
(Adnkronos) - "I crampi a Shanghai? Ho fatto due giorni di pausa, poi ci siamo rimessi al lavoro. Mi sento bene fisicamente e mentalmente. Sono pronto per Riad e per i tornei di Vienna, Parigi e Torino". Jannik Sinner parla così dall'Arabia Saudita, alla vigilia del match di domani nei quarti del Six Kings Slam contro Stefanos Tsitsipas. Il numero 2 del ranking tornerà in campo nel torneo che mette in palio un montepremi stellare, di 6 milioni di dollari.
Sinner ha parlato della sfida con Tsitsipas ("È un avversario tosto, serve bene e cercherò di giocare al meglio"), ma anche dell'episodio che ha portato al suo ritiro a Shanghai: "I crampi? Credo fossero dovuti a un fattore mentale, non sono stato perfetto in quell’occasione. Ho parlato con il team, il mio comportamento non era buono". Il fuoriclasse azzurro ha poi aggiunto: "Se combini tutte le cose, il caldo, l’umidità, alla fine mi ha tirato giù e ho sentito fisicamente la situazione. È stato un errore mio, ma si impara da queste cose. I crampi possono succedere, non è successo solo a me".
Intanto, da Parigi 'chiamano' Jannik. Il Masters 1000 francese, a cui l'azzurro non ha partecipato un anno fa, si sposta da quest'anno nell'Arena della Defense, dopo quasi quarant'anni sui campi di Bercy. Il direttore del torneo Cedric Pioline ha provato a spingere Sinner alla partecipazione con un sorriso: "Per tornare numero uno entro fine anno, Jannik deve necessariamente passare anche per Parigi. Siamo ottimisti, ci sono punti importanti in palio per la classifica e a Sinner possono essere utili per tornare numero uno prima delle Atp Finals”.

(Adnkronos) - Arretra il mercato europeo, avanzano i costruttori cinesi e nel 2030 raggiungeranno quota 13%. È andato in scena a Milano l’evento dal titolo “Automotive, quale futuro - Reagire con decisione: basta parole!”, promosso da #ForumAutoMotive, il movimento di opinione sui temi legati alla mobilità a motore ideato dal giornalista Pierluigi Bonora, in occasione del decennale delle attività. Al centro dell'evento il “Green deal” e l’opportunità, ormai condivisa da settori crescenti della politica e del mondo automotive, di affrontare con grande pragmatismo le sfide inserite nel piano europeo, prevedendo diverse modalità e tempistiche, come anche recentemente ribadito anche dall’ex premier italiano Mario Draghi. Il promotore di #ForumAutoMotive, il giornalista Pierluigi Bonora, ha introdotto i lavori: “Abbiamo raccolto la richiesta delle associazioni automotive di poter esporre direttamente istanze e richieste ai parlamentari che ci rappresentano anche all’Europarlamento. Ne è scaturito un dibattito vivace e costruttivo con una serie di proposte per far in modo che a Bruxelles dalle parole si passi rapidamente ai fatti. Pena il “game over” del sistema automotive europeo. Con irrimediabili danni all’occupazione e la conseguenza di finire una volta per tutte nelle mani degli abili europei del settore”.
Emanuele Cordone, Director della Practice Automotive di AlixPartners, ha presentato un aggiornamento dell'AlixPartners Global Automotive Outlook. Secondo lo studio, il mercato europeo dell'auto nel 2025 è previsto in rallentamento (-2%), con crescita modesta attesa negli anni successivi. Intanto, i costruttori cinesi continuano a guadagnare terreno nel “vecchio Continente”, con una quota in aumento dall’8% del 2024 al 13% del 2030 (+0,8 milioni di veicoli fino al 2030, pari alla quasi totalità della crescita del mercato), a spese dei costruttori europei che vedono la loro quota ridursi dal 62% al 58%. Cordone ha evidenziato come si stia assistendo a un calo della profittabilità per gli Oem europei e americani, mentre i player cinesi migliorano i propri margini.
In Italia, il mercato resta debole rispetto al pre-Covid, frenato da prezzi in aumento e minore accessibilità. Crescono invece i brand cinesi con un prodotto competitivo e tecnologicamente avanzato. Sul fronte produttivo, per raggiungere l’obiettivo di un milione di unità servirebbero oggi più di due anni. Rispetto alla diffusione dell’elettrico, la crescita dei veicoli è modesta e ancora lontana dagli obiettivi del Green Deal. L’offerta dei veicoli BEV è prevista in aumento con lancio di nuovi modelli nel 2025-2027, ma la differenza di prezzo resta significativa in particolare sui segmenti A e B, mentre i veicoli con range extender (Reev) potrebbero aiutare a superare la “range anxiety” e favorire la diffusione dell’elettrico.
