(Adnkronos) - Indagini sono in corso sulla morte di una ragazzina arrivata ieri sera, intorno alle 21.30, in arresto cardiocircolatorio all'ospedale Buccheri La Ferla di Palermo, dove è stata portata dalla madre. A quanto sia prende durante i tentativi di rianimarla i medici hanno notato segni di violenza sul corpo. Sul caso la procura dei minori ha aperto un'inchiesta e sono in corso gli accertamenti affidati agli investigatori della Squadra Mobile. Sul corpo verrà eseguita l'autopsia.
Leggi tutto: Ragazzina muore a Palermo, era stata portata in ospedale: sul corpo segni di violenza
(Adnkronos) - "La Milano di questi giorni potrebbe essere raccontata come una torta a tre strati. O meglio, come un palazzo a tre piani. C’è la giustizia, c’è la società, c’è la politica. Argomenti che si intrecciano tra loro, ovviamente. Ma che andrebbero analizzati distintamente, per quanto possibile. Dal punto di vista giudiziario l’unica cosa costruttiva che si può fare è attendere. Magari evitando il vizio più diffuso di questi anni. E cioè il derby infinito tra chi considera la magistratura come la depositaria di un’etica pubblica che la politica sarebbe incapace di custodire e chi all’opposto la considera come la causa principale del degrado di tutta la nostra sfera istituzionale. Viste le cose da una certa distanza, la prima impressione è che non sia emersa alcuna “prova regina” nei confronti degli amministratori milanesi.
Ma per l’appunto occorre sfrondare il contesto, per quanto possibile, da quegli eccessi di reciproca certezza che inducono più alla tifoseria che non all’accertamento delle cose. Dal punto di vista sociale ci sarebbe invece da discutere, e molto, sul modello di città che questa vicenda porta alla luce. La 'verticalizzazione', per dirla con le parole del sindaco Sala. La Milano di questi anni si è sviluppata per l’appunto in altezza, sia fisica che simbolica. Ha curato i grandi progetti, i punti di eccellenza, lo skyline, insomma tutto quello che implica e descrive una grande metropoli, attrattiva verso il mondo che conta e che avverte il fascino e il valore di queste cose. C’è una Milano “alta” che vive di esposizioni, fiere, grattacieli, progetti di grande qualità e richiamo. E c’è una Milano più bassa che fatica a cogliere i vantaggi di tutto questo e vede crescere la sua marginalità e la sua insicurezza. La distanza tra queste due Milano è andata crescendo ed ha più di qualcosa a che vedere con tutte le difficoltà politiche (e giudiziarie?) di cui si parla. In ogni caso esiste un problema sociale che in un balzo diventa problema di consenso. Con tutte le conseguenze che vediamo.
Infine dal punto di vista politico c’è da fare i conti con il vuoto di una classe dirigente che sia introdotta nei circuiti istituzionali che contano. Questione antica, si dirà. Antichissima. Fin dagli albori della Repubblica il nostro più rilevante ceto politico è salito verso Roma partendo dal Mezzogiorno. Con tutte le eccezioni del caso, ovviamente. E con una sola eccezione, però, che riguarda la città di Milano: Bettino Craxi. Nella Repubblica dei partiti è sembrato quasi che si fosse stabilita una consuetudine. Al sud i campioni del consenso, al nord i campioni degli affari (in senso buono, s’intende). Alla capitale morale del paese, come veniva battezzata all’epoca, restavano tante altre soddisfazioni. Ma non quella di definire i fondamentali equilibri politici italiani. Non che siano mancate figure rispettabili e di valore, s’intende. Alcune delle quali anche in questi giorni hanno dispensato parole piene di saggezza e di amor politico non appena i media hanno offerto loro la possibilità di tornare a parlare.
Ma il baricentro della nostra vita pubblica è rimasto quasi sempre un pochino più a sud. A Roma, ovviamente. E ancora più a sud, laddove i partiti dell’epoca esprimevano caterve di preferenze e numeri iperbolici di iscritti. Non era tutto oro colato, certo. Ma in quei numeri si poteva leggere anche il segno e la conferma di una vocazione per la cosa pubblica assai più diffusa di quella che si poteva rintracciare dalle parti del Duomo e nei suoi dintorni. E così si torna sempre al punto cruciale. Cioè alla dimensione politica delle cose. Milano si è posta a lungo come una sorta di capitale morale (ed economica) del paese. Ignara del fatto che una certa disdegnosa lontananza dalla sfera politica non porta quasi mai nulla di buono. E invece sarà proprio su questo terreno che si giocherà la partita decisiva per Sala e per la sua città".
(di Marco Follini)
Leggi tutto: Milano, Follini: "Partita decisiva per Sala e la città su terreno politico"
(Adnkronos) - I vigili del fuoco greci continuano a lottare contro i vasti incendi boschivi che stanno colpendo diverse aree della Grecia, con mezzi aerei in azione senza sosta. Le zone più colpite sono il nord di Atene, le isole di Eubea, Kythira e Creta, oltre alla penisola del Peloponneso, secondo quanto riferito dal servizio meteorologico nazionale.
