Riconoscimento per dottoranda dell'Università di Cagliari...
Interrogatorio di garanzia davanti al gip Angdlicchio... 
Appena ieri è stata pubblicata sulla Gazzetta del Regno Unito la decisione di re Carlo di privare il fratello Andrea dei titoli nobiliari. Con la pubblicazione della decisione reale sul registro pubblico ufficiale, il terzogenito della regina Elisabetta non può essere più chiamato né principe e né duca di York, ma semplicemente Andrew Mountbatten Windsor. Ora, lo stesso destino toccato ad Andrea, nel suo caso per i legami con il finanziere pedofilo Jeffrey Epstein, potrebbe abbattersi anche sul nipote Harry e sulla moglie Meghan.
Secondo l'emittente televisiva statunitense NewsNation, infatti, il secondogenito di Carlo potrebbe sognare di tornare in Inghilterra e, qualora decidesse di farlo, farebbe meglio ad assicurarsi che ciò accada presto, perché una volta che il sovrano se ne sarà andato, anche i suoi titoli, assieme a quelli della consorte e dei figli Archie e Lilibet, potrebbero prendere il volo.
I titoli tolti ad Andrea[1] sarebbero dunque soltanto la prova generale di ciò che la famiglia reale ha la possibilità di fare, se è vero quanto Andrew Lownie, storico e biografo reale, ha detto all'emittente, e cioè che uno dei primi compiti del principe William, quando salirà al trono, sarà quello di togliere i titoli di 'duca' e di 'duchessa' al fratello e alla cognata, nonché i titoli di 'principe' e di 'principessa' che l'intera famiglia condivide. Nonostante il fatto che Harry e Meghan abbiano deciso di rinunciare a far parte della monarchia, hanno comunque voluto che Archie e Lilibet fossero designati come principe e principesse nel marzo 2023.
"Sbarazzarsi di Andrew è stato un esercizio molto utile[2] per dimostrare cosa è possibile fare con i titoli", ha affermato Lownie. "Ed è un colpo di avvertimento a Harry". La decisione del Crown Office pubblicata in Gazzetta recita: "Il Re ha avuto il piacere, tramite lettere patenti (provvedimenti aventi forza di legge emanati da un sovrano senza l'approvazione di nessun Consiglio, ndr) sotto il Gran Sigillo del Regno datate 3 novembre 2025, di dichiarare che Andrew Mountbatten Windsor non avrà più il diritto di detenere e godere del titolo, dell'attributo di 'Altezza Reale' e della dignità titolare di 'Principe'".
Con la stessa facilità - glielo consentirà la legge - potrebbe agire William quando sarà re. L'erede al trono, infatti, più di Carlo e di Camilla, è quello che all'interno della famiglia reale non ha digerito gli scandali innescati dal fratello attraverso la sua autobiografia 'Spare' e la controversa intervista a Oprah Winfrey del 2021.

“È il primo anno che realizziamo un rapporto di sostenibilità e non si tratta solo di un adempimento formale, è un modo per rendere conto alle aziende che rappresentiamo e ai cittadini, con i quali comunichiamo tutti i giorni, riguardo a quello che il mondo dell'alluminio fa”. Lo ha detto Gennaro Galdo, responsabile comunicazione di Cial - Consorzio nazionale imballaggi alluminio, all’edizione 2025 di Ecomondo a Rimini, la fiera dedicata alla sostenibilità e all’economia circolare.
“Non è scontato - prosegue Galdo - perché il mondo dell'alluminio, dalla produzione fino al riciclo in fonderia, è mondo complesso, rendicontarlo è dunque un lavoro che va fatto, perché è un'azione di responsabilità sociale, quasi un obbligo di trasparenza che ci è dovuto”.