“In Italia”, ha concluso Cordone, “le emissioni delle nuove auto vendute restano stabili dal 2017, ma il parco circolante continua a invecchiare, e la quota di Bev e Phev rimane contenuta (circa 10% nella prima metà del 2025), con l’Italia che resta fanalino di coda nella crescita dell’elettrico rispetto ai principali paesi europei. In Italia, la quota di Bev e Phev è però più alta nelle flotte aziendali rispetto al mercato generale, con ulteriore spinta potenziale per il nuovo schema di incentivo fiscale previsto per il 2025. Il valore residuo dei Bev rimane però basso, soprattutto in Italia, ma questo potrebbe aprire nuove opportunità nel mercato dell’usato”. Poi, spazio alla nuova Automotive Eurotribuna Politica dal titolo “Automotive al bivio. Il sistema europeo è a fine corsa?”, e al confronto con i rappresentanti della filiera della mobilità, affiancati da esperti e dealer, moderati da Pierluigi Bonora, con interventi dei giornalisti David Giudici, Direttore de “L’Automobile”, e Umberto Zapelloni, responsabile delle pagine Mobilità de "Il Foglio",
Al cospetto del mondo della politica europea i diversi rappresentanti della filiera della mobilità presenti hanno potuto evidenziare le principali criticità che frenano lo sviluppo del settore. “Il mondo della componentistica è in apnea. Oggi la diagnosi è chiara, ma non si applica la cura. Siamo stanchi delle sole parole. Lo scorso anno abbiamo perso 100mila posti di lavoro. Decidiamo oggi la possibilità di rinviare di 5 anni la scadenza del 2035 di e di prevedere una quota di veicoli non Bev anche dopo il 2035. Il mercato è stato totalmente dimenticato dai regolamenti europei”, ha denunciato Roberto Vavassori, Presidente Anfia. Andrea Cardinali, Direttore Generale di Unrae: “In Italia abbiamo un problema evidente di fisco sull’auto aziendale che ci trasciniamo da anni, ulteriormente appesantito da una recente norma sul fringe benefit che ha peggiorato la situazione. Occorre intervenire. Le Case automobilistiche chiedono chiarezza in una direzione o nell’altra per poter continuare a pianificare investimenti di milioni di euro”.
In rappresentanza della filiera elettrica è intervenuto Fabio Pressi, Presidente di Motus-E: “Abbiamo perso di vista l’obiettivo. Il problema oggi non è l’elettrico, ma che i produttori cinesi risultano più competitivi. Cerchiamo di capire come essere competitivi sulle batterie e sul loro riciclo, siamo già in ritardo”.
Gianni Murano, Presidente di Unem: “L’attuale normativa europea per la decarbonizzazione dei trasporti stradale non solo non sta generando l’atteso cambiamento del parco veicolare ma ha generato una sensibile riduzione delle vendite auto con pesanti ripercussioni sull’industria automotive e sull'occupazione. Abbiamo più volte richiamato l’attenzione sulla necessità di correttivi che legittimino realmente la libertà tecnologica liberando investimenti in nuovi carburanti rinnovabili e low carbon. Nonostante le tante parole spese sulla neutralità tecnologica, ad oggi si è ancora fermi all’enunciazione senza che si vedano atti concreti. Il settore richiama ancora quel senso di urgenza per intervenire sugli attuali regolamenti europei che consentano realmente di conteggiare le emissioni di CO2 sull’intero ciclo di vita e liberi le potenzialità di sviluppo dei low carbon fuels”. Maria Rosa Baroni, Presidente di Ngv: “Se non verranno prese adeguate decisioni per accogliere anche il biometano tra le motorizzazioni a zero emissioni, siamo pronti a manifestare con camion e vetture davanti al Parlamento europeo”. Matteo Cimenti, Presidente di Assogasliquidi-Federchimica si è rivolto ai politici dando loro piena disponibilità a supportare le scelte politiche di contrasto al diktat europeo al tutto elettrico, aggiungendo: “Le posizioni delle associazioni sono oggi allineate: se le auto non si comprano, protestare a Bruxelles diventa una risposta concreta”.
Simonpaolo Buongiardino, Presidente di Confcommercio Mobilità-Federmotorizzazione ha poi evidenziato: “Oggi c’è una larga maggioranza che ritiene che vadano cambiate le regole affidandosi alla neutralità tecnologica, ma esclusivamente per ragioni politiche e di poltrone non si possono mettere in discussione le decisioni assunte con il Green Deal”. In risposta alle istanze espresse dal settore, Paolo Borchia, Eurodeputato, Coordinatore ID in Commissione Itre, ha precisato: “Prendo atto che oggi molti di quelli che hanno avallato determinate decisioni sul green deal stanno cambiando idea. Oggi non c’è più tempo, i limiti previsti per la transizione al 2025 al full electric sono ormai evidenti a tutti. Resta inevasa la domanda: come genereremo l’elettricità necessaria alla transizione del nostro parco circolante? Ci auguriamo di fare presto passi in avanti a livello europeo in direzione della revisione dei regolamenti”.
