
(Adnkronos) - In occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull'emoglobinuria parossistica notturna (Epn), istituita dalla Pnh Global Alliance (Alleanza Globale per l'Epn) il 12 ottobre, Novartis presenta 'Obiettivo 12 nell'emoglobinuria parossistica notturna: quando l'energia ritorna, la vita si riaccende': un momento di confronto e sensibilizzazione sull'impatto della malattia e per discutere i progressi scientifici che stanno ridefinendo il trattamento. "L'Epn è una malattia rara, cronica e debilitante che colpisce spesso persone giovani, tra i 30 e i 40 anni - spiega Camilla Frieri, Uoc Ematologia e terapie cellulari avanzate, Aorn San Giuseppe Moscati, Avellino - E' causata da una mutazione nelle cellule staminali ematopoietiche, che rende i globuli rossi vulnerabili alla distruzione da parte del sistema del complemento. In Italia si stimano circa mille persone con diagnosi di Epn e circa un terzo necessita di una terapia anti-complemento". Il valore "12 g/dL rappresenta la soglia minima di emoglobina considerata sana - chiarisce Frieri - un traguardo clinico fondamentale per i pazienti con Epn. Molti pazienti continuano tuttavia, nonostante le terapie standard come gli inibitori del C5 (C5i), a presentare anemia". (INFOGRAFICA)
"Gli inibitori terminali del complemento hanno portato al controllo dell'emolisi intravascolare (Ivh), ridotto il rischio tromboembolico e migliorato la sopravvivenza a lungo termine - evidenzia Eros Di Bona, direttore Uoc Oncoematologia, ospedale San Bassiano, Bassano del Grappa, Vicenza - Aulss 7 Pedemontana - Oggi però circa il 50% dei pazienti in terapia con gli inibitori del C5 (C5i) presenta ancora anemia persistente; il 30% circa è dipendente da trasfusioni e oltre l'80% dei pazienti continua a manifestare una fatigue (affaticamento) costante. Questo avviene principalmente a causa dell'attivazione della via alternativa del complemento, che comporta la distruzione dei globuli rossi a livello extravascolare".
La risoluzione dell'emolisi, sia intravascolare che extravascolare e il conseguente miglioramento dei livelli di emoglobina (Hb) - informa la farmaceutica in una nota - rappresentano obiettivi terapeutici fondamentali per garantire un controllo più completo della patologia e promuovere il benessere clinico e funzionale del paziente. "I bisogni clinici insoddisfatti nell'Epn - sottolinea Bruno Fattizzo, Fondazione Irccs Ca' Granda ospedale Maggiore Policlinico, Milano - hanno portato allo sviluppo degli inibitori prossimali del complemento che agiscono precocemente nella cascata, controllando sia l'emolisi intravascolare che quella extravascolare. Con la disponibilità di queste nuove opzioni terapeutiche, che potrebbero normalizzare l'emoglobina e risolvere sintomi debilitanti come la fatigue, diventa essenziale promuovere un approccio terapeutico personalizzato".
In questo contesto, "la voce del paziente è essenziale per comprendere l'impatto reale dell'Epn - afferma Sergio Ferini Strambi, presidente di Aiepn, Associazione italiana Epn - Oggi, grazie ai progressi della ricerca, abbiamo terapie innovative che permettono di controllare l'emolisi e risolvere la fatigue, restituendo energia, autonomia e normalità. Vent'anni fa, tutto questo era impensabile. Le nuove modalità di somministrazione contribuiscono ulteriormente a migliorare la qualità di vita. In questo scenario, il ruolo del paziente consapevole, aderente alla terapia e proattivo nel dialogo con il clinico diventa sempre più centrale per ottimizzare il percorso di cura. L'associazione Aiepn Onlus, costituita nel 2010, ha contribuito in questi anni a informare i pazienti e i familiari sulla malattia, offrendo loro supporto e promuovendo consapevolezza".
Si tratta di un impegno condiviso anche da Novartis, rimarca Paola Coco, Chief Scientific Officer & Medical Affairs Head. "In un'area come l'ematologia, in cui siamo impegnati da oltre vent'anni - dichiara - il nostro obiettivo è creare un futuro in cui le persone con le malattie del sangue non debbano più accettare compromessi nella cura e nella qualità di vita. Siamo lieti di aver reso disponibili in Italia nuove opzioni terapeutiche che, anche in patologie complesse come l'Epn, possono offrire una prospettiva di vita più lunga, libera dai sintomi e dal peso della gestione complessa del percorso di cura. Il nostro impegno va oltre il trattamento farmacologico: lavoriamo insieme ai diversi attori del sistema sanitario per migliorare ogni fase del percorso, dalla diagnosi precoce al monitoraggio, dall'aderenza ai programmi di supporto, promuovendo consapevolezza e fiducia nel dialogo tra paziente e clinico".
Per favorire una maggiore consapevolezza e offrire supporto concreto - conclude la nota - è stato attivato il canale online 'Cosa sapere sull'Epn? Informati per un migliore controllo', realizzato da MypersonalTrainer con il supporto della farmaceutica. Pensato per pazienti e caregiver, il progetto mette a disposizione contenuti specialistici per comprendere meglio la malattia e affrontarne l'impatto nella vita quotidiana, favorendo un percorso di cura più partecipato.
Leggi tutto: Epn, a 'Obiettivo 12' esperti a confronto su impatto e trattamenti

