(Adnkronos) - Jannik Sinner, a Cincinnati, ha sfoggiato un nuovo completo. Il tennista azzurro ha esordito nel Masters 1000 sul cemento americano battendo Daniel Elahi Galan al secondo turno in due set con un netto 6-1, 6-1 e, per l'occasione, ha indossato un nuovo outfit, ovviamente griffato Nike. Polo viola chiaro e pantaloncini scuri, con cappellino bianco. Ma a colpire i più è stato il cosiddetto 'manicotto', anch'esso bianco, che Sinner ha continuato a indossare negli Stati Uniti dopo averlo fatto debuttare a Londra.
Jannik aveva scelto di usarlo proprio a Wimbledon dopo i problemi al gomito accusati nei primi turni dello Slam, e ora non sembra avere alcuna intenzione di abbandonarlo: "Mi sembra che l’impatto con la pallina sia leggermente diverso, quasi migliore da quando lo uso", ha rivelato Sinner in conferenza stampa, "non indosso nulla soltanto per motivi estetici o per moda. Lo faccio perché mi fa sentire a mio agio e ritengo che sia utile. Ho provato anche un manicotto nero, ma con quello bianco non ho problemi nonostante il grande caldo".
Leggi tutto: Sinner a Cincinnati con il manicotto: "Non lo utilizzo per moda"
(Adnkronos) - Un'auto con una famiglia a bordo è caduta nel fiume Sile a Jesolo, Venezia, ed è finita ad una profondità di sette metri: un bambino di 5 anni è stato estratto dai sommozzatori dei vigili del fuoco ed è grave, mentre i genitori sono illesi. La dinamica di come l'auto sia finita ne fiume è ancora da chiarire. L'incidente è avvenuto nel primo pomeriggio lungo la via Piave a Jesolo e sono stati i genitori a chiamare i soccorsi. Il bambino, rimasto intrappolato nella vettura sott'acqua per diversi minuti, è stato rianimato e trasportato d'urgenza all'ospedale di Padova ed è in gravi condizioni. Sul posto i Carabinieri.
Leggi tutto: Jesolo, auto finisce nel fiume: grave bambino di 5 anni
(Adnkronos) - La Juventus scende in campo in amichevole. La squadra bianconera sfida oggi, domenica 10 agosto, il Borussia Dortmund al Signal Iduna Park di Dortmund in uno degli ultimi test prima dell'inizio del campionato, fissato per il weekend del 24 agosto.
Tudor si aspetta indicazioni importanti dalla sua squadra, dopo aver pareggiato con la Reggiana nell'unica altra amichevole di questa preparazione estiva, iniziata in ritardo per il Mondiale per Club, dove la Juventus è stata eliminata agli ottavi di finale dal Real Madrid.
La Juventus è chiamata a migliorare il quarto posto conquistato la scorsa stagione, che è valso, in ogni caso, la qualificazione alla prossima Champions League.
Leggi tutto: Borussia Dortmund-Juventus 0-1, oggi amichevole per i bianconeri - Diretta
(Adnkronos) - La Juventus scende in campo in amichevole. La squadra bianconera sfida oggi, domenica 10 agosto, il Borussia Dortmund al Signal Iduna Park di Dortmund in uno degli ultimi test prima dell'inizio del campionato, fissato per il weekend del 24 agosto.
Tudor si aspetta indicazioni importanti dalla sua squadra, dopo aver pareggiato con la Reggiana nell'unica altra amichevole di questa preparazione estiva, iniziata in ritardo per il Mondiale per Club, dove la Juventus è stata eliminata agli ottavi di finale dal Real Madrid.
La Juventus è chiamata a migliorare il quarto posto conquistato la scorsa stagione, che è valso, in ogni caso, la qualificazione alla prossima Champions League.
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(Adnkronos) - Jasmine Paolini torna in campo. La tennista azzurra sfida oggi, domenica 10 agosto, la tennista greca Maria Sakkari, numero 65 del mondo, nel secondo turno del Wta 1000 di Cincinnati. Paolini, scivolata al nono posto del ranking, rientra dopo un ultima parte di stagione deludente, in cui è stata eliminata al secondo turno di Wimbledon, Slam in cui lo scorso anno aveva raggiunto la finale, da Kamilla Rakhimova.
In caso di passaggio del turno, Paolini sfiderà la vincente della sfida tra la lettone Anastasja Sevastova e la statunitense Ashlyn Krueger.
Leggi tutto: Paolini-Sakkari, oggi l'azzurra debutta a Cincinnati - Diretta
(Adnkronos) - L'attaccante del Liverpool Mohamed Salah ha criticato la Uefa per non aver spiegato come è morto Suleiman Al-Obeid, calciatore noto come il "Pelé palestinese". La Federcalcio palestinese (Pfa) ha dichiarato mercoledì che Suleiman Al-Obeid, 41 anni, è morto in un attacco israeliano a Gaza.
La Uefa aveva scritto su X che era "un talento che ha dato speranza a innumerevoli bambini, anche nei momenti più bui". Rispondendo sabato, la stella egiziana Salah ha scritto: "Potete dirci come è morto, dove e perché?". Tra coloro che hanno elogiato la sua risposta c'era l'ex leader laburista Jeremy Corbyn, che ha replicato: "Ben detto Mo!"