“Da questa relazione emerge che l'industria dell'alluminio in Italia è in salute dal punto di vista della responsabilità, perché le aziende che rappresentiamo sono tutte impegnate nella riduzione dei rifiuti, così come i centri di selezione con i quali lavoriamo, che selezionano il materiale e lo trasportano fino all'arrivo in fonderia - continua - In una delle dodici fonderie del nostro sistema abbiamo potuto appurare che si tratta di aziende responsabili, il che ci rende orgogliosi di rappresentare questo sistema”.

Non c’è Natale senza albero. La pensano così 4 italiani su 5 che confermano come questo simbolo sia un elemento imprescindibile per dare vita allo spirito del Natale. E’ presente nel 92% delle abitazioni, viene collocato principalmente in salotto e si sceglie nella versione artificiale verde. Per le famiglie italiane quella di fare l’albero è la tradizione natalizia più duratura e diffusa e supera anche il pranzo di Natale. Si inizia ad addobbarlo principalmente a partire dall’8 dicembre (74%) e solo il 6% si riduce a ridosso della Vigilia di Natale. Ma c’è anche una fetta di affezionati, il 14% degli italiani, che amano anticipare il clima di festa accogliendo il proprio albero in casa già a novembre e in qualche caso persino a fine ottobre. E’ quanto emerge da un’indagine realizzata da AstraRicerche attraverso un migliaio di interviste a italiani tra i 18 e 74 anni per conto del Magico Paese di Natale, evento diffuso nel territorio di Langhe, Roero e Monferrato in programma dal 15 novembre al 21 dicembre nei paesi di Govone, Asti, San Damiano d’Asti e Santo Stefano Belbo e giunto quest’anno alla diciannovesima edizione.
Dall’indagine emerge che per l’85,5% degli intervistati l’albero rappresenta la tradizione natalizia per eccellenza: si eredita principalmente dai propri genitori (85%) ma anche, in misura minore, dai propri nonni (26%).Per 6 italiani su 10 (61%) lo stile preferito per le decorazioni che concorrono all’addobbo dell’albero è principalmente quello dai colori e dalle forme classiche: palline, campanelle, ghirlande nei colori rosso e oro. Una piccola minoranza, 1 italiano su 10, in particolare Gen Z e Millennials, preferisce discostarsi dalla tradizione orientandosi su uno stile vivace come decorazioni di tutti i colori, vintage o glitterate. Le decorazioni, poi, non si cambiano: 8 volte su 10 (82%) si conservano per poi essere riutilizzate. Anche per questo, , la metà degli intervistati investe ogni anno per l’albero e le decorazioni meno di 50 euro, 1 su 3 (33%) spende tra i 50 e i 100 euro e solo il 13% più di 100 euro.
In generale, il 77% degli intervistati associa sentimenti positivi al momento dell’addobbo: per il 50% è una tradizione capace di creare un’attesa e per il 44% è semplicemente un'attività piacevole e rilassante ancge se per una minoranza, poco più di 1 italiano su 10 (12%, vive l’addobbo come un momento stressante. Oltre alla preparazione dell’albero, ci sono altri, poi, allestimenti che rendono lo spirito della festa ancora più magico, per il 58% e’ mettere le lucine sul balcone e per il 49% abbellire con una ghirlanda la porta di casa. Meno indicate la ‘mise en place’ rossa per la tavola (33%) e la calza sul camino (25%).
L’albero è anche un elemento centrale dei mercatini di Natale, la pensa così circa l’87% degli italiani che lo considera un simbolo di questi luoghi incantati. Più distaccato Babbo Natale, citato da 3 italiani su 4 (74%) e poi le attrazioni per i più piccoli (67%). E, ancora, quasi la metà degli intervistati, il 49%, attribuisce importanza nei mercatini di Natale alle casette per la vendita dei prodotti per creare la magia del Natale, il 43% alle renne e infine il 37% agli elfi.
Infine, per il 51,5% dei nostri connazionali fare l’albero coincide con il momento in cui la casa si trasforma e diventa speciale. Per più di 4 italiani su 10 (41,5%) è un oggetto che fa compagnia, dona buon umore e crea uno spirito natalizio. Di frequente, quasi 1 volta su 3 (31%) emerge il suo ruolo di testimone delle proprie tradizioni, un simbolo di memoria in grado di aprire la stanza dei ricordi. Infine, per 2 italiani su 10 è uno specchio della propria cultura (20%) ma anche un simbolo a cui appendere le speranze per il futuro (19%).

