
(Adnkronos) - L'amministrazione Trump potrebbe annunciare nuovi sforzi per chiarire il collegamento tra un farmaco a base di uno dei principi attivi fra i più usati a livello mondiale - il paracetamolo - e l'autismo. E sul versante opposto, potrebbe promuovere invece un altro farmaco come potenziale trattamento per la malattia. E' quanto anticipa il 'Washington Post', sulla base di quando riferito da quattro persone a conoscenza dei piani che hanno parlato a condizione di anonimato, dal momento che l'annuncio non è ancora di dominio pubblico. Nel dettaglio, spiegano le fonti, si prevede che i funzionari sanitari federali solleveranno preoccupazioni sull'uso da parte delle donne in gravidanza di paracetamolo, principio attivo del Tylenol*, avendo loro esaminato ricerche precedenti, tra cui una revisione di agosto, condotta da ricercatori del Mount Sinai e Harvard, che suggeriscono un possibile collegamento tra l'uso di Tylenol nelle prime fasi di gestazione e un aumento del rischio di autismo nei bambini. L'idea sarebbe di mettere in guardia le donne incinte dall'uso nei primi mesi di gravidanza, a meno che non abbiano la febbre.
L'altro capitolo in materia di autismo riguarda l'intenzione dei funzionari di promuovere come potenziale trattamento un farmaco meno noto, leucovorin (derivato dall'acido folico), solitamente prescritto per contrastare gli effetti collaterali di alcuni farmaci e per trattare la carenza di vitamina B9. I primi studi clinici in doppio cieco, controllati con placebo, che hanno previsto la somministrazione di leucovorin a bambini con autismo hanno mostrato quelli che alcuni scienziati descrivono come notevoli miglioramenti nella loro capacità di parlare e comprendere gli altri. I funzionari della Fda hanno recentemente esaminato il linguaggio che potrebbe essere applicato al farmaco. I risultati su leucovorin hanno suscitato scalpore nella comunità scientifica, innescando un rinnovato dibattito sulle complesse cause dell'autismo, una condizione che alcuni esperti avevano recentemente considerato prevalentemente genetica e quindi in gran parte incurabile.
La preoccupazione di Trump
L'autismo è in cima ai pensieri del presidente Usa Donald Trump, che da tempo esprime preoccupazione per l'aumento dei tassi di questa patologia negli Stati Uniti e quest'anno ha incaricato i suoi di trovare delle risposte, riporta il quotidiano Usa. L'iniziativa ha coinvolto il segretario della Salute e dei Servizi umani Robert F. Kennedy Jr, il commissario della Food and Drug Administration (Fda) Marty Makary, il direttore dei National Institutes of Health (Nih) Jay Bhattacharya e altri alti funzionari. Intervenendo domenica alla commemorazione dell'attivista ucciso Charlie Kirk, Trump ha anticipato la mossa che dovrebbe essere rivelata in una conferenza stampa alla Casa Bianca. "Domani avremo uno degli annunci più importanti dal punto di vista medico, credo, nella storia del nostro Paese. Penso che lo troverete straordinario. Credo che abbiamo trovato una risposta all'autismo", ha detto.
Lo studio
I Nih annunceranno anche l'avvio della nuova iniziativa di data science sull'autismo, con 13 team che riceveranno grant per la ricerca sulle cause e il trattamento dell'autismo, nonché per corroborare studi precedenti. Tale iniziativa è separata da un rapporto più ampio degli Nih che indaga sulla ricerca sull'autismo, e la cui pubblicazione non è prevista per questa settimana. Bhattacharya ha detto ai colleghi che vuole che la revisione sia approfondita, con il contributo di funzionari di carriera, e non venga fatta coincidere frettolosamente con l'altro imminente annuncio.
Le prossime iniziative
Domenica la Casa Bianca ha pubblicizzato le sue prossime iniziative sull'autismo: "Il presidente Trump - conclude il portavoce Kush Desai in una nota - si è impegnato ad affrontare il crescente tasso di autismo in America e a farlo con la scienza di riferimento. L'annuncio rappresenterà un progresso storico su entrambi gli impegni".


