
"Non sono mai stato un padre molto presente con i miei tre figli, per ovvi motivi, perché stavo un po’ sempre in giro. Però ci sono sempre stato, nei momenti in cui ci dovevo stare. Quando erano molto piccoli stavo sempre in giro per il mondo. Purtroppo era il mio lavoro, non potevo fare altrimenti. Ho fatto tanti sbagli, anche anni in cui mi ero completamente isolato, per esempio". Così Adriano Panatta, che si racconta a 'Ciao Maschio' ospite di Nunzia De Girolamo su Rai 1 il 22 novembre alle 17.05.
"Il merito di Anna, mia moglie, è stato proprio quello lì, mi ha ridato la gioia di mettermi un po’ in gioco, di ricominciare un po’ da capo, di fare cose che non facevo più - aggiunge nell'intervista -. Io andavo solamente in ufficio, lavoravo, poi andavo a casa, non uscivo mai. Avevo perso anche il contatto con gli amici. È stato un periodo non tanto bello. Non c’era voglia di vedere nessuno, questa è la verità. Facevo il mio lavoro, perché l’ho sempre fatto per carità. Però durante i momenti liberi non frequentavo persone, me ne stavo per conto mio da solo".
"Morire? Che devo fare? Mi dà fastidio - confessa Panatta -. Sono a più di tre quarti della mia vita. Per cui bisogna pensarci…". Nel corso della puntata riaffiora anche un episodio controverso legato alla sua carriera sportiva e alla Coppa Davis. "Era Francia–Italia, credo a Nancy. Ci hanno rubato la partita - ricorda-. La federazione internazionale di tennis, mi ha fatto un processo e mi voleva squalificare. Ma non sapevano come fare, perché un mese prima mi hanno dato il premio, non meritato, come miglior capitano di Coppa Davis di quell’anno. Alla fine è finita che ho scritto una lettera di scuse alla federazione internazionale e hanno messo un pochino a tacere. Comunque veramente ci hanno rubato la partita. Stavamo 2-0, abbiamo perso 3-2".

"Questa sera abbiamo vinto il Grand Prix del Best Event Awards e, per il secondo anno consecutivo, siamo la migliore agenzia dell’anno, con il premio per il miglior evento dell’anno. È una grandissima soddisfazione, dedicata alle nostre risorse e ai nostri talenti". Così Marco Jannarelli, presidente di Next Group, intervenendo alla serata dedicata alla XXII Edizione del Bea Italia, a conclusione della Live Communication Week, all’Auditorium Parco della Musica di Roma. "Un ringraziamento va al cliente Ferrari: l’evento di Amalfi è stato particolarmente emozionante, perché abbiamo dovuto creare una location su un molo con i suoi frangiflutti".
Jannarelli ha ricordato i quarant’anni in arrivo per Next e il ruolo delle nuove generazioni "nel passaggio generazionale che porterà altri successi". Ha annunciato inoltre l’apertura del primo ufficio all’estero a Riad e "a breve anche a Città del Messico", per "esportare creatività e know-how internazionale".

"La Live Communication Week, attraverso i suoi due premi — uno italiano e uno mondiale, il Bea Italia e il Bea World — rappresenta la comunicazione delle aziende e delle agenzie che fanno degli eventi una vera e propria industria". Così Salvatore Sagone, presidente di Adc Group, intervenendo alla serata dedicata alla XXII Edizione del Bea Italia, a conclusione della Live Communication Week, all’Auditorium Parco della Musica di Roma. "Centinaia di agenzie presentano i propri progetti, giudicati da giurie composte da brand di tutti i settori merceologici, che esprimono la potenza industriale degli eventi". Sagone ha definito gli eventi "un motore di sviluppo dell’economia e di promozione del Made in Italy nel mondo", ricordando le professionalità impiegate nei grandi appuntamenti internazionali. "Celebriamo i migliori eventi dell’anno e un’industria che cresce a ritmi molto interessanti, a due cifre", ha concluso.

"Quello che abbiamo fatto, portando per tre anni consecutivi questo appuntamento a Roma, ha garantito alla nostra città che le più grandi aziende che organizzano grandi eventi, insieme alle aziende a livello mondiale, venissero qui per capire quanto abbiamo deciso di investire su appuntamenti che — dai concerti alla musica, dal corporate ai congressi — contribuiscono a creare ricchezza a Roma". Così Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, intervenendo alla serata dedicata alla XXII Edizione del Bea Italia, a conclusione della Live Communication Week, all'Auditorium Parco della Musica di Roma. "I grandi eventi concertistici, della moda, dell’arte e dello sport hanno trasformato la permanenza media dei turisti, che per la prima volta nella storia è passata da 2,3 giorni a 4 giorni. L’immagine di Roma è tornata a essere competitiva e soprattutto contemporanea".

