
(Adnkronos) - "Siamo l’ottava economia del mondo, ma ventiduesimi nella corsa per l’ia. Non siamo il fanalino di coda ma dovremo ambire a posizioni più avanzate". Lo ha detto oggi il ceo di Engineering, Aldo Bisio, dialogando con l'Adnkronos durante il Digital Innovation Forum, in corso a Cernobbio.
Quello dell'intelligenza artificiale è un mercato che nel Bel Paese "sta crescendo a ritmi del 50% anno su anno e ha superato il miliardo di investimenti l’anno scorso, e va verso 1,5 miliardi il prossimo anno".
Dal punto di vista finanziario "può darsi ci sia in questo momento un po' di sopravvalutazione, ma tendo a essere positivo sul fatto che tanti investimenti verranno fatti e che ci sarà un impatto enorme dal punto di vista dell'applicazione di queste tecnologie a beneficio di tutti i cittadini. Vedremo cosa succederà per l'hype finanziario".
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(Adnkronos) - È stata progettata per soddisfare le rigorose esigenze dell'assemblaggio di dispositivi medicali, la nuova gamma di adesivi Loctite® a polimerizzazione Led, flessibili e rigidi, tra cui Loctite AA 3951 / AA 3953 e Loctite AA 3961 / AA 3963. Lo annuncia, in una nota, Henkel Adhesive Technologies, leader mondiale negli adesivi, sigillanti e rivestimenti funzionali per l’industria. I nuovi prodotti sono un punto chiave della recente campagna ‘Bonded. For Life’, che evidenzia come le innovazioni tecnologiche del gruppo possano contribuire allo sviluppo e alla realizzazione di dispositivi medicali più sicuri, piccoli e avanzati, accelerandone la produzione nel rispetto di requisiti normativi sempre più complessi. Loctite - illustra la nota - collabora da decenni con i più importanti progettisti e produttori di dispositivi medicali, migliorando continuamente le proprie tecnologie adesive per rispondere alle mutevoli esigenze del settore sanitario, in applicazioni su larga e piccola scala. L’offerta comprende più di 40 prodotti testati secondo i protocolli Henkel basati sugli standard di biocompatibilità ISO 10993 e un centinaio di altri formulati per applicazioni non invasive, dagli strumenti chirurgici avanzati alla produzione ad alto volume di dispositivi monouso, apparecchiature per la diagnostica e tecnologie di nuova generazione per il trattamento dei pazienti.
"Gli adesivi Loctite per il settore medicale consentono di risparmiare molto più tempo - dichiara Mauro Stien, Business Development Manager Medical Industry di Henkel Adhesive Technologies - Garantiscono ai produttori la flessibilità di progettare dispositivi più avanzati, l’opportunità di migliorare l'efficienza operativa e soddisfare i rigorosi standard di sicurezza e di prestazioni richiesti dal mercato. Assicurando legami forti e affidabili nelle applicazioni medicali critiche, le nostre soluzioni possono aiutare i produttori a raggiungere i loro obiettivi, ma anche contribuire al benessere dei pazienti e ai migliori risultati clinici".
Le più recenti formulazioni messe a punto per il settore medicale sono state progettate principalmente per il settore medicale e testate secondo i protocolli Henkel basati sugli standard di biocompatibilità ISO 10993 a conferma del rispetto delle severe norme vigenti. La gamma Loctite - precisa l’azienda - comprende inoltre alcune soluzioni innovative per automatizzare l'assemblaggio dei dispositivi medicali e aiutare i clienti a incrementare la produttività, ridurre gli sprechi e migliorare la sicurezza degli operatori. I sistemi avanzati di polimerizzazione Led per adesivi acrilici consentono una fotopolimerizzazione rapida ed efficiente dal punto di vista energetico, con una minore esposizione al calore, prolungando la durata delle apparecchiature e rendendo più sicuro il lavoro degli operatori. Al contempo, i sistemi di dosaggio sono compatibili con una vasta gamma di tecnologie adesive e formati, riducendo ulteriormente gli sprechi, favorendo l’utilizzo di confezioni più grandi e processi produttivi più sicuri. "La produzione di dispositivi monouso - aggiunge Stien - richiede velocità elevate, precisione nell’assemblaggio e resistenza alla sterilizzazione, mentre le attrezzature multiuso hanno bisogno soprattutto di garanzie di biocompatibilità ed elevata resistenza a cicli multipli di sterilizzazione. Gli adesivi Loctite soddisfano tutti questi requisiti con la massima affidabilità". I nuovi prodotti - conclude la nota - sono corredati da white paper che ne approfondiscono le applicazioni, i materiali e i vantaggi per la produzione di dispositivi medicali.
