(Adnkronos) - "L’Inps ha piena consapevolezza del momento di scoramento e sfiducia che sta attraversando una larga parte delle nuove generazioni. Per questo riteniamo essenziale essere al loro fianco, supportarli e accompagnarli con un approccio diretto, non paternalistico, utilizzando un linguaggio fresco e strumenti tipici del mondo giovanile, dal web ai social, fino allo smartphone". Lo ha dichiarato Diego De Felice, direttore centrale comunicazione Inps, in occasione della presentazione del progetto “Inps per i Giovani" presso Palazzo Wedekind a Roma.
Secondo De Felice, il nuovo approccio comunicativo dell’Istituto punta a una "formazione di consapevolezza previdenziale fin dai primi anni di vita lavorativa", dato che "nel sistema contributivo attuale è fondamentale prendere decisioni il prima possibile". Ma c’è anche un altro obiettivo, "Fornire strumenti utili per orientare le scelte di vita futura e dare ai giovani la possibilità di costruire il proprio domani".
"Non promuoviamo singoli servizi – spiega De Felice – ma personalizziamo l’offerta a partire da quattro grandi categorie: disoccupati, inoccupati, lavoratori e studenti. Sono i giovani stessi, in base a dove si riconoscono, a individuare i servizi utili per loro. È un invito a prendere in mano il proprio futuro".
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(Adnkronos) - "Presidente Fava, carissimi, con molto piacere, desidero inviare il mio saluto e quello del Governo all'evento pubblico di presentazione del progetto 'Inps per i Giovani. É un dovere e una priorità della Pubblica Amministrazione, attraverso tutte le sue articolazioni, trovare le modalità più adatte e gli strumenti più efficaci per comunicare con le giovani generazioni. Sfida tutt'altro che facile che l'Inps, colonna portante del welfare nazionale, ha avuto la lungimiranza di cogliere, all'interno di una strategia più ampia che punta a personalizzare sempre di più le prestazioni per rispondere meglio ai bisogni concreti - vecchi e nuovi - degli italiani. Di tutti gli italiani, di ogni generazione". Lo sottolinea il premier, Giorgia Meloni, in un messaggio inviato ad una iniziativa dell'Inps per i giovani.
"Le esigenze dei cittadini stanno cambiando, ed è compito della Pubblica Amministrazione immaginare e costruire risposte sempre più su misura Ciò vale anche e soprattutto per i più giovani, anche quando si parla di previdenza. -prosegue Meloni-. Tema cruciale a cui non si deve pensare solo quando ci si avvicina alla pensione, ma fin dal primo passo nel mondo del lavoro, perché è un diritto che va costruito giorno dopo giorno. Ecco perché è fondamentale che i giovani conoscano i principi del sistema previdenziale e comprendano come questi possano influire sul loro futuro, avendo in questo modo gli strumenti per fare scelte ragionate e consapevoli. Ringrazio, per questo, l'Inps per tutte le iniziative che sta portando avanti in questo senso, anche in sinergia con diversi Ministeri, come ad esempio le attività promosse nelle scuole o le azioni specificatamente rivolte ai giovani che studiano e lavorano all'estero".
"Il progetto 'Inps per i Giovani' non è solo un passo avanti in questo cammino, ma rappresenta anche un modo efficace per far conoscere agli under 35 cosa fa l'Istituto nel suo complesso e qual è la gamma di servizi e opportunità che offre - prosegue Meloni -. Desidero, dunque, ringraziare ancora una volta l'Inps, il Presidente Fava, il Direttore Generale Vittimberga e tutti coloro che hanno lavorato a questa importante iniziativa, che seguiremo nella sua concreta attuazione. Il Governo continuerà a lavorare per costruire quel nuovo modello di protezione sociale che i cittadini meritano e si aspettano da tempo. Un welfare che sappia essere all'altezza dei cambiamenti demografici, sociali ed economici del nostro tempo e che metta sempre la persona, i suoi bisogni e le sue esigenze al centro di tutto. Rinnovo i miei saluti, e vi auguro buon lavoro".
