


(Adnkronos) - "Ci accusavano di voler spaccare l’Italia, ma la verità è che abbiamo scelto di credere nelle energie, nel talento e nella forza del Sud. Abbiamo avuto il coraggio di dire basta alla stagione dell’assistenzialismo, che per troppo tempo ha alimentato l’idea di un Mezzogiorno condannato a restare indietro. Abbiamo investito in infrastrutture, lavoro, merito. Lavoriamo per mettere il Sud in condizione di competere ad armi pari e di dimostrare, finalmente, tutto il suo valore". Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, commentando i dati Istat di oggi che, sostiene, "certificano il numero di occupati nel Mezzogiorno più alto mai registrato dal 2004. La strada è giusta, e continueremo a percorrerla, per costruire finalmente un’Italia nella quale tutti abbiano le stesse opportunità.

(Adnkronos) - Achille Lauro si è reso protagonista di un gossip esploso durante la prima puntata di X Factor, andata in onda ieri, giovedì 11 settembre. Tutto è accaduto nel corso delle audizioni, quando sul palco è arrivata Virginia, giovane concorrente del talent show, che ha sorpreso tutti con una dichiarazione inaspettata.
"Ci siamo già visti a una serata", ha esordito Virginia prima di cominciare la sua esibizione, attirando subito la curiosità di Achille Lauro e degli altri giudici, in particolare di Paola Iezzi e Jake La Furia.
"Siamo sicuri che non mi stai per mettere nei casini vero?", ha replicato Lauro colto di sorpresa. Virginia ha poi chiarito di aver incontrato l'artista in occasione di un suo concerto: "Ci siamo incrociati, ma neanche troppo... mi sono fermata a parlare con Boss Doms ma non c'è stato niente...". Lauro rassicurato ha commentato: "La storia non ha valore, mi sono salvato allora". Pronta, la replica ironica della ragazza: "Ti sei salvato in corner, ma c'è ancora tempo".
Leggi tutto: X Factor, siparietto tra Achille Lauro e la concorrente: "Mi stai mettendo nei casini?"

(Adnkronos) - A differenza di quello che capitava fino al Novecento, quando gli Stati Uniti erano percepiti senza ombra di dubbio come la più grande potenza mondiale e gli altri Paesi si comportavano di conseguenza, “ora, pur restando essi la prima potenza del pianeta e nonostante i suoi sfidanti - Cina e Russia in testa - se la passino piuttosto male, la distanza relativa percepita è minore”. Così Dario Fabbri, giornalista ed analista geopolitico, al convegno ‘Il futuro del mondo legno: economia circolare e risorse forestali’ a Mantova, organizzato da Rilegno e Conlegno.
Minore rispetto ad un tempo anche l’effetto delle richieste americane sulle decisioni di altri Stati: “Oggi gli americani dicono ‘fate questo, fate quello’, ma i russi, i cinesi, gli indiani, gli iraniani o i turchi, sentono e non sentono - aggiunge Fabbri - Alcuni non li ascoltano per niente, altri un po’ di più. Questo ci sconvolge perché siamo l’unica parte del pianeta che si era convinta che ‘la storia fosse finita’ e sentire parlare di terza guerra mondiale fa giustamente rabbrividire”.
La stessa porzione del mondo che si era convinta di questo non si è accorta “di quello che continuava a succedere fuori dalle nostre camerette - puntualizza Fabbri - La storia non si ferma” e dunque “perché gli altri di questo pianeta dovrebbe accettare il sistema che abbiamo creato noi occidentali, seppur con alcune regole assolutamente nobili, dalla democrazia ai diritti umani? Il mondo conta più di 8 miliardi di abitanti e gli occidentali sono meno di un miliardo”.
Leggi tutto: Usa, Fabbri: "Risposta altre potenze mostra calo influenza"