A nord della capitale diverse abitazioni sono andate distrutte, anche se non si registrano più fronti attivi, ma solo focolai sparsi. La situazione resta invece critica a Eubea, dove interi villaggi sono stati evacuati e allevamenti devastati dalle fiamme. Sull’isola di Kythira sono state evacuate 139 persone, mentre a Creta, nella città portuale di Chania, il fuoco ha colpito abitazioni, una chiesa e diversi veicoli, prima di essere parzialmente contenuto.
Intanto, nel Peloponneso, i cambi di vento continuano a ostacolare le operazioni di spegnimento. Sei pompieri sono rimasti feriti e ricoverati in ospedale. Le autorità restano in massima allerta, con condizioni meteorologiche che indicano un alto rischio di nuovi incendi.
Leggi tutto: Grecia, ancora incendi ed evacuazioni: situazione critica a Eubea, Kythira e Creta
(Adnkronos) - Grave incidente stradale frontale tra due auto a Breda di Piave, in provincia di Treviso. Secondo i primi accertamenti, in via Argine Piave una Mercedes con a bordo una coppia avrebbe invaso la corsia opposta, per cause in corso di accertamento, andando a scontrarsi frontalmente con un’altra auto sulla quale viaggiava una famiglia composta da quattro persone.
Tutte le persone coinvolte, di età compresa tra i 30 e i 55 anni, sono rimaste ferite e sono state trasportate presso diversi ospedali della zona. Due dei feriti versano in gravi condizioni, uno dei quali è stato elitrasportato all’ospedale di Treviso. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e i Vigili del fuoco per i rilievi e la messa in sicurezza dell’area.
Leggi tutto: Treviso, scontro frontale tra due auto: 6 feriti, due sono gravi
(Adnkronos) - Undici persone sono state accoltellate sabato pomeriggio in un supermercato Walmart a Traverse City, nel nord del Michigan, da un uomo. Secondo quanto riferito dall’ufficio dello sceriffo della contea di Grand Traverse, sei delle vittime versano in condizioni critiche e cinque in gravi condizioni, tutte ricoverate al Munson Medical Center. L’aggressore, un uomo di 42 anni, è stato arrestato pochi minuti dopo l’attacco, avvenuto alle 16:43 locali (22:43 in Italia) nei pressi dell’area casse. Lo riporta Abc News.
Lo sceriffo Michael Shea ha parlato di "atti completamente casuali" e ha confermato che l’uomo ha agito da solo. "Undici sono comunque troppi, ma grazie a Dio non sono stati di più", ha detto, sottolineando il ruolo decisivo dell’intervento dei cittadini e della rapidità della pattuglia arrivata in soli tre minuti dalla chiamata al 911. L’Fbi ha fatto sapere che collaborerà con le autorità locali per supportare l’indagine, mentre la governatrice Gretchen Whitmer ha espresso vicinanza alle vittime: "Un atto brutale che sconvolge tutta la comunità".
In un comunicato, Walmart ha definito l’episodio "inaccettabile", ringraziando i soccorritori per il pronto intervento e assicurando piena collaborazione con gli inquirenti. La polizia statale ha invitato la popolazione ad evitare l’area durante le indagini. Traverse City, epicentro dell’attacco, è una cittadina di circa 16.000 abitanti situata 150 chilometri a nord di Grand Rapids.
Leggi tutto: Usa, attacco con coltello in supermercato in Michigan: 11 feriti
(Adnkronos) - Un uomo è stato arrestato nella notte tra sabato e domenica a Fabrica di Roma (Viterbo), con l'accusa di aver ucciso il cognato durante una lite.
I due, di origini romene, avrebbero iniziato a litigare in strada e, secondo quanto ricostruito, il trentenne, poi arrestato, avrebbe colpito la vittima con calci, pugni e con una bottiglia uccidendolo. L'aggressore è stato rintracciato poco dopo dai Carabinieri e arrestato. Per la vittima, nonostante l'arrivo tempestivo dei soccorsi, non c'è stato nulla da fare.
Leggi tutto: Viterbo, uccide il cognato a bottigliate: arrestato 30enne
(Adnkronos) - Ultima tappa del Tour de France 2025. Oggi, domenica 27 luglio, è il giorno della frazione numero 21 della Grande Boucle, con 132,3 km tra Mantes-la-Ville (Yvelines) e gli Champs-Élysées (Parigi), dove i corridori taglieranno il traguardo della 112esima edizione. Passerella trionfale per Tadej Pogacar, già nella leggenda con la sua quarta vittoria in terra francese. Ecco orario, percorso e dove vedere ultima tappa del Tour 2025.
L'ultima tappa del Tour de France 2025 sarà inedita. Tra Mantes-la-Ville e gli Champs-Élysées a Parigi, il gruppo farà una deviazione verso la Butte Montmartre. Nella parte finale sono previsti poi tre passaggi lungo la rue Lepic, per salire sul punto più alto della capitale, fino alla Basilica del Sacro Cuore. Con questo Gpm di quarta categoria (oggi saranno 4), potrebbero mescolarsi le carte in vista dell'arrivo sugli Champs-Élysées.