Dopo una lunga attesa Universal ha rilasciato le prime immagini del biopic su Michael Jackson. "Scopri la nascita di un re", recita il trailer che mostra piccoli frammenti di alcune delle più note performance dell'artista americano, morto il 25 giugno 2009.
A vestire i panni del 'Re del Pop' è suo nipote Jaafar Jackson, figlio di Jermaine, fratello di Michael e anche lui tra i membri dei 'Jackson 5'. Il film sulla vita del cantante e ballerino è stato scritto da John Logan, sceneggiatore di 'The Aviator', 'Skyfall' e 'Spectre', diretto da Antoine Fuqua (regista di 'Training Day', 'King Arthur' e la trilogia di 'The Equilizer'), e prodotto da Graham King, premio Oscar per 'The departed' e già produttore del biopic musicale di grande successo 'Bohemian Rhapsody'.
'Michael', si legge nella sinossi, "esplora il percorso della superstar mondiale" e offre "uno sguardo intimo alla vita e all'eredità duratura di uno degli artisti più influenti che il mondo abbia mai conosciuto". Il debutto nelle sale statunitensi è atteso per il 23 aprile 2026, mentre la data di uscita italiana non è ancora stata annunciata.

Dopo il grande successo su Sky arriva anche in chiaro la serie tv sulla nascita degli 883, 'Hanno ucciso l'uomo ragno - La leggendaria storia degli 883'. A partire da questa sera, ogni venerdì, saranno mandati in onda due episodi per un totale di quattro appuntamenti.
La trama
Una storia di musica e di grande amicizia sullo sfondo dei mitici anni '90. La storia di un successo travolgente, imprevisto e imprevedibile: quello di due ragazzi di Pavia - Max Pezzali e Mauro Repetto - che in pochi anni diedero vita a una delle band più amate e iconiche della storia della musica italiana.
Il cast e la produzione
La serie Sky Original è creata da Sydney Sibilia, già autore di 'Smetto quando voglio' e 'Mixed by Erry'. "Non è una serie didattica - sottolinea il regista e sceneggiatore - ma un teen drama ed è un caso che sia vera e che racconti gli 883". Tra i riferimenti ci sono 'Ovo sodo', 'Superbad' e 'Notte prima degli esami', spiega il Sibilia, ma anche 'Beverly Hills 90210'. L’idea della serie è nata "riascoltando le loro canzoni, che sentivo da piccolo anche se non capivo molto lo slang pavese”, ricorda Sibilia. "Ma anche dopo aver letto il libro di Pezzali 'I cowboy non mollano mai'. Quello di Repetto, 'Non ho ucciso l’Uomo Ragno', è arrivato quasi alla fine delle riprese, quindi ciò che non sapevamo di lui ce lo hanno detto le canzoni". Il regista ha capito fin da subito che c’era una storia da raccontare. "Abbiamo chiesto a Max e Mauro, che ci hanno detto di sì. Poi siamo andati un po’ da soli con l’obiettivo di restare aderenti alla storia vera. Max lo abbiamo coinvolto per alcune consulenze su Pavia".
Non è un’operazione 'Amarcord', come ha più volte sottolineato Sibilia, ma è inevitabile che per le generazioni degli Anni 90 la serie è un’occasione per riavvolgere il nastro dei ricordi. "Un periodo storico che rappresenta la mia infanzia - dice il creatore della serie - in cui c’era la genesi di tante colonne portanti dell’intrattenimento in Italia”. Vengono raccontati, tra i tanti, Claudio Cecchetto, Fiorello e Maria De Filippi, che ancora non era la regina della televisione ma aveva un corteggiatore: Maurizio Costanzo. Un ritratto di personaggi del passato e del presente attraverso gli occhi dei protagonisti, interpretati da Elia Nuzzolo (Pezzali) e Matteo Oscar Giuggioli (Repetto). "Eravamo disposti a fermarci se non avessimo trovato i protagonisti giusti", ricorda il regista di 'Mixed by Erry'. E quelli giusti li hanno trovati.
