(Adnkronos) - Brad Pitt derubato. È stata svaligiata la casa dell'attore nel quartiere di Los Feliz a Los Angeles. Il colpo, che sarebbe stato messo a segno da tre persone, sarebbe avvenuto mercoledì intorno alle 22:30, secondo quanto riferito dal Dipartimento di Polizia di Los Angeles.
Pitt non era in casa in quel momento. Non è chiaro se invece fosse presente la sua ragazza, Ines de Ramon. Gli investigatori hanno riferito a NBC News che i ladri hanno scavalcato la recinzione anteriore per entrare e che hanno rubato una quantità imprecisata di oggetti. Già diverse celebrità hanno visto le proprie case nell'area di Los Angeles scassinate negli ultimi anni. Tra queste, l'ex fidanzata di Pitt, Jennifer Aniston, così come le coppie formate da Nicole Kidman e Keith Urban e Tom Hanks e Rita Wilson. Non è chiaro se i furti siano collegati.
Leggi tutto: Brad Pitt derubato, svaligiata la mega villa a Los Angeles
(Adnkronos) - Il Giappone ha giustiziato un uomo soprannominato il 'killer di Twitter', condannato per l'omicidio e lo smembramento di nove persone, per lo più donne. L'annuncio è stato fatto dall'emittente pubblica NHK e altri media: si tratta della prima volta dal 2022 che il Paese esegue la pena capitale. Il Ministero della Giustizia non ha confermato l'avvenuta esecuzione all'Afp.
Takahiro Shiraishi, 34 anni, è stato impiccato venerdì presso il carcere di Tokyo. Era stato condannato a morte nel 2020 dopo essersi dichiarato colpevole di aver ucciso nove persone: otto donne e un uomo.
Shiraishi è stato arrestato nell'ottobre 2017 dopo che la polizia ha perquisito la sua abitazione nella città di Zama, nella prefettura di Kanagawa, alla periferia di Tokyo, per indagare sulla scomparsa di una donna di 23 anni che aveva espresso pensieri suicidi sui social media, tra cui Twitter, ora noto come X.
Come riportato all'epoca da TV Asahi, affiliata alla Cnn, citando fonti della polizia, nella stanza di Shiraishi sono stati trovati tre frigoriferi portatili e cinque contenitori contenenti teste e ossa umane con la carne raschiata via.
Il caso ha tenuto viva l'attenzione della nazione per anni e ha suscitato preoccupazioni circa l'uso dei social media. Secondo quanto hanno riferito NHK e TV Asah, citato documenti giudiziari, le nove vittime avevano un'età compresa tra i 15 e i 26 anni, avevano pubblicato online di volersi suicidare e sono state successivamente contattate da Shiraishi.
Utilizzando un nickname che può essere tradotto liberamente come 'boia', Shiraishi li invitò nel suo appartamento a Zama, promettendo di aiutarle a morire, ha riferito l'agenzia di stampa Jiji, citando l'atto d'accusa.
Shiraishi si è dichiarato colpevole degli omicidi, affermando in tribunale di averle uccise per soddisfare i propri desideri sessuali. È stato dichiarato colpevole nel dicembre 2020 di aver ucciso, stuprato e smembrato le nove vittime, e di aver conservato i loro corpi nel suo appartamento. L'avvocato di Shiraishi ha presentato ricorso contro la sentenza presso l'Alta Corte di Tokyo, ma in seguito ha ritirato l'appello e la sentenza è stata resa definitiva.
Dopo la notizia dell'esecuzione, il padre di una delle vittime di Shiraishi ha dichiarato alla NHK che avrebbe preferito vederlo "trascorrere la sua vita a riflettere sui crimini commessi, piuttosto che perderla semplicemente con la pena di morte".
Secondo quanto riportato dalla NHK, l'esecuzione di Shiraishi è la prima da luglio 2022. In Giappone, la pena di morte viene eseguita tramite impiccagione, e le date delle esecuzioni non vengono rese pubbliche fino a dopo l'esecuzione. Le esecuzioni sono avvolte nel segreto, con scarso o nessun preavviso, e le famiglie e gli avvocati vengono solitamente avvisati solo dopo l'esecuzione.
Leggi tutto: Giappone, giustiziato il 'killer di Twitter': prima condanna a morte dal 2022
(Adnkronos) - Nel 2023 il valore totale delle merci contraffatte intercettate dalla dogana europea è aumentato del 77% rispetto all’anno precedente. Catawiki - il marketplace leader per oggetti speciali - condivide dati esclusivi relativi ai beni rifiutati per dubbi sull’autenticità sulla piattaforma, alle categorie più colpite e alcuni consigli pratici dei suoi esperti per riconoscere gli oggetti autentici.
Con l’aumento della popolarità e del valore degli oggetti da collezione, cresce anche l’interesse da parte dei contraffattori. Solo nel 2024, il numero di articoli respinti dagli esperti Catawiki per motivi di autenticità a livello globale è aumentato del 20% rispetto a due anni prima. In termini monetari, questi articoli contraffatti corrispondono a un valore stimato di oltre 10 milioni di euro, un livello di protezione proattiva che pochi altri marketplace sono in grado di offrire. In Italia, questa cifra equivale a un valore superiore a tre milioni di euro.
Le categorie legate allo sport, alla musica e alla moda, risultano essere tra le più colpite. In Italia, nel 2024, Catawiki ha respinto la percentuale più alta di falsi nelle seguenti categorie: memorabilia calcistici: 8,90%; Memorabilia musicali: 8,06%; accessori moda: 5,56%; memorabilia sportivi: 5,53%; borse: 5,34%; scarpe e sneaker: 3,60%.
In termini di crescita annua dei falsi rilevati, le carte Pokémon registrano il balzo più significativo (+172,60%), seguite da: penne e accendini: +114,41%; memorabilia calcistici: +58,20%; gioielli: +44,82%; scarpe e sneaker: +30,49%; vino: +28,26%. I dati confermano che gli oggetti di lusso e da collezione, proprio perché di alta qualità e molto richiesti, sono tra i più bersagliati dai falsari.
La tutela della qualità comincia da un processo di selezione rigoroso. Ogni oggetto inviato a Catawiki viene analizzato digitalmente da uno dei centinaia di esperti interni, ognuno specializzato in una categoria. Gli esperti verificano attentamente le foto e la documentazione fornita dal venditore, applicano linee guida stringenti e utilizzano strumenti digitali interni ed esterni per accertarsi dell’autenticità. Nel raro caso in cui un oggetto risulti non autentico, gli acquirenti sono protetti dal sistema Catawiki Buyer Protection, che prevede cancellazione e rimborso completo.
Su milioni di oggetti speciali venduti sulla piattaforma nel 2024, solo lo 0,02% è stato cancellato (e rimborsato) per problemi legati all’autenticità. “La contraffazione è una realtà sfortunata ma in crescita, e facciamo tutto il possibile per contrastarla. Su Catawiki abbiamo tolleranza zero verso gli oggetti contraffatti e affrontiamo il problema con strumenti solidi e competenze approfondite," ha dichiarato Ravi Vora, ceo di Catawiki. “Combinando intuito ed esperienza umana con la tecnologia, rileviamo più falsi che mai e alziamo continuamente l’asticella della qualità. I dati dimostrano che siamo sulla strada giusta e continueremo a investire per restare un passo avanti".
Le sneaker esclusive sono un esempio emblematico di quanto sia cruciale la competenza nel riconoscere autenticità e valore. “Le sneaker uniscono domanda elevata, collezionismo e potenziale di rivendita, il che le rende un obiettivo crescente per i falsari” afferma Lorenzo Altimani, esperto moda di Catawiki.