(Adnkronos) - Lorenzo Musetti c'è. L'azzurro, numero 9 del ranking Atp, batte Luciano Darderi nel derby del terzo turno del Masters 1000 di Shanghai 7-5 7-6. Oggi, lunedì 6 ottobre, il toscano ha la meglio al termine di una sfida di altissimo livello, durata oltre tre ore, e chiusa grazie a due scatti nei momenti decisivi. Lorenzo strappa il primo break nel dodicesimo game e porta a casa il parziale, bissando nel secondo set al tie-break. Ora se la vedrà con Auger-Aliassime. "Si sa che giocare con un amico è difficile - ha spiegato Lorenzo a fine match -. Oggi Luciano mi ha sorpreso. Io ho giocato bene, ma anche lui è stato molto aggressivo. Ho dovuto alzare il livello durante la partita ed è la cosa che mi rende più orgoglioso".
Musetti ha poi aggiunto: "Quest'anno sono riuscito a giocar meglio in queste condizioni, ma con quest'umidità le maglie sono sempre più pesanti. Giochi 40 minuti e sembra di aver fatto la doccia, non ho mai cambiato così tante maglie in vita mia. Serve essere pronti anche dal punto di vista fisico per vincere certe partite. Obiettivo Atp Finals? La prossima partita con Felix sarà importante. Sta giocando bene e il match di mercoledì sarà una grande chance per fare un passo avanti verso Torino. Si tratta di una cosa importante per me".
Leggi tutto: Shanghai, Musetti batte Darderi nel derby e vola gli ottavi. Ora Auger-Aliassime

(Adnkronos) - "Il mercato statunitense rappresenta il secondo mercato mondiale per l'importazione di pasta italiana con un valore, nel 2024, di circa 700 milioni di euro, pari a circa il 10% delle esportazioni globali del nostro prodotto. Questa decisione ci preoccupa molto perché costituisce un ulteriore segnale di chiusura da parte dell'amministrazione americana nei confronti della produzione italiana di pasta, che è il prodotto simbolo del made in Italy nel mondo". Così, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Margherita Mastromauro, presidente Pastai italiani di Unione italiana food, commenta la notizia di un super dazio americano in arrivo sull'export di pasta.
Che cosa si può fare? "Quello che sta facendo in queste ore - spiega - il ministero degli Affari Esteri, cioè cercare di interloquire con l'amministrazione americana e provare a rivedere questa decisione per evitare un grave danno economico all'intero comparto, a livello nazionale. Anche se in questa fase non riguarda la totalità dei pastifici, tuttavia è comunque una decisione che preoccupa, è un segnale di ulteriore chiusura che non può che preoccupare tutti".
"E' difficile pensare - avverte la presidente Mastromauro - che se non si riuscirà nelle prossime ore a trovare un accordo con l'amministrazione americana non ci siano dei danni e delle conseguenze. Il danno non riguarda soltanto l'industria pastaria, in primis coinvolta, ma anche tutta la filiera del grano duro. Essendo il comparto della pasta comunque un pilastro non solo della nostra economia, ma anche della nostra identità culturale, decisioni di questo genere sicuramente richiedono un impegno da parte delle istituzioni italiane e europee determinato per difendere un settore che dà valore e prestigio al nostro paese".