(Adnkronos) - Prima il no della Slovenia e dell'Islanda, ora il no dell'Irlanda, mentre è in forse la Spagna. L'Eurovision Song Contest 2026, che quest'anno si terrà a Vienna dal 12 al 16 maggio, rischia di trasformarsi da spettacolo di musica e unità in un campo minato geopolitico. L'emittente pubblica irlandese Rté ha annunciato che non parteciperà all'edizione di Vienna se sarà confermata la presenza di Israele in gara, in risposta a quella che definisce "l'inaccettabile perdita di vite umane nella Striscia di Gaza".
In una dichiarazione ufficiale, la televisione pubblica irlandese ha chiarito che la decisione definitiva verrà presa solo dopo che l’Unione Europea di Radiodiffusione (Ebu) - l’organismo che organizza l’evento - si sarà espressa formalmente sulla questione. Tuttavia, il tono del comunicato non lascia spazio a molte interpretazioni: “La partecipazione dell’Irlanda sarebbe inconcepibile, date le continue atrocità in corso a Gaza”.
Rté non è sola. Anche l’emittente slovena Rtvslo ha dichiarato pubblicamente che si ritirerà dal concorso nel caso in cui Israele resti in gara. L'emittente islandese Ruv ha adottato una posizione simile, pur lasciando spazio a trattative in corso con l’Ebu. Anche la Spagna, per voce del Ministro della Cultura Ernest Urtasun, sta valutando un possibile boicottaggio. "Siamo profondamente preoccupati per l’utilizzo dell’Eurovision come piattaforma di legittimazione politica," ha dichiarato un portavoce di Rtvslo.
Già prima dell’edizione 2025, Rté aveva sollecitato l’Ebu a una riflessione sul ruolo di Israele all’interno del contest, citando non solo il conflitto a Gaza, ma anche la situazione dei giornalisti sul campo e quella degli ostaggi israeliani. Il direttore generale di Rté, Kevin Bakhurst, aveva definito “orribile” l’impatto del conflitto sui civili, ribadendo al tempo stesso l’obbligo di imparzialità nella copertura giornalistica del conflitto.
Il direttore del concorso, Martin Green, ha risposto alle polemiche dichiarando che l’Ebu “comprende le preoccupazioni e i sentimenti profondamente radicati” legati al conflitto in Medio Oriente. Ha aggiunto che l’organizzazione sta consultando tutti i membri per prendere una decisione condivisa, ricordando che “le emittenti hanno tempo fino a metà dicembre per confermare la loro partecipazione”.
Secondo Frank Dermody, presidente del fan club irlandese di Eurovision, la decisione di Rté è “coraggiosa e coerente con i valori dell’evento”. Ha poi aggiunto: “Negli ultimi due anni è stato difficile guardare un Paese usare il nostro concorso — simbolo di pace e amore — per fare il contrario”. Dermody prevede che se altri Paesi seguiranno l’esempio irlandese, l’edizione 2026 potrebbe vedere un “drastico calo di partecipanti”. “Potremmo ritrovarci con solo 15 o 20 nazioni in gara, rispetto alle consuete 37-40”, ha affermato.
Questa non è la prima volta che Eurovision viene coinvolto in controversie politiche, ma raramente si è arrivati a una tale polarizzazione. Mentre alcuni vedono nel boicottaggio uno strumento di pressione morale, altri temono che il concorso possa perdere la sua identità originaria: un momento di unione oltre i confini, le lingue e le ideologie.
Con la scadenza di dicembre che si avvicina, l’Ebu dovrà prendere una decisione che inevitabilmente avrà conseguenze non solo artistiche, ma anche profondamente politiche. Cosa succederà a Vienna 2026? Al momento, tutto è ancora da decidere. Ma una cosa è certa: il palco dell’Eurovision, solitamente illuminato da luci e note, è ora attraversato dalle ombre della geopolitica. (di Paolo Martini)



(Adnkronos) - Una bomba carta è esplosa all'alba davanti alla saracinesca del centro sociale 'La Strada' di Roma, alla Garbatella, presumibilmente per forzarla. Sul posto i poliziotti, chiamati da alcuni residenti spaventati dal boato, ora impegnati negli accertamenti.
"Un ordigno è stato fatto esplodere davanti all’ingresso del CSOA La Strada in via degli Armatori. Accanto, uno striscione con scritto: 'Di Battista puttana di Hamas'. Nonostante la violenza dell’attacco, non sono riusciti ad entrare nel locale", denuncia sui social Luciano Ummarino, Assessore alla Cultura del Municipio VIII, che continua: "La matrice è chiara: ambienti filo-israeliani che vogliono colpire chi, come noi, si batte per la fine del genocidio a Gaza, per la libertà del popolo palestinese e contro le politiche criminali del governo Netanyahu. La nostra è una lotta limpida: contro la guerra e le logiche di oppressione, per la libertà dei popoli, mai contro il popolo ebraico. Continueremo le nostre battaglie alla luce del sole: le bombe notturne appartengono da sempre alla vigliaccheria degli squadristi". Nel pomeriggio, alle 17.00, è stata convocata un'assemblea pubblica.
Leggi tutto: Roma, bomba carta esplode davanti ingresso centro sociale 'La Strada'

