
(Adnkronos) - Attesa in Egitto per l'avvio dei colloqui indiretti tra Israele e Hamas dopo la presentazione del piano di Donald Trump per "la fine del conflitto a Gaza". Ecco i protagonisti:
USA: l'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, e il genero del presidente, Jared Kushner, sono stati mobilitati secondo quanto riportato dai media americani.
ISRAELE: la tv satellitare al-Arabiya ha riferito dell'arrivo stamani a Sharm el-Sheikh di alti ufficiali dello Shin Bet e del Mossad e del coordinatore per gli ostaggi e i dispersi, Gal Hirsch. Nelle scorse ore l'ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha confermato che la guida della delegazione israeliana è affidata al ministro per gli Affari strategici, Ron Dermer. Ma, secondo due fonti israeliane citate dalla Cnn, Dermer guiderebbe - almeno per ora - la delegazione 'da remoto'.
QATAR: la Bbc, ma non c'è riscontro sui media arabi, indica tra chi sarà presente a Sharm el-Sheikh il ministro degli Esteri, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani.
HAMAS: il gruppo che nel 2007 prese il controllo della Striscia di Gaza ha annunciato nelle scorse ore che la sua delegazione è guidata da Khalil Al-Hayya, il caponegoziatore del gruppo, che lo scorso settembre Israele cercò di eliminare nel raid a Doha.
Leggi tutto: Israele-Hamas, in Egitto i colloqui per la pace a Gaza: ecco chi ci sarà
Carlo e il 'tradimento' del principe William, ecco perché il re ora non parla più all'erede al trono

(Adnkronos) - Nuovo dramma reale in vista a Corte di cui parlare. A quanto pare, dopo i dissidi con Harry, ultimamente in attenuazione grazie alla recente visita del secondogenito del sovrano al padre, adesso il re non parlerebbe più neanche con il principe William. Carlo infatti non sarebbe entusiasta dell'intervista sincera dell'erede al trono con Eugene Levy su AppleTV+. Tanto che, secondo indiscrezioni provenienti dalla famiglia reale, la relazione fra i due sarebbe crollata nel silenzio (nessuna chiamata, nessun messaggio, nessun incontro privato).
Carlo sarebbe furioso per il fatto che suo figlio abbia parlato apertamente della sua infanzia e abbia accennato a una riforma della monarchia. "Il re lo vede come un tradimento, non come un atto di sincerità", ha dichiarato una fonte interna al palazzo a ShuterScoop.
Parlando del principe George, William ha detto: "Spero che non torneremo ad alcune delle pratiche del passato con cui Harry e io abbiamo dovuto crescere, e farò tutto il possibile per assicurarmi che non regrediremo in quella situazione". Ha poi confermato che la monarchia potrebbe cambiare direzione quando sarà re, dicendo: "Penso di poter dire con certezza che il cambiamento è nei miei programmi. Un cambiamento per sempre. E lo accetto e mi piace questo cambiamento, non lo temo. È questo che mi entusiasma, l'idea di poter apportare un cambiamento. Non un cambiamento eccessivamente radicale, ma cambiamenti che ritengo necessari".
La frase del principe di Galles sulla propria infanzia deve aver allarmato il re, che presumibilmente ha riferito le parole del figlio al proprio divorzio con la madre, la principessa Diana. Non è bastato, dunque, presentare l'intervista come una "riflessione personale": Carlo l'avrebbe interpretata come una mossa politica calcolata. Già appesantito da preoccupazioni per la salute e da aspettative elevate, il re ritiene che il tono di William minacci l'unità reale in un momento delicato. "Non si tratta solo di tensioni familiari, ma della Corona stessa", afferma la fonte reale. E per ora il risultato è che padre e figlio non si parlano, suscitando scalpore nel palazzo. Per gli addetti ai lavori la fiducia del sovrano nei confronti del principe di Galles è andata in frantumi. Con la monarchia sotto pressione per dimostrare la sua stabilità, due re (uno in carica e l'altro prossimo) chiusi nel silenzio sono l'ultima cosa di cui la Gran Bretagna ha bisogno.