(Adnkronos) - Mobilitazione e sciopero di tutti gli stabilimenti dell'ex Ilva il prossimo 16 ottobre. Lo annunciano i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma, Rocco Palombella, condannando fermamente il fatto di aver appreso a mezzo stampa dei contenuti delle offerte presentate per l’acquisto dell’ex Ilva, e in particolare quella di Bedrock Industries, che prevederebbe solo 2000 unità occupate su Taranto e poco più di 1000 negli altri siti. "Riteniamo inaccettabile il silenzio di Palazzo Chigi che, a fronte della richiesta di incontro più volte reiterata degli scriventi, non convochi ancora un tavolo sulla chiusura del bando e le offerte pervenute".
"Non ultimo- aggiungono le sigle - lo strappo avvenuto sulla gestione della cigs dove le scelte unilaterali del Governo hanno di fatto interrotto le relazioni avute fino ad oggi. Per questi motivi abbiamo indetto una campagna di assemblee nei siti del gruppo che culmineranno con una mobilitazione e lo sciopero di tutti gli stabilimenti per il prossimo 16 ottobre. E’ il momento di scelte chiare: il Governo assuma la guida della ex Ilva con un forte intervento pubblico che guidi la transizione ed il rilancio di un’azienda oramai al collasso".

(Adnkronos) - "Quando arriverà la decisione sui portabandiera? Non è semplice individuarli. Vi confermo che ho convenuto con la presidente del Cio Kirsty Coventry che saranno due i portabandiera a Milano e due a Cortina, sempre una donna e un uomo. Per i nomi manca ancora tanto tempo, desidero prima condividerlo con i presidenti federali, con la giunta e dopo lo comunicheremo alla stampa". Luciano Buonfiglio, presidente del Coni, ha parlato così ai microfoni di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1. "Le Olimpiadi diffuse sono una una sfida, ma è difficile immaginare che ci siano altre soluzioni. Concentrare tutto in un'unica sede ormai è molto complicato, sia economicamente che logisticamente".
Buonfiglio ha poi parlato della delicata situazione di Israele: "Il mio pensiero personale va per la pace e per il rispetto. Quello che sta avvenendo è il fallimento delle diplomazie internazionali. Ripeto, il Coni rispetta le decisioni degli organismi deputati a decidere. Non ho parlato di questo tema con la presidente Coventry nell'ultimo incontro a Losanna. Ho ribadito che saremo perfettamente pronti per le Olimpiadi invernali. Il presidente della fondazione Milano Cortina Malagò ha svolto un ruolo eccezionale, il governo ha investito qualche miliardo per realizzare tutte le opere. Saremo pronti e sarà un successo per l'Italia".
Buonfiglio ha parlato anche della decisione del Comitato paralimpico internazionale, che ha revocato la sospensione di Russia e Bielorussia: "Mi ha stupito, perché una decisione dovrebbe essere condivisa con il Cio. Olimpiadi e Paralimpiadi viaggiano nello stesso senso. Non sto dicendo che sia giusto o sbagliato, sto dicendo che le modalità di comportamento meriterebbero più rispetto di condivisione. Siamo tutti per far sì che lo sport resti fuori dalla politica, però stiamo vedendo quello che avviene a Gaza, non siamo di ferro. Rispettiamo le regole, il Coni fa parte del Cio e degli organismi internazionali e spetta a loro decidere. A me farebbe piacere che lo sport rimanesse sempre fuori dalle decisioni della politica".
Leggi tutto: Buonfiglio: "Saranno quattro i portabandiera per Milano Cortina 2026"


(Adnkronos) - "Anche oggi San Gregorio d'Ippona dimostra grande senso civico e rispetto della democrazia. I nostri giovani sposi hanno esercitato il diritto al voto appena dopo aver pronunciato il sì! Buon voto a tutti'. È quanto scrive, in un post sui social, Pasquale Farfaglia, sindaco di San Gregorio d'Ippona, nel Vibonese. A corredo del post, la foto di due giovani in abito nuziale, immortalati insieme al primo cittadino al seggio elettorale: la coppia di novelli sposi non ha rinunciato a recarsi alle urne anche nel giorno del matrimonio, una volta conclusa la cerimonia. La foto è diventata virale sui social in breve tempo, suscitando ammirazione da parte di concittadini e utenti.
Leggi tutto: Calabria, al seggio in abito nuziale nel giorno del sì: la foto diventa virale

