(Adnkronos) - Autunno 'caldo' per la Giunta regionale della Sardegna in vista delle decisioni dalle aule di giustizia in merito alla decadenza della presidente della Regione Alessandra Todde. È attesa per il 24 settembre l’udienza alla Consulta sul ricorso "per conflitto di attribuzione" presentato dal Consiglio regionale a supporto dell’impugnazione sulla decadenza di Todde dopo che il collegio regionale di garanzia elettorale ha contestato la rendicontazione delle spese della campagna regionale 2024. Il collegio in particolare aveva ritenuto irregolare la documentazione presentata da Todde, parlando di "gravi e ripetute violazioni" e sollecitando il Consiglio regionale a pronunciarsi sulla sua decadenza. Decadenza che implica indirettamente lanche a decadenza dalla carica di presidente della Regione, lo scioglimento del Consiglio e l’indizione di nuove elezioni.
Ma la partita giudiziaria decisiva si terrà il 21 novembre prossimo quando i giudici della Corte d’Appello di Cagliari dovranno esprimersi sulla sentenza del tribunale civile di Cagliari, che ha già dichiarato decaduta la presidente Todde. "L’impugnazione in Appello nasce dal fatto che il tribunale ha affermato una possibile decadenza ‘inventando’ un caso che stato è stato già escluso dal collegio di garanzia, il quale ha dichiarato la decadenza ritenendo ci fossero state irregolarità sul rendiconto elettorale", dichiara all’Adnkronos l’avvocato Benedetto Ballero, in vista dell’udienza di Appello. Sia quella della Consulta che quella della Corte d’Appello saranno decisioni molto importanti non solo per la presidente Todde, quindi, ma anche per il futuro della Regione.
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(Adnkronos) - Il film documentario Ferdinando Scianna - Il fotografo dell’ombra di Roberto Andò si aggiudica lo Special Award Premio Film Impresa promosso da Unindustria, premio collaterale dell’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. La cerimonia di consegna si terrà giovedì 4 settembre, alle 17, presso la Sala Tropicana 2 dell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia.
Il riconoscimento è stato attribuito per “il patrimonio di immagini e la ricchezza del dialogo con i quali un autore del cinema contemporaneo, Roberto Andò, racconta vita, idee e talento di uno dei più importanti autori viventi di fotografia, Ferdinando Scianna. Dopo aver rivelato con la fotografia il cuore profondo della Sicilia, aver lavorato insieme a Cartier Bresson nella più famosa agenzia del mondo (la Magnum) e come fotoreporter per 'L'europeo', Scianna ha profondamente innovato la foto della moda e reso memorabile il racconto di un brand e della sua bellezza, dotando una specifica impresa di un'aura creativa unica e inconfondibile: dimostrazione che un occhio capace di scovare nel mondo immagini esemplari e rivelatrici, sa raccontare anche il mondo immaginario che nutre la passione degli imprenditori”.
Prodotto da Bibi Film con Rai Cultura, il documentario (presentato fuori concorso alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia) accompagna lo spettatore lungo la carriera del fotografo siciliano: dalle prime immagini delle feste popolari in Sicilia, alle campagne di moda che hanno cambiato l’immaginario collettivo, fino alle collaborazioni con figure centrali della cultura come Leonardo Sciascia e Cartier-Bresson.
"Con questo premio vogliamo sottolineare come il lavoro di Scianna dimostri che lo sguardo di un artista possa diventare anche racconto d’impresa, trasformando la creatività in memoria collettiva”, ha dichiarato Giampaolo Letta, presidente di Premio Film Impresa.
“Il film di Andò riesce a restituire la forza narrativa della fotografia di Scianna e il suo ruolo unico nella cultura visiva contemporanea”, ha aggiunto Mario Sesti, direttore artistico. Alla cerimonia parteciperanno Roberto Andò, Ferdinando Scianna, Giampaolo Letta, Mario Sesti e Simona Anelli, General Manager di Premio Film Impresa.
