(Adnkronos) - Israele ha annunciato di aver avviato la prima fase dell'occupazione di Gaza City, considerata "roccaforte" di Hamas. La portavoce delle Forze di difesa israeliane, Effie Defrin, ha affermato che le Idf hanno avviato la seconda fase dell'operazione Gideon's Chariots a Gaza, lanciata a maggio.
Due le divisioni circondano Gaza City: la 99ª Brigata di Fanteria a sud, nel quartiere di Zeitoun, e elementi della 162ª Divisione Corazzata a nord, vicino a Jabalia. Queste unità hanno avviato attacchi mirati e manovre terrestri per accerchiare le posizioni di Hamas.
Il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha autorizzato ieri l'invasione dopo consultazioni con il Capo di Stato Maggiore, il Tenente Generale Eyal Zamir, e altri alti comandi. Tale autorizzazione ha innescato la mobilitazione di circa 60.000 riservisti, in aggiunta alle truppe già schierate. Il picco del spiegamento è previsto per il 2 settembre.
Gli obiettivi dell'operazione sono la conquista completa di Gaza City e dei suoi sobborghi, la liberazione degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas, lo smantellamento delle capacità militari di Hamas, l'eliminazione della leadership di Hamas e l'istituzione di una zona di sicurezza permanente lungo il confine israeliano. Sono previsti corridoi umanitari e zone di evacuazione civile per facilitare gli aiuti durante l'avanzata delle truppe.
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(Adnkronos) - Trionfo bis per Sara Errani e Andrea Vavassori nel torneo di doppio misto allo Us Open, quarta e ultima prova stagionale del Grande Slam. I due azzurri superano prima in semifinale gli statunitensi Danielle Collins e Christian Harrison, con un doppio 4-2, poi in finale la polacca Iga Swiatek e il norvegese Casper Ruud, con il punteggio di 6-3, 5-7, 10-6.
La 38enne emiliana e il trentenne piemontese alzarono il trofeo anche dodici mesi fa, quando hanno sconfitto la coppia statunitense composta da Taylor Townsend e Donald Young. Questo conquistato a New York è il terzo Slam in coppia per Errani e Vavassori che lo scorso giugno hanno vinto anche il Roland Garros, superando in finale la coppia a stelle e strisce formata da Taylor Townsend ed Evan King.
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(Adnkronos) - Tutto pronto per gli Us Open 2025. Oggi, giovedì 21 agosto, verrà definito con il sorteggio il tabellone del singolare maschile dell'ultimo Slam della stagione. Grande attesa per gli azzurri e in particolare per il numero uno del ranking Atp Jannik Sinner, che tornerà in campo dopo il ritiro nella finale del Masters 1000 di Cincinnati. Ecco orario del sorteggio, dove vederlo in tv e streaming e possibile percorso del fuoriclasse azzurro a New York.
Il sorteggio degli Us Open inizierà intorno alle 18 ora italiana e sarà visibile solo in streaming sul canale YouTube US Open, quello ufficiale dello Slam americano.
Sinner affronterà gli Us Open da campione in carica e dovrà dunque difendere il titolo, oltre alla prima posizione del ranking Atp. Ma quale sarà il suo percors? L'azzurro è il numero 1 del seeding, quindi non incontrerà teste di serie nei primi due turni. Ai sedicesimi potrebbe affrontare invece uno dei tennisti tra il 25 ed il 32 del seeding: Felix Auger-Aliassime, Stefanos Tsitsipas, Denis Shapovalov, Alex Michelsen, Tallon Griekspoor, Brandon Nakashima, Gabriel Diallo e l'altro azzurro Luciano Darderi, protagonista fin qui di un'ottima prima parte di stagione.
Agli ottavi, per Sinner possibile incrocio con una testa di serie dalla 13 alla 16. E dunque: Daniil Medvedev, Tommy Paul, Andrey Rublev e Jakub Mensik. Ai quarti, l'incrocio potrebbe essere con una testa di serie dalla 5 alla 8: occhio qui a Jack Draper, Ben Shelton, Novak Djokovic e Alex de Minaur. In semifinale, l'azzurro potrebbe vedersela con uno tra Zverev (3) e Fritz (4), mentre la sfida con Alcaraz è possibile solo in finale.
