(Adnkronos) - Un ragazzo di 21 anni è stato trovato oggi senza vita nei campi vicino all'A1, nella zona di Pieve Fissiraga, a Lodi. Sul caso indagano i carabinieri.
Le ricerche del giovane erano partite perché la madre, in Marocco, aveva ricevuto la chiamata da un amico che sosteneva che probabilmente era accaduto qualcosa; la donna, preoccupata perché da qualche giorno non parlava con il figlio, ha così attivato dei parenti che si trovano ad Avezzano e che sono partiti per il lodigiano e hanno presentato denuncia.
Sono così iniziate le ricerche da parte dei carabinieri che hanno trovato il corpo del ragazzo nei campi. Dai primissimi accertamenti sarebbe stato colpito al torace con un colpo d'arma da fuoco. Sul caso indagano i militari del nucleo investigativo di Lodi che stanno cercando di ricostruire la dinamica dell'accaduto.
Leggi tutto: Lodi, 21enne trovato morto vicino all'A1: ucciso con colpo d'arma da fuoco
(Adnkronos) - Finito il caos voli e "operatività ripristinata in poche ore" sul centro di controllo d’area di Milano, responsabile della gestione del traffico aereo sul nord ovest d’Italia, dopo che nella serata di ieri "si è verificata un’avaria al sistema di trasmissione dati radar". A sottolinearlo è l'Enav in una nota in cui ricostruisce gli avvenimenti che hanno portato al 'buco' nei cieli per circa due ore.
"Nella serata di ieri si è verificata un’avaria al sistema di trasmissione dati radar presso il centro di controllo d’area (Acc) di Milano, responsabile della gestione del traffico aereo sul nord ovest d’Italia. Il problema ha riguardato la connettività che consente l’afflusso dei dati radar alla sala operativa e che è garantita da un fornitore esterno di telecomunicazioni, ovvero Tim", ricostruisce Enav.
"L’avaria ha interessato sia il collegamento principale sia quello di riserva della rete operativa Enet, che collega in modo ridondato tutti i siti Enav. Le altre componenti della rete - comprese quelle relative a voce, dati di volo, informazioni meteo e Notam - hanno continuato a funzionare regolarmente, così come i sistemi di elaborazione e presentazione dell’Acc", prosegue Enav aggiungendo di aver attivato immediatamente "il proprio sistema di emergenza basato su connettività satellitare, gestito da un provider alternativo. Questo sistema, pur offrendo prestazioni ridotte, è stato fondamentale per garantire la gestione sicura dei voli già presenti nello spazio aereo italiano al momento dell’evento. Nel rispetto degli standard di sicurezza internazionali, il sistema ridotto non consente la gestione continuativa del traffico aereo. Per tale motivo, dalle ore 20.20 alle ore 22.20 è stato applicato un rateo zero, ovvero un’interruzione temporanea dei nuovi decolli e degli ingressi nello spazio aereo del nord-ovest dell’Italia. Il progressivo ripristino delle connessioni ha consentito il graduale ritorno alla normale operatività, con una capacità del traffico riportata al 50% già dalle 22.20. Il completo ripristino del servizio è avvenuto entro le ore 23.45".
"Il servizio fornito dall’Acc di Milano si basa su una pluralità di sistemi tecnologici - radio, sorveglianza radar, trattamento dati di volo, allarmi e supporti ausiliari - progettati secondo criteri di massima affidabilità e dotati di ridondanza per garantire continuità e sicurezza anche in caso di eventi imprevisti", spiega ancora Enav, sottolineando che "l’evento, pur avendo avuto origine da cause esterne, è stato gestito con efficacia e tempestività, limitando al minimo l’impatto operativo e garantendo la sicurezza del traffico aereo in ogni fase".
"Chi polemizza per mestiere su episodi del genere, che possono accadere, dimentica che, quando si tratta di traffico aereo non si parla solo del fondamentale diritto alla mobilità ma soprattutto di vite umane che in nessun modo possono essere messe in pericolo. Parlare di vulnerabilità del sistema di controllo è da irresponsabili o, nella migliore delle ipotesi, da chi ignora la materia cercando la sola strumentalizzazione", sottolinea intanto l’amministratore delegato di Enav Pasqualino Monti dopo quando accaduto ieri.
"Siamo un'azienda che offre un servizio strategico e delicato e per questa ragione utilizziamo le migliori tecnologie e i migliori professionisti di cui si possa disporre. Ciò ci rende indiscutibilmente il miglior service provider europeo - sottolinea - In un momento critico come quello di ieri, benché non imputabile ai sistemi Enav, i nostri ingegneri e i nostri tecnici sono intervenuti in tempi straordinari e hanno risolto un problema del provider Tim".
"Stiamo mettendo in piedi una Commissione di indagine e in una settimana dovremmo essere in grado di dare un primo report al governo", ha detto all’Adnkronos il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, parlando del guasto.
"Ci sono una serie di domande a cui dare risposta” che riguardano sia le trasmissioni e che il sistema in sé, ha spiegato Di Palma, calcolando che tra cancellazioni e ritardi, “ci sono stati 320 aerei coinvolti, ma - sottolinea - voglio insistere su un dato: noi ieri abbiamo lavorato molto per ripristinare il sistema e a tutela passeggeri, che hanno vissuto tanti disagi”.
Alcuni aerei infatti sono stati fermati prima del decollo, quelli già in volo invece - ha spiegato il presidente - accompagnati a terra. “Era importante far scendere i passeggeri - ha evidenziato - e per questo noi abbiamo disposto l’immediato disimbraco”.
Leggi tutto: Caos voli e guasto al centro radar, la ricostruzione dell'Enav: "Problema a rete Tim"
(Adnkronos) - Finito il caos voli e "operatività ripristinata in poche ore" sul centro di controllo d’area di Milano, responsabile della gestione del traffico aereo sul nord ovest d’Italia, dopo che nella serata di ieri "si è verificata un’avaria al sistema di trasmissione dati radar". A sottolinearlo è l'Enav in una nota in cui ricostruisce gli avvenimenti che hanno portato al 'buco' nei cieli per circa due ore.