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(Adnkronos) - Il gup di Roma ha rinviato a giudizio cinque medici dell’ospedale Bambino Gesù accusati di omicidio colposo in relazione alla morte del piccolo Giacomo Saccomanno, il bimbo di due anni deceduto il 3 gennaio del 2019 e a cui, secondo l’accusa, era stato impiantato in modo errato un pacemaker. Sul caso era stata avviata una prima inchiesta poi archiviata e successivamente, sulla base di ulteriori elementi portati all’attenzione dei magistrati di piazzale Clodio era stato aperto un nuovo fascicolo nei confronti dei medici. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio, un diverso pm in aula nel corso dell’udienza preliminare aveva invece sollecitato il non luogo a procedere o una perizia. Ma oggi il gup ha disposto per tutti i medici il processo, che inizierà il 19 novembre davanti alla nona sezione del tribunale di Roma.
Per l’avvocato Gaetano Scalise, difensore dei cinque medici, si tratta di "una decisione che ha dell’incomprensibile anche a fronte delle richieste della procura che aveva insistito per l’espletamento di una perizia e comunque per il proscioglimento degli indagati". "La circostanza che le posizioni siano state tutte accomunate, senza alcuna differenziazione, dimostra un approccio superficiale alle questioni prospettate nel corso dell’udienza e che avremo comunque modo di fare apprezzare in dibattimento. Si tratta di una vicenda certamente triste – conclude Scalise – nella valutazione della quale ha prevalso la componente umana”.
Il piccolo, nato a Rosarno e affetto dalla nascita da una grave patologia cardiaca, era stato sottoposto a un intervento al centro cardiologico pediatrico Mediterraneo dell'Ospedale Bambino Gesù del San Vincenzo di Taormina. Il bimbo mentre si trovava in Calabria era stato trasferito poi a Roma, dove è deceduto. Secondo l’accusa, i medici dell’ospedale romano intervennero con "macroscopico ritardo", e vennero "mal posizionate le cannule arteriosa e venosa a sinistra del collo al paziente” che versava in “arresto cardiocircolatorio prolungato”. Da parte dei medici indagati, secondo la procura, ci fu "negligenza, imprudenza ed imperizia". Nel procedimento i genitori e i nonni del bimbo sono parti civili e parti offese, assistiti dagli avvocati Jacopo Macrì e Domenico Naccari.
“Non posso che essere felice della decisione del gup. Dopo anni di lotte, perizie fasulle per le quali c’è anche un avviso di conclusione delle indagini contro i primi periti: è stata una battaglia enorme e oggi finalmente posso dire che si vede un po’ di luce”, ha detto Giacomo Saccomanno, nonno del bimbo. “Il processo probabilmente finirà in prescrizione perché i tempi sono stretti e questo è il fallimento della giustizia – afferma - ma il bambino si poteva salvare, e lo diciamo in tutti i modi. Per me Giacomo è stato ucciso, non mi fermerò davanti a nulla ma andrò avanti fino in fondo, la giustizia non può permettere che accadano fatti come questi. La professione del medico è una missione e va portata avanti con disponibilità, amore e il rispetto di quelli che sono gli oneri del professionista. Nella nostra storia non c’è stato alcun rispetto, era il 31 dicembre e invece di operare il bambino che arrivava a Roma con un aereo militare per via dell’urgenza, non è stato operato nonostante il primario dell’ospedale di Polistena avesse già comunicato che il bambino sarebbe morto se non fosse stato operato immediatamente. E’ questo quello che fa male, perché il bambino si sarebbe potuto salvare”.
In merito alla richiesta di non luogo a procedere nei confronti dei medici fatta dal pm d’aula nella scorsa udienza “sto valutando di fare un esposto al Csm e una segnalazione al procuratore capo: non può un pm arrivare in udienza senza conoscere il processo, il pubblico ministero titolare aveva chiesto il rinvio a giudizio e poi un magistrato arriva in udienza e chiede il non luogo a procedere” conclude.
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(Adnkronos) - Dal principe azzurro della nonna al 'golden retriever boyfriend' delle giovanissime. "Il 'fidanzato ideale' non è più percepito come una volta, spazio ai nuovi 'boyfriend material' - una persona che possiede le qualità considerate desiderabili in un partner sentimentale - come il 'himbo boyfriend' o il 'nerd boyfirend'". E' quanto emerge da una ricerca di Tinder - un'app d'incontri - che evidenzia come la generazione Z sta ridefinendo il partner ideale sulla 'dating app', e cioè figure sempre più sfaccettate che rispecchiano stili di vita, passioni e mood personali.