Leggi tutto: Salah alla Uefa: "Diteci come è morto il Pelè della Palestina"
(Adnkronos) - L'obiettivo di Israele non è l'occupazione di Gaza ma liberazione della regione dai "terroristi di Hamas". Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in una conferenza stampa. Per il premier, le uniche persone ad essere affamate deliberatamente a Gaza "sono gli ostaggi di Hamas". Netanyahu, quindi, ha accusato i media di distorcere i fatti e denunciando le immagini "false di bambini affamati".
Nella Striscia di Gaza ci sono ancora "migliaia di terroristi armati di Hamas" che si sono impegnati a ripetere "la ferocia dell'attacco" del 7 ottobre del 2023. "Dato che Hamas rifiuta di deporre le armi, Israele non ha altra scelta che concludere il lavoro e completate la sconfitta" del gruppo, ha sottolineato Netanyahu. Secondo il premier, Israele controlla militarmente il 70-75% della Striscia, ma "restano due roccaforti" di Hamas.
"Gaza sarà smilitarizzata, Israele la avrà responsabilità prevalente sulla sicurezza, sarà istituita una zona di sicurezza al confine con Israele per prevenire incursioni terroriste future, e sarà istituita una amministrazione civile che perseguirà una convivenza pacifica con Israele", ha aggiunto Netanyahu descrivendo il piano di Israele una volta sconfitto Hamas.
Il piano del governo israeliano per l'occupazione di Gaza "è il modo migliore per finire la guerra e per farlo rapidamente", ha affermato ancora.
Leggi tutto: Gaza, Netanyahu: "Obiettivo di Israele non è occupazione. Unici affamati sono ostaggi"
(Adnkronos) - Si è aperta la 57esima edizione dei Seminari Internazionali sulle Emergenze Planetarie, organizzati dalla Fondazione Ettore Majorana e Centro di Cultura Scientifica, fondata dal professor Antonino Zichichi nel 1963. L’evento, ospitato nell’Aula Magna Pam Dirac dell’Istituto Blackett-San Domenico, riunisce oltre cento tra scienziati, ricercatori e leader di settore provenienti da 24 Paesi. L’apertura dei seminari è stata accolta dal messaggio del professor Antonino Zichichi. Nel suo intervento inaugurale, letto dal figlio Fabrizio, Zichichi ha ricordato come i Seminari nacquero nel 1981, nel pieno della Guerra Fredda, quando il mondo viveva sotto la minaccia di 60.000 bombe all’idrogeno. Erice divenne allora l’unico luogo in cui scienziati dell’Est e dell’Ovest potevano incontrarsi per dialogare e scongiurare il rischio di un conflitto atomico. Conclusa la contrapposizione nucleare, il focus si è spostato sulle emergenze planetarie, oggi classificate in 15 grandi aree e 72 sottogruppi, affrontate con soluzioni scientifiche concrete e condivise a livello internazionale.
Il vicepresidente della Camera dei Deputati, Giorgio Mulè, in un videomessaggio, ha sottolineato “l’importanza di unire le migliori intelligenze del mondo per non limitarsi a osservare, ma orientare il futuro”, ricordando che crisi come quella idrica o lo sviluppo dell’intelligenza artificiale “devono vedere la persona al centro di ogni rivoluzione, non solo industriale ma anche culturale”. Fabrizio Zichichi, organizzatore e moderatore dell’edizione 2025, ha sottolineato come “i risultati presentati in questa sessione sono frutto di dodici mesi di lavoro dei Permanent Monitoring Panels, ognuno guidato dai rispettivi chairman, con l’obiettivo di tradurre la conoscenza scientifica in proposte operative per il bene dell’umanità”.
Cristian Galbiati (Università di Princeton, Usa), Co-Chairman dei Seminari, ha ricordato che “i temi dell’agenda riguardano tutte le emergenze che affliggono il pianeta: energia, nucleare, migrazioni, sostenibilità”. Ha aperto la giornata con una lezione dedicata a Enrico Fermi, “il più grande fisico italiano, dopo Galilei, che ha creato a Roma il primo nucleo scientifico destinato a primeggiare nel mondo”. Parlando di intelligenza artificiale, Galbiati ha sottolineato il legame con la fisica, citando il Premio Nobel del 2023 agli scienziati che negli anni ’60 svilupparono i modelli matematici alla base degli attuali language models, “un’opportunità straordinaria per migliorare la qualità della vita di ciascuno di noi”.
In oltre sessant’anni di attività, la Fondazione Ettore Majorana ha creato 130 scuole post universitarie, ha accolto più di 147.000 studiosi e ricercatori e ben 160 Premi Nobel. Tra i progetti di punta del 2025 spicca il nuovo Centro Studi Internazionale sulle Tecnologie Anti-Incendi, in collaborazione con la Regione Siciliana e il Comune di Erice, modello pilota a livello mondiale per la prevenzione e il contrasto dei roghi. Il lavoro della Fondazione Ettore Majorana e Centro di Cultura Scientifica prosegue nel segno della missione originaria: unire le migliori menti del pianeta per affrontare insieme le emergenze globali, nel solco di una scienza senza confini, al servizio della pace e dell’umanità.
Leggi tutto: A Erice 57ma edizione dei 'Seminari internazionali emergenze planetarie'
(Adnkronos) - La montagna sta vivendo un momento d’oro questa estate, già dall'anno scorso, anche se i turisti vanno soprattutto nelle località alpine più note, in particolare sulle Dolomiti, dal lago di Braies alle Tre Cime di Lavaredo. Tuttavia, senza nulla togliere a questi bellissimi posti, sono ancora molte le vette e le vallate tutte da scoprire su tutto l’arco alpino dal Trentino Alto Adige al Friuli Venezia Giulia passando per Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Liguria e Piemonte. La conferma arriva dalla Federalberghi, l’associazione degli albergatori di Confcommercio, interpellata dall'Adnkronos.
