



(Adnkronos) - In questi giorni, con i cluster di casi di West Nile nel Lazio e in Campania (con 10 morti nelle due Regioni) i riflettori in Italia sono puntati su di lei: la zanzara Culex pipiens, la classica disturbatrice notturna, di casa un po' in tutta Europa. E' lei il principale vettore del virus del Nilo occidentale. La mappa delle zanzare curata dall'agenzia Ue Ecdc, Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie, parla chiaro: nel grafico che mostra l'attuale distribuzione della famiglia Culex pipiens si vede il Vecchio Continente punteggiato di macchie rosse che ne indicano la sua presenza diffusissima. Nell'ultimo aggiornamento disponibile, Paesi come l'Italia e la Francia sono quasi del tutto colorati, se si escludono piccole chiazze grigie che indicano regioni per le quali semplicemente non erano stati comunicati i dati. Ed è proprio per questa sua diffusione che per esempio nel nostro Paese da anni è attiva una sorveglianza stringente che permette di intercettare tempestivamente l'eventuale presenza di zanzare infette di West Nile in questa popolazione ronzante.
Ma a ogni zanzara la sua malattia: l'Ecdc con i suoi focus fotografa i rischi per ogni specie e monitora i dati di aumento delle infezioni da puntura. Ecco dunque i principali 'mezzi di trasporto' che i patogeni potrebbero usare per viaggiare in Ue: una delle prime voci nell'elenco dei principali vettori di preoccupazione per l'Europa è ovviamente l'Aedes albopictus, la zanzara tigre, specie invasiva ben insediata in Italia, che può trasmettere i virus Dengue, Chikungunya e Zika. Nell'elenco dei vettori 'osservati speciali' presenti in Ue, oltre alla già citata Culex pipiens, c'è poi l'Aedes Aegypti, che diffonde anche il virus della febbre gialla. Tutte queste specie, come ricorda l'Ecdc, "si stanno espandendo in tutta Europa". L'Aedes Albopictus è attualmente presente in 16 Paesi e 369 regioni, rispetto alle 114 regioni di circa 10 anni fa, per fare un esempio. Mentre l'Aedes Aegypti, una volta eliminata dall'Europa, è riemersa a Cipro.
Nel frattempo, la Culex pipiens continua a consentire la trasmissione diffusa del virus West Nile, soprattutto durante l'estate e l'inizio dell'autunno. E' "un momento in cui l'Europa si trova ad affrontare stagioni di diffusione delle zanzare più lunghe e intense a causa dei cambiamenti climatici", ha rilevato l'agenzia Ue. E i patogeni che viaggiano a bordo di questi vettori si fanno sentire sempre più spesso. Per esempio, lo scorso anno i casi di Dengue nell'area hanno mostrato un deciso trend in aumento rispetto agli anni precedenti. E lo stesso il virus West Nile, con infezioni diffuse in 212 regioni di 19 Paesi. Nel 2025, poi, i focolai di casi di malattia da virus Chikungunya acquisiti localmente in Francia, con sintomi insorti a fine maggio o giugno, hanno messo in evidenzia un inizio molto precoce della stagione delle zanzare.
In generale si tratta di dati che "sottolineano la crescente diffusione geografica e l'impatto sulla salute pubblica delle malattie trasmesse dalle zanzare in Europa", ha fatto notare l'Ecdc, che da luglio ha intensificato l'attenzione su questi rischi e con l'arrivo appunto della stagione delle zanzare ha lanciato una nuova serie di aggiornamenti settimanali sulla sorveglianza per aiutare le autorità sanitarie pubbliche a monitorare tempestivamente le malattie trasmesse. I focus riguardano in particolare i virus Chikungunya, Dengue, Zika e West Nile, con l'obiettivo di offrire una panoramica completa dell'evoluzione della situazione nei Paesi Europei.
Leggi tutto: Dalla Dengue al West Nile, quale zanzara le trasmette: come riconoscerle


(Adnkronos) - La Polizia ha eseguito un provvedimento di fermo emesso dalla procura di Perugia nei confronti di un uomo di 45 anni per violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali pluriaggravate nei confronti di una 21enne straniera.