"Nella serata di ieri si è verificata un’avaria al sistema di trasmissione dati radar presso il centro di controllo d’area (Acc) di Milano, responsabile della gestione del traffico aereo sul nord ovest d’Italia. Il problema ha riguardato la connettività che consente l’afflusso dei dati radar alla sala operativa e che è garantita da un fornitore esterno di telecomunicazioni, ovvero Tim", ricostruisce Enav.
"L’avaria ha interessato sia il collegamento principale sia quello di riserva della rete operativa Enet, che collega in modo ridondato tutti i siti Enav. Le altre componenti della rete - comprese quelle relative a voce, dati di volo, informazioni meteo e Notam - hanno continuato a funzionare regolarmente, così come i sistemi di elaborazione e presentazione dell’Acc", prosegue Enav aggiungendo di aver attivato immediatamente "il proprio sistema di emergenza basato su connettività satellitare, gestito da un provider alternativo. Questo sistema, pur offrendo prestazioni ridotte, è stato fondamentale per garantire la gestione sicura dei voli già presenti nello spazio aereo italiano al momento dell’evento. Nel rispetto degli standard di sicurezza internazionali, il sistema ridotto non consente la gestione continuativa del traffico aereo. Per tale motivo, dalle ore 20.20 alle ore 22.20 è stato applicato un rateo zero, ovvero un’interruzione temporanea dei nuovi decolli e degli ingressi nello spazio aereo del nord-ovest dell’Italia. Il progressivo ripristino delle connessioni ha consentito il graduale ritorno alla normale operatività, con una capacità del traffico riportata al 50% già dalle 22.20. Il completo ripristino del servizio è avvenuto entro le ore 23.45".
"Il servizio fornito dall’Acc di Milano si basa su una pluralità di sistemi tecnologici - radio, sorveglianza radar, trattamento dati di volo, allarmi e supporti ausiliari - progettati secondo criteri di massima affidabilità e dotati di ridondanza per garantire continuità e sicurezza anche in caso di eventi imprevisti", spiega ancora Enav, sottolineando che "l’evento, pur avendo avuto origine da cause esterne, è stato gestito con efficacia e tempestività, limitando al minimo l’impatto operativo e garantendo la sicurezza del traffico aereo in ogni fase".
"Chi polemizza per mestiere su episodi del genere, che possono accadere, dimentica che, quando si tratta di traffico aereo non si parla solo del fondamentale diritto alla mobilità ma soprattutto di vite umane che in nessun modo possono essere messe in pericolo. Parlare di vulnerabilità del sistema di controllo è da irresponsabili o, nella migliore delle ipotesi, da chi ignora la materia cercando la sola strumentalizzazione", sottolinea intanto l’amministratore delegato di Enav Pasqualino Monti dopo quando accaduto ieri.
"Siamo un'azienda che offre un servizio strategico e delicato e per questa ragione utilizziamo le migliori tecnologie e i migliori professionisti di cui si possa disporre. Ciò ci rende indiscutibilmente il miglior service provider europeo - sottolinea - In un momento critico come quello di ieri, benché non imputabile ai sistemi Enav, i nostri ingegneri e i nostri tecnici sono intervenuti in tempi straordinari e hanno risolto un problema del provider Tim".
Leggi tutto: Caos voli e guasto al centro radar, la ricostruzioni dell'Enav: "Problema a rete Tim"
(Adnkronos) - La domenica del Mondiale per Club si chiude con Flamengo-Bayern Monaco. Oggi, 29 giugno, le due squadre si affrontano agli ottavi di finale nello scenografico Hard Rock Stadium di Miami Gardens. Il Flamengo ha vinto il gruppo D davanti al Chelsea, mentre i tedeschi hanno chiuso al secondo posto il Gruppo C (dietro al Benfica). La vincente affronterà una tra Psg e Inter Miami ai quarti. Ecco orario, probabili formazioni e dove vedere la partita in tv e streaming.
Ecco le probabili formazioni di Flamengo-Bayern Monaco, in campo stasera alle 22 ora italiana:
Flamengo (4-2-3-1): Rossi; Wesley, Danilo, Leo Pereira, Ayrton Lucas; Pulgar, Jorginho; Gerson, De Arrascaeta, Araujo; Pedro. All. Filipe Luis.
Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Laimer, Tah, Stanisic, Guerreiro; Kimmich, Goretzka; Olise, Gnabry, Coman; Kane. All. Kompany.
La partita tra Flamengo e Bayern Monaco agli ottavi di finale del Mondiale per Club sarà visibile in diretta e in streaming (gratuitamente), su Dazn. La partita sarà visibile anche su Mediaset, Italia 1 e in streaming su Mediaset Infinity.
Leggi tutto: Flamengo-Bayern Monaco: orario, probabili formazioni e dove vederla
(Adnkronos) - Intoppo sulla pista di Spielberg, dove oggi, domenica 29 giugno, si correrà il Gp d'Austria della Formula 1. Dopo la gara di F2, durante le operazioni di recupero di una monoposto andata a finire sulla ghiaia, la gru utilizzata ha urtato un cartellone pubblicitario facendolo cadere sul circuito. Sono in corso le operazioni di ripristino della pista, ma secondo i media austriaci non è chiaro se la gara potrà effettivamente iniziare alle 15 come programmato.
In pole c'è Lando Norris su McLaren, attesa per il ferrarista Charles Leclerc, che partirà dalla prima fila in seconda posizione. Poi Oscar Piastri, sull'altra McLaren, e Lewis Hamilton in quarta piazza con la sua Ferrari.
Leggi tutto: Formula 1, gru fa cadere cartellone pubblicitario sulla pista prima del Gp d'Austria
(Adnkronos) - Brutto incidente per Luca Lunetta nella gara di Moto3 ad Assen: il pilota del team Sic58 è scivolato durante il penultimo giro e poi è stato colpito in pieno da Yamanaka. Lunetta è stato trasportato in ospedale a Groningen, avrebbe solo la tibia della gamba destra rotta.
La gara è stata così congelata al giro 19 dopo la bandiera rossa. A trionfare è stato lo spagnolo José Antonio Rueda, leader del Mondiale di categoria, davanti al connazionale David Munoz (Intact GP) e all’argentino Valentin Perrone (Red Bull Ktm).