Ecco i consigli principali dell’esperto per evitare truffe: esamina l’esterno e la forma generale, la scarsa qualità artigianale è spesso un chiaro segnale. Le sneaker originali presentano cuciture strette e regolari, curve ben definite — specialmente sul tallone, sull’intersuola, nella zona della perforazione e sulla punta. Le contraffatte spesso mostrano cuciture irregolari, tensione del filo debole o pannelli disallineati. Attenzione a curve approssimative o elementi che non combaciano perfettamente. Controlla le etichette interne e i numeri seriali: i falsi spesso “cadono” quando si tratta dei dettagli interni come l’etichetta sulla linguetta. Nelle autentiche le etichette sono pulite, con font coerenti, spaziatura uniforme e QR code che rimandano al prodotto corretto. Nelle false le etichette appaiono scadenti, con spessori di font sbagliati, testo disallineato o QR code che portano a pagine non correlate.
La qualità di produzione dell’interno della scarpa è tra gli aspetti più difficili da imitare. Autentiche: presentano cuciture pulite e precise sotto la soletta, soprattutto vicino alla curvatura del tallone. False: fili disordinati, cuciture affrettate, finiture irregolari. Anche i falsi meglio realizzati spesso trascurano questi dettagli nascosti. Evita venditori privati non verificati. Su Catawiki, ogni paio viene accuratamente esaminato digitalmente da esperti interni, grazie a una combinazione di tecnologia e competenze consolidate nel settore, prima di essere messo all’asta
Leggi tutto: Contraffazione, Catawiki: nel 2024 bloccati da nostri esperti articoli per oltre 10 mln
(Adnkronos) - Si è chiusa la fase a gironi del Mondiale per Club. Tra sorprese e ovvie conferme tra le squadre qualificate, il tabellone del torneo avanzerà ora con gli ottavi di finale. L'Italia ha ancora grandi speranze su Juventus e Inter, entrambe qualificate. Ci sono poi quattro squadre brasiliane, due inglesi, due tedesche, una francese, una messicana, una spagnola, un'americana, una portoghese e un'araba. Ecco il programma e dove vederla in tv e streaming.
Ecco il programma degli ottavi di finale del Mondiale per Club:
28 giugno alle 18 a Philadelphia: Palmeiras-Botafogo
28 giugno alle 22 a Charlotte: Benfica-Chelsea
29 giugno alle 18 ad Atlanta: Psg-Inter Miami
29 giugno alle 22 a Miami: Flamengo-Bayern
30 giugno alle 21 a Charlotte: Inter - Fluminense
1° luglio alle 3 a Orlando: Manchester City-Al Hilal
1° luglio alle 21 a Miami: Real Madrid-Juventus
2 luglio alle 3 ad Atlanta: Borussia Dortmund- Monterrey .
I quarti di finale del torneo si giocheranno poi tra 4 e 5 luglio, mentre le semifinali sono previste tra 8 e 9 luglio. La finale il 13 luglio.
Tutte le partite del Mondiale per Club saranno visibili su Dazn. Quattro partite degli ottavi di finale saranno trasmesse anche su Mediaset, si tratta di:
Benfica-Chelsea (Canale 5), sabato 28 giugno alle 22
Bayern Monaco-Flamengo (Italia 1), domenica 29 giugno alle 22
Inter-Fluminense (Canale 5), lunedì 30 giugno alle 21
Real Madrid-Juventus (Canale 5), martedì 1° luglio alle 21
Leggi tutto: Mondiale per Club, il programma degli ottavi: dalla Juve all'Inter, tutte le sfide
(Adnkronos) - Una ragazzina di 14 anni è stata trovata morta ieri sera negli spazi dell'ex fabbrica Reggiani, a Bergamo. La giovane, originaria dell'Est Europa, abitava alle porte della città con la nonna e lo zio e si era allontanata mercoledì pomeriggio. La famiglia aveva denunciato la scomparsa alle forze dell'ordine e lanciato un appello sui social. Il corpo senza vita della ragazza è stato rinvenuto ieri sera attorno alle 21. Sul posto sono intervenuti i sanitari con due automediche e un'ambulanza, i carabinieri e uomini della questura. Restano al vaglio degli inquirenti le ipotesi sulla morte.
Leggi tutto: Bergamo, 14enne trovata morta in ex fabbrica Reggiani
(Adnkronos) - La strage di 45 anni fa nel cielo di Ustica "ha impresso nella storia della Repubblica un segno doloroso e profondo che non potrà mai essere cancellato. Tutti coloro che erano a bordo di quel DC9, partito da Bologna con destinazione Palermo, vi trovarono la morte. Ottantuno persone tra equipaggio e passeggeri: tanti i corpi che non fu possibile ritrovare. È stata una tragedia tra le più oscure e laceranti che hanno colpito il nostro Paese''. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 45° anniversario della strage di Ustica.
''La memoria rinnova anzitutto i sentimenti di solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime, costretti a uno strazio indicibile, indelebile, inspiegabile. La Repubblica non abbandona la ricerca della verità e sollecita la collaborazione di tutti coloro che, anche tra i Paesi amici, possono aiutarci a rispondere al bisogno di giustizia, che non si dissolve negli anni perché è parte del tessuto stesso della democrazia''.
Leggi tutto: Ustica, 45 anni fa la strage. Mattarella: "Tragedia tra le più oscure e laceranti"
(Adnkronos) - Tragico incidente stradale a Roma, dove ieri un uomo ha perso il controllo della moto ed è morto schiantandosi sulla Laurentina.
Gli agenti del IX Gruppo E della Polizia Locale sono intervenuti nella serata di ieri per un incidente avvenuto all’altezza della rotatoria tra via dei Castelli Romani e via Laurentina: dai primi accertamenti risulterebbe coinvolto un unico mezzo, una moto Kawasaki ora sequestrata, guidata da un 43enne italiano morto sul colpo.
Leggi tutto: Roma, perde il controllo della moto sulla Laurentina: morto 43enne
(Adnkronos) - Caldo record sull'Italia nel fine settimana, con il weekend più rovente dell’anno - almeno finora - in arrivo. Responsabile è l'anticiclone africano Pluto che, da Sud a Nord, porterà temperature anche fino ai 37-40°C. Sono queste le previsioni meteo degli esperti per la giornata di oggi, venerdì 27 giugno, e per i giorni a venire.
Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma una classifica nordafricana: da Taranto con 40°C fino a Parma con 37°C avremo la ‘febbre’ in quasi tutto il Paese.
Ecco la classifica delle città più calde durante il weekend (e siamo solo a giugno): 1° posto = 40°C - Taranto 2° posto = 39°C - Agrigento, Firenze, Oristano, Pistoia, Prato, Siracusa e Terni 3° posto = 38°C - Foggia, Frosinone, Grosseto, Matera, Ragusa e Roma 4° posto = 37°C - Arezzo, Caserta, Cremona, Crotone, Fermo, Livorno, Lucca, Parma, Piacenza e Reggio Emilia
Il resto del Paese non avrà la ‘febbre’ ma, con temperature di 34-36°C accompagnate da un’elevata umidità, la sofferenza e il rischio colpo di calore saranno diffusi.
Ma quando finirà questo caldo infernale? Non vediamo un cambiamento meteorologico importante all’orizzonte; al più, i modelli intravedono per la prossima settimana una maggiore instabilità al Nord con temporali in montagna e qualche refolo di aria meno ‘infernale’ anche verso le pianure: la data da segnare, al momento, è il 4 luglio.
Negli Stati Uniti il 4 luglio si festeggia l’Independence Day, noi potremo (forse) festeggiare la fine della ‘dipendenza’ morbosa dal caldissimo anticiclone africano Pluto.
Al di là di queste poco rassicuranti informazioni, ad essere precisi, diamo una buona notizia agli abitanti dei versanti adriatici e ionici: tra sabato e domenica venti più freschi dai Balcani abbasseranno un po’ le temperatura reali o quanto meno quelle percepite (minore umidità) specie dalle Basse Marche fino alla Puglia e la Calabria.