Dove vedere la serie in chiaro
La serie sarà trasmessa in chiaro su Tv8, a partire da oggi, 7 novembre, alle ore 21.30.
L'attesa della seconda stagione
Un buon modo per prepararsi alla seconda stagione, che si intitolerà 'Nord Sud Ovest Est',[1] come il secondo album degli 883, e che arriverà su Sky nel 2026. Otto episodi dedicati agli anni d'oro del duo di Pavia, sempre prodotti da Sky Studios e Groenlandia.
Compromessa produzione in serra di frutta e verdura... 
Badge di cantiere e patente a crediti. Sono i due aspetti del decreto-legge 59 del 2025, rubricato 'Misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di protezione civile', analizzati da Giada Benincasa vicepresidente della commissione di certificazione Deal dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
"Non sono ancora state individuate - spiega - le modalità di attuazione del badge di cantiere, le quali verranno determinate, entro sessanta giorni, con apposito decreto interministeriale (Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti), sentito il Garante per la protezione dei dati personali e sentite le organizzazioni dei datori di lavoro e le organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative. Decreto interministeriale al quale è stato demandata anche la disciplina sulle specifiche misure di controllo e sicurezza nei cantieri, di monitoraggio dei flussi della manodopera, mediante l’impiego di tecnologie, e ai tipi di informazioni trattate".
"Inoltre - sottolinea - la stessa disposizione interviene in materia di vigilanza ad opera dell’Ispettorato nazionale del lavoro, disciplinando che la stessa dovrà essere orientata, ai fini del rilascio dell’attestato di cui al primo periodo dell’art. 29, comma 7, dl 19/2024, convertito, con modificazioni, dalla l. 56/2024, nei confronti dei datori di lavoro che svolgono la propria attività in regime di subappalto, pubblico o privato. Tale disposizione, contenuta al comma 1 dell’art. 3 del dl in commento conferma l’attenzione del legislatore verso un sistema di esternalizzazioni e frammentazione delle filiere produttive, spesso teatro di infortuni e incidenti sul lavoro".
"In attesa dei decreti di definizione e individuazione delle modalità di attuazione e degli ambiti di estensione per l’applicazione delle misure richiamate - avverte Giada Benincasa - merita evidenziare che, come già sottolineato per il sistema della patente a crediti, anche nel caso di specie emerge un timido coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, relegate ad una mera funzione consultiva nella fase di definizione dei decreti interministeriali. Se infatti tali meccanismi sono destinati ad essere estesi, per analogia, anche ad altri settori economici, il ruolo delle parti sociali diviene allora ancora più strategico al fine di intercettare esigenze e tutele specifiche da attuare in un dato settore".
"Nonostante l’attenzione posta sulle esternalizzazioni - spiega - sembra che questo ulteriore intervento sul Sistema di qualificazione delle imprese abbia perso, di nuovo, l’opportunità di valorizzare metodologie e strumenti per la verifica della genuinità dei contratti (con particolare riferimento a quelli di appalto e subappalto, quale tipologia contrattuale spesso utilizzata nei cantieri edili e per attività ad alto rischio come quelle svolte negli ambienti confinati o sospetti di inquinamento) in cui spesso, se privi di genuinità e non rispettosi della normativa di riferimento, si annidano criticità anche di tipo prevenzionistico".
Il sistema della patente a crediti
Tecnicamente Giada Benincasa ricorda che "il sistema della patente a crediti è un tema di recente emersione su cui il legislatore ha deciso di intervenire nuovamente, introducendo misure e disposizioni più severe e stringenti, nonostante il breve periodo di applicazione della previgente normativa. Ciò appare sintomatico di un malfunzionamento, sul piano dell’effettività ed efficacia sostanziale, della misura introdotta rispetto agli obiettivi prevenzionistici prefissati, come spesso accade affrontando tematiche inerenti alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro".