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(Adnkronos) - Ad aprile il tasso di disoccupazione scende al 5,9% (-0,2 punti), quello giovanile al 19,2% (-1,2 punti). Il calo delle persone in cerca di lavoro (-3,1%, pari a -48mila unità) riguarda entrambe le componenti di genere e tutte le classi d’età ad eccezione dei 25-34enni, tra i quali il numero di disoccupati è sostanzialmente stabile. Lo comunica l'Istat.
Similmente, la crescita degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,3%, pari a +39mila unità) coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età tranne i 25-34enni, per i quali il numero di inattivi è in calo. Il tasso di inattività sale al 33,2% (+0,1 punti). Confrontando il trimestre febbraio-aprile 2025 con quello precedente (novembre 2024-gennaio 2025), si registra un aumento di 96mila occupati (+0,4%). Nel confronto trimestrale, diminuiscono le persone in cerca di lavoro (-3,4%, pari a -55mila unità) e gli inattivi di 15-64 anni (-0,4%, pari a -44mila unità).
Ad aprile il numero di occupati, pari a 24 milioni 200mila, è stabile rispetto al mese precedente. Aumentano gli autonomi (5 milioni 182mila) e i dipendenti a termine (2 milioni 652mila), mentre diminuiscono i dipendenti permanenti (16 milioni 366mila).
L’occupazione cresce rispetto ad aprile 2024 (+282mila occupati), come sintesi della crescita di dipendenti permanenti (+345mila) e autonomi (+110mila) e del calo dei dipendenti a termine (-173mila). Su base mensile, il tasso di occupazione è stabile al 62,7%, quello di disoccupazione scende al 5,9% e il tasso di inattività sale al 33,2%.
Nello scorso aprile nell'area euro il tasso di disoccupazione si è attestato al 6,2%, in calo dal 6,3% di marzo e dal 6,4% dell'aprile 2024, comunica Eurostat. Il dato è in linea con il consensus, la media delle attese degli analisti. Nell'Ue è stato del 5,9%, stabile rispetto a marzo e in flessione dal 6% di un anno prima.
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(Adnkronos) - Il principe Harry sta valutando l'idea di cambiare il suo cognome e assumere quello di sua madre, la defunta principessa Diana. Il Mail on Sunday scrive che il duca di Sussex ha chiesto consiglio al fratello di Diana, Charles Spencer, su come acquisire il cognome della famiglia materna. Il secondogenito di re Carlo, avrebbe discusso la questione con lo zio e vagliato le possibilità per modificare il proprio cognome durante una visita in Gran Bretagna, la cui data non è stata specificata. Ma secondo il tabloid britannico, al duca sarebbe stato detto che "gli ostacoli legali sono insormontabili. Hanno avuto una conversazione molto amichevole e Spencer gli ha sconsigliato di fare un passo del genere".
La decisione di Harry, scrive il giornale - che comporterebbe che anche i suoi figli, il principe Archie e la principessa Lilibet, cambino il cognome da Mountbatten-Windsor a Spencer - non farebbe che approfondire ulteriormente la frattura tra lui e la famiglia reale e sarebbe "particolarmente dolorosa" per re Carlo, che ha a cuore il cognome della sua famiglia. Mountbatten-Windsor si chiamano tutti i discendenti della defunta regina Elisabetta e del principe Filippo. Combina il cognome della famiglia reale, Windsor, e il cognome adottivo del defunto duca Mountbatten. I figli di Harry usano il cognome sui loro certificati di nascita: Archie Harrison Mountbatten-Windsor e Lilibet Diana Mountbatten-Windsor.
Anche se il cognome dei loro figli è Mountbatten-Windsor, Meghan ha recentemente insistito affinché il suo cognome fosse Sussex, dopo che la regina Elisabetta le ha conferito il titolo quando ha sposato il principe Harry nel 2018. La moglie di Harry ha corretto una delle sue ospiti durante una puntata del suo show su Netflix 'With Love, Meghan', dicendole: "È così divertente che continui a dire Meghan Markle. Ora sai che sono 'Sussex'".