Guido Guidesi, Presidente dell'Alleanza tra le 40 Regioni Europee Automotive e Assessore alla Sviluppo economico della Regione Lombardia: “Il prossimo dialogo strategico rischia di essere tardivo per il mercato automotive. Le scelte prese a livello europeo stanno provocando evidenti danni sul piano sociale e industriale. È stato un errore clamoroso limitare il futuro della mobilità al solo elettrico. Non si è data opportunità alla ricerca e all’innovazione tecnologica di poter operare liberamente”. Massimiliano Salini, Eurodeputato In Commissione Industria U, ha evidenziato: “La lettera di due ministri italo-tedeschi sulla possibilità di un cambio di passo sulla strategia del green deal sull’auto è un buon segnale, ma resta molto da fare. Non esistono le condizioni abilitanti per attivare una transizione elettrica nei modi e nei tempi individuati e questo sarà recepito nella proposta di revisione che vedrà la luce tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. La convivenza tra le diverse tecnologie è la vera essenza della neutralità tecnologica. Dobbiamo sostenere ricerca e innovazione, liberandola dai dogmi del tutto elettrico”.
Gli ha fatto eco Fabio Raimondo, Capogruppo Fratelli d’Italia Commissione Trasporti Camera dei Deputati: “Le navi cinesi che trasportano oltre 9mila veicoli nei porti italiani sono la chiara testimonianza della distruzione di diverse decine di migliaia di posti lavoro della componentistica e dell’indotto automotive. Per camion, veicoli commerciali e bus bisogna investire su carburanti strategici (biofuel su tutti), alternativi all’elettrico. È necessario ripristinare il principio della neutralità tecnologica”.
Tra gli interventi di interesse anche quello di Andrea Taschini, Manager e Advisor Automotive e Mario Verna, General Manager di Queen Car Torino, e Alessandro Mortali, Senior Advisor. Taschini ha indicato come: “Chi pensa di battere i concorrenti cinesi sulle auto è destinato a essere sconfitto. Ecco perché bisognerebbe sottoporle a dazio o addirittura contingentarle”. Verna si è chiesto e ha domandato ai rappresentanti politici se l’automotive resti ancora un settore strategico per l’Europa. Mortali ha infine posto l’accento sulla componentistica e su come molte industrie in Italia stiano sparendo.

(Adnkronos) - “Risulta che l’Italia abbia scalato 7 posizione negli anni di governo Meloni in attrattività. Nel 2022 eravamo 22esimi, ora 16esimi, in controtendenza con l’Europa. Abbiamo attratto 35 miliardi in investimenti green field, più di quanti ne abbiano ottenuti gli altri paesi europei”. Lo ha detto oggi il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo al Digital Innovation Forum.
Leggi tutto: ComoLake, Urso: "Con governo Meloni Italia più attrattiva"

(Adnkronos) - È morto a 51 anni Michael Eugene Archer, in arte D'Angelo, pioniere del neo-soul e voce tra le più intense e iconiche del rythm and blues contemporaneo. La sua famiglia ha annunciato la scomparsa con un comunicato che ne conferma il decesso a causa di un cancro, senza specificare il luogo. "La stella più luminosa della nostra famiglia ha spento la sua luce in questa vita", si legge nel comunicato, che invita i fan a celebrare la sua musica più che a piangerne la perdita.
D'Angelo, cresciuto nella tradizione musicale afroamericana ma deciso a romperne le convenzioni, fu tra i protagonisti della rivoluzione soul degli anni '90, assieme a Erykah Badu, Lauryn Hill, Mos Def e Common. Con loro formava il collettivo informale dei Soulquarians, fucina di sperimentazioni e nuovi linguaggi. La sua voce - calda, sospesa, profondamente sensuale - aveva la potenza di Al Green e la vulnerabilità di Marvin Gaye. Ma fu il modo in cui la mise al servizio del groove, delle ritmiche hip-hop e della coscienza black a renderlo unico. Con album come "Brown Sugar" (1995) e soprattutto "Voodoo" (2000), D'Angelo diede vita a un suono nuovo: non un revival, ma una trasformazione radicale della soul music, infusa di spiritualità, erotismo e consapevolezza sociale.
Brani come "Lady", "Brown Sugar" e l'ormai leggendario "Untitled (How Does It Feel)" raggiunsero le vette delle classifiche R&B, rimanendo nella memoria collettiva come esempi sublimi di una nuova estetica afroamericana. Quest'ultimo, in particolare, lo rese icona pop per un pubblico più vasto, anche grazie al video in cui, apparentemente nudo, si offriva alla telecamera con una vulnerabilità che sconvolse e affascinò. Ma quella notorietà improvvisa ebbe un prezzo. Il successo di "Untitled" lo fece diventare, suo malgrado, un sex symbol. D'Angelo si ritirò dalle scene, schiacciato dalle aspettative, da problemi personali e di salute, e da un'industria musicale che non era pronta ad accettare la sua complessità.
Seguì un silenzio durato quasi quattordici anni, rotto solo nel 2014 con la pubblicazione dell'album "Black Messiah", accolto come un miracolo musicale e politico. L'opera, densa di riferimenti all'attualità e alla spiritualità afroamericana, gli valse due Grammy Awards e ne consacrò definitivamente lo status di artista visionario.
