(Adnkronos) - Vent’anni più tardi, alla vigilia dal 2 giugno – Festa della Repubblica - e dalla conclusione del giro del mondo dello storico veliero della Marina Militare, Sandro Di Tuccio, infermiere, 53 anni, componente della Commissione d’Albo Infermieri della Fnopi e presidente dell’Ordine di Macerata, racconta cosa significa essere infermiere militare e, soprattutto, cosa vuol dire svolgere la professione su una nave che gira il globo e ha pochissimi contatti con la terra ferma. Arruolatosi nel 1991, finito il liceo, Di Tuccio si è diplomato infermiere e subito ha iniziato l’esperienza della navigazione fino a quando, nel 2001, è salito a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci, all’interno dell’équipe sanitaria composta da quattro infermieri e tre medici di cui un chirurgo e un anestesista.
"Il giro del mondo è durato un anno. A bordo c’erano circa 450 persone. Io mi occupavo sia dalla parte infermieristica sia dalla parte della patologia clinica, perché – racconta l’infermiere – ognuno di noi aveva una doppia specializzazione. L’Amerigo Vespucci è una nave che non permette l’atterraggio per gli elicotteri, quindi, nelle lunghe traversate c’è bisogno di personale pronto a fronteggiare qualsiasi emergenza. Nella traversata da Honolulu alla Polinesia, siamo stati 47 giorni nell’Oceano Pacifico: qui nessuno poteva raggiungerti prima di 10 ore. All’interno del veliero, ci sono una sala operatoria, uno studio radiologico e uno di patologia clinica. Mi è capitato di dover gestire con i colleghi un principio di appendicite e un piccolo intervento chirurgico, ma l’attività ordinaria era quotidianamente concentrata su traumi, interventi di sutura e ingessatura, visto che l’equipaggio era costantemente impegnato in attività manuali".
Tra i ricordi indelebili, Di Tuccio colloca "di sicuro la partenza, è struggente. È un’esperienza bellissima ma difficilissima. Nel mio caso lasciavo i miei figli piccoli e in alcuni periodi di navigazione ho trascorso 40 giorni senza poter comunicare, nemmeno con il satellitare: ero in mezzo al mare e vivevo in un limbo". Un aspetto, questo, che può dirottare verso altre carriere professionali. Insieme ad altre criticità. "La maggiore – spiega Di Tuccio -, ad oggi, è rappresentata dal mancato riconoscimento dal grado di ufficiale, cui hanno diritto, ad esempio, farmacisti e psicologi. Abbiamo infermieri laureati e con dottorato di ricerca ancorati al ruolo di maresciallo, nonostante in tutto il mondo vengano riconosciuti ufficiali. È un problema che va risolto perché chiaramente scoraggia i colleghi a intraprendere la carriera o li spinge a lasciarla. Ed è veramente un peccato, perché può donarti tantissimo, sia umanamente che professionalmente".
"Far parte dell’equipaggio della nave più bella del mondo, rappresenta un privilegio enorme e ti rende fiero ogni giorno di quello che fai. Qui sono nate amicizie fraterne e legami indissolubili e ho vissuto esperienze che oggi caratterizzano il mio approccio alla professione. Mi porto dietro un senso del dovere profondo e la capacità di trovare sempre una soluzione, anche quando sei solo" conclude.
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(Adnkronos) - Con oltre 55mila nuovi casi diagnosticati ogni anno e 52mila italiane che convivono con una neoplasia metastatica, il tumore al seno è il più diffuso non solo fra le donne, ma nell’intera popolazione del nostro Paese. Nonostante i molti progressi fatti resta la prima causa di morte per cancro in tutto il mondo fra le donne. Tuttavia, buone notizie arrivano dall’Asco 2025 dove oggi sono stati illustrati i risultati positivi dello studio di fase 3 Serena-6. Gli esiti dello studio hanno evidenziano che camizestrant di AstraZeneca in combinazione con un inibitore delle chinasi ciclina-dipendenti (Cdk) 4/6 (palbociclib, ribociclib o abemaciclib) ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante della sopravvivenza libera da progressione (Pfs). Lo studio ha valutato il passaggio alla combinazione con camizestrant rispetto alla prosecuzione del trattamento standard con un inibitore dell'aromatasi (AI) (anastrozolo o letrozolo) in combinazione con un inibitore di Cdk4/6 nel trattamento di prima linea di pazienti con carcinoma mammario avanzato positivo per i recettori ormonali (Hr) e negativo per Her2, il cui tumore presenta una mutazione emergente di Esr1. Questi risultati presentati nella sessione plenaria del Congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology a Chicago (abstract #LBA4) saranno pubblicati contemporaneamente nel The New England Journal of Medicine.