In Trentino "puntiamo a confermare i dati dell'estate scorsa, anno record per presenze e ricavi, quando sono state raggiunte oltre 10 milioni di presenze ovvero pernottamenti (1.085.130) con oltre 6,4 mln negli alberghi e oltre 3,6 mln nelle strutture extralberghiere (campeggi e B&B)”. Ad affermarlo è Gianni Battaiola, presidente di Federalberghi Trentino e presidente di Trentino Marketing, dati Istat alla mano, intervistato dall’Adnkronos. Il turismo trentino "da Canazei a Madonna di Campiglio, dalla Val di Sole alla Val di Fiemme ad Andalo è quasi prettamente italiano, ma vediamo una riduzione delle spese dell'ospite, soprattutto per quanto riguarda gli extra e una riduzione del periodo di vacanza, non ultimo un atteggiamento di ‘meteoropatia’ che influisce: i turisti aspettano di vedere le previsioni e poi prenotano".
Quanto a Ferragosto, ormai alle porte, Battaiola auspica si possa giungere al sold out. "Per la settimana di Ferragosto non sì è ancora registrato il tutto esaurito, però mancano ancora dei giorni e crediamo ci si possa arrivare”.
Battaiola conferma il fenomeno del sovraffollamento nelle località più gettonate, soprattutto in questo periodo, come ad esempio sul Passo Sella, a Canazei. "Non mi piace il termine ‘overtourism’ piuttosto preferisco la parola ‘bad management’, ovvero cattiva organizzazione dei flussi" però si precipita a precisare "non sono per le chiusure, sia chiaro, sono un albergatore di professione che apre le braccia quando vede un ospite" ma aggiunge Battaiola "io credo che con i sistemi che abbiamo a disposizione ci sia la possibilità di ricevere informazioni su quello che avviene in un determinato territorio adoperando magari anche l'intelligenza artificiale".
Come Trentino Marketing "abbiamo smesso di fare promozione nei periodi canonici, noi invitiamo i nostri ospiti a venire nelle belle stagioni, in primavera e in autunno”. Alla luce di tutto questo, Battaiola vede che quest’anno settembre e i primi di ottobre stanno "prendendo corpo" grazie anche a iniziative quali mantenere i rifugi aperti, attività esperienziali, la possibilità di scoprire i segreti della gastronomia, della viticoltura, delle mele e c'è una richiesta anche internazionale che sta decollando".
Le montagne dell’Alto Adige, in particolare le Dolomiti, quest’anno "vanno alla grande, dopo una leggera perdita di presenze a luglio a causa anche del maltempo però non c'è da lamentarsi perché quello che abbiamo avuto in più nel mese di giugno lo abbiamo perso un po’ a luglio, chiaramente la situazione varia da destinazione a destinazione" afferma Manfred Pinzger, presidente di Federalberghi Alto Adige intervistato dall’Adnkronos. "Se riusciamo a mantenere le cifre dell’anno scorso, anno record, sarà un buon risultato: dal 1 novembre al 30 ottobre (l’anno turistico) abbiamo raggiunto 35 milioni di presenze" dichiara soddisfatto.
Quanto ad agosto, in particolare e Ferragosto, nelle 4.600 aziende altoatesine associate a Federalberghi "sappiamo che c'è ancora disponibilità in qualche destinazione, in qualche vallata, però è sempre stato così, tante prenotazioni all'ultimo minuto, perciò anche per il mese di agosto e per settembre per l’Alto Adige sarà una gran bella stagione”. Il presidente Pinzger ritiene importante promuovere anche altre località meno conosciute come la Val Senales, Val Pusteria, Val d’Isarco, Val d’Ultimo e Val Passiria dove "nessuno si lamenta che c’è troppo turismo" conclude Pinzger.
E se al lago di Braies si è registrato un vero e proprio boom, tanto da indurre gli amministratori locali a mettere il numero chiuso, e c'è un analogo exploit di escursionisti sulle Tre Cime di Lavaredo (al confine fra Alto Adige e Veneto), vanno bene anche le altre montagne dell'Alta Val Pusteria, dell'alta Val Badia e della Val Gardena, che sostiene Pinzger "sono al top del turismo estivo anche se ci manca un po’ di clientela internazionale. A Merano invece, si lavora di più con i tedeschi, gli svizzeri, i turisti provenienti dai Paesi Bassi e dal Belgio".
"Ad agosto e per Ferragosto a Cortina le prenotazioni stanno andando anche leggermente meglio rispetto all'anno scorso. E' chiaro che l'aspetto del traino Olimpiadi 2026 ha incuriosito e attratto molti clienti, perfino asiatici, un mercato nuovo per la montagna, quanto agli americani, ci sono, ma non è che sulle montagne della Bellunese fanno grandi numeri. E comunque il 30% della provenienza del mercato delle Dolomiti bellunesi è italiano, ma il 70% è estero". E’ quanto afferma il presidente di Federalberghi Veneto e vicepresidente nazionale Massimiliano Schiavon parlando con l’Adnkronos.