Conclusa la cerimonia di premiazione, lo sguardo di Pfi è già rivolto al futuro. Nel mese di luglio, infatti, è stato lanciato il bando di concorso per tutti coloro che vorranno partecipare alla quarta edizione che, come sempre, sarà dedicata ai film d’impresa (corti e cortissimi, di finzione e documentari, narrativi e sperimentali) che raccontano la vita delle aziende di oggi e di chi le vive dall’interno: la passione creativa dell’impresa, il rapporto con il territorio in cui si insediano, la responsabilità sociale, i valori e la storia della civiltà d’impresa, la sfida ambientale e i progetti di innovazione, il vissuto del lavoro, il valore delle persone che ne sono protagoniste. Le opere selezionate nelle tre diverse aree del Premio (Narrativa, Documentaria e Innovative Image & Sound) saranno premiate ancora una volta da una giuria d’onore. Anche nell’edizione 2026, infine, saranno assegnati premi speciali a personalità del mondo del cinema.
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(Adnkronos) - Ribadita la richiesta della Procura a una condanna di 9 anni di carcere per Ciro Grillo e tre suoi amici genovesi, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, tutti accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo-norvegese, all'epoca 19enne, e di una sua amica coetanea. Il presunto stupro sarebbe avvenuto nel luglio del 2019 nel residence estivo della famiglia Grillo in Costa Smeralda.
"La ragazza fin da subito, dopo la violenza, fa i nomi di tutti. Sente dire a uno di loro: 'Prendila, adesso tocca a me'. È lei a dire: 'Ricordo che tutti parlavano con tutti, li sentivo tutti attorno a me, vedevo con la coda dell’occhio anche le gambe'. È sempre lei che testimonia la presenza di tutti". Così il Procuratore capo Gregorio Capasso, nel corso delle repliche al processo che si celebra davanti al Tribunale di Tempio Pausania e che vede imputati i quattro ragazzi, nessuno dei quali è presente in aula. "La ragazza dopo la violenza riuscirà a scendere dal letto perché Franesco Corsiglia si è distratto e lei ne approfitta e cerca di andarsene. Ma troverà l’opposizione degli altri tre ragazzi. Subito dopo seguirà l’episodio violento nella doccia", continua il Procuratore capo. "Sappiamo tutti che in questo processo le accuse si fondano sulle dichiarazioni delle parti offese, anche se qui abbiamo anche delle chat e immagini. Sarete voi a decidere. Chi ha ricostruito i fatti per come si sono svolti? Chi ha ragione? Le due ragazze o gli imputati? Confermo le richieste conclusive", finisce così la replica del Procuratore di Tempio Pausania.
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(Adnkronos) - Un podcast che trasforma l'arte di organizzarsi in un'avventura cinematografica. E' 'Organizzazione da Oscar' condotto da Sarah Benedetti professional organizer. "Organizzazione da Oscar - racconta all'Adnkronos/Labitalia - nasce dall’unione di due mondi che da sempre fanno parte della mia vita: l’organizzazione personale e il cinema. Da professional organizer aiuto le persone a semplificare e ritrovare equilibrio, e ho sempre pensato che il cinema fosse un linguaggio universale capace di parlare al cuore e alla mente. Un giorno mi sono detta: perché non raccontare i principi dell’organizzazione attraverso le storie e i personaggi che tutti conosciamo? Così è nato il podcast: breve, diretto e con un tocco di magia cinematografica".
"Ci sono centinaia di podcast in circolazione - spiega - ma questo è l'unico che parla di organizzazione legata al cinema. Ho pensato a questa accoppiata perché il cinema è un grande specchio della vita. Nei film troviamo conflitti, soluzioni, strategie, errori e successi: in una parola, organizzazione. Portare esempi cinematografici aiuta a rendere concreti e immediati concetti che altrimenti sembrerebbero teorici o lontani. E poi, ammettiamolo: chi non ama un buon film? Volevo che l’organizzazione non fosse percepita come rigida o noiosa, ma come qualcosa di creativo, accessibile e persino divertente".