"Nel caso di specie, il dl n. 159/2025 modifica nuovamente l’art. 27 del d.lgs. n. 81/2008, rubricato 'Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti' nonché l’allegato I-bis e l’allegato XII in cui viene aggiunto che all’interno della notifica preliminare di cui all’articolo 99 devono essere specificate le imprese che operano in regime di subappalto. Il rinnovato art. 27, prevede l’introduzione di un nuovo comma, il comma 7-bis, il quale disciplina che la decurtazione dei crediti per le fattispecie di violazioni di cui all’allegato I-bis, numero 21, avviene all’atto della notificazione del verbale di accertamento emanato dai competenti organi di vigilanza e, a tal fine, l’Ispettorato nazionale del lavoro utilizza le informazioni contenute nel Portale nazionale del sommerso (Pns) di cui all’articolo 10 del decreto legislativo 23 aprile 2004, n. 124".
"Negli interventi modificativi del Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti - fa notare - è possibile rintracciare una chiara volontà di rendere più stringenti controlli e sanzioni. Ed invero, da un lato, al comma 8 viene disposto che le competenti procure della Repubblica devono trasmettere tempestivamente all’Ispettorato nazionale del lavoro le informazioni necessarie alla adozione dei provvedimenti, 'tenendo conto degli elementi oggettivi e soggettivi della fattispecie contenuti nei verbali redatti dai pubblici ufficiali intervenuti sul luogo e nelle immediatezze del sinistro, nell’esercizio delle proprie funzioni'; dall’altro lato, al comma 11, viene aumentato del doppio l’importo minimo applicabile per la sanzione amministrativa in caso di mancanza della patente o del documento equivalente, passando dalla locuzione 'non inferiore a euro 6.000 a “non inferiore a euro 12.000".
"Nella stessa prospettiva - commenta - si inserisce altresì la previsione per cui entro sessanta giorni il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sentite le organizzazioni dei datori di lavoro e le organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative, deve individuare, con apposito decreto, gli ambiti di attività a rischio più elevato, tenendo in considerazione la relativa classificazione adottata dall’Inail con prioritario riferimento alle attività in cui è elevata l’incidenza delle lavorazioni in appalto e subappalto, al fine di estendere anche a questi il Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti ex art. 27".
Il 'badge di cantiere'
"La vera novità del nuovo dl sicurezza - afferma - è rappresentata dall’introduzione del 'badge di cantiere' per le imprese che operano nei cantieri edili in regime di appalto e subappalto, pubblico o privato. Da questo punto di vista, inoltre, le imprese che operano nei cantieri edili non sono gli unici soggetti onerati dal nuovo adempimento: l’art. 3, comma 2, dl 159/2025, stabilisce che tale obbligo si estenderà anche ad ulteriori ambiti di attività a rischio più elevato. Analogamente a quanto previsto per il sistema della patente a crediti, tali ambiti dovranno essere individuati, con apposito decreto, ed entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentite le organizzazioni dei datori di lavoro e le organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative", continua.
Nello specifico, esamina, le imprese che operano nei cantieri edili nonché nei settori e negli ambiti che verranno individuati con il decreto del Ministero del lavoro, sono tenuti “a fornire ai propri dipendenti la tessera di riconoscimento prevista dall’articolo 18, comma 1, lettera u), e dall’articolo 26, comma 8, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nonché dall’articolo 5 della legge 13 agosto 2010, n. 136, dotata di un codice univoco anticontraffazione”.
Tale tessera, da utilizzare come un badge con i dati identificativi del dipendente, deve essere resa disponibile al lavoratore, anche in modalità digitale, tramite strumenti digitali nazionali interoperabili con il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl). A tal proposito, il decreto specifica altresì che, conclude, “per i lavoratori assunti sulla base delle offerte di lavoro pubblicate mediante la piattaforma Siisl, la tessera, in modalità digitale, è prodotta in automatico ed è precompilata, salvo le integrazioni inserite dal datore di lavoro”.