Secondo i dati di Tinder, i single stanno ridefinendo il significato di 'boyfriend material', cioè una persona che possiede le qualità considerate desiderabili in un partner sentimentale.
Sebbene i 'book boyfriends' -personaggio maschile perfetto nei libri - e i 'golden retriever boyfriends' - un partner che è amichevole, affettuoso ed entusiasta, proprio come un Golden Retriever - restino molto amati, già dall'anno scorso stanno emergendo nuove figure di 'fidanzato ideale' che catturano l’attenzione della generazione Z. A registrare un picco nelle menzioni dalla Gen Z in bio su Tinder, rispetto al 2024, sono stati soprattutto: 'l'himbo boyfriend' (+71%), il 'Gym boyfriend' (+64%), il 'nerd boyfriend' (+33%), l'anime boyfriend (+28%), il K-pop boyfriend - "quello che fa la fila per ore per vedere la tua band preferita dal vivo, conosce tutti i fan chant e ti invia le nuove uscite appena vengono pubblicate" - e il cinnamon roll boyfriend - "l'opposto del 'bad boy', una persona premurosa, gentile e attenta, che dimostra come l’essere dolci non sia affatto noioso".
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(Adnkronos) - La Rai e SuperTennis, il canale tv della Federazione italiana tennis e padel, annunciano di aver raggiunto un accordo che consentirà a Rai 1 di aggiungersi a SuperTennis nella trasmissione degli incontri dell’Italia nella semifinale e nella finale della Coppa Davis 2025, nel caso in cui gli azzurri riuscissero a superare l’Austria nel turno precedente.
L’Italia, vincitrice delle ultime due edizioni della Davis, debutterà il 19 novembre nei quarti di finale a Bologna, città che ospiterà la Final 8 della competizione. L’incontro contro l’Austria sarà trasmesso in esclusiva su SuperTennis, detentrice dei diritti tv della manifestazione. In caso di successo degli azzurri, sarà poi anche Rai 1 a far vivere a tutti gli italiani le emozioni dei turni successivi, in simulcast con il canale della Fitp.
"Questo accordo sposa un principio fondamentale della nostra Federazione.Far sì che il tennis italiano e le imprese dei suoi campioni possano arrivare al pubblico più ampio possibile", ha dichiarato Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel. "Voglio ringraziare la Rai per la sensibilità che ha dimostrato: far vedere il tennis sul primo canale del Servizio Pubblico significa valorizzare uno sport che sta vivendo un momento straordinario e avvicinare ancora più ragazze e ragazzi alla nostra disciplina".
"RaiSport – ha aggiunto il direttore Paolo Petrecca - è felice per questo accordo, che darà la possibilità agli appassionati di tennis di vedere su Rai 1 la squadra azzurra di Coppa Davis. La collaborazione tra noi e la Federazione Italiana Tennis e Padel, d'altra parte, è stata da subito efficace nel segno delle migliori prerogative del servizio pubblico. Grazie a tutti".
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(Adnkronos) - "Si tratta di un passo significativo che sembra accogliere alcune tra le più rilevanti istanze evidenziate dal Forum. Ridurre l’impatto della prima casa sul computo dell’Isee, in quanto bene non disponibile perché necessario a garantire la vita familiare e non facilmente alienabile in caso di necessità, è una richiesta che portiamo da diversi anni". Così, con Adnkronos/Labitalia, Adriano Bordignon, presidente del Forum delle associazioni familiari, commenta quanto previsto dalla manovra del governo sull'Isee.
E Bordignon ricorda che "la battaglia sulla inappropriatezza dell‘Isee per le politiche familiari che non sono politiche di lotta alla povertà, ma politiche promozionali e di investimento, è stata il filo rosso dell’impegno del Forum in questi anni". "Oggi ci troviamo di fronte ad una prima fase di correzioni delle numerose storture di questo strumento. Siamo perciò soddisfatti che il Mef abbia confermato quanto ipotizzato nel corso delle interlocuzioni avvenute con diversi ministeri nel corso di questo anno", sottolinea Bordignon che oggi partecipa al convegno 'Sostiene la cultura. Consumi culturali e leva fiscale: verso una proposta di detrazione'.