"Mettendo tutto insieme - prosegue Schiavon - ovvero la curiosità, la crescita dei turisti stranieri, l’aumento di nuovi trend legati ad attività sportive, come le bici elettriche, il trekking, il trail running, tutto questo sta dando alla montagna dei segnali positivi anche in termini di presenze e complessivamente”. E’ quanto afferma il presidente di Federalberghi Veneto e vicepresidente nazionale Massimiliano Schiavon parlando con l’Adnkronos.
E non solo per la montagna ma anche per altri cluster in Veneto quali le spiagge o il turismo lacuale, una così significativa presenza del mercato estero, in questo momento, aiuta a superare fasi di criticità contingenti" sostiene Schiavon. Anche sulla costa veneta a Jesolo così come a Caorle e Bibione, nella settimana di Ferragosto è altissima la percentuale di clientela straniera proveniente dall’Est Europa.
Schiavon, interpellato sul fenomeno dell'overtourism distingue tra turisti e pendolari. "L'overotourism sussiste quando c'è una concentrazione su un'area molto ristretta in un periodo molto breve. Questo vale per Venezia, per Piazza San Marco o il Ponte di Rialto in Veneto e vale anche per alcuni passi dolomitici, ma io credo che c'è quando non si riesce a fare una gestione ottimale dei flussi, oggi abbiamo il dovere di impegnarci a sfruttare le nuove tecnologie al meglio, mi riferisco anche all'intelligenza artificiale e ad altre piattaforme tecnologiche per cercare di gestire e indirizzare i flussi e combinare due fenomeni, quello del turismo e quello del pendolarismo che molto spesso devono convivere nello stesso momento" conclude Schiavon. (di Cristina Armeni)
Leggi tutto: Ferragosto in montagna, sulle Dolomiti verso tutto esaurito
(Adnkronos) - Castelli da fiaba, dimore aristocratiche, palazzi maestosi, fortezze inespugnabili, circondati da rigogliosi parchi e da foreste a perdita d’occhio. Sono oltre tremila in Boemia, tanto che la Repubblica Ceca è chiamata anche il ‘Paese dei castelli’. Si possono trovare al centro di borghi pittoreschi, arroccati su pendii boscosi, in riva a fiumi, tutti pieni di storia e di storie da raccontare. Un’occasione per visitarli in una maniera inconsueta sarà la ‘Notte dei castelli e dei palazzi’, che si celebra il 23 agosto. Più che una visita, una vera e propria esperienza.
La maggior parte di questi straordinari edifici storici, infatti, si trasforma per una sera in un luogo magico. Ad attendere i visitatori un ricco programma fatto di visite guidate notturne, passeggiate al lume di candela, rappresentazioni teatrali, concerti di musiche tradizionali. Nelle antiche cucine dei palazzi si potrà in qualche caso persino degustare manicaretti dell’epoca. Dunque, una visita d’eccezione che porta là dove di solito non si può entrare. Protagonisti i castelli con le loro decorazioni del barocco ceco, gli arredi originali, i giardini fioriti. In ognuno una guida pronta a raccontare vita e gesta delle famiglie nobiliari che in questa parte di Europa centrale hanno vissuto il loro massimo splendore. Alberi genealogici che si perdono nella notte dei tempi a scandire i secoli d’oro della Boemia, quando i nobili si costruivano dimore sfarzose e residenze di caccia non da meno, che poi, con il passare degli anni, passavano di mano in mano ai discendenti o ai nuovi pretendenti.
Storie che si intrecciano con la storia del paese, custodite nelle stanze che un enorme lavoro di restauro e di recupero ha riportato alla luce - dopo il periodo buio del dominio sovietico durante il quale molti castelli, tranne poche eccezioni, furono abbandonati o trasformati in depositi o abitazioni - restituendo al pubblico di cittadini e turisti la possibilità di conoscerli.
Una parte della Boemia particolarmente ricca di castelli è la regione che ruota attorno alla città di Pilsen, a Ovest, verso il confine con la Germania. Percorrendo le stradine che attraversano pianure e boschi, in tutte le direzioni, si trovano castelli barocchi, monasteri medievali, riserve nobiliari di caccia, torri di avvistamento diventate punti panoramici.
Andando a Nord di Pilsen, si incontra il Castello di Manetin, un gioiello barocco che si apre al centro del paese che porta il suo stesso nome. Vi si accede da un terrazzamento, dove si affaccia anche la Chiesa di Santa Barbara, collegata all’edificio da un corridoio interno che veniva utilizzato dai proprietari per andare a sentire le funzioni religiose. Monumentale la scalinata principale che porta al piano nobile, affrescata e decorata con le statue allegoriche. La storia dell’edificio è legata a quella della dinastia aristocratica dei Lažanský, che lo fecero costruire nella prima metà del XVIII secolo. E sono numerosi i ritratti dei membri della famiglia, soprattutto delle ultime quattro generazioni, conservati all’interno. Motivo prevalente è la caccia, con esposizione di armi da fuoco risalenti alla metà del XIX secolo e mobili decorati con motivi venatori. Mentre a testimoniare gli interessi culturali della nobiltà dell’epoca è una enorme sala Biblioteca, con otto librerie originali in quercia vetrate, che conta oltre 5mila volumi. Alle spalle del Castello un vasto giardino all’inglese, dove si trova anche l’Orangerie, ultima parte del complesso ad essere stata, di recente, restaurata.