(Adnkronos) - Bandiera Usa data alle fiamme al passaggio del corteo per Gaza di Milano, a poche centinaia di metri dal consolato americano. “Ci avviciniamo al consolato americano, il consolato complice. Lo Stato che ha le stesse responsabilità di quelle israeliane e sioniste”, hanno urlato gli organizzatori dalla testa del corto, prima di far partire il coro “assassini, assassini” all’angolo tra piazza della Repubblica e via Turati, dove ha sede il consolato.
I manifestanti alla testa del corteo hanno quindi dato fuoco alla bandiera americana. Prima un momento di silenzio, in cui è stato fatto sentire il rumore dei droni che sorvolano Gaza. “È ora di alzare il volume”, hanno detto gli organizzatori. Il corteo è poi ripartito in direzione Stazione Centrale, dove la manifestazione dovrebbe terminare. “Gli Stati Uniti hanno enormi responsabilità per tutte le guerre degli ultimi anni”, hanno denunciato i manifestanti.
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(Adnkronos) - Il precompilato del 730 è scelto da 1 italiano su 2, ma il 14% del totale analizzato mostra errori legati alle doppie certificazioni uniche. Affidarsi al 730 precompilato senza alcuna verifica può sembrare la strada più semplice, ma espone a rischi concreti e spesso sottovalutati, come segnalato dall’Anc, l'Associazione nazionale commercialisti.
Lo strumento digitale rappresenta certamente un passo avanti verso la semplificazione, ma non garantisce di per sé accuratezza, completezza né personalizzazione. "Il precompilato ha reso più semplice l’accesso, ma non ha eliminato la complessità. Le banche dati non sempre sono aggiornate e molte spese determinanti non compaiono automaticamente. Serve l’occhio esperto di un professionista per evitare che un clic troppo veloce faccia perdere rimborsi importanti", spiegano Giovanni Pizza e Fabrizio Pinci di BonusX, startup innovativa a vocazione sociale nata per aiutare i propri utenti a scoprire bonus e agevolazioni.
Il rischio cresce quando, per fretta o mancanza di esperienza, si commettono errori materiali: omissioni di redditi, familiari a carico inseriti impropriamente, calcoli imprecisi o bonifici errati. Anche un dettaglio formale, come usare un bonifico ordinario al posto di quello 'parlante', può invalidare una detrazione fiscale.
Inoltre, sembra che in caso di doppia cu (certificazione unica), ad esempio quando un lavoratore ha avuto due datori di lavoro nello stesso anno o ha cambiato azienda tramite passaggio di appalto, l’Agenzia delle Entrate potrebbe omettere i giorni lavorati, impedendo così il calcolo corretto delle detrazioni per lavoro dipendente. I controlli preliminari di BonusX mostrano che circa il 14% del totale analizzato presenta questo problema, che potrebbe riguardare un numero molto ampio di contribuenti.
Accettare il 730 precompilato così com’è non garantisce di essere al riparo da controlli. Il modello, infatti, non sempre contiene tutte le informazioni: la mancata indicazione di spese o oneri comporta la perdita di rimborsi, mentre l’omissione di redditi può tradursi in recuperi fiscali e sanzioni. Come ricorda la nota del Mef, il precompilato non è uno scudo totale e richiede sempre una verifica attenta per distinguere tra dati che generano solo un mancato beneficio e dati che possono avere conseguenze sanzionatorie. “In un sistema fiscale in cui anche un dettaglio può cambiare il risultato finale, trascurare controlli e verifiche significa trasformare un rimborso legittimo in un’occasione mancata o addirittura in un problema con l’Agenzia delle Entrate. Per questo è fondamentale accompagnare i contribuenti con strumenti e consulenza che diano sicurezza e massimizzino i benefici”, sottolinea Fabrizio Pinci.
Il rischio è perdere rimborsi legittimi o, al contrario, inserire inconsapevolmente informazioni inesatte che potrebbero richiamare l’attenzione dell’Agenzia.
Per capire meglio l’impatto delle voci mancanti, ecco alcuni esempi pratici di quanto può valere in euro una corretta integrazione del 730. Si tratta di cifre che, se trascurate, finiscono per ridurre o annullare rimborsi a cui i contribuenti hanno pieno diritto.
Spese mediche: con 500 euro di visite specialistiche, il rimborso è di circa 70 euro (19% al netto della franchigia di 129,11 euro).