I risultati hanno mostrato che la combinazione con camizestrant ha ridotto il rischio di progressione di malattia valutata dallo sperimentatore o di morte del 56% rispetto al trattamento standard. La Pfs mediana è stata di 16,0 mesi per le pazienti passate alla combinazione con camizestrant rispetto a 9,2 mesi per il braccio di confronto. È importante sottolineare che è stato osservato un beneficio coerente in Pfs con tutti gli inibitori di Cdk4/6 e nei sottogruppi clinicamente rilevanti dello studio, inclusa l'analisi per età, etnia, regione geografica, tempo di rilevamento della mutazione Esr1 e tipo di mutazione Esr1.
La combinazione con camizestrant è stata anche associata a un significativo ritardo nel tempo di deterioramento della qualità di vita: in un endpoint esploratorio, la combinazione con camizestrant ha ridotto il rischio di deterioramento dello stato di salute globale e della qualità di vita del 47% rispetto alla combinazione conl’inibitore dell’aromatasi (Ai). Il tempo mediano al peggioramento dello stato di salute globale è stato di 23,0 mesi nelle pazienti trattate con la combinazione concamizestrant, rispetto a 6,4 mesi nelle pazienti che hanno continuato il trattamento con la combinazione con l’inibitore dell’aromatasi (Ai) (Eortc Qlq-C30). La combinazione con camizestrant ha anche ritardato il tempo al peggioramento del dolore rispetto alla combinazione con Ai.
I dati relativi agli endpoint secondari chiave, il tempo alla seconda progressione di malattia (Pfs2) e la sopravvivenza globale (Os), non erano ancora maturi al momento di questa analisi ad interim. Tuttavia, è stata osservata una tendenza verso un beneficio prolungato del trattamento con camizestrant, in base alla Pfs 2 (Hr 0,52; Ic al 95%). Lo studio continuerà a valutare Os, Pfs2 e altri principali endpoint secondari.
"In Italia vivono circa 52mila donne con tumore della mammella metastatico - afferma Giampaolo Bianchini, professore associato e responsabile del Gruppo mammella dell’Irccs Ospedale San Raffaele, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano -.Circa il 70% di queste pazienti ha un tumore con espressione del recettore estrogenico (chiamato Er o Esr1) ed è negativo per l’espressione della proteina Her2. La prima linea di trattamento in caso di tumori 'endocrino sensibili', circa il 60% di queste pazienti, è estremamente efficace e ben tollerata, consentendo di raggiungere una mediana di sopravvivenza superiore a 5 anni, con molte pazienti che superano i 10 anni. Purtroppo però, dopo un’iniziale risposta, il tumore trova il modo di crescere nuovamente. Il meccanismo di resistenza più frequente, in circa il 45% dei casi, è una mutazione a carico del recettore estrogenico Esr1. Camizestrant è una terapia ormonale di nuova generazione, appartenente alla classe di farmaci chiamata Serd, che porta alla potente degradazione selettiva del recettore degli estrogeni".
Il "farmaco - aggiunge Bianchini - che ha una eccellente tollerabilità, ha già dimostrato nello studio Serena-2 di essere estremamente efficace nel far regredire i tumori che alla progressione clinica dimostrano di avere acquisito questa alterazione molecolare. Lo studio Serena-6 aveva l’obiettivo di dimostrare che il paradigma oncologico adottato negli ultimi 40 anni, cioè il cambio di terapia quando un farmaco clinicamente non funziona più, non è il modo migliore di curare le pazienti, testando l’ipotesi rivoluzionaria che il cambio di terapia debba invece essere anticipato al momento in cui il tumore comincia a sviluppare questo meccanismo di resistenza, cercandolo tramite un semplice prelievo di sangue detto biopsia liquida".