Nelle varie stagioni Sarah Benedetti è sempre riuscita ad essere coerente alla promessa 'mai più di 5 minuti': "Viviamo tutti giornate piene, spesso caotiche, e non volevo che il podcast diventasse un altro impegno lungo da incastrare. Cinque minuti sono sufficienti per lanciare uno spunto utile, ispirare una riflessione o suggerire una strategia concreta. È come un caffè con un amico: breve, ma capace di darti la carica giusta per la giornata".
"Dietro Organizzazione da Oscar - fa notare - ci sono sicuramente le tue passioni per cinema e organizzazione. C’è tanta ricerca e tanta voglia di rendere semplice ciò che sembra complicato. C’è l’ascolto delle persone con cui lavoro ogni giorno, che mi portano le loro difficoltà e mi ispirano nuove puntate. C’è anche la mia curiosità: mi piace trovare collegamenti insoliti, leggere tra le righe delle storie e scoprire come possono aiutarci nella vita quotidiana. In fondo, dietro ogni episodio c’è il desiderio di dare un piccolo strumento concreto a chi ascolta".
"L'obiettivo - continua - era dimostrare che l’organizzazione non è una gabbia, ma un mezzo per vivere meglio, e dai feedback ricevuti posso dire di aver trasmesso questo messaggio. Il bilancio è molto positivo: ho scoperto che le persone non solo ascoltano il podcast, ma si riconoscono nei personaggi e nelle storie, e iniziano a riflettere su come applicare quei principi nella loro vita. Per il futuro voglio continuare a sperimentare, raccontare nuovi film e nuove prospettive, e magari aprire sempre di più al dialogo con la community degli ascoltatori".
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(Adnkronos) - La fine dell’estate lascia in eredità non solo ricordi di vacanze, ma anche segni visibili sulla pelle: disidratazione, rughe accentuate, macchie e danni attinici dovuti a una prolungata esposizione ai raggi solari. "Il sole è indispensabile per la sintesi della vitamina D, ma può diventare come una frustata per la pelle. Anche utilizzando creme solari non siamo abituati a un’applicazione così costante da garantire protezione totale: i danni vanno trattati subito per evitare la loro cronicizzazione". Lo spiega all'Adnkronos Salute Raffaele Rauso, chirurgo plastico e presidente del XII congresso Federazione italiana medici estetici (Fime) che si svolgerà a Napoli dal 12 al 14 settembre.
Secondo la Fime, il trattamento più richiesto al rientro dalle vacanze è la biorigenerazione cutanea, che supera le "vecchie" biostimolazioni. Non si tratta più soltanto di "infiltrare" vitamine o acido ialuronico, ma di utilizzare sostanze come idrossiapatite, acido polilattico ed esosomi, in grado di interagire direttamente con i recettori cellulari, stimolando la rigenerazione e il ripristino dell’omeostasi cutanea. "Oggi parliamo di vera rigenerazione, non di semplice stimolazione di un corpo inerte" sottolinea Rauso. Questi trattamenti si rivelano fondamentali per contrastare i danni attinici da sole e stress ambientale: pelle secca, opaca, segnata da discromie. "Prima usavamo solo vitamine – aggiunge Rauso – ora disponiamo di mix complessi che attivano le cellule e inducono reali modifiche nei tessuti".
Per i danni più cronici, legati a esposizioni ripetute e profonde, restano indicati laser frazionato e peeling al fenolo, che rimuovono porzioni di tessuto in modo controllato. Si tratta però di procedure più invasive, che richiedono tempi di recupero maggiori. Spazio anche ai richiami di botulino post-estate: chi ha effettuato il trattamento in primavera per prevenire le rughe d’espressione accentuate dall’abbronzatura, ora necessita di un ritocco per mantenerne la stabilità. Dal 12 al 14 settembre Napoli ospiterà il XII congresso nazionale Fime, occasione di confronto tra i massimi esperti italiani e internazionali. In apertura, una sessione speciale di "rodeo live injection" permetterà ai medici di osservare dal vivo le diverse tecniche e combinazioni di prodotti oggi disponibili: non più solo acido ialuronico, ma mix di sostanze capaci di stimolare i processi rigenerativi. "La medicina estetica sta cambiando volto: non possiamo banalizzare procedure che restano atti medici complessi – conclude Rauso –. Con il congresso di Napoli vogliamo riportare il dibattito su basi scientifiche, garantendo trattamenti sicuri, personalizzati e realmente rigenerativi".