Il Tour de France 2025 sarà visibile in diretta (in chiaro) su Rai 2. L'ultima tappa di oggi, domenica 27 luglio, inizierà intorno alle 16:25. Frazioni complete disponibili anche in diretta su Discovery+ ed Eurosport, visibile su Tim Vision, Dazn e Amazon Prime Video.
Leggi tutto: Tour de France, oggi ultima tappa: orario, percorso e dove vederla in tv (in chiaro)
(Adnkronos) - Non si fermano i combattimenti tra Thailandia e Cambogia, giunti al quarto giorno consecutivo nonostante i segnali di apertura al dialogo e la mediazione del presidente statunitense Donald Trump. Il bilancio delle vittime è salito ad almeno 33 morti e oltre 200.000 sfollati, in quella che è la più sanguinosa escalation tra i due Paesi da anni, concentrata attorno a due templi antichi contesi lungo il confine settentrionale.
In mattinata si sono registrati nuovi scontri d’artiglieria, con entrambe le parti che si accusano reciprocamente di aver dato il via alle ostilità. Secondo Phnom Penh, l’attacco sarebbe partito dai thailandesi intorno alle 4:50 del mattino, mentre Bangkok sostiene che siano state le forze cambogiane ad aprire il fuoco mezz’ora prima. I colpi hanno raggiunto anche aree civili nella provincia thailandese di Surin, secondo il ministero degli Esteri di Bangkok, che ha accusato la Cambogia di "gravi violazioni del diritto umanitario".
Dopo un colloquio telefonico con Trump, entrambi i premier – Hun Manet per la Cambogia e Phumtham Wechayachai per la Thailandia – hanno dichiarato di essere pronti ad avviare un cessate il fuoco e colloqui di pace. Tuttavia, sul terreno la tensione resta altissima e nessuna delle due parti sembra intenzionata a fare un passo indietro. Le Nazioni Unite hanno esortato a un cessate il fuoco immediato, mentre continuano le accuse incrociate su crimini di guerra, con la Cambogia che denuncia l’uso di munizioni a grappolo e la Thailandia che lamenta attacchi contro ospedali e infrastrutture civili.
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(Adnkronos) - Camion carichi di aiuti umanitari hanno iniziato a entrare nella Striscia di Gaza dal valico di Rafah, approfittando della "pausa tattica" annunciata da Israele in alcune aree del territorio. Lo riferisce il media egiziano Al-Qahera News, vicino al governo del Cairo, che ha diffuso le immagini dei convogli in transito nella zona di frontiera.
La tregua parziale, attiva quotidianamente in alcune aree dove l’esercito israeliano non è operativo, ha lo scopo di facilitare il passaggio di aiuti umanitari verso la popolazione civile.
L’esercito israeliano ha annunciato una "pausa tattica" delle operazioni militari in alcune zone della Striscia di Gaza per consentire il passaggio sicuro degli aiuti umanitari. La misura si applicherà quotidianamente, fino a nuovo avviso per 10 ore, in aree densamente popolate in cui le forze armate non sono attualmente impegnate: Al-Mawasi, Deir el-Balah e Gaza City.
In una dichiarazione diffusa su Telegram, l’Idf ha precisato che saranno predisposti corridoi sicuri dalle 6 alle 23 per per consentire il passaggio sicuro dei convogli delle Nazioni Unite e delle organizzazioni umanitarie che consegnano e distribuiscono cibo e medicine alla popolazione nella Striscia di Gaza”. La mossa viene effettuata “in conformità con le direttive dei vertici politici e come parte dello sforzo continuo dell'Idf, guidato dal COGAT (Coordinator of Government Activities in the Territories, ndr), per aumentare la portata degli aiuti umanitari che entrano nella Striscia di Gaza”, afferma l'esercito che aggiunge: “Questa decisione è stata coordinata con le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali.
"Le Idf continueranno a sostenere gli sforzi umanitari, parallelamente alle manovre e alle operazioni offensive in corso contro le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza, al fine di proteggere i civili israeliani. Le Idf sono pronte ad ampliare la portata di questa attività secondo necessità", si legge ancora.
Inoltre, per la prima volta dall'inizio della guerra, l'Idf dichiara di aver lanciato aiuti umanitari nella Striscia di Gaza si legge sul 'Times of Israel'. L'esercito israeliano ha dichiarato su Telegram che nella notte ha “effettuato un lancio aereo di aiuti umanitari come parte degli sforzi in corso per consentire e facilitare l'ingresso di aiuti nella Striscia di Gaza”.
È la prima volta che Israele lancia aiuti aerei a Gaza dall'inizio dell'attuale guerra, dopo che in precedenza aveva permesso solo ad altri Paesi di effettuare tali operazioni. La dichiarazione è stata rilasciata solo in inglese e non è presente nelle pagine X né in ebraico né in inglese.
Leggi tutto: Gaza, oggi tregua umanitaria di 10 ore. Camion di aiuti entrano dall'Egitto
(Adnkronos) - L’esercito israeliano ha annunciato una "pausa tattica" delle operazioni militari in alcune zone della Striscia di Gaza per consentire il passaggio sicuro degli aiuti umanitari. La misura si applicherà quotidianamente, fino a nuovo avviso per 10 ore, in aree densamente popolate in cui le forze armate non sono attualmente impegnate: Al-Mawasi, Deir el-Balah e Gaza City.