Sul resto del Paese, invece, l’anticiclone africano Pluto porterà una canicola infernale per tutto il weekend con temperature tra i 37 e i 40°C, ma anche con notti tropicali o super tropicali ‘da sudare sette lenzuola’: la minima non scenderà sotto i 27-28°C in alcune grandi città del nostro Paese, come in Nordafrica.
Venerdì 27: Al Nord: sole e caldo intenso. Al Centro: sole e caldo diffuso. Al Sud: sole e caldo africano a 40°C.
Sabato 28: Al Nord: soleggiato e caldo diffuso. Al Centro: sole e molto caldo. Al Sud: sole e caldo estremo.
Domenica 29: Al Nord: sole e caldo estremo; isolati temporali sulle Alpi piemontesi. Al Centro: sole e caldo estremo. Al Sud: sole e meno caldo, venti da nord.
Tendenza: nuova settimana con caldo intenso ancora fino al 3-5 luglio, ma con maggiore frequenza di temporali sulle Alpi e sulle Prealpi.
Leggi tutto: Caldo record, ecco il weekend più rovente dell'anno: le previsioni meteo
(Adnkronos) - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato l’aggiornamento delle proiezioni economico-finanziarie per il periodo 2025-28 del Piano “One Brand-One Culture”. Mediobanca punta a ricavi per oltre 4,4 miliardi (+20% nel triennio con una crescita media annua del +6%), con solida contribuzione da parte di tutti i segmenti. Il Gruppo mira poi a un utile netto di 1,9 miliardi (+45% nel triennio) e una crescita nella remunerazione degli azionisti sino a 4,9 miliardi di euro nel triennio di cui 4,5 miliardi di euro in dividendi e 0,4 miliardi tramite il completamento del piano di riacquisto e cancellazione di azioni proprie previsto nel BP26 presentato nel maggio 2023.
In dettaglio il nuovo piano prevede una crescita degli attivi redditizi con il totale delle attività finanziarie in aumento a 143 miliardi di euro (+9%), degli impieghi a clientela a 63 miliardi (+5%), gli RWA a 50 miliardi (+3%). Tale crescita - si spiega - "verrà conseguita con la consueta attenzione all’uso del capitale e guardando alla crescente profittabilità degli attivi (ricavi/RWA da 8% a 9%). Quanto ai ricavi - come detto - sono stimati in aumento ad oltre 4,4 miliardi (+20% nel triennio, +6%) con una "solida contribuzione da parte di tutti i segmenti". Il Wealth management registrerà la maggior crescita (oltre 0,2 miliardi nel triennio sino a 1,2 miliardi) divenendo il primo contributore alla crescita dei ricavi di Gruppo oltreché di commissioni, in via complementare al CIB, la cui crescita nei ricavi è attesa essere di oltre 0,1 miliardi sino a 1,0 miliardi.
Il CF manterrà la sua funzione di motore della crescita del margine di interesse di Gruppo con uno sviluppo dei ricavi complessivi per 0,2 miliardi (a circa 1,5 miliardi) mentre il segmento Insurance confermerà la sua contribuzione positiva al Gruppo con ricavi in crescita di 0,2 miliardi (a circa 0,7 miliardi). Gli utili sono stimati in aumento a 1,9 miliardi (+45% nel triennio, +14%2) e dell’utile per azione a 2,4 (+14%) considerando il solido sviluppo degli utili ordinari a 1,7 miliardi (+30% o +9%) ed il conseguimento di utili derivanti dalla progressiva valorizzazione del progetto immobiliare nel Principato di Monaco per un apporto lordo cumulato di 500 milioni nel triennio (30% nel es.27 e 70% nel es.28).
Il nuovo piano stima poi una crescita della redditività a livello di Gruppo (Rote al 20%) - rettificato degli utili non ricorrenti al 17% (dal 14%) - e divisionale: il WM è atteso registrare il maggior incremento della redditività passando dal 4,0% al 5,2%; il CIB è atteso migliorare al 2,2%(dall’1,9%), il CF stabile al 2,9%.
A sostenere queste ambizioni poi un potenziamento del franchise e dell’offerta in tutti i segmenti di attività: circa 330 nuove risorse commerciali verranno inserite nel WM (prevalentemente nel segmento Consulenti Finanziari), la rete diretta del CF vedrà un ulteriore ampliamento (da 335 a 373 punti vendita) coniugato a ulteriore investimenti nel canale digitale, mentre nuove geografie e prodotti verranno aggiunti nel CIB.
Leggi tutto: Mediobanca, agli azionisti 4,9 miliardi in tre anni
(Adnkronos) - Jeff Bezos e Lauren Sanchez oggi sposi a Venezia. Tra esclusive feste vip e proteste dei residenti, è infatti arrivato il giorno del matrimonio tra il fondatore di Amazon e la giornalista e scrittrice. Il 'sì' verrà pronunciato sulla blindatissima isola di San Giorgio.
Intanto ieri sera la coppia ha partecipato alla prima di una lunga serie di feste nuziali, con una cena nel chiostro della Madonna dell’Orto nel sestiere di Cannaregio (VIDEO).
Con un budget stimato tra i 10 e i 30 milioni di dollari, le nozze Bezos-Sanchez non sono solo un evento mondano: sono una dichiarazione di stile, potere e, almeno in parte, sensibilità verso il luogo che le ospita. Venezia si è trasformata in un set cinematografico sospeso tra sogno e realtà, dove ogni dettaglio - dalla location agli ospiti, dai regali alla sicurezza - è pensato per lasciare il segno. Un "sì" tra le acque, sotto le stelle, circondati dall'arte e dalla storia. E nel cuore della città più bella (e fragile) del mondo, dove sono giunti un centinaio di fotografi per paparazzare le nozze da favola dell'anno.
Circa 250 i vip sbarcati in laguna per le nozze dell'anno. Tra loro Leonardo DiCaprio, Kim e Khloé Kardashian (VIDEO) insieme alla mamma Kris Jenner e al compagno Corey Gamble, ma anche la regina dei talk Oprah Winfrey, la regina Rania di Giordania e Bill Gates, Ivanka Trump, Tom Brady. A Venezia anche Orlando Bloom, ma senza la compagna Katy Perry.
Prima della cena, la giornata veneziana degli invitati era già stata all’insegna del massimo relax e del glamour. Come appreso dall'Adnkronos, la maggior parte degli ospiti vip ha trascorso ore indimenticabili a bordo piscina nel sontuoso Belmond Hotel Cipriani, mentre altri hanno esplorato i "favolosi" ristoranti della Serenissima, così come li hanno definiti gli stessi fortunati ospiti, come raccontato all'Adnkronos.
Anche se non diranno "I do" in modo ufficiale perché le formalità sono già state sbrigate negli Stati Uniti, la cerimonia nuziale del 'sì' si svolgerà oggi sull’isola di San Giorgio Maggiore, luogo intriso di storia e circondato dalla laguna: un anfiteatro naturale per un’unione tanto privata quanto spettacolare.
Gli ospiti visiteranno i chiostri della Fondazione Cini e poi si sposteranno al Teatro Verde, restaurato di recente con il sostegno di Cartier, per lo scambio delle promesse. A fare da colonna sonora, la voce del tenore Matteo Bocelli, mentre lo spettacolo si concluderà (salvo sorprese dell'ultimo minuto) con un show pirotecnico visibile anche da piazza San Marco. Per garantire la massima sicurezza, l'isola è stata blindata: accessi contingentati, vigilanza privata, controllo via terra e acqua, con tanto di anti-drone.