"Lo studio Serena-6 - sottolinea Alberto Zambelli, professore associato di Oncologia all’Università degli Studi di Milano-Bicocca e Direttore dell’Oncologia dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo - dimostra che il passaggio da un inibitore dell'aromatasi a camizestrant in combinazione con uno qualsiasi dei tre inibitori di Cdk4/6, dopo la comparsa di una mutazione Esr1, ha più che dimezzato il rischio di progressione di malattia o di morte e ha ritardato in modo consistente il peggioramento della qualità della vita. In questo modo, è possibile prolungare in modo significativo il beneficio clinico della prima linea, trattando la resistenza in via di sviluppo, prima che causi la progressione di malattia e il peggioramento della qualità di vita. Lo studio può guidare un cambio di paradigma e ridefinire l’approccio alla farmaco-resistenza in questo tipo di tumore. Per la prima volta, la strategia terapeutica non viene modificata al momento della progressione clinica e radiologica, ma al momento della ‘progressione molecolare’, con l’obiettivo di interferire precocemente con un noto meccanismo di resistenza, la mutazione di Esr1. In questo modo, si passa da un approccio reattivo, rappresentato dall’impiego del Serd orale in seconda linea, a uno proattivo, cioè all’introduzione precoce del Serd orale, camizestrant, alla comparsa della mutazione di Esr1, prima della progressione di malattia".
"Come primo studio registrativo a dimostrare il valore clinico del monitoraggio del Dna tumorale circolante per individuare l'emergere di una resistenza e modificare precocemente la terapia, Serena-6 sta ridefinendo il paradigma clinico del tumore al seno - dichiara Susan Galbraith, Vicepresidente Esecutivo, Oncology Haematology R&D, AstraZeneca -. Camizestrant è il primo e unico degradatore selettivo del recettore degli estrogeni (Serd) orale di nuova generazione e antagonista completo del recettore degli estrogeni a dimostrare un beneficio in prima linea in combinazione con gli inibitori Cdk4/6 approvati, e questi risultati supportano il suo potenziale come nuova terapia endocrina standard nel trattamento del tumore del seno Hr-positivo".
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(Adnkronos) - "Onore ai trionfatori della Champions 2025. Non ci hanno battuti, ci hanno travolti dal primo all'ultimo minuto, con un gioco superiore, una determinazione superiore, una classe superiore. L'Inter finisce nel peggiore dei modi una cavalcata europea che è stata esaltante". Con queste parole, affidate a Facebook, il giornalista Enrico Mentana ha commentato la sconfitta dell'Inter in finale di Champions contro il Psg.
"Sarebbe da stupidi - ha scritto Mentana, noto tifoso nerazzurro - nascondere la catastrofe di ieri sera, sarebbe da stupidi dimenticare come siamo arrivati a contenderci la coppa col Psg. Come sempre in questi casi abbiamo reso felice chi vive delle sconfitte altrui, e ci siamo sentiti ancora più uniti a chi ha la nostra stessa passione, e i nostri stessi colori. Ai secondi dedico a un abbraccio, ai primi il tasto "elimina i commenti", per togliere questo spazio alla loro schadenfreude (termine tedesco che indica il "piacere provocato dalla sfortuna altrui")".
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(Adnkronos) - Clan che agiscono come milizie armate nella Striscia di Gaza, saccheggiano i magazzini per sequestrare cibo con la forza e sparano per proteggersi da Hamas. Sono i clan emergenti nell'enclave palestinese, che si stanno affermando sfidando l'autorità di Hamas, secondo alti funzionari delle Idf citati dal sito di notizie israeliano Walla.
Alcune fonti hanno riferito al sito saudita 'Al Hadath' che Hamas ha perso il controllo della sicurezza sulla Striscia di Gaza, aggiungendo che ladri e bande armate sequestrano aiuti, saccheggiano case e terrorizzano i residenti.
In realtà l'influenza di questi clan è precedente all'attuale conflitto ed è radicata in reti di contrabbando che trafficano armi, droga, sigarette e prodotti elettronici provenienti da Egitto e Israele. Nel corso degli anni, Hamas ha raggiunto accordi con alcuni di questi clan, arrivando talvolta a collaborare con loro.
Il più influente sembra essere il clan Abu Shabab, guidato da Yasser Abu Shabab della famiglia Tarabin. Dopo essere stato espulso da Rafah, il clan ha operato con aggressività nel nord e nel sud della Striscia di Gaza. Fonti palestinesi indicano che il gruppo Abu Shabab si occupa sia di proteggere i convogli di aiuti umanitari, sia di saccheggiarli. Hamas ha accusato il clan di collaborare con Israele.
Un altro clan influente è quello di Dughmush, noto anche come Dajmash, proveniente da Tel al-Hawa e al-Sabra a Gaza City. Questo clan era già coinvolto nel rapimento del caporale israeliano Gilad Shalit ed è stato protagonista di violenti scontri con Hamas. Il suo leader è stato ucciso lo scorso anno, accusato di legami con Israele.
