(Adnkronos) - Nove soldati israeliani vestiti in abiti femminili avrebbero fatto irruzione nella casa di Ahmed Sarhan, comandante delle brigate Nasser Saladin braccio armato della Jihad islamica palestinese, a Khan Younis, nella Striscia di Gaza, per poi ucciderlo. Lo scrivono i media palestinesi aggiungendo che la moglie e i figli di Sarhan sarebbero stati arrestati. Secondo la ricostruzione, i soldati israeliani avrebbero voluto catturare Sarhan, ma lo hanno ucciso a colpi d'arma da fuoco dopo che il miliziano ha opposto resistenza.
Un funzionario della sicurezza israeliana citato a condizione di anonimato da Haaretz ha affermato che l'operazione a Khan Younis non era collegata ai piani di liberazione degli ostaggi, ma ha rifiutato di rilasciare ulteriori dichiarazioni.
L'esercito israeliano ha intanto annunciato l'inizio di un'offensiva di terra su ampia scala nella parte settentrionale e in quella meridionale della Striscia di Gaza. A riferirne è Ha'aretz.
In un video diffuso sul suo account X, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha lodato ieri l'avvio dell'offensiva, sottolineando come l’operazione abbia un duplice obiettivo: sconfiggere Hamas e assicurare la liberazione degli ostaggi. "Abbiamo lanciato una campagna massiccia contro Hamas… le forze Idf stanno avanzando con forza nella Striscia di Gaza con un duplice scopo: la sconfitta di Hamas e il rilascio dei nostri ostaggi - due obiettivi intrecciati, che raggiungeremo entrambi", ha dichiarato Netanyahu.
Il premier ha risposto anche alle critiche mediatiche che metterebbero in dubbio la possibilità di una vittoria, invitando a superare queste narrazioni: "Ho sentito ancora i media ripetere la loro vecchia linea - ‘Non si può vincere’. Devono smettere. Non abbiamo forse ottenuto vittorie contro Hezbollah? Non abbiamo sconfitto Assad in altri teatri di guerra?". Ha però riconosciuto che le sfide rimangono "grandi", con la presenza di Iran e Hamas ancora da affrontare, ma ha assicurato che la vittoria sarà completa, compresa la liberazione di tutti gli ostaggi.
Sarebbero almeno 23 i palestinesi uccisi dall'alba nei raid aerei condotti dalle forze armate israeliane sulla Striscia, riferisce l'emittente al-Jazeera, spiegando che nei raid dell'Idf sarebbe stato colpito anche l'ospedale Nasser a Khan Younis. Cinque sono le persone che avrebbero perso la vita in un raid aereo dell'Idf che avrebbe colpito sfollati vicino al mercato di Al-Faluja, nel campo profughi di Jabalia.
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(Adnkronos) - Forma "aggressiva" di cancro alla prostata con metastasi ossee diagnosticata all'ex presidente americano Joe Biden. Ma, assicura l'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama che ha commentato su 'X' la notizia, ''sono certo che affronterà questa sfida con la determinazione e la grazia che lo contraddistinguono. Preghiamo per una guarigione rapida e completa''.
''Michelle ed io siamo vicini a tutta la famiglia Biden. Nessuno ha fatto più di Joe per trovare trattamenti innovativi contro il cancro in tutte le sue forme'', ha ricordato.
Biden, 82 anni, ha ricevuto la diagnosi venerdì. L'ex presidente sta attualmente valutando insieme ai medici le opzioni di trattamento più adatte. "Venerdì gli è stato diagnosticato un cancro alla prostata, caratterizzato da un valore di Gleason di 9 (Grado Gruppo 5) con metastasi ossee", si legge nel comunicato del suo ufficio stampa. La scala di Gleason, con valori da 2 a 10, definisce l'aggressività del tumore. Nei giorni scorsi, un portavoce dell'ex presidente aveva fatto riferimento ad esami dopo l'individuazione di un "piccolo nodulo".
Secondo il comunicato, nonostante la gravità della malattia, il tumore sembra essere sensibile agli ormoni, il che permette una gestione efficace della condizione.