La festa nuziale culminante è in programma sabato 28 all'Arsenale di Venezia, nell'area delle Tese, ex capannoni medievali oggi trasformati in spazi culturali. Scelto per la sua posizione strategica e per la difficoltà di accesso, l'Arsenale ospiterà il ballo di gala, attesissimo, con l'esibizione esclusiva di Lady Gaga (anche se il nome non risulta confermato, come spiegano all'Adnkronos) e, secondo alcuni rumors dell'ultim'ora, anche Beyoncé potrebbe fare una comparsa a sorpresa. Sarà una notte da ricordare, tra scenografie monumentali, musica dal vivo e un’atmosfera da Met Gala in salsa veneziana.
Ma perché Bezos e Sanchez hanno scelto proprio Venezia per il matrimonio esclusivo? "Venezia non è solo uno sfondo per la nostra celebrazione", ha confidato l'imprenditore americano ad alcuni degli ospiti nel corso dei ricevimenti esclusivi tra palazzi storici e terrazze affacciate sul Canal Grande. "Venezia è parte della nostra storia. È un privilegio essere qui e contribuire, anche solo in parte, a preservare la sua bellezza per chi verrà dopo di noi", ha detto Bezos ai suoi interlocutori secondo quanto è stato riferito all'Adnkronos.
Un messaggio sentito, che Bezos ha ripetuto più volte, tra incontri riservati, brindisi e conversazioni sincere, manifestando un evidente attaccamento alla città che è "un sogno sospeso sull'acqua". Venezia, con il suo fascino senza tempo e la sua fragilità struggente, non è stata soltanto una scelta scenografica, ha spiegato Bezos ma "un simbolo": un omaggio alla bellezza, all'arte, alla storia e al senso di eternità che la coppia ha voluto evocare con queste scintillanti nozze in laguna. Accanto a lui, Lauren Sánchez, elegante e sorridente, ha condiviso ogni parola nel corso delle loro conversazioni con gli ospiti. Per entrambi, la città lagunare non rappresenta soltanto lo sfondo di un'unione, ma "il luogo ideale" in cui suggellare "una nuova pagina, un nuovo inizio" della loro vita insieme, come ha tenuto a sottolineare Sánchez.
Il fondatore di Amazon e la sua compagna hanno scelto di celebrare l'amore con un gesto che, secondo gli sposi, dovrebbe parlare alla coscienza del mondo: una donazione da tre milioni di euro destinata a salvaguardare Venezia, la laguna e il fragile ecosistema minacciato dai cambiamenti climatici.
Tre milioni, secondo quanto riferito all'Adnkronos, divisi equamente tra tre prestigiose istituzioni che operano sul territorio lagunare: il Corila (Consorzio per la Ricerca Lagunare), la Venice International University e l'Ufficio Unesco di Venezia. Tre enti che lavorano in silenzio, ogni giorno, per custodire il 'cuore liquido' della Serenissima e proiettarlo nel futuro con l'aiuto della scienza, dell'educazione e della cultura.
La notizia, trapelata grazie al sito statunitense Tmz, accompagna un invito di nozze tanto elegante quanto inusuale. Gli ospiti - un parterre stellare - sono stati invitati con partecipazioni nuziali con illustrazioni raffinate di gondole, canali incantati, farfalle da sogno e stelle cadenti. Ma soprattutto, con una richiesta affettuosa e netta: "Per favore, niente regali". Al loro posto, scrivono Jeff e Lauren, "abbiamo deciso di fare donazioni in vostro onore e con gratitudine per aver intrapreso il viaggio per festeggiare con noi a Venezia".
La città paralizzata dall'evento vip non ferma intanto le proteste. Ancora ieri, una ventina di attivisti di Extinction Rebellion hanno inscenato un flash mob contro le nozze di fronte alla Basilica di San Marco a Venezia. Due di loro sui trampoli vestiti da sposi hanno rappresentato la celebre coppia cui erano incatenati altri quattro testimoni dal nome di media, giustizia, governi e business.
Due attivisti hanno provato ad arrampicarsi sui pennoni della piazza ma sono stati fermati dalla polizia. "La ricchezza dei supermiliardari come Zuckerberg, Musk e Bezos non fa che aumentare, così come la loro influenza sulla politica e sulla libertà di informazione, aggravando la crisi climatica e minacciando il funzionamento delle nostre democrazie", il motivo della protesta.
Il matrimonio a ‘5 stelle’ del resto ha causato anche qualche difficoltà soprattutto per i residenti tra strade chiuse e limiti al traffico. È il caso di un abitante del sestiere Cannaregio, impossibilitato a raggiungere la propria abitazione a causa delle disposizioni per i festeggiamenti.
"Questo è suolo pubblico e io voglio passare, voglio tornare a casa mia. Non si può chiudere una strada solo perché c’è una festa. Questo non è un evento pubblico, ma privato di questi por... È uno sfregio. Abito qui da 60 anni e non me ne frega dell’ordinanza", dice un cittadino visibilmente alterato con le forze dell’ordine, che gli impedivano di percorrere la strada a pochi passi dalla Chiesa della Madonna dell’Orto, dove stava per tenersi la prima cena dei tre giorni di festeggiamenti.
Leggi tutto: Jeff Bezos e Lauren Sanchez sposi a Venezia, oggi il matrimonio dell'anno
(Adnkronos) - "L'esplosione è stata fortissima, era notte e sembrava giorno". L'attacco degli Stati Uniti ai siti nucleari dell'Iran ha coronato un progetto segreto avviato nel 2009. I dettagli dell'operazione Martello di Mezzanotte emergono progressivamente e contribuiscono a delineare il quadro, conseguenze comprese.
Il raid condotto dai bombardieri B-2 sui siti di Fordow, Natanz e Isfahan (colpito da missili Tomahawk) è la conclusione del lavoro iniziato con le analisi della Defense Threat Reduction Agency del Pentagono, che per anni ha studiato il programma nucleare di Teheran e ha elaborato le basi del piano per colpire il sistema.
E' stato il generale Dan Caine, capo di stato maggiore, a illustrare i passaggi dell'operazione al Pentagono in una conferenza che il presidente Donald Trump ha voluto per contrastare la narrazione di alcuni media: un rapporto preliminare dell'intelligence, diffuso da Cnn e New York Times in particolare, avrebbe evidenziato danni rilevanti ma non la distruzione del programma.
Tale quadro è contestato dall'amministrazione, a cominciare da Trump e dal segretario alla Difesa, Pete Hegseth: "I siti nucleari sono stati distrutti, l'Iran non ha spostato l'uranio arricchito, il programma nucleare è devastato".
Il presidente ha continuato a usare la parola 'obliterated' (annientate) per definire il risultato dell'azione. Hegseth, da parte sua, ha contrastato le voci relative ad un trasferimento tempestivo dell'uranio arricchito da parte dell'Iran prima dell'attacco: "Nulla, tra quello che ho visto, suggrisce che gli Stati Uniti non abbiamo colpito qualcosa che volevamo colpire".
Caine quindi ha riavvolto il nastro. Nella notte tra sabato e domenica, 6 bombardieri hanno sganciato 12 bombe GBU - da 13 tonnellate ciascuna - sull'impianto di Fordow. Il primo ordigno ha "rimosso" la copertura di cemento armato che avrebbe dovuto proteggere il complesso. Le successive 11 bombe 'bunker buster' hanno colpito nel sottosuolo. La flotta comprendeva anche un settimo B-2, che ha sganciato le sue 2 bombe sul sito di Natanz.
"Non sta a noi dare i voti al nostro lavoro", ha detto Caine evitando di farsi coinvolgere nella discussione sui danni inflitti dagli Usa. "Gli aerei che seguivano i primi hanno visto le prime bombe in azione, i piloti hanno detto testualmente: 'E' stata l'esplosione più luminosa che io abbia mai visto. Era letteralmente illuminato a giorno'", ha detto Caine.
Il generale, davanti alle domande dei media, ha affermato di non aver subito alcuna pressione dall'amministrazione per fornire una versione più 'trumpiana'. "No", ha detto Caine, elogiando i piloti e gli altri militari coinvolti nell'operazione.