Secondo Bordignon, "modificare le attuali scale di equivalenza supererebbe l’ingiustizia degli attuali criteri che considerano i figli successivi al primo in misura gravemente decrescente". "Ora è necessario procedere sempre più sulla strada di individuare strumenti di politiche familiari e di natalità caratterizzate da strutturalità, generosità e universalità", sottolinea. Per Bordignon, "inoltre è importante operare affinché alcune misure non ne cannibalizzino compiendo l’errore di aggiungere risorse con una mano nella tasca delle famiglie e togliendone una parte al contempo con l’altra mano”, sottolinea.
Ma dal Forum arriva anche un'altra richiesta ben precisa al governo. "Auspichiamo che venga accolta anche la proposta del Forum delle Associazioni Familiari di una detrazione Iva al 19% per l’acquisto dei libri scolastici perché rappresenta una misura concreta di sostegno alle famiglie, indispensabile per accompagnare l’accrescimento dei figli e rafforzare l’alleanza educativa tra scuola e famiglia, contribuendo alla tenuta sociale e culturale dell’Italia in un contesto segnato dall’inverno demografico", sottolinea.
E anche sull'annuncio intervento sulle aliquote fiscali Bordignon è chiaro. "Crediamo che andrebbe valutata la nostra proposta di attivare, sull’ipotizzato taglio di due punti dell’Irpef, una proporzionalità coerente al numero dei figli a carico delle famiglie, spingendo così una politica verso la natalità e avviando una prospettiva che ci avvicini alla filosofia del quoziente familiare che rientra tra le linee politiche promosse dal nostro governo", conclude.
Comandini, 'Schlein mi ha chiamato per esprimere soddisfazione'... 
(Adnkronos) - Paura in località San Baronto, nel comune di Lamporecchio (Pistoia), dove un bambino di sei anni è stato aggredito da due cani di grossa taglia nel giardino di casa. L’attacco è avvenuto lunedì mattina, come riferiscono le cronache locali: i cani, un Rottweiler e un altro esemplare simile, sarebbero entrati da una proprietà confinante passando da un cancello mal chiuso.
Il piccolo è stato morso a un piede e alle braccia, riportando ferite per cui sono stati necessari dodici punti di sutura. Decisivo l’intervento della nonna, 64 anni, che ha messo in salvo il nipote, pur rimanendo a sua volta ferita. Il bambino è ricoverato all’ospedale San Jacopo di Pistoia, sotto osservazione ma fuori pericolo. Indagano i carabinieri. La famiglia sporgerà denuncia.
Leggi tutto: Pistoia, bimbo aggredito da due cani in giardino: salvo grazie alla nonna
(Adnkronos) - Festa del Cinema di Roma giorno 1. La ventesima edizione, in programma da oggi e fino al 26 ottobre all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone e in altri luoghi della Capitale, si apre oggi con il film di Riccardo Milani ‘La vita va così’ con protagonisti Virginia Raffaele, Diego Abatantuono, Aldo Baglio e Geppi Cucciari. Milani porta alla kermesse una commedia, ambientata in Sardegna e ispirata alla storia vera di un pastore sardo che combatte contro la speculazione edilizia per proteggere la sua terra. Prima delle proiezione Lord David Puttnam, produttore di ‘Momenti di gloria’ e ‘Mission’, riceverà il premio alla Carriera. A consegnarlo sarà il regista Uberto Pasolini, storico collaboratore di Puttnam. Nelle vesti di conduttrice c’è Ema Stockholma. La dj, conduttrice e scrittrice è al timone della cerimonia di apertura e chiusura. Con la Festa di Roma, parte anche la 23esima edizione del festival autonomo e parallelo alice nella città, dedicata alle nuove generazioni. Ad inaugurare la sezione ‘Panorama Italia’ della 23esima edizione è film film ‘Squali’ di Daniele Barbiero con James Franco, Lorenzo Zurzolo e Francesco Centorame.
Comandini, 'Schlein mi ha chiamato per esprimere soddisfazione'... 
(Adnkronos) - "Sono rimasta malissimo. All'inizio non avevo collegato, sono passati dieci anni. Ma poi mi è tornata subito in mente. Ricordo la sua bellezza, ma soprattutto la sua solarità e il suo sorriso. Era una persona squisita con tutti: con me, con gli autori, con i tecnici". Così Vladimir Luxuria commenta all'Adnkronos, la tragica morte di Pamela Genini, la modella 29enne uccisa a Milano che conobbe nel 2015 quando condusse il reality show 'L'isola di Adamo ed Eva'.