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(Adnkronos) - Alla vigilia della conversazione telefonica tra Donald Trump e il leader del Cremlino Vladimir Putin, il premier britannico Keir Starmer, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e la premier italiana Giorgia Meloni hanno avuto un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti. A renderlo noto è Downing Street.
I capi di Stato e di governo "hanno discusso della situazione in Ucraina e del costo catastrofico che la guerra per le due parti", ha spiegato in un comunicato la portavoce di Starmer.
"I dirigenti si sono confrontati sulla necessità di un cessate il fuoco incondizionato", ha aggiunto. Dopo i colloqui tra Kiev e Mosca in Turchia, i capi di Stato e di governo "hanno anche discusso del ricorso alle sanzioni se la Russia non si impegna seriamente in una cessazione del fuoco", riporta Downing Street.
Meloni, fa sapere una nota di Palazzo Chigi, ha innanzitutto ribadito il sostegno dell’Italia, insieme ai partner europei e occidentali, agli sforzi del presidente Trump per una pace giusta e duratura in Ucraina, sottolineando l’importanza di un cessate il fuoco immediato e incondizionato.
La presidente del Consiglio "ha infine espresso apprezzamento per la disponibilità dimostrata ancora una volta da parte ucraina a favore del dialogo e ha reiterato l’auspicio che Mosca si impegni seriamente attraverso contatti diretti tra leader in un negoziato che conduca alla pace".
Si apre una settimana cruciale per le sorti della guerra tra Ucraina e Russia. E c'è grande attesa per la telefonata tra Trump e il presidente russo Putin. L'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti, Steve Witkoff, si è detto fiducioso riguardo all'esito della conversazione, auspicando che questa contribuisca a promuovere i negoziati tra Mosca e Kiev.
"Credo che il presidente avrà successo, ci conoscono, è determinato a fare le cose, se non ci riesce lui nessuno può farlo", ha detto Witkoff esprimendo la convinzione che la telefonata potrà "chiarire parte dell'impasse" che sta bloccando i negoziati. "Il presidente ha una forza di personalità che non ha pari - ha aggiunto intervistato da Abcnews - il suo istinto gli dice che deve parlare al telefono con il presidente Putin e questo chiarirà parte dell'impasse e ci permetterà di raggiungere il punto che dobbiamo raggiungere. Credo - ha concluso - che la telefonata avrà molto successo".
Trump ha annunciato sabato su Truth che telefonerà a Putin per "fermare il bagno di sangue" e poi parlerà con Volodymyr Zelensky e con "diversi membri della Nato". La precedente conversazione telefonica tra Putin e Trump si è svolta nel mese di marzo.
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(Adnkronos) - Accusati di aver partecipato all'assalto armato ai furgoni portavalori della ditta Battistolli avvenuto il 28 marzo scorso a San Vincenzo (Livorno), lungo la strada statale 1 Aurelia, durante il quale vennero sottratti circa 3 milioni di euro. Per questo 11 persone sono arrestate all'alba di oggi nelle province di Nuoro, Pisa e Bologna in una maxi operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Livorno e da numerosi reparti speciali dell'Arma. In carcere sono finiti tutti uomini di origine sarda tra i 33 e i 54 anni.
L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip del Tribunale di Livorno su richiesta della locale Procura, a conclusione di un'indagine condotta dal nucleo investigativo dei carabinieri. Le accuse, a vario titolo, includono rapina pluriaggravata, detenzione e porto illegale di armi da guerra ed esplosivi, furto aggravato e ricettazione.
Il blitz che ha portato agli arresti ha visto il coinvolgimento di oltre 300 militari, con la partecipazione del Ros, del Gis (Gruppo Intervento Speciale), del 1° Reggimento Paracadutisti 'Tuscania', degli Squadroni Eliportati 'Cacciatori' di Sardegna e Sicilia, dei Nuclei Elicotteri di Pisa ed Elmas, dei Sos dei Battaglioni 'Toscana' e 'Sardegna' e del Nucleo Cinofili di Firenze.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il commando - composto da soggetti travisati e armati, tutti con accento sardo - avrebbe organizzato il colpo con mesi di preparazione, utilizzando veicoli rubati per bloccare i furgoni e armi da guerra per minacciare il personale. Gli inquirenti hanno ricostruito anche le attività di supporto logistico, la pianificazione degli spostamenti e la creazione di falsi alibi per eludere le indagini.