Gli equipaggi dei bombardieri comprendevano elementi dell'Aeronautica Militare in servizio attivo e della Guardia Nazionale Aerea del Missouri presso la base aerea di Whiteman, ha detto il generale. "C'erano uomini e donne in questa missione.
Un membro dell'equipaggio mi ha detto, quando ho parlato con loro in video l'altro giorno, che sembrava di essere al Super Bowl: migliaia di scienziati, uomini dell'aeronatuca e addetti alla manutenzione riuniti", ha detto Caine. Quando i piloti sono entrati in servizio venerdì, "hanno salutato i loro cari, senza sapere quando o se sarebbero tornati a casa". Sono tornati a Whiteman domenica dopo una missione di 30 ore, con rifornimento in volo, che non prevedeva altri atterraggi.
(Adnkronos) - Caldo rovente sull'Italia e città da bollino rosso, ovvero condizioni che comportano effetti negativi sulla salute delle persone sane e attive e non solo per gli anziani, i bambini e chi ha patologie croniche. "Non sono rari, quindi, malesseri come il colpo di calore o l'insolazione. Riconoscere i sintomi di queste condizioni è importante sia per evitare conseguenze gravi sia per dare soccorso ai più fragili. Non uscire nelle ore più calde delle giornate, bere tanta acqua, evitare pasti pesanti non sono consigli inflazionati, ma le raccomandazioni essenziali per vivere l'estate senza rischi". Lo spiega il manuale di sopravvivenza a queste giornate infuocate curato dagli esperti del sito anti-bufale 'Dottore, ma è vero che...?' della Fnomceo, la Federazione nazionale Ordini medici chirurghi odontoiatri.
Ma quali sono le caratteristiche del colpo di calore? "Si verifica quando il corpo non riesce ad autoregolare la temperatura a causa di situazioni climatiche eccezionali: temperature oltre i 35°C, umidità, ridotta ventilazione - rispondono i camici bianchi - La termoregolazione avviene soprattutto con la sudorazione, che fa disperdere il calore in eccesso. Con il colpo di calore la temperatura del corpo può aumentare rapidamente, raggiungendo anche i 40-41°C e, anche per questo, si tratta di una condizione da non sottovalutare: l'ipertermia elevata (quando cioè il termometro segna valori oltre i 40°C) può causare gravi danni all'organismo". Per riconoscere il colpo di calore, occorre fare attenzione ai seguenti sintomi: debolezza; abbassamento della pressione arteriosa; gambe e piedi gonfi; disidratazione; crampi; talvolta nausea, vomito, vertigine e mal di testa; nei casi più estremi collasso o svenimento.
"Non esitiamo a cercare aiuto o a chiamare l'ambulanza nei casi più gravi, soprattutto se avvertiamo capogiri o febbre. In ogni caso, anche in presenza di malessere lieve, è bene poi farsi visitare dal proprio medico per accertarsi di aver superato il momento critico", avvertono i medici.
L'insolazione è la stessa cosa? "No, sono entrambi effetti dell'eccesso di caldo sul nostro organismo, ma non sono sinonimi - chiariscono i medici - L'insolazione è una conseguenza dell'esposizione diretta alle radiazioni solari. Come nel colpo di calore, anche in questo caso aumenta la temperatura del corpo e si avverte la sensazione di un malessere generale, ma si notano prima di tutto le conseguenze dei raggi solari. Quindi: arrossamento della pelle, con eritema o comparsa di bolle, bruciore, dolore, talvolta vere e proprie ustioni. Se tra i sintomi sono compresi anche capogiri, confusione, nausea - ammoniscono gli esperti - occorre intervenire immediatamente, perché le conseguenze sulla salute del cervello, come un'emorragia cerebrale, non sono da escludere".
Siamo tutti a rischio di colpo di calore o insolazione? "Sì, soprattutto se non ci proteggiamo da calore e sole quando ci troviamo all'aperto o quando siamo costretti in luoghi affollati, come i mezzi pubblici senza climatizzazione, per esempio, oppure se lavoriamo all'aperto. Entrambi i malesseri sono più pericolosi quando colpiscono soggetti che soffrono di patologie cardiocircolatorie, respiratorie, di diabete e di malattie dei reni. Particolare attenzione - raccomanda il team di 'Dottore, ma è vero che...?' - va riservata ad anziani e bambini nei quali la termoregolazione è più difficile perché sudano meno e tendono a bere meno acqua".
Leggi tutto: Allerta colpi di calore e insolazione, sintomi e cosa fare
(Adnkronos) - L'Italia a caccia della storia. La Nazionale femminile di basket scende in campo oggi, venerdì 27 giugno, nella semifinale degli Europei contro il Belgio al Pireo di Atene. La squadra guidata da coach Andrea Capobianco è approdata tra le migliori quattro d'Europa dopo aver dominato il proprio girone, qualificandosi al primo posto dopo aver battuto la Serbia, la Slovenia e la Lituania. Ai quarti il successo con la Turchia, battuta 76-74 all'over time, ha spedito le azzurre al penultimo atto del torneo.
Italia-Belgio è in programma oggi, venerdì 27 giugno, alle ore 19.30. La partita sarà trasmessa in diretta televisiva in chiaro sui canali Rai, ma anche su quelli Sky Sport. Il match si potrà seguire anche in streaming su RaiPlay, sull'app SkyGo, su NOW e sulla piattaforma Dazn, accessibile anche tramite smart tv.
Leggi tutto: Italia-Belgio: orario e dove vederla in tv (in chiaro)
(Adnkronos) - Un aiuto da 30 miliardi di dollari, sanzioni alleggerite, fondi 'liberati'. Sono le carte che gli Stati Uniti, secondo la Cnn, mettono sul tavolo nel tentativo di portare l'Iran al tavolo per spingere Teheran ad abbandonare il programma nucleare per l'arricchimento dell'uranio.
Il dialogo tra l'amministrazione di Donald Trump e la repubblica islamica non si è interrotto nelle ultime 2 settimane, con la guerra tra Iran e Israele, e non è stato troncato nemmeno dai raid americani contro i siti nucleari di Fordow, Natanz e Isfahan. Secondo l'emittente, gli Usa hanno elaborato almeno una bozza preliminare di proposta e hanno illustrato una serie di incentivi, attraverso le parole dell'inviato speciale Steve Witkoff, in un meeting alla Casa Bianca a cui hanno partecipato emissari dei paesi del Golfo, incaricati di fare da intermediari con Teheran. La riunione sarebbe avvenuta venerdì 20 giugno, appena un giorno prima degli attacchi ai siti nucleari.
La bozza comprenderebbe la disponibilità a garantire investimenti per 20-30 miliardi di dollari in un programma nucleare per uso civile. Il denaro non arriverebbe direttamente dagli Stati Uniti ma dai partner arabi di Washington. Il piano potrebbe prevedere anche la realizzazione di un impianto destinato a sostituire Fordow, 'annientato' dai bombardieri B-2, come ha detto Trump.
"Gli Stati Uniti vogliono condurre questi colloqui. Qualcuno dovrà pagare per la realizzazione del programma nucleare ma noi non intendiamo farci carico dell'impegno", le parole di una fonte dell'amministrazione alla Cnn. Altri incentivi comprenderebbero la rimozione di alcune sanzioni e la possibilità per Teheran di accedere a 6 miliardi congelati all'estero. Gli Stati Uniti cercano "un accordo di pace complessivo", ha spiegato Witkoff a Cnbc: il punto di partenza, per la Casa Bianca, è il no ad un Iran dotato di armi nucleari.
"Ci sono segnali" che fanno pensare alla possibilità di raggiungere l'accordo. "Stiamo avendo colloqui con gli iraniani, diversi interlocutori ci hanno contattato: penso siano pronti". Il confronto, come ha detto Trump nei giorni scorsi, potrebbe proseguire con contatti la prossima settimana. Pubblicamente, il presidente non giudica essenziale il raggiungimento di un'intesa: "Non mi interessa se ci sarà un accordo o meno". Nella partita a scacchi, frena anche l'Iran.