(Adnkronos) - Inseguimento finisce in tragedia oggi, venerdì 12 settembre, a Bologna. Due ragazzi albanesi di 18 e 19 anni, a bordo di un'auto risultata poi rubata, non si sono fermati all'alt di una volante della polizia e si sono dati alla fuga, schiantandosi poi contro un palo in via Murri. Nello schianto è morto un giovane di 18 anni, mentre il conducente, 19enne privo di precedenti, è rimasto quasi illeso. La vittima aveva alcuni precedenti per furto e resistenza.
Il veicolo era stato notato dalla polizia in via Tolmino. L’equipaggio di volante si è avvicinato per un controllo mentre la macchina era ferma al semaforo rosso ma appena scattato il verde i due sono partiti a velocità elevata. È scaturito un inseguimento per alcuni minuti su via Andrea. Data la velocità sostenuta, la volante ha perso l'auto e proseguito sulla strada dove poco dopo ha trovato la macchina incidentata contro un palo. Come ha specificato la Questura, la volante non è mai entrata in contatto con l’auto né ha visto l’impatto. I due giovani a bordo sono stati immediatamente soccorsi.
Leggi tutto: Bologna, non si fermano all'alt e si schiantano durante inseguimento: morto 18enne

(Adnkronos) - Vittoria Rai nel prime time di ieri sera con il film 'Pare parecchio Parigi' che ha totalizzato 2.333.000 telespettatori e il 15,4% di share. Medaglia d'argento per Canale 5 con 'Elisa San Siro' che ha raggiunto 1.454.000 telespettatori (share del 12%). Terzo posto per Italia1 con 'The Plane' che è stato visto da 1.394.000 telespettatori (9,1% di share).
Fuori dal podio su Retequattro 'Dritto e Rovescio' ha interessato 847.000 telespettatori (share del 7,5%) mentre su La7 'Piazzapulita' ha realizzato 738.000 telespettatori e il 6,3%. Su Rai2 'Ore 14 Sera' ha conquistato 648.000 telespettatori pari al 5,5% di share e sul Nove 'Comedy Club' con lo spettacolo 'Il Pedone' di Giuseppe Giacobazzi è stato visto da 406.000 telespettatori raggiungendo uno share del 2,8%. Su Tv8 'Men in Black: International' è stato seguito da 290.000 telespettatori (1,9% di share) mentre su Rai3 'La nostra magnifica ossessione – Bernardo Bertolucci e la sua generazione' ha ottenuto 237.000 telespettatori e l'1,5%.
Nell'access prime time su Canale5 'La Ruota della Fortuna' ha interessato 4.759.000 telespettatori pari al 25,4% mentre su Rai1 'Affari Tuoi' è stato seguito da 4.052.000 telespettatori raggiungendo uno share del 21,7%.
Leggi tutto: Ascolti tv 11 settembre, 'La Ruota della Fortuna' prevale su 'Affari Tuoi'

(Adnkronos) - “Quello del legno rimane un settore fondamentale, tanto dal punto di vista della produzione che del riutilizzo del legno già in circolazione. Sappiamo bene quanto sia importante, sia a fini ambientali che economici, riciclare, riutilizzare ed evitare gli sprechi. Quindi si deve andare avanti su questa strada”. Lo ha affermato l’economista Carlo Cottarelli nel suo intervento al convegno ‘Il futuro del mondo legno: economia circolare e risorse forestali’ a Mantova, organizzato da Rilegno e Conlegno.
“Nel biennio 2021-2022 abbiamo osservato un’ondata di aumenti di costi che ha coinvolto tutte le materie prime”. Un’impennata che si è verificata “perché le politiche di quel periodo, rivolte a far uscire il mondo dal Covid, sono state un po’ troppo espansive e questo ha fatto innalzare i prezzi - aggiunge - Successivamente la situazione si è normalizzata e ad oggi non credo che ci siano le basi per un altro shock di questo genere”.
“Naturalmente, è essenziale che le politiche monetarie continuino ad essere usate prudentemente. L'inflazione è tornata a livelli bassi e questo consentirà anche di tenere moderati i prezzi delle materie prime. Nonostante tutti gli shock che ci sono stati - conclude - la situazione macroeconomica si è abbastanza normalizzata dal 2022 ad oggi e la crescita continua a livello mondiale intorno al 3%”.
Leggi tutto: Legno, Cottarelli: "Riuso e riciclo fondamentali sia a fini ambientali che economici"

