(Adnkronos) - "L'Aids torna a far paura al mondo per colpa di Trump. Tantissimi pazienti in questi primi 6 mesi del 2025 hanno interrotto la terapia per l'Hiv. I medicinali scarseggiano, così come i test diagnostici. Il personale delle organizzazioni mediche e umanitarie che si occupano di Aids e altre malattie infettive nei Paesi meno fortunati è stato decimato dai licenziamenti; tutti sono in cerca di finanziamenti alternativi. È l'impatto delle decisioni in materia di salute globale dell'amministrazione". A mettere in guardia sull'impatto dei tagli operati su questo fronte è l'infettivologo Matteo Bassetti.  

L'alert riguarda in particolare "la mancata riautorizzazione del piano Pepfar - il programma ventennale di aiuti per il contrasto alla diffusione di Hiv e Aids -, l'agenzia statunitense che sovrintendeva ai programmi di cooperazione internazionale", spiega in un post su X il direttore di Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova. "Grazie a Trump il mondo più povero è tornato indietro di 30 anni nella lotta all'Aids. La lotta alle malattie infettive non è come quella all'immigrazione - avverte lo specialista - Va fatta in maniera coordinata a livello globale. La miopia trumpiana si ritorcerà contro gli Usa e contro tutti noi". 

La decisione dell'amministrazione di tagliare ampie porzioni dell'aiuto estero statunitense ha interrotto la fornitura di trattamenti salvavita contro l'HIV, con alcuni paesi a rischio di esaurimento delle scorte. In Sudafrica, dove circa un quinto del budget per l'HIV era finanziato dagli Stati Uniti, i test e il monitoraggio dei pazienti HIV sono già diminuiti. 

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