Il colpo, avvenuto in pieno giorno lungo una delle principali arterie stradali della costa toscana, aveva destato forte allarme per la brutalità e la precisione militare dell’azione. Le indagini, definite "certosine" dagli investigatori, hanno permesso di smantellare l'intera rete dietro l'assalto.
L'operazione di oggi rappresenta un duro colpo alla criminalità armata e organizzata, e gli accertamenti proseguono per individuare eventuali complici e canali di ricettazione del denaro.
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(Adnkronos) - Sono giovani, belli, molto, molto ricchi e soprattutto innamorati. Appartengono al gotha dell'aristocrazia europea e questa estate convoleranno a nozze nei manieri o nei castelli di famiglia, nei palazzi che profumano di storia e memorie secolari.
Fiori d'arancio nel principato del Liechtenstein per la principessa Maria Carolina, figlia del principe ereditario Alois e della moglie Sofia e il promesso sposo, di origine venezuelana, Leopoldo Maduro Vollmer. Nato a Caracas, la famiglia materna è proprietario del noto marchio di rum Ron Santa Teresa. Galeotta fu l'Univesità di Saint - Andrews dove sbocciò l'amore tra il principe William erede al trono d'Inghilterra e una giovanissima e ancora sconosciuta Catherine Elizabeth Middtleon, oggi principessa del Galles.
Nozze anche alla 'corte' di Francia dove la figlia dei duchi di Chartres, Hélène d'Orléans, ha recentemente annunciato il suo fidanzamento con Francisco Sottomayor Quinta, pilota della compagnia di bandiera del Portogallo, Tap Ait Portugal, che ha offerto a Hélène, preludio all'unione in chiesa, uno splendido anello di smeraldi circondato da diamanti e zaffiri. Al momento nessuna indiscrezione sulla cerimonia, unica certezza, la coppia andrà sicuramente a vivere a Lisbona, dove già lavora da oltre un anno la nipote della Contessa di Parigi.
"C'è grande gioia nella dimora del principe Peter, il più giovane dei figli del principe Alexander e della principessa Gabriela che si è fidanzato con Yurina Hattori- Roche". Era questo il messaggio che si leggeva sui social lo scorso 18 dicembre annunciando il fidanzamento di Peter de Sayn-Wittgenstein-Sayn e della giovane ereditiera, figlia di un noto imprenditore americano. La mamma di Yurina è giapponese e lei, critica d'arte e apprezzata consulente (ha fondato e dirige 'Althe' un programma di residenze per giovani artisti a Tokio), si divide tra il Giappone e l'Europa. Dopo aver girato il mondo (America del sud, India, Cina) Peter de Sayn -Wittgenstein -Sayn ha scelto,invece, il Giappone com patria d'elezione. A Tokio ha fondato 'TeamFirst', una piattaforma che sostiene le imprese nello sviluppo del proprio business in Giappone. Spirito creativo e imprenditoriale, come la sua bien-aimée e futura principessa, al quale si aggiunge la presenza, in qualità di socio, nel gruppo tedesco Schmatz che produce ottime birre.
Anche lady Violet Manners, ex enfant terrible, ha deciso di chiudere con il suo passato (con le sorelle Alice e Eliza era stata soprannominata 'la ragazza priva di garbo e di buone maniere'). Innamoratissima del suo 'cow -boy', come aveva scritto in un post su Instagram, lady Violet ha condiviso con i suoi 34mila followers l'annuncio del fidanzamento con una foto che la ritrae abbracciata all'illustre fidanzato. Sangue blue nelle vene, William è l'erede di James Randolph Lindesay-Bethune, uomo d'affari scozzese e politico influente e di Diana Mary, nata Chamberlayne-Macdonald. Lei, ex mannequin per Dolce & Gabbana, è produttrice di podcast ('Duchess e Hidden Heritage'), ha fondato 'HeritageXplore', una sofisticata piattaforma che seleziona le più belle dimore storiche della Gran Bretagna. Ha partecipato, qualche tempo fa, a un 'salotto' di incontri per uomini e donne alla ricerca dell'anima gemella, che l'affascinante Violet ha trovato nel suo 'cow-boy' William, cofondatore, tra l'altro, di 'Feragaia', una eau-de -vie senza alcol. Chissà se verrà offerta al loro matrimonio.