Leggi tutto: Moto3, paura ad Assen: brutto incidente per Lunetta, trasportato in ospedale
(Adnkronos) - Jannik Sinner torna sulla chiusura del rapporto con il preparatore atletico Marco Panichi e il fisioterapista Ulises Badio: "Non è successo nulla di grave, abbiamo fatto un ottimo lavoro negli ultimi otto mesi però sono cose che possono succedere. Non voglio dare adesso i dettagli, il perché o no. Li ringrazio tutti e due perché abbiamo fatto un grandissimo lavoro, in combinazione con il team che c'è qua" ha spiegato il numero uno del ranking Atp in un'intervista a Sky Sport alla vigilia di Wimbledon 2025.
Sinner ha poi aggiunto: "A volte non mi sento magari a mio agio, ci sono un po' di cose che non mi andavano e quindi la parte più importante per un tennista è sempre quella mentale. Sono pronto mentalmente per combattere, anche magari non con tutto il team al completo. C'è una parte che sicuramente manca, però mi sento bene. Vediamo come va".
Leggi tutto: Sinner: "Panichi e Badio? Un po' di cose non andavano"
(Adnkronos) - Una donna di 33 anni, originaria del Bangladesh, e il figlioletto, di 4 anni, sono stati investiti ieri sera in via Casilina, all'altezza del civico 1342, a Roma da un’auto che poi è scappata senza prestare soccorso.
I due feriti sono stati portati dai sanitari del 118 all’ospedale Umberto I dove sono stati medicati e dimessi con 7 e 10 giorni di prognosi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Frascati che indagano e il personale della polizia locale di Roma Capitale per i rilievi tecnici.
Leggi tutto: Roma, mamma e figlio di 4 anni investiti da auto pirata sulla Casilina
(Adnkronos) - L'Iran non si fida ed esprime dubbi sulla tenuta del cessate il fuoco con Israele, in vigore da martedì dopo dodici giorni di guerra tra i due Paesi.
"Non abbiamo iniziato la guerra, ma abbiamo risposto con tutte le nostre forze all'aggressore - ha dichiarato il capo di stato maggiore iraniano, Abdolrahim Moussavi, citato dalla televisione di Stato -. Abbiamo seri dubbi sul rispetto da parte di Israele dei suoi impegni, incluso il cessate il fuoco, e siamo pronti a una forte risposta". "Siamo vigili e pronti a reagire se necessario", ha ribadito Moussavi.
Il portavoce della magistratura iraniana ha intanto annunciato che almeno 71 persone sarebbero rimaste uccise nell’attacco israeliano al carcere di Evin, avvenuto lunedì scorso a nord di Teheran.
"Asghar Jahangir, portavoce del sistema giudiziario, ha confermato che ‘secondo le cifre ufficiali, 71 persone sono morte nell’attacco al carcere di Evin’,” hanno riportato i media iraniani. Il bombardamento, che ha sollevato forte indignazione in Iran, è avvenuto pochi giorni prima dell’accordo di cessate il fuoco che ha posto fine alle "Guerra dei 12 giorni".
Leggi tutto: Iran non si fida: "Dubbi su rispetto tregua da Israele, pronti a reagire"
(Adnkronos) - "Amareggiato". Cosi descrivono Jeff Bezos coloro che hanno avuto modo di parlare con lui a proposito delle proteste inscenate contro la sua presenza a Venezia. "Non capisco…", avrebbe ripetuto più volte sconsolato il fondatore di Amazon ai suoi interlocutori.
Bezos, secondo quanto risulta all’Adnkronos, per tutto il pomeriggio di ieri è stato informato dell’andamento della manifestazione indetta dai cosiddetti comitati ‘no Bezos’.
E' intanto l'ultimo giorno per Bezos e Lauren Sanchez nella laguna. Dopo la festa da ballo all’Arsenale, terminata a notte fonda, gli sposi fino a questa mattina alle 10 si sono riposati nel loro hotel Aman sul Canal Grande. In mattina con il mototaxi raggiungeranno l’isola di Murano per visitare un’antica vetreria e poi raggiungeranno l’isola di Torcello per un party con light lunch e bagno in piscina.
Leggi tutto: Matrimonio e proteste a Venezia, Jeff Bezos "amareggiato"
(Adnkronos) - Scattate oggi le indagini dei carabinieri sulla morte di un uomo, probabilmente originario del Bangladesh, ferito con un'arma da taglio a Roma.
Poco dopo mezzanotte, i carabinieri della stazione San Sebastiano e della compagnia Roma Eur sono intervenuti in via Cristoforo Colombo, all'altezza del civico 399, dove l'uomo, ancora da identificare con precisione e ferito probabilmente con un'arma da taglio, è morto nonostante i tentativi di rianimarlo da parte del personale sanitario del 118.
Sul posto anche i carabinieri della VII sezione del Nucleo Investigativo di Roma che hanno eseguito i rilievi. I carabinieri stanno ascoltando alcuni conoscenti dell'uomo, per ricostruire quanto accaduto. La salma a disposizione del medico legale per l'autopsia.
Leggi tutto: Roma, uomo ferito da arma da taglio muore in strada: indagini
(Adnkronos) - È stato rintracciato in Umbria un 53enne con precedenti per camorra accusato di essere il pirata della strada che venerdì sera ha causato la morte di un 16enne a Mondragone. L'uomo, pluripregiudicato e fratello di un collaboratore di giustizia ritrovato a Perugia, si sarebbe dato alla fuga dopo aver investito il ragazzo in scooter. Il 16enne era poi morto poco dopo l'arrivo al Pineta Grande Hospital di Castel Volturno per le gravi ferite riportate.
Il 53enne era stato scarcerato e ora dovrà rispondere di omicidio stradale e omissione di soccorso. Indagata anche un'altra persona che era con lui. Le indagini sono condotte dai carabinieri.