(Adnkronos) - “I consorzi Rilegno e Conlegno, insieme al territorio, danno una piccola dimostrazione di quanto sia importante fare sistema. Con il consorzio Rilegno abbiamo cercato di avere una visione geopolitica, economica e anche scientifica del mondo del legno, con uno sguardo il più possibile ad ampio raggio, perché è importante conoscere il contesto esterno per fare le scelte giuste così poi, quando bisogna intervenire nelle aziende o nelle associazioni, si conoscono le strategie e le azioni da mettere in atto. Desideriamo piantare un seme in questo bellissimo teatro, e in questo contesto del distretto del legno, che possa far germogliare qualcosa di importante, soprattutto nella gestione corretta della del legno”. Lo ha detto Massimiliano Bedogna, presidente di Conlegno, al convegno ‘Il futuro del mondo legno: economia circolare e risorse forestali’ a Mantova, organizzato da Rilegno e Conlegno.
"Il nostro Consorzio si occupa di tante tematiche, soprattutto volte al riutilizzo e riuso del materiale legnoso. Ci occupiamo della deforestazione e delle foreste certificate affinché il patrimonio forestale rimanga salvaguardato. Non bastano solo queste buone pratiche per utilizzare il legno nella maniera corretta, ma siamo convinti che bisogna pensare alle foreste del futuro, in modo tale da poter creare delle filiere di lavoro che portino a piantare, a coltivare, a mantenere i territori, salvaguardando anche dal rischio antincendio e poi trovarci una materia prima disponibile per l'economia del futuro - spiega - E’ per questo che cerchiamo di creare un sistema Conlegno affinché i più attori che girano intorno a queste tematiche siano attivi e coinvolti nel processo di crescita culturale, per arrivare ad avere una materia prima che sicuramente toglie anidride carbonica dall'aria, può darci una mano dal punto di vista sociale a creare lavoro e benessere, e in più ci darà la materia prima del futuro per poter fare in modo che le nostre aziende continuino la loro processo di crescita”.
"La regione del Trentino è un caso un po’ emblematico. Dopo il Vaia le segherie si sono molto rafforzate e oggi sono in grado di tagliare fino a 1.200.000 metri cubi di legno all'anno a fronte di una regione che oggi non riesce a dare più di 400.000 metri cubi. Questo fa capire la criticità del sistema: se gli attori non si parlano, si creano situazioni in cui ci sono degli scompensi e noi dobbiamo riuscire a sopperire a questi scompensi creando un sistema, dialogando e cercando di mettere insieme gli attori”, conclude.
Leggi tutto: Legno, Bedogna (Conlegno): "Consorzi e territorio mostrano importanza di fare sistema"