"Ricordo perfettamente la sua puntata, la terza", ricorda la conduttrice. "Lei arrivò come 'seconda Eva' per tentare l'Adamo della puntata, Riccardo, che perse la testa per lei e fu subito pronto a 'mollare' la prima ragazza. Pamela, però, pur sorridendo, declinò il suo corteggiamento. Disse che non le piaceva quel comportamento, lo trovò irrispettoso verso l'altra ragazza". E aggiunge: "Credo sinceramente che avesse partecipato non per visibilità o per soldi, ma perché era una sognatrice e credeva di poter trovare qualcosa di autentico. Quando è arrivata lei sul set è stato come se fosse arrivato un raggio di sole".
Infine, una riflessione sul dramma dei femminicidi: "È terribile. Bisognerebbe partire dalle scuole, parlare di educazione affettiva e sentimentale. Il rischio è l'assuefazione".
Leggi tutto: Femminicidio a Milano, Luxuria ricorda Pamela Genini: "Raggio di sole sul set"

(Adnkronos) - Droni a lungo raggio Shahed modificati, ora utilizzati dalle forze della Russia anche per colpire obiettivi mobili a distanza ravvicinata. A denunciarlo sono le ex forze Azov, ora assorbite nelle forze regolari ucraine come Corpo Azov della Guardia nazionale, dispiegate nella regione di Donetsk e ormai - spiegano - obiettivo costante di attacchi di droni.
Usualmente di droni Fpv (First Person View, vale a dire in grado di inviare in tempo reale all'operatore le immagini che raccolgono sul terreno) di dimensioni ridotte, altamente manovrabili. Ma è capitato di recente che ad attaccare i soldati dell'Azov così come di altre unità dispiegate al fronte o addirittura di treni in corsa, siano gli Shahed modificati, con telecamera e modem montato sulla piattaforma, in grado di trasformare la macchina, grazie all'aggancio a reti ucraine wireless, in un Fpv, quindi di consentire la manovrabilità in remoto.
Le prime indicazioni dell'installazione di telecamere e modem su alcuni Shahed risalgono al marzo del 2024. Usualmente gli Shahed, droni sviluppati in Iran e ora prodotti anche in Russia, erano in grado di colpire solo obiettivi statici, con coordinate fissate al lancio. Le dimensioni degli Shahed consentono un carico esplosivo molto maggiore di quello di cui possono essere dotati i droni Fpv.

(Adnkronos) - L'87% degli italiani considera gravissimo l'abbandono dei rifiuti, ma il 70% di chi getta erroneamente quelli differenziabili nel sacco nero dichiara di farlo perché 'crede sia giusto'. Infatti, gli errori più comuni si verificano con gli oggetti di cui ci si vuole liberare, ma che non si sa dove buttare: sul podio il tessile (stracci 41%, scarpe 27% e borse 23%), seguito dai piccoli Raee (spazzolino elettrico 21%, caricabatterie 13%) e rifiuti di imballaggi (12%). Meno critica invece la situazione delle batterie esauste (solo 8% conferito scorrettamente). È questo il quadro che emerge dall’indagine demoscopica realizzata per Erion da Ipsos Doxa Italia che mappa gli impatti della comunicazione sui comportamenti dei cittadini in materia di rifiuti e dallo studio tecnico-scientifico realizzato da Erion che indaga quali materiali riciclabili finiscano invece nei rifiuti urbani indifferenziati.
Risultati che, in entrambi i casi, fotografano un’Italia informata ma poco reattiva, e dai quali emerge con evidenza la necessità di sviluppare un modello integrato, capace di unire infrastrutture più capillari a una comunicazione che si traduca in una conoscenza operativa da parte dei cittadini. I risultati dei due studi sono stati illustrati ieri durante l’evento 'Sostenibilità e consapevolezza: un’indagine sui rifiuti indifferenziati e sul ruolo della comunicazione nel trasformare i comportamenti' organizzato da Erion al Museo dell’Ara Pacis di Roma in occasione dell’International E-Waste Day (la giornata internazionale dei Raee celebrata in tutto il mondo proprio il 14 ottobre).
"I risultati ci mostrano che il cittadino è un alleato che chiede condizioni abilitanti per fare una corretta raccolta differenziata - ha sottolineato Andrea Fluttero, presidente Erion Compliance Organization - È necessario aumentare la conoscenza operativa e ridurre la sfiducia del cittadino nel sistema, oltre a sviluppare tecnologie e soluzioni di mercato per gestire nel modo migliore le sfide della circolarità. Servono infrastrutture vicine e visibili, campagne mirate e ripetute che chiudano sempre con indicazioni concrete. La comunicazione non si limita a informare: abilita il gesto corretto, riduce gli errori e rafforza il senso civico".