Fonti della sicurezza citate dal Jerusalem Post affermano che la maggior parte di questi clan è motivata dal desiderio di potere e ricchezza piuttosto che dall'ideologia. In questo momento stanno sfruttando la posizione indebolita di Hamas per espandere la propria influenza.
Tra gli altri c'è il clan Abu Tir, che operava a Khan Yunis ed era specializzato nel contrabbando dal Sinai. Quindi il clan Al Kashk, con sede a Gaza City, strettamente legato ai centri di autorità locali. Poi il clan Abu Risha, attivo a Rafah e legato a gruppi salafiti, il clan Shawish, relativamente piccolo, ma attivo a Gaza. Infine il clan Baraka, affiliato ad al-Fatah e operante principalmente a Gaza City.
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(Adnkronos) - Ogni anno oltre 14mila italiani ricevono una diagnosi di tumore allo stomaco, ma la malattia è in uno stadio iniziale in meno del 20 per cento dei casi. Dall’annuale congresso dell’American Society of Clinical Oncology in corso a Chicago arrivano buone notizie sui farmaci che prolungano la sopravvivenza anche nello stadio precoce di questa neoplasia. Secondo i risultati dello studio di fase 3 Matterhorn - presentato ad Asco 2025 nella sessione plenaria e pubblicato su The New England Journal of Medicine - seguire una chemioterapia associata a immunoterapia con il farmaco durvalumab di AstraZeneca, prima dell’intervento, riduce il rischio di progressione della malattia, di recidiva e di morte del 29%. Lo studio per la prima volta dimostra che nel carcinoma dello stomaco localizzato aggiungere l’immunoterapico all’approccio chemioterapico standard Flot (fluorouracile, leucovorina, oxaliplatino e docetaxel) migliora in maniera significativa la sopravvivenza libera da eventi (Efs).
I pazienti sono stati trattati con durvalumab neoadiuvante in combinazione con chemioterapia prima dell'intervento chirurgico, seguito da durvalumab adiuvante in combinazione con chemioterapia, e infine con durvalumab in monoterapia. Lo studio ha valutato questo regime rispetto alla sola chemioterapia perioperatoria nei pazienti con tumore gastrico e della giunzione gastroesofagea (Gej) resecabile, in stadio iniziale e localmente avanzato (stadi II, III, IV A).
"La chirurgia rappresenta il trattamento principale ad intento curativo nei pazienti con tumore dello stomaco e della giunzione gastro-esofagea in stadio non metastatico– afferma Lorenzo Fornaro, oncologo dell’Unità di Oncologia Medica 2, Aou Pisana -. L’elevato tasso di recidive loco-regionali o a distanza dopo il trattamento chirurgico esclusivo ha portato a sviluppare un approccio multimodale nella malattia operabile, basato sull’impiego della chemioterapia perioperatoria con il regime Flot, che attualmente rappresenta lo schema di riferimento in questo setting". Nello "studio Matterhorn – continua Fornaro - nel tumore gastrico o della giunzione gastro-esofagea operabile, l’aggiunta dell’immunoterapia con durvalumab al regime chemioterapico Flot, prima e dopo la chirurgia, aveva già evidenziato un aumento significativo del tasso di risposta patologica rispetto a solo Flot. I nuovi dati dello studio, presentati a Chicago, dimostrano risultati significativi in termini di sopravvivenza libera da eventi, con un trend positivo anche nella sopravvivenza globale. È la prima volta che, grazie all’immunoterapia, vengono ottenuti questi benefici nella malattia operabile. Va evidenziato anche il buon profilo di tollerabilità del regime perioperatorio a base di durvalumab, che non ha compromesso la possibilità di sottoporsi alla chirurgia. Sulla base dei dati di Matterhorn, questo nuovo approccio terapeutico dovrebbe diventare il nuovo standard di cura in questo setting".
"Nel 2024, in Italia, sono stati stimati circa 14.100 nuovi casi di carcinoma gastrico - spiega Carmine Pinto, direttore dell’Oncologia dell’Ausl-Irccs di Reggio Emilia -. È una neoplasia aggressiva con una prognosi particolarmente infausta, per l’elevato tasso di recidive, anche dopo la chirurgia radicale con intento curativo, e per la frequente presentazione in fase avanzata. Da qui l’importanza di nuove opzioni nella malattia operabile, come il regime perioperatorio a base di durvalumab".