Diverse persone si sono sentite male dopo aver aperto un "pacco sospetto" consegnato alla base operativa dell'Air Force One. Un portavoce della Joint Base Andrews (JBA) nel Maryland, vicino a Washington, ha dichiarato che l'edificio in cui è stato aperto il pacco è stato evacuato e che alcune persone entrate in contatto con il contenuto del pacco sono state trasportate al Malcolm Grove Medical Center della base e sono in condizioni stabili. Il pacco conteneva una polvere bianca non identificata, riporta la Cnn, citando fonti anonime a conoscenza di un'indagine sull'incidente.
La base aerea ospita l'aereo presidenziale degli Stati Uniti e i suoi aerei di supporto, ed è il luogo da cui solitamente il presidente parte per i suoi viaggi. Il portavoce della Jba ha dichiarato che l'edificio in cui è stato aperto il pacco e un edificio adiacente sono stati evacuati "a scopo precauzionale" e che è stato istituito un cordone di sicurezza attorno all'area. Hanno aggiunto: "I primi soccorritori sono stati inviati sul posto, hanno stabilito che non vi erano minacce immediate e le normali operazioni sono riprese. È attualmente in corso un'indagine".

Poste Italiane è al primo posto per la sostenibilità in Europa nel settore assicurativo ed è seconda a livello mondiale del Corporate Sustainability Assessment (Csa) di Standard&Poor’s Global 2025. Il gruppo guidato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante e dal direttore generale Giuseppe Lasco ha ottenuto un punteggio complessivo di 90/100, pari a quasi 3 volte la media del settore (36/100). Record nella dimensione "Sociale" (99/100), dove Poste Italiane ha ottenuto il punteggio più alto in assoluto: segno distintivo che esprime l’eccellenza delle politiche del Gruppo nella valorizzazione delle persone, nell’attrazione e nello sviluppo dei talenti, nella tutela dei diritti umani e nella salvaguardia della salute e sicurezza sul lavoro. Il riconoscimento di S&P Global premia, dunque, l’impegno costante del Gruppo nel promuovere un modello di crescita sostenibile, inclusivo e orientato al benessere delle persone e delle comunità.
"Il riconoscimento ottenuto riflette il solido percorso che Poste Italiane ha intrapreso e ci spinge a rinnovare il nostro impegno per garantire un servizio distintivo verso tutte le comunità, le imprese e le istituzioni in ogni angolo del Paese" ha dichiarato la presidente di Poste Italiane, Silvia Maria Rovere. "Confermarsi ai vertici del Csa di Standard&Poor’S Global – ha commentato l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante – è motivo di orgoglio e aumenta in modo significativo la reputazione internazionale di Poste Italiane. Questo riconoscimento conferma l’efficacia delle nostre politiche di sostenibilità integrate nel Piano strategico The connecting platform".
"La leadership europea e mondiale che ci viene riconosciuta da S&P Global – ha dichiarato il direttore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco – premia l’impegno quotidiano di tutte le persone di Poste Italiane ed è testimonianza concreta del prestigio del Gruppo e del suo contributo alla crescita e alla coesione sociale del Paese". Ai risultati conseguiti nel corso dell’anno si aggiungono i numerosi riconoscimenti ottenuti da Poste Italiane per l’eccellenza delle proprie performance di sostenibilità. Tra i principali: il conferimento del prestigioso "C Prime Status" nell’Iss Corporate Rating, il mantenimento della valutazione "AA" nel rating Msci e la conferma del livello di rischio "low" nell’Esg Risk Rating di Sustainalytics, con un miglioramento di 1,9 punti rispetto alla precedente rilevazione.