In una dichiarazione diffusa su Telegram, l’Idf ha precisato che saranno predisposti corridoi sicuri dalle 6 alle 23 per per consentire il passaggio sicuro dei convogli delle Nazioni Unite e delle organizzazioni umanitarie che consegnano e distribuiscono cibo e medicine alla popolazione nella Striscia di Gaza”. La mossa viene effettuata “in conformità con le direttive dei vertici politici e come parte dello sforzo continuo dell'Idf, guidato dal COGAT (Coordinator of Government Activities in the Territories, ndr), per aumentare la portata degli aiuti umanitari che entrano nella Striscia di Gaza”, afferma l'esercito che aggiunge: “Questa decisione è stata coordinata con le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali.
"Le Idf continueranno a sostenere gli sforzi umanitari, parallelamente alle manovre e alle operazioni offensive in corso contro le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza, al fine di proteggere i civili israeliani. Le Idf sono pronte ad ampliare la portata di questa attività secondo necessità", si legge ancora.
Inoltre, per la prima volta dall'inizio della guerra, l'Idf dichiara di aver lanciato aiuti umanitari nella Striscia di Gaza si legge sul 'Times of Israel'. L'esercito israeliano ha dichiarato su Telegram che nella notte ha “effettuato un lancio aereo di aiuti umanitari come parte degli sforzi in corso per consentire e facilitare l'ingresso di aiuti nella Striscia di Gaza”.
È la prima volta che Israele lancia aiuti aerei a Gaza dall'inizio dell'attuale guerra, dopo che in precedenza aveva permesso solo ad altri Paesi di effettuare tali operazioni. La dichiarazione è stata rilasciata solo in inglese e non è presente nelle pagine X né in ebraico né in inglese.
I camion degli aiuti hanno iniziato a muoversi verso Gaza dall'Egitto, come riferisce la TV statale egiziana Al Qahera News, dopo le crescenti pressioni internazionali e gli avvertimenti delle agenzie di soccorso sulla diffusione della fame nell'enclave.
Intanto camion degli aiuti umanitari hanno iniziato a spostarsi dall'Egitto verso Gaza, riporta l'emittente televisiva egiziana Al Qahera News, affiliata allo Stato, dopo la crescente pressione internazionale e gli avvertimenti delle agenzie umanitarie circa la diffusione della fame nell'enclave. Con il valico di Rafah chiuso, i camion passeranno attraverso Israele per essere controllati prima di entrare nella Striscia.
Leggi tutto: Gaza, oggi tregua umanitaria di 10 ore. Idf: "Lanciati aiuti nella notte"
(Adnkronos) - La Formula 1 torna in pista per il Gp del Belgio. Oggi, domenica 27 luglio, si corre a Spa per il tredicesimo appuntamento del Mondiale. Si riparte dal dominio McLaren e dalla doppietta Norris-Piastri nel Gp di Gran Bretagna a Silverstone: le due monoposto del Team Papaya partiranno davanti a tutti anche oggi, con la Ferrari di Leclerc che scatterà invece dalla seconda fila. Ecco orario, griglia di partenza e dove vedere il Gp del Belgio.
Ecco la griglia di partenza del Gp del Belgio:
1. Lando Norris (McLaren)
2. Oscar Piastri (McLaren)
3. Charles Leclerc (Ferrari)
4. Max Verstappen (Red Bull)
5. Alexander Albon (Williams)
6. George Russell (Mercedes)
7. Yuki Tsunoda (Red Bull)
8. Isack Hadjar (Racing Bulls)
9. Liam Lawson (Racing Bulls)
10. Gabriel Bortoleto (Kick Sauber)
11. Esteban Ocon (Haas)
12. Oliver Bearman (Haas)
13. Pierre Gasly (Alpine)
14. Nico Hulkenberg (Kick Sauber)
15. Carlos Sainz (Williams)
16. Lewis Hamilton (Ferrari)
17. Franco Colapinto (Alpine)
18. Kimi Antonelli (Mercedes)
19. Fernando Alonso (Aston Martin)
20. Lance Stroll (Aston Martin)
Il Gp del Belgio di oggi inizierà alle 15 e sarà visibile su Sky Sport. Il weekend di Formula 1 si potrà seguire in streaming anche sull'app Sky Go e su Now.
Leggi tutto: Formula 1, oggi il Gp del Belgio. Orario, griglia di partenza e dove vedere la gara
(Adnkronos) - Prima vandalizzati da ignoti, ora finiti nel mirino del Campidoglio e rimossi "perché violano le norme vigenti circa i contenuti etici delle pubblicità". La polemica sui manifesti 'promozionali' del dl sicurezza che la Lega aveva affisso a Roma si accende ancora di più. Ai salviniani, fieri delle misure introdotte con il decreto - la stretta sulle occupazioni delle case e sui furti nella metro e nelle stazioni - non va giù l'intervento del Comune di Roma, guidato dal dem Gualtieri. "Il Comune censura i manifesti della Lega sul Decreto sicurezza che, tra le altre cose, evidenziano le novità su sgomberi e scippi in metro", denuncia in una nota il partito di Matteo Salvini. Per i leghisti "si tratta di un evidente caso di bavaglio comunista, un attentato alla democrazia, un atto di arroganza, uno sfregio alla libertà di opinione, un attacco a chi lavora e ha pagato le affissioni".