"Gli errori degli Stati Uniti non solo non hanno contribuito a risolvere la questione nucleare, ma l'hanno resa molto più complessa e complicata. In precedenza, la questione nucleare iraniana era sulla strada di una soluzione pacifica. Ma ora, con la guerra e le vittime, non è più facile raggiungere un accordo come prima", ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, in un'intervista tv.
Leggi tutto: Iran-Usa, l'offerta di Trump per la pace: la proposta segreta
(Adnkronos) - Torna in campo Jasmine Paolini. La tennista azzurra sfida oggi, venerdì 27 giugno, la polacca Iga Swiatek, ex numero uno del mondo oggi all'ottavo posto nel ranking Wta, nella semifinale del torneo di Bad Homburg. Paolini ha battuto nei quarti di finale la brasiliana Beatriz Haddad-Maia in due set, mentre Swiatek ha superato la russa Ekaterina Alexandrova. Obiettivo di Jasmine, numero quattro del mondo,raggiungere la finale in uno dei tornei preparatori a Wimbledon, Slam che si giocherà, a partire dal prossimo 30 giugno, sull'erba londinese.
La sfida tra Swiatek e Paolini è in programma oggi, venerdì 27 giugno, alle ore 13. Le due si sono sfidate in cinque precedenti, tutti vinti dalla polacca, che conduce quindi con un netto parziale di 5-0. L'ultima sfida risale al torneo di esibizione World League Tennis negli Emirati Arabi, dove lo scorso dicembre Paolini fu costretta al ritiro per infortunio dopo aver perso il primo set.
Swiatek-Paolini, come tutte le partite del Wta 500 di Bad Homburg 2025, sarà visibile in chiaro sul canale tv SuperTennis e in in diretta tv via satellite su Sky Sport. In streaming, i match saranno visibili su SuperTenniX, sull'app SkyGo e Now Tv.
Leggi tutto: Swiatek-Paolini: orario, precedenti e dove vederla in tv (in chiaro)
(Adnkronos) - Torna in pista la Formula 1. Oggi, venerdì 27 giugno, vanno in scena le prove libere del Gran Premio d'Austria, l'undicesimo appuntamento del Mondiale. Si riparte dal dominio McLaren (fin qui già sette i successi del Team Papaya, 5 con Oscar Piastri, leader della classifica Piloti, e 2 con Lando Norris) e dal successo nell'ultimo Gp del Canada targato Mercedes, con George Russell a precedere la Red Bull di Max Verstappe e il compagno di squadra Kimi Antonelli, al primo podio della carriera. Ancora lontane le Ferrari di Charles Leclerc e Lewis Hamilton, a caccia del riscatto sul circuito del Red Bull Ring.
Le due sessioni di prove libere del Gp d'Austria sono in programma oggi, venerd'ì 27 giugno. La prima andrà in scena alle ore 13.30, mentre la seconda alle 17. Tutti gli appuntamenti del weekend, quindi anche le prove libere, saranno trasmessi in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il weekend di Formula 1 si potrà seguire in streaming anche sull'app SkyGo e su NOW. La gara invece, in programma domenica 29 giugno, sarà visibile anche in chiaro su TV8, ma in differita alle ore 18.30.
Leggi tutto: Formula 1, oggi le prove libere del Gp d'Austria: orari e dove vederle in tv
(Adnkronos) - Conclusioni a 26 sull'Ucraina, per l'opposizione dell'Ungheria di Viktor Orban, secondo il quale l'adesione di Kiev all'Ue "ci trascinerebbe in guerra". Sull'accordo di associazione Ue-Israele e la sua eventuale sospensione per la violazione dell'articolo 2, gli Stati membri restano divisi e continueranno a discutere: appuntamento rimandato al prossimo Consiglio Affari Esteri. Il nodo di come finanziare l'aumento delle spese per la difesa che si prospetta di qui al 2035 resta insoluto, mentre nei negoziati commerciali con gli Usa la trattativa potrebbe entrare finalmente nel vivo, con l'arrivo dell'attesa controproposta dagli Usa, che la Commissione "sta esaminando in questo momento", come ha detto Ursula von der Leyen.
I capi di Stato e di governo si sono ritrovati a Bruxelles per il Consiglio Europeo di giugno e hanno discusso anzitutto di difesa, che è stato il punto principale del summit, come ha confermato il premier portoghese Luis Montenegro. Il dibattito in materia di sicurezza e difesa ha fatto seguito al summit dell'Aja, dove sono state prese decisioni rilevanti, con l'impegno degli Stati membri a portare la spesa militare e per la sicurezza al 5% del Pil entro il 2035.
Anche se l'obiettivo Nato, come ha spiegato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, non è corredato da target intermedi, si tratta comunque di un livello di spesa molto alto, specie per quei Paesi che hanno scarsi margini di manovra nel bilancio e che, molto probabilmente, dovranno tagliare la spesa sociale per finanziare quella militare. Una scelta, questa, politicamente rischiosa ed elettoralmente penalizzante per qualsiasi governo.
Il nodo è come finanziare i continui aumenti di spesa per la difesa che i governi dovranno sostenere. Da dove arriveranno i soldi necessari al riarmo che l'Europa ora dovrà perseguire a tappe forzate, per recuperare il divario rispetto alle altre potenze accumulato dalla fine della Guerra Fredda? Il problema è che, ad oggi, gli strumenti a disposizione sono tutti nazionali, come nazionale è la competenza nella difesa. L'unico strumento Ue è Edip, che ha una dotazione minima, 1,5 mld di euro ad oggi. Per i nordici, in particolare Germania e Olanda, l'idea che si possa fare debito comune per la difesa resta tabù. Per Berlino e L'Aja non c'è alcuna possibilità che venga varato un programma di eurobond per la difesa: "Assolutamente no", rimarca una fonte diplomatica europea.
Tuttavia, dal 2020 ad oggi le cose sono cambiate: come confermano più fonti, due Paesi ex Frugali come Finlandia e Danimarca hanno cambiato posizione su questo punto, perché iniziano a rendersi conto che le risorse pubbliche di cui dispongono sono limitate, troppo per far fronte alla necessità di riarmarsi davanti alla minaccia russa. La stessa premier danese Mette Fredriksen, già alfiere dei Frugali malgrado sia socialdemocratica, ora che gli Usa di Donald Trump hanno messo gli occhi sulla Groenlandia ha invitato a "spendere, spendere, spendere" nella difesa. E a lavori chiusi il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa ha evidenziato che i leader hanno chiesto alla Commissione "di proporre una tabella di marcia, anche per quanto riguarda il finanziamento", prima della prossima riunione di ottobre, un piano in grado di "fornire i mezzi per soddisfare le nostre ambizioni".
Nelle conclusioni il debito comune non viene citato, ma Italia, Francia e Spagna hanno un interesse convergente e non hanno intenzione di lasciar passare in cavalleria una questione così centrale. Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha detto che "la sicurezza e la difesa sono beni pubblici europei, pertanto bisogna che siano finanziati in modo comunitario, con risorse europee". Le conclusioni adottate dal Consiglio non dicono nulla di conclusivo su questo punto cruciale, ma di sicuro il tema tornerà sul tavolo, dato che la difesa è destinata a diventare un punto fisso dei summit, come le migrazioni. Intanto Giorgia Meloni ha sollevato nel vertice il nodo delle regole sui bilanci, che penalizzano i Paesi che vogliono investire nella difesa ma sono sotto procedura per deficit, come l'Italia.
