L’Aiart (Associazione cattolica di ascoltatori di televisione)
esprime soddisfazione per la decisione che l’Istituto
dell’Autodisciplina Pubblicitaria che ha accolto l’appello per la
sospensione dello spot blasfemo confezionato e mandato in onda su
alcune reti televisive nazionali dall’azienda che produce patatine
fritte in busta Amica Chips. Nel chiarire i motivi della immediata
sospensione “la campagna pubblicitaria, ambientata in un convento e
con sottofondo musicale con l’Ave Maria di Schubert, mostra un
gruppo di suore novizie dirigersi verso l’altare della chiesa per
prendere la comunione. Non appena la novizia della fila riceve dal
sacerdote l’ostia, nella versione web una patatina, si sente un
sonoro scrocchi riecheggiare nella chiesa. Stupita e imbarazzata di
poter essere la causa di quell’imprevista emissione, la novizia si
volta verso la sagrestia, dove un’altra suora sta sgranocchiando le
croccanti patatine pubblicizzate, prende dole dal sacchetto. Il
video si conclude con le immagini del prodotto e lo slogam Amica
Chips il divino quotidiano”. Per il mondo cattolico, indignato, una
vittoria per una triste vicenda che secondo la decisione
Leggi tutto su Fonte: Il Giornale di Oristano
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