(Adnkronos) - Da ottobre Emilio Gagliardi è il nuovo presidente del gruppo Servier in Italia, una tra le affiliate più importanti della multinazionale francese (quarta per fatturato a livello globale e prima in Europa), che da ottobre 2023 gestisce anche Malta. Gagliardi, forte di una consolidata esperienza nel settore farmaceutico e nella gestione aziendale - informa una nota - avrà un ruolo strategico nello sviluppo delle attività di Servier in Italia. La sua missione sarà guidare l'azienda verso gli obiettivi 2030 fissati del gruppo, unendo all'esperienza di gestione aziendale una profonda attenzione ai bisogni dei pazienti, al ruolo cruciale della ricerca e alle tematiche di sviluppo sostenibile e di corporate social responsibility.
"Assumere la guida di Servier in Italia, azienda in continua evoluzione e tra le più rilevanti del gruppo nel mondo, rappresenta per me un grande onore e motivo di orgoglio - dichiara Gagliardi - Accolgo con entusiasmo questa nuova sfida, con l'obiettivo di coniugare la mia esperienza internazionale con la conoscenza del sistema italiano per continuare a generare valore nel settore sanitario in linea con la missione e i valori di Servier. Insieme a tutti i colleghi, continueremo a perseguire con determinazione gli obiettivi del gruppo, lavorando per garantire ai pazienti l'accesso tempestivo di soluzioni terapeutiche innovative in oncologia e cardiologia, frutto della nostra pipeline R&D. Nello specifico, il nostro impegno mira a consolidare ulteriormente la leadership di Servier in ambito cardiologico, collaborando in partnership con tutti gli stakeholder del sistema salute intorno al tema dell'aderenza alle cure nelle malattie croniche, punto di caduta per la salute del singolo e per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. Al tempo stesso, l'oncologia continuerà a rappresentare una delle principali direttrici strategiche di crescita, con l'ambizione di diventare un punto di riferimento nell'oncologia di precisione per il trattamento di pazienti colpiti da tumori con forti unmet medical need e ad alta complessità clinica".
Gagliardi - si legge nella nota - vanta oltre vent'anni di esperienza nel settore pharma, durante i quali ha ricoperto incarichi di alta responsabilità in ambito commerciale e direzionale a livello internazionale, operando in Europa, America Latina e Medio Oriente. Inizia la sua carriera in AstraZeneca per poi approdare in Servier Italia, nel ruolo di Commercial Director. Il suo percorso professionale prosegue in Servier Global come Deputy Operation Director Brasile e Argentina. Nel 2019 diventa Managing Director di Servier Bulgaria e nel 2023 di Servier Middle Est (Arabia Saudita, Emirati Arabi, Paesi del Golfo, Libano). Si è sempre distinto per la capacità di coniugare leadership manageriale, visione strategica e sviluppo di soluzioni innovative in aree terapeutiche chiave come la cardiologia, diabetologia e oncologia. Laureato in Biologia molecolare all'università di Firenze, oltre a una specializzazione in Finance e General Management alla Sda Bocconi, ha arricchito la sua visione integrata e trasversale della gestione aziendale con esperienze formative e master internazionali a Bruxelles e a Londra. Gagliardi succede a Gilles Renacco, che ha ricoperto il ruolo di presidente del gruppo Servier in Italia da ottobre 2021 a settembre 2025.
Leggi tutto: Servier, Emilio Gagliardi nuovo presidente in Italia