"Quello che abbiamo presentato oggi è il 21º Monitor sugli eventi e la live communication in Italia. Abbiamo intervistato più di 320 aziende che investono in comunicazione e che ci hanno raccontato se e quanto stanno investendo negli eventi. Gli ultimi anni hanno segnato una crescita sempre a due cifre e anche quest’anno registriamo un incremento superiore al 10%, nello specifico del 12,2%. Questo significa che il mercato complessivo in Italia è arrivato a 1.123 milioni di euro". Così Cosimo Finzi, direttore di AstraRicerche, intervenendo alla serata dedicata alla XXII Edizione del Bea Italia, a conclusione della Live Communication Week, all'Auditorium Parco della Musica di Roma. "Crescono in particolare gli eventi interni alle aziende, grazie soprattutto al contributo degli eventi formativi. Aumentano gli eventi B2B, mentre gli eventi consumer mostrano una sostanziale stabilità".
Finzi sottolinea anche le tendenze per il prossimo anno: "Le parole chiave sono due: creatività da una parte e aspetto digitale dall’altra, soprattutto grazie all’intelligenza artificiale". Quanto ai criteri Esg, "le aziende sono sempre più attente: circa due terzi attribuiscono in fase di gara un vantaggio a chi mostra buone performance". Infine, lo sguardo a Milano Cortina 2026: "Ha già generato un numero significativo di eventi e potrà coinvolgere più del 55% delle aziende intervistate".
Bartolazzi, 'primo passo percorso che aprirà possibilità cura"... 
Si sono affidate al web per scoprire se i funghi che dovevano mangiare fossero commestibili, ma sono state tradite dalla tecnologia e sono finite al Pronto soccorso. Protagoniste della disavventura due donne di 68 e 66 anni dopo la cena di ieri sera: erano convinte di mangiare il “galletto” e invece si trattava del cosiddetto “fungo dell'ulivo”. A causa dei disturbi gastrointestinali si sono rivolte al Pronto soccorso e gli operatori hanno subito allertato l'Ispettorato micologico della Asl Gallura.
“I nostri micologi si sono attivati prontamente in reperibilità non appena allertati - spiega la direttrice del Sian, Servizio igiene degli alimenti e nutrizione, della Asl Gallura Maria Adelia Aini - informando gli operatori del Pronto Soccorso, che in questo modo hanno potuto prestare l’opportuna assistenza alle pazienti e somministrare la terapia. Purtroppo sta diventando sempre più frequente l’utilizzo di siti internet e app. Sono strumenti che non garantiscono l’attendibilità che invece viene riconosciuta ai micologi”.
Per questo dalla Asl Gallura consigliano di rivolgersi sempre agli esperti. “Se dopo la raccolta il prodotto fosse stato portato al nostro Ispettorato micologico, presente sia a Tempio Pausania che a Olbia, gli operatori avrebbero immediatamente capito che il fungo era velenoso - precisa la responsabile dell’Ispettorato micologico, Ada Careddu -. Le due specie, l’Omphalotus olearius e il Cantharellus cibarius, vengono spesso confusi dalle persone. Ma il micologo è in grado di riconoscere immediatamente le differenze”.

La Corte d'Appello di Sassari ha confermato la condanna a 24 anni complessivi per Alberto Picci, 50enne che aggredì i genitori e uccise il padre. I fatti avvennero nella casa di famiglia a Santa Maria Coghinas, nel nord dell'isola, e risalgono alla notte del 27 aprile del 2022. Picci colpì il padre con una fiocina e con un coltello e aggredì anche la madre. Per quel duplice tentato omicidio scelse il rito abbreviato e fu condannato a 12 anni più tre in una struttura Rems. La sua situazione si aggravò in seguito quando l'anziano padre morì a causa di quell'aggressione subita nove mesi prima. Si aprì così un nuovo processo e a febbraio di quest'anno è arrivata una nuova condanna a 13 anni e 4 mesi per l'omicidio dell'anziano padre Giuseppe.
Oggi a Sassari la Corte d'Appello ha confermato quella sentenza e per il parricidio Alberto Picci dovrà scontare in tutto 24 anni di carcere.