(Adnkronos) - A distanza di alcuni mesi dalla pubblicazione delle nuove linee guida europee per la diagnosi e la gestione dell'ipofosfatemia legata all'X (Xlh) su 'Nature Reviews Endocrinology', la comunità scientifica ha tracciato un primo bilancio, segnando un cambio di paradigma nella gestione dei pazienti con Xlh, patologia genetica rara e complessa. In questo contesto, un momento cruciale di confronto è stato l'Exchange Academy di Kyowa Kirin, evento scientifico svoltosi lo scorso giugno, che ha riunito esperti per discutere insieme le sfide ancora aperte nella gestione della patologia. Dall'incontro - informa la farmaceutica in una nota riassuntiva - è emersa con forza una consapevolezza condivisa: l'Xlh è una malattia cronica e progressiva che richiede una presa in carico continuativa lungo tutto l'arco della vita, ponendo particolare attenzione ai momenti critici come la transizione dall'età pediatrica al'età adulta; un'interruzione o una discontinuità nel percorso di gestione possono compromettere i risultati ottenuti nei primi anni. Inoltre è stata evidenziata la necessità di definire protocolli strutturati e di favorire un approccio multidisciplinare integrato, indicata come una delle priorità per garantire una continuità assistenziale efficace e centrata sul paziente e i suoi bisogni.
L'Xlh è una forma ereditaria di rachitismo causata da mutazioni del gene Phex, che provoca ipofosfatemia cronica e gravi conseguenze sulla crescita scheletrica, la mobilità e la qualità di vita, dall'infanzia all’età adulta. "La malattia è sistemica: non interessa solo lo scheletro, ma tutto l'organismo - muscoli, denti, articolazioni, apparato uditivo - compromettendo profondamente la qualità di vita" con effetti paragonabili "a condizioni rare e severe come l'osteogenesi imperfetta - illustra Anna Grandone, professore associato di Pediatria all'università della Campania Luigi Vanvitelli - Fino a pochi anni fa avevamo solo terapie sostitutive, con risultati non ottimali. Le nuove linee guida ribadiscono l'importanza di una terapia mirata dal momento della diagnosi in età pediatrica e introducono un'attenzione crescente alla presa in carico multidisciplinare, con un focus specifico sulla gestione della transizione dall'età pediatrica a quella adulta. Così possiamo modificare il decorso della malattia, migliorando deformità ossee, crescita, deambulazione e benessere".
In Italia si stima che l'Xlh colpisca circa 1 persona su 20mila. Sono diversi i sintomi che si possono manifestare, descrive la nota. Nei bambini può causare rachitismo, deformità delle gambe, crescita rallentata e dolore. Gli adulti possono soffrire di osteomalacia progressiva che consiste in difetti nella mineralizzazione ossea che provoca dolore osseo e deformità, oltre a una varietà di sintomi muscoloscheletrici, come rigidità articolare.
In questo scenario, l'organizzazione di un percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) risulta fondamentale per garantire un approccio strutturato e multidisciplinare alla presa in carico del paziente, evidenziano gli esperti. Alcune Regioni, come Campania e Toscana, hanno già attivato Pdta specifici, mentre altre - tra cui Lombardia ed Emilia Romagna - sono in fase di aggiornamento dei propri percorsi per favorire una gestione omogenea e coordinata su tutto il territorio.
"La vera sfida - sottolinea Grandone - è costruire intorno al paziente una rete di specialisti dedicati, che non lo costringa a peregrinare tra ospedali. Serve un team multidisciplinare: pediatra endocrinologo, pediatra nefrologo, ortopedico, fisiatra, odontoiatra, neurochirurgo, endocrinologo, reumatologo e psicologo. Solo così possiamo garantire una cura su misura e continuità di presa in carico, anche nella transizione dall’infanzia all’età adulta".
Anche per Aifosf, Associazione italiana dei pazienti con disordini rari del metabolismo del fosfato, l'innovazione va tradotta in percorsi reali, strutturati e uguali per tutti. "Troppe famiglie - osserva Nicoletta Schio, presidente di Aifosf - vivono ancora un labirinto di diagnosi tardive e burocrazia. Serve che i Pdta siano uniformi ovunque, per non lasciare soli i pazienti". Rimarca Grandone: "Un percorso di cura continuo deve essere garantito a tutti, indipendentemente da dove si nasce. Dobbiamo collezionare dati, creare registri, misurare l'impatto sulla qualità di vita e strutturare la transizione all'età adulta. Solo così l'innovazione diventa reale".
Leggi tutto: Ipofosfatemia legata all'X, primo bilancio e prospettive su linee guida

(Adnkronos) - Terremoto di magnitudo 4.4 oggi, lunedì 6 ottobre, nella zona della costa Marchigiana Pesarese in provincia di Pesaro Urbino alle 12.13 a una profondità di 8 km. Il sisma è stato individuato dalla sala Ingv di Roma.
Leggi tutto: Terremoto oggi nelle Marche, la scossa 4.4 di magnitudo