(Adnkronos) - Ha compiuto oggi 70 anni MM Spa, la società multiservizi del Comune di Milano. Un traguardo importante per l’azienda nata il 6 ottobre 1955 con il nome di Metropolitana Milanese, con il compito di realizzare la prima linea metropolitana cittadina. La storia di MM è profondamente intrecciata con quella di Milano. La sua nascita fu resa possibile grazie anche al contributo diretto dei cittadini, che attraverso un prestito obbligazionario decisero di investire nella realizzazione della “rossa”. Un progetto visionario per l’epoca, che cambiò radicalmente il modo di vivere e muoversi nel capoluogo lombardo. Nel corso dei decenni, MM ha saputo evolversi e diversificare le proprie attività, trasformandosi in una realtà capace di prendersi cura globalmente della città, diventando oggi partner strategico per lo sviluppo urbano, la gestione delle reti e infrastrutture pubbliche, e la valorizzazione del suo patrimonio immobiliare.
“Siamo da sempre una risorsa di e per Milano - ha dichiarato Elio Franzini, presidente di MM Spa -, un esempio di come un’azienda pubblica possa innovare, crescere e affrontare nuove sfide mantenendo saldo il rapporto con la città e i cittadini. Celebrare oggi i nostri primi 70 anni significa guardare al futuro con ancora più responsabilità e visione. Siamo un’azienda che ha saputo trasformarsi da impresa di ingegneria a realtà multiservizio, capace di incidere in modo concreto sulla qualità della vita urbana. Il nostro obiettivo è continuare a progettare e gestire città più sostenibili, resilienti e inclusive, con al centro le persone e i territori”.
Oggi MM opera in settori chiave per il futuro delle città: infrastrutture complesse, ingegneria civile, rigenerazione urbana, gestione del Servizio Idrico Integrato e consulenza tecnica. Oltre ad aver contribuito alla nascita di tutte le 5 linee metropolitane, dal 2003 l’azienda gestisce il ciclo integrato dell’acqua di Milano, dalla captazione alla restituzione nell’ambiente e nell’agricoltura. Dal 2014 si prende cura del patrimonio di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale, mentre nel 2015 ha avuto un ruolo di primo piano nella preparazione delle opere per Expo.
“I settant’anni rappresentano un’importante tappa da celebrare – ha aggiunto l’amministratore delegato Francesco Mascolo -, ma ancor più il punto di partenza verso un futuro fatto di sfide da vincere per contribuire allo sviluppo della città e migliorare, con i nostri servizi, la vita dei cittadini. Oggi MM è una realtà pubblica che coniuga visione strategica e capacità operativa, un’azienda in grado di affiancare le istituzioni nella costruzione delle città di domani. La nostra forza risiede in un modello unico, che tiene insieme ingegneria e field operations, pianificazione urbana e gestione dei servizi, innovazione tecnologica e cura del patrimonio esistente. Questo approccio ci consente di intervenire in modo coordinato e tempestivo, costruendo soluzioni che mettono al centro i cittadini, i territori e il bene comune. Siamo orgogliosi del percorso fatto, ma ancora di più di ciò che oggi MM è diventata: una società benefit, che misura il proprio impatto non solo in termini economici, ma anche sociali e ambientali. Una comunità di quasi 1.500 persone che ogni giorno lavora con professionalità e passione per garantire servizi essenziali alla città”.
Negli ultimi anni, MM ha assunto nuove responsabilità nella gestione dei servizi pubblici comunali, ad esempio nel settore scolastico, prendendo in carico dal 2021 il patrimonio edilizio scolastico della città e, recentemente, con la gestione del verde. Non solo, è impegnata nella progettazione e realizzazione di opere utili a mitigare gli effetti del climate change. Un esempio è la vasca di laminazione per il fiume Seveso che ha protetto Milano da diverse esondazioni nel suo primo anno di esercizio.
Grazie all’esperienza accumulata nel campo dell’ingegneria, MM ha esteso la propria attività oltre i confini milanesi, operando su scala nazionale nella progettazione e riqualificazione di ecosistemi urbani. Anche al di fuori dei confini nazionali MM è coinvolta in progetti per la mobilità sostenibile. In occasione dei 70 anni sul sito dell’azienda è stata creata una pagina (MM Spa compie 70 anni | MM Spa) che raccoglie i documenti e le fotografie storiche che raccontano le origini e i primi passi nella realizzazione della metropolitana. Dai documenti sulla costituzione dell’azienda fino agli scatti che, attraverso i volti delle donne e degli uomini di MM, testimoniano l’impegno odierno nella cura della città.