In tutto, D’Angelo ha pubblicato soltanto tre album in trent'anni - "Brown Sugar", "Voodoo", "Black Messiah" - ma ognuno di essi ha segnato una svolta. La sua musica non era pensata per seguire i tempi, ma per anticiparli o addirittura ignorarli. Era arte che richiedeva ascolto, dedizione, rispetto. E che oggi resta come testamento culturale di rara profondità.
Nel corso della sua carriera, D'Angelo ha collaborato con artisti del calibro di Jay-Z, Q-Tip, Common, Lauryn Hill, Snoop Dogg e The Roots. Ha contribuito a colonne sonore, partecipato a progetti paralleli e, secondo quanto rivelato nel 2024 dal produttore Raphael Saadiq, stava lavorando a nuovo materiale: sei brani inediti che, ora, potrebbero vedere la luce postuma. Nella sua vita privata, l'artista era noto per la riservatezza. Ha avuto tre figli: uno con la cantante soul Angie Stone, tragicamente scomparsa in un incidente stradale nel 2025, e due da relazioni successive.
Appena appresa la notizia della sua morte, sono stati numerosi gli omaggi da parte di colleghi e fan. DJ Premier, che con lui produsse Devil's Pie, ha scritto sui social: "Una perdita devastante. Ci mancherai, Re. Dormi in pace, D'Angelo. Ti vogliamo bene". (di Paolo Martini)
Leggi tutto: Morto a 51 anni D'Angelo, addio al genio del neo-soul che rivoluzionò il R&B


(Adnkronos) - “Il patrimonio delle casse previdenziali è un insieme di patrimoni singoli, ma la nostra missione è chiara: trasformare i contributi obbligatori in prestazioni per garantire un futuro sereno a chi contribuisce". Così Alberto Oliveti, presidente Adepp, associazione degli enti previdenziali privati, intervenendo al convegno ‘Sviluppo economico e sostenibilità ambientale: tra cambio di rotta e strategia in evoluzione’, organizzato oggi a Roma dal Consiglio nazionale geometri e geometri laureati (Cngegl), dalla Cassa Geometri e dalla Fondazione Geometri Italiani.
Nel suo intervento, Oliveti ha sottolineato che la "priorità di ogni cassa previdenziale è garantire prestazioni sicure e affidabili per chi, attraverso i contributi obbligatori, finanzia il sistema". L'importanza di un buon lavoro come base di una solida previdenza è stata un altro punto cardine dell'intervento di Oliveti: "Non esiste una buona previdenza senza un buon lavoro e ogni cassa deve sforzarsi di aumentare tanto la qualità delle prestazioni quanto la massa di contributi gestiti", ha spiegato.
Il presidente ha anche fatto un'analisi sugli investimenti previdenziali, affermando che devono essere sempre orientati verso la sicurezza e la redditività, con particolare attenzione alle infrastrutture come strumento di stabilità. "Investire in infrastrutture, per esempio, è una via sicura per garantire flussi costanti e una redditività continua", ha continuato. Oliveti ha inoltre evidenziato l'importanza della sensibilità ambientale, ribadendo che la transizione energetica rappresenta una sfida cruciale, ma “dobbiamo sempre tenere a mente che la nostra missione primaria è garantire la sicurezza degli investimenti e le prestazioni previdenziali", ha ricordato. Infine, ha lanciato un appello al governo per una collaborazione più stretta, al fine di definire “un giusto mix tra pubblico e privato, per continuare a proteggere gli interessi di chi, attraverso i propri contributi, costruisce la sicurezza del proprio futuro. Il nostro impegno è investire in attività ad alto potenziale - conclude- ma con prudenza e con l'obiettivo di ridurre al minimo i rischi".

(Adnkronos) - La rigenerazione energetica degli edifici e la riqualificazione edilizia rappresentano una leva strutturale fondamentale per la crescita economica, la sostenibilità ambientale e il benessere sociale. La recente analisi del centro studi della Fondazione Geometri Italiani - presentata durante il convegno 'Sviluppo economico e sostenibilità ambientale: tra cambio di rotta e strategie in evoluzione', organizzato in collaborazione con il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e Cassa Geometri – e basata su due metodologie rigorose e complementari, evidenzia come lo Stato possa continuare a sostenere questi processi con un costo relativamente contenuto, meno di 2 miliardi annui, e che produce effetti moltiplicatori significativi sull’economia nazionale.
Lo studio ha adottato la metodologia della Fondazione Nazionale dei Commercialisti, che analizza l’impatto completo dell’investimento, e il modello analitico Ance, basato su un’analisi dettagliata dei costi e dei ricavi fiscali e contributivi. Entrambe le metodologie concordano su un quadro positivo: con una spesa media annua di circa 14 miliardi di euro per bonus fiscali, lo Stato ottiene ritorni significativi che riducono il costo netto dell'intervento a meno di 2 miliardi annui.
La simulazione stima: un valore aggiunto economico che supera i 16 miliardi di euro (metodologia Fondazione Commercialisti); Un saldo fiscale netto positivo per lo Stato compreso tra 320 milioni e 1,2 miliardi di euro (modello analitico Ance), a seconda che si considerino solo gli effetti diretti o si includano anche gli effetti indotti; Il gettito fiscale e contributivo complessivo deriva da imposte dirette, Iva, contributi previdenziali, e si accompagna a una forte attivazione di salari e consumi interni.