Affitto studenti universitari fuori sede: fino a 300 euro se il reddito annuo è inferiore a 15.493,71 euro, oppure 150 euro se compreso tra 15.493,71 euro e 30.987,41 euro.
Interessi sul mutuo: per un mutuo da 100.000 euro, gli interessi passivi medi di 3.000 euro generano circa 570 euro di detrazione, ma solo se i dati sono caricati correttamente.
Bonus edilizi/ecobonus: per lavori di ristrutturazione da 10.000 €, la detrazione è di 5.000 euro (50%), mentre per interventi di risparmio energetico può arrivare a 6.500 euro (65%).
Spese scolastiche: su 600 euro spesi tra iscrizione, mensa, trasporto e gite, il rimborso è di circa 114 euro (19% su un massimo di 800 euro per studente).
Se queste voci non vengono integrate, si rischia di perdere rimborsi che vanno da poche decine a diverse migliaia di euro. E, oltre all’impatto economico, questo può avere anche un peso psicologico, alimentando l’incertezza e il senso di insicurezza che già accompagna molti italiani in fase di dichiarazione.

(Adnkronos) - E' stata eseguita con successo nel Dipartimento di Radiologia dell'Azienda ospedaliero delle Marche la prima Pet/Rm in Italia con nuovo tracciante specifico per il cancro della prostata. Il via libera all'applicazione, descritta come "innovativa e per certi versi rivoluzionaria", è arrivato la settimana scorsa con l'esecuzione delle prime indagini diagnostiche su 3 pazienti con tumore prostatico attraverso l'utilizzo del sistema integrato Pet/Rm (tomografo Pet digitale integrato con tomografo Rm 3Tesla). I risultati vengono definiti "straordinari", consentendo diagnosi accurate e più precoci rispetto ai metodi tradizionali fin qui utilizzati.
Il traguardo - spiega una nota - è stato reso possibile dalla collaborazione tra la clinica di Radiologia, guidata da Andrea Giovagnoni, direttore del Dipartimento di Scienze radiologiche dell'Aou delle Marche, e il servizio di Medicina nucleare con a capo Fabio Fringuelli. Il plus scientifico, chiariscono gli esperti, è legato all'uso in coppia della macchina con un nuovo radiofarmaco altamente specifico. Si tratta del 18F-Piflufolastat, in grado di identificare le sole lesioni prostatiche in quanto espressione dell'antigene specifico cellulare (Psma). Le indagini sono state condotte con Pet/Rm su 3 pazienti, 2 con rialzo degli indici specifici bioumorali (Psa) e un terzo con sospetta recidiva bioumorale da cancro prostatico.
"A nostra conoscenza - illustrano Giovagnoni e Fringuelli - è la prima volta in Italia che viene utilizzata la Pet/Rm, invece che la Pet/Tc, con tracciante specifico per il tumore prostatico. L'esperienza mondiale di questa applicazione è ancora scarsa in quanto rappresenta un carattere di assoluta novità. Il valore della Pet/Rm, apparecchiatura all'avanguardia in uso clinico solamente all'ospedale San Raffaele di Milano che utilizza un altro tracciante meno specifico - precisano - appare di grande efficacia in quanto capace di acquisire immagini Rm e Pet 'fuse' direttamente insieme. L'ulteriore, grande vantaggio durante una singola indagine è quello di non dover spostare il paziente su più macchine, permettendo di accoppiare le potenzialità diagnostiche della Rm ad alto campo multiparametrica della prostata con un'indagine metabolico-recettoriale specifica della Pet. I pazienti vengono selezionati dopo un'attenta analisi clinica condivisa, grazie al dialogo costante con il reparto di Urologia di Aoum diretto dal professor Andrea Benedetto Galosi, anche se noi saremo sempre pronti a sottoporre all'esame diagnostico speciale casi in arrivo da tutto il territorio".
Oltre al valore scientifico, prosegue la nota, l'intuizione avuta dai professionisti dell'Aou delle Marche ha un forte carattere sociale. L'indagine, ben tollerata dai pazienti, viene eseguita in regime ambulatoriale in tempi del tutto sovrapponibili a un'indagine tradizionale. Insomma, si tratta di un esame immediatamente applicabile a potenziali casi in lista d'attesa che sono in corso di selezione. Oltre ai 3 pazienti già sottoposti a Pet/Rm la scorsa settimana, sono già in programmazione le prossime sedute che, per ora, avranno una cadenza quindicinale. Va ulteriormente sottolineato, inoltre, che l'elevata sensibilità e specificità di questo farmaco tracciante recettoriale, unita all'utilizzo della Pet/Rm, è in grado di fornire informazioni diagnostiche sulla presenza locale della neoplasia prostatica e di eventuali gruppi di cellule (metastasi) che si sono staccate e cresciute in parti diverse del corpo.