La presa in carico delle persone con tumore dello stomaco "richiede, a partire dalla diagnosi, un approccio multidisciplinare, che può ottimizzare il programma terapeutico, e quindi migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti – sottolinea Pinto -. In particolare, in questo setting è fondamentale il riferimento a centri di riferimento per questa patologia sia per volumi che per la disponibilità di team multidisciplinari di esperti in questa patologia. È indispensabile, pertanto, in quest’ambito un’appropriata stadiazione della neoplasia, che permette di programmare la terapia peri-operatoria e la chirurgia, definendo l'estensione della neoplasia, il coinvolgimento dei linfonodi e l’eventuale presenza di metastasi. Una corretta stadiazione prevede l’imaging radiologica, l’ecoendoscopia e, quando richiesto, anche una valutazione laparoscopica. Inoltre, è fondamentale che siano sempre offerti al paziente una valutazione dello stato nutrizionale e piani dietetici, che permettono di sottoporre il paziente al trattamento programmato nelle migliori condizioni cliniche. Le persone colpite da tumore dello stomaco, infatti, possono presentare problematiche nutrizionali, anche rilevanti, già dalle prime fasi della malattia. Dopo la chirurgia demolitiva fornire corrette indicazioni sulle abitudini nutrizionali e sulla dieta da seguire permette poi di mantenere quotidianamente una buona alimentazione, con un significativo impatto positivo sul peso corporeo e sulla qualità di vita".
"Questo regime perioperatorio basato sull'immunoterapia – dichiara Cristian Massacesi, Chief Medical Officer e Oncology Chief Development Officer, AstraZeneca - ha il potenziale di cambiare il paradigma clinico nel tumore gastrico e della giunzione gastroesofagea in fase precoce, grazie alla riduzione di quasi un terzo del rischio di progressione, recidiva o morte e all’importante trend di miglioramento della sopravvivenza. Come terzo studio positivo sul trattamento perioperatorio con durvalumab in diversi tipi di tumore, lo studio Matterhorn valida ulteriormente questo approccio e sottolinea il nostro impegno nell’offrire nuove terapie nelle fasi precoci della malattia, dove le possibilità di guarigione sono maggiori".
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(Adnkronos) - "Ieri il Psg ha completamente asfaltato l'Inter, non ci si può attaccare a nulla. Gli avversari sono stati nettamente superiori, il risultato è giusto e anzi, poteva essere anche più ampia la differenza, l'Inter ha tirato solo due volte in tutta la partita". Paolo Bonolis, conduttore televisivo e tifoso interista, ha commentato così all'Adnkronos la finale di Champions League persa 5-0 contro il Paris.
"I nerazzurri hanno sbagliato completamente l'approccio, forse alcuni giocatori erano preoccupati di dover vincere per forza un trofeo questa stagione ma per noi tifosi è incomprensibile la prestazione di ieri. Molto bravo Luis Enrique che ha preparato benissimo la gara, ripartivano velocemente, anche dalla difesa, ma soprattutto non ci hanno fatto giocare, portando Acerbi a essere l'unico libero di impostare. Non proprio il suo ruolo. La stagione? Per me non è assolutamente fallimentare, fa parte del gioco vincere o perdere ma è importante esserci e arrivare a giocarsi partite importanti. La grossa delusione per quest'anno non è tanto la finale di ieri, perché l'Inter è arrivata a giocarsi un titolo così importante senza avere una rosa importante come quelle di Barcellona, Bayern, Real Madrid e Psg. Per questo, secondo me Inzaghi ha fatto un miracolo, però abbiamo buttato via il campionato. Potevamo vincerlo".
Bonolis ha poi parlato dell'allenatore: "Simone Inzaghi per me è un ottimo allenatore, non so che cosa deciderà di fare ma spero rimanga. Come tutti gli ottimi allenatori, però, ha bisogno di una rosa competitiva e completa per competere su tutti i fronti. Ieri, come per tutta la stagione, abbiamo avuto solo due attaccanti affidabili, Lautaro e Thuram. Quest'anno l'argentino è andato in difficoltà nella prima parte di stagione perché non si è mai riposato dopo gli impegni con l'Argentina, poi Thuram si è infortunato ma ha voluto comunque giocarle tutte arrivando malconcio nella parte finale di stagione. Per questi motivi penso che Arnautovic, Taremi e Correa non siano opzioni percorribili per raggiungere i traguardi che si volevano raggiungere questa stagione".
