(Adnkronos) - Tempo di derby azzurro agli Us Open 2025, ma quando giocano? A New York andrà in scena la sfida dei quarti di finale tra Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, che si affronteranno sul cemento dello Slam americano, l'ultimo della stagione e a cui il numero uno del mondo arriva da campione in carica. Sinner arriva all'appuntamento dopo aver battuto Alexander Bublik negli ottavi, annientato in tre set con un 6-1, 6-1, 6-1, mentre Musetti ha eliminato lo spagnolo Jaume Munar superandolo in tre parziali 6-4, 6-0, 6-1.
Il derby azzurro, il primo dell'era Open ai quarti di uno Slam, tra Sinner e Musetti, è in programma domani, mercoledì 3 settembre, sul cemento di un Arthur Ashe Stadium che si annuncia tutto esaurito. Da stabilire ancora l'orario del match.
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(Adnkronos) - È stato avviato lo sviluppo di una nuova combinazione orale a 3 componenti, in compresse, di acido bempedoico, ezetimibe e diverse dosi di una statina (atorvastatina o rosuvastatina), con il potenziale di ridurre i livelli di colesterolo legato alle lipoproteine a bassa densità (C-Ldl) è in sviluppo in Europa. Lo annuncia Daiichi Sankyo Europe evidenziando - in una nota - che le terapie di combinazione riducono il numero di compresse da assumere per i pazienti, migliorando potenzialmente l’aderenza al trattamento e facilitando la terapia con l’obiettivo di ottimizzare gli esiti cardiovascolari.
"Poiché l’acido bempedoico e l’ezetimibe sono già stati approvati come terapia a dose fissa, lo sviluppo di una tripla combinazione orale in compresse con diverse dosi di statina potrà agevolare i medici nella personalizzazione del trattamento, in base alle esigenze individuali di ciascun paziente - afferma Stefan Seyfried, Vice President e Head of Medical Affairs Specialty Medicines di Daiichi Sankyo Europe - Questo approccio incarna il nostro costante impegno, racchiuso nel dare concretezza al nostro motto: 'we care for every heartbeat/abbiamo a cuore ogni battito'". La terapia ipolipemizzante "assume un ruolo cruciale nel ridurre l’incidenza di eventi cardio-cerebrovascolari - aggiunge Maurizio Averna, dipartimento ‘Promise’, Università degli studi di Palermo - Le combinazioni di farmaci raccomandate dalle linee guida rappresentano una fondamentale strategia terapeutica e possono contribuire a un beneficio clinico significativo, essendo in grado di ridurre i livelli di C-Ldl, il rischio di eventi cardiovascolari e il rapido raggiungimento degli obiettivi terapeutici. Le combinazioni a dose fissa inoltre favoriscono una migliore aderenza terapeutica".
L’annuncio dello sviluppo della tripla combinazione orale arriva in seguito alla presentazione, durante il Congresso della Società europea di cardiologia (Esc) 2025 - che si è concluso ieri a Madrid - di nuovi dati clinici provenienti dai registri Milos e Santorini, che confermano la presenza di sfide persistenti nella gestione del C-Ldl. I dati provenienti da una coorte di 4 paesi dello studio Milos - dettaglia la nota - rivelano che il reale rischio cardiovascolare (Cv) dei pazienti "è spesso sottovalutato nella pratica clinica, con fino al 50% dei pazienti ad alto rischio e fino al 70% di quelli a rischio molto alto classificati in una categoria di rischio inferiore rispetto a quella effettiva", e sottolineano disparità di trattamento tra i sessi, con le donne meno frequentemente avviate a una terapia ipolipidemizzante (Llt) intensiva rispetto agli uomini.
Inoltre, l’aggiunta di acido bempedoico per 8 settimane, con o senza altre Llt è stata associata a una riduzione dei livelli di C-Ldl in entrambi i sessi, senza evidenza di nuovi segnali di sicurezza, supportando l’efficacia e la sicurezza dell’acido bempedoico nella pratica clinica. I dati del registro Santorini evidenziano "criticità nell’intensificazione della Llt, con solo il 20% dei pazienti a rischio Cv alto e molto alto, con livelli elevati di C-Ldl, sottoposti a un’intensificazione del trattamento". Inoltre i pazienti più anziani risultano meno frequentemente trattati rispetto a quelli più giovani.