"Questa nuova applicazione - sottolinea Armando Marco Gozzini, direttore generale Aoum - ci ricorda tutti i giorni il valore della cura, dell'impegno e dell'attenzione verso i pazienti che guidano, indistintamente, i nostri professionisti: sono loro che fanno grande l'azienda che ho l'onore di rappresentare". Anche Fringuelli e Giovagnoni, che hanno eseguito l'indagine, esprimono soddisfazione. "Questo nuovo approccio diagnostico - rimarcano - si pone già fin d'ora come uno straordinario strumento per la diagnosi precoce del tumore prostatico e nella stadiazione in pazienti operati in corso di follow-up con sospetta recidiva 'biologica'. Sono state già programmate nelle prossime settimane altre sedute diagnostiche su pazienti selezionati e si sta lavorando a un programma per introdurre in una routine clinica che comprenda il maggior numero di pazienti questa innovativa applicazione diagnostica all'interno dell'Aou delle Marche".

(Adnkronos) - Domani, martedì 23 settembre, la commissione Juri del Parlamento europeo voterà, a porte chiuse, sulla richiesta di revoca dell'immunità per Ilaria Salis. L'eurodeputata di Avs è accusata dall'Ungheria di aver aggredito due neonazisti ungheresi in occasione della giornata dell'onore, un raduno che commemora il tentativo, fallito, dei militari del Terzo Reich e dell'esercito ungherese, alleato di Adolf Hitler, di rompere l'assedio dell'Armata Rossa a Budapest nel 1945.
L'insegnante monzese è stata detenuta per oltre un anno in condizioni degradanti. Le immagini di lei in Aula, con catene ai polsi e alle caviglie, hanno sollevato una diffusa indignazione, in Italia e non solo.
Il relatore sul suo caso, il popolare spagnolo Adrian Vazquez Lazara, è un ex Renew, e sarebbe, secondo indiscrezioni mai smentite, poco incline a 'salvare' Salis, perché potrebbe costituire un precedente utile agli indipendentisti catalani.
D'altra parte, il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs ha pubblicato qualche giorno fa un tweet riguardante Salis con le coordinate geografiche di un carcere del Paese danubiano, cosa che potrebbe segnalare l'esistenza di un 'fumus persecutionis', dato che, oltretutto, sussistono seri dubbi sul rispetto dello Stato di diritto in Ungheria. Le destre dovrebbero votare per la revoca dell'immunità in commissione.
L'ago della bilancia è il Ppe, il cui orientamento è incerto. Tuttavia, insieme alla richiesta di revoca dell'immunità di Salis, si vota anche una richiesta dell'ungherese Peter Magyar, che milita nel Ppe e che nell'opposizione ungherese. Nel suo caso, per evitare che venga consegnato a Orban, i Popolari hanno bisogno dei voti delle sinistre e dei Liberali. Il voto della Juri dà un'indicazione all'Aula, che comunque è sovrana. I giochi si faranno nella prima plenaria di ottobre e lì si vedrà se il Parlamento sceglierà di riconsegnare all'Ungheria un'eurodeputata già esibita, quando era ancora una semplice cittadina, in un'Aula di Tribunale in ceppi e al guinzaglio, oppure se riuscirà ad evitarlo.
La procedura gioca a favore di un accordo, tacito, per 'salvare' Salis: di norma sulle immunità l'Aula vota per alzata di mano, senza appello nominale, cosa che già rende difficile individuare chi ha votato contro e chi a favore (occorrerebbe salire in tribuna e fotografare l'attimo in cui avviene il voto). Ma c'è sempre la possibilità di un voto segreto: per chiederlo occorrono un quinto degli eurodeputati e un gruppo politico, condizioni in teoria facilmente realizzabili, numeri alla mano. In quel caso, gli eurodeputati, a sinistra e al centro ma anche a destra, potrebbero votare secondo coscienza, senza temere eventuali reprimende da parte del proprio partito o gruppo politico. Si vedrà il mese prossimo se il Parlamento Europeo deciderà di porre la parola 'fine' al caso Salis o se sceglierà di rispedirla in Ungheria, per un processo che potrebbe trascinarsi ancora per mesi, con relativa copertura mediatica.