Un aspetto fondamentale evidenziato nello studio riguarda l’importanza dei moltiplicatori economici, che misurano l’effetto moltiplicativo degli investimenti in edilizia sull’intera economia nazionale. Nel caso specifico dei bonus edilizi, ogni euro investito nella riqualificazione edilizia e nella rigenerazione energetica degli edifici genera una ricaduta di circa 3,3 euro complessivi. Questo effetto deriva dalla somma di impatti diretti sui cantieri, indiretti sulle imprese fornitrici e indotti dai consumi delle famiglie e dei lavoratori coinvolti.
L’adozione di questi incentivi non si limita quindi a sostenere il settore edilizio, ma si traduce in un importante stimolo per l’economia italiana, con conseguenti aumenti di valore aggiunto, occupazione e gettito fiscale che superano in molti casi il costo diretto per lo Stato.
Il modello analitico Ance dettaglia la composizione dei costi degli interventi, che include materiali, manodopera, progettazione e oneri di sicurezza. Circa il 34% dei costi è destinato a salari e stipendi netti, che generano un consistente gettito fiscale e contributivo (Inps, Inail, Irpef) stimato oltre i 3,3 miliardi di euro. Il gettito Iva, oltre a essere generato direttamente sulle spese per i lavori, si estende indirettamente ai consumi indotti dai redditi, con un’incidenza stimata del 15,2%, arrivando a produrre ulteriori centinaia di milioni in entrate per lo Stato.
Gli interventi con aliquote più elevate, ipotizzate al 55% e 65% per le famiglie in povertà energetica, comportano un costo fiscale aggiuntivo per lo Stato inferiore ai 2 miliardi di euro annui complessivi e significativamente inferiore rispetto ai 13 miliardi spesi all’avvio del Superbonus 110%. Inoltre, il gettito derivante dagli interventi al 36% potrebbe parzialmente compensare le minori entrate dagli interventi maggiormente agevolati destinati alle famiglie vulnerabili, contribuendo a un bilanciamento sostenibile nel bilancio pubblico. Infine, le risorse eventualmente necessarie per sostenere in modo dedicato le famiglie in povertà energetica potrebbero essere integrate con strumenti complementari, come il sostegno alle comunità energetiche, per migliorare ulteriormente l’efficacia complessiva delle politiche di sostenibilità.
Nel quadro di un orizzonte di policy stabile, lo studio della Categoria delinea un insieme di strategie operative che potrebbero essere attuate dal 2025 al 2030 e oltre. Programmazione stabile e pluriennale: garantire una coerenza temporale e normativa, evitando instabilità che possono generare bolle speculative come quelle del Superbonus. Sistema di monitoraggio e verifiche: attuare controlli trasparenti e periodici sui costi, i risultati energetici e gli effetti sociali, per ridurre rischi di abusi. Semplificazione normativa e amministrativa: semplificare i processi di accesso agli incentivi, specialmente nei condomini, e rendere più accessibili le procedure di cessione del credito. Focus sulle fasce vulnerabili: adottare misure di sostegno che prevedano incentivi fiscali mirati, sconti in fattura, accesso facilitato al credito e politiche di accompagnamento.
Gestione trasparente e condivisa: coinvolgere professionisti qualificati e istituzioni con modelli di controllo condiviso, per evitare abusi e uso distorto delle risorse. Questi approcci, condivisi e adottati in modo coordinato, consentirebbero di realizzare un rinnovamento edilizio, sostenibile e socialmente equo, riducendo i rischi di bolle speculative.

(Adnkronos) - Oltre vent'anni dopo l'uscita nelle sale de 'La passione di Cristo', a Roma negli studi di Cinecittà sono iniziate le riprese del sequel 'La resurrezione di Cristo'. A riportarlo è 'Variety'. Mel Gibson ha deciso di cambiare completamente il cast e ha scelto anche diversi volti italiani.
Gesù sarà interpretato dall'attore finlandese Jaakko Ohtonen che sostituisce il protagonista originale Jim Caviezel. A interpretare Maria Maddalena è l'attrice cubana Mariela Garriga, ruolo interpretato da Monica Bellucci nel primo film. Nel cast anche gli attori italiani Kasia Smutniak (che sostituisce Maia Morgenstern nel ruolo di Maria), Pier Luigi Pasino è stato scelto per interpretare Pietro e Riccardo Scamarcio per Ponzio Pilato. Tra gli attori anche Rupert Everett, che apparirà in un piccolo ma significativo ruolo non ancora svelato. Come riporta 'Variety', le riprese sono iniziate la scorsa settimana.
Il film sarà diviso in due parti, attese al cinema nel 2027. A causa dell’arco temporale in cui si svolge 'La resurrezione di Cristo' - tre giorni dopo la crocifissione di Cristo il Venerdì Santo - "aveva senso rifare completamente il cast". Per tenere gli attori originali "avrebbero dovuto usare effetti digitali, quali tecniche di ringiovanimento e simili, che sarebbero stati molto costosi", dice una fonte vicino alla produzione, come riporta la rivista americana.