Secondo quanto ricostruito lo scorso 19 luglio la ragazza sarebbe stata avvicinata con una scusa dal 45enne, un cittadino afgano, che, dopo una breve conversazione in cui si sarebbe mostrato particolarmente gentile e affabile, le avrebbe raccontato che stava per aprire un nuovo ristorante, invitandola a visitare il cantiere, anche in prospettiva di un lavoro futuro che le avrebbe potuto offrire.
La ragazza, tranquillizzata dai modi del suo interlocutore, avrebbe accettato la proposta anche perché il posto indicato si trovava sulla stessa strada che avrebbe dovuto percorrere per andare a casa. Arrivati in un bar in disuso ma con ancora alcuni tavoli e sedie, situato nel centro storico di Perugia, all'inizio avrebbero chiacchierato un po' ma quando la vittima ha chiesto di potersi allontanare avrebbe trovato chiusa la porta di ingresso a chiave e sarebbe stata da subito palpeggiata. Al tentativo di divincolarsi e di andare via, l'uomo l'avrebbe afferrata e sbattuta a terra, le avrebbe impedito di gridare coprendole la bocca con le mani, dopodiché l'avrebbe costretta ad avere più rapporti sessuali.
Alla ragazza sarebbe stato poi impedito di lasciare l'immobile fino alla mattina: solo una volta che l'uomo si è addormentato, la giovane sarebbe riuscita ad allontanarsi. Nel corso della nottata, però, la ragazza sarebbe riuscita ad attivare la telecamera del suo cellulare e, quindi, a effettuare alcune riprese e a registrare una fase dell'aggressione. Dopo qualche giorno, ancora sotto choc per l'accaduto, la vittima si è convinta a denunciare il fatto alla Polizia. Dopo aver raccontato quanto successo al personale della Squadra mobile, la vittima si è recata presso l'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove le sono state diagnosticate lesioni personali giudicate guaribili in 30 giorni.
In seguito alla querela sporta, sono state avviate subito le indagini con perquisizione del locale dove si sarebbe consumata la violenza, vari pedinamenti, audizione di testimoni, analisi degli indumenti della vittima e visione delle immagini riprese con il cellulare, attività che hanno consentito di individuare l'indagato, poi riconosciuto anche dalla vittima.
Sono state repertate anche tracce biologiche riferibili alla violenza sessuale denunciata. Su queste tracce è stato disposto un accertamento del dna, che è risultato coincidente con quello dell'indagato che era preliminarmente prelevato, senza che se ne accorgesse.
“Nella giornata di ieri, però, la notizia della violenza sessuale, malgrado la massima cautela utilizzata - si legge in una nota della procura - è stata riportata su un quotidiano e tale circostanza” con la persona indagata che non aveva in città un radicamento stabile “hanno imposto l'emissione urgente di un provvedimento di fermo, per evitare che l'indagato potesse darsi alla fuga. Nel tardo pomeriggio, il personale della Squadra mobile è riuscito a trovare l'indagato e lo ha condotto presso la casa circondariale di Perugia Capanne, in attesa dell'udienza di convalida”.
Leggi tutto: Perugia, "sequestra e violenta una giovane": fermato 45enne

(Adnkronos) - Dalle moto alle biciclette la vacanza on the road conserva un fascino che non sbiadisce ed è sinonimo di libertà e spazi sconfinati. Ai viaggiatori più avventurosi e agli amanti della vacanza all’aria aperta Poste Italiane offre un comodo servizio per spedire la moto, lo scooter o la bici in Italia e all’estero e ritirarla nel luogo prescelto per il soggiorno. Si tratta di 2ruotExpress il servizio di Sda, corriere espresso di Poste Italiane, per il trasporto delle due ruote a motore o a pedali, con ritiro in Italia nelle 90 filiali di Sda presenti in Italia e a Barcellona in Spagna. Per le altre destinazioni europee o extraeuropee, il servizio è disponibile a domanda ed è confezionato “su misura” dell’interessato.
2ruotExpress assicura il veicolo contro incendio, furto e danneggiamenti. La motocicletta, lo scooter o la bicicletta viaggiano in sicurezza in speciali gabbie metalliche e con le apposite cinghie di ancoraggio che lo proteggono dagli urti. Un sistema di rilevazione satellitare ne consente il tracciamento in tempo reale per monitorare lo stato della spedizione. Il mittente dovrà recarsi presso la sede Sda di partenza per assistere alle manovre di carico ed ancoraggio del mezzo all’interno dell’apposita gabbia. A chi intende invece viaggiare libero dai bagagli e vuol far recapitare le proprie valigie nel luogo di villeggiatura Poste Italiane mette a disposizione il servizio Poste Delivery Web: si possono spedire in Italia e all’estero bagagli e pacchi fino a 30 kg di peso, scegliendo di farli ritirare da casa, da un indirizzo diverso, da un ufficio postale o da un punto di ritiro della rete Punto Poste.