Percorrendo una manciata di chilometri tra campi e boschi, si arriva alla spianata dove sorge l’imponente monastero cistercense di Plasy. Fondato nel XII secolo, è un complesso enorme riprogettato dall’architetto ceco di origini italiane Jan Blažej Santini Aichel, a cui si deve quel mix di gotico e barocco che rende uniche queste architetture. Ma soprattutto fu lui a inventare quella soluzione ingegneristica unica nel suo genere che vuole l’edificio poggiare, anziché su fondamenta in calcestruzzo, su oltre cinquemila palafitte di quercia che affondano in un suolo paludoso: il legno immerso nell’acqua assicura, infatti, una maggiore stabilità, a patto che questo stato di umidità venga mantenuto costante. Un sistema che il visitatore può vedere personalmente scendendo la scala che porta al piano seminterrato. Di questo enorme complesso, non ancora totalmente restaurato, si può visitare il convento, la torre dell’orologio, la cappella barocca, la Galleria Stretti, e la Chiesta di San Venceslao, con il cimitero dove riposa il principe Metternich e la sua famiglia.
A pochi chilometri da Pilsen, il Castello di Nebilovy è rinato dopo decenni di abbandono e distruzione e il suo restauro ancora non è terminato. L’aspetto attuale si deve alla casata dei Czernin che nel XVIII secolo trasformò il castello rinascimentale originario in una residenza aristocratica moderna per l’epoca. Il complesso si compone di due edifici gemelli uno di fronte all’altro, separati da un cortile con fontana. Gli interni sono arredati con mobili del XVIII e XIX secolo. Il tema dominante è il fiore, decorazione tipica del barocco ceco. Decorazioni che culminano nei muri e soffitti della grande sala da ballo, affrescata da Antonín Tuvora alla fine del XVIII secolo, raffigurando una giungla tropicale, con alberi ad alto fusto, uccelli, farfalle, paesaggi orientali.
Spostandosi verso Sud, si trova Kozel, una tenuta di caccia in stile neoclassico, costruita attorno a un cortile su un piano solo e con un enorme parco circostante, curato con ogni specie di piante, che scende fino al torrente. Decori floreali e arredi originali si susseguono nelle stanze dalle mille sfumature pastello, spesso precedute da un vestibolo con un’originale parete divisoria per assicurare la privacy dell’ambiente principale. La visita segue in senso circolare la forma della struttura, fino ad arrivare a un vero e proprio gioiello: il teatro ‘di corte’, con pochissimi posti nelle panche frontali e il palcoscenico con scenografie originali tuttora semimoventi. Il maniero è famoso per essere location prescelta per matrimoni da favola, che si possono celebrare sfruttando anche l’ampio dehors.
Ancora più a Sud, nei dintorni di Klatovy si trova il castello di Svihov, circondato da acqua, immerso in un’atmosfera da fiaba, tanto che qui è stato girato il film di Cenerentola. In estate ospita una tappa del Festival musicale che attraversa i Castelli della Boemia. Alle porte della cittadina di Susice, invece, si può visitare lo Château-Hotel Hrádek, un palazzo nobiliare oggi trasformato in albergo a quattro stelle. Il ristorante occupa le sale rinascimentali del piano terra con volte affrescate e quadri d’epoca. Anche le camere non sono da meno, su tutte quella riservata agli sposi con ingresso indipendente. Gli ospiti possono ripercorrere la storia dei proprietari passando da una stanza all’altra, fino alla Cappella annessa all’edificio. Dove una volta si trovavano le stalle oggi ha trovato posto una moderna Spa. Il giardino dell’hotel è aperto anche agli esterni e si articola in diversi spazi che si estendono anche al di fuori del perimetro della proprietà, con un parco dove svetta l’Orangerie, adibita a serra per piante esotiche.
Ci sono poi rovine di castelli e torri che sono dei punti panoramici naturali e privilegiati per ammirare la città di Pilsen e la regione che la circonda. E’ il caso del Castello di Radyne, una torre sentinella costruita da Carlo IV intorno al 1356. Resta solo un rudere, che tuttavia è visitabile all’interno negli orari di apertura. Per arrivarci bisogna arrampicarsi su un sentiero che parte da uno spiazzo all’interno di un bosco, dove si trova un parcheggio, un punto ristoro e informativo.
Esperienza simile si fa se si vuole arrivare alla torre Bolfanek, costruita nel 1726, che originariamente faceva parte della chiesa barocca di San Volfango ma fu trasformata in una torre di osservazione nel 1845. E’ immersa nella foresta e raggiungibile attraverso sentieri segnalati e facili. Tra questi boschi si apre anche l’Americka Zahrada, un giardino fondato nel 1842 che custodisce oltre 200 specie di alberi e arbusti provenienti dall’America, ma anche dall’Europa e dall’Asia. Accessibile liberamente tutto l’anno, è un luogo dove immergersi nella natura e nel silenzio.
Un altro punto panoramico a Sud di Pilsen, che guarda alla Selva boema, è la Torre Svatobor, di cui si ha traccia dalla fine dell’Ottocento, sebbene sia stata poi ricostruita negli anni Trenta. Sorge su una collina a 854 metri ed è alta 31,6 metri. Salendo 182 gradini, si può arrivare sulla sommità della sua struttura cilindrica e ammirare la vista a 360 gradi. E ripercorrere così con lo sguardo tutte le storie che la regione di Pilsen con i suoi castelli ha da raccontare. Per tutte le informazioni si possono visitare i siti web della città www.visitpilsen.eu, della regione www.turisturaj.cz e nazionale www.visitczechia.com.