(Adnkronos) - Il padre di una studentessa di 13 anni ha presentato una denuncia per minacce in procura a Trento per le frasi pronunciate da un professore di una scuola di Pordenone all’indirizzo della figlia, mentre lo scorso inverno erano in gita in Trentino.
Come riporta il Messaggero Veneto, il professore, dopo averla sorpresa in camera con una sigaretta elettronica, le avrebbe urlato: “Uomini come Turetta esistono perché le donne come te lo hanno fatto arrivare a questo punto. E meno male che esistono, così ci sono meno donne come te”.
L’episodio è emerso dopo che a fine anno la ragazzina è stata bocciata in terza media con grande sorpresa sua e dei genitori. Circostanza che avrebbe spinto la 13enne a raccontare al padre altri episodi di vessazione e minacce da parte del medesimo professore avvenuti durante l’anno scolastico. La procura chiamerà a testimoniare un altro professore e altre compagne di scuola della ragazzina che ora si è trasferita all’estero.
Leggi tutto: Frase choc su Turetta contro la figlia 13enne, padre denuncia prof


(Adnkronos) - “La sostenibilità non è qualcosa che sta a lato di quello che facciamo, è un paio d’occhiali che dobbiamo indossare per guardare ciò che facciamo, chiedendoci sempre che impatto ha”. Lo ha detto Massimo Nissoli, ceo di Harley&Dikkinson Esg, intervenendo al convegno 'Sviluppo economico e sostenibilità ambientale: tra cambio di rotta e strategia in evoluzione', organizzato a Roma dal Consiglio nazionale geometri e geometri laureati, dalla Cassa Geometri e dalla Fondazione Geometri Italiani. Nissoli ha ricordato che “uno dei focus fondamentali del gruppo è stato creare i primi prodotti finanziari dedicati alla riqualificazione dei condomìni”, un traguardo importante perché “il condominio è un soggetto giuridico difficile da finanziare, non essendo né privato né impresa”.
“Abbiamo costruito un contesto bancario che potesse sostenere questi interventi, e questo è stato un grande successo”, ha aggiunto. Parlando della nascita di Harley&Dikkinson esg, Nissoli ha spiegato che l’obiettivo è “collegare il mondo finanziario, che parla di euro, con quello tecnico, che parla di kilowatt”. “Solo quando le competenze tecniche diventano garanzia dei risultati economici – ha sottolineato – la sostenibilità si trasforma in valore concreto”.
“Abbiamo creato Esg – ha concluso – per diventare quel punto di collegamento tra chi misura l’impatto ambientale e chi valuta il ritorno economico. Perché la sostenibilità, in fondo, è la capacità di misurare i risultati e renderli affidabili per tutti”.
Leggi tutto: Sostenibilità, Nissoli (Harley&Dickinson Esg): "Interrogarsi su impatto nostre scelte"

(Adnkronos) - La Manovra dispone interventi per circa 18 miliardi medi annui. E' quanto comunica il ministero dell'Economia e delle Finanze in una nota al termine del Consiglio dei ministri di oggi, martedì 14 ottobre. "La manovra di finanza pubblica interviene in un contesto in cui permangono forti elementi di incertezza" dice il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. "L'impegno del governo, in questo scenario, è proseguire da un lato nell'azione di sostegno del potere di acquisto delle famiglie, delle imprese e per il sociale, dall'altro assicurare la sostenibilità della finanza pubblica". "Essa - aggiunge secondo una nota diffusa dal Mef al termine del Cdm - è coerente con il percorso della spesa netta indicato nel piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 e confermato nel documento programmatico di finanza pubblica 2025".
La manovra stanzierà nel triennio circa 3,5 miliardi per la famiglia e contrasto alla povertà. Per favorire l'accesso a determinate prestazioni agevolate, inoltre, si introduce una revisione della disciplina per il calcolo dell'Isee, che interviene sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni di euro annui.
Ai rifinanziamenti, previsti l'anno scorso dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo.
Sono prorogate per il 2026, le stesse condizioni previste per l'anno 2025, le disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi.
Legge di bilancio "proseguirà il percorso di riduzione della tassazione sui redditi da lavoro che il Governo sta portando avanti dall’inizio della legislatura. In particolare, la Manovra ridurrà la seconda aliquota Irpef, che dall’attuale 35% passerà al 33% con uno stanziamento nel triennio pari a circa 9 miliardi euro".
Nella legge di bilancio "al fine di favorire l’adeguamento salariale al costo della vita sono stanziati per il 2026 circa 2 miliardi".
Leggi tutto: Manovra 2026, interventi per circa 18 miliardi annui: le misure, i numeri



(Adnkronos) - A cinquant'anni dal massacro del Circeo e a venti dal delitto di Ferrazzano, Angelo Izzo si è laureato. Secondo quanto apprende l'Adnkronos, l'autore - insieme a Gianni Guido e Andrea Ghira - del delitto costato la vita nel 1975 alla 19enne Rosaria Lopez e, nel 2005, dell'uccisione di Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano, questa mattina è diventato dottore in Giurisprudenza con il punteggio di 92 su 110.