I cittadini hanno un’elevata conoscenza dell’obbligo di raccolta differenziata: il 92% per le batterie esauste, l’86% per i Raee, il 77% per i rifiuti di Imballaggi, il 71% per i rifiuti tessili. Tuttavia, a conferma del divario tra conoscenza e azione, ogni anno in Italia vengono gettate nell’indifferenziata ancora 0,12 kg/ab di pile esauste (rispetto ai 0,06 kg/ab raccolti dal canale ufficiale), 1,98 kg/ab di piccoli Raee (vs 1,34 kg/ab) e 17 kg/ab di rifiuti tessili (rispetto ai 2,74 kg/ab). Per quanto riguarda gli imballaggi, i diversi campionamenti hanno fornito risultati troppo variabili.
Gli italiani chiedono, quindi, soluzioni semplici e vicine, affinché la raccolta possa avvenire lungo i percorsi di vita quotidiana: per i Raee, il 40% apprezza di poterli lasciare nei negozi senza obbligo di acquisto di un’apparecchiatura equivalente (ritiro 'uno contro zero'); per le batterie esauste preferiscono i contenitori nei supermercati (49%); per il tessile, i luoghi dello shopping sono i più graditi, come i centri commerciali (30%), i supermercati (26%) e i negozi (26%). L’isola ecologica resta utile per gli ingombranti e i conferimenti programmati, ma per i piccoli rifiuti mostra limiti pratici. Infatti, il 49% degli intervistati vorrebbe orari più estesi, e il 'viaggio dedicato' (tempo medio 13 minuti) risulta inadatto per rifiuti piccoli. Quasi un italiano su due preferirebbe una soluzione intermedia tra struttura fissa e iper-prossimità: la raccolta itinerante a cadenza quindicinale. Meno prioritarie soluzioni come uffici postali/comunali (24%) e scuole (10%), ma che evidenziano la possibilità di sfruttare luoghi già frequentati.
All’incirca nove italiani su dieci sanno che i mozziconi di sigaretta inquinano, eppure l’85% osserva che gettarli a terra è ancora un gesto molto frequente, quasi 'normale'. La principale ragione è la praticità del gesto (35%), mentre solo il 23% ritiene che la situazione sia migliorata negli ultimi dieci anni. Anche in questo caso c’è un appello, da parte dei cittadini, per avere a disposizione contenitori specifici in luoghi strategici e posacenere tascabili (55%), e ricevere una maggiore informazione (30%) sulla presenza dei posacenere, così da facilitare l’adozione del comportamento corretto.
Non solo infrastrutture, ma anche comunicazioni efficaci per trasformare l’intenzione in azione. Una comunicazione chiara, con un invito all’azione finale, dimostra di essere più efficace perché non si limita a informare, ma esorta anche a un gesto concreto. Chi è stato esposto a campagne di sensibilizzazione mostra una maggiore conoscenza dei comportamenti corretti (+8% per Raee e +7% per i rifiuti tessili), nonché una riduzione degli errori di conferimento (-4%, per esempio per spazzolino elettrico, stracci), miglioramenti nella mentalità con disponibilità al sacrificio personale (+5%), maggiore severità verso comportamenti scorretti (+4%).
L’indagine ha rilevato che, relativamente all’impatto del messaggio sui cittadini, 'la televisione resta l’asse portante a livello nazionale' tra i mezzi di comunicazione. “Questa ricerca offre una bussola per decidere: città per città, filiera per filiera, sappiamo dove intervenire, con quali messaggi e quali servizi - dichiara Nando Pagnoncelli, sondaggista italiano e presidente di Ipsos Doxa Italia - È un invito a un patto operativo tra consorzi e istituzioni: standard di prossimità, trasparenza dei risultati e campagne chiare e frequenti. Non un costo, ma un investimento con ritorni misurabili in conoscenza, fiducia e qualità dei conferimenti”.
Leggi tutto: Raccolta differenziata, dalle scarpe allo spazzolino elettrico: errori più comuni

(Adnkronos) - "Il pentimento a parole, l'avvicinamento ai parenti delle parti lese, beh, io credo sia tutta una 'baracconata' volta a lucrare benefici. Un ragazzo che come me, a venti anni, è stato inchiodato a vita a un episodio come quello del Circeo, deve dimostrare con i fatti di essere cambiato". A parlare all'Adnkronos dal carcere di Velletri dove è detenuto, è Angelo Izzo, autore, nel 1975 insieme a Gianni Guido e Andrea Ghira, del delitto costato la vita alla 19enne Rosaria Lopez e, nel 2005, dell'uccisione di Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano a Ferrazzano.