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(Adnkronos) - La Formula 1 torna in pista con il Gp di Spagna, sul circuito del Montmelò. Oggi, domenica 1 giugno, si corre alle 15 per il nono appuntamento del Mondiale. In pole position c'è la McLaren di Oscar Piastri, che partirà davanti al compagno di squadra Lando Norris e alla Red Bull del campione del mondo Max Verstappen. Quinta la prima Ferrari, con Lewis Hamilton. Settimo Charles Leclerc.
Il Gp di Spagna è visibile su Sky Sport Uno, Sky Sport F1, Sky Sport 4k e in streaming su Sky Go e Now. La gara sarà visibile anche in chiaro su Tv8, ma in differita (alle 18)
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(Adnkronos) - Simone Inzaghi via dall'Inter? Il tecnico nerazzurro non ha dato certezze dopo la finale di Champions persa contro il Psg, alimentando anche dubbi sul futuro immediato: “Se andrò negli Stati Uniti per il Mondiale? Ora non so rispondere a questa domanda”. Tutto dopo le parole distensive di Marotta: “Le nostre valutazioni su Inzaghi non cambiano. Una serata negativa non cancella il resto”.
Il punto di partenza va individuato nelle voci delle ultime settimane, che tornano attuali dopo il ko in finale di Champions con il Psg. Una disfatta che apre a molteplici scenari. Da un lato c’è l’Arabia Saudita, con l’offerta milionaria dell'Al Hilal impareggiabile per ogni club in Europa. Resta però viva la possibilità di continuare con l'Inter: Inzaghi ha un contratto fino al 2026, guadagna 6 milioni e mezzo più bonus e con i nerazzurri si tratterebbe ora di ricostruire un gruppo (anche vista l'età media avanzata della squadra).
La partita si gioca sulle motivazioni: dopo una stagione giocata a cento all'ora, ma chiusa senza titoli (con uno scudetto sfumato clamorosamente nel finale), il tecnico ritroverà la forza di mettersi in gioco? In questo, la società è stata chiara: c'è voglia di continuare con Inzaghi per il gran lavoro fatto in questi anni (con lui i nerazzurri hanno vinto tre Supercoppe Italiane, due Coppe Italia e lo scudetto della seconda stella) e a breve ci saranno discussioni. Alle porte c'è il Mondiale per Club negli Stati Uniti. L'Inter dovrà capire come affrontarlo.
Leggi tutto: Inter, i dubbi di Inzaghi: dall'offerta araba al rinnovo, le opzioni per il futuro
(Adnkronos) - L'Ucraina sta conducendo ''una operazione su larga scala'' per distruggere i bombardieri russi. Lo ha reso noto una fonte dei servizi di sicurezza ucraini (Sbu) spiegando che è stato condotto un attacco contro una base nella Siberia orientale a migliaia di chilometri dai confini dell'Ucraina.
"I servizi di sicurezza ucraini stanno conducendo un'operazione speciale su larga scala volta a distruggere i bombardieri nemici" lontano dalle linee del fronte in Russia, ha detto la fonte, aggiungendo che sono stati colpiti più di 40 aerei.
La stessa fonte ha affermato che un incendio è scoppiato presso l'aeroporto di Belaya, situato nella regione di Irkutsk, nella Siberia orientale, a oltre 4.200 chilometri dall'Ucraina.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha intanto annunciato che domani a Istanbul sarà presente una delegazione di Kiev per partecipare ai negoziati diretti con gli inviati russi. Su 'X', Zelensky ha scritto che ''la nostra delegazione sarà guidata da Rustem Umerov'', il ministro della Difesa ucraino.
Sottolineando che ''stiamo facendo tutto il possibile per proteggere la nostra indipendenza, il nostro Stato e il nostro popolo'', Zelensky ha spiegato di aver ''delineato i compiti a breve termine e ho anche definito le nostre posizioni in vista dell'incontro di lunedì (domani, ndr) a Istanbul''.
Zelensky ha sottolineato che ''il primo'' obiettivo è arrivare a ''un cessate il fuoco completo e incondizionato''. Quindi, ha scritto, ''secondo: il rilascio dei prigionieri. Terzo: il ritorno dei bambini rapiti''.
''Per stabilire una pace affidabile e duratura e garantire la sicurezza'' è necessaria ''la preparazione di un incontro al massimo livello'', ha poi scritto ancora, sottolineando la necessità di un incontro con il leader del Cremlino Vladimir Putin. ''Le questioni chiave possono essere risolte solo dai leader'', ha affermato.