I leader hanno parlato anche di commercio, e in particolare delle trattative con gli Usa volte ad evitare l'imposizione duratura di pesanti dazi sulle importazioni dall'Ue. Il termine fissato dagli Usa è il 9 luglio, anche se la scadenza potrebbe essere prorogata per dare più spazio alle trattative, che vengono condotte dal commissario al Commercio Maros Sefcovic. Entro il 9 luglio era considerato fattibile, al limite, un accordo di massima. Von der Leyen ha confermato che è arrivata una controproposta dagli Stati Uniti d'America e che l'Ue è "pronta" a fare un accordo con gli Usa. Sia il cancelliere Friedrich Merz che il presidente Emmanuel Macron hanno auspicato un'intesa "rapida" con Washington. Le trattative non possono durare "in eterno", ha sottolineato il presidente francese.
Merz ha anche riferito che l'Ue sta ragionando sulla possibilità di rimpiazzare la World Trade Organization, che "non funziona più", con un altro organismo che si occupi di risolvere le dispute commerciali. Von der Leyen ha spiegato che un organismo simile potrebbe partire da un accordo tra l'Ue e la Cptpp, accordo commerciale che riunisce Paesi dell'area del Pacifico come Australia, Nuova Zelanda, Cile, Messico, Perù, Giappone, ma anche il Regno Unito.
Per quanto riguarda l'Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky si è collegato con i leader Ue in videoconferenza, poiché la situazione, con i bombardamenti russi, è tale per cui è dovuto rientrare in patria. Zelensky ha chiesto, in particolare, che venga aperto il cluster uno del negoziato sull'adesione, quello sui fondamentali, cosa alla quale l'Ungheria si oppone fermamente. Il 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia è in via di finalizzazione.
E' sull'allargamento che ci sono i problemi più grossi: l'Ungheria continua ad opporsi all'apertura del primo cluster per Kiev, con una posizione ferma, tanto che le conclusioni sull'Ucraina sono state adottate a 26. E' quindi possibile, a quanto si apprende, che si finisca per disaccoppiare il processo di adesione dell'Ucraina da quello della Moldova, che finora sono andati avanti di conserva, anche per utilizzare Chisinau come 'leva' per vincere qualche resistenza su Kiev, la cui adesione porrebbe comunque delle questioni non piccole da risolvere, come l'impatto sulla politica agricola comune. I leader hanno parlato anche degli aiuti finanziari al Paese invaso dalla Russia: se la guerra continuerà, bisognerà ragionare su come continuare a sostenerlo.
Sul Medio Oriente, gli Stati membri restano divisi sulla questione della possibile sospensione dell'accordo di associazione tra Ue e Israele, dato che la Commissione ha stabilito, dopo quasi due anni, che gli israeliani violano i diritti umani a Gaza. Ci sono Paesi, come la Spagna, che chiedono apertamente la sospensione dell'accordo, mentre altri, come l'Italia, ritengono che sarebbe controproducente, perché finirebbe per irrigidire ancora di più la posizione di Israele. Per quanto riguarda l'Iran, la posizione è quella esposta da Kaja Kallas: Teheran non deve avere l'arma nucleare, ma l'Ue preferisce la via della diplomazia.
Le conclusioni parlano anche di Siria e di Libano. Si è parlato anche di Cina (ma senza conclusioni) e di competitività, con gli usuali richiami alla necessità di rimuovere le barriere che continuano ad ostacolare il funzionamento del mercato interno, inclusa l'Unione dei risparmi e degli investimenti, il rebranding dell'Unione bancaria, ferma da anni per le resistenze degli Stati membri. C'è un passaggio, nel capitolo sulla competitività, sulla necessità di ridurre le dipendenze energetiche da Paesi terzi (leggasi Russia), che crea problemi alla Slovacchia.
Bratislava si trova in una condizione molto particolare. Mentre prima incassava commissioni per il transito del gas che arrivava dalla Russia, ora, con la prospettata fine delle importazioni di metano russo, si trova davanti alla prospettiva di dover pagare di più per le fonti di energia. In primo luogo, per le commissioni di transito sul gas che le dovrebbe arrivare da altri Paesi. In secondo luogo, per il più che probabile aumento del prezzo del gas importato: un conto è importare gas via metanodotto dalla Russia, un altro importarlo da ovest.
Per un Paese come la Slovacchia, che ha una importante industria dell'automotive, un aumento dei costi dell'energia è un grosso problema. Un passaggio nelle conclusioni dovrebbe quindi fare riferimento alla necessità di tenere conto delle "specificità dei Paesi senza sbocco al mare". Il premier Robert Fico ha incontrato von der Leyen per parlare del problema. Nelle conclusioni ci sono anche paragrafi sulla sicurezza interna, sulle minacce ibride, sulla strategia per il Mar Nero.
Su richiesta di Malta e Italia, anche della situazione in Libia, visto il rischio che la presenza russa si espanda nel Paese e il recente aumento dei flussi migratori provenienti dalle sue coste. Proprio sui migranti si è tenuto, prima del summit, un incontro tra alcuni Paesi, promosso dall'Italia, che ha visto anche la partecipazione del cancelliere tedesco Friedrich Merz, per il quale le migrazioni sono un tema politicamente molto sensibile, vista l'ascesa dell'estrema destra dell'AfD nei sondaggi.
Leggi tutto: Ue, accordo a 26 sull'Ucraina. Resta nodo spesa difesa
(Adnkronos) - Lalo Schifrin, compositore, pianista e direttore d'orchestra argentino di fama mondiale, celebre per aver firmato alcune delle colonne sonore più iconiche del cinema e della televisione, tra cui il tema di "Mission: Impossible", è morto oggi a Los Angeles all'età di 93 anni a causa di complicazioni legate alla polmonite. La notizia è stata comunicata dalla famiglia ai media Usa.
E' stato l'autore delle colonne sonore di film come "Bullitt", "Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!", "Una 44 Magnum per l'ispettore Callaghan", "I 3 dell'Operazione Drago", "Brubaker" e "Tango". Schifrin ha vinto quattro Grammy Awards e ha ottenuto sei candidature all'Oscar per i suoi lavori originali nei film "Nick mano fredda", "La volpe", "La nave dei dannati", "Amityville Horror", "Competition" e per la colonna sonora riadattata del film "La stangata II". Nel 2018 ricevette il premio Oscar onorario come tributo alla sua lunga carriera.
Boris Claudio 'Lalo' Schifrin era nato a Buenos Aires il 21 giugno 1932, figlio del primo violino dell'Orchestra Filarmonica della capitale argentina. Dopo studi classici e un’infatuazione adolescenziale per il jazz americano - musica che all’epoca doveva ascoltare di nascosto perché considerata "immorale" - Schifrin trovò il modo di fondere i due mondi, diventando uno dei compositori più versatili e innovativi del XX secolo. Il tema di "Mission: Impossible", in tempo dispari 5/4, venne composto in appena tre minuti senza vedere neppure un fotogramma del pilot.
Schifrin ha lavorato con leggende del cinema e della musica: fu autore delle colonne sonore per tutti i film della saga dell'ispettore Callaghan con Clint Eastwood, che in seguito gli consegnò personalmente il premio Oscar onorario. Negli anni '60 e '70 Schifrin firmò musiche per numerose serie tv, tra cui "Starsky & Hutch", "Medical Center", "Petrocelli" e "Most Wanted". Nel 1973 Bruce Lee lo volle come compositore per "I 3 dell'Operazione Drago", e in cambio gli offrì lezioni gratuite di arti marziali.
Parallelamente alla carriera hollywoodiana, Schifrin ha diretto alcune delle più prestigiose orchestre del mondo - da Vienna a Londra, da Los Angeles a Tel Aviv - e pubblicato decine di album. Nel 1993 diede vita al progetto Jazz Meets the Symphony, in cui univa le sue due anime musicali. È stato anche l'arrangiatore principale per i concerti de I Tre Tenori, il trio vocale composto dai tenori lirici Plácido Domingo e José Carreras e Luciano Pavarotti, attivo tra il 1990 e il 2007. Negli anni ‘80 fu nominato direttore musicale dell’Orchestra Filarmonica di Parigi, con cui lavorò per cinque anni. Nel 1995 diresse una celebrazione sinfonica per il centenario della nascita del cinema a Marsiglia, in onore dei fratelli Lumière.