Leggi tutto: Morto a 16 anni in incidente a Mondragone, fermato a Perugia il pirata della strada
(Adnkronos) - Un 18enne è stato arrestato in flagranza con l'accusa di tentato omicidio dopo gli accoltellamenti nel Sassarese. A Sennori c'era la festa per San Giovanni con centinaia di persone ancora in piazza quando - verso le 2.30 del mattino di oggi, domenica 29 giugno - è partita una discussione tra giovani.
In pochi attimi la situazione è degenerata e il bilancio finale è di sei giovani feriti da coltellate, tra questi dovrebbe esserci anche l'accoltellatore. C'è uno dei feriti, un 21enne nel mirino del giovane armato, che desta molta preoccupazione per le sue condizioni gravi: è stato raggiunto da diverse coltellate in varie parti del corpo, con gravi ferite all'addome. Gli altri son stati colpiti di striscio mentre cercavano di intervenire.
Sul posto sono arrivati subito i Carabinieri già in servizio per la festa, raggiunti subito dai colleghi di tutta la zona. La tensione era molto alta e non è stato semplice intervenire. Immediati anche i soccorsi del 118 da Sorso e Porto Torres.
Leggi tutto: Sassari, sangue alla festa di paese: 6 giovani accoltellati, arrestato un 18enne
(Adnkronos) - Finisce nel sangue la festa di San Giovanni a Sennori, a pochi chilometri da Sassari. Sei giovanissimi sono stati accoltellati e uno di loro si trova ricoverato in gravissime condizioni. Secondo le prime informazioni, i giovani hanno tutti tra i 16 e i 18 anni e tra i feriti ci sarebbe anche l'accoltellatore, un altro giovane. Immediati i soccorsi del 118 da Sorso e Porto Torres, da qui sono arrivati anche i carabinieri. I militari hanno subito raccolto elementi per individuare l'accoltellatore.
Per stare vicino al ragazzino che lotta tra la vita e la morte il parroco della chiesa di San Basilio di Sennori ha deciso di non interrompere i festeggiamenti, ma ha disposto che la processione si svolga nel massimo silenzio.
Leggi tutto: Sassari, sangue alla festa di paese: 6 ragazzini accoltellati, uno è gravissimo
(Adnkronos) - Francesco Totti e la compagna Noemi Bocchi sono a Venezia. Ieri, nel giorno della festa da ballo di Jeff Bezos e Lauren Sanchez, Noemi ha pubblicato una storia su Instagram, ricondivisa da Totti con la scritta "Ci siamo". Coincidenza o invitati alla festa? Il 'Pupone', però, non risulterebbe tra gli invitati dei coniugi Bezos-Sanchez.
Soltanto il giorno precedente, dagli spalti dello stadio Olimpico, i due hanno postato una storia tra la folla di vip al concerto di Vasco Rossi all'Olimpico. Sulle note di 'Rewind', la coppia si è scatenata intonando il brano del 1998, ormai diventato un classico, tra salti, sorrisi e pubblico in delirio.
Leggi tutto: Totti e Noemi a Venezia, coincidenza o invito vip dai Bezos?
(Adnkronos) - Papa Leone XIV, nella basilica di San Pietro, ha imposto oggi il Pallio sulle spalle di ogni arcivescovo metropolita nominato nell’anno in corso. A ognuno ha detto: ‘La pace sia con te’.
“Nella gioia di questa comunione, che il cammino dei santi Pietro e Paolo ci invita a coltivare, saluto i fratelli Arcivescovi che oggi ricevono il Pallio. Carissimi, questo segno, mentre richiama il compito pastorale che vi è affidato, esprime la comunione con il Vescovo di Roma, perché nell’unità della fede cattolica, ciascuno di voi possa alimentarla nelle Chiese locali a voi affidate", le parole del Pontefice ai metropoliti.
Leone XIV ha quindi reintrodotto la tradizione dell’imposizione del Pallio. Con Papa Francesco veniva invece consegnato direttamente nelle diocesi di appartenenza dei nuovi arcivescovi metropoliti.
Il Papa stamani - nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma - ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica all'Altare della Confessione nella Basilica. La liturgia è scandita dalla benedizione e dall'imposizione dei Pallii sui nuovi arcivescovi metropoliti.
Il Pallium, tessuto di lana bianca, è un simbolo della comunione con il vescovo di Roma e del servizio pastorale svolto ‘cum Petro et sub Petro‘ nelle rispettive sedi metropolitane. Il pallio viene imposto dal Papa alla fine di un rito che evidenzia la responsabilità e la missione dei metropoliti nella Chiesa universale.
I metropoliti che hanno ricevuto il Pallio quest’anno sono 54. Tra loro, i cardinali Robert Walter McElroy, Arcivescovo di Washington; Stephen Brislin, arcivescovo di Johannesburg, in Sudafrica; mons. Richard G. Henning, arcivescovo di Boston; mons. Mark O'Toole, arcivescovo di Cardiff-Menevia (Walles); mons. John Francis Sherrington, arcivescovo di Liverpool.
L'elenco completo dei metropoliti: mons. Antonio D'Angelo – L'Aquila; mons. Saverio Cannistrà, – Pisa; mons. Angelo Raffaele Panzetta – Lecce ; mons. Giovanni Peragine, – Shkodrë-Pult (Albania), di nazionalità italiana; mons. Raúl Biord Castillo, - Caracas; mons. Jesús Andoni González de Zárate Salas – Valencia in Venezuela ; mons. Polito Rodríguez Méndez – Barquisimeto in Venezuela; mons. José Rodríguez Carballo,– Mérida-Badajoz in Spagna; mons. Oscar Roberto Domínguez Couttolenc, -Tulancingo in Messico; mons. Jaime Calderón Calderón – León (Messico); mons. Ryan Pagente Jimenez – Agaña (Guam); mons. Robert Cissé – Bamako (Mali); mons. Jacques Assanvo Ahiwa – Bouaké (Costa d'Avorio); mons.. Fransiskus Nipa – Makassar (Indonesia); mons. Jeffrey Grob – Milwaukee (U.S.A.) ; mons. Adrian Józef Galbas, - Varsavia (Polonia); mons. Odelir José Magri, – Chapecó (Brasile); mons. Francisco Carlos Bach – Joinville (Brasile); mons.. Gustavo Oscar Carrara – La Plata (Argentina); Mons. Víctor Hugo Palma Paúl – Los Altos, Quetzaltenango-Totonicapán (Guatemala).