Nessuno avrebbe mai immaginato che Cayetano Martinez de Irujo y Fitz-James Stuart, grande di Spagna (62 primavere) sarebbe convolato a nuove nozze (con tutta probabilità in autunno in Spagna) dopo aver impalmato, la prima volta, Genoveva Casanova, madre dei suoi due gemelli, Luis e Amina di 23 anni. L''excelentisimo senor' ha incontrato Barbara Mirjan, figlia dell'uomo d'affari libanese Javier Mirjan, a Marbella nel 2015, lei aveva 18 anni e studiava a Madrid. "Responsabile, colta, perfettamente a suo agio in società, compagna ideale e sostegno per Cayetano Martinez de Irujo", scriveva il settimanale francese 'Point de vue'. Oltre 30 anni di differenza d'età tra i due fidanzati, ma sembra che non siano stati un problema, sin dall'inizio. Anzi, come ricorda il settimanale francese, "Cayetano sarebbe felicissimo di diventare di nuovo padre".
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(Adnkronos) - Si apre una settimana cruciale per le sorti della guerra tra Ucraina e Russia. Oggi, lunedì 19 maggio 2025, c'è grande attesa per la telefonata tra Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin. L'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti, Steve Witkoff, si è detto fiducioso riguardo all'esito della conversazione, auspicando che questa contribuisca a promuovere i negoziati tra Mosca e Kiev.
"Credo che il presidente avrà successo, ci conoscono, è determinato a fare le cose, se non ci riesce lui nessuno può farlo", ha detto Witkoff esprimendo la convinzione che la telefonata potrà "chiarire parte dell'impasse" che sta bloccando i negoziati. "Il presidente ha una forza di personalità che non ha pari - ha aggiunto intervistato da Abcnews - il suo istinto gli dice che deve parlare al telefono con il presidente Putin e questo chiarirà parte dell'impasse e ci permetterà di raggiungere il punto che dobbiamo raggiungere. Credo - ha concluso - che la telefonata avrà molto successo".
Trump ha annunciato sabato su Truth che telefonerà a Putin per "fermare il bagno di sangue" e poi parlerà con Volodymyr Zelensky e con "diversi membri della Nato". La precedente conversazione telefonica tra Putin e Trump si è svolta nel mese di marzo.
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha annunciato che - assieme ai leader di Regno Unito, Francia e Polonia - intende parlare con Donald Trump in vista della telefonata. Merz ha detto di averne parlato con il segretario di Stato americano Marco Rubio, durante la messa di intronizzazione del Papa.
Mentre, a quanto apprende l’Adnkronos da fonti diplomatiche, Donald Trump e Giorgia Meloni si sono sentiti sabato per parlare della crisi ucraina.
Nel frattempo il presidente ucraino, ieri a Roma per la messa di inizio pontificato di Leone XIV, ha avuto un’udienza privata con Papa e ha incontrato il vicepresidente Usa JD Vance e il segretario di Stato Marco Rubio a Villa Taverna.
Zelensky "ha inviato una lettera al presidente Trump con nuove proposte di cooperazione nell'industria della difesa e il commercio, si legge nella nota della presidenza ucraina relativa all'incontro, in cui si sottolinea come nel colloquio sia stata data "un'attenzione particolare all'applicazione dell'accordo di partnership economica tra Ucraina e Usa".