Leggi tutto: Turismo, fra dimore nobiliari e parchi in Boemia il 23 agosto è la 'Notte dei Castelli'
(Adnkronos) - Quando gioca Jannik Sinner? Il tennista azzurro si prepara a scendere in campo domani, lunedì 11 agosto, con orario ancora da definire, nel terzo turno del Masters 1000 di Cincinnati, dopo aver battuto senza patemi Daniel Elahi Galan al primo turno. Sinner si è imposto sul colombiano in due set con un netto 6-1, 6-1, dominando il match dall'inizio alla fine e senza permettere all'avversario di entrare mai in partita.
Sulla strada verso la finale di Cincinnati, torneo a cui Jannik arriva da campione in carica, c'è Gabiriel Diallo, numero 35 del mondo. Il tennista canadese ha battuto l'argentino Sebastian Baez al secondo turno del Masters 1000 sul cemento americano in due set con il punteggio di 7-5, 6-4, regalandosi così la sfida al numero uno del ranking Atp.
Leggi tutto: Sinner al terzo turno di Cincinnati: data e avversario di Jannik
(Adnkronos) - Alcuni attivisti del movimento per la coesistenza ebraico-araba e la giustizia sociale Standing Together sono saliti senza autorizzazione sul palco durante la trasmissione in diretta del reality show 'Grande Fratello' in Israele per protestare contro la guerra a Gaza.
Secondo quanto riferito da Haaretz, quattro membri del gruppo, con indosso magliette con la scritta 'Lasciare Gaza' sono saliti sul palco, si sono seduti e presi per mano. "La guerra a Gaza deve finire! La guerra ci sta uccidendo tutti!", ha gridato uno degli attivisti mentre la sicurezza cercava di farli scendere dal palco.
Gli attivisti hanno poi aggiunto che "il governo israeliano sta mandando i soldati a morire! Israele sta affamando Gaza! Bambini, donne, anziani e ostaggi! La nazione chiede un cessate il fuoco!". In una nota diffusa dopo i fatti, 'Standing Together' ha denunciato che "mentre gli ostaggi vengono abbandonati alla morte e i bambini muoiono di fame a solo un'ora di macchina dagli studi del Grande Fratello, i media non dicono alla Nazione cosa sta succedendo a Gaza e comunicano ai cittadini che tutto sta andando come al solito".
(Adnkronos) - Alcuni attivisti del movimento per la coesistenza ebraico-araba e la giustizia sociale Standing Together sono saliti senza autorizzazione sul palco durante la trasmissione in diretta del reality show 'Grande Fratello' in Israele per protestare contro la guerra a Gaza.
Secondo quanto riferito da Haaretz, quattro membri del gruppo, con indosso magliette con la scritta 'Lasciare Gaza' sono saliti sul palco, si sono seduti e presi per mano. "La guerra a Gaza deve finire! La guerra ci sta uccidendo tutti!", ha gridato uno degli attivisti mentre la sicurezza cercava di farli scendere dal palco.
Gli attivisti hanno poi aggiunto che "il governo israeliano sta mandando i soldati a morire! Israele sta affamando Gaza! Bambini, donne, anziani e ostaggi! La nazione chiede un cessate il fuoco!". In una nota diffusa dopo i fatti, 'Standing Together' ha denunciato che "mentre gli ostaggi vengono abbandonati alla morte e i bambini muoiono di fame a solo un'ora di macchina dagli studi del Grande Fratello, i media non dicono alla Nazione cosa sta succedendo a Gaza e comunicano ai cittadini che tutto sta andando come al solito".
Leggi tutto: Israele, attivisti contro la guerra interrompono il Grande Fratello in diretta tv
(Adnkronos) - Colata lavica a 3mila metri sul vulcano Etna oggi, dopo l'apertura di una nuova bocca effusiva sul vulcano. A comunicarlo è l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo.
Durante la mattinata si è messa in posto una colata lavica in area sommitale a quota 3000 metri circa, con l'apertura di una bocca effusiva posizionata sul versante meridionale della Bocca Nuova. Il flusso lavico si dirige in direzione Sud, sono in corso rilievi sul terreno del personale Ingv. Da un punto di vista sismico non si segnalano variazioni di rilievo. La sorgente del tremore vulcanico è localizzata ad una quota di 2800 m tra voragine e cratere di Nord Est. Non si segnala attività infrasonica rilevante, spiega ancora l'Ingv.
Leggi tutto: Etna, colata lavica a 3mila metri: si apre nuova bocca effusiva sul vulcano
(Adnkronos) - Dopo l'intossicazione da botulino in provincia di Cosenza, che nei giorni scorsi ha provocato due decessi, ''è stato estubato ed è in respiro autonomo uno dei due pazienti ricoverato in Terapia Intensiva. E un altro paziente, che nei giorni scorsi aveva ricevuto la dose di antitossina botulinica, nella mattinata di oggi, ha lasciato la Rianimazione ed è stato trasferito in Medicina. Resta invariato il numero di pazienti, 14, attualmente ricoverati all’ospedale Annunziata di Cosenza: 5 in Terapia Intensiva; 3 in Pediatria e 6 nei Reparti di Area Medica''. A comunicare gli aggiornamenti è l'Azienda ospedaliera di Cosenza, nel bollettino sui pazienti ricoverati.