Gennaro Gattuso ha diramato la lista dei 27 convocati per i prossimi impegni dell'Italia. Oggi, venerdì 7 novembre, il ct azzurro ha scelto i giocatori che affronteranno le ultime due partite valide per le qualificazioni ai Mondiali 2026, che andranno in scena la prossima estate in Stati Uniti, Canada e Messico, contro Moldavia e Norvegia, che al momento guida il girone I a +3 sull'Italia ma con una differenza reti nettamente maggiore.
Qualche novità nelle chiamate di Gattuso, con la prima convocazione per Elia Caprile, portiere del Cagliari, e il ritorno di Gianluca Scamacca, attaccante dell'Atalanta, oltre a quello del giovane Pio Esposito, centravanti dell'Inter. L'elenco completo:
Portieri: Elia Caprile (Cagliari), Marco Carnesecchi (Atalanta), Gianluigi Donnarumma (Manchester City), Guglielmo Vicario (Tottenham);
Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Atalanta), Alessandro Buongiorno (Napoli), Riccardo Calafiori (Arsenal), Andrea Cambiaso (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Matteo Gabbia (Milan), Gianluca Mancini (Roma);
Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Davide Frattesi (Inter), Manuel Locatelli (Juventus), Samuele Ricci (Milan), Sandro Tonali (Newcastle);
Attaccanti: Francesco Pio Esposito (Inter), Moise Kean (Fiorentina), Riccardo Orsolini (Bologna), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Atletico Madrid), Mateo Retegui (Al-Qadsiah), Gianluca Scamacca (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio).
"Un riconoscimento che celebra non solo una straordinaria stilista, ma una donna che con il suo talento, la sua eleganza e la sua visione ha reso grande nel mondo il Made in Italy, incarnando perfettamente l’anima della nostra cultura del saper fare: creatività, passione, competenza e coraggio imprenditoriale. Desidero rivolgere le mie più sincere congratulazioni – anche con l’affetto dell’amicizia che ci lega – ad Alberta Ferretti per questo meritato traguardo, che conferma ancora una volta il valore di un percorso unico e profondamente ispirante per tante generazioni di donne e di creativi". Così il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni in occasione del conferimento della laurea magistrale honoris causa in 'Comunicazione Digitale e Marketing' ad Alberta Ferretti, Cavaliere del Lavoro e imprenditrice della moda italiana, avvenuto durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2025/2026 dell’Universitas Mercatorum, che si è svolta questa mattina all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma.
Mamma e sorelline stanno bene, al lavoro équipe Aou di Cagliari... 
"Fino a qualche settimana fa i dati sull’Irpef che abbiamo presentato hanno fatto scalpore. Oggi, invece, a far notizia è una manovra che sembra andare in favore proprio di chi l’Irpef la paga". Lo afferma Stefano Cuzzilla, presidente di Cida. Il riferimento è ai dati, elaborati da Cida e Itinerari previdenziali, che hanno evidenziato come il 27% dei contribuenti versi quasi l’80% dell’Irpef, mentre il 43% della popolazione non versi un solo euro di imposta diretta. Numeri che avevano acceso il dibattito sul peso sproporzionato che grava su una platea ristretta di cittadini e lavoratori, quelli che reggono il sistema”.
In questo scenario, la scelta della manovra 2026 di alleggerire leggermente l'Irpef per questa stessa fascia di contribuenti rappresenta un segnale importante: chi contribuisce di più viene finalmente riconosciuto e non penalizzato. Cuzzilla precisa: "E' curioso che la critica più forte, come ricordato anche dall’Istat, sia che il taglio dell’Irpef favorisca chi paga l’Irpef. Una polemica che si commenta da sola. Ma qui non stiamo parlando di privilegi: si tratta semplicemente di ristabilire un principio di equità". Per capirlo basta un confronto semplice:un dirigente con 105mila euro di reddito paga in Irpef e addizionali 13,5 volte più di un lavoratore che guadagna 30mila euro, pur avendo un reddito solo 3,5 volte più alto. E' evidente chi sostiene davvero il sistema. Restano tuttavia ombre sulle rottamazioni e sulle nuove ipotesi di sanatoria fiscale: "Cida - ricorda - ha già espresso la propria contrarietà alle rottamazioni. La Corte dei Conti, nelle audizioni parlamentari, ha sollevato obiezioni puntuali: abbattere sanzioni e allungare i tempi di pagamento significa far perdere allo Stato gettito certo e favorire chi non ha rispettato le regole. In fondo, è un premio a chi ha eluso, un ulteriore peso su chi ha sempre pagato".