Si è trattato del primo incontro tra i due leader dopo il famoso scontro di fine febbraio nello Studio Ovale, durante il quale, prima che intervenisse duramente anche Donald Trump, Vance aveva accusato Zelensky di mancare di rispetto nei confronti dell'amministrazione "che sta impedendo la distruzione del vostro Paese" e degli americani.
Nel "buon incontro", il leader di Kiev ha "ribadito che l'Ucraina è pronta a impegnarsi in una vera diplomazia e sottolineato l'importanza di un cessate il fuoco pieno e incondizionato al più presto possibile". "Abbiamo anche parlato della necessità di sanzioni contro la Russia, del commercio bilaterale, della cooperazione di Difesa, la situazione sul campo di battaglia e il prossimo scambio di prigionieri", ha scritto il presidente ucraino su X, spiegando che nel colloquio di oggi "abbiamo discusso dei negoziati di Istanbul dove i russi hanno mandato una delegazione di basso livello che non ha potere decisionale".
Secondo quanto ha dichiarato una fonte della presidenza ucraina all'Afp, due hanno parlato dell'annunciata telefonata tra Trump e Putin. Mentre la Casa Bianca riferisce che "hanno discusso l'obiettivo comune di mettere fine alla carneficina in Ucraina". Nel colloquio sono stati anche "forniti gli aggiornamenti sull'attuale stato dei negoziati per un cessate il fuoco ed una pace duratura".
Trump sta perdendo la pazienza con Vladimir Putin, ha affermato il presidente finlandese Alexander Stubb dopo una lunga conversazione con la sua controparte statunitense. Stubb ha anche affermato che i du eleader non devono decidere il destino dell'Ucraina ignorando il suo presidente, Volodymyr Zelenskyy.
Intanto nella notte tra sabato e domenica la Russia ha colpito l'Ucraina con il più grande attacco di droni dall'inizio della guerra. Secondo quanto affermato dall'aeronautica militare ucraina, Mosca ha lanciato 273 droni Shahed in una sola notte, prendendo di mira soprattutto la regione centrale di Kiev.
Una donna di 28 anni è stata uccisa e altre tre persone, tra cui un bambino di quattro anni, sono rimaste ferite, ha riferito Mykola Kalashnik, governatore della regione di Kiev .
In un post sui social media, Ruslan Stefanchuk, il capo del parlamento ucraino, ha dichiarato: "L'allarme aereo è durato quasi nove ore. Ecco come si manifesta il 'sincero desiderio di pace' di Putin". L'attacco ha distrutto edifici residenziali, danneggiato un grattacielo e incendiato dei garage, ha scritto Stefanchuk, aggiungendo: "Questo è terrore nella sua forma più pura".
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(Adnkronos) - Claudio Corrarati è il nuovo sindaco di Bolzano. Il candidato del centrodestra ha vinto il ballottaggio con il 51,03%, mentre il candidato di centrosinistra Juri Andriollo ha preso il 48,97% dei voti. Molto bassa l'affluenza a questo secondo turno, ferma al 42,8% (al primo turno al 52,2%). Per la prima volta il centrodestra guiderà il capoluogo altoatesino.
"Storica vittoria del centrodestra a Bolzano. Per la prima volta con una stabile maggioranza il centrodestra potrà governare la città. Grazie all'unità della nostra coalizione, all'accordo con il movimento civico che si era ben radicato nella città e anche certamente grazie all’apporto di tanti esponenti di organizzazioni di categoria di ogni gruppo etnico", dice il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, responsabile nazionale Enti Locali di Forza Italia.
"Forza Italia ha dato un contributo politico decisivo per questo successo e farà la sua parte. Abbiamo messo in campo energie nuove, che hanno contribuito alla vittoria del centrodestra. Sono lieto di aver partecipato più volte al rilancio di Forza Italia e del centrodestra sul territorio ed anche alla campagna elettorale. Auguri al sindaco Coraratti, grazie a Christian Bianchi, a tutte le donne e uomini che si sono battuti con Forza Italia, con la lista civica e con tutti i movimenti politici del centrodestra. Per Bolzano una data storica", aggiunge.