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(Adnkronos) - La perturbazione atlantica, in ingresso sul Mediterraneo centrale, tenderà nelle prossime ore a stazionare sull’Italia, determinando una fase di maltempo su gran parte delle regioni del Nord e del Centro. Tale situazione favorirà locali manifestazioni di instabilità anche di forte intensità. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d'intesa con le regioni coinvolte, alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati, ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende il precedente. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento.
Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per oggi allerta arancione su parte di Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria e Toscana. Valutata inoltre per la giornata di oggi, 21 agosto, allerta gialla su parte di Friuli Venezia Giulia, Molise, Campania, sui restanti settori di Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana e sull’intero territorio di Piemonte, Marche, Umbria e Lazio.
Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.
L’Italia è spaccata in due: caldo estremo al Sud, nubifragi localizzati al Centro-Nord. Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media de iLMeteo.it, conferma un quadro ad alto rischio temporali con fenomeni molto intensi e colpi di vento. Oggi, giovedì 21 agosto, tutto il Centro-Nord sarà interessato dal maltempo, mentre il Sud sarà ancora risparmiato. Al meridione, anzi, avremo un aumento delle temperature fino a 39°C in Puglia e 38°C anche tra Calabria e Sicilia. In questi casi non ci resta che prestare la massima prudenza, sia per le piogge sia per il caldo, visto che fino a venerdì il tempo sarà estremo da Nord a Sud.
(Adnkronos) - Il centrodestra è ancora alla ricerca della quadra per chiudere il dossier sulle prossime regionali. Il tempo stringe, ma la politica resta ancora in modalità vacanziera, in attesa della ripresa dei lavori. Nel frattempo, però, dietro le quinte prosegue il lavoro per definire la lista dei candidati da schierare.
Le Marche saranno la prima regione a tornare alle urne, con elezioni fissate per il 28 e 29 settembre. Il centrodestra sosterrà la ricandidatura del governatore uscente Francesco Acquaroli, esponente di Fratelli d'Italia. Subito dopo toccherà alla Toscana, dove si voterà il 12 e 13 ottobre. Qui il centrodestra dovrebbe affidarsi ad Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, che da mesi lavora per allargare la coalizione. Il suo nome è stato proposto da Fratelli d'Italia, che considera la scelta ormai "chiusa": "Abbiamo deciso da tempo, per noi è fatta", assicurano fonti del partito in Toscana. Tomasi ha già incassato il sostegno del leader della Lega Matteo Salvini, che alla Versiliana gli ha dato il suo endorsement: "Potrebbe essere un buon governatore". Favorevole anche la formazione di Maurizio Lupi, Noi Moderati, secondo la quale Tomasi "può attrarre voti". Resta invece più cauta Forza Italia, che non ha ancora sciolto le riserve: "La Toscana è ancora da decidere", spiegano fonti azzurre all'Adnkronos, sottolineando che non ci sono "veti" sul nome di Tomasi ma che "un accordo deve essere fatto".
In Calabria le elezioni regionali si terranno in anticipo, il 5 e 6 ottobre 2025, a seguito delle dimissioni del presidente uscente Roberto Occhiuto, formalizzate ad agosto in seguito a un'inchiesta che lo vede indagato per corruzione. L'esponente di Forza Italia, già impegnato in campagna elettorale, si presenterà agli elettori per un nuovo mandato, con il sostegno della coalizione di centrodestra, che sta lavorando per definire le candidature dei possibili consiglieri. La Lega ha già chiuso le sue liste, che devono essere depositate entro il 6 settembre, e dovrebbe procedere con il deposito nei prossimi giorni. Oltre alla lista di Forza Italia, è prevista anche quella di "Occhiuto presidente", mentre è probabile la presentazione di una lista dei sindaci dei piccoli comuni calabresi.