L'intervento del Comune era avvenuto con il carattere d'urgenza, nato - secondo quanto si legge nella richiesta del Campidoglio inviata alla società incaricata di rimuovere i manifesti - "a seguito di segnalazioni ricevute da cittadini, con le quali sono stati indicati manifesti recanti i seguenti messaggi: 'Scippi in metro? Ora finisci in galera senza scuse' nel quale uno scippatore è rappresentato da una persona di etnia rom scortata da un agente di polizia all’interno di un vagone della metropolitana". E ancora "'Occupi una casa? Ti buttiamo fuori in 24 ore', nel quale gli occupanti sono individuati in una persona di colore, una di etnia rom e una persona 'alternativa'".
Quanto basta al Campidoglio per far scattare la rimozione dei manifesti salviniani, ai sensi dell’art. 12-bis del Regolamento in materia di pubblicità, che vieta "l'esposizione pubblicitaria il cui contenuto sia lesivo del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso, dell'appartenenza etnica, dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere, delle abilità fisiche e psichiche. Rimozione che fa deflagrare la polemica politica.
Per il sottosegretario al ministero dell’Interno Nicola Molteni "quanto sta accadendo a Roma, con Gualtieri che tenta di oscurare i successi della Lega e di Matteo Salvini, è vergognoso e ha dell’incredibile. Una censura in piena regola verso le iniziative del decreto sicurezza per punire gli occupanti abusivi, le borseggiatrici e chi blocca le strade senza motivazione". Di "una censura a tutti gli effetti" parla anche il vicesegretario federale della Lega Claudio Durigon. "Cercare di mettere a tacere gli avversari politici con questi mezzucci subdoli -sottolinea- è contrario ai principi democratici su cui si fonda il nostro Paese". "Si tratta di censura - concorda il segretario regionale del Lazio della Lega, Davide Bordoni, interpellato dall'AdnKronos - i nostri consiglieri comunali presenteranno un’interrogazione e abbiamo dato mandato agli avvocati per un eventuale risarcimento dei danni".
Agli attacchi leghisti arriva la replica 'tecnica' dal Campidoglio: "I manifesti della Lega sono stati rimossi perché violano le norme vigenti circa i contenuti etici delle pubblicità". Ovvero mostrerebbero stereotipi legati all'appartenenza etnica. "Si tratta di un atto adottato autonomamente dagli uffici competenti, a seguito di esposti pervenuti da cittadini: non si tratta dunque di censura, ma dell'applicazione puntuale delle norme vigenti", precisano dal Comune di Roma, che ricorda come sia "ovviamente possibile presentare formale ricorso contro la decisione o proseguire la campagna pubblicitaria, modificando i contenuti in modo da renderli conformi al Regolamento".
Dal Partito democratico si fa sentire il senatore Francesco Verducci, vice presidente della commissione Antidiscriminazioni a Palazzo Madama. "Fa benissimo il Comune di Roma ad applicare il regolamento del Campidoglio in materia e a disporne la rimozione. Quei manifesti -conclude- sono una vergognosa campagna discriminatoria".
La Lega però insiste: "Il Pd censura i manifesti della Lega sul decreto Sicurezza perché contengono immagini prodotte con l'IA. In pratica, la sinistra vieta sia le immagini reali che quelle artificiali. Tutto pur di nascondere la verità. Il partito democratico difende chi scippa, chi ruba, chi imbratta, chi occupa le case?". "Siamo di fronte a una violenza inaudita: partirà una massiccia campagna non solo a Roma ma in tutta Italia e verranno diffusi nuovi manifesti. E sono in produzione magliette ad hoc", avverte il Carroccio.
(Adnkronos) - A partire dalla mattinata di oggi, Israele "applicherà una 'pausa umanitaria' nei centri civili e nei corridoi umanitari" a Gaza "per consentire la distribuzione degli aiuti". Ad annunciarlo in un post su X è stato ieri sera il ministero degli Esteri, assicurando che "Israele ha continuato a facilitare l'ingresso dei camion di aiuti nella Striscia".
Le pause umanitarie per la distribuzione di cibo e medicine inizieranno a partire dalle 10 ora locale, le 9 in Italia, e riguarderanno diverse località della Striscia, fanno sapere gli israeliani, che nella serata di ieri hanno annunciato anche la ripresa dei lanci di aiuti umanitari su Gaza, che "includeranno sette pallet di aiuti contenenti farina, zucchero e cibo in scatola forniti da organizzazioni internazionali".
Una decisione presa "in conformità con le direttive dei vertici politici e in seguito a una valutazione della situazione", spiegavano ancora le Idf in una nota, e che mira anche a "confutare la falsa affermazione secondo cui si starebbe deliberatamente affamando" la popolazione nella Striscia.
L'annuncio sulle pause umanitarie è arrivato insieme all'accusa all'Onu: "Purtroppo, finora le Nazioni Unite non sono riuscite a raccogliere e distribuire l'ingente quantità di aiuti umanitari nei camion immagazzinati in aree designate all'interno della Striscia di Gaza", le parole del ministero israeliano.