(Adnkronos) - Un a donna italiana di 45 anni è stata uccisa a Formentera. La Guardia Civil sta indagando sull'omicidio, ha riferito il Diario de Ibiza, secondo cui gli inquirenti sospettano un caso di violenza di genere e che la donna sia stata accoltellata dal compagno a Es Pujols. La testata giornalistica locale specifica che entrambi sono italiani e residenti nell'isola, aggiungendo che la donna viveva da anni a Formentera con un figlio nato da una precedente relazione. "Non possiamo tollerare alcuna forma di violenza contro le donne", ha scritto oggi sui social media la governatrice regionale, Marga Prohens.
Il Consolato Generale d'Italia a Barcellona - a quanto si apprende - si mantiene in contatto con le autorità spagnole che stanno seguendo il caso e ha espresso massima vicinanza ai familiari della connazionale, mettendosi a disposizione per ogni possibile assistenza consolare.
Leggi tutto: Formentera, uccisa un'italiana di 45 anni: sospetti sul compagno

(Adnkronos) - Con le dimissioni annunciate oggi, Sebastien Lecornu diventa il Premier della Quinta Repubblica con meno giorni trascorsi a Matignon. Nominato da Emmanuel Macron il 9 settembre scorso, Lecornu non ha retto neanche un mese alla crisi politica in cui è precipitata la Francia dalle elezioni europee del giugno del 2024. Si tratta del governo più breve dal 1958.
Per trovare il secondo esecutivo meno 'duraturo' bisogna risalire al 1981 con il primo governo Mauroy (il sedicesimo governo francese durante la Quinta Repubblica e primo della presidenza Mitterrand) in carica 32 giorni. Stessa durata per il primo governo di François Fillon, nominato primo ministro il 17 maggio 2007 da un Nicolas Sarkozy appena insediato e dimissionario il 18 giugno successivo.
Nato l’11 giugno 1986 a Eaubonne, nel Val-d’Oise, Lecornu rappresenta una generazione di politici cresciuti tra le macerie dei partiti tradizionali. Entrato nell’Unione per un Movimento Popolare (Ump) a soli 16 anni, ha scalato rapidamente le gerarchie della destra gollista prima del grande salto nel campo macroniano nel 2017, anno in cui Emmanuel Macron è diventato presidente della Repubblica.
Il percorso politico del nuovo primo ministro inizia precocemente: a 19 anni diventa il più giovane assistente parlamentare dell’Assemblée Nationale, lavorando per il deputato dell’Eure Franck Gilard. La svolta arriva nel 2008 quando entra nell’équipe di Bruno Le Maire, all’epoca segretario di Stato agli Affari europei, diventando a 22 anni il più giovane consigliere ministeriale della Quinta Repubblica.
Nonostante la giovane età, Lecornu porta con sé un’esperienza di governo invidiabile: dal 2017 ha attraversato tutti i governi Macron, passando dalla Transizione ecologica alle Collettività territoriali, dall’Oltremare fino alla Difesa. Unico ministro, insieme a Rachida Dati, a conservare la carica dopo le turbolente legislative del 2024, ha dimostrato una capacità di sopravvivenza politica che ora Macron spera possa tradursi in un governo stabile.
La nomina di Lecornu non era stata casuale ma rappresentava una scommessa calcolata dell’Eliseo. Cresciuto politicamente all’ombra di Bruno Le Maire, l’ex ministro della Difesa ha rapporti strettissimi con il ministro della Giustizia Gérald Darmanin, del quale è stato testimone di nozze e padrino del figlio. Questi legami personali si traducono in una rete di relazioni che attraversa i confini partitici.
Alla Difesa, Lecornu ha fatto passare un budget di 413 miliardi di euro (+30%) ottenendo i voti sia del Rassemblement National che del Partito socialista. Un precedente che ha alimentato le speranze di Macron di vedere approvata una legge di bilancio che riduca il deficit dal 5,8% al 3% del Pil entro il 2026.


(Adnkronos) - Il premio Nobel per la Medicina o la Fisiologia 2025 è stato assegnato a Mary E. Brunkow, Fred Ramsdell e Shimon Sakaguchi per le loro "scoperte rivoluzionarie sulla tolleranza immunologica periferica, che impedisce al sistema immunitario di danneggiare l'organismo.
"Le loro scoperte hanno gettato le basi per un nuovo campo di ricerca e stimolato lo sviluppo di nuovi trattamenti, ad esempio per il cancro e le malattie autoimmuni", recita la motivazione. Ad annunciare i vincitori dal Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia, è stato il segretario generale dell'Assemblea dei Nobel, Thomas Perlman. I tre scienziati si divideranno 11 milioni di corone svedesi, lo stesso ammontare degli ultimi 2 anni, pari a circa 1 milione di euro.
Nel nostro sistema immunitario c'è un servizio di 'security' che fa sì che le cellule immuni non sbaglino obiettivo attaccando il nostro stesso organismo. Queste guardie di sicurezza sono le cellule T regolatrici e a scoprirle sono stati Brunkow, Ramsdell e Sakaguchi. "Le loro scoperte sono state decisive per comprendere il funzionamento del sistema immunitario e il motivo per cui non tutti sviluppiamo gravi malattie autoimmuni", afferma Olle Kämpe, presidente del Comitato per il Nobel.