Leggi tutto: Ilaria Salis e l'immunità, Parlamento Ue si prepara al voto

(Adnkronos) - Ita Airways, la principale Compagnia aerea italiana, entra ufficialmente in Alis, l’associazione di riferimento a livello nazionale ed europeo per il mondo del trasporto, della logistica, dei servizi alle imprese e della mobilità sostenibile. L’adesione è stata annunciata oggi nel corso di una cerimonia ufficiale svoltasi presso gli uffici della Compagnia a Fiumicino, alla presenza del presidente di Ita Airways, Sandro Pappalardo, e del presidente di Alis Guido Grimaldi Con l’ingresso di Ita Airways, Alis consolida il suo ruolo cardine di aggregatore per tutti gli attori che lavorano per una solida ed efficiente mobilità sostenibile, nonché per la catena logistica ed i servizi alle imprese, rappresentando oggi oltre 2.400 soci, un fatturato aggregato pari a 150 miliardi di euro e 462.000 lavoratori. Ita Airways porta in Alis un patrimonio di competenze specifiche, esperienza internazionale e approccio orientato al futuro. Per Ita Airways l’adesione ad Alis rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso di collaborazione con i principali protagonisti della mobilità sostenibile, del trasporto e della logistica, con una rilevanza speciale della sostenibilità, pilastro fondamentale della strategia della Compagnia sin dall’avvio delle proprie operazioni.
“Alis accoglie con grande orgoglio Ita Airways tra i suoi Soci consiglieri e ci tengo a ringraziare il presidente Sandro Pappalardo e l’amministratore delegato Joerg Eberhart per la fiducia accordata e per la visione strategica. Vorrei complimentarmi davvero per lo straordinario impegno dei vertici di Ita Airways, che hanno consentito al principale vettore aereo italiano di poter competere ai massimi livelli su scala internazionale e di rappresentare al meglio l’eccellenza italiana nel mondo. – dichiara il presidente di Alis Guido Grimaldi - L’ingresso della compagnia aerea di riferimento italiana rappresenta un traguardo strategico per tutto il sistema industriale e rafforza la nostra visione di logistica integrata e competitiva, in cui tutte le modalità di trasporto collaborano per offrire soluzioni efficienti, sostenibili e innovative al servizio delle imprese e dei cittadini Siamo certi che, insieme a realtà leader nei propri settori come Ita Airways, continueremo a valorizzare le eccellenze italiane nei mercati internazionali, affrontando le sfide globali legate alla decarbonizzazione, all’innovazione e all’occupazione”.
“Siamo particolarmente orgogliosi di entrare a far parte di Alis – ha dichiarato Sandro Pappalardo, Presidente di Ita Airways. – Questa adesione rappresenta per noi un passo rilevante e strategico, in linea con la nostra missione di essere protagonisti dello sviluppo del settore del trasporto aereo italiano e di contribuire in modo concreto alla crescita complessiva del sistema Paese. Collaborare con un’associazione di riferimento come Alis, che riunisce sotto un’unica visione improntata alla sostenibilità i principali attori del trasporto, della logistica e dei servizi alle imprese, è fondamentale per rafforzare la competitività della nostra filiera e valorizzare il patrimonio turistico, culturale ed economico dell’Italia. La mobilità, in tutte le sue forme, è oggi più che mai una leva strategica per la crescita sostenibile, l’innovazione e l’internazionalizzazione del nostro settore. Vorrei ringraziare sentitamente il presidente di Alis, Guido Grimaldi, e il direttore generale, Marcello Di Caterina, per aver reso possibile questa importante integrazione e per la loro visione lungimirante, certo che insieme saremo in grado di affrontare con successo le nuove sfide globali e promuovere con orgoglio il made in Italy in tutto il mondo”.