I casi fanno parte del cluster sviluppatosi a Diamante, in provincia di Cosenza, e legato al consumo di panini con salsiccia e broccoletti comprati in un truck food. I decessi confermati sono due, si tratta di un turista 52enne di Cercola (Napoli) e una donna di 45 anni di Praia a Mare. Sulla vicenda indaga la Procura di Paola.
(Adnkronos) - Ottava vittima oggi per il virus West Nile nel Lazio. Un uomo di 80 anni, residente ad Aprilia, è morto questa mattina nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Il paziente, con patologie concomitanti, era ricoverato da circa tre settimane presso il nosocomio pontino.
In questi giorni, con i cluster di casi di West Nile nel Lazio e in Campania, i riflettori in Italia sono puntati su di lei: la zanzara Culex pipiens, la classica disturbatrice notturna, di casa un po' in tutta Europa. E' lei il principale vettore del virus del Nilo occidentale.
La mappa delle zanzare curata dall'agenzia Ue Ecdc, Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie, parla chiaro: nel grafico che mostra l'attuale distribuzione della famiglia Culex pipiens si vede il Vecchio Continente punteggiato di macchie rosse che ne indicano la sua presenza diffusissima. Nell'ultimo aggiornamento disponibile, Paesi come l'Italia e la Francia sono quasi del tutto colorati, se si escludono piccole chiazze grigie che indicano regioni per le quali semplicemente non erano stati comunicati i dati. Ed è proprio per questa sua diffusione che per esempio nel nostro Paese da anni è attiva una sorveglianza stringente che permette di intercettare tempestivamente l'eventuale presenza di zanzare infette di West Nile in questa popolazione ronzante.
Ma a ogni zanzara la sua malattia: l'Ecdc con i suoi focus fotografa i rischi per ogni specie e monitora i dati di aumento delle infezioni da puntura. Ecco dunque i principali 'mezzi di trasporto' che i patogeni potrebbero usare per viaggiare in Ue: una delle prime voci nell'elenco dei principali vettori di preoccupazione per l'Europa è ovviamente l'Aedes albopictus, la zanzara tigre, specie invasiva ben insediata in Italia, che può trasmettere i virus Dengue, Chikungunya e Zika.
Nell'elenco dei vettori 'osservati speciali' presenti in Ue, oltre alla già citata Culex pipiens, c'è poi l'Aedes Aegypti, che diffonde anche il virus della febbre gialla. Tutte queste specie, come ricorda l'Ecdc, "si stanno espandendo in tutta Europa". L'Aedes Albopictus è attualmente presente in 16 Paesi e 369 regioni, rispetto alle 114 regioni di circa 10 anni fa, per fare un esempio. Mentre l'Aedes Aegypti, una volta eliminata dall'Europa, è riemersa a Cipro.
Nel frattempo, la Culex pipiens continua a consentire la trasmissione diffusa del virus West Nile, soprattutto durante l'estate e l'inizio dell'autunno. E' "un momento in cui l'Europa si trova ad affrontare stagioni di diffusione delle zanzare più lunghe e intense a causa dei cambiamenti climatici", ha rilevato l'agenzia Ue. E i patogeni che viaggiano a bordo di questi vettori si fanno sentire sempre più spesso. Per esempio, lo scorso anno i casi di Dengue nell'area hanno mostrato un deciso trend in aumento rispetto agli anni precedenti. E lo stesso il virus West Nile, con infezioni diffuse in 212 regioni di 19 Paesi. Nel 2025, poi, i focolai di casi di malattia da virus Chikungunya acquisiti localmente in Francia, con sintomi insorti a fine maggio o giugno, hanno messo in evidenzia un inizio molto precoce della stagione delle zanzare.
In generale si tratta di dati che "sottolineano la crescente diffusione geografica e l'impatto sulla salute pubblica delle malattie trasmesse dalle zanzare in Europa", ha fatto notare l'Ecdc, che da luglio ha intensificato l'attenzione su questi rischi e con l'arrivo appunto della stagione delle zanzare ha lanciato una nuova serie di aggiornamenti settimanali sulla sorveglianza per aiutare le autorità sanitarie pubbliche a monitorare tempestivamente le malattie trasmesse. I focus riguardano in particolare i virus Chikungunya, Dengue, Zika e West Nile, con l'obiettivo di offrire una panoramica completa dell'evoluzione della situazione nei Paesi Europei.
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(Adnkronos) - Compie oggi 65 anni ma non ha nessuna intenzione di andare in pensione, Antonio Banderas "altrimenti - dice in un'intervista rilasciata al quotidiano spagnolo 'El Pais' - muoio". "Quando avevo 20 anni, pensavo che le persone anziane di 65 anni camminassero con un bastone", prosegue l'attore spagnolo e "una volta, a 65 anni, si andava in pensione. Ora non più. E io forse faccio cose che non dovrei fare", sottolinea l'interprete de 'La maschera di Zorro', 'Philadelphia' e 'Intervista col vampiro', che nel 2017 ha avuto un infarto. "Ma i medici - rassicura - dicono che sto bene e che posso fare tutto ciò che voglio".
L'attore ha rivelato di aver recentemente iniziato dei corsi di musica e di essersi comprato un pianoforte. "Credo di far parte di quelle gente che muore se si ferma. Faccio un lavoro che amo: è la fortuna della mia vita", ribadisce nell'intervista pubblicata in occasione del suo compleanno.