(Adnkronos) - Attesa in Egitto per l'avvio dei colloqui indiretti tra Israele e Hamas dopo la presentazione del piano di Donald Trump per "la fine del conflitto a Gaza". Ecco i protagonisti:
USA: l'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, e il genero del presidente, Jared Kushner, sono stati mobilitati secondo quanto riportato dai media americani.
ISRAELE: la tv satellitare al-Arabiya ha riferito dell'arrivo stamani a Sharm el-Sheikh di alti ufficiali dello Shin Bet e del Mossad e del coordinatore per gli ostaggi e i dispersi, Gal Hirsch. Nelle scorse ore l'ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha confermato che la guida della delegazione israeliana è affidata al ministro per gli Affari strategici, Ron Dermer. Ma, secondo due fonti israeliane citate dalla Cnn, Dermer guiderebbe - almeno per ora - la delegazione 'da remoto'.
QATAR: la Bbc, ma non c'è riscontro sui media arabi, indica tra chi sarà presente a Sharm el-Sheikh il ministro degli Esteri, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani.
HAMAS: il gruppo che nel 2007 prese il controllo della Striscia di Gaza ha annunciato nelle scorse ore che la sua delegazione è guidata da Khalil Al-Hayya, il caponegoziatore del gruppo, che lo scorso settembre Israele cercò di eliminare nel raid a Doha.
Leggi tutto: Israele-Hamas, in Egitto i colloqui per la pace a Gaza: ecco chi ci sarà
Carlo e il 'tradimento' del principe William, ecco perché il re ora non parla più all'erede al trono

(Adnkronos) - Nuovo dramma reale in vista a Corte di cui parlare. A quanto pare, dopo i dissidi con Harry, ultimamente in attenuazione grazie alla recente visita del secondogenito del sovrano al padre, adesso il re non parlerebbe più neanche con il principe William. Carlo infatti non sarebbe entusiasta dell'intervista sincera dell'erede al trono con Eugene Levy su AppleTV+. Tanto che, secondo indiscrezioni provenienti dalla famiglia reale, la relazione fra i due sarebbe crollata nel silenzio (nessuna chiamata, nessun messaggio, nessun incontro privato).
Carlo sarebbe furioso per il fatto che suo figlio abbia parlato apertamente della sua infanzia e abbia accennato a una riforma della monarchia. "Il re lo vede come un tradimento, non come un atto di sincerità", ha dichiarato una fonte interna al palazzo a ShuterScoop.
Parlando del principe George, William ha detto: "Spero che non torneremo ad alcune delle pratiche del passato con cui Harry e io abbiamo dovuto crescere, e farò tutto il possibile per assicurarmi che non regrediremo in quella situazione". Ha poi confermato che la monarchia potrebbe cambiare direzione quando sarà re, dicendo: "Penso di poter dire con certezza che il cambiamento è nei miei programmi. Un cambiamento per sempre. E lo accetto e mi piace questo cambiamento, non lo temo. È questo che mi entusiasma, l'idea di poter apportare un cambiamento. Non un cambiamento eccessivamente radicale, ma cambiamenti che ritengo necessari".
La frase del principe di Galles sulla propria infanzia deve aver allarmato il re, che presumibilmente ha riferito le parole del figlio al proprio divorzio con la madre, la principessa Diana. Non è bastato, dunque, presentare l'intervista come una "riflessione personale": Carlo l'avrebbe interpretata come una mossa politica calcolata. Già appesantito da preoccupazioni per la salute e da aspettative elevate, il re ritiene che il tono di William minacci l'unità reale in un momento delicato. "Non si tratta solo di tensioni familiari, ma della Corona stessa", afferma la fonte reale. E per ora il risultato è che padre e figlio non si parlano, suscitando scalpore nel palazzo. Per gli addetti ai lavori la fiducia del sovrano nei confronti del principe di Galles è andata in frantumi. Con la monarchia sotto pressione per dimostrare la sua stabilità, due re (uno in carica e l'altro prossimo) chiusi nel silenzio sono l'ultima cosa di cui la Gran Bretagna ha bisogno.