L’invio si può preparare e completare online, dal sito web poste.it o dall’App di Poste Italiane, per un’esperienza semplice e veloce. Il servizio può essere acquistato anche attraverso la nuova funzione gratuita del Borsellino Spedizioni, che consente di utilizzare il credito ricaricato, facilitando così il pagamento. Inoltre, per ogni ricarica, è riconosciuto fino al 15% di bonus, da utilizzare per acquistare soluzioni successive. Poste Delivery Web offre il monitoraggio dello stato della spedizione, dalla partenza fino all'arrivo a destinazione, sul sito poste.it o App Poste Italiane. Basta inserire il numero di tracking in “Cerca Spedizione” o attivare le notifiche via e-mail o sms.
Leggi tutto: Poste, da Sda servizio 2ruotExpress per trasportare moto, scooter e bici


(Adnkronos) - "Il tumore al polmone è una delle neoplasie più aggressive e, purtroppo, viene scoperto spesso in una fase già avanzata. Così solo 1 paziente su 4 è poi operabile e chi non può sottoporsi a un intervento ha già una diagnosi di metastasi. L'85% dei pazienti è un grande fumatore, ovvero chi ha 'bruciato' 20 sigarette al giorno per 30 anni. L'aspettativa di vita dopo la diagnosi è bassa, solo il 16% a 5 anni. Mentre questo dato si alza quando il tumore si scopre in uno stadio ancora iniziale e si agisce subito: in questo caso si può arrivare anche all'80% di sopravvivenza a 5 anni". Così all'Adnkronos Salute Giuseppe Cardillo, direttore della Uoc di Chirurgia toracica dell'Ao San Camillo Forlanini di Roma, che interviene sul caso di Franco Baresi (65 anni), bandiera e vicepresidente del Milan, operato per un nodulo al polmone e ora sottoposto a "terapia di consolidamento a base di immunoterapico", come ha reso noto il Milan.
Perché si arriva tardi alla diagnosi? "Il problema è che questo tumore non dà segnali o, se ci sono, arrivano quando già c'è poco da fare - risponde Cardillo - Il dimagrimento, una tosse insistente e il sangue espettorato sono segnali che ci dicono che la neoplasia c'è già e potrebbe essere in fase avanzata. Il lavoro che va fatto è lavorare sulla diagnosi precoce nei forti fumatori. Se lo si fa, una prognosi infausta può essere rovesciata". Il San Camillo ha puntato proprio sullo screening di questa fascia di popolazione, che al momento non è ancora nei Lea: "Basta andare sul nostro sito - spiega il chirurgo - compilare un questionario e il sistema automaticamente stabilisce se si hanno i requisiti per accedere al percorso di screening".
Franco Baresi è stato un grande sportivo e sta affrontando anche questa sfida. "Dobbiamo dire che oggi l'intervento chirurgico al polmone viene fatto con una tecnica mininvasiva - precisa Cardillo - con robot o in laparoscopia. Il paziente, quindi, può continuare a svolgere una vita normale anche dopo l'intervento". Nello sforzo di intercettare i possibili casi, va considerato che c'è anche un 15% di pazienti non fumatori: "In questi casi va considerata la familiarità, che è un fattore di rischio. Chi ha avuto un genitore con un tumore al polmone deve stare più attento e magari programmare un esame diagnostico a 50-55 anni", suggerisce lo specialista. Nella nota del Milan su Baresi è stato specificato che "l'intervento è andato bene e il decorso post-operatorio è stato privo di complicazioni".