Una delegazione russa è intanto partita per Istanbu. Lo riporta la Tass citando una fonte che afferma che "la delegazione negoziale è partita per Istanbul". Il ministro degli Esteri, Sergey Lavrov, ha detto che la delegazione guidata dal consigliere presidenziale Vladimir Medinsky è pronta a presentare all'Ucraina un memorandum su tutti i modi per superare le cause profonde della crisi, aggiunge ancora l'agenzia russa.
Dodici soldati ucraini sono intanto rimasti uccisi in un attacco missilistico russo che ha colpito un campo di addestramento. Lo rendono noto le forze armate ucraine. "Oggi, primo giugno, il nemico ha lanciato un attacco missilistico sull'area di una delle unità di addestramento dell'esercito ucraino", si legge in una dichiarazione in cui si specifica che vi sono oltre 60 feriti.
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(Adnkronos) - I livelli di glicemia nel sangue potrebbero predire la prognosi dei pazienti con melanoma metastatico in trattamento con l’immunoterapia. Se infatti la glicemia è alta, anche in assenza di diabete, la prognosi è peggiore e la sopravvivenza alla malattia si dimezza. A fare luce su questa associazione è uno studio condotto da Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli, presentato in occasione del meeting annuale dell’American Society of Clinical Oncology (Asco), in corso a Chicago. “Con la scoperta del ruolo della glicemia nei pazienti con melanoma potremmo aver individuato un nuovo potenziale marcatore prognostico che ci consentirebbe di migliorare la risposta dei pazienti ai trattamenti”, commenta Ascierto.
"Lo studio ha coinvolto 1079 pazienti non diabetici con melanoma metastatico trattati con gli inibitori dei checkpoint immunitari, trattamenti immunoterapici che mirano a eliminare i “freni” che impediscono al sistema immunitario di riconoscere ed attaccare il tumore. I ricercatori hanno misurato i livelli di glucosio nel sangue in tre momenti distinti nelle due settimane precedenti all’inizio del trattamento con l’immunoterapia, individuando come soglia il valore di 93.33 mg/dL - si legge nella nota - I risultati hanno mostrato che i pazienti con glicemia bassa hanno quasi il doppio della sopravvivenza globale mediana rispetto ai pazienti con glicemia elevata (27.7 mesi vs 14.5 mesi). Per quanto riguarda la sopravvivenza libera da progressione, i pazienti con glicemia bassa hanno registrato circa il 72% in più di tempo mediano senza progressione rispetto a quelli con glicemia elevata (7.4 mesi vs 4.3 mesi)".
“Dall'analisi dei biomarcatori è emersa un’associazione positiva tra glicemia e livelli elevati di Interleuchina-6 (IL-6), un noto biomarcatore dell'infiammazione – spiega Domenico Mallardo, Ricercatore presso Irccs Istituto Nazionale Tumori Fondazione G Pascale –. Inoltre, l’analisi di 95 campioni di RNA ha mostrato un’associazione tra glicemia e geni correlati all'attività infiammatoria e alla regolazione del ciclo cellulare”.
Le implicazioni di questo studio sono significative e potrebbero avere un impatto sulla gestione clinica dei pazienti non diabetici con melanoma metastatico in trattamento con l’immunoterapia. “Oltre al valore prognostico, la scoperta del ruolo della glicemia consente di identificare i pazienti non diabetici a maggior rischio di una risposta meno favorevole all’immunoterapia e di una progressione della malattia più rapida – sottolinea Ascierto –. Sebbene lo studio non abbia indagato i possibili effetti di interventi sulla glicemia, la forte associazione tra glicemia elevata e infiammazione suggerisce che la modulazione della glicemia potrebbe rappresentare una strategia per migliorare l'efficacia dell'immunoterapia. Ipotizziamo, infatti, che i pazienti potrebbero beneficiare di modifiche dello stile di vita e di interventi dietetici mirati ad abbassare la glicemia quando superiore alla soglia di 93.33 mg/dL”.
Non è escluso neanche lo sviluppo di nuovi approcci farmacologici. “L'associazione tra glicemia e geni legati all'infiammazione e alla regolazione del ciclo cellulare fornisce spunti preziosi per comprendere meglio i meccanismi molecolari attraverso cui la glicemia influenza la risposta all’immunoterapia e la progressione del tumore – conclude Ascierto –. Questo potrebbe portare allo sviluppo di nuovi bersagli terapeutici e terapie mirate. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi che confermino questi risultati e per valutare l’efficacia di eventuali interventi volti a modulare la glicemia in questo contesto. Se confermati, i nostri risultati potrebbero portare all'introduzione della valutazione della glicemia basale come parametro da considerare nella stratificazione del rischio e nella pianificazione terapeutica per i pazienti con melanoma metastatico in trattamento con l’immunoterapia".