Davanti ai professori dell'università Roma Tre, tra i quali il relatore Paolo Alvazzi Del Frate, che per l'occasione lo hanno raggiunto nel carcere di Velletri dove è detenuto, il settantenne Izzo ha discusso la tesi dal titolo 'Il lato oscuro dell'illuminismo giuridico'.
"Ho sentito il mio assistito, orgoglioso per una laurea che rappresenta una forma di risocializzazione e riscatto personale - racconta all'Adnkronos l'avvocato Rolando Iorio, che da oltre 15 anni difende Angelo Izzo - Sono convinto che al termine di questo lungo percorso di studi, possa avere compreso ancora di più i grandissimi errori che ha commesso". (di Silvia Mancinelli)
Leggi tutto: Massacro del Circeo, 50 anni dopo Angelo Izzo si laurea in legge

(Adnkronos) - “Trasformiamo il capitale che ci viene affidato - ad esempio quello dei lavoratori della cassa Geometri che poi diventeranno pensionati - in economia reale”. Lo ha detto Renato Ravanelli, ceo F2i SGR, tra i principali gestori indipendenti di fondi infrastrutturali in Europa, intervenendo al convegno ‘Sviluppo economico e sostenibilità ambientale: tra cambio di rotta e strategia in evoluzione’, organizzato dal Consiglio nazionale geometri e geometri laureati, dalla Cassa Geometri e dalla Fondazione Geometri Italiani a Roma. Ravanelli ha illustrato alla platea presente al convegno come con le attività di F2i “la finanza diventa industria che protegge i patrimoni che ci vengono affidati”.
“F2i è un gestore di fondi che investe in infrastrutture in Italia ma anche all'estero - spiega - Abbiamo raccolto ad oggi dagli investitori italiani e internazionali circa 8,5 miliardi investiti in un patrimonio infrastrutturale prevalentemente italiano. La Cassa Geometri rispetto a questi 8,5 miliardi ha investito circa il 3%. Un importo rilevante che credo stia dando dei buoni frutti. Questo è interessante perché fa notare come l'asset class infrastruttura è un asset class importante”, dice.
F2i incrocia “la domanda di finanziamento del settore infrastrutturale in Italia per sviluppare e migliorare le infrastrutture - illustra - con la domanda che hanno, ad esempio, le casse di previdenza per mettere in protezione il loro capitale e farlo rendere a beneficio dei futuri pensionati. Lo stiamo facendo in tanti settori infrastrutturali, il settore delle energie è uno di questi e devo dire che abbiamo fatto molto. Oggi in Italia siamo il principale operatore nazionale con oltre 1000 MW installati - ricorda - Abbiamo acquisito Sorgenia e una parte molto importante dello sviluppo infrastrutturale nel settore dell'energia nel fotovoltaico è stato fatto da F2i in Italia che oggi è il primo operatore. Abbiamo poi sviluppato una piattaforma nell'eolico dove abbiamo circa 300 MW”, racconta. “I patrimoni che ci vengono affidati, ad esempio anche da Cassa Geometri, sviluppano attività industriale, creano lavoro in Italia, sviluppano le nostre imprese. Abbiamo portato le nostre imprese all'estero. Nel settore dell'energia siamo diventati un operatore importante in Spagna. Nel settore dell’infrastruttura non puoi essere piccolo - conclude - è un settore in scala”.
Leggi tutto: Sostenibilità, Ravanelli (F2i Sgr): "Trasformiamo il capitale in economia reale"

(Adnkronos) - Al fine di portare a completamento l’assetto istituzionale dell’AdSP oggi, con Decreto n° 208/2025, il Commissario Straordinario Raffaele Latrofa ha nominato i componenti dell’Organismo di partenariato della risorsa mare dell’AdSP del Mar Tirreno Centro settentrionale, organo consultivo previsto dalla riformata Legge 84/94, è composto da un rappresentante per ciascuna delle categorie tra armatori, industriali, operatori di cui agli articoli 16 e 18, spedizionieri, operatori logistici intermodali, operatori ferroviari, agenti e raccomandatari marittimi, autotrasportatori, lavoratori delle imprese ed un rappresentante degli operatori del turismo e del commercio operanti nell’ambito portuale designati dalle rispettive organizzazioni nazionali di categoria, dalle organizzazioni sindacali e dal Comitato centrale dell’Albo degli autotrasportatori.