Leggi tutto: Franco Baresi e il nodulo al polmone, cos'è e perché diagnosi è difficile

(Adnkronos) - Il caso Lookman accende il mercato e il dibattito social tra i tifosi dell'Inter e dell'Atalanta. L'attaccante nigeriano ha manifestato con chiarezza l'intenzione di lasciare il club bergamasco: "Dopo tre anni meravigliosi a Bergamo, penso sia arrivato il momento giusto per voltare pagina e affrontare una nuova avventura". Così è iniziato il tira e molla tra i due club: l'Inter ha recapitato un'offerta ufficiale alla Dea, di 45 milioni bonus inclusi, rifiutata. Un 'no', quello dei bergamaschi, che ha irrigidito i rapporti.
Marotta, presidente e ad dell'Inter, potrebbe formalizzare una nuova offerta nei prossimi giorni, ma se la richiesta dell'Atalanta dovesse rialzarsi si potrebbe arrivare a una rottura definitiva. Quali sono però le posizioni dei tifosi sulla vicenda? Basta fare un salto su X per comprendere i termini della discussione.
Qualche tifoso dell'Inter non si fossilizza sul nigeriano: "Trovo Lookman un ottimo calciatore. Ottimo. Ma il mondo del calcio non si ferma a lui. C'è altro in giro. Molto altro. Poi ciascuno la pensi come meglio crede". Altri rincarano la dose: "Trovi un giocatore arrivato dall’Atalanta che si sia ripetuto per rendimento nelle sue nuove squadre? Mi auguro non sia il caso di Lookman. C’è sempre una prima volta, ma questo travaglio di mercato ha stufato e io andrei su altro". Altri ne fanno una questione tattica: "Nel dettaglio, se l'idea è il 3-4-2-1, nella casella di Lookman abbiamo già Thuram, Bonny, Zalewsky, Luis Enrique e Mikitaryan. Per me servirebbe di più un mancino per l'altra casella dietro alla punta". Altri sono invece per rivedere la proposta verso l'alto: "Abbiamo incassato 9 milioni per Buchanan, a quanto pare 6 per seba Esposito. Alziamo l'offerta".
Molti tifosi stanno dalla parte dell'Atalanta e giudicano sbagliato il comportamento del giocatore: "Dopo il post di Lookman - scrive qualcuno - fossi in Percassi aumenterei la richiesta da 50 mln a 60 mln". Qualcuno commenta invece analizzando la questione visto lo stato delle cose: "Andrebbero contro loro stessi, un giocatore che vuole andare via ma che loro non ascoltano farebbe male solo alla squadra, perché non renderebbe al meglio e quindi potrebbero anche perdere punti".



(Adnkronos) - Tragedia sul lavoro nel veneziano oggi, lunedì 4 agosto. Due operai sono morti dopo essere caduti in una fossa biologica nei pressi di un'abitazione nella frazione di Veternigo, nel comune di Santa Maria di Sala. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che dopo aver recuperato i corpi sono ancora impegnati nella messa in sicurezza dell'area.
Secondo quanto riportato dei media locali, le due vittime avevano 23 e 30 anni.
Leggi tutto: Tragedia sul lavoro nel veneziano, morti due giovani operai caduti in fossa biologica

(Adnkronos) - Darren Cahill resta con Jannik Sinner? L'indizio, se di indizio si può parlare, arriva direttamente dagli Stati Uniti. Il tennista azzurro è sbarcato a Cincinnati per iniziare l'ultima parte di stagione sul cemento, che culminerà con gli US Open 2025, al via il prossimo 24 agosto. Sinner ha iniziato gli allenamenti in vista del Masters 1000, preparatorio all'ultimo Slam dell'anno, con il suo team al completo.
A guidare gli allenamenti del numero uno del mondo infatti, c'era anche Darren Cahill, supercoach australiano che, a inizio stagione, aveva rivelato come quella in corso sarebbe stata la sua ultima da allenatore. La decisione dell'ex tennista però non sembra così ferma, e già nelle scorse settimane, soprattutto dopo la vittoria di Sinner a Wimbledon, sembrava sempre più probabile un retrofront.
La presenza di Cahill a Cincinnati, che si confermerà con ogni probabilità anche a New York, è un indizio di un rapporto che in questo momento sembra lontano dalla sua chiusura. In America c'è anche Umberto Ferrara, l'ex fisioterapista coinvolto nel caso Clostebol tornato nel team di Sinner dopo l'addio di Marco Panichi, alla vigilia di Wimbledon.
Ferrara aveva già seguito Jannik durante i suoi allenamenti a Montecarlo dove aveva ripreso la preparazione in vista dell'ultima parte di stagione sul cemento, che culminerà negli US Open 2025, ultimo Slam dell'anno a cui arriverà, anche in questo caso, da campione in carica.