Anche Fratelli d'Italia è impegnata nella chiusura delle proprie liste, dove saranno confermati gli uscenti. Inoltre, è stata richiesta la disponibilità a una possibile candidatura anche ai parlamentari del territorio, tra cui Ernesto Rapani, Alfredo Antoniozzi e Fausto Orsomarso.
In Campania, Puglia e Veneto, regioni che dovrebbero andare al voto il prossimo autunno, la situazione resta ancora incerta. In Puglia si cerca un candidato spendibile. Forza Italia ha proposto diversi nomi, tra cui spicca quello del deputato Mauro D'Attis. Il partito guidato da Antonio Tajani valuta anche altri profili, come i parlamentari Andrea Caroppo e Vito De Palma. In Campania, secondo sondaggi riservati condotti da entrambe le parti, la coalizione di centrosinistra risulterebbe in vantaggio di circa 30 punti percentuali sul piano politico generale. Tuttavia, nell'ipotesi di una candidatura del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi o del viceministro degli Esteri di Fdi, Edmondo Cirielli, il divario si ridurrebbe di circa 20 punti, rendendo la sfida più equilibrata e la regione potenzialmente contendibile. Il discorso resta aperto anche in Veneto, regione rivendicata dalla Lega. Il nome più forte è quello del giovane vicesegretario del Carroccio, Alberto Stefani. Il governatore uscente Luca Zaia intende presentare una lista con il suo nome, ma Fdi e Fi continuano a opporsi.
Intanto, si attende un vertice tra i leader della coalizione, previsto entro la fine del mese, che tuttavia potrebbe non essere risolutivo. La premier Giorgia Meloni, dopo la tappa a Washington per partecipare ai colloqui sull'Ucraina, si è recata in Puglia per trascorrere qualche giorno di vacanza con la famiglia.
Leggi tutto: Regionali, dalla Campania alla Puglia: i nodi da sciogliere nel centrodestra
(Adnkronos) - "La Russia sta trasformando le parti di Ucraina occupate in una gigantesca base militare e in una possibile piattaforma di lancio per future aggressioni". I negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina - mentre Donald Trump auspica un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky - sono lontani dalla meta.
Intanto Mosca continua la guerra con operazioni che - secondo il quotidiano Kyiv Independent - lasciato ipotizzare una nuova fase del conflitto. Un'indagine basata su fotografie satellitari recenti evidenzia come Mosca stia convertendo infrastrutture civili nei territori occupati, specie le regioni orientali di Donetsk e Luhansk, in basi per ospitare soldati, trasportare munizioni e lanciare droni da posizioni sempre più vicine ai territori controllati Kiev.
Uno degli esempi più chiari è l'aeroporto internazionale di Donetsk, rimasto in rovina per oltre un decennio: le immagini satellitari, fornite da Planet Labs "mostrano un improvviso sviluppo sulle fondamenta del vecchio scalo", rileva la testata ucraina. Una fotografia risalente ad aprile di quest'anno lo mostrano ancora devastato, mentre un'altra, datata fine luglio, mostra come le forze russe abbiano ripavimentato la pista, riempiendola di piccoli rifugi bianchi e costruendo un nuovo hangar al posto del terminal distrutto.
Secondo quanto riferisce al Kyiv Independent Vadym Hlushko, fondatore del progetto di intelligence open source ucraino Kiberboroshno, queste strutture "di fortuna" sarebbero tutte piattaforme di lancio per le flotte di droni russi-iraniani kamikaze a lungo raggio di tipo Shahed. "Oltre alle postazioni principali, creano anche finte postazioni e installazioni false", ha spiegato, avvertendo che i lanci dall’aeroporto di Donetsk potrebbero perfino consentire l’uso di Shahed armati con proiettili d’artiglieria da sganciare lungo il percorso dell’attacco kamikaze.