Difeso dall'avvocato Rolando Iorio, da ieri mattina è anche lui dottore in legge con una tesi su 'Il lato oscuro dell'illuminismo giuridico'. "Il pentimento - dice - è una parola particolare che attiene più alla interiorità di un essere umano, e che pertanto io penso non vada esibito. Gli spogliarelli dell'anima sono uno spettacolo miserevole cui ho assistito troppe volte. Al contrario, considero una forma di pentimento vero e serio il fatto che io, da sempre amante del lusso e di una vita sopra le righe, devolva parte del denaro che mi passa fra le mani ad associazioni benefiche, facendo qualche modesto sacrificio".
Definito più volte 'mostro' dalle cronache, si smarca da una etichetta in cui dice di non riconoscersi. "Non credo esistano i mostri, credo invece ogni uomo messo sotto pressione possa commettere atti mostruosi. Io, certamente, pur avendo commesso atti che oggi condanno, non sono mai stato un mostro. Semmai una nefasta sensibilità, una fedeltà incondizionata all'amicizia, una convinzione di dover rendere conto ad una 'comunità fantasma', hanno spinto me, una persona generosa e gentile, portata all'amore per il prossimo, a snaturarmi facendo cose sbagliate e orribili. I fatti di sangue sono irreparabili, inevitabilmente si prova a rimuovere; però, più che il singolo delitto, tendo, forse sbagliando, a rimuovere quello che sono stato, non in quella singola ora o in quella singola circostanza, ma in generale un Angelo in cui non mi riconosco più". (di Silvia Mancinelli)

(Adnkronos) - "Pazzo? Si lo sei. Ma non credo abbastanza da non sapere quello che stavi facendo". Così su Instagram Elisa Bartolotti ricorda l'amica e socia Pamela Genini, con cui aveva creato la linea di bikini 'EP ShuLux'.
"Spero solo che se esiste una giustizia la pagherai per avermi tolto chi per me era una sorella. Ciao Pam. Non invecchieremo insieme. Tu non invecchierai mai. Ti voglio bene amica mia"", si legge ancora nel post dedicato alla 29enne uccisa a Milano.

(Adnkronos) - E' Pamela Genini, modella e imprenditrice di 29 anni originaria di Strozza (Bergamo), la donna uccisa a coltellate a Milano nella serata di martedì 14 ottobre. Per l'omicidio, avvenuto sul terrazzo di un appartamento nel quartiere Gorla, è stato fermato Gianluca Soncin, 52 anni, che dopo il delitto ha tentato il suicidio ed è ora piantonato in ospedale.
La 29enne, la cui vita si divideva tra Milano, Montecarlo e Dubai, si definiva "modella e giovane imprenditrice". Insieme all'amica Elisa Bartolotti aveva creato una linea di bikini, ‘EP SheLux’, e curava la filiale di un'agenzia immobiliare di lusso nel Quadrilatero della Moda. In passato, a 19 anni, aveva partecipato al reality show 'L'isola di Adamo ed Eva’, programma tv all'epoca condotto da Vladimir Luxuria su Deejay tv.
Sui social media, Pamela condivideva scatti della sua vita professionale e dei suoi viaggi, da Portofino a Parigi, da Porto Cervo alle Dolomiti. Una presenza costante nei suoi post era l'inseparabile chihuahua toy Bianca, che portava sempre con sé. Tra le ultime immagini pubblicate, quelle scattate a settembre a Venezia, dove Pamela aveva sfilato con un elegante abito argentato sul red carpet della Mostra del Cinema, accompagnata dalla didascalia "Red carpet mummy".
Leggi tutto: Femminicidio Pamela Genini: chi è l'influencer 29enne uccisa a Milano
(Adnkronos) - "Nella Manovra si parla di una media nel triennio di 18 miliardi di investimenti e nei prossimi giorni si dovrebbe arrivare al testo definitivo. Verosimilmente, il 50% degli attuali bonus edilizi sarà prorogato nel 2026 con le stesse modalità, almeno per un anno. Una proroga simile a quella della scorsa finanziaria” ha dichiarato l’onorevole Andrea de Bertoldi, intervenendo sul tema della legge di bilancio nel convegno ‘Sviluppo economico e sostenibilità ambientale: tra cambio di rotta e strategia in evoluzione’, organizzato a Roma dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati (CNGeGL), dalla Cassa Geometri e dalla Fondazione Geometri Italiani.