(Adnkronos) - Il premio Nobel per la Medicina o la Fisiologia 2025 è stato assegnato a Mary E. Brunkow, Fred Ramsdell e Shimon Sakaguchi per le loro "scoperte rivoluzionarie sulla tolleranza immunologica periferica, che impedisce al sistema immunitario di danneggiare l'organismo.
"Le loro scoperte hanno gettato le basi per un nuovo campo di ricerca e stimolato lo sviluppo di nuovi trattamenti, ad esempio per il cancro e le malattie autoimmuni", recita la motivazione. Ad annunciare i vincitori dal Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia, è stato il segretario generale dell'Assemblea dei Nobel, Thomas Perlman. I tre scienziati si divideranno 11 milioni di corone svedesi, lo stesso ammontare degli ultimi 2 anni, pari a circa 1 milione di euro.
Nel nostro sistema immunitario c'è un servizio di 'security' che fa sì che le cellule immuni non sbaglino obiettivo attaccando il nostro stesso organismo. Queste guardie di sicurezza sono le cellule T regolatrici e a scoprirle sono stati Brunkow, Ramsdell e Sakaguchi. "Le loro scoperte sono state decisive per comprendere il funzionamento del sistema immunitario e il motivo per cui non tutti sviluppiamo gravi malattie autoimmuni", afferma Olle Kämpe, presidente del Comitato per il Nobel.


(Adnkronos) - Martin Scorsese, uno dei registi più iconici del cinema mondiale, ha rivelato un lato inedito della sua giovinezza: da ragazzo sognava di diventare sacerdote, "ma poi qualcosa è andato storto". Un sogno sfumato tra tentazioni adolescenziali e una crescente consapevolezza della complessità della vita. La sorprendente confessione arriva nella nuova docuserie "Mr. Scorsese", prodotta da Apple TV+ e presentata in anteprima a New York.
"I primi mesi andava tutto bene", racconta Scorsese nella serie, riferendosi al suo ingresso in un seminario propedeutico alla vita sacerdotale. "Ma poi è successo qualcosa. Ho iniziato a rendermi conto che il mondo stava cambiando... Ho scoperto il sentimento dell'attrazione, la possibilità di innamorarsi". Non che sia successo subito qualcosa di concreto, precisa il regista: "Erano solo sensazioni, ma abbastanza forti da farmi capire che la vita era molto più complicata di quanto pensassi". E quel percorso, che all'inizio sembrava spirituale, si è presto scontrato con la realtà.
Secondo il racconto della docuserie, Scorsese frequentò da bambino la messa nella cattedrale di St. Patrick a New York e seguì corsi di catechismo fino all'adolescenza. Il passo verso il seminario fu naturale. Ma il suo carattere irrequieto non passò inosservato: "Chiamarono mio padre e gli dissero: 'Portatelo via. Si è comportato male'", racconta oggi con un sorriso il regista di "Taxi Driver"". Cosa intendesse per "comportarsi male", non è stato chiarito. Ma un amico d'infanzia, Joe Morales, ricorda: "Aveva già un grande occhio per le donne". Scorsese, oggi 82 anni, non ha mai nascosto il suo rapporto complesso con la fede, spesso riflesso nei suoi film, da "L'ultima tentazione di Cristo" a "Silence". La vocazione religiosa, anche se mai compiuta, ha lasciato un'impronta profonda nella sua visione artistica. E forse, se non fosse successo quel famoso "qualcosa", il mondo avrebbe perso uno dei suoi più grandi registi. (di Paolo Martini)
Leggi tutto: Martin Scorsese: "Da bambino volevo diventare prete, ma poi qualcosa è andato storto"