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(Adnkronos) - Maurizio Gasparri ospite della prossima puntata di Pulp Podcast, il podcast di Fedez e Mr Marra. Ad annunciarlo è lo stesso Fedez al termine dell’ultima puntata del suo podcast che ha ripostato anche attraverso i suoi canali social.
"Nella prossima puntata ospite Maurizio Gasparri", dice il rapper. Quindi “non mi c….e il c…o che sono andato al congresso dei giovani di Forza Italia perché… l'ho fatto per voi”, scherza Fedez. Resta da vedere quali temi verranno affrontarsi durante l’intervista e quale sarà il tono del confronto.
"Sono consapevole che la mia presenza abbia creato indignazione. Non mi sono mai sottratto al confronto con persone che hanno idee diverse dalle mie", le parole di Fedez ieri dal palco del Congresso dei Giovani di Forza Italia. Il rapper è arrivato accolto dagli applausi (VIDEO). "Negli anni ho constatato che ogni volta che invito al podcast persone con posizioni di destra e la controparte di sinistra si rifiutano sempre di sedersi sul tavolo a dibattere. Questo è oggettivo".
"Oggi io non voterei nessuno", ha detto Fedez, che ha parlato anche del sindaco di Milano. "La cosa buona è che a Milano mancano due anni per cambiare sindaco e Beppe Sala non si può ricandidare, quindi questa è un'ottima notizia. Un sindaco influencer anche no", affermava il rapper.
Poi un riferimento a Michele Santoro e Marco Travaglio. "Io ho sentito Santoro dare l'onore delle armi a Berlusconi" dopo che è morto. "Quando io purtroppo vedo Marco Travaglio fare un libro su Berlusconi postumo e fare la promozione pulendo la sedia, ecco, quello mi sembra totalmente inutile, se non utile alle tasche di Marco Travaglio per racimolare qualche soldino in più - le parole di Fedez - E lo trovo veramente spiacevole" (VIDEO).
Leggi tutto: Fedez: "Gasparri ospite della prossima puntata del mio podcast"
(Adnkronos) - Jasmine Paolini viene superata in tre set da Elina Svitolina agli ottavi del Roland Garros e saluta il torneo parigino. L'ucraina vince in rimonta contro l'azzurra, numero 4 al mondo, con il punteggio di 4-6, 7(8)-6(6), 6-1 in due ore e 27 minuti, regalandosi i quarti di finale dove affronterà la vincente tra la numero 11 al mondo Elena Rybakina e la polacca Iga Swiatek, numero 5 del ranking Wta.
Paolini parte bene e vince il primo set in scioltezza in 50 minuti di gioco, poi nel secondo set cresce l'ucraina che gioca bene gli ultimi game, con la toscana in difficoltà sul piano fisico. L'ucraina le annulla tre match point e vince al tie-break il secondo set.
Nel terzo inizio complicato per Paolini, che va subito sotto 0-4 in 30'. Poi recupera un break di svantaggio, ma nulla da fare. Svitolina vince il match e vola ai quarti del Roland Garros.
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(Adnkronos) - Un uomo di 56 anni originario di Sant’Agata Bolognese è morto questa notte, poco dopo le 4, mentre si trovava a bordo della propria auto assieme alla moglie nei pressi di San Matteo della Decima, frazione di San Giovanni in Persiceto. La coppia di coniugi è stata travolta da una Bmw guidata da un 22enne magrebino che, assieme ad altri due connazionali, aveva scelto di fuggire da un posto di blocco per evitare il controllo dei carabinieri.
Lo scontro tra le due vetture è avvenuto nei pressi di un incrocio: mentre per il 56enne non c’è stato scampo, la moglie si trova ora ricoverata in prognosi riservata presso l’ospedale Maggiore di Bologna, dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico.
Da quanto si apprende, l’incidente è avvenuto dopo che le forze dell’ordine avevano tentato di inseguire la Bmw lanciata a tutta velocità, per diversi chilometri, con sirene spiegate e luci accese, provando ad allertare del pericolo gli automobilisti alla guida sulle strade di San Matteo della Decima. Subito dopo lo schianto, il 22enne straniero ha abbandonato il mezzo per tentare di scappare a piedi, ma nel frattempo i carabinieri sono riusciti a fermare gli altri due che viaggiavano nello stesso veicolo. Risaliti al conducente, i militari lo hanno raggiunto a casa e fermato per omicidio stradale.
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