Banderas, che ha iniziato a recitare all'inizio degli anni '80, continua a gestire il teatro che ha aperto nel 2019 nella sua città natale di Málaga, nel sud della Spagna. Ha trascorso parte dell'estate a Boston girando il biopic sul leggendario chef americano Anthony Bourdain, intitolato 'Tony', prima di spostarsi nelle Isole Canarie per lavorare a un thriller, "Above and Below".
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(Adnkronos) - L'amichevole estiva tra Napoli e Sorrento finisce con un netto 4-0. A segnare le reti azzurre Lucca al 12', McTominay al 21' mentre nel secondo tempo Lukaku -entrato un quarto d'ora prima della fine dei 90 minuti- tocca per ultimo una palla scagliata da Hasa e segna al 75', replicandosi dieci minuti dopo su assist di Zanoli.
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(Adnkronos) - La dichiarazione dei leader europei sui negoziati sull'Ucraina è "un altro volantino nazista". Ad attaccare all'indomani della nota congiunta firmata dalla premier Giorgia Meloni, dal presidente francese Emmanuel Macron, dal premier britannico Keir Starmer, dal cancelliere tedesco Friedric Marz, dal presidente finlandese Alexander Stubb, dal premier polacco Donald Tusk e della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in vista del vertice tra Trump e Putin, è la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"L'ufficio di Zelensky" ha pubblicato una dichiarazione congiunta dei leader di alcuni paesi dell'Ue e di Ursula von der Leyen, chiedendo un cessate il fuoco. Ma non (un cessate il fuoco, ndr) del tipo che si otterrebbe interrompendo le forniture di armi ai terroristi di Kiev. Al contrario, un altro volantino nazista sostiene che il successo nel raggiungimento della pace in Ucraina possa essere ottenuto solo esercitando pressioni sulla Russia e sostenendo Kiev", scrive Zakharova, descrivendo il rapporto fra presidenza ucraina e Ue come "necrofilia".
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(Adnkronos) - Un aereo ultraleggero è precipitato in un campo a Forte dei Marmi, nei pressi dell’Autostrada A12. A bordo un italiano, di 47 anni, unico occupante del velivolo, che ha riportato varie escoriazioni ed è stato portato, comunque in codice giallo, al pronto soccorso dell'ospedale Versilia. Sul posto l'automedica di Querceta, un'ambulanza della Croce Verde di Forte dei Marmi, i Vigili del Fuoco, la Polizia e la Società autostrade.
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(Adnkronos) - I familiari degli ostaggi, dei militari caduti e delle vittime degli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023, hanno indetto uno sciopero generale in Israele per domenica prossima per chiedere la fine della guerra e contro il piano del governo di occupare Gaza City. "Domenica prossima prenderemo una pausa per dire, 'basta, fermate la guerra, restituite gli ostaggi. E' nelle vostre mani", ha affermato in una conferenza stampa a Tel Aviv Reut Recht-Edri, la madre di Ido Edri, ucciso da Hamas al festival Nova.
E familiari degli ostaggi sequestrati da Hamas prenderanno intanto parte questo pomeriggio a una manifestazione di protesta a Londra che si concluderà a Downing Street per sollecitare il rilascio di chi è ancora nelle mani di Hamas, vale a dire per chiedere al Premier britannico, Keir Starmer, di dare la priorità al rilascio degli ostaggi prima di riconoscere lo Stato palestinese. A organizzare la 'Marcia nazionale per gli ostaggi' sono stati Stop the Hate Uk e diverse organizzazioni ebraiche.
Fra i partecipanti ci sarà Noga Guttman, la cugina del 24enne Evyatar David, di cui la scorsa settimana è stato diffuso un video, immagini riprese in un tunnel buio di Gaza in cui lo si vede scheletrico, e i familiari di Avinatan Or, rapito al festival Nova con la fidanzata Noa Argamani.
Crescono intanto le pressioni sul governo degli esponenti dell'estrema destra in Israele. Il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, avrebbe nuovamente minacciato di far cadere il governo e portare il Paese a elezioni anticipate durante la riunione della notte di giovedì in cui è stata decisa la nuova operazione militare per occupare Gaza City. "Per quel che mi riguarda, possiamo fermare ogni cosa e lasciare agli elettori decidere", aveva detto. Ieri sera, ha poi dichiarato di "aver perso fiducia nella capacità del Premier e della sua reale volontà di portare l'Idf a una vittoria decisiva".
Il ministro per la sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, ha poi anticipato la sua intenzione di chiedere al Premier di attuare "immediatamente" misure per "far cadere l'Anp", "in risposta alle fantasie di Abu Mazen su uno stato palestinese". "E' possibile arrivare alla vittoria. Voglio tutta Gaza, il trasferimento della sua popolazione e la colonizzazione", ha aggiunto Ben Gvir.
Altre cinque persone sarebbero intanto morte di fame nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, fra cui due bambini, rende noto il ministero della Salute della regione, citando fonti ospedaliere. In totale, dall'inizio della guerra, i morti di fame nella Striscia sono stati 217, fra cui 100 bambini.
Nell'ultima settimana sono entrati nella Striscia di Gaza più di 1.310 camion con aiuti, in larga misura cibo, ha intanto reso noto l'Idf, precisando che l'agenzia predisposta "continuerà a facilitare gli aiuti umanitari a Gaza per i civili, non per Hamas".
Non è chiaro tuttavia quanti di questi aiuti siano stati effettivamente distribuiti alla popolazione stremata della regione. L'Onu valuta che siano necessari dai 500 ai 600 camion di aiuti al giorno per sfamare e curare gli oltre due milioni di abitanti di Gaza.
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