Ulteriori dati prescrittivi provenienti dalla pratica clinica reale in Germania - informa la nota - mostrano che quasi tre quarti dei pazienti a rischio cardiovascolare alto o molto alto non ricevono alcuna terapia ipolipemizzante. La coorte di pazienti a rischio Cv alto e molto alto dello studio Santorini è stata anche utilizzata in una simulazione che suggerisce come 6 pazienti su 10 potrebbero raggiungere gli obiettivi di C-Ldl e ridurre significativamente il proprio rischio Cv a lungo termine attraverso un percorso terapeutico ottimizzato di tripla combinazione orale (acido bempedoico, ezetimibe e una statina). Questo è in linea con i risultati presentati al Congresso 2025 della Società europea dell’aterosclerosi (Eas), che mostrano come l’intensificazione con terapie di combinazione consenta un miglior controllo dei livelli di C-Ldl rispetto all’aumento progressivo del dosaggio della sola statina. Il potenziale di ridurre i livelli di colesterolo della triplice combinazione è stato inoltre riconosciuto nell’ultimo aggiornamento del 2025 delle linee guida 2019 Esc/Eas sulla gestione delle dislipidemie.
Le malattie cardiovascolari continuano a rappresentare una sfida globale significativa e costituiscono la principale causa di morte in Europa. La dislipidemia, in particolare un elevato livello di C-Ldl, è uno dei fattori di rischio modificabili più diffusi associato ad eventi cardiovascolari e la sua gestione resta un’esigenza prioritaria nella riduzione del rischio cardiovascolare. I farmaci ipolipemizzanti hanno mostrato di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari maggiori (Mace). Tuttavia, nonostante gli effetti protettivi di queste terapie il loro impiego risulta spesso non ottimale a causa di pratiche cliniche non uniformi, scarsa aderenza (in parte dovuta alla politerapia), inerzia terapeutica e sottoutilizzo delle terapie di combinazione, con conseguente mancato raggiungimento dei livelli raccomandati di C-Ldl da parte di una quota significativa di pazienti, che rimangono esposti a un elevato rischio Cv.
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(Adnkronos) - Save the Children, la Cooperazione Italiana e Ferrero insieme per migliorare le condizioni di vita dei minori che vivono nelle comunita’ di coltivatori di cacao in Costa d’Avorio. Il progetto - che coinvolge istituzioni, mondo aziendale e società civile - si svilupperà nella regione dell'Haut Sassandra e nel distretto delle Montagnes creando le condizioni per proteggere i bambini, dando loro accesso all’istruzione e ai servizi sanitari di base, migliorando la registrazione delle nascite, assicurando i mezzi di sussistenza e la nutrizione, supportando le comunità e l’imprenditoria femminile e contrastando il fenomeno del lavoro minorile.
L’intervento, che durerà complessivamente fino al 2030, si innesta e rappresenta l’ampliamento di un programma dell’Organizzazione, avviato fin dal 2017 con il sostegno di Ferrero, che continuerà a finanziare l’iniziativa in un’ottica di partenariato pubblico-privato. L’iniziativa si avvarrà dei fondi della Cooperazione italiana, in seguito all’esito della selezione di una procedura comparativa gestita dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Con la dotazione prevista dal bando dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e al rinnovato sostegno di Ferrero, l’intervento può contare su un finanziamento totale di quasi 20 milioni di euro, di cui oltre 8 milioni e 800mila euro provengono dalla Cooperazione Italiana, 8 milioni sono stanziati da Ferrero e la restante parte garantita da un co-finanziamento di Save the Children.
L’ innovazione del progetto, spiegano i promotori, consiste nel lavorare con un approccio integrato e di sistema, sia sul campo, mettendo in connessione comunità, famiglie, fornitori e governi locali, sia a livello di sostenibilità economica attraverso finanziamenti privati ed istituzionali che possono abilitare un cambiamento strutturale e di lungo termine. Lavorare nella filiera del cacao, con partner del mondo corporate e i supplier sul territorio, coinvolti direttamente nel processo fin dalla definizione degli interventi, proseguono, crea una potente contaminazione di conoscenze e competenze tra settore pubblico e privato, che moltiplica l'impatto ben oltre l'investimento iniziale e trasforma gradualmente le buone pratiche in politiche pubbliche. In questo modo, inoltre, le misure di protezione dell'infanzia vengono integrate all'interno delle operazioni della supply chain, garantendo che gli interventi raggiungano i bambini più vulnerabili, promuovano la sostenibilità a lungo termine e possano essere replicati su scala. Infine, l’intervento si basa su indicatori di performance e sistemi di valutazione per garantire risultati concreti e duraturi.