Chiude Cuzzilla: "La manovra mostra un primo segnale di giustizia per il ceto medio e i contribuenti fedeli, ma se continueremo con il meccanismo delle rottamazioni, rischiamo di svuotare quel patto fiscale che dovrebbe unire e responsabilizzare. La vera equità si costruisce premiando chi fa la sua parte, non garantendo scappatoie a chi si sottrae".
Convegno nella sede dell'Ateneo sassarese... 
"Oggi la moda parla un linguaggio diverso da quello che ho affrontato io e, comunque, racconta la società e la nostra cultura imprenditoriale. La moda italiana racconta la cultura, l’arte e la sartorialità del nostro Paese, pur in un contesto in continua evoluzione, è capace di coniugare tradizione e innovazione". Queste le parole di Alberta Ferretti, cavaliere del lavoro e imprenditrice della moda italiana, premiata con la laurea honoris causa in Comunicazione digitale e marketing durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2025/2026 dell’Universitas Mercatorum, l’università delle camere di commercio italiane del Gruppo Multiversity, che si è tenuta a Roma presso l'Auditorium Parco della musica.
Rivolgendosi ai giovani, ha invitato a non perdere fiducia di fronte alle difficoltà, ricordando l’importanza della passione e della determinazione nel perseguire i propri sogni: "Il messaggio che voglio dare ai ragazzi è di tenere duro: si può riuscire. Anche dai fallimenti si impara, l’importante è non smettere di crederci e continuare a creare con passione".

“La formazione della classe dirigente è un percorso complesso: le competenze sono indispensabili, ma non bastano. L’università è nata per dare le competenze, ma una vera classe dirigente deve avere anche il senso di una missione che va oltre la tecnica, la capacità di convincere gli altri a perseguirla e il coraggio di andare controcorrente quando la direzione è sbagliata”. Lo ha dichiarato Giuliano Amato, professore emerito dell’università degli Studi di Roma La Sapienza e dell’Istituto Universitario Europeo che, in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico 2025/2026 dell’Universitas Mercatorum, l’università delle camere di commercio italiane del Gruppo Multiversity, ha tenuto la lectio magistralis sull’educazione come fondamento della democrazia.
“Oggi - ha spiegato - molti di coloro che acquisiscono competenze non sentono più la responsabilità verso la comunità e preferiscono dedicarsi ad altro, dalle imprese alla finanza”
Amato ha poi ricordato che “i grandi momenti storici nascono quando si fondono il saper fare e il finalizzarlo al benessere collettivo”, aggiungendo: “Ci sono stati tempi in cui i grandi personaggi sapevano trasmettere il senso di una missione agli altri. Dovremmo chiederci chi, oggi, ha ancora questa capacità”.

“La nostra proiezione è anche verso l’estero, ma il nostro focus è sull’Italia. Siamo un’azienda pubblica di totale proprietà dello Stato e il nostro primo compito è di pensare al sistema Paese. Poi, non c’è un Paese specifico su cui ci vogliamo concentrare. Spesso veniamo chiamati, e non siamo noi che entriamo in un Paese mettendo piede in casa altrui senza essere invitati”. Lo ha detto il presidente del Gruppo Fs Tommaso Tanzilli, alla presentazione della mostra che celebra i 120 anni di Ferrovie dello Stato a Palazzo Venezia a Roma, rispondendo a chi gli chiede se il Gruppo ha nuovi progetti verso l’estero.
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