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(Adnkronos) - “Diritto penale. La costituzione di parte civile degli enti esponenziali. Le novità legislative e la giurisprudenza”, è questo il titolo del volume presentato oggi nella Sala Etruschi del consiglio Regionale del Lazio, scritto dagli avvocati Pasquale Lattari e Mariano Macale, e dal garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Lazio, Monica Sansoni. Il libro approfondisce un tema di rilevanza giuridica e sociale: il ruolo crescente degli enti esponenziali, ossia le organizzazioni che tutelano interessi collettivi e diffusi, nella costituzione di parte civile nei processi penali. Il testo esamina come le recenti modifiche legislative abbiano rafforzato il ruolo di questi enti, particolarmente in processi che coinvolgono minori e categorie vulnerabili. Il volume si rivolge non solo a professionisti del diritto, ma anche a studenti e a chi lavora nella difesa di diritti collettivi, offrendo spunti di riflessione per affrontare le sfide legate alla giustizia penale e alla tutela dei diritti fondamentali. La presentazione è stata aperta da Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio Regionale del Lazio, spiega che la rilevanza del volume è più “sociale che giuridica. Si tratta di tutte quelle associazioni che vengono chiamate per proteggere le persone più deboli. Penso che sia un’attività importante che debba riportare la Regione a diventare un punto di riferimento di queste problematiche. Noi lo viviamo quotidianamente perché è cambiato anche il modo di interfacciarsi con i giovani oggi. Noi ci stiamo impegnando per fare comprendere le attività che la Regione sta facendo. Questa tutela deve coinvolgere tutti gli autori protagonisti”.
Anche il garante Monica Sansoni ribadisce l’importanza di avere “una bella rete istituzionale per intraprendere un cammino delicato come quello dei ragazzi e delle ragazze. Il Consiglio Regionale ci sta aiutando molto ma il garante esce fuori, tocca tutte e 5 le province del Lazio – continua Sansoni - Interessante è portare dei report che riguardino altre province oltre a Roma, dove si trovano casi di abusi e di violenza su minori e il libro nasce proprio perché io ho vissuto questa esperienza da vicino. Abbiamo istituito dei nuclei di criminologi, psicologi e ci siamo dovuti fermare a prendere in considerazione le esigenze, per capire dove possa andare un minore vittima di violenza. Attraverso questo strumento possiamo sensibilizzare le scuole”. L’avvocato Lattari spiega che “parliamo di minori solitamente vittime di abusi e, spesso, la parte civile è vista male nei processi perché i magistrati non vogliono interferenze. Quindi la vittima chi la tutela? Spesso per le vittime andare in tribunale significa rivivere il trauma, avere una persona che ti si siede accanto e che riporti un aspetto umano, con la costituzione della parte civile, diventa fondamentale. La Regione farà un albo di avvocati specializzati per questo settore, perché dietro alla tutela del minore ci sono delle difficoltà tecniche”.
Gli fa eco l’avvocato Macale, che ha approfondito un tema centrale, quello del “risarcimento del danno che, in questa riesamina, si riqualifica in modo particolare perché fa riferimento all’entrata di un nuovo attore processuale, il garante. L’entrata di un nuovo attore processuale non è scontata e andrà motivata di modo che il giudice ammetta questa nuova parte nel procedimento penale. Le vittime sono minori e noi sappiamo che, nell’ordinamento italiano come in quello internazionale, l’interesse del minore è superiore a qualunque altro e quindi ci interessa una qualificazione del danno, perché non si parla solo di patrimonio ed è qui la complessità”, conclude.


(Adnkronos) - Da luogo di incontro e rifugio di artisti e intellettuali a locale svuotato e messo sotto chiave. Questa mattina l’Antico Caffè Greco di via dei Condotti si è presentato senza arredi, rimossi e messi in sicurezza, mentre l’ufficiale giudiziario, atteso per procedere allo sfratto, ha stabilito un nuovo rinvio. L’esecuzione slitta a dopo il 26 novembre, data dell’udienza fissata in tribunale.
È l’ennesimo capitolo di una vicenda che va avanti da anni: il contratto di locazione scaduto nel 2017, la battaglia legale tra i gestori e il proprietario ospedale Israelitico, fino alla sentenza della Cassazione del luglio 2024 che ha sancito il diritto della proprietà a rientrare in possesso del locale, con l’obbligo però di non snaturarne l’identità storica.