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(Adnkronos) - Sofia Coppola torna alla Mostra del Cinema di Venezia con un ritratto intimo sullo stilista Marc Jacobs. Anzi, il documentario fuori concorso 'Marc by Sofia' potrebbe definirsi una lettera d'amore al suo caro amico: "Quando mi hanno chiesto di fare un film su Marc, ho pensato: 'No, non posso farlo. La pressione sarebbe troppa'", ammette la regista al Lido. I due sono amici da 30 anni: "Ci siamo conosciuti negli Anni 90, condividiamo lo stesso linguaggio artistico e le stesse vulnerabilità". Il doc, infatti, non è solo "è un ritratto intimo del grande stilista" ma anche di "un amico attraverso il mio sguardo. Lui è una spalla su cui posso sempre contare".
'Marc by Sofia' "mi ha anche permesso di tornare indietro nel tempo a quando avevo 20 anni e giravo con la mia telecamera. Ed è stato questo lo spirito con cui ho lavorato a questo progetto, volevo che avesse quell’aspetto artigianale e personale". La regista di 'Lost in Translation', 'Marie Antoinette' e 'Priscilla' voleva che "fosse un film intimo, ma c’era un equilibrio da mantenere, perché non volevo che parlasse di me". Desiderava "trasmettere il senso della nostra amicizia e far capire che era stato realizzato da un’amica, attraverso il mio sguardo", ma "volevo anche che il pubblico si sentisse coinvolto".
Per Jacobs è stato "facilissimo accettare di far parte di questo documentario. Mi ha entusiasmato il suo approccio non convenzionale al documentario. L'ho trovato spontaneo e naturale e questo mi ha permesso di sentirmi a mio agio e parlare di tutto", anche delle fragilità e dipendenze. Sulla moda, Coppola dice di "amarla da sempre, mi ispira e mi entusiasma". Alla domanda 'realizzerai altri documentari?', la regista risponde: "Al momento no, ma sono rimasta sorpresa da come questa esperienza sia stata divertente e stimolante".
Leggi tutto: Venezia 2025, Sofia Coppola racconta Marc Jacobs: "Non un biopic ma un ritratto umano"
(Adnkronos) - Paura per un appassionato di meteo del collettivo Arezzo Meteo. L'uomo è uscito in giardino per cercare il suo gatto durante un temporale e un fulmine è caduto a circa 10 metri di distanza. A condividere il video dell'accaduto e a raccontare i dettagli è proprio Arezzo Meteo sui propri canali social.
Uscito con un ombrello di ferro in giardino, l'uomo "ovviamente ha preso pure una bella scossa dal manico, infatti nel video cerca di liberarsi dell’ombrello ma non ci riesce perché la scossa gli ha chiuso la mano", si legge sulla pagina Facebook.
Arezzo Meteo sottolinea anche che il membro del collettivo "è vivo per un soffio". Proprio ieri un 65enne è morto a Castelfiorentino (Firenze) mentre dava da mangiare al proprio cane, folgorato dalla scarica elettrica di fulmine che potrebbe aver colpito prima un filo di ferro usato per stendere la biancheria e che poi sarebbe rimbalzata sulla ciotola del cibo del cane, sempre metallica.
Leggi tutto: Esce in giardino per cercare il gatto, un fulmine cade a pochi metri
(Adnkronos) - Sarà Chloe Malle la nuova direttrice di Vogue Us dopo che Anna Wintour ha lasciato l’incarico di editor-in-chief, con un annuncio arrivato nel giugno scorso. La 39enne, figlia dell’attrice Candice Bergen e del regista francese Louis Malle, ha scalato i ranghi della redazione negli ultimi 14 anni fino a diventare direttrice di Vogue.com e poi conduttrice del podcast della rivista 'The Run Through'. Chloe Malle assumerà le redini della rivista nel ruolo di Head of Editorial Content. La sua nomina segna una nuova era per il magazine, ancora oggi tra le riviste di moda più famose e influenti del mondo.