"Non è un segreto che la Russia stia riutilizzando infrastrutture civili ucraine per scopi militari. Ma mentre il presidente Usa Donald Trump propone ipotesi di 'scambi territoriali' come parte di un accordo di pace — includendo la cessione completa di Donetsk e Luhansk, che Mosca non controlla neppure interamente — molti ucraini temono che i territori occupati siano già diventati basi di partenza per la prossima offensiva russa", scrive la testata ucraina, evidenziando che l'influente Institute for the Study of War ha avvertito che la minaccia delle basi avanzate russe riguarda anche i Paesi Nato.
"Stanno militarizzando tutto ciò che possono. Occupano officine vuote, trasformano in caserme e impediscono l’accesso. Non sappiamo cosa contengano, ma di notte si vedono convogli entrare e uscire", racconta al Kyiv Independent un attivista del gruppo partigiano Zla Mavka, residente nel Donetsk. Secondo Petro Andriushenko, originario di Mariupol e consigliere del sindaco in tempo di guerra, gran parte del Donbass "è già oggi una base militare russa. Quello che noi vediamo delle nuove installazioni russe è probabilmente meno dell’1% di ciò che esiste sul posto. In quasi ogni centro abitato c’è un edificio destinato ai soldati russi".
I video, diffusi da militari russi sui social, mostrano stabilimenti e fabbriche riconvertiti, tra cui un'ex fabbrica di trattori a Berdiansk trasformata in base, un ex caseificio a Dovzhansk diventato officina di veicoli militari e una scuola a Oleksandrivka usata come rifugio per carri armati, come anche gli innumerevoli resort estivi in Crimea e sulla costa del mare d'Azov convertiti in caserme, racconta il giornale online. Dal 2014 Kiev ha fortificato le città chiave rimaste in mani ucraine in Donetsk e Luhansk (tra cui Pokrovsk, Kupiansk, Kostyantynivka e Kramatorsk) che resistono a continui attacchi di terra e bombardamenti; "concedere queste città fortificate nel quadro di uno scambio territoriale significherebbe offrire a Mosca le migliori difese dell’Ucraina", conclude.
Leggi tutto: Ucraina, il piano della Russia: basi in regioni occupate, Putin non si ferma
(Adnkronos) - Frank Caprio, giudice 'star della tv' negli Stati Uniti, è morto all'età di 88 anni. Caprio, per anni protagonista dello show Caught in Providence, è deceduto per un tumore al pancreas che gli era stato diagnosticato lo scorso anno. Poco dopo l'87esimo compleanno, il giudice si era sottoposto a terapie nella prima parte del 2024.
Nella giornata del 19 agosto, con un video pubblicato sui social dal letto di ospedale, Caprio ha annunciato il nuovo ricovero per un peggioramento delle condizioni di salute. Oggi, il magistrato si è spento. Caprio, eletto nel 1985, è diventato famoso per la serie 'Caught in Providence'. Nella sua aula, il giudice era solito adottare provvedimenti clementi nelle cause che coinvolgevano persone in difficoltà e veterani.
Leggi tutto: E' morto Frank Caprio, addio al giudice buono della tv Usa
(Adnkronos) - "Abbiamo rimosso il Gruppo Facebook Mia Moglie (accompagnato da tre cuoricini) per violazione delle nostre policy contro lo sfruttamento sessuale di adulti". Ad affermarlo è un portavoce di Meta in merito al gruppo Facebook dove gli utenti si scambiavano foto delle proprie mogli molte delle quali sarebbero state inconsapevoli. "Non consentiamo contenuti che minacciano o promuovono violenza sessuale, abusi sessuali o sfruttamento sessuale sulle nostre piattaforme. Se veniamo a conoscenza di contenuti che incitano o sostengono lo stupro, possiamo disabilitare i gruppi e gli account che li pubblicano e condividere queste informazioni con le forze dell’ordine", sottolinea il portavoce di Meta.