Leggi tutto: Sinner, allenamenti a Cincinnati. E c'è anche Cahill

(Adnkronos) - Gravissimo incidente oggi in mattinata sulla A1 Milano-Napoli, in direzione Nord fra Arezzo e Valdarno, dove un camion ha saltato la corsia invadendo la carreggiata opposta. Nell'impatto sono morti tre passeggeri di un'ambulanza. Coinvolti anche un caravan e tre auto. Sono almeno 18 i feriti, di cui uno grave. Sul posto vigili del fuoco e 118. Attivato il protocollo maxi emergenza.
Dalle 11:30 circa il tratto compreso tra Valdarno e Arezzo, in entrambe le direzioni, è chiuso. Si registrano, inoltre, 3 km di coda in direzione Bologna e 2 km di coda in direzione Roma.
Gli utenti diretti verso Roma devono uscire a Valdarno, percorrere la viabilità ordinaria, e possono rientrare in A1 ad Arezzo. Percorso inverso per chi viaggia in direzione Bologna. Per le lunghe percorrenze, verso Roma, si consiglia di uscire a Firenze Impruneta, seguire indicazioni per Siena, percorrere SS326 Siena-Bettolle e rientrare in A1 a Valdichiana. Per le lunghe percorrenze, verso Bologna, si consiglia di uscire a Valdichiana, percorrere la SS326 Siena-Bettolle e rientrare in A1 a Valdarno.
Leggi tutto: Camion salta carreggiata su A1, tre morti su un'ambulanza

(Adnkronos) - L’università UniCamillus, Ateneo medico con sedi a Roma, Lido di Venezia e Cefalù, annuncia importanti novità per l’anno accademico 2025/2026, confermando il suo ruolo di rilievo nella formazione medica e sanitaria in Italia e a livello internazionale. Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia è stato il primo corso accreditato presso UniCamillus, contestualmente alla nascita dell’Ateneo nel 2018. Fino allo scorso anno accademico, UniCamillus proponeva Medicina in lingua inglese a Roma e in lingua italiana nelle sedi di Lido di Venezia e Cefalù.
Ma dall’anno accademico 2025/2026 c’è una grande novità: l’ateneo amplia la sua offerta formativa attivando presso la sede di Roma anche un corso di laurea in medicina e chirurgia in lingua italiana. Questo importante esordio consente di accogliere un numero ancora maggiore di studenti italiani, pur mantenendo un forte richiamo internazionale grazie al consolidato corso di medicina in inglese. UniCamillus continua così a distinguersi come polo multiculturale, con una percentuale di studenti internazionali doppia rispetto alla media nazionale (ultimi dati AlmaLaurea) e una presenza significativa di giovani provenienti da tutta Italia.
UniCamillus riapre il bando 2025/2026 per il corso di laurea magistrale a ciclo unico in odontoiatria e protesi dentaria in lingua italiana presso la sede di roma, e da quest’anno accademico c’è una grande novità, sia per gli studenti sia per i cittadini: a partire dal 2026, all’interno dell’ateneo, sarà attivata la nuova clinica odontoiatrica di pertinenza universitaria, destinata alla cura, allo studio e alla ricerca nel campo delle malattie odontostomatologiche.
La clinica, situata al primo piano dell’edificio UniHall, dove già si svolgono le lezioni del corso di laurea in odontoiatria, rappresenterà un punto di svolta per la formazione pratica: gli studenti parteciperanno alle attività cliniche in veste di tirocinanti, integrando in modo diretto e immediato teoria e pratica all’interno dello stesso Campus.
Autorizzata dalla Regione Lazio, la struttura sarà aperta al pubblico e offrirà prestazioni odontoiatriche in tutte le branche specialistiche, rivolte sia a pazienti adulti che pediatrici. A erogare le cure saranno Docenti del Corso di Laurea e professionisti di rinomata fama nazionale e internazionale, garantendo un servizio clinico d’eccellenza e all’avanguardia. Questa iniziativa rafforza l’approccio di UniCamillus a una formazione altamente professionalizzante, basata su esperienze concrete e su un modello integrato che valorizza il contatto diretto con la realtà clinica, fin dai primi anni di corso.
