Terralba

Sabato sera un convegno assieme a medici e amministratori locali

“La Sardegna attraversa una emergenza sanitaria che mette in pericolo tutto il servizio sanitario pubblico”. Il Coordinamento dei Comitati sardi per la Sanità pubblica rinnova la denuncia e propone un convengno dal titolo “Quale nuova sanità territoriale per promuovere e diffondere la salute”. L’appuntamento è per domani, sabato 21 ottobre, al teatro comunale di Terralba, in piazza Libertà; inizio alle 17.

All’iniziativa, promossa in collaborazione con l’amministrazione comunale, interverranno Alessandro Rosas del Coordinamento dei Comitati sardi per la Sanità pubblica; Franca Mugittu e Gisella Masala del Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano; Francesco Carta, medico e referente per la Sardegna di Medicina Democratica; Peppino Canu, medico e segretario provinciale della Federazione italiana dei medici di Medicina generale; Giuseppe Obinu, medico anestesista e responsabile dell’hospice “Angela Nonnis”. Per la Asl 5 di Oristano interverranno il direttore del distretto socio-sanitario di Ales-Terralba, Andrea Paolo Giuseppe Floris. Come rappresentanti politici territoriali ci saranno i sindaci di Terralba e di Ales, Sandro Pili e Francesco Mereu, il sindaco di San Nicolò d’Arcidano Davide Fanari e la sindaca di Baradili Maria Anna Camedda.

“Sui livelli essenziali di assistenza (LEA) la Sardegna è agli ultimi posti. Fasce crescenti di popolazione ricorrono a prestazioni a pagamento e molti altri rinunciano alle cure”, scrivono dal Coordinamento. “In Sardegna mancano 470 medici di base (su 377 comuni), in provincia di Oristano 55 (su 87 comuni), nel distretto di Ales Terralba 12 su 31 comuni (di cui 10 sedi sono stati bandite). I medici che rispondono alle selezioni per le zone carenti sono un numero ridottissimo. La sanità pubblica può e deve essere salvata a partire dalla riorganizzazione e rilancio della medicina territoriale. I Distretti delle Aziende sanitarie Locali possono garantire una risposta alle richieste di salute nei rispettivi territori”.

“La medicina territoriale”, si legge ancora nel documento, “necessita di un sostegno e di una rifondazione adeguati alle attuali esigenze, per garantire la prevenzione della salute fisica e mentale, la diagnosi e la cura delle malattie, il trattamento delle patologie croniche in forte crescita a causa dell’invecchiamento della popolazione”.

“Il ricorso all’ospedale va riservato alle patologie acute, le patologie meno gravi andrebbero curate nei rispettivi territori”, secondo il Coordinamento. “Per fare ciò è indispensabile un aumento del personale sanitario, medico e infermieristico, rivedendo radicalmente la formazione, che va incentivata. La riorganizzazione riguarda l’associazionismo medico e le case e gli ospedali di comunità dotate di adeguato personale. Un ruolo fondamentale dovranno svolgere i Comuni attraverso i Comitati di distretto, la Conferenza territoriale socio sanitaria, coinvolgere le associazioni dei malati, comitati/cittadini che operano nei diversi settori per la promozione e la qualità della salute”.

Al convegno di domani sono invitati a partecipare tutti i cittadini, le associazioni di malati, di medici e infermieri, volontariato, sindacati, rappresentanze politiche e associazioni di categoria.

Terralba - convegno sanità
La locandina del convegno organizzato per sabato sera a Terralba

Venerdì, 20 ottobre 2023

Fonte: Link Oristano


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