E ancora: Mons. Laurent Birfuoré Dabiré – Bobo-Dioulasso (Burkina Faso); Mons. Ângelo Ademir Mezzari, – Vitória (Brasile); Mons. Francis Xavier Vira Arpondratana – Bangkok (Thailandia); Mons. Susitino Sione Poe, -Nouméa (Nuova Caledonia); Mons. Jérôme Beau – Poitiers (Francia); Mons. Joe Steve Vásquez – Galveston-Houston (U.S.A.) ; Mons. John Rodrigues – Bombay (India); Mons. Midyphil Bermejo Billones – Jaro (Filippine); Mons. Udumala Bala Showreddy – Visakhapatnam (India); Mons. Gilberto Alfredo Vizcarra Mori, – Trujillo (Perù); Mons. Edward Joseph Weisenburger – Detroit (U.S.A.) ; Mons. Robert G. Casey – Cincinnati (U.S.A.) ; Mons. Vítor Agnaldo de Menezes – Vitória da Conquista (Brasile); Mons. André Gueye – Dakar (Senegal); Mons. José Adolfo Larregain, - Corrientes (Argentina); Mons. Riccardo Smith – Vancouver (Canada); Mons. José Francisco González González – Tuxtla Gutiérrez (Messico); Mons. Ángel Francisco Caraballo Fermín – Cumaná (Venezuela); Mons. Armand Koné – Korhogo (Costa d'Avorio); Mons. Clement Papa – Monte Hagen (Papua Nuova Guinea); Mons. Zbigniew Zieliński – Poznań (Polonia); Mons. Michael G. McGovern – Omaha (U.S.A.) ; Mons. William Shawn McKnight – Kansas City in Kansas (U.S.A.) ; Mons. Jean-Jacques Koffi Oi Koffi – Gagnoa (Costa d'Avorio); Mons. Varghese Chakkalakal – Calicut (India); Mons. Antônio Emídio Vilar, – São José do Rio Preto (Brasile); Mons. Joseph Đặng Đức Ngân – Huê (Vietnam); Mons. Raúl Martín – Paraná (Argentina).
(Adnkronos) - Papa Leone XIV, nella basilica di San Pietro, ha imposto oggi il Pallio sulle spalle di ogni arcivescovo metropolita nominato nell’anno in corso. Ad ognuno ha detto: ‘La pace sia con te’.
“Nella gioia di questa comunione, che il cammino dei santi Pietro e Paolo ci invita a coltivare, saluto i fratelli Arcivescovi che oggi ricevono il Pallio. Carissimi, questo segno, mentre richiama il compito pastorale che vi è affidato, esprime la comunione con il Vescovo di Roma, perché nell’unità della fede cattolica, ciascuno di voi possa alimentarla nelle Chiese locali a voi affidate", le parole del Pontefice ai metropoliti.
Il Papa stamani - nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma - ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica all'Altare della Confessione nella Basilica. La liturgia è scandita dalla benedizione e dall'imposizione dei Pallii sui nuovi arcivescovi metropoliti.
Il Pallium, tessuto di lana bianca, è un simbolo della comunione con il vescovo di Roma e del servizio pastorale svolto ‘cum Petro et sub Petro‘ nelle rispettive sedi metropolitane. Il pallio viene imposto dal Papa alla fine di un rito che evidenzia la responsabilità e la missione dei metropoliti nella Chiesa universale.
I metropoliti che hanno ricevuto il Pallio quest’anno sono 54. Tra loro, i cardinali Robert Walter McElroy, Arcivescovo di Washington; Stephen Brislin, arcivescovo di Johannesburg, in Sudafrica; mons. Richard G. Henning, arcivescovo di Boston; mons. Mark O'Toole, arcivescovo di Cardiff-Menevia (Walles); mons. John Francis Sherrington, arcivescovo di Liverpool.
L'elenco completo dei metropoliti: mons. Antonio D'Angelo – L'Aquila; mons. Saverio Cannistrà, – Pisa; mons. Angelo Raffaele Panzetta – Lecce ; mons. Giovanni Peragine, – Shkodrë-Pult (Albania), di nazionalità italiana; mons. Raúl Biord Castillo, - Caracas; mons. Jesús Andoni González de Zárate Salas – Valencia in Venezuela ; mons. Polito Rodríguez Méndez – Barquisimeto in Venezuela; mons. José Rodríguez Carballo,– Mérida-Badajoz in Spagna; mons. Oscar Roberto Domínguez Couttolenc, -Tulancingo in Messico; mons. Jaime Calderón Calderón – León (Messico); mons. Ryan Pagente Jimenez – Agaña (Guam); mons. Robert Cissé – Bamako (Mali); mons. Jacques Assanvo Ahiwa – Bouaké (Costa d'Avorio); mons.. Fransiskus Nipa – Makassar (Indonesia); mons. Jeffrey Grob – Milwaukee (U.S.A.) ; mons. Adrian Józef Galbas, - Varsavia (Polonia); mons. Odelir José Magri, – Chapecó (Brasile); mons. Francisco Carlos Bach – Joinville (Brasile); mons.. Gustavo Oscar Carrara – La Plata (Argentina); Mons. Víctor Hugo Palma Paúl – Los Altos, Quetzaltenango-Totonicapán (Guatemala).