(Adnkronos) - Da ottobre Emilio Gagliardi è il nuovo presidente del gruppo Servier in Italia, una tra le affiliate più importanti della multinazionale francese (quarta per fatturato a livello globale e prima in Europa), che da ottobre 2023 gestisce anche Malta. Gagliardi, forte di una consolidata esperienza nel settore farmaceutico e nella gestione aziendale - informa una nota - avrà un ruolo strategico nello sviluppo delle attività di Servier in Italia. La sua missione sarà guidare l'azienda verso gli obiettivi 2030 fissati del gruppo, unendo all'esperienza di gestione aziendale una profonda attenzione ai bisogni dei pazienti, al ruolo cruciale della ricerca e alle tematiche di sviluppo sostenibile e di corporate social responsibility.
"Assumere la guida di Servier in Italia, azienda in continua evoluzione e tra le più rilevanti del gruppo nel mondo, rappresenta per me un grande onore e motivo di orgoglio - dichiara Gagliardi - Accolgo con entusiasmo questa nuova sfida, con l'obiettivo di coniugare la mia esperienza internazionale con la conoscenza del sistema italiano per continuare a generare valore nel settore sanitario in linea con la missione e i valori di Servier. Insieme a tutti i colleghi, continueremo a perseguire con determinazione gli obiettivi del gruppo, lavorando per garantire ai pazienti l'accesso tempestivo di soluzioni terapeutiche innovative in oncologia e cardiologia, frutto della nostra pipeline R&D. Nello specifico, il nostro impegno mira a consolidare ulteriormente la leadership di Servier in ambito cardiologico, collaborando in partnership con tutti gli stakeholder del sistema salute intorno al tema dell'aderenza alle cure nelle malattie croniche, punto di caduta per la salute del singolo e per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. Al tempo stesso, l'oncologia continuerà a rappresentare una delle principali direttrici strategiche di crescita, con l'ambizione di diventare un punto di riferimento nell'oncologia di precisione per il trattamento di pazienti colpiti da tumori con forti unmet medical need e ad alta complessità clinica".
Gagliardi - si legge nella nota - vanta oltre vent'anni di esperienza nel settore pharma, durante i quali ha ricoperto incarichi di alta responsabilità in ambito commerciale e direzionale a livello internazionale, operando in Europa, America Latina e Medio Oriente. Inizia la sua carriera in AstraZeneca per poi approdare in Servier Italia, nel ruolo di Commercial Director. Il suo percorso professionale prosegue in Servier Global come Deputy Operation Director Brasile e Argentina. Nel 2019 diventa Managing Director di Servier Bulgaria e nel 2023 di Servier Middle Est (Arabia Saudita, Emirati Arabi, Paesi del Golfo, Libano). Si è sempre distinto per la capacità di coniugare leadership manageriale, visione strategica e sviluppo di soluzioni innovative in aree terapeutiche chiave come la cardiologia, diabetologia e oncologia. Laureato in Biologia molecolare all'università di Firenze, oltre a una specializzazione in Finance e General Management alla Sda Bocconi, ha arricchito la sua visione integrata e trasversale della gestione aziendale con esperienze formative e master internazionali a Bruxelles e a Londra. Gagliardi succede a Gilles Renacco, che ha ricoperto il ruolo di presidente del gruppo Servier in Italia da ottobre 2021 a settembre 2025.
Leggi tutto: Servier, Emilio Gagliardi nuovo presidente in Italia