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(Adnkronos) - "Ho appena avuto un bel colloquio con i nostri vertici militari. E' l'Esercito più forte che abbiamo mai avuto, anche perché stiamo accumulando armi a un ritmo mai visto prima nel nostro Paese. Speriamo, tuttavia, di non doverle mai usare". Così nella notte su Truth il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un post pubblicato dopo quello dedicato all'Iran e alle ultime notizie nel mezzo del difficile negoziato sul controverso programma nucleare della Repubblica islamica.
Nel post su Teheran, Trump ha affermato che gli Stati Uniti, nell'ambito di un possibile accordo, non consentiranno all'Iran di proseguire con l'arricchimento dell'uranio. "In base al nostro potenziale accordo - si legge infatti- non consentiremo alcun arricchimento dell'uranio".
Le affermazioni sono in contrasto con quanto rivelato ieri da Axios secondo cui la proposta presentata sabato alla Repubblica islamica consentirebbe l'arricchimento dell'uranio a bassi livelli in terra iraniana per un periodo di tempo da definire. Teheran rivendica il suo diritto di arricchire l'uranio e insiste sulla natura pacifica del suo programma nucleare.
L'Iran ha intanto chiesto agli Stati uniti garanzie formali sulla revoca delle sanzioni per arrivare a un accordo definitivo dopo cinque round di negoziati. "Quello che per noi è importante è garantire la fine delle sanzioni imposte contro l'Iran", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri della Repubblica Islamica, Esmaeil Baghaei, secondo il quale "finora da parte Usa non hanno chiarito questa questione".
"Una delle nostre richieste più importanti in qualsiasi processo negoziale è la questione della revoca delle sanzioni - ha spiegato -. Abbiamo dimostrato con i fatti che non stiamo procedendo per ottenere armi nucleari".
Nelle dichiarazioni riportate dall'agenzia iraniana Mehr, il portavoce ha anche confermato che Teheran ha ricevuto una proposta da parte di Washington. "Ricevere un testo non significa che sia stato accettato o che sia accettabile", ha puntualizzato, ripetendo che ci sarà "una risposta adeguata". "Qualsiasi testo che contenga richieste estreme e che ignori i diritti e gli interessi legittimi degli iraniani non otterrà una risposta positiva", ha ripetuto il portavoce della diplomazia iraniana che ha sempre rivendicato il suo diritto all'uso pacifico del nucleare e non ha mai accettato di porre fine all'arricchimento dell'uranio.
(Adnkronos) - Sarà eseguito oggi l'esame autoptico sulla salma di Martina Carbonaro, uccisa dal 18enne reo confesso Alessio Tucci. La Procura di Napoli Nord ha infatti conferito l'incarico alla dottoressa Raffaella Salvarezza che si occuperà di eseguire l'esame autoptico sul corpo della 14enne uccisa in un casolare abbandonato ad Afragola, a poca distanza dall'abitazione della vittima. L'autopsia sarà eseguita all'ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania, come disposto dal pm Alberto Della Valle, che sta coordinando le indagini dell'omicidio. Come consulenti di parte della famiglia di Martina, l'avvocato Sergio Pisani ha nominato i dottori Pietro Tarsitano e Omero Pinto.
Anche l'avvocato Mario Mangazzo, legale dell'indagato, ha nominato un consulente: si tratta del medico legale Antonio Palmieri. Tra i quesiti posti dagli inquirenti figura l'accertamento sul numero dei colpi inferti, in quali parti del corpo Martina è stata raggiunta dai colpi e, infine, quando è sopraggiunto il decesso, in sostanza per comprendere se, con un soccorso tempestivo, la 14enne poteva essere salvata. Disposti anche accertamenti isto-patologici e tossicologici. Dopo l'esame autoptico la salma di Martina Carbonaro sarà restituita alla famiglia per le esequie.