L’esponente di maggioranza, ospite del panel "Stima dell’impatto fiscale dei bonus per ristrutturazioni edilizie” ha sottolineato che “l’economia ha bisogno di stabilità” e ha ricordato le difficoltà legate alla gestione dei bonus edilizi negli anni scorsi: “Quella dei bonus è stata un’idea buona, ma realizzata male e questo governo ha dovuto pagarne le conseguenze” e ha spiegato che l’esecutivo ha lavorato per “chiudere le ferite lasciate dal Superbonus al 110% che hanno fatto piangere sangue”.
Leggi tutto: Manovra, De Bertoldi (Lega): "Bonus edilizi idea buona ma realizzata male"

(Adnkronos) - Cambio al vertice per Italfarmaco. Dall’inizio di ottobre, Francesco Di Marco è ha preso il ruolo di Group Ceo Designate dell’azienda farmaceutica italiana, per la quale assumerà formalmente l’incarico di Group Ceo a partire dal 1 gennaio 2026 in sostituzione di Carlos Barallobre, al termine di un periodo di affiancamento fra i due manager. Questo ingresso segna l’avvio per il Gruppo Italfarmaco di una nuova fase di sviluppo fondata su innovazione, sostenibilità e valorizzazione delle persone. "Guidare Italfarmaco è per me un onore e una grande responsabilità - dichiara Di Marco all’Adnkronos - Intendo mettere a frutto la mia esperienza internazionale per accompagnare il Gruppo in una nuova fase di crescita, mantenendo saldi i suoi valori fondanti: innovazione, responsabilità e attenzione alle persone". Biotecnologo di formazione, con oltre 25 anni di esperienza nel settore farmaceutico, il nuovo Group Ceo ha ricoperto ruoli di leadership in contesti globali complessi, maturando una profonda conoscenza delle dinamiche internazionali dell’industria.
Italfarmaco - informa l’azienda - è oggi una realtà privata italiana con una forte vocazione internazionale, presente in più di 90 Paesi e con oltre 3.800 collaboratori. "Abbiamo superato il miliardo di euro di fatturato consolidato – spiega Di Marco – e continuiamo a crescere grazie a un modello orientato al lungo termine. L’obiettivo non è solo ottenere risultati economici, ma migliorare concretamente la vita dei pazienti".
Tra i tratti distintivi della farmaceutica, l’investimento costante in ricerca e innovazione. "Con Givinostat*, il primo farmaco approvato in Europa per la distrofia muscolare di Duchenne, abbiamo posto le basi per una solida franchise nelle malattie rare", sottolinea il manager. "Parallelamente, la specialty pharma resta un pilastro strategico: vogliamo migliorare l’efficacia e l’accessibilità di trattamenti consolidati, generando valore sostenibile per i pazienti e per i sistemi sanitari". Per Di Marco, l’innovazione rappresenta la chiave del futuro: "Siamo solo all’inizio del secolo delle biotecnologie. Le opportunità per i pazienti sono immense - aggiunge - Crediamo nel modello Italia, fatto di eccellenze cliniche e di una forte collaborazione con il mondo accademico e sanitario".
Chiare le priorità della nuova leadership : consolidare i risultati raggiunti sotto la guida di Carlos Barallobre e preparare l’azienda a una nuova fase di espansione. "Stiamo elaborando un piano strategico decennale - chiarisce il Group Ceo Designate - che non misura la crescita solo in numeri, ma nella capacità di innovare, ampliare il portafoglio e valorizzare le persone, che sono il vero motore di Italfarmaco".
Radicata in Italia ma proiettata sui mercati globali, Italfarmaco si inserisce in un comparto – quello farmaceutico italiano – tra i più dinamici d’Europa. "Il settore genera circa il 2% del Pil nazionale e investe oltre 5,5 miliardi di euro in ricerca, innovazione e produzione ogni anno – ricorda Di Marco – È fondamentale che le istituzioni riconoscano che questo comparto non è un costo, ma un investimento in salute, occupazione e crescita economica". Un elemento centrale della strategia futura sarà la collaborazione con il mondo accademico, istituzionale e associativo. "La malattia è il nemico comune – evidenzia – Solo attraverso la collaborazione possiamo affrontarla. L’Italia dispone di eccellenze cliniche e scientifiche straordinarie che, insieme all’industria, possono renderla un leader mondiale".
Guardando al futuro, per Di Marco la visione del Gruppo è in tre parole: "innovazione, responsabilità, futuro. Vogliamo essere un gruppo internazionale con radici solide in Italia, capace di innovare nella ricerca e crescere in modo sostenibile. Il nostro obiettivo - conclude - è migliorare la vita dei pazienti e creare valore per tutti gli stakeholder, contribuendo al sistema Italia e all’Europa".
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