(Adnkronos) - Ha compiuto oggi 70 anni MM Spa, la società multiservizi del Comune di Milano. Un traguardo importante per l’azienda nata il 6 ottobre 1955 con il nome di Metropolitana Milanese, con il compito di realizzare la prima linea metropolitana cittadina. La storia di MM è profondamente intrecciata con quella di Milano. La sua nascita fu resa possibile grazie anche al contributo diretto dei cittadini, che attraverso un prestito obbligazionario decisero di investire nella realizzazione della “rossa”. Un progetto visionario per l’epoca, che cambiò radicalmente il modo di vivere e muoversi nel capoluogo lombardo. Nel corso dei decenni, MM ha saputo evolversi e diversificare le proprie attività, trasformandosi in una realtà capace di prendersi cura globalmente della città, diventando oggi partner strategico per lo sviluppo urbano, la gestione delle reti e infrastrutture pubbliche, e la valorizzazione del suo patrimonio immobiliare.
“Siamo da sempre una risorsa di e per Milano - ha dichiarato Elio Franzini, presidente di MM Spa -, un esempio di come un’azienda pubblica possa innovare, crescere e affrontare nuove sfide mantenendo saldo il rapporto con la città e i cittadini. Celebrare oggi i nostri primi 70 anni significa guardare al futuro con ancora più responsabilità e visione. Siamo un’azienda che ha saputo trasformarsi da impresa di ingegneria a realtà multiservizio, capace di incidere in modo concreto sulla qualità della vita urbana. Il nostro obiettivo è continuare a progettare e gestire città più sostenibili, resilienti e inclusive, con al centro le persone e i territori”.
Oggi MM opera in settori chiave per il futuro delle città: infrastrutture complesse, ingegneria civile, rigenerazione urbana, gestione del Servizio Idrico Integrato e consulenza tecnica. Oltre ad aver contribuito alla nascita di tutte le 5 linee metropolitane, dal 2003 l’azienda gestisce il ciclo integrato dell’acqua di Milano, dalla captazione alla restituzione nell’ambiente e nell’agricoltura. Dal 2014 si prende cura del patrimonio di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale, mentre nel 2015 ha avuto un ruolo di primo piano nella preparazione delle opere per Expo.
“I settant’anni rappresentano un’importante tappa da celebrare – ha aggiunto l’amministratore delegato Francesco Mascolo -, ma ancor più il punto di partenza verso un futuro fatto di sfide da vincere per contribuire allo sviluppo della città e migliorare, con i nostri servizi, la vita dei cittadini. Oggi MM è una realtà pubblica che coniuga visione strategica e capacità operativa, un’azienda in grado di affiancare le istituzioni nella costruzione delle città di domani. La nostra forza risiede in un modello unico, che tiene insieme ingegneria e field operations, pianificazione urbana e gestione dei servizi, innovazione tecnologica e cura del patrimonio esistente. Questo approccio ci consente di intervenire in modo coordinato e tempestivo, costruendo soluzioni che mettono al centro i cittadini, i territori e il bene comune. Siamo orgogliosi del percorso fatto, ma ancora di più di ciò che oggi MM è diventata: una società benefit, che misura il proprio impatto non solo in termini economici, ma anche sociali e ambientali. Una comunità di quasi 1.500 persone che ogni giorno lavora con professionalità e passione per garantire servizi essenziali alla città”.
Negli ultimi anni, MM ha assunto nuove responsabilità nella gestione dei servizi pubblici comunali, ad esempio nel settore scolastico, prendendo in carico dal 2021 il patrimonio edilizio scolastico della città e, recentemente, con la gestione del verde. Non solo, è impegnata nella progettazione e realizzazione di opere utili a mitigare gli effetti del climate change. Un esempio è la vasca di laminazione per il fiume Seveso che ha protetto Milano da diverse esondazioni nel suo primo anno di esercizio.
Grazie all’esperienza accumulata nel campo dell’ingegneria, MM ha esteso la propria attività oltre i confini milanesi, operando su scala nazionale nella progettazione e riqualificazione di ecosistemi urbani. Anche al di fuori dei confini nazionali MM è coinvolta in progetti per la mobilità sostenibile. In occasione dei 70 anni sul sito dell’azienda è stata creata una pagina (MM Spa compie 70 anni | MM Spa) che raccoglie i documenti e le fotografie storiche che raccontano le origini e i primi passi nella realizzazione della metropolitana. Dai documenti sulla costituzione dell’azienda fino agli scatti che, attraverso i volti delle donne e degli uomini di MM, testimoniano l’impegno odierno nella cura della città.

(Adnkronos) - Un a donna italiana di 45 anni è stata uccisa a Formentera. La Guardia Civil sta indagando sull'omicidio, ha riferito il Diario de Ibiza, secondo cui gli inquirenti sospettano un caso di violenza di genere e che la donna sia stata accoltellata dal compagno a Es Pujols. La testata giornalistica locale specifica che entrambi sono italiani e residenti nell'isola, aggiungendo che la donna viveva da anni a Formentera con un figlio nato da una precedente relazione. "Non possiamo tollerare alcuna forma di violenza contro le donne", ha scritto oggi sui social media la governatrice regionale, Marga Prohens.
Il Consolato Generale d'Italia a Barcellona - a quanto si apprende - si mantiene in contatto con le autorità spagnole che stanno seguendo il caso e ha espresso massima vicinanza ai familiari della connazionale, mettendosi a disposizione per ogni possibile assistenza consolare.
Leggi tutto: Formentera, uccisa un'italiana di 45 anni: sospetti sul compagno