E ancora: Mons. Laurent Birfuoré Dabiré – Bobo-Dioulasso (Burkina Faso); Mons. Ângelo Ademir Mezzari, – Vitória (Brasile); Mons. Francis Xavier Vira Arpondratana – Bangkok (Thailandia); Mons. Susitino Sione Poe, -Nouméa (Nuova Caledonia); Mons. Jérôme Beau – Poitiers (Francia); Mons. Joe Steve Vásquez – Galveston-Houston (U.S.A.) ; Mons. John Rodrigues – Bombay (India); Mons. Midyphil Bermejo Billones – Jaro (Filippine); Mons. Udumala Bala Showreddy – Visakhapatnam (India); Mons. Gilberto Alfredo Vizcarra Mori, – Trujillo (Perù); Mons. Edward Joseph Weisenburger – Detroit (U.S.A.) ; Mons. Robert G. Casey – Cincinnati (U.S.A.) ; Mons. Vítor Agnaldo de Menezes – Vitória da Conquista (Brasile); Mons. André Gueye – Dakar (Senegal); Mons. José Adolfo Larregain, - Corrientes (Argentina); Mons. Riccardo Smith – Vancouver (Canada); Mons. José Francisco González González – Tuxtla Gutiérrez (Messico); Mons. Ángel Francisco Caraballo Fermín – Cumaná (Venezuela); Mons. Armand Koné – Korhogo (Costa d'Avorio); Mons. Clement Papa – Monte Hagen (Papua Nuova Guinea); Mons. Zbigniew Zieliński – Poznań (Polonia); Mons. Michael G. McGovern – Omaha (U.S.A.) ; Mons. William Shawn McKnight – Kansas City in Kansas (U.S.A.) ; Mons. Jean-Jacques Koffi Oi Koffi – Gagnoa (Costa d'Avorio); Mons. Varghese Chakkalakal – Calicut (India); Mons. Antônio Emídio Vilar, – São José do Rio Preto (Brasile); Mons. Joseph Đặng Đức Ngân – Huê (Vietnam); Mons. Raúl Martín – Paraná (Argentina).
Leggi tutto: Papa, messa a San Pietro: imposto il Pallio ai nuovi metropoliti
(Adnkronos) - "Lungo la frontiera che unisce i destini politici di casa nostra e la grande disputa che scuote il mondo si intrecciano due ingenuità. Dalla parte del governo l’illusione di potersi barcamenare tra l’Europa e gli Stati Uniti versione Trump, quasi che fossero due facce della stessa medaglia e si potesse dar retta agli uni e agli altri al modo di prima. Dalla parte delle opposizioni la speranza che l’evocazione della piazza pacifista, convocata a oltranza, possa riempire il vuoto strategico e aprire le porte a un successo elettorale che l’indomani nessuno di loro saprebbe bene come gestire. Meloni pretende di tenere tutto insieme con un’accorta geopolitica d’altri tempi, come se alla Casa Bianca ci fossero ancora Roosevelt o Kennedy. Il campo largo confida a sua volta di riempire il vuoto della sua strategia con il pieno delle bandiere sventolate qua e là, come se le parole d’ordine di alcuni cortei non rischiassero talvolta di essere l’avvisaglia di un cambio delle nostre storiche alleanze strategiche.
E’ piuttosto ovvio che, avendo a che fare con leader politici smagati e tutt’altro che ingenui, in un caso e nell’altro si tratta di due astuzie. Di corto respiro, però. Tutte e due. E’ piuttosto evidente infatti che per il mondo trumpiano l’Unione europea non esiste. E che dunque l’unico modo per dare consistenza a questa prospettiva consiste nel prendere qualche distanza dai sortilegi del Maga e dalle intemperanze del suo capintesta. Ed è altrettanto evidente che un sentimento pur nobile rivolto al disarmo, se non addirittura al disimpegno, non dà luogo di per sé a una geopolitica che ci faccia contare qualcosa (e stare al sicuro) oltre i confini di casa. Tutte cose che Meloni, Schlein e gli altri sanno fin troppo bene. Salvo annegarle in un oceano di pronunciamenti rituali che vorrebbero rassicurare un paese inquieto e preoccupato dei suoi destini in mezzo a tutta questa turbolenza.
Il fatto è che il livello di complicazione, e soprattutto di pericolosità, che il mondo ha raggiunto richiederebbe ora alla politica italiana di non crogiolarsi troppo nelle parole d’ordine che volta per volta si evocano per mettere in fuga i propri fantasmi. All’opposto, occorrerebbe prendere atto di quel che è cambiato. E considerare con la dovuta attenzione le due principali novità di questi ultimi tempi. La prima è che per l’appunto l’America non è più quella del nostro lungo (e felice) dopoguerra. Al contrario, è un mondo che si chiude sempre più in se stesso e che guarda oltre l’oceano con un misto di sospetto, indifferenza e volontà punitiva. Immaginare che sia la Casa Bianca a proteggerci diventa a questo punto una speranza ogni giorno più flebile. Dunque, dobbiamo fare i conti con una geopolitica inedita, che impone finalmente all’Europa di uscire dalla sua troppo prudente minorità. E la seconda novità è che il pacifismo resta sempre un sentimento nobile, ma perde un bel tratto di questa sua nobiltà quando nasconde dietro le sue parole d’ordine la tentazione di scegliersi un nuovo lord protettore fuori dai confini di quella che un tempo si chiamava la liberaldemocrazia. In altre parole c’è un nesso fortissimo tra pace, democrazia e diritti. Quel nesso non dovrebbe mai essere trascurato. Tantomeno da noi.
Paradossalmente è proprio quella sorta di complicità che si coglie tra Trump e Putin -una complicità tutt’altro che benevola verso di noi- a indicarci la direzione giusta, ancorché irta di difficoltà. E cioè quella della più stretta convergenza con quei paesi che praticano la democrazia e i diritti alla nostra stessa maniera. Una Unione europea che non dipenda dagli umori del presidente americano e che non si faccia intimidire dal presidente russo resta a tutt’oggi l’unica prospettiva che la buona politica può dare al nostro paese. Quella prospettiva ha bisogno però di essere perseguita con tenacia, affrontando la controversia, mettendo in conto i rischi, risalendo la china della diffidenza, spiegando bene le cose, girando alla larga dagli infingimenti. E aggiungo, curandosi della sorte dell’Ucraina, destinata a diventare o la prova generale di una tenaglia che si stringe intorno a noi o l’esempio di una sofferta tenuta dei nostri valori più profondi. Metà della maggioranza e metà dell’opposizione ne sono ben consapevoli. Sarebbe il caso che almeno su questo unissero le forze e si liberassero delle loro stesse astuzie". (di Marco Follini)
(Adnkronos) - La Russia ha lanciato nella notte una nuova, massiccia ondata di attacchi aerei su vasta scala contro l’Ucraina, colpendo diverse città in tutto il Paese. Secondo quanto riferito dal Kyiv Independent, le sirene antiaeree sono risuonate anche nelle regioni occidentali, lontane dalla linea del fronte, mentre l’aeronautica ucraina aveva già segnalato in serata il decollo di bombardieri e droni russi diretti verso obiettivi multipli.