“Da sempre crediamo nell’importanza della collaborazione tra istituzioni pubbliche, sia a livello nazionale sia internazionale, società civile e settore privato, che valorizzi l’esperienza e le competenze di ognuno di questi attori. Il vero cambiamento non nasce da azioni isolate, ma da alleanze trasformative e durature. Ecco perché, come Save the Children, pensiamo che questa partnership dia significato alla parola investimento: investire nel lungo periodo con azioni trasversali, coinvolgendo più attori per risultati duraturi - spiega Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children - questo progetto dimostra come uno sviluppo socioeconomico sostenibile in un paese come la Costa d’Avorio sia possibile, grazie alle competenze sulla supply chain di un’azienda come Ferrero, alla strategia della cooperazione italiana, che con i finanziamenti adeguati e l’impegno dell’Italia può creare condizioni abilitanti per lo sviluppo, e un’organizzazione come Save the Children da sempre presente sul territorio con competenza e professionalità. Più attori, che insieme possono raggiungere un risultato superiore alla somma delle sue parti, diventando reali agenti di cambiamento.”
“In Ferrero, il rispetto e la promozione dei diritti umani sono fondamentali. Questi principi cardine sono integrati nelle nostre pratiche di sourcing a supporto delle persone e delle comunità che fanno parte della nostra filiera - aggiunge Isabel Hochgesand, Global Chief Procurement Officer di Ferrero - questa nuova fase della collaborazione con Save the Children e la Cooperazione Italiana rappresenta un passo importante verso un ecosistema del cacao più sostenibile. Lavorando insieme lungo l’intera filiera del cacao, miriamo a costruire una supply chain trasparente, inclusiva e duratura, capace di generare un impatto concreto sia per le comunità che per il nostro business”.
(Adnkronos) - Sfera Ebbasta ospite di Drake. Un Forum di Assago gremito ha assistito, ieri sera, lunedì 1 settembre, a una sorpresa che nessuno si aspettava. Alla terza data milanese della sua residency, Drake ha chiamato sul palco il rapper italiano, lasciandogli spazio per un mini-set che ha trasformato lo show in un momento storico per la scena rap italiana.
Sfera ha eseguito tre brani del suo repertorio, 'G63', 'Non metterci becco' e 'Visiera a becco', dopo un abbraccio con l'artista canadese che ha sancito l’intesa tra i due. Un gesto che va oltre la semplice ospitata e che rappresenta un riconoscimento internazionale a tutto tondo per Sfera, già da tempo seguito da Drake sui social e più volte accostato a possibili collaborazioni con lui.
(Adnkronos) - ''La Russia non vuole attaccare nessuno''. Così il leader del Cremlino Vladimir Putin ha risposto alla minaccia che la Russia rappresenterebbe per l'Europa, con i timori che l'esercito di Mosca possa attaccare Paesi europei.
Parlando a Pechino insieme al primo ministro slovacco Robert Fico a Pechino, Putin ha aggiunto che le affermazioni secondo cui la Russia avrebbe intenzione di attaccare altri Paesi europei sono "una provocazione o un segno di incompetenza".
Il presidente russo ha poi ribadito che ritiene ''inaccettabile'' l'ingresso dell'Ucraina nella Nato, mentre non si è mai opposto alla potenziale adesione di Kiev nell'Unione europea.
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(Adnkronos) - Tutti vogliono un 'pezzo' di Jannik Sinner, qualcuno anche troppo. Dopo la vittoria negli ottavi degli Us Open 2025 contro Alexander Bublik, match in cui il tennista azzurro si è imposto nettamente in tre set con il punteggio di 6-1, 6-1, 6-1, regalandosi il derby azzurro contro Lorenzo Musetti ai quarti. Al termine della partita il numero uno azzurro si è dovuto però difendere da un tentativo di 'furto' da parte di uno spettatore, che da bordocampo si è reso protagonista di un comportamento decisamente troppo invasivo.