Schifrin ha vissuto per decenni a Beverly Hills, nella storica residenza che un tempo apparteneva all'attore Groucho Marx. Era sposato con Donna Schifrin, che gestiva la sua etichetta discografica, la Adelph Records. Lascia tre figli - tra cui Will, sceneggiatore televisivo (The Fairly OddParents) e Ryan, regista (Abominable) - e quattro nipoti. (di Paolo Martini)
Leggi tutto: E' morto Lalo Schifrin, leggendario compositore di 'Mission: Impossible'
(Adnkronos) - L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) insiste sull'invio degli ispettori in Iran perché "devono valutare l'entità dei danni ai nostri impianti nucleari. I danni sono significativi e gravi". Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, in un'intervista tv tornando a parlare dell'attacco Usa all'Iran e dei raid israeliani.
"Non abbiamo certamente intenzione di accettare il direttore generale (dell'Aiea, Rafael Grossi, ndr) a Teheran. Bisogna prendere una decisione anche riguardo agli ispettori", ha aggiunto Araghchi, che ha definito "vincolante" per il governo la nuova legge approvata dal Parlamento, e confermata dal Consiglio dei Guardiani, che chiede di sospendere la cooperazione con l'Aiea.
"Il rapporto di Grossi ha aperto la strada a una risoluzione che è stata il preludio all'aggressione israeliana. Il rapporto del direttore generale dell'Aiea non è stato onesto e imparziale - ha aggiunto il ministro - In secondo luogo, i nostri impianti nucleari sono stati attaccati e l'Aiea non ha nemmeno condannato".
"Gli errori degli Stati Uniti non solo non hanno contribuito a risolvere la questione nucleare, ma l'hanno resa molto più complessa e complicata - ha sottolineato Araghchi - In precedenza, la questione nucleare iraniana era sulla strada di una soluzione pacifica. Ma ora, con la guerra e le vittime, non è più facile raggiungere un accordo come prima".
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha smentito l’ipotesi che Teheran abbia rimosso materiali sensibili dal sito nucleare di Fordow bombardato nel fine settimana, ribadendo quanto dichiarato in precedenza dal suo segretario alla Difesa, Pete Hegseth.
"Il regime iraniano era a settimane di distanza dall'essere in grado di produrre un'arma nucleare che avrebbe minacciato il mondo intero, prima che il presidente Trump intraprendesse un'azione decisiva per cancellare le loro capacità nucleari", ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, durante un briefing con la stampa.
In un discorso alla nazione, il terzo dall'inizio degli attacchi israeliani, la Guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha rivendicato la ''vittoria sul regime americano''. L'Iran ha dato ''un duro schiaffo in faccia all'America'' che ''è entrata in guerra perché sentiva che, se non lo avesse fatto, il regime sionista sarebbe stato completamente distrutto'', ha detto l'ayatollah. Gli Stati Uniti, ha aggiunto, ''non hanno guadagnato nulla da questa guerra'' e ''anche in questo caso, la Repubblica Islamica ha vinto''.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rivendicato una "grande vittoria" contro l’Iran, definendola un’opportunità cruciale per ampliare gli accordi di pace in Medio Oriente. "Abbiamo combattuto con vigore contro l’Iran e ottenuto una grande vittoria. Questa vittoria apre un’opportunità per un’espansione enorme degli accordi di pace. Ci stiamo lavorando con determinazione", ha affermato Netanyahu in un videomessaggio. Il premier ha poi aggiunto: "Insieme alla liberazione dei nostri ostaggi e alla sconfitta di Hamas, c’è una finestra di opportunità che non possiamo perdere. Non possiamo sprecare nemmeno un giorno".
Leggi tutto: Iran: "Danni gravi agli impianti nucleari, non vogliamo Aiea a Teheran"
(Adnkronos) - Subito dopo i bombardamenti americani sull'Iran, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, hanno avuto un colloquio telefonico in cui avrebbero sostanzialmente tracciato il futuro del Medio Oriente. Lo riferisce il giornale Israel Hayom, citando "una fonte al corrente della conversazione" tra i due leader.
Secondo il quotidiano in lingua ebraica, durante la telefonata definita "euforica" per i risultati del raid - e a cui hanno preso parte anche il segretario di Stato, Marco Rubio, e il ministro israeliano degli Affari Strategici, Ron Dermer - Trump e Netanyahu avrebbero concordato di mettere fine alla guerra a Gaza entro due settimane, con il governo dell'enclave affidato a quattro Paesi arabi, tra cui Emirati ed Egitto. Il piano prevederebbe il rilascio degli ostaggi e l'esilio per la leadership di Hamas. Gli abitanti di Gaza che volessero lasciare la Striscia, prosegue Israel Hayom, verrebbero "assorbiti" da alcuni Paesi non meglio precisati.
Il giornale indica che, contestualmente alla soluzione per Gaza, ci sarebbe un rilancio dei cosiddetti Accordi di Abramo, con Arabia Saudita e Siria che stabilirebbero relazioni diplomatiche con Israele, seguite poi da altri Paesi arabi e a maggioranza musulmana. Israele, da parte sua, avrebbe espresso sostegno alla soluzione a due Stati, condizionata alle riforme attuate dall'Autorità nazionale palestinese (Anp). Per Israel Hayom, Trump e Netanyahu avrebbero infine concordato il riconoscimento da parte di Washington della sovranità israeliana su alcune parti della Cisgiordania.
Netanyahu ha espresso interesse a recarsi alla Casa Bianca per incontrare Trump. Lo ha reso noto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, precisando che il presidente americano è "molto aperto all'idea, ma non c'è ancora una data specifica" per l'incontro.
Leggi tutto: Israele-Gaza, ecco il nuovo Medio Oriente secondo Trump e Netanyahu
(Adnkronos) - Weekend di fuoco in diverse città d'Italia, da Nord a Sud. Un caldo crescente, da record, che vedrà domani sabato 28 giugno 18 città da bollino rosso su 27 monitorate. E' il quadro prospettato dall'ultimo bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute, con le previsione per i prossimi giorni.
Archiviato ormai il colore verde, assisteremo a un crescendo di allerta rossa: dopo le 6 città interessate ieri da bollino rosso (Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Perugia, Torino), oggi venerdì 27 giugno saranno 13 le città infuocate (Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Milano, Perugia, Roma, Torino, Venezia, Verona).
Il numero delle città in allerta massima diventeranno 18 domani sabato 28 giugno: Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona. Sempre nella giornata di sabato sono poi previsti 5 bollini arancioni per Catania, Civitavecchia, Genova, Rieti e Viterbo, mentre gli unici bollini gialli (4) sono tutti per città del Sud: Bari, Cagliari, Messina e Reggio Calabria.
Leggi tutto: Caldo record sull'Italia, oggi 13 città da bollino rosso
(Adnkronos) - Temporale, lampi e tuoni. Certamente, non il miglior modo per iniziare i festeggiamenti del matrimonio-evento di Jeff Bezos e Lauren Sanchez. Ma, come recita un famoso detto, ‘Sposa bagnata, sposa fortunata’. Nel frattempo, a Cannareggio c’è un via vai di taxi acquatici per riportare tempestivamente gli ospiti nei rispettivi hotel. Domani il grande giorno: il fondatore di Amazon e l’ex giornalista si diranno ‘sì’ sull’isola di San Giorgio, che sarà blindatissima.
Leggi tutto: Nozze Bezos, temporale su Lauren Sanchez sposa fortunata - Video