
(Adnkronos) - Lorenzo Musetti perde le staffe e se la prende con il pubblico di Pechino. L'azzurro, nel corso del match vinto contro il francese Giovanni Mpetshi Perricard, nel corso del tie-break del secondo set si infuria dopo un errore di dritto.
Il microfono a bordo campo cattura le parole del toscano, che impreca in italiano ad alta voce. "Tossiscono sempre 'sti caz.. di cinese. Tossiscono sempre, caz.. Tossiscono ogni 3 secondi", dice Musetti, rivolgendosi forse al proprio angolo. Quindi, per sottolineare il 'disturbo' provocato da qualche spettatore, Musetti tossisce in maniera plateale prima di riprendere il gioco. Il pubblico non capisce le parole dell'azzurro e non interpreta nel modo corretto la situazione. Per questo, quando Musetti tossisce polemicamente, gli spettatori ridono.
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(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso del SuperEnalotto di oggi venerdì 26 settembre. Centrati invece cinque '5' che vincono 24.949,97 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 57.000.000 di euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Questa la combinazione vincente di oggi: 2, 17, 23, 39, 58, 82. Numero Jolly: 75. Numero SuperStar: 6.
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Attesa per derby: A squadra ho detto che il rodaggio è finito...
Nell'auto sono stati trovati dei funghi selvatici... 
(Adnkronos) - "Non voteremo per la conservazione dell'immunità, perché i reati che ha commesso sono stati commessi prima di diventare parlamentare. Noi siamo garantisti sempre e poiché siamo garantisti, rispettiamo le regole". Lo ha detto il leader di Fi e vicepremier, Antonio Tajani, dal palco della festa del partito a Telese Terme (Benevento), a proposito della richiesta di revoca dell'immunità all'europarlamentare Ilaria Salis.
Leggi tutto: Ilaria Salis, Tajani: "Voteremo per revoca immunità"

(Adnkronos) - Nanni Moretti torna a prendere posizione contro la politica del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. All'ingresso del cinema Nuovo Sacher a Roma - sala di proprietà del regista e attore - è affisso uno striscione rosso con la scritta bianca "Netanyahu criminale pazzo", che Moretti ha voluto esporre in segno di protesta, come confermano dal cinema romano.
Non è la prima volta che il cineasta si espone contro ciò che sta accadendo a Gaza. Lo scorso maggio, ha condiviso sui social un post con la foto di Netanyahu e la scritta: "Ma quanti palestinesi devono ancora morire perché tu sia soddisfatto e finalmente la smetta?".
Leggi tutto: "Netanyahu criminale pazzo": lo striscione al Nuovo Sacher, il cinema di Nanni Moretti
L'imprenditore da un'ora e mezzo sta raccontando la sua versione...
La vittima è un uomo di 62 anni di Modena...
Rettore Ateneo Cagliari, 'uscire dalla Ztl e raggiungere tutti"... 
(Adnkronos) - Ci sono voluti sei anni di pratica ma ora Nicholas Deplano ce l'ha fatta: è riuscito a superare l'esame per ottenere la patente di guida nonostante non abbia le braccia. Il ventiquattrenne di Badalucco, in provincia di Imperia, infatti è nato senza arti superiori e ha imparato a guidare usando i piedi. Un traguardo straordinario che rappresenta non solo autonomia e indipendenza, ma anche la vittoria della determinazione e della forza di volontà.
In un post su Facebook, Deplano racconta la sua emozione: "Per qualcuno la patente è una cosa banalissima, per me è il passepartout per iniziare una nuova vita con un’ottica diversa. Sono passati sei anni da quando ho iniziato le pratiche, e oggi finalmente l’ho presa, non mi sembra neanche vero”. Il giovane sottolinea come la perseveranza e la volontà di affrontare le sfide abbiano portato a questo successo: “Vorrei dedicare questo traguardo a tutti quelli che hanno bisogno di quella forza: usatela, se non ce l’avete, createvela”. Nicholas racconta di aver sempre dovuto contare principalmente su se stesso, anche se ha ricevuto sostegno dai genitori, dal fratello e da alcuni amici. “Chi mi ha sempre sostenuto, anche solo con una parola goffa, ha avuto un ruolo fondamentale”, aggiunge.
Nei mesi precedenti Deplano aveva spiegato sui social di aver dovuto acquistare un'automobile modificata e ottenere il permesso per utilizzarla per l'esame di pratica della patente, dal momento che per la scuola guida sarebbe stato troppo dispendioso farne modificare una soltanto per lui. "Sono un caso unico giustamente, - ha detto - io ho dovuto comprare la macchina prima di iscrivermi" all'esame per la patente.