Il caso del gruppo Facebook 'Mia Moglie' assume anche una dimensione politica. Le parlamentari del Movimento 5 Stelle componenti della Commissione d'inchiesta sul femminicidio (Anna Bilotti, Stefania Ascari, Alessandra Maiorino e Daniela Morfino), hanno annunciato all'Adnkronos la presentazione di un'interrogazione parlamentare per sollecitare il governo a rafforzare il proprio impegno nella lotta contro la violenza sulle donne.
Cresce intanto l'indignazione per la comunità social, che condivideva e diffondeva senza consenso immagini intime di donne in contesti privati. Con oltre 31mila iscritti, il gruppo è ora travolto da una bufera mediatica ed è stato segnalato alla Polizia postale. Dal Pd ad Avs, passando per il Codacons, partiti e associazioni sono insorti contro il gruppo, che nel frattempo è stato rimosso da Meta per violazione della policy contro lo sfruttamento sessuale di adulti.
Ma ora il M5S vuole portare il caso anche all'attenzione del governo. "Il gruppo Facebook 'Mia Moglie', che è stato chiuso oggi da Meta ma che doveva essere fermato molto prima, è l'aberrante sintesi di varie brutali forme di violenza perpetrate nei confronti delle donne. E' una fotografia perfetta dei gravissimi problemi che dobbiamo affrontare e debellare per estirpare una mentalità patriarcale inaccettabile che riduce la donna a oggetto e strumento di possesso", affermano le parlamentari pentastellate, che aggiungono: "Ancora una volta abbiamo evidenza del fatto che sul piano educativo la strada da percorrere è lunghissima. Di gruppi social di questo tenore purtroppo ne esistono molti ed è palese che non si stia facendo abbastanza per prevenire questo scempio continuo". "A tal proposito - annunciano - presenteremo presto una interrogazione per sollecitare il governo affinché faccia di più sul piano del controllo, della repressione e della prevenzione".
"La vicenda del gruppo Facebook ‘Mia Moglie’, rimosso da Meta solo dopo la denuncia pubblica e le segnalazioni alle autorità, per le quali ringraziamo in particolare le parlamentari Pd della commissione Femminicidio, non è un episodio isolato. È l’ennesima prova di una violenza digitale strutturale che affonda le proprie radici nella stessa cultura patriarcale del dominio che ha consentito per dieci anni lo stupro di Gisèle Pélicot, a partire proprio da un gruppo online simile a questo", dichiara in una nota Roberta Mori, portavoce nazionale della Conferenza delle Donne democratiche.
"Sono andata a vedere il gruppo Facebook (Mia Moglie) denunciato dalla scrittrice Carolina Capria e sono rimasta letteralmente inorridita - dice in un video pubblicato su Facebook la co-portavoce di Europa Verde ed esponente di Avs, Fiorella Zabatta - Migliaia di uomini che hanno postato foto e video delle loro mogli, fidanzate e compagne a insaputa di queste povere donne e in atteggiamenti anche intimi. Con commenti terribili del tipo, ‘io me la farei’, ‘io la stuprerei’, ‘so io cosa le farei’. Questa non è goliardia, questo è stupro virtuale, un reato punito dal nostro codice penale. Ma il problema è anche culturale. Queste piattaforme vanno combattute, questa idea tossica di mascolinità va combattuta, e noi dobbiamo muoverci tutti quanti: la società civile e anche la politica". "Questo è il motivo per il quale io andrò a sporgere oggi denuncia alla Procura della Repubblica e mi auguro che la politica tutta intervenga in maniera trasversale", conclude.
Leggi tutto: Meta rimuove gruppo Fb 'Mia Moglie': "Violate nostre policy"
(Adnkronos) - Due nuove vittime per il virus West Nile nel Lazio. Si tratta di un uomo di 84 anni, residente a Latina, morto il 10 agosto all'ospedale Santa Maria Goretti. Il paziente era affetto da leucemia linfatica e in seguito ad accertamenti post-decesso è stata confermata la positività al virus. L'altra vittima è una donna di 87 anni di Cassino con pluripatologie, arrivata in pronto soccorso il 17 agosto e deceduta ieri sera. Salgono così a 12 i decessi per il virus West Nile nella Regione.