La formazione pratica è un pilastro fondamentale di UniCamillus, e non solo in odontoiatria. Gli studenti di Medicina e chirurgia, infatti, beneficiano di una rete estremamente ampia e qualificata di strutture sanitarie convenzionate, dove svolgere tirocini curriculari altamente professionalizzanti. Le sedi di Roma, Lido di Venezia e Cefalù garantiscono una didattica diffusa su tutto il territorio nazionale, rendendo più facile agli studenti sia l’accesso al corso di laurea desiderato sia la vicinanza fisica delle aule.
I dati più recenti di AlmaLaurea confermano il modello vincente di UniCamillus: il 95,2% dei laureati si dichiara soddisfatto del percorso, con un tasso di laurea in corso dell’89,5%, ben al di sopra della media nazionale. L’84,3% dei laureati è già inserito nel mondo del lavoro a un anno dalla laurea, con uno stipendio medio superiore alla media nazionale.
UniCamillus si distingue inoltre per la sua forte vocazione internazionale: la percentuale di studenti internazionali è doppia rispetto alla media italiana, e il 64,8% degli studenti proviene da regioni diverse rispetto a quella della sede, confermando l’attrattività dell’Ateneo su scala nazionale e globale. Questi risultati testimoniano la qualità didattica, l’attenzione verso gli studenti e la capacità dell’Ateneo di formare professionisti preparati e motivati.
Per iscriversi alle prove di selezione di Medicina e chirurgia
in lingua inglese e italiana, e a quelle di odontoiatria e protesi
dentaria in lingua italiana – scadenza ore 13 del 22 settembre 2025
– è possibile consultare i bandi a questo link:
https://unicamillus.org/servizi/bandi-di-ammissione/ Per maggiori
informazioni, scrivere una mail a

(Adnkronos) - La sicurezza in Italia sta vivendo una fase di trasformazione profonda, sospinta dall’evoluzione delle minacce e dalla necessità di un coordinamento stabile tra istituzioni, forze armate, forze dell’ordine e operatori privati. È il filo rosso emerso nell’ultima puntata di “State Sicuri”, il vodcast di Adnkronos condotto dal vicedirettore Giorgio Rutelli, che ha riunito Isabella Rauti (sottosegretario alla Difesa), Paolo Crisafi (presidente Remind) e Giulio Gravina (vicepresidente Anvip e owner Italpolvigilanza).
Rauti: “Strade Sicure” pilastro urbano, ora regole aggiornate e formazione integrata
Rauti ha illustrato lo stato dell’arte di “Strade Sicure”, operativo dal 2008: 6.800 militari impiegati, di cui 6.000 su strada e 800 nelle stazioni, 58 città e 12 principali scali ferroviari coperti. Un dispositivo che ha dato risultati “sia negli interventi sia nella percezione di sicurezza”, contribuendo ad accorciare le distanze tra militari e cittadini.
Il sottosegretario si è trovata d'accordo nella necessità di aggiornare le regole d’ingaggio e di rafforzare la formazione congiunta pubblico-privato, alla luce di minacce ibride e multidimensionali. La sicurezza nazionale, ha ricordato, si gioca anche su scenari internazionali: dalla crisi nel Canale di Suez all’apertura delle rotte artiche, ambiti nei quali l’Italia tutela interessi economici e coopera con i partner.
Crisafi: la sicurezza fa valore — città, infrastrutture e qualità della vita
Per Crisafi, la sicurezza è fattore trasversale che impatta infrastrutture, trasporti e contesti urbani. Nel real estate la percezione di sicurezza incide direttamente su valore degli immobili e qualità della vita. Da qui l’importanza di buone pratiche e sinergie tra istituzioni, imprese e associazioni.
Il presidente di Remind ha richiamato il “Libro Bianco” su sicurezza, sostenibilità e innovazione — un contenitore di proposte operative e modelli di collaborazione per la messa in sicurezza dei territori — e ha citato iniziative normative orientate al benessere delle persone e alla rigenerazione delle periferie.
Gravina: vigilanza privata più integrata e professionale, “liberare” le funzioni core delle forze armate
Gravina ha portato la prospettiva della vigilanza privata, chiedendo integrazione strutturata con le forze dell’ordine e percorsi formativi condivisi. Ha proposto canali che consentano alle guardie giurate di accedere a ruoli nelle forze armate o di polizia, riconoscendo l’evoluzione della categoria, oggi presidio nei luoghi sensibili con nuove competenze e responsabilità.