(Adnkronos) - Quando l'attività fisica si intensifica improvvisamente possono aumentare gli infortuni, "soprattutto dopo la pausa estiva, periodo durante il quale c'è chi ha smesso di giocare a tennis, piuttosto che fare jogging o andare in bicicletta. Risultato? E' boom di lussazioni alle articolazioni, traumi, rottura di tendini e menischi tra chi riprende a fare attività fisica dopo le vacanze ma anche tra adulti sedentari che ripartono da zero. Lo dimostra l'aumento degli accessi nei Pronto soccorso e negli ambulatori di medicina generale. Per evitare spiacevoli incidenti, perché praticare sport è fondamentale, la parola d'ordine è gradualità". Così all'Adnkronos Salute il presidente della Siot Società italiana di ortopedia e traumatologia (Siot) Pietro Simone Randelli.
Tra gli sport più a rischio "padel, calcio e basket - spiega Randelli - mentre gli infortuni più frequenti sono da 'sovraccarico' su muscoli, articolazioni e colonna vertebrale, strappi muscolari, tendiniti, distorsioni anche tra chi pratica sport da endurance come ciclismo, corsa e mountain bike". L'errore "più comune - aggiunge il numero uno degli ortopedici italiani - è pensare di tornare a correre 2 volte la settimana, dopo uno o due mesi di stop, con la stessa intensità di prima delle vacanze".
Da qui i consigli per evitare incidenti di percorso: "Per prima cosa, riprendere con gradualità senza fare sforzi - scandisce Randelli - quindi rispettare i tempi di recupero, fare stretching prima e dopo l'esercizio fisico, concedersi una pausa non inferiore a 48 ore tra una corsa e l'altra, tra una partita di padel e l'altra". Fondamentali anche "l'idrazione, spesso sottovalutata e trascurata, la tecnica di riscaldamento e il potenziamento muscolare. Ad esempio, prima di giocare una partita di basket è consigliabile andare in palestra per rinforzare il tronco e gli arti inferiori. Inoltre, è bene aumentare ogni settimana del 10-15% l'intensità dell'allenamento".
Tra gli sport più a rischio infortuni, al primo posto "c'è il nemico per eccellenza di tendini e articolazioni, ovvero il padel - sottolinea Randelli - perché molti vi giocano senza alcuna preparazione tecnica né fisica". Anche per questo motivo, "prima di praticare una qualsiasi attività sportiva è bene sottoporsi ad una visita ortopedica per verificare la propria idoneità a quel tipo di sport. Posso giocare a tennis piuttosto che a padel? Mi farà bene correre o praticare basket? In caso di patologie o disturbi anche non gravi, prima di fare sport da zero o riprendere dopo una breve pausa è sempre utile un check dall'ortopedico" conclude.
Leggi tutto: Dal padel al basket, è boom di infortuni dopo vacanze: i consigli degli ortopedici

(Adnkronos) - "Da quella casa uscirà in una cassa di legno... devo causarle quante più sofferenze possibili... la sua vita è legata alla mia fine pena”. E' così che un uomo di 47 anni, durante l'interrogatorio di garanzia, ha parlato ai poliziotti della sua ex moglie. L'uomo era stato arrestato in esecuzione di ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Gela, su richiesta della procura, per i reati di atti persecutori e danneggiamento seguito da incendio.
Il 47enne, indagato per atti persecutori nei confronti dell'ex moglie, era già stato arrestato nel mese di agosto per aver violato il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. In quell’occasione il gip aveva aggravato la misura cautelare disponendo gli arresti domiciliari. L'uomo, per danneggiare l’abitazione della ex, è anche arrivato ad appiccare il fuoco ai mastelli della raccolta dei rifiuti posizionati davanti il portone d’ingresso.
Leggi tutto: "Da quella casa uscirà in una bara", arrestato 47enne: perseguitava l'ex moglie

(Adnkronos) - "Ventotene da luogo di reclusione e oppressione sull’uomo e segno dell’assolutismo che gravò sull’Italia con il regime fascista, si è trasformata da tempo in uno dei luoghi ispiratori della affermazione dei valori di pace e democrazia che contraddistinguono l’esperienza di ciò che è divenuta la Unione Europea. Un luogo in cui vennero messi a dimora i semi della libertà e di quel federalismo che hanno arricchito il dibattito dei popoli europei verso la meta di una unione di popoli indipendenti e liberi". E' il messaggio che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della prima Conferenza Europea di Ventotene per la Pace e la Democrazia, ha inviato alla Vice Presidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno.
"Fare l’Europa per superare la logica del conflitto e delle guerre, per evitare la oppressione dell’uomo sull’uomo, per ribadire la dignità di ogni essere umano, di ogni persona. Questo - sottolinea il Capo dello Stato - fu il messaggio potente che venne dagli esponenti antifascisti reclusi nell’isola, la cui lezione di vita rappresenta un esempio per le giovani generazioni. I momenti formativi e di incontro che si succedono suonano conferma dell’attualità di ciò che a Ventotene, nelle sofferenze del confino, nacque. È un compito destinato a riproporsi per ogni generazione, quello di inverare i valori di libertà che caratterizzarono la battaglia dei fondatori. A tutti i partecipanti all’odierna iniziativa giungano auguri di buon lavoro", conclude.
Leggi tutto: Mattarella: "Ventotene ispirazione valori di pace e democrazia, alla base Ue"