L’Organismo, presieduto dal commissario straordinario dell'Adsp Raffaele Latrofa, rimarrà in carica per 4 anni e sarà composto dai seguenti membri: Cosimo Nicastro (Comandante della Capitaneria di Porto di Civitavecchia), Emilio Casale (Comandante Capitaneria di Porto di Roma-Fiumicino), Felice Monetti (Comandante Capitaneria di Porto di Gaeta), i rappresentanti della Cat. armatori Matteo Carani, Domenico Ferraiuolo, Luca Brandimarte, Alessandro Russo, i Rappr. della Cat. industriali Fabio Pagliari, Andrea Aprile, i Rappr. della Cat. operatori di cui agli artt. 16 e 18 David La Rosa, Walter Cardaci, il Rappr. della Cat. spedizionieri Valter Vomiero, Giovanni La Rosa, il Rappr. Cat. operatori logistici intermodali Pietro Di Sarno, Guglielmo Guacci, i Rappr. Cat. operatori ferroviari Ag. Fermerci Gianluca Buldrini, Giuseppe Rizzi, Filippo Villani, Gaia Del Pup, il Rappr. Cat. agenti e racc. marittimi Barbara Carabetti, Fabio Foschi, il Rappr. Cat. Autotrasportatori, il Rappr. Lavoratori imprese Alessandro Borgioni, Libera Mari, il Rappr. Lavoratori imprese Annita Fantozzi, Paolo Sagarriga Visconti, il Rappr. Lavoratori imprese Renato Cerocchi, Emanuela Di Biagio, il Rappr. Op. del turismo o del commercio John Portelli, Cristiano Avolio, il Rappr. Impresa o agenzia di cui all’art.17 Patrizio Scilipoti.
Leggi tutto: Adsp Mtcs, nominati componenti organismo di partenariato della risorsa mare

(Adnkronos) - "Sarà una partita difficile". La sfida tra Jannik Sinner e Stefanos Tsitsipas è in programma domani, mercoledì 15 ottobre, alle 18.30 ora italiana. "Lui serve molto bene e si muove molto bene, cercherò di giocare il mio miglior tennis e vediamo cosa ne esce" dice Sinner alla vigilia del suo esordio nel Six Kings Slam di Riad, dove difende il titolo conquistato 12 mesi fa. "E' il secondo anno consecutivo che posso giocare a tennis qui, vediamo come sarà l'atmosfera ma sono contento. Sicuramente ogni anno è diverso e ogni anno ha le sue storie, sono contento, ci sono avversari molto difficili e vediamo cosa posso fare quest'anno".
"Tornato da Shanghai ho fatto due giorni di pausa e, poi, ci siamo rimessi a lavorare: mi sento bene fisicamente e mentalmente, siamo pronti per giocare qui e per i prossimi tornei - Vienna, Parigi, Torino - e speriamo di finire per bene l'anno".
Leggi tutto: Jannik Sinner: "Partita contro Tsitsipas? Sarà difficile"

(Adnkronos) - Oggi a RiJeka, nell’ambito dei lavori del 69° Congresso nazionale degli ingegneri, si è svolto un incontro istituzionale tra il Consiglio nazionale degli ingegneri e una delegazione della Camera croata degli ingegneri civili (Hkig). Due gli impegni prioritari emersi dal confronto. Il primo è quello di rafforzare una collaborazione e un dialogo strutturato tra Cni e Hkig. Un dialogo fondamentale per affrontare in modo coordinato le sfide imposte dalla transizione digitale ed ecologica. In secondo luogo, costruire un percorso di formazione condiviso, orientato alla qualità e alla mobilità professionale.
Al centro del dialogo, temi strategici per la professione a livello europeo, come le direttive Ue sugli Appalti pubblici. Si è discusso di come promuovere criteri di qualità, come l’offerta economicamente più vantaggiosa (Oepv-Meat), e garantire massima trasparenza nelle gare. Poi, la digitalizzazione delle costruzioni: il confronto si è focalizzato sull’implementazione di strumenti come il Bim e l’openBim, l’e-procurement e la digitalizzazione degli iter autorizzativi. Quanto alla direttiva Epbd (Energy performance of buildings directive), è stato discusso il percorso di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, come indicato dai nuovi standard europei. Sul Common Training Framework (Ctf) è stata sottolineata l’importanza di un quadro formativo comune, previsto dalla direttiva 2005/36/CE, per favorire la mobilità e il riconoscimento automatico delle qualifiche degli ingegneri civili in Europa.
"Quest’anno - ha commentato Angelo Domenico Perrini, presidente del Cni - il Congresso si è aperto verso un paese vicino, la Croazia che, come l’Italia, sceglie un sistema ordinistico invece che associazionistico per l’esercizio della professione. L'incontro di oggi è volto a favorire la formazione reciproca degli iscritti anche in un’ottica di mobilità internazionale". Hanno partecipato all’incontro, oltre al presidente Perrini, il vicepresidente Elio Masciovecchio, il consigliere Alberto Romagnoli, il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Ancona Stefano Capannelli e il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Trieste Giovanni Basilisco. Per la delegazione Hkig: Nina Dražin Lovrec (presidente), Jurica Vrdoljak, Sergej Černjar, Danko Holjević, Marijan Ricov, Hrvoje Sironić e Andrej Marochini.
Leggi tutto: Professioni, Cni incontra la Camera croata degli ingegneri civili
Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
Sarda News - Notizie in Sardegna
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Per proporre i tuoi feed o un contenuto originale, scrivici a info@sardanews.it
Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM
o su Facebook https://www.facebook.com/sardanotizie