Tra le proposte, affidare al privato funzioni non “core” (sorveglianza di caserme, servizi ausiliari), così da liberare risorse e aumentare la flessibilità del sistema; al contempo, innalzare la professionalizzazione e i controlli sugli istituti per garantire standard elevati e generare efficienze di spesa per lo Stato.
La traiettoria comune: integrazione, standard e coesione sociale
Dal confronto emerge una visione condivisa: la sicurezza del futuro sarà integrata e multidimensionale, fondata su modelli aggiornati, regole chiare, formazione interoperabile e innovazione. Pubblico e privato, cittadini e istituzioni sono chiamati a fare massa critica, con l’obiettivo di coniugare tutela, libertà e sviluppo.

(Adnkronos) - Un immobiliarista 'prestato' alla diplomazia. Steve Witkoff, l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, continua con pazienza a tessere la sua tela per trovare soluzioni alle due principali crisi internazionali, Gaza e Ucraina. Nei prossimi giorni è atteso a Mosca per una visita che il Cremlino ha già definito "utile, costruttiva e importante", mentre si avvicina la scadenza dell'ultimatum dato da Trump a Vladimir Putin per fermare la guerra. Witkoff, secondo il presidente americano, volerà in Russia "credo mercoledì o giovedì" con l'obiettivo di "raggiungere un accordo per far sì che si smetta di uccidere la gente".
Nei giorni scorsi, invece, l'inviato americano ha trascorso alcune ore all'interno della Striscia di Gaza, nell'ambito di una visita in Israele durante la quale ha avuto un faccia a faccia anche con il primo ministro, Benjamin Netanyahu. Durante la missione hanno fatto discutere le parole di Witkoff, secondo cui nonostante le difficoltà e la scarsità di cibo, a Gaza "non c'è fame". Gli Usa, ha sottolineato durante un incontro con le famiglie degli ostaggi, stanno lavorando per sbloccare lo stallo negoziale che va avanti da tempo e mettere fine alla guerra. L'inviato era stato il protagonista della fragile tregua tra Israele e Hamas entrata in vigore lo scorso gennaio. Secondo Fox News, sarebbe stato proprio Witkoff allora a convincere il premier israeliano ad accettare i termini dell'intesa.
Di fede ebraica e convinto sostenitore di Israele, Witkoff è uno dei principali volti della politica estera dell'Amministrazione Trump. Nato il 15 marzo 1957 nel Bronx, New York, Steven Charles Witkoff ha conseguito una laurea in giurisprudenza presso la Hofstra Law School nel 1983 per poi iniziare la sua carriera come avvocato immobiliare a New York City.
Successivamente, ha co-fondato Stellar Management, focalizzandosi sull'acquisizione e gestione di proprietà immobiliari. Nel 1997, ha fondato la Witkoff Group, una società immobiliare privata con sede nella Grande Mela. Sotto la sua guida, la società ha acquisito e ristrutturato numerose proprietà di rilievo, tra cui il Daily News Building e il Woolworth Building a Manhattan. Nel 2013, insieme a Harry Macklowe, ha acquistato il Park Lane Hotel su Central Park South per 660 milioni di dollari.
Nel 2020, durante la prima presidenza Trump, Witkoff è stato membro del Great American Economic Revival Industry Group, istituito per affrontare l'impatto economico sugli Stati Uniti della pandemia di Covid-19. Lo scorso novembre, il presidente eletto lo ha nominato inviato speciale per il Medio Oriente, nonostante il 68enne non avesse alcuna esperienza diplomatica formale.
Witkoff ha passato gran parte della sua vita nell'Upper East Side di Manhattan prima di trasferirsi a Miami Beach, Florida, nel 2019. È sposato dal 1987 con Lauren Jill Rappoport, e ha tre figli. Nel 2011, ha subito la tragica perdita del figlio Andrew a causa di un'overdose di OxyContin. L'evento drammatico lo ha portato a impegnarsi in iniziative filantropiche legate alla prevenzione e al trattamento delle dipendenze. Gli altri due figli, Zach e Alexander, sono attivamente coinvolti in iniziative imprenditoriali, con Alexander che ricopre il ruolo di co-Ceo della Witkoff Group.
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