(Adnkronos) - Barbara d'Urso torna in televisione, dopo due anni di stop, come concorrente di 'Ballando con le Stelle' e in un'intervista al Corriere della Sera afferma: "È una veste strana per me, ma interessante. Nuova, certo. Sono stati due anni di sospensione, in tutti i sensi". D'Urso sottolinea di sentire su di sé "una pressione fortissima" e del suo rientro in un programma del Servizio Pubblico, dopo tanti anni trascorsi come volto Mediaset, afferma: "Mi sento un volto della gente, sono una donna libera e felice di tornare, anche se in questa veste, in Rai". Quanto alle voci su veti e possibili nuovi progetti in Rai, d'Urso taglia corto: "Voglio dire poco. Dopo Ballando, vedremo la vita cosa ci porterà. Se sono rose Rai fioriranno e se non fioriranno, vorrà dire che ci sarà un motivo".
Ad aver spinto la conduttrice televisiva a scendere in pista come concorrente è stata Milly Carlucci. "Milly - afferma la D'Urso - è stata straordinaria, bravissima nel convincermi. La considero la Barbara d’Urso della Rai, una maniaca in cerca della perfezione, esattamente come me. È stata molto accogliente... lo è con tutti. Forse capisce cosa significhi per chi fa il nostro mestiere affidarsi. Mi cercava da moltissimo tempo, ma adesso sentivo che era arrivato il momento giusto".
Come mai? "Per vari motivi. Innanzitutto - risponde la D'Urso - perché vorrei trasferire alla gente che quando, a qualunque età, tu cadi o ti fanno cadere, bisogna sempre avere il coraggio di ripartire, anche con umiltà. E poi c’è un altro motivo: sono felice di tornare in tv perché ho finalmente la possibilità di rivedere il pubblico che non ho neanche potuto salutare due anni fa. So che c’è una fetta di persone che aspetta: voglio riconnettermi con loro e Ballando è una bellissima possibilità".
Leggi tutto: Barbara D'Urso torna in tv dopo due anni: "Ballando è una rinascita"

(Adnkronos) - "Senza entrare nel merito del ddl delega al Governo per la riforma della disciplina dell’ordinamento della professione di dottore commercialista e di esperto contabile, che spetta evidentemente ai professionisti appartenenti a quella categoria e alle loro rappresentanze, prendo atto con favore dell’inserimento nel ddl delega della tutela delle attività professionali di cui alla Legge numero 4 del 2013. Ringrazio pertanto il presidente e i componenti del Consiglio dei ministri, in particolare il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, per avere compreso, condiviso ed accolto la nostra istanza al fine di tutelare l’attuale attività dei professionisti ex Lege 4/2013 tra cui i tributaristi che mi pregio rappresentare".
Questo il commento del presidente dell’Istituto nazionale tributaristi e vice presidente vicario di Confassociazioni Riccardo Alemanno, dopo l’approvazione della Delega, che aggiunge: "Ovviamente seguiremo con attenzione l’iter legislativo parlamentare, perché un conto è inserire in un ordinamento professionale riserve già attribuite da leggi vigenti, un altro assegnare riserve su attività oggi libere, ciò è irricevibile sia per il mercato che per le norme europee sulla concorrenza tutela dei fruitori dei servizi professionali, ma il segnale dato dall’esecutivo di Governo è inequivocabile, il sistema delle professioni è duale, con due tipologie di percorsi, quello associativo e quello ordinistico, per cui il riferimento alla tutela delle professioni di cui alla Legge 4/2013 dovrebbe essere inserito in tutte le deleghe di riforma delle professioni organizzate in ordini, di ciò ne discuterò con il presidente di Confassociazioni Angelo Deiana che ha sempre sostenuto il sistema duale in ambito professionale".
"Ritengo pertanto - sottolinea - che sia giunto il tempo del confronto e della collaborazione tra le varie professionalità, associative od ordinistiche che siano, collaborazione peraltro già esistente su tutto il territorio nazionale ad esempio proprio tra commercialisti e tributaristi e ciò con reciproca soddisfazione e rispetto. Probabilmente come vertici delle rappresentanze professionali dobbiamo considerare maggiormente ciò che avviene nella realtà degli studi professionali del settore contabile-tributario, auspico quindi che si possa avviare quanto prima un confronto con i vertici del Consiglio nazionale dottori commercialisti ed esperti contabili".
Leggi tutto: Tributaristi, bene riforma ordinamento professione commercialisti
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