"A me non piace la gravidanza". Con queste parole Chiara Nasti, moglie del calciatore Mattia Zaccagni, ha risposto a chi le ha chiesto se desiderasse avere un terzo figlio.
"Per tante è un momento magico, ma per me è negativo sotto ogni aspetto, andrò controcorrente ma è così", ha esordito l'influencer motivando la sua posizione con i cambiamenti ormonali e fisici legati alla gravidanza. Nasti ha ricordato la sua personale esperienza: "Io ho avuto ferro bassissimo e mi sentivo a terra".
L''influencer è già mamma di due bambini, Thiago (nato a novembre del 2022) e Dea (nata a luglio del 2024). "Oltre quello ne ho già due... e siamo già troppi", ha aggiunto Nasti che ammette "non amo la famiglia numerosa, anzi io e mio marito non vediamo l'ora di essere più liberi per concentrarci più sulla coppia". Poi chiarisce: "Li amo da morire, ma lagne e capricci che fatica...".

Sei un lavoratore qualificato e cerchi un'opportunità sulla base delle tue competenze, nel caso anche all'estero? Ad oggi in Europa, e a due passi dall'Italia, le maggiori opportunità sono offerte dalla Svizzera, dove, secondo stime governative, il fabbisogno di profili professionali da 'coprire' arriva fino a 85mila unità. Ma come muoversi, senza spostarsi da casa, per verificare la presenza di opportunità di lavoro in linea con le proprie competenze? Una delle possibili risposte, oltre a siti specializzati svizzeri, arriva proprio da Eures (Servizi europei per l'impiego), il network dell'Unione europea che aiuta le persone in cerca di occupazione a trovare un posto di lavoro e i datori di lavoro ad assumere personale proveniente da tutta Europa, fornendo un’ampia gamma di servizi prima, durante e dopo la ricerca di lavoro o di candidati e l’assunzione.
E attualmente sul portale web dell'Eures sono oltre 5.600 di annunci di opportunità di lavoro alle quali è possibile candidarsi.
I profili più richiesti
Infermieri, medici e assistenti sanitari, ma anche sviluppatori di software, scienziati dei dati ed esperti informatici. Non mancano opportunità nella ristorazione ma anche nelle costruzioni dove sono richiesti mestieri specializzati quali elettricisti, carpentieri e operai edili in generale.
E ancora vi è una carenza di insegnanti qualificati, in particolare in materie specialistiche e per l’educazione della prima infanzia. Secondo Eures, nel 2024, in Svizzera, le categorie professionali con la maggiore carenza di personale sono state identificate nei gruppi di professionisti della scienza e dell’ingegneria, professionisti della salute e professionisti delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Nel 2023 i settori che hanno registrato le percentuali più alte di posti vacanti sono state quelle relative alla sanità e all’assistenza sociale, all’istruzione, alle arti, all’intrattenimento e al tempo libero, all’amministrazione pubblica e alla difesa, alla previdenza sociale obbligatoria, nonché ai servizi amministrativi e di supporto.
Gli stipendi
A fronte di un costo della vita tra i più elevati a livello mondiale, come riporta Eures nel 2023 la retribuzione media lorda di una singola persona ammontava a 8.759 euro, mentre la media dell’UE-27 era di 3.417 euro. In Svizzera la retribuzione netta equivalente è stata di 7.132 euro, rispetto a 2.351 euro nell’Ue-27. Rispetto al 2018, la retribuzione media lorda è aumentata del 34% in Svizzera e del 19,8% nell’Ue-27. Nello stesso periodo i salari netti sono aumentati del 32% in Svizzera e del 22,1% nell’Ue-27.

"Un’annata piena di successi, ma anche complicata, con momenti difficili... Dove la differenza la fanno quei piccoli dettagli a volte impercettibili. La verità è che questo team nei momenti più difficili si compatta ancora di più. Ognuno prova a mettere una parte di sé per uscirne ancora più forti, spinto da quell’ossessione nella ricerca di una perfezione impossibile". Lo ha scritto sui social Simone Vagnozzi, coach (insieme a Darren Cahill) di Jannik Sinner. L'allenatore del numero 2 del ranking Atp ha celebrato la grande stagione del fuoriclasse azzurro, finalista in tutte le prove del Grande Slam e vincitore di Australian Open, Wimbledon e Atp Finals.
Coach Vagnozzi ha affidato il suo messaggio di fine stagione ai social, qualche giorno dopo la vittoria di Jannik Sinner alle Atp Finals di Torino: "Bravo Jannik, che è il primo a non volersi mai accontentare, ma a volersi migliorare. Grande atleta e grande uomo. Grazie Jannik e grazie a tutto il team".