(Adnkronos) - Con le dimissioni annunciate oggi, Sebastien Lecornu diventa il Premier della Quinta Repubblica con meno giorni trascorsi a Matignon. Nominato da Emmanuel Macron il 9 settembre scorso, Lecornu non ha retto neanche un mese alla crisi politica in cui è precipitata la Francia dalle elezioni europee del giugno del 2024. Si tratta del governo più breve dal 1958.
Per trovare il secondo esecutivo meno 'duraturo' bisogna risalire al 1981 con il primo governo Mauroy (il sedicesimo governo francese durante la Quinta Repubblica e primo della presidenza Mitterrand) in carica 32 giorni. Stessa durata per il primo governo di François Fillon, nominato primo ministro il 17 maggio 2007 da un Nicolas Sarkozy appena insediato e dimissionario il 18 giugno successivo.
Nato l’11 giugno 1986 a Eaubonne, nel Val-d’Oise, Lecornu rappresenta una generazione di politici cresciuti tra le macerie dei partiti tradizionali. Entrato nell’Unione per un Movimento Popolare (Ump) a soli 16 anni, ha scalato rapidamente le gerarchie della destra gollista prima del grande salto nel campo macroniano nel 2017, anno in cui Emmanuel Macron è diventato presidente della Repubblica.
Il percorso politico del nuovo primo ministro inizia precocemente: a 19 anni diventa il più giovane assistente parlamentare dell’Assemblée Nationale, lavorando per il deputato dell’Eure Franck Gilard. La svolta arriva nel 2008 quando entra nell’équipe di Bruno Le Maire, all’epoca segretario di Stato agli Affari europei, diventando a 22 anni il più giovane consigliere ministeriale della Quinta Repubblica.
Nonostante la giovane età, Lecornu porta con sé un’esperienza di governo invidiabile: dal 2017 ha attraversato tutti i governi Macron, passando dalla Transizione ecologica alle Collettività territoriali, dall’Oltremare fino alla Difesa. Unico ministro, insieme a Rachida Dati, a conservare la carica dopo le turbolente legislative del 2024, ha dimostrato una capacità di sopravvivenza politica che ora Macron spera possa tradursi in un governo stabile.
La nomina di Lecornu non era stata casuale ma rappresentava una scommessa calcolata dell’Eliseo. Cresciuto politicamente all’ombra di Bruno Le Maire, l’ex ministro della Difesa ha rapporti strettissimi con il ministro della Giustizia Gérald Darmanin, del quale è stato testimone di nozze e padrino del figlio. Questi legami personali si traducono in una rete di relazioni che attraversa i confini partitici.
Alla Difesa, Lecornu ha fatto passare un budget di 413 miliardi di euro (+30%) ottenendo i voti sia del Rassemblement National che del Partito socialista. Un precedente che ha alimentato le speranze di Macron di vedere approvata una legge di bilancio che riduca il deficit dal 5,8% al 3% del Pil entro il 2026.


(Adnkronos) - Il premio Nobel per la Medicina o la Fisiologia 2025 è stato assegnato a Mary E. Brunkow, Fred Ramsdell e Shimon Sakaguchi per le loro "scoperte rivoluzionarie sulla tolleranza immunologica periferica, che impedisce al sistema immunitario di danneggiare l'organismo.
"Le loro scoperte hanno gettato le basi per un nuovo campo di ricerca e stimolato lo sviluppo di nuovi trattamenti, ad esempio per il cancro e le malattie autoimmuni", recita la motivazione. Ad annunciare i vincitori dal Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia, è stato il segretario generale dell'Assemblea dei Nobel, Thomas Perlman. I tre scienziati si divideranno 11 milioni di corone svedesi, lo stesso ammontare degli ultimi 2 anni, pari a circa 1 milione di euro.
Nel nostro sistema immunitario c'è un servizio di 'security' che fa sì che le cellule immuni non sbaglino obiettivo attaccando il nostro stesso organismo. Queste guardie di sicurezza sono le cellule T regolatrici e a scoprirle sono stati Brunkow, Ramsdell e Sakaguchi. "Le loro scoperte sono state decisive per comprendere il funzionamento del sistema immunitario e il motivo per cui non tutti sviluppiamo gravi malattie autoimmuni", afferma Olle Kämpe, presidente del Comitato per il Nobel.

(Adnkronos) - Il premio Nobel per la Medicina o la Fisiologia 2025 è stato assegnato a Mary E. Brunkow, Fred Ramsdell e Shimon Sakaguchi per le loro "scoperte rivoluzionarie sulla tolleranza immunologica periferica, che impedisce al sistema immunitario di danneggiare l'organismo.
"Le loro scoperte hanno gettato le basi per un nuovo campo di ricerca e stimolato lo sviluppo di nuovi trattamenti, ad esempio per il cancro e le malattie autoimmuni", recita la motivazione. Ad annunciare i vincitori dal Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia, è stato il segretario generale dell'Assemblea dei Nobel, Thomas Perlman. I tre scienziati si divideranno 11 milioni di corone svedesi, lo stesso ammontare degli ultimi 2 anni, pari a circa 1 milione di euro.
Nel nostro sistema immunitario c'è un servizio di 'security' che fa sì che le cellule immuni non sbaglino obiettivo attaccando il nostro stesso organismo. Queste guardie di sicurezza sono le cellule T regolatrici e a scoprirle sono stati Brunkow, Ramsdell e Sakaguchi. "Le loro scoperte sono state decisive per comprendere il funzionamento del sistema immunitario e il motivo per cui non tutti sviluppiamo gravi malattie autoimmuni", afferma Olle Kämpe, presidente del Comitato per il Nobel.
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