Esplosioni sono state segnalate a Zaporizhzhia, Leopoli, Ivano-Frankivsk, nella regione di Cherkasy e anche a Kiev, secondo quanto riportato da Rbk-Ucraina. Il governatore di Cherkasy ha parlato di almeno tre feriti e danni a infrastrutture civili. Altri danni sono stati riportati in diverse aree colpite. In risposta agli attacchi nella parte occidentale del Paese, al confine con la Polonia, le forze armate polacche hanno attivato la difesa aerea e fatto decollare caccia da intercettazione.
Un pilota ucraino è rimasto ucciso dopo che il suo caccia F-16 è stato colpito durante un’operazione di difesa, ha poi riferito l’aeronautica militare ucraina in un comunicato. Il tenente colonnello 32 enne è riuscito ad abbattere sette bersagli prima che il suo aereo venisse colpito. Ha tentato di allontanare il velivolo da zone abitate, ma non è riuscito a lanciarsi in tempo.
"Purtroppo abbiamo subito un’altra dolorosa perdita", si legge nella nota. Secondo l’aeronautica, la Russia ha lanciato nella notte oltre 500 tra droni e missili contro il territorio ucraino, provocando feriti e gravi danni. La perdita di un pilota formato in Occidente su un F-16 – aerei finora raramente abbattuti – rappresenta un colpo significativo per le forze armate di Kiev.
Ieri il ministero della Difesa russo ha intanto annunciato la conquista della località di Chervona Zirka, situata nell’ovest della regione ucraina di Donetsk, e nuovi progressi militari tra i fiumi Volchia e Mokrie Yali. Secondo quanto riferito dall’agenzia russa Tass, le truppe del gruppo militare Vostok avrebbero inoltre preso il controllo di altre cinque località nel corso dell’ultima settimana.
"Il territorio compreso tra i fiumi Volchia e Mokrie Yali è ora completamente sotto il controllo del gruppo Vostok", ha dichiarato Mosca, aggiungendo che le operazioni sono state condotte da unità aviotrasportate della 36ª Brigata Motorizzata dopo l’occupazione di Zaporoye e un attacco lampo su Yalta. I comandi russi parlano di "liberazione" delle aree, termine usato regolarmente da Mosca per descrivere l’avanzata nei territori ucraini.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato quindi un nuovo appello all’Occidente dopo una delle notti più dure per il Paese dall’inizio della guerra. In un post pubblicato su X, ha denunciato che "quasi per tutta la notte, in tutta l’Ucraina sono risuonate le sirene antiaeree: 477 droni erano nei nostri cieli, per lo più Shahed russo-iraniani, insieme a 60 missili di vario tipo". Tra gli obiettivi colpiti, anche un edificio residenziale a Smila, dove è rimasto ferito un bambino.
"Purtroppo, mentre respingeva l’attacco, il nostro pilota di F-16 Maksym Ustymenko è morto. Le mie condoglianze alla sua famiglia e ai suoi fratelli d’armi", ha scritto ancora Zelensky, lodando "l’eroico lavoro dell’aviazione ucraina che protegge i nostri cieli". Ha inoltre disposto un’indagine per chiarire le circostanze della sua morte.
Zelensky ha quindi accusato la Russia di voler "colpire tutto ciò che sostiene la vita" e ha avvertito che "Mosca non si fermerà finché avrà la possibilità di lanciare attacchi massicci". Solo nell’ultima settimana, ha detto, ci sono stati "più di 114 missili, oltre 1.270 droni e quasi 1.100 bombe plananti".
Per questo ha chiesto più sistemi di difesa: "L’Ucraina deve rafforzare la propria difesa aerea: è ciò che meglio protegge le vite. Si tratta di sistemi americani che siamo pronti ad acquistare. Contiamo sulla leadership, sulla volontà politica e sul sostegno degli Stati Uniti, dell’Europa e di tutti i nostri partner".
Intanto dal ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov arrivano nuove accuse all’Occidente, 'reo' di voler infliggere una "sconfitta strategica" alla Russia utilizzando il regime ucraino come "ariete", ma ha assicurato che "non ci riuscirà".
"Stiamo assistendo a un confronto senza precedenti contro il nostro Paese da parte dell’Occidente collettivo, che ha deciso ancora una volta di muoverci guerra e infliggerci una sconfitta strategica, utilizzando di fatto il regime nazista di Kiev come ariete", ha detto Lavrov durante un incontro a Mosca con il suo omologo kirghiso Jeenbek Kulubaev, aggiungendo che "l’Occidente non ci è mai riuscito e non ci riuscirà neanche stavolta".
Lavrov si è poi scagliato contro il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Friedrich Merz, accusandoli di voler riportare l’Europa a un passato imperialista.
Commentando un recente editoriale congiunto firmato da Macron e Merz, in cui si definisce la Russia "la principale minaccia" e si afferma la necessità per l’Europa di "armarsi", Lavrov ha affermato: "Credo che queste citazioni bastino, per chiunque segua un minimo gli eventi in Europa, a capire che questi personaggi hanno definitivamente perso il senno e stanno cercando apertamente di tornare ai tempi in cui Francia e Germania volevano conquistare l’intera Europa, in primo luogo l’Impero russo e l’Unione Sovietica".
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(Adnkronos) - La Russia ha lanciato nella notte una nuova ondata di attacchi aerei su vasta scala contro l’Ucraina, colpendo diverse città in tutto il Paese. Secondo quanto riferito dal Kyiv Independent, le sirene antiaeree sono risuonate anche nelle regioni occidentali, lontane dalla linea del fronte, mentre l’aeronautica ucraina aveva già segnalato in serata il decollo di bombardieri e droni russi diretti verso obiettivi multipli.