Leggi tutto: Bolzano, centrodestra vince elezioni: Corrarati sindaco
(Adnkronos) - Daniele è il vincitore della finale di Amici 2025. Nella serata conclusiva del talent di Maria De Filippi, il 18enne ballerino di Aversa supera al televoto Trigno, cantante di 23 anni. Nelle fasi preliminari, escono scena gli altri finalisti: la cantante Antonia e i ballerini Francesco e Alessia.
A Daniele va un premio del valore di 150.000 euro in gettoni d’oro. A Trigno il premio di categoria dal valore di 50mila euro.
Daniele Doria è nato nel 2007 a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, ha trionfato ad Amici 24. La sua passione per la danza si è manifestata fin dalla tenera età, tanto che i genitori, supportati dal nonno, lo iscrissero a una scuola di danza già a cinque anni.
A 13 anni, Daniele si trasferisce a Roma per inseguire il suo sogno, entrando a far parte dell'Accademia Art Village, dove ha perfezionato le sue capacità in un ambiente stimolante e competitivo. Nel 2023, ha arricchito la sua formazione con un'esperienza a Los Angeles, approfondendo diversi stili di danza. Si descrive come una persona onesta, che esprime sempre il proprio pensiero senza lasciarsi influenzare dagli altri.
Durante il suo percorso ad Amici 24, Daniele ha dovuto affrontare un infortunio che lo ha tenuto lontano dal palco per un mese, mettendo a rischio la sua partecipazione al serale. Grazie alla sua determinazione e al supporto della maestra Alessandra Celentano, ha superato questo ostacolo, conquistando non solo un posto nel serale, ma anche la vittoria finale.
Nella serata finale, attribuiti altri riconoscimenti. Ad Antonia è andato il prestigioso Premio della Critica offerto da Enel dal valore di 50mila euro in gettoni d'oro, assegnato da una giuria composta dalle principali testate giornalistiche italiane.
Trigno si è aggiudicato il premio delle radio mentre il premio speciale unicità offerto da Oreo dal valore di 30mila euro in gettoni d’oro è andato ad Antonia. A tutti i finalisti il premio Keep Dreaming offerto da Marlù dal valore di 7mila euro in gettoni d’oro.
Super ospite della serata la vincitrice della scorsa edizione Sarah Toscano che si è esibita anche con Carl Brave con il loro nuovo singolo ‘Perfect’ (Warner Music Italy). Altro super ospite in studio la campionessa di sci Federica Brignone.
In studio, i tre giudici che hanno valutato i talenti durante l'edizione: Amadeus, Cristiano Malgioglio ed Elena D'Amario. Presenti anche i professori che hanno accompagnato la crescita artistica dei ragazzi: Alessandra Celentano, Rudy Zerbi, Lorella Cuccarini, Emanuel Lo, Anna Pettinelli e Deborah Lettieri. Per il quinto anno consecutivo, la direzione artistica è stata affidata al coreografo internazionale Stéphane Jarny.
Leggi tutto: Amici 2025, Daniele trionfa: battuto Trigno al televoto finale
(Adnkronos) - Tensione durante Inter-Lazio. Nel big match andato in scena oggi, domenica 18 maggio, a San Siro, e terminato 2-2, ci sono stati momenti di nervosismo in campo ma soprattutto tra le due panchine, quasi venute a contatto nel finale. I due allenatori, Simone Inzaghi e Marco Baroni, sono stati infatti espulsi dall'arbitro Chiffi. Ma cos'è successo?
All'88' un tocco di braccio in area di Bisseck porta il direttore di gara a fermare il gioco e andare al monitor, su segnalazione del Var. In quel momento Baroni, allenatore della Lazio, stava chiedendo a gran voce l'intervento proprio del Var, comportamento che non è piaciuto al tecnico dell'Inter Simone Inzaghi, che si è rivolto a brutto muso all'ex Lecce e Verona. Ne è nato un parapiglia generale, con i due che sono stati allontanati dai propri collaboratori per poi essere espulsi da Chiffi.