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(Adnkronos) - L'attore statunitense Jonathan Joss è stato brutalmente assassinato domenica sera nei pressi della sua abitazione a San Antonio, in Texas. Aveva 59 anni ed era noto come interprete del carismatico Ken Hotate in 'Parks and Recreation' e come voce di John Redcorn nella serie animata 'King of the Hill'.
Secondo quanto confermato dal Dipartimento di Polizia di San Antonio, l'attacco è avvenuto poco dopo le 19:00 in Dorsey Drive. Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato Joss gravemente ferito da più colpi d'arma da fuoco. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori, l'attore è stato dichiarato morto sul posto.
A sparare, secondo la testimonianza del marito di Joss, Tristan Kern de Gonzales, sarebbe stato il vicino di casa, Sigfredo Alvarez Ceja, 56 anni, già autore in passato di molestie e minacce a sfondo omofobo contro la coppia. L'uomo è stato arrestato sul luogo dell'agguato ed è attualmente accusato di omicidio di primo grado, con cauzione fissata a 200.000 dollari. L'udienza preliminare è prevista per agosto.
L'aggressione sarebbe l'apice di una lunga scia di ostilità culminata in un incendio che, lo scorso gennaio, aveva distrutto la casa d'infanzia di Joss, costruita dal padre nel 1957. Nell'incendio morirono anche tre dei loro cani. Durante una visita al sito dell'abitazione, la coppia avrebbe trovato il teschio di uno degli animali posizionato in bella vista, accompagnato dall'imbracatura. In preda alla disperazione, i due uomini avrebbero iniziato a piangere e gridare per il dolore, quando Ceja si è avvicinato, ha urlato insulti omofobi e ha aperto il fuoco.
"Jonathan mi ha salvato la vita", ha scritto Tristan Kern de Gonzales in un post su Facebook. "L'assassino ci ha visti in piedi, l'uno accanto all'altro, e non ha sopportato l'amore tra due uomini. Jonathan è morto per proteggermi". La coppia si era sposata il giorno di San Valentino e stava pianificando di acquistare una roulotte come nuova abitazione.
Nato il 22 dicembre 1965 a San Antonio, Jonathan Joss era di origini Comanche e White Mountain Apache. Dopo essersi laureato in arti teatrali alla Our Lady of the Lake University, aveva iniziato la sua carriera con ruoli in film tv come 'Una strana storia d'amore' (1994) e 'I dannati di Meadowbrook' (1994), ottenendo poi visibilità grazie alla serie 'Walker, Texas Ranger'. La sua interpretazione di John Redcorn in 'King of the Hill' (1997-200), durata oltre dodici stagioni, lo ha reso un'icona nella rappresentazione dei nativi americani nei media. Aveva anche prestato la voce a personaggi in videogiochi come 'Red Dead Redemption', 'Days Gone' e 'The Walking Dead: Michonne', e recitato in produzioni come 'True Grit', 'Ray Donovan', 'Tulsa King', 'Friday Night Lights' e 'I magnifici 7'.
I produttori di 'King of the Hill', Mike Judge, Greg Daniels e Saladin Patterson, hanno ricordato Joss con queste parole: "Jonathan Joss ha dato vita al personaggio di John Redcorn per oltre un decennio, inclusa la nuova stagione in arrivo. La sua voce mancherà profondamente a tutta la famiglia di 'King of the Hill'. Inviamo le nostre più sincere condoglianze agli amici e alla famiglia di Jonathan". La morte di Jonathan Joss ha suscitato una profonda ondata di commozione tra fan, colleghi e sostenitori della comunità Lgbtq+ e dei popoli nativi. In molti lo ricordano per il suo impegno nel rappresentare i nativi americani con rispetto e autenticità, e per il coraggio dimostrato nella vita privata. "Jonathan era mio marito, il mio amore, la mia famiglia. Ha dato più amore di quanto la maggior parte delle persone riceverà in tutta la vita. Lo amerò per sempre", ha scritto Tristan de Gonzales su Facebook.
(di Paolo Martini)
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