"Ora ci si aspetta che l'Onu raccolga e distribuisca le grandi quantità di aiuti, senza ulteriori ritardi o scuse", ha detto ancora il ministero degli Esteri, che è quindi tornato a respingere "le false accuse e la propaganda sulla carestia lanciate da Hamas, che manipola immagini di bambini affetti da malattie terminali. È vergognoso".
Intanto, nel corso di una telefonata, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha annunciato anche al ministro degli Esteri Antonio Tajani che l’esercito israeliano attuerà un cessate il fuoco umanitario dalla mattina fino a sera in diversi centri abitati di Gaza, tra cui la Striscia settentrionale.
Sa’ar ha confermato a Tajani che, rispondendo anche a una specifica richiesta dl governo italiano, nel quadro della tregua umanitaria le Idf consentiranno alle Nazioni Unite e alle organizzazioni umanitarie un accesso sicuro ai centri abitati. Sa’ar, secondo quanto riferito in una nota dalla Farnesina, ha aggiunto che le tregue umanitarie verranno ripetute di volta in volta, in base alla necessità e allo scopo di riportare alimenti e medicine a livello adeguato in tutta la Striscia.
Tajani ha ringraziato il collega israeliano per l’informazione e ha confermato che il governo italiano ha fiducia che Israele continui a lavorare con i mediatori per un cessate il fuoco definivo che permetta la liberazione degli ostaggi israeliani, l’interruzione definitiva degli attacchi militari che coinvolgono la popolazione civile e la ripresa di un negoziato politico complessivo. Nel frattempo il titolare della Farnesina ha confermato al ministro israeliano la richiesta che cessino in ogni caso gli attacchi che possano coinvolgere la popolazione civile palestinese.
(Adnkronos) - Due persone sono morte in un incidente, avvenuto nel pomeriggio, lungo la Statale 17 in Abruzzo, nel territorio comunale di Rivisondoli, L'Aquila. Lo schianto è avvenuto tra un autobus di linea, con una trentina di passeggeri a bordo, e un'auto. Quest'ultima, per cause ancora da accertare, ha invaso la corsia opposta scontrandosi con il bus.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco, personale dell'Anas e i sanitari che dopo diversi tentativi di rianimare le vittime, i due 60ennei che viaggiavano sull'auto, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Leggi tutto: Scontro tra autobus di linea e auto a Rivisondoli, due morti sulla statale 17
(Adnkronos) - Nessun '6' al concorso del Superenalotto di oggi, sabato 26 luglio 2025. Centrato invece un '5+1' che vince 547.848,68 euro. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 34.383.128,23 di euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Ecco la combinazione vincente del concorso del Superenalotto di oggi, 26 luglio: 1, 9, 19, 49, 53, 88. Numero Jolly: 77. Numero SuperStar: 44.
Leggi tutto: Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 26 luglio
(Adnkronos) - Disordini alla manifestazione No Tav oggi sulla Torino-Bardonecchia. L'autostrada è stata occupata dai manifestanti, alcuni dei quali si sono resi protagonisti di tensioni con la polizia. "In almeno due cantieri – a San Didero e a Chiomonte – sono state divelte recinzioni, incendiati container e bagni chimici, e sbarrate le carreggiate con barricate improvvisate. I manifestanti, molti dei quali a volto coperto, hanno lanciato bombe carta, pietre, fumogeni e oggetti contundenti contro le Forze dell’Ordine", spiega Enzo Letizia, segretario dell'associazione nazionale funzionari di polizia.
Leggi tutto: Disordini No Tav sull'A32, fiamme e manifestanti a volto coperto
(Adnkronos) - Oro ai Mondiali di scherma di Tblisi per gli azzurri del fioretto maschile, che battono gli Stati Uniti per 43 a 42. Il titolo iridato va al quartetto del Ct Simone Vanni composto da Guillaume Bianchi, Filippo Macchi, Tommaso Marini e Alessio Foconi.
Dopo il debutto vittorioso di ieri contro la Croazia (45-30), il quartetto oggi ha superato per 45-20 Singapore negli ottavi e, con la stessa grinta, ha dominato anche il quarto di finale contro la Polonia, sconfitta con il punteggio di 45-36. In semifinale, un’altra prova di forza per i ragazzi del Ct Simone Vanni, che hanno battuto 45-30 la Francia, nella stessa sfida che un mese fa era valsa l’oro all’Europeo di Genova e che oggi ha consegnato all’Italia il pass per la finale contro gli Stati Uniti. Un match di alti e bassi quello conclusivo con grandissime emozioni che ha visto gli azzurri festeggiare per 43-42 contro gli Stati Uniti e regalarsi il titolo di campioni del Mondo che mancava dal Cairo 2022.
Leggi tutto: Mondiali scherma, oro per gli azzurri del fioretto a Tblisi: battuti gli Usa
(Adnkronos) - Dopo giorni di accuse e appelli, Israele annuncia la ripresa del lancio di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. In una nota, le Idf fanno sapere che l'esercito effettuerà stasera un lancio di aiuti nell'ambito di una "serie di azioni" volte a migliorare la situazione umanitaria nella Striscia.