Davanti al caffè, però, parlano soprattutto i lavoratori: “Siamo molto ottimisti, per noi è una grande perdita, sia dal punto di vista lavorativo che culturale. È assurdo come un’azienda sana e italiana sia ridotta in questo stato, con dipendenti che ogni giorno portano il pane a casa. Il Caffè Greco è qui da 265 anni, e continuerà a rimanerci”, afferma all’Adnkronos Nicola, dipendente a tempo indeterminato. L’attività ha 30 dipendenti, tra fissi e interinali.
Anche il titolare, Carlo Pellegrini, che guida il locale insieme alla moglie Flavia, mantiene un tono ottimista: "Il nostro sentimento è positivo perché sono successi una serie di fatti fondamentali - ha dichiarato all’Adnkronos -. A dicembre del 2024 è stato emanato un decreto del governo che tutela le attività commerciali storiche. Per la prima volta si è detto chiaramente che un’attività commerciale può avere lo stesso valore culturale di un palazzo storico o di un dipinto di Caravaggio”.
La battaglia legale, che dura da 8 anni, non si ferma qui per il gestore dell’attività: “Noi spingeremo anche il ministero nella misura forse estrema, ma necessaria, ovvero dell’esproprio delle mura. Abbiamo già manifestato l’intenzione di voler coprire i costi del posto. Da subito vorremmo dare gli 800.000 euro l’anno, che per noi è un salto nel buio, ma di fronte a uno sfratto preferiamo prenderci questo rischio”.
Leggi tutto: Roma, sfratto rinviato per il Caffè Greco: esecuzione slitta dopo il 26 novembre

(Adnkronos) - Durante il lockdown per la pandemia da Covid-19 un uomo di 46 anni ha minacciato l'allora premier Giuseppe Conte con numerose email. Ora è stato condannato dal giudice monocratico di Roma a una pena di sette mesi per l’accusa di minaccia a corpo politico dello Stato. Per il quaranteseienne, di origine umbre, che dopo la perizia è stato riconosciuto seminfermo di mente, il giudice con la sentenza ha disposto anche la libertà vigilata per un anno.
L'uomo, tra marzo e aprile 2020 durante il lockdown quando al governo c'era il premier Giuseppe Conte, aveva inviato alla casella istituzionale in uso al presidente del Consiglio dei Ministri tramite il proprio indirizzo di posta elettronica numerose email "dal contenuto fortemente ingiurioso e minatorio". I difensori dell’imputato, gli avvocati Luisa Giampietro e Antonio Poerio, attendono di leggere le motivazioni e proporranno appello.
Leggi tutto: Minacce a Giuseppe Conte durante il lockdown, 46enne condannato a Roma

(Adnkronos) - La falsa notizia della morte di Massimo Ranieri ha avuto talmente tanta risonanza da portare la figlia del cantante, Cristiana Calone, a intervenire sui social per chiarire che l'artista napoletano sta bene. "La notizia della morte di mio padre che gira sui social è fake. Massimo Ranieri sta bene", ha scritto la donna sui social network. E poi ha aggiunto: "Chi continua a mettere queste notizie false per avere un tornaconto si dovrebbe solo che vergognare".
Tanti i messaggi di solidarietà sia sul profilo di Cristiana Calone sia su quello dello stesso Massimo Ranieri. "Lunga vita all'immenso Massimo", scrivono i fan.
Leggi tutto: Massimo Ranieri, fake news sulla morte. La figlia: "Vergogna, mio padre sta bene"

(Adnkronos) - Ha aggredito il fratello più piccolo, di 14 anni, perché è il "prediletto" del nonno. Questo quando accaduto a Giugliano in Campania, provincia di Napoli, dove i carabinieri hanno arrestato un 20enne. I militari quando sono arrivati nell'abitazione hanno trovato già il personale del 118 che stava prestando soccorso al minore, con evidenti ferite da taglio all’altezza del collo, sulle braccia e sulla spalla sinistra, per una prognosi giudicata di 30 giorni.
Nel ricostruire quanto accaduto, il 20enne ha ammesso di aver aggredito suo fratello con una forchetta per "punire il nonno". A suo dire, il piccolo è il suo prediletto e per questo motivo colpendo il ragazzino avrebbe fatto soffrire indirettamente lui. Il 20enne, incensurato, è stato arrestato per lesioni aggravate e trasferito in carcere.

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