Leggi tutto: Inter-Lazio, tensione tra le panchine. Espulsi Inzaghi e Baroni, cosa è successo
(Adnkronos) - A Roma si riaccende la macchina della diplomazia, ancora una volta sotto il segno del Papa. Se lo scorso mese i funerali di Francesco avevano fatto da sfondo a un incontro storico tra il presidente americano Donald Trump e quello ucraino Volodymyr Zelensky nella Basilica di San Pietro, è ora la cerimonia di intronizzazione di Papa Leone XIV a offrire un nuovo slancio a vertici e bilaterali di rilievo internazionale. Questa volta, però, con la regia di Giorgia Meloni. La premier italiana porta a casa un risultato di peso, riuscendo a far sedere attorno allo stesso tavolo il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
A Palazzo Chigi va così in scena un trilaterale che dà forma concreta a quell'incontro tra Stati Uniti e Unione europea tanto auspicato da Meloni, da mesi impegnata a tessere un dialogo tra le due sponde dell'Atlantico. Obiettivo: allentare le tensioni su dazi e politiche commerciali, inasprite dalle misure protezionistiche adottate dal tycoon.
"Quando un mese fa sono stata ospite del presidente Trump a Washington avevo proposto un incontro tra Unione europea e Stati Uniti, sono molto orgogliosa di avere l'occasione oggi di ospitare due dei leader di Usa e Ue per iniziare un dialogo", dichiara Meloni aprendo l'incontro. Nella sede del governo non c'è Trump, ma il suo numero due. Eppure, come fanno notare fonti vicine al dossier, poco importa: il trilaterale rappresenta un importante risultato diplomatico per la premier italiana ("il nostro lo abbiamo fatto, ora tocca a loro", ossia a Vance e Ursula). Le dichiarazioni di benvenuto davanti alla stampa si svolgono nel cosiddetto salotto giallo, al primo piano di Palazzo Chigi, dove il presidente del Consiglio riceve capi di Stato e delegazioni. I tre leader sono seduti attorno a un tavolo bianco, alle cui spalle campeggiano le bandiere italiana, americana ed europea: una scenografia simbolica che rappresenta il ruolo di ponte che l'Italia tenta di giocare sullo scacchiere internazionale.
Meloni, non a caso, insiste sul valore strategico del dialogo transatlantico: "Noi sappiamo che ci sono molte questioni da discutere, sappiamo anche che ci sono dei problemi che vanno superati, sappiamo soprattutto quanto le nostre relazioni, le relazioni tra Europa e Stati Uniti siano fondamentali nell'ambito di un Occidente che vuole mantenere la sua unità, la sua forza, che deve essere ancora in grado di disegnare la rotta".
Tra i temi sul tavolo, in primo piano i dazi: "Sappiamo quanto siano importanti le nostre relazioni commerciali e siamo qui ovviamente per discutere di tutto questo. Io spero che la giornata di oggi possa essere un primo incontro e un nuovo inizio", afferma la premier. E ancora: "Per la materia commerciale voi sapete che la competenza in Europa è della Commissione, quindi il ruolo dell'Italia è soprattutto un ruolo legato alla necessità, alla voglia, di favorire il dialogo". Le relazioni economiche tra Usa e Ue "valgono il 30% dell'intercambio mondiale", ricorda Meloni, rivendicando il ruolo dell'Italia come facilitatore di un dialogo "franco e aperto".
Per quanto riguarda la crisi ucraina, ieri, a quanto apprende l'Adnkronos, Meloni ha avuto anche un colloquio telefonico con Donald Trump, anche in vista dell’annunciata telefonata tra il presidente Usa ed il leader russo Vladimir Putin.
Anche il vicepresidente americano J.D. Vance, accompagnato dal segretario di Stato Marco Rubio, evidenzia la portata dell'incontro, ringraziando l'Italia per l'accoglienza: "Una delle cose che Giorgia Meloni si è offerta di fare, e il presidente Trump ed io siamo felici di accettare, è quella di costruire ponti tra Usa e Europa". Il vice di Trump ribadisce poi il valore dell'alleanza euroamericana, pur riconoscendo le divergenze: "Ho detto più volte che penso che l'Europa è un importante alleato degli Stati Uniti, i singoli Stati europei sono importanti alleati degli Stati Uniti, ovviamente abbiamo alcuni disaccordi come succede tra amici". Tra i temi divisivi cita il commercio, ma sottolinea anche che ci sono "molte cose su cui andiamo d'accordo e molte cose su cui possiamo lavorare insieme". Infine, Vance esprime ottimismo: "Penso che avremo un grande colloquio e spero che sarà l'inizio di un negoziato commerciale a lungo termine".
