Con l’arrivo della primavera, si prevede il picco dell’influenza B
entro marzo. Questo virus, tipico delle ultime fasi della stagione
invernale, sembra colpire con maggiore intensità i bambini e i
giovani, portando con sé una serie di sintomi fastidiosi.
L’influenza B non risparmia le vie respiratorie e, soprattutto,
l’intestino, manifestandosi attraverso febbre, mal di gola, tosse,
naso che cola, stanchezza e dolori muscolari. Tuttavia, uno dei
tratti distintivi di questo virus è la sua inclinazione a causare
disturbi gastro-intestinali, come nausea, vomito e diarrea,
soprattutto tra le persone di età compresa tra i 30 e i 50 anni.
Nei Pronto Soccorso degli ospedali, in particolare quelli
pediatrici, si registra già un aumento dei casi legati a questo
virus, mentre negli ambulatori si osservano numerosi casi di virus
intestinali. Nonostante la comparsa di qualche polmonite virale,
sembra che il Covid sia quasi scomparso dalla scena. Nonostante i
casi di influenza di tipo B siano meno frequenti rispetto al tipo
A, la gravità della malattia non è
Leggi tutto su Fonte: Il Giornale di Oristano
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