I numeri della Regione
Nel Lazio le analisi effettuate dal laboratorio di Virologia dello Spallanzani - Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, rispetto all’aggiornamento dello scorso 18 agosto, hanno certificato 8 nuovi casi (dei quali 2 casi con sindrome neurologica e 5 casi con febbre da West Nile Virus ed un donatore asintomatico individuato grazie alle attività di screening del Centro regionale sangue, a dimostrazione della sicurezza garantita dal sistema trasfusionale regionale). I nuovi casi sono stati rilevati a Cassino nel frusinate e a Latina, Gaeta e Norma. Con gli ultimi accertamenti, nel 2025 le conferme diagnostiche di positività di infezione al virus West Nile salgono a 182.
Le aree coinvolte
Nel dettaglio, i casi suddivisi per il territorio di probabile esposizione: 160 casi nella Asl di Latina; 11 casi nella Asl Roma 6; 6 casi nella Asl di Frosinone; un caso nella Asl Roma 3; 3 casi fuori regione, due nella provincia di Caserta e uno in provincia di Isernia; uno in corso di definizione. Dei 182 casi di positività da virus West nile: 41 pazienti sono ricoverati in reparti ordinari; 34 persone sono state dimesse; 91 pazienti sono in buone condizioni presso il proprio domicilio; 4 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva; 12 decessi.
Leggi tutto: West Nile, altri due morti nel Lazio e 8 nuovi casi
(Adnkronos) - "Jannik ha sofferto per un virus che lo ha costretto al ritiro contro Alcaraz lunedì. Ora si sente un po' meglio, oggi riposerà ancora e dovrebbe tornare in campo domani. Siamo fiduciosi che starà bene". L'allenatore di Jannik Sinner, Darren Cahill, fa chiarezza, nel corso di un'intervista a 'Espn' sulle condizioni di salute del numero uno del mondo, ritiratosi dopo aver perso i primi 5 game nella finale del torneo Ato Masters 1000 di Cincinnati contro lo spagnolo Carlos Alcaraz.
Da domenica 24 agosto a domenica 7 settembre il 24enne altoatesino difenderà il titolo conquistato l'anno scorso allo Us Open di New York, quarta e ultima prova stagionale del Grande Slam.
(Adnkronos) - Jannik Sinner a Cincinnati è stato costretto al ritiro da un virus. Ora, però, è quasi pronto al rientro in campo, a pochi giorni dall'inizio dell'US Open. E' Darren Cahill, coach del numero 1 del mondo, a fare chiarezza sulla situazione dell'azzurro. "Jannik ha sofferto per un virus che lo ha costretto al ritiro contro Alcaraz lunedì. Ora si sente un po' meglio, oggi riposerà ancora e dovrebbe tornare in campo domani. Siamo fiduciosi che starà bene", dice Cahill nel corso di un'intervista a 'Espn'.
Da domenica 24 agosto a domenica 7 settembre il 24enne altoatesino difenderà il titolo conquistato l'anno scorso allo Us Open di New York, quarta e ultima prova stagionale del Grande Slam.
Nelle prossime ore il numero 1 del mondo tornerà in campo per riprendere il feeling con la racchetta. Nel pomeriggio italiano del 21 agosto ci sarà il sorteggio del tabellone principale e nelle prossime ore verrà definito il calendario del primo turno del singolare maschile: Sinner potrebbe scendere in campo domenica 24 agosto, lunedì 25 o martedì 26 per l'esordio a New York.
Se il debutto dovesse avvenire martedì, l'azzurro avrebbe più tempo per recuperare in pieno dopo il k.o. di Cincinnati. In caso di esordio domenica 24 agosto, in ogni caso Sinner avrebbe a disposizione 3 giorni pieni - a partire da giovedì - per allenamenti progressivamente più intensi per ritrovare la condizione migliore.