Dal canto suo, von der Leyen rimarca l'importanza di "raggiungere un buon accordo per entrambe le parti" sul fronte commerciale, in particolare sui dazi. E spiega che i tecnici statunitensi e quelli della Commissione europea sono attivamente impegnati nell'analisi dei documenti, ricordando che "il diavolo si nasconde nei dettagli", a conferma della complessità del negoziato in corso. Sul dossier ucraino, la presidente della Commissione ribadisce "il desiderio di una pace giusta e duratura", un obiettivo condiviso dai protagonisti del trilaterale. Rivolgendosi direttamente al vicepresidente americano, aggiunge: "So quanto lei sia impegnato a porre fine a questa guerra e la ringrazio per questo. Quindi, ciò che è importante ora è certamente che si continui a insistere, che le cose si stiano muovendo in avanti. Credo che la prossima settimana sarà cruciale a questo proposito".
Lo stesso Vance ha incontrato Zelensky a Villa Taverna, subito dopo la cerimonia di inizio pontificato di Papa Leone XIV. Non manca, infine, un riferimento esplicito al tema della difesa, altra questione spinosa sul tappeto delle relazioni tra Usa e Ue. Von der Leyen riconosce: "So che gli Stati membri europei devono aumentare gli investimenti nella difesa". E dunque rivendica come la Ue abbia consentito "l'utilizzo di fino a 800 miliardi di euro nei prossimi quattro anni per gli investimenti nella difesa", aggiungendo: "Sappiamo cosa significhi un'Europa forte, e anche una Nato forte. Quindi, faremo certamente il punto della situazione al vertice Nato" in programma a L'Aia il mese prossimo.
Al termine del colloquio, durato circa un'ora, Meloni affida a X il suo commento, manifestando piena soddisfazione. La premier parla di un "confronto costruttivo", dicendosi "orgogliosa di questo passo in avanti per l'unità dell'Occidente". L'organizzazione del tavolo tra Stati Uniti e Unione europea contribuisce, almeno per un giorno, a relegare sullo sfondo le polemiche interne esplose dopo l'assenza della premier al summit dei "volenterosi" tenutosi venerdì scorso a Tirana, cui hanno preso parte anche Volodymyr Zelensky e Donald Trump (collegato da remoto). Un'assenza che ha alimentato nuove tensioni tra Roma e Parigi, dopo le parole taglienti del presidente francese Emmanuel Macron, che aveva definito "fake news" le dichiarazioni di Meloni sull'ipotesi di invio di truppe europee in Ucraina.
In casa Fratelli d'Italia, l'incontro viene salutato come un "successo diplomatico straordinario" per la leader di via della Scrofa. Qualcuno arriva a evocare la "Pratica di Mare" di Meloni, ma per il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli si tratta di "qualcosa di più": nel vertice del 2002, dice all'Adnkronos l'esponente di Fratelli d'Italia, "Berlusconi suggellava un trionfo, con l'ex nemico, la Russia, che diventa 'partner' dell'Occidente. Oggi Meloni evita la rottura disastrosa tra alleati di lunga data".
Nell'incontro trilaterale "i leader hanno avuto discussioni costruttive su molte questioni", si legge in una nota della Casa Bianca che sottolinea che tra le questioni affrontate vi è "l'obiettivo del presidente Trump di ribilanciare il commercio, il miglioramento della sicurezza della catene di approvvigionamento, l'aumento della cooperazione in materia di difesa, l'affrontare le comuni sfide dell'immigrazione e il mettere fine alla carneficina in Ucraina".
(di Antonio Atte)
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