La vittima è un uomo di 62 anni di Modena...
In dodici per sei posti per tabellone principale, bene i sardi... 
(Adnkronos) - Giorgia Meloni ha avuto una conversazione telefonica con Armanda Colusso, la madre di Alberto Trentini, il cooperante italiano detenuto in Venezuela da novembre 2024. "Il Presidente Meloni ha rinnovato la propria personale vicinanza e quella del Governo alla famiglia dell’operatore umanitario italiano, che ha potuto ricevere una visita del Capo missione italiano a Caracas lo scorso 23 settembre", si legge in una nota di palazzo Chigi. "Il Presidente Meloni ha confermato alla Signora Colusso Trentini la grande attenzione con cui il Governo segue la vicenda e il suo massimo impegno, attraverso tutte le strade praticabili, per un esito positivo", si legge ancora.
Il cooperante italiano è detenuto in Venezuela da metà novembre scorso. Trentini, ha spiegato la sua legale Alessandra Ballerini, si trovava ne Paese per una missione con la Ong Humanity e Inclusion per portare aiuti umanitari alle persone con disabilità. "Alberto era arrivato in Venezuela il 17 ottobre 2024 e il 15 novembre mentre si recava in missione da Caracas a Guasdalito è stato fermato a un posto di blocco, insieme all'autista della Ong",
Laurea in storia moderna e contemporanea all'Università Ca' Foscari, prima di collaborare con Humanity & Inclusion Alberto Trentini, di origini veneziane, ha lavorato nel campo della cooperazione internazionale in tutto il mondo: fra il 2023 e il 2024, con il Consiglio danese per i rifugiati, a Barbacoas, località della Colombia. Per gli ultimi 4 mesi del 2022 invece, sempre in Colombia, è stato, per l'Ong francese Solidarités International, field coordinator; stessa mansione che ha ricoperto per Première Urgence Internationale.
Tra il 2017 e il 2020, Trentini ha collaborato con l'organizzazione Coopi in Ecuador, Perù, Libano e Etiopia. Tra gli altri paesi dove ha compiuto missioni umanitarie Grecia, Nepal, Paraguay e Bosnia-Erzegovina.

(Adnkronos) - “Non è più il tempo di attendere. È quello di agire 'Nisi caste, caute', dicevano i Latini. Se non puoi essere casto, almeno sii cauto. Così oggi per noi. Il clima è cambiato, incontestabilmente e dati alla mano. Trasformiamoci, con le strategie della nuova ingegneria e del monitoraggio predittivo”. Così Marco Lombardi, Ceo di Proger, prima società italiana indipendente di ingegneria, a margine dell’evento “Strategie Di Adattamento Per Un Cambiamento Climatico Che Non Aspetta: Ingegneria Per I Territori E Per Il Patrimonio Culturale” organizzato da Soft Power Club e sostenuto da Proger che si è svolto presso la 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia oggi all’Arsenale. Un vasto e profondo giro di orizzonte tra i protagonisti italiani: ingegneri, imprenditori, esperti di Itc e filosofi. Perché è proprio il connubio tra la scienza dei materiali e delle costruzioni, le innovazioni tecnologiche e l’intelligenza artificiale e il pensiero di quello che siamo che innerva e sostanzia la modernità e il futuro che vogliamo.
È stato Francesco Rutelli, Presidente di Soft Power Club a ricordare che sono gli italiani gli inventori del concetto di Città, degli acquedotti (il primo fu di Appio Claudio il Cieco, nel IV secolo a.C.) e che la responsabilità che sul nostro paese grava è quella di tenere fede alla sua eredità culturale e scientifica. “A noi spetta comprendere come poter adattare città e imprese e, soprattutto, il patrimonio culturale ai cambiamenti climatici del pianeta.”
Il Ministro per l’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, in un articolato tele intervento ha sottolineato come la vera sfida che ci attende sia quella energetica, con un fabbisogno nazionale destinato a raddoppiare nei prossimi 15 anni e la gestione intelligente dell’eccesso di acque: piove troppo, ma non si conservano le acque e quando arriva la siccità non si sa da dove prenderla.