La ripresa dei lanci, che "includeranno sette pallet di aiuti contenenti farina, zucchero e cibo in scatola forniti da organizzazioni internazionali", è stata decisa "in conformità con le direttive dei vertici politici e in seguito a una valutazione della situazione effettuata questa sera" e mira anche a "confutare la falsa affermazione secondo cui si starebbe deliberatamente affamando" la popolazione della Striscia, quanto si legge nella nota delle Idf.
Israele ha istituito quindi "corridoi umanitari designati per consentire il movimento sicuro dei convogli delle Nazioni Unite che consegnano cibo e medicine alla popolazione", annunciano ancora le Idf, dopo che a Gaza sarebbero morte per fame decine di persone, tra cui molti bambini.
"Le forze di difesa israeliane - si legge nella nota - sono pronte a implementare pause umanitarie nelle aree densamente popolate e continueranno a operare per smantellare le infrastrutture terroristiche ed eliminare i terroristi nelle aree di attività".
L'esecito israeliano si prepara intanto per l'arrivo della Handala ed è in attesa di "indicazioni dalla leadership politica" sulla la nave della Freedom Flotilla Coalition, che vuole arrivare a Gaza a portare aiuti. "Le Idf attuano il blocco della sicurezza marittima per la Striscia di Gaza e sono pronte a una serie di scenari", quanto afferma infatti un comunicato dei militari israeliani, come riporta il giornale Haaretz.
Secondo la deputata francese Gabrielle Cathala, che si trova a bordo della Handala, "le navi dell'Idf si stanno avvicinando alla Handala per rapirci illegalmente dalle acque internazionali". Secondo quanto scrive Haaretz, le persone a bordo si stanno preparando al raid israeliano: le immagini in livestream le mostrano con i giubbotti di salvataggio indosso.
C'è "sorpresa" intanto tra le fila di Hamas per le parole di Donald Trump, secondo il quale il gruppo "non voleva davvero" un accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi trattenuti nell'enclave palestinese.
"Le dichiarazioni di Trump sono particolarmente sorprendenti, soprattutto perché arrivano in un momento in cui sono stati fatti progressi su alcuni punti nel negoziato", ha detto all'agenzia Afp Taher al-Nunu, esponente di Hamas. "Sinora non siamo stati informati di problemi riguardo punti in discussione nei negoziati indiretti sul cessate il fuoco", ha aggiunto, dicendosi "sorpreso" per il fatto che nei giorni scorsi le delegazioni di Usa e Israele abbiano lasciato i colloqui.
"Dobbiamo ripensare seriamente", serve un ripensamento della strategia per Gaza. E' di questo che sarebbe convinto intanto il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, che si sarebbe espresso così ieri, visibilmente frustrato, incontrando un gruppo di parenti degli ostaggi, secondo quanto scrive Axios sulla base delle rivelazioni di due fonti presenti all'incontro.
Su Axios il giornalista Barak Ravid sottolinea come siano passati sei mesi dal ritorno alla Casa Bianca di Trump, che aveva promesso di porre fine alla guerra, e come, secondo le fonti, nell'incontro al Dipartimento di Stato con i familiari degli ostaggi Rubio avrebbe più volte affermato che l'Amministrazione deve "ripensare" la sua strategia su Gaza e "andare dal presidente con nuove opzioni".
Almeno alcuni nell'Amministrazione, scrive Ravid, riconoscono privatamente che la strategia non ha funzionato, ma non hanno ancora deciso se e come cambiarla e intanto Israele e Usa "sono insieme su un'isola diplomatica, visiti da molti dei loro alleati come corresponsabili" per la tragedia a Gaza.
(Adnkronos) - L'esercito israeliano si prepara per l'arrivo della Handala ed è in attesa di "indicazioni dalla leadership politica" sulla la nave della Freedom Flotilla Coalition, che vuole arrivare a Gaza a portare aiuti.
"Le Idf attuano il blocco della sicurezza marittima per la Striscia di Gaza e sono pronte a una serie di scenari", quanto afferma infatti un comunicato dei militari israeliani, come riporta il giornale Haaretz.
C'è "sorpresa" intanto tra le fila di Hamas per le parole di Donald Trump, secondo il quale il gruppo "non voleva davvero" un accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi trattenuti nell'enclave palestinese.
"Le dichiarazioni di Trump sono particolarmente sorprendenti, soprattutto perché arrivano in un momento in cui sono stati fatti progressi su alcuni punti nel negoziato", ha detto all'agenzia Afp Taher al-Nunu, esponente di Hamas. "Sinora non siamo stati informati di problemi riguardo punti in discussione nei negoziati indiretti sul cessate il fuoco", ha aggiunto, dicendosi "sorpreso" per il fatto che nei giorni scorsi le delegazioni di Usa e Israele abbiano lasciato i colloqui.
"Dobbiamo ripensare seriamente", serve un ripensamento della strategia per Gaza. E' di questo che sarebbe convinto intanto il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, che si sarebbe espresso così ieri, visibilmente frustrato, incontrando un gruppo di parenti degli ostaggi, secondo quanto scrive Axios sulla base delle rivelazioni di due fonti presenti all'incontro.