(Adnkronos) - Un nuovo video per chiedere scusa a chi si è sentito offeso vedendo le immagini di una dottoressa e un'infermiera che buttano nel cestino due scatole di prodotti di un'azienda farmaceutica israeliana, come gesto simbolico contro quanto sta accadendo a Gaza. A diffonderlo sono proprio le protagoniste della clip girata nella Casa della Salute di Pratovecchio Stia, una sede dell'Asl Toscana Sud Est, dopo l'ondata di sdegno che ha travolto la loro iniziativa, con duri commenti sul web e l'intervento anche della politica.
Mentre anche l'Asl si è espressa sul caso assicurando di essersi già attivata per ricostruire l'accaduto, arriva anche il passo indietro delle due operatrici che esordiscono nella nuova clip chiedendo scusa a "tutte le persone che si sono sentite offese dal video e per i modi con cui è stato girato". Sedute ad un tavolo con le due scatole 'incriminate' davanti, e senza i camici bianchi, offrono la loro versione. "Il video faceva parte in realtà di una campagna più ampia - precisa una delle due donne - e i 'farmaci' che sono stati 'gettati' in realtà sono qua. Come potete vedere sono campioni gratuiti, non acquistati con i soldi pubblici". E si tratta, è il chiarimento della dottoressa e dell'infermiera, di "integratori di sodio e potassio - che non butteremmo mai via anche perché sappiamo che quello non è il corretto smaltimento dei rifiuti - e salviette". Era "un gesto simbolico, un gesto rivolto alla pace, non ad altro. Non volevamo assolutamente offendere nessuno, coinvolgere l'azienda, coinvolgere i colleghi della Casa della Salute. Abbiamo finito il nostro lavoro all'incirca alle 16.30" e "il video è stato girato un'ora dopo, quando tutti i compiti erano stati assolti". "Ci dispiace veramente tanto del fraintendimento che abbiamo creato - aggiunge infine l'altra operatrice - e chiediamo scusa".
Leggi tutto: Farmaci israeliani nel cestino, il video-choc: oggi le scuse
(Adnkronos) - Un nuovo video per chiedere scusa a chi si è sentito offeso vedendo le immagini di una dottoressa e un'infermiera che buttano nel cestino due scatole di prodotti di un'azienda farmaceutica israeliana, come gesto simbolico contro quanto sta accadendo a Gaza. A diffonderlo sono proprio le protagoniste della clip girata nella Casa della Salute di Pratovecchio Stia, una sede dell'Asl Toscana Sud Est, dopo l'ondata di sdegno che ha travolto la loro iniziativa, con duri commenti sul web e l'intervento anche della politica.
Mentre anche l'Asl si è espressa sul caso assicurando di essersi già attivata per ricostruire l'accaduto, arriva anche il passo indietro delle due operatrici che esordiscono nella nuova clip chiedendo scusa a "tutte le persone che si sono sentite offese dal video e per i modi con cui è stato girato". Sedute ad un tavolo con le due scatole 'incriminate' davanti, e senza i camici bianchi, offrono la loro versione. "Il video faceva parte in realtà di una campagna più ampia - precisa una delle due donne - e i 'farmaci' che sono stati 'gettati' in realtà sono qua. Come potete vedere sono campioni gratuiti, non acquistati con i soldi pubblici". E si tratta, è il chiarimento della dottoressa e dell'infermiera, di "integratori di sodio e potassio - che non butteremmo mai via anche perché sappiamo che quello non è il corretto smaltimento dei rifiuti - e salviette". Era "un gesto simbolico, un gesto rivolto alla pace, non ad altro. Non volevamo assolutamente offendere nessuno, coinvolgere l'azienda, coinvolgere i colleghi della Casa della Salute. Abbiamo finito il nostro lavoro all'incirca alle 16.30" e "il video è stato girato un'ora dopo, quando tutti i compiti erano stati assolti". "Ci dispiace veramente tanto del fraintendimento che abbiamo creato - aggiunge infine l'altra operatrice - e chiediamo scusa".
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