Il tema della gestione idrica è stato il centro dell’intervento di Erasmo D’Angelis, presidente della Earth Water Agenda Foundation: “Senza controllo degli eccessi idrici e senza un ripensamento ed una manutenzione di acquedotti e dighe non c’è futuro”, mentre il tema delle città è stato il cuore del ragionamento sviluppato dalla presidente dei costruttori edili (Ance), Federica Brancaccio. “La rigenerazione urbana è modernità e chiediamo alle istituzioni regole nuove e fondi certi per affrontare la sfida che noi siamo pronti a sostenere, con le competenze e le responsabilità che gli imprenditori sanno di avere”.
Ma è l’intelligenza artificiale e l’innovazione tecnologica a farla da padrona nella ingegneria predittiva: “Attendere che le catastrofi si verifichino per poi intervenire e rimediare è troppo costoso e inutile”, come ha detto Alberto Tripi, Presidente di Almaviva, il gruppo leader italiano della Ict “Oggi siamo spesso in grado di capire cosa accadrà prima che accada. Questo risparmi vite umane, patrimoni e ingenti quantità di denari”.
In questa direzione che anche il Direttore scientifico del Centro Euro-Mediterraneo per i cambiamenti climatici, Giulio Boccaletti ha evidenziato come l’incontestabilità del cambiamento climatico e i nuovi fenomeni catastrofali siano affrontabili con la competenza e la ricerca scientifica. Ma è stata Paola Darò, ingegnere del Consorzio Proger Mens-Sacertis, a rafforzare con la forza dei numeri “che a noi ingegneri danno conforto”, la quantità impressionante di chilometri di reti ferroviarie e autostradali, di ponti e gallerie che vanno manutenuti. Soprattutto perché sono opere che in gran parte risalgono al dopoguerra e le infrastrutture, anche loro, hanno una vita utile. Un programma di manutenzioni efficace ed efficiente è in grado di allungarla e consentire di evitare tragedie e costi.
“I tempi sono maturi per affrontare la sfida dell’adattamento. Parlarne solo qualche anno fa sarebbe stata una bestemmia. A noi interessa relativamente se il cambiamento climatico sia opera dell’antropizzazione selvaggia o se sia un ciclo naturale. A noi serve capire per intervenire e per adattare noi e le nostre vite, le nostre opere e la nostra salute a un clima che è cambiato. E mentre ci adattiamo, procedere ad attendere gli effetti delle immancabili azioni di mitigazione degli interventi dell’uomo sulla natura”, ha concluso Chicco Testa, già presidente di Enel e vicepresidente di Proger.
“Idee, riflessione, dialogo, proposte e progetti: la Biennale 2025 si apre a qualcosa di più dell’arte e delle esposizioni. Una filosofia della natura e della tecnologia che ci aiuti nella difficoltà di vivere un mondo nuovo” ha concluso il presidente della Fondazione Biennale, Pietrangelo Buttafuoco.” E soprattutto, fedeli al vecchio adagio, meno avvocati, più ingegneri.”
Leggi tutto: Proger, Lombardi: "Clima è cambiato, non c'è più tempo, serve nuova ingegneria"

(Adnkronos) - Sono novità che "migliorano la vita quotidiana delle persone con diabete di tipo 1". A fare la differenza anche "la mobile App che da oggi viene introdotta sui nostri device e che consente di gestire, in completa autonomia, flessibilità e libertà, le funzionalità del nostro microinfusore semplicemente attraverso uno smartphone. Questo garantisce anche discrezione a coloro che non vogliono far conoscere il proprio stato di salute". Lo ha detto Enrico Ceribelli, director Business unit biosystem di Movi, partecipando oggi a Roma all'evento di presentazione delle novità tecnologiche nei sistemi di monitoraggio ed erogazione dell'insulina nelle persone con diabete di tipo 1 lanciate dall'azienda italiana, insieme a Tandem Diabetes Care.
"Le innovazioni che portiamo qui oggi fanno sì che nel nostro device 'batta un cuore' completamente nuovo", ha spiegato Ceribelli riferendosi all'algoritmo messo a punto per adattare l'erogazione dell'insulina in base ai diversi bisogni di chi vive con questa patologia. "Il nuovo sistema porta una serie di vantaggi, sempre nella direzione di semplificare la terapia e soprattutto - ha sottolineato - di migliorare la qualità di vita dei pazienti, degli operatori sanitari e di tutte le persone che vivono intorno" a chi ha il diabete di tipo 1.