L'uomo, quando Sinner si è girato di spalle, ha allungato la mano per provare ad aprire la cerniera del suo borsone. Un chiaro modo per rubare qualcosa, un asciugamano, un indumento o qualsiasi tipo di souvenir, dal numero uno. Immediato però l'intervento della security che stava accompagnando il tennista italiano, che ha subito allontanato l'uomo. Anche Sinner si è accorto dell'accaduto e ha fulminato con lo sguardo lo spettatore, che poi ha unito le mani come per chiedere scusa.
Leggi tutto: Prova a rubare dal borsone di Sinner, Jannik lo fulmina con lo sguardo
(Adnkronos) - Christian Vieri si prepara alla sua prossima partita di padel e lo fa... a modo suo. Il bomber, con la solita ironia che lo contraddistingue, ha condiviso su Instagram due momenti molto diversi della sua 'preparazione': prima un trattamento estetico, poi un allenamento in palestra.
"Preparazione per il padel", ha scritto Bobo Vieri a corredo di uno scatto che lo ritrae rilassato in un centro estetico mentre due operatrici si prendono cura delle sue mani e dei piedi. Una preparazione, apparentemente poco sportiva, che non ha nulla a che fare con il padel, sport di cui Bobo è grande appassionato.
Ma, poco dopo, il bomber ha rimediato mostrando un altro tipo di preparazione per il padel, questa volta più 'seria'. L'ex calciatore si è ripreso mentre esegue una serie di leg press, mirata al mantenimento muscolare dei quadricipiti. "Bobo ma metti solo 70 kg", ha commentato un utente. "È già tanto che faccio 70 con le ginocchia che ho", ha replicato il bomber, alludendo agli infortuni subiti nel corso della sua carriera.
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(Adnkronos) - L’utilizzo dell’intelligenza artificiale sul lavoro in Italia è in crescita, passando dal 12% nel 2024 al 46% nel 2025; Il 52% del top management ha già rilevato benefici concreti in termini di riduzione dei costi e aumento dei profitti; il 74% dei manager conosce il framework etico sull’Ia, ma solo il 47% dei dipendenti ne è a conoscenza; Italia prima a livello europeo per lavoratori che stanno investendo nella propria formazione sull’Ai (64%), seguita dalla Spagna. Sono i risultati emersi dalla seconda edizione dell’Ey Italy Ai Barometer, ricerca che ha coinvolto 4900 professionisti provenienti da 9 Paesi europei, di cui 539 italiani, con l’obiettivo di indagare e analizzare l’attuale utilizzo che viene fatto dell’intelligenza artificiale nelle imprese italiane e nel business.
"L’intelligenza artificiale non è più una tecnologia emergente, ma una realtà concreta che sta già generando valore per le imprese. Il 52% del top management ha rilevato benefici tangibili in termini di riduzione dei costi e aumento dei profitti. Tuttavia, il vero salto di qualità arriverà quando sarà accompagnata da una cultura diffusa e condivisa. Colmare il divario di consapevolezza tra leadership e dipendenti è oggi una priorità strategica: serve un investimento concreto in formazione, governance e accessibilità per rendere l’Ai una leva inclusiva e sostenibile di trasformazione" commenta Giuseppe Santonato, Ai Leader di Ey Europe West.
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(Adnkronos) - L'Associazione Italiana Arbitri esprime "solidarietà al giovane portiere di 13 anni, aggredito ieri dal padre di un calciatore della squadra avversaria, al termine di una partita di un torneo giovanile. Un atto di violenza che deve essere condannato da tutti coloro che si riconoscono nei valori sani che lo sport deve rappresentare".
"La violenza è un problema sociale che si deve combatte tutti insieme", ha detto il Presidente dell'Associazione Italiana Arbitri Antonio Zappi, "nome degli arbitri italiani, vittime talvolta di episodi analoghi, desidero rivolgere a questo giovane portiere tutta la nostra solidarietà. Definiamo inqualificabile e ingiustificabile l'aggressione, subita per mano del padre di un suo coetaneo, in una giornata che doveva essere di solo divertimento. Un atto vile, compiuto nei confronti di un minore, che deve essere condannato da tutto il mondo sportivo".
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