Su Axios il giornalista Barak Ravid sottolinea come siano passati sei mesi dal ritorno alla Casa Bianca di Trump, che aveva promesso di porre fine alla guerra, e come, secondo le fonti, nell'incontro al Dipartimento di Stato con i familiari degli ostaggi Rubio avrebbe più volte affermato che l'Amministrazione deve "ripensare" la sua strategia su Gaza e "andare dal presidente con nuove opzioni".
Almeno alcuni nell'Amministrazione, scrive Ravid, riconoscono privatamente che la strategia non ha funzionato, ma non hanno ancora deciso se e come cambiarla e intanto Israele e Usa "sono insieme su un'isola diplomatica, visiti da molti dei loro alleati come corresponsabili" per la tragedia a Gaza.
Leggi tutto: Gaza, Idf: "Pronti per l'arrivo della nave Flotilla, attese decisioni politiche"
(Adnkronos) - E' morto il bambino di 7 anni che giovedì scorso era caduto in una piscina e aveva ingerito molta acqua a Giffoni Valle Piana, nel Salernitano. Il piccolo era stato trasportato in gravi condizioni all'ospedale dove oggi è deceduto.
"Con profonda commozione e grande tristezza mi unisco al dolore della famiglia del piccolo Carlo, tragicamente scomparso dopo l’incidente avvenuto nei giorni scorsi in una piscina a Campigliano - scrive sui social il sindaco Martino D'Onofrio - Un dolore che colpisce nel profondo l’intera nostra comunità. In segno di lutto e rispetto, ho disposto il rinvio delle due cerimonie di inaugurazione previste per questa sera a Gauro e per domani a San Martino. In questo momento così duro, rivolgo alla famiglia il mio pensiero più sincero e l’abbraccio dell’intera cittadinanza".
Leggi tutto: Salerno, morto bimbo di 7 anni caduto in piscina a Giffoni Valle Piana
(Adnkronos) - Autostrada Torino Bardonecchia chiusa e occupata dai No Tav arrivati a Vanaus. Circa 3mila manifestanti, divisi in tre tronconi hanno protestato contro l’Alta Velocità. I No Tav hanno incendiato alcuni veicoli nei cantieri e a Chiomonte e nell’area di San Didero hanno lanciato pietre e bombe carta contro gli agenti della polizia, che hanno risposto con gli idranti.
Per la premier Giorgia Meloni "è vergognoso quanto accaduto oggi in Val di Susa. Gruppi organizzati di No Tav hanno occupato l’autostrada Torino-Bardonecchia, dato l’assalto ai cantieri, lanciato pietre e fumogeni contro le Forze dell’Ordine. Atti di guerriglia urbana indegni di una Nazione civile, che non hanno nulla a che vedere con l’espressione del dissenso e che condanniamo con fermezza".
"Atti che, con il decreto sicurezza voluto dal Governo - sottolinea ancora - potranno essere puniti con maggiore severità e fermezza". Meloni conclude esprimendo "piena solidarietà e vicinanza ai nostri uomini e donne in divisa, che anche oggi hanno dimostrato il loro valore e il loro senso del dovere, per arginare i disordini e garantire la sicurezza".
Anche per il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, “quanto accaduto oggi in Val di Susa, durante la manifestazione legata al cosiddetto 'Festival dell’Alta Felicità', è semplicemente vergognoso. Dietro la facciata di un evento 'culturale' si è consumata l’ennesima, inaccettabile azione di violenza organizzata ai danni dello Stato, delle sue infrastrutture e di chi le difende. E pensare che qualcuno ha avuto il coraggio di criticare il Decreto Sicurezza: oggi, di fronte all’ennesimo attacco premeditato e gratuito, quelle norme si dimostrano non solo attuali, ma assolutamente necessarie. Abbiamo bisogno di strumenti chiari e rigorosi per difendere la legalità e la sicurezza dei cittadini".
“Gruppi travisati, violenti, perfettamente coordinati, hanno sfondato recinzioni, incendiato strutture, lanciato pietre e fumogeni contro le Forze dell’Ordine. Non si è trattato di dissenso, ma di un vero e proprio atto di guerriglia urbana - ha continuato -. È il volto peggiore di un estremismo ideologico che va isolato e represso con fermezza. Piena, incondizionata solidarietà alle donne e agli uomini delle Forze dell’Ordine, che anche oggi, con coraggio e grande senso del dovere, hanno contenuto una situazione che avrebbe potuto degenerare ulteriormente. A loro va non solo il nostro sostegno, ma la gratitudine dell’intero Paese".
"Mi è stato assicurato il massimo impegno nell’identificazione di tutti i responsabili di questi atti ignobili e confido che verranno assicurati alla giustizia”, ha concluso il titolare del Viminale.
"Nessuna tolleranza per i violenti, massimo sostegno alle forze dell’ordine. Lunedì sarò in zona e porterò la mia solidarietà alle donne e agli uomini in divisa. Ho scritto anche all’amico ministro Matteo Piantedosi. Siamo determinati affinché questi malviventi siano messi in condizione di non nuocere", scrive intanto sui social Matteo Salvini, postando un video degli incidenti tra forze dell'ordine e No Tav.