(Adnkronos) - Stefano De Martino tallona Gerry Scotti negli ascolti tv di domenica 5 ottobre. Nell'access prime time si è infatti registrato un testa a testa tra 'La Ruota della Fortuna' su Canale 5, con 4.765.000 spettatori e il 24.7% di share, e 'Affari Tuoi' su Rai1, con 4.715.000 spettatori e il 24.5%. E' la prima volta, dall'inizio della nuova stagione tv, che il game di Rai1 si avvicina così tanto a quello di Canale 5.
Leggi tutto: Ascolti tv domenica 5 ottobre, testa a testa tra Gerry Scotti e Stefano De Martino


(Adnkronos) - Addio a Kimberly Hébert Gregory. L'attrice statunitense, nota per i suoi ruoli in serie di successo come 'Vice Principals', 'Grey's Anatomy', 'The Big Bang Theory' e 'Better Call Saul', è morta a 52 anni. La notizia è stata confermata dall'ex marito, l'attore Chester Gregory, in un post su Instagram. Le cause del decesso non sono state rese note.
Nata a Houston il 7 dicembre 1972, Kimberly Hébert Gregory aveva costruito una carriera tra cinema e televisione. Il ruolo che l'ha resa celebre al grande pubblico è stato quello della preside Belinda Brown nella dark comedy 'Vice Principals' (2016-17) targata Hbo, accanto a Danny McBride e Walton Goggins. Proprio quest'ultimo ha voluto renderle omaggio sui social definendola "una delle migliori con cui abbia mai lavorato" e "una professionista vera".
Tra gli altri titoli in cui è apparsa figurano 'Kevin (Probably) Saves the World', 'Barry', 'The Chi', 'Devious Maids', 'Brooklyn Nine-Nine', 'Medical Police', 'Genius' e 'The Act'. Ha recitato anche nel film 'Five Feet Apart' e ha prestato la voce in serie animate come 'Craig of the Creek' e 'Jessica’s Big Little World'. Il suo debutto in tv risale al 2007 nella serie 'The Black Donnellys', mentre nello stesso anno apparve al cinema in 'Manuale di infedeltà per uomini sposati' con Chris Rock. L'attrice Busy Philipps, sua collega in 'Vice Principals', ha scritto sui social: "Era una luce e una forza. Ci mancherà tantissimo". (di Paolo Martini)

(Adnkronos) - Il primo ministro francese Sébastien Lecornu si è dimesso e il presidente Emmanuel Macron ha accettato le dimissioni. Lo ha reso noto la presidenza francese.
Macron aveva nominato Lecornu premier il mese scorso, ma la formazione del governo, sostanzialmente invariata, da lui presentata ieri sera, è stata accolta con aspre critiche da tutto lo spettro politico. "Non ci sono le condizioni" per governare, ha dichiarato il premier dimissionario dopo aver rimesso il suo mandato nelle mani del presidente.
Il presidente di Rn Jordan Bardella chiede a Macron di sciogliere l'Assemblea nazionale dopo le dimissioni di Lecornu. "Non ci può essere stabilità ritrovata senza un ritorno alle urne e senza lo scioglimento dell'Assemblea nazionale", ha dichiarato Bardella.
Il leader della France Insoumise Jean-Luc Melenchon sollecita "l'esame immediato" della mozione per la destituzione del presidente Macron presentata da 104 deputati.
Mentre l'ex premier Michel Barnier, riferisce Bfmtv, ha lanciato "un appello alla calma" e ha invitato a "pensare ai francesi". Barnier è intervenuto prima di una riunione dei Républicains.

(Adnkronos) - Il presidente francese Emmanuel Macron ha accettato le dimissioni del primo ministro Sébastien Lecornu. Lo ha reso noto la presidenza francese. Macron aveva nominato Lecornu premier il mese scorso, ma la formazione del governo, sostanzialmente invariata, da lui presentata ieri sera, è stata accolta con aspre critiche da tutto lo spettro politico.
Leggi tutto: Francia, il primo ministro Lecornu si è dimesso