In un discorso al suo team, Anna Wintour ha spiegato: “La moda è l’arte di abbracciare il cambiamento ma alcuni cambiamenti sono più vicini al cuore di altri. Quando si è trattato di scegliere chi avrebbe diretto l’edizione americana di Vogue, permettendomi così di concentrarmi con maggiore intensità sulla crescita multiforme di Vogue a livello globale - tra pubblico, pubblicazioni ed eventi come il Met Gala e Vogue World - sapevo di avere una sola possibilità per fare la scelta giusta. Chloe Malle sarà la nuova Head of Editorial Content della nostra edizione statunitense, guidando il magazine americano e orientandone la copertura digitale”.
Con la nomina di Malle, Wintour lascia il suo incarico dopo 37 anni ma manterrà il ruolo di Global Editorial Director di Vogue e Chief Content Officer per Condé Nast.
Leggi tutto: Chloe Malle prende il posto di Anna Wintour: è la nuova direttrice di Vogue Us
(Adnkronos) - Pronto a rispondere sì all'appello per la candidatura in Regione Puglia, Marcello Gemmato coordinatore regionale di Fdi, sottosegretario alla Salute, in odore di promozione a viceministro. "Se la coalizione dovesse convergere sul mio nome per sfidare il centrosinistra per il dopo Emiliano direi che 'ci sono'". "Io - dice raggiunto dall'AdnKronos - ragiono da dirigente di partito e militante, non vorrei e non potrei dire di no a una sfida così importante" ma certo, si tratterebbe "di un esito finale, la mia corsa in regione potrebbe concretizzarsi solo se fosse condivisa dal tavolo dei leader nazionali". Tavolo atteso, secondo rumors, tra giovedì e venerdì.
I meloniani in Puglia, a chi dice che Gemmato sarebbe un coniglio tirato fuori dal cilindro per far fronte alla mancanza di classe dirigente locale, replicano con i numeri: "Qui abbiamo - viene sottolineato - 12 parlamentari nazionali, 3 eurodeputati e ben 6 consiglieri in regione". Gemmato comunque è pronto a fare la sua parte. E già si fa sentire contro quello che potrebbe essere il suo sfidante, se alla fine il centrodestra scegliesse lui: "La mia, candidato o no, è una posizione seria, una assunzione di responsabilità - scandisce - Ben lontana dalle pantomime di Decaro, che tardivamente si rende conto del livello dei personaggi con cui ha governato per 20 anni. Pare di accorgersi solo ora di Emiliano e Vendola, solo al 92esimo, a partita alla fine...". Poi si chiede: "Ammesso che rompa con chi gli ha dato pure i voti e l'appoggio per fare il sindaco a Bari, cosa farà poi rispetto ai tanti cacicchi di provincia, sarà spietato come dice a parole di voler essere con Emiliano e Vendola?".
L'eventuale candidatura per la regione Puglia potrebbe portare Gemmato, da sempre molto vicino a Giorgia Meloni, a lasciare il ruolo di sottosegretario alla Salute. Per lui resta per ora 'congelata' l'ipotesi di upgrade a viceministro, di cui si è parlato negli ultimi mesi: "Il lavoro che faccio da sottosegretario - dice - mi permette di essere pienamente operativo sui temi importanti: sulle liste d'attesa, sull'universalismo del servizio sanitario, e queste sono le mie vere priorità al governo".
(Adnkronos) - C'è preoccupazione per le sorti di Emilio Fede, 94 anni compiuti lo scorso 24 giugno, da tempo ricoverato in una residenza sanitaria alle porte di Milano. A quanto apprende l'Adnkronos, le condizioni di salute dell'ex direttore del Tg4 si sono aggravate negli ultimi giorni.
Leggi tutto: Apprensione per Emilio Fede, si aggravano le condizioni di salute
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