichiamo che i lavori che insistono su questo quadrante possano chiudere il prima possibile, per far sì che si torni alla normale gestione della viabilità. La collaborazione e la condivisione sono il metodo giusto per avviare e completare i cantieri arrecando il minor disagio possibile ai cittadini”.
L’'Adduttrice Ottavia-Trionfale' è un’opera dal valore complessivo di oltre 94 milioni di euro, in parte finanziata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) tramite il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, che prevede la realizzazione di una nuova linea di collegamento dal Centro Idrico di Ottavia al nuovo Centro Idrico denominato 'Pineta Sacchetti' per una lunghezza complessiva pari a 5,2 Km. L’opera è strategica e necessaria per potenziare e garantire la disponibilità dei fabbisogni idrici futuri della Capitale. Sono previste lavorazioni complesse, con la posa di tubazioni che raggiungono anche i 2,5 metri di diametro. La durata complessiva del progetto è stimata in 24 mesi, con fine prevista per il mese di marzo 2026. I cittadini saranno costantemente aggiornati sulle tempistiche e l’avanzamento dei lavori. Per ogni approfondimento è possibile consultare la pagina dedicata del sito: https://www.gruppoacea.it/innovazione/pnrr-grandi-opere-acea/acquedotti-grandi-opere/adduttriceottavia-trionfale.