(Adnkronos) - L'Ucraina accusa la Russia di aver attaccato nella notte una delle infrastrutture energetiche nella regione di Chernihiv e le autorità locali denunciano blackout. L'operatore Chernihivoblenergo ha segnalato l'episodio su Telegram, come riporta Ukrinform. "Nella notte - hanno riferito - il nemico ha attaccato la zona di Ichnianshchyna. Purtroppo siamo di nuovo di fronte a un attacco diretto contro un'infrastruttura energetica". Le autorità assicurano che sono già iniziati i lavori per il ripristino della fornitura.
Un attacco ucraino ha invece danneggiato gli impianti energetici e interrotto la fornitura di energia nella città russa di Belgorod secondo quanto riferito dal governatore Vyacheslav Gladkov, secondo cui circa 40.000 abitanti sono rimasti senza elettricità dopo il raid, che ha causato danni ingenti in sette comuni. "Abbiamo ascoltato un rapporto dei funzionari dell'energia sulla natura dei danni causati dal bombardamento notturno di Belgorod. Abbiamo danni significativi", ha affermato. "L'entità dei lavori sarà significativa".
Le forze di difesa aerea russe hanno distrutto 251 droni ucraini in territorio russo durante la notte. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca.

(Adnkronos) - "Permettetemi di lanciare da qui un grido di allarme e lo faccio come Procuratore generale di Palermo. Molte volte si è detto che, prima, nei salotti buoni di Palermo si diceva che la mafia è una invenzione. Io sono molto preoccupata, perché io oggi sento, anche da voci autorevoli, l’affermazione ‘la mafia non esiste più’ ‘la mafia è sconfitta’. Questa è una favoletta che non fa onore e quei morti, a Falcone e Borsellino e tutte le altre vittime". E' l'allarme lanciato dal Procuratore generale di Palermo Lia Sava, intervenendo sull'isola dell'Asinara al convegno organizzato dall'Anm sezionale di Sardegna per ricordare i giudici Falcone e Borsellino, 40 anni dopo il loro arrivo sull'isola per scrivere l'ordinanza sentenza del Maxiprocesso a Cosa nostra. Tra i presenti, Diego Cavaliero, il pm amico di Borsellino, e Rino Germanà, il poliziotto che scampò all’attentato mafioso nel 1992, e altri due sopravvissuti alle stragi: Giovanni Paparcuri e Giuseppe Costanza. Una due giorni con tanti nomi illustri della magistratura sarda e palermitana.
Per Anm, oltre all'organizzatore Andrea Vacca, hanno partecipato il segretario generale Rocco Maruotti, il componente della Giunta Giuseppe Tango e il presidente della commissione Legalità Gaspare Sturzo. Tra gli ospiti il procuratore generale di Cagliari Luigi Patronaggio, il procuratore di Cagliari Rodolfo Sabelli, Fernando Asaro, procuratore della Repubblica a Marsala e Antonio Balsamo, sostituto procuratore generale della Corte di cassazione. Ma anche Alessandra Camassa, Presidente del Tribunale di Trapani. E ‘ intervenuto anche il magistrato Pietro Grasso. Hanno inviato i loro videomessaggi il procuratore generale della Cassazione Pietro Gaeta, il procuratore nazionale Antimafia Giovanni Melillo, del procuratore della Repubblica di Palermo Maurizio de Lucia.
Lia Sava nel suo intervento ha spiegato: "Abbiamo sconfitto i corleonesi, questo sicuramente, ma Cosa nostra esiste. E' viva e vegeta, Cosa nostra ha scelto la strategia della sommersione. Fa affari internazionali, di dimensioni inimmaginabili. Ormai è difficile distinguere economia legale, ed economia illegale- aggiunge - perché reinvestono nei proventi di sostanze stupefacenti, eppure io sento da troppe voci, anche autorevoli, ‘vabbè sono sconfitti’. Non vorrei che, mentre noi ci perdiamo a discutere su massimi sistemi, ci sono organizzazioni criminali di stampo mafioso che fanno affari tra di loro e che giocano su questa miopia". E conclude: "Purtroppo miopia che sento anche da voci autorevoli. Mi auguro che in luoghi come questi, adesso si mantenga viva l’attenzione su questo fenomeno”. (dall'inviata Elvira Terranova)
Leggi tutto: Mafia, l'allarme del Pg Sava: "La voce che è sconfitta è una favoletta"
Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
Sarda News - Notizie in Sardegna
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Per proporre i tuoi feed o un contenuto originale, scrivici a info@sardanews.it
Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM
o su Facebook https://www.facebook.com/sardanotizie