Esplosioni sono state segnalate a Zaporizhzhia, Leopoli, Ivano-Frankivsk, nella regione di Cherkasy e anche a Kiev, secondo quanto riportato da Rbk-Ucraina. Il governatore di Cherkasy ha parlato di almeno tre feriti e danni a infrastrutture civili. Altri danni sono stati riportati in diverse aree colpite. In risposta agli attacchi nella parte occidentale del Paese, al confine con la Polonia, le forze armate polacche hanno attivato la difesa aerea e fatto decollare caccia da intercettazione.
Un pilota ucraino è rimasto ucciso dopo che il suo caccia F-16 è stato colpito durante un’operazione di difesa, ha poi riferito l’aeronautica militare ucraina in un comunicato. Il tenente colonnello 32 enne è riuscito ad abbattere sette bersagli prima che il suo aereo venisse colpito. Ha tentato di allontanare il velivolo da zone abitate, ma non è riuscito a lanciarsi in tempo.
"Purtroppo abbiamo subito un’altra dolorosa perdita", si legge nella nota. Secondo l’aeronautica, la Russia ha lanciato nella notte oltre 500 droni e missili contro il territorio ucraino, provocando feriti e gravi danni alle infrastrutture civili. La perdita di un pilota formato in Occidente su un F-16 – aerei finora raramente abbattuti – rappresenta un colpo significativo per le forze armate di Kiev.
Ieri il ministero della Difesa russo ha intanto annunciato la conquista della località di Chervona Zirka, situata nell’ovest della regione ucraina di Donetsk, e nuovi progressi militari tra i fiumi Volchia e Mokrie Yali. Secondo quanto riferito dall’agenzia russa Tass, le truppe del gruppo militare Vostok avrebbero inoltre preso il controllo di altre cinque località nel corso dell’ultima settimana.
"Il territorio compreso tra i fiumi Volchia e Mokrie Yali è ora completamente sotto il controllo del gruppo Vostok", ha dichiarato Mosca, aggiungendo che le operazioni sono state condotte da unità aviotrasportate della 36ª Brigata Motorizzata dopo l’occupazione di Zaporoye e un attacco lampo su Yalta. I comandi russi parlano di "liberazione" delle aree, termine usato regolarmente da Mosca per descrivere l’avanzata nei territori ucraini.
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(Adnkronos) - Domani, lunedì 30 giugno, scade la possibilità per gli utenti vulnerabili dell’energia elettrica di migrare al servizio a tutele graduali, regime che ad oggi consente un risparmio medio sulla bolletta della luce pari a circa 113 euro annui ad utenza. Lo ricorda Assoutenti, chiedendo una proroga della scadenza a marzo 2027.
Intanto dal prossimo primo luglio entrerà in vigore la nuova bolletta di luce e gas, una sorta di 'scontrino dell’energia' che renderà più semplice ai cittadini leggere e comprendere le fatture.
Attualmente gli utenti vulnerabili (over 75, percettori di bonus sociali, soggetti disabili, residenti in strutture abitative d’emergenza) sono circa 11,8 milioni, di cui oltre 8 milioni passati al mercato libero, mentre più di 3 milioni sono serviti dal regime di maggior tutela, spiega Assoutenti. Clienti che, entro il prossimo 30 giugno, possono chiedere di migrare al servizio a tutele graduali dove le tariffe, grazie alle aste che hanno coinvolto gli operatori, sono sensibilmente inferiori rispetto agli altri due mercati. Scaduto tale termine, non sarà più possibile per i vulnerabili ottenere risparmi in bolletta per complessivi 1,3 miliardi di euro annui, considerata la platea dei soggetti interessati.
“Proprio per questo chiediamo oggi al governo di intervenire in fretta, prorogando la possibilità di passaggio dei vulnerabili alle tutele graduali e fissando la nuova scadenza al marzo 2027, quando cioè terminerà del tutto tale regime, come richiesto peraltro attraverso un emendamento al Dl Bollette presentato da Alberto Luigi Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive della Camera", afferma il presidente Gabriele Melluso.
Inoltre dal prossimo 1° luglio gli italiani riceveranno la bolletta di luce e gas in una veste totalmente nuova, con le fatture che diventano a tutti gli effetti 'scontrini dell’energia', più facili da leggere e da comprendere. La nuova bolletta sarà composta da: un frontespizio unificato con l'importo da pagare e tutte le informazioni essenziali; uno scontrino dell’energia, che riporterà la formazione del costo complessivo dell’energia (riportate separatamente anche l’Iva e le accise, eventuali bonus, altre partite come interessi di mora, prodotti e/o servizi aggiuntivi etc.) e il canone Rai.
Ci sarà poi un box offerta, contiene gli elementi dell’offerta utili al cliente per verificare che sia correttamente applicata come da contratto sottoscritto ed elementi informativi essenziali; in questa sezione, organizzata in box uniformi e omogenei, dovranno essere riportate le informazioni relative alle caratteristiche tecniche della fornitura, letture e consumi, ricalcoli, informazioni storiche sui consumi e la potenza massima prelevata, stato dei pagamenti e rateizzazioni, etc.
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(Adnkronos) - Situazione tornata regolare già dalla tarda serata di ieri per il traffico aereo nell'area nord ovest dell'Italia dopo il blocco temporaneo che era stato causato da un guasto al centro radar di Milano. Ieri per i voli degli aeroporti interessati si sono registrati ritardi, riprogrammazioni e cancellazioni, poi in serata l'Enav ha comunicato la soluzione alla "problematica di trasmissione dati e connettività riscontrata presso il Centro di Controllo d’Area di Milano" grazie "al tempestivo intervento del proprio personale tecnico-operativo".
"L’evolversi della situazione", ha fatto sapere in serata il Mit, è stata seguita con attenzione dal vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini "costantemente in contatto con tutti i soggetti coinvolti a partire da Enav".
Ieri, per circa due ore nel quadrato compreso fra Milano, Torino, Modena, Genova e Pisa non è risultato nemmeno un aereo in volo, poi le prime ripartenze e l'annuncio di Enav sulla risoluzione del problema tecnico.
Leggi tutto: Stop voli per guasto a centro radar Milano, traffico aereo tornato regolare