Leggi tutto: Ceribelli (Movi): "Per diabete tipo 1 innovazioni che migliorano qualità vita"

(Adnkronos) - "Già da subito" il piccolo paziente "e la famiglia si affidano: abbiamo il 100% dell'accettazione. In termini di compenso metabolico otteniamo dei risultati eccezionali, quasi quanto non avere il diabete". Il sistema può "rendere la vita dei pazienti migliore, soprattutto dei bambini, e migliora anche quella di tutto il nucleo familiare". Così Ivana Rabbone, direttrice Struttura complessa di pediatria (Scdu) ospedale Maggiore della Carità di Novara e referente regionale Rete diabetologica pediatrica piemontese, ha raccontato oggi a Roma, all'incontro 'Moving borders in diabetes care: la tecnologia che modella il cambiamento', i risultati ottenuti nel centro che dirige, "uno dei pochi che ha utilizzato da subito" i sistemi innovativi Aid - Automated insulin delivery.
Durante l'evento sono state presentate 4 innovazioni tecnologiche, introdotte da Movi in collaborazione con Tandem Diabetes Care, che vanno dalla gestione del diabete da remoto via App, all'integrazione con nuovi sensori, con l'obiettivo di cambiare in meglio la gestione clinica della patologia.
Leggi tutto: Pediatra Rabbone: "Con Aid risultati eccezionali in controllo diabete 1"

(Adnkronos) - "Avere un dispositivo che garantisca una maggiore flessibilità" del controllo glicemico nel diabete di tipo 1, "tra i diversi giorni o addirittura all'interno dello stesso giorno, in diverse fasce orarie, rappresenta ovviamente un plus. E non solo per noi sanitari, ma anche per i nostri pazienti, che si sentono così più tutelati da questo punto di vista". Così Concetta Irace, professore di Scienze e tecniche mediche applicate presso l'università Magna Graecia di Catanzaro e dirigente medico dell'Unità operativa complessa (Uoc) di malattie del metabolismo azienda ospedaliero-universitaria Mater Domini, commenta le innovazioni del sistema Tandem t:slim X2 con tecnologia Control-IQ, presentate oggi a Roma all'incontro 'Moving borders in diabetes care: la tecnologia che modella il cambiamento', organizzato dall'azienda italiana Movi.
"Il miglioramento dell'algoritmo, inteso come dispositivo che consente di erogare in maniera automatica l'insulina in base all'andamento della glicemia", osserva Irace, è tra le le principali novità del percorso di innovazione per la gestione del diabete di tipo 1 del nuovo sistema ibrido a circuito chiuso che combina una pompa per insulina, un sensore per il monitoraggio continuo della glicemia e un algoritmo che modula automaticamente l'infusione basale in risposta ai valori glicemici in chi convive con la patologia. Il nuovo algoritmo Control-IQ+ rende il sistema utilizzabile anche nei bambini a partire dai 2 anni di età e in chi ha fabbisogni insulinici molto bassi o molto alti. Le persone con diabete di tipo 1 "sono diverse - spiega l'esperta - le esigenze sono diverse, le attività quotidiane sono diverse e anche molto varie tra i giorni". Ed è qui che entra in gioco l'innovazione che risponde all'esigenza di diversificare la somministrazione attraverso l'impostazione di profili basali temporanei e boli prolungati fino a 8 ore, anche durante la modulazione automatica dell'insulina da parte dell'algoritmo, offrendo una maggiore flessibilità nella gestione dei bisogni insulinici variabili.
Questa novità evidenzia come la persona con diabete sia "veramente al centro anche dello sviluppo tecnologico - sottolinea Irace - Molte volte si pensa che questo tipo" di evoluzione "avvenga in un contesto di ingegneria, lontano da quella che invece è la realtà: non è così - rimarca - Oggi stiamo osservando il rispetto massimo per le persone che hanno una patologia cronica e di questo siamo molto soddisfatti". Questa innovazione, conclude, "ci spinge ancora di più a collaborare tra di noi, ma anche con tutti gli altri stakeholders, affinché si raggiunga l'obiettivo comune che è il bene del paziente, che deve essere messo al centro, sempre".
Leggi tutto: Diabetologa Irace: "Bene sistema che si adatta a bisogni insulinici in tipo 1"

(Adnkronos) - "Mi ha fatto stare con i piedi per terra in un periodo in cui potevo anche perdere la testa". Jerry Calà, ospite di Nunzia De Girolamo nella seconda puntata stagionale di 'Ciao Maschio' in onda domani sabato 27 settembre su Rai1, parla così di Mara Venier. "Addirittura in quegli anni avevo in classifica due film contemporaneamente al primo e al secondo posto", ricorda l'attore.
Tante mozioni con il gioco del ricordo fotografico che ritrae Jerry Calà in compagnia di Mara Venier: "Questo è un servizio fotografico che abbiamo fatto io e Mara quando stavamo insieme. Eravamo appena fidanzati, due ragazzini di trent’anni. È stato un grandissimo amore. Lei mi ha supportato in un momento per me molto difficile: in quegli anni ho avuto un successo improvviso, esagerato. Mara ha saputo tenermi con i piedi per terra. Anzi, ha rinunciato lei a lavorare, a film importanti, perché diceva: "In casa già basta uno che fa questo lavoro’’.
Quanto al "tradimento può essere la fine dell’amore che stai vivendo e per cui vai a cercare quello che ti manca, in una relazione, altrove. Per me il tradimento è un segnale che sei a fine corsa. Anche se, nel mio caso, delle volte pur amando molto venivo accusato di tradimento pur non tradendo, e allora dicevo: vabbe', tanto vale che tradisco", ha detto ancora.
Leggi tutto: Jerry Calà: "Mara Venier? Mi ha tenuto con i piedi per terra"

(Adnkronos) - Gli accordi sui dazi, almeno quelli che sottoscrive Donald Trump, possono diventare carta straccia? O, comunque, possono essere messi in discussione dagli annunci disseminati via social, su Truth, mettendo nel mirino oggi i farmaci, i mobili e i camion, e domani chissà quale altro bene? La logica è sempre la stessa, eppure sorprende a ogni nuova applicazione: il presidente degli Stati Uniti è convinto di poter disporre della politica commerciale a proprio piacimento, con un orizzonte strategico che può ridursi semplicemente a un obiettivo: fare soldi e ristabilire un equilibrio rispetto allo squilibrio, presunto e calcolato in maniera empirica, nella bilancia commerciale del Paese che guida.
Arriva una nuova data, questa volta è il 1 ottobre, e arrivano nuove tariffe. Trump le ha fissate al 100 per cento sui farmaci, al 50 per cento sui mobili da cucina e da bagno, al 30 per cento sui mobili imbottiti e al 25 per cento sui camion. I dazi sui farmaci, ha specificato, non saranno applicati se un’azienda farmaceutica ha già uno stabilimento negli Stati Uniti, o ne sta costruendo uno. Il presidente americano ha anche tentato di spiegare le ragioni che lo spingono a rimettere in primo piano la sua politica commerciale aggressiva. Semplificando e sintetizzando, questi prodotti stranieri hanno invaso gli Stati Uniti e lui deve proteggere il suo processo produttivo per ragioni di sicurezza nazionale.
Ora, la domanda che è subito rimbalzata dall'altra parte dell'Oceano è: tutto questo riguarderà anche l'Europa, nonostante l'oneroso accordo chiuso con un tetto al 15% dei dazi applicati sulle merci europee?
L'interpretazione della Commissione Ue è che non sia così. Lo assicura il vice portavoce capo della Commissione Europea Olof Gill, che fa riferimento alla dichiarazione congiunta Ue-Usa: "gli Stati Uniti intendono garantire tempestivamente che l'aliquota tariffaria, composta dalla tariffa della nazione più favorita e dalla tariffa imposta in base alla sezione 232 del Trade Expansion Act del 1962, applicata ai prodotti originari dell'Unione Europea soggetti alle misure della sezione 232 su prodotti farmaceutici, semiconduttori e legname, non superi il 15%". Per Gill, andando oltre l'aspetto tecnico, "questo chiaro massimale tariffario onnicomprensivo del 15% per le esportazioni dell'Ue rappresenta una polizza assicurativa che non si verificheranno dazi più elevati per gli operatori economici europei".
Anche la reazione di Piazza Affari, e più in generale delle piazze finanziarie europee, sembra disinnescare il rischio di nuove tensioni immediate legate alle 'bizze' di Trump. Tutte le grandi big del pharma si sono mosse senza contraccolpi, anche perché hanno stabilimenti o progetti pronti negli Stati Uinti che le tengono al riparo dalla nuova stretta, e i listini sono stati sostenuti dal dato dell'inflazione americana nelle attese, che dimostra come la guerra tariffaria finora non abbia riacceso la corsa dei prezzi.
Resta però in prospettiva il tema di fondo che riguarda i dubbi degli investitori di tutto il mondo rispetto all'affidabilità della Casa Bianca. Per questo i mercati si dimostrano molto più sensibili alle decisioni della Fed, alle divisioni interne al board e alle prossime scelte che farà, guardando soprattutto alla stabilità finanziaria, già messa sotto pressione dalle tensioni geopolitiche, e alla tenuta dell'economia americana. (Di Fabio Insenga)
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