Nel 2024 il sistema Conai ha prodotto 3,8 miliardi di euro di valore economico, contribuendo per 2 miliardi di euro al Pil nazionale e sostenendo oltre 24mila posti di lavoro lungo l’intera filiera del riciclo. Il Consorzio Nazionale Imballaggi ha presentato oggi a Milano in Borsa Italiana l’edizione 2025 del suo Rapporto integrato di sostenibilità, che, come ogni anno, quantifica i benefici economici ed ambientali del riciclo in Italia.
“Il Rapporto integrato 2025 conferma la capacità del modello Conai di convertire la sostenibilità in valore tangibile e misurabile, e di operare in coerenza con i principali indicatori Esg e con le aspettative del sistema economico nazionale. Lo vediamo nei numeri ma anche nel ruolo più ampio che il sistema svolge: non gestiamo semplicemente i materiali di imballaggio post consumo, ma attiviamo filiere, abilitiamo settori strategici, generiamo lavoro e riduciamo la dipendenza dalle risorse naturali - commenta Ignazio Capuano, presidente Conai - Ogni euro di Contributo Ambientale genera valore che si moltiplica nel Paese, dimostrando che la sostenibilità può essere non solo doverosa, ma anche straordinariamente produttiva. Ambiente e competitività non sono in contrasto: il riciclo è una vera infrastruttura industriale nazionale, capace di produrre benefici economici, occupazionali e ambientali. I numeri ci raccontano la strada fatta; il nostro impegno quotidiano indica quella da seguire: trasformare il riciclo in un’opportunità reale, misurabile e condivisa per un’Italia più efficiente e sostenibile”.
Grazie al riciclo degli imballaggi l’Italia ha risparmiato nel 2024 12,2 milioni di tonnellate di materie prime vergini, ossia il peso di oltre 830 Torri di Pisa; ha evitato l’utilizzo di 55 TWh di energia primaria, pari ai consumi domestici della metà delle famiglie italiane; e ha ridotto le emissioni di gas serra fino a 11,4 milioni di tonnellate di CO2eq, che corrispondono a quelle di circa 9mila voli intorno al mondo. Dal Report emerge così "la crescente interdipendenza tra sostenibilità, innovazione e competitività. Le analisi relative alle imprese soggette a schemi Epr (Extended Producer Responsibility) mostrano infatti come alti tassi di riciclo e modelli collaborativi producano nel tempo maggiore efficienza, fiducia degli investitori e valore finanziario".
“Sostenibilità significa capacità di trasformare una visione ambientale in valore industriale. Ogni cifra del Rapporto non è solo un dato, ma il racconto di un impegno che coinvolge imprese, comunità e territori, e che rende visibile ciò che spesso rimane nascosto: le storie dei materiali, delle persone e delle filiere che lavorano insieme come in un film a più livelli - sottolinea Simona Fontana, direttore generale Conai - La qualità delle filiere, l’innovazione tecnologica e la collaborazione con i territori sono i pilastri che ci consentono di ottenere risultati concreti e di rafforzare la competitività del Sistema Paese, consolidando il ruolo dell’Italia nella transizione circolare europea. La sostenibilità è esperienza e partecipazione. Ogni parola, ogni scelta può diventare azione, innovazione e esempio: Conai ha anche una missione formativa e culturale, e attraverso progetti come Green Jobs e Fenice Conai per il giornalismo ambientale giovane, coinvolge scuole, università, giornalisti e territori nella diffusione di una cultura della sostenibilità più consapevole”.
In un contesto storico-economico segnato da dinamiche tecnologiche, geopolitiche e di mercato sempre più complesse, Conai ha promosso un dialogo tra istituzioni, imprese e operatori finanziari che ha portato all’individuazione di un insieme di priorità strategiche fondamentali per rafforzare la resilienza e la competitività del sistema. È emersa, innanzitutto, la necessità di regole chiare, orientate ai risultati e capaci di consolidare fiducia e pianificazione industriale. Una maggiore stabilità normativa rappresenta infatti un presupposto imprescindibile per creare condizioni favorevoli agli investimenti.
“Questo rapporto è uno strumento prezioso anche per orientare le politiche pubbliche, perché offre indicazioni concrete su ciò che serve alle filiere e ai territori - afferma Vannia Gava, viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica - I numeri presentati oggi confermano che il riciclo non è solo una scelta ambientale, ma una vera politica industriale. Risultati importanti che devono essere consolidati con iniziative mirate a sostenere e sviluppare la competitività di un settore energivoro e sottoposto a forte concorrenza internazionale, rendendo il materiale riciclato competitivo anche nei costi. In questa direzione va l’Energy Release, appena operativo, che garantirà energia rinnovabile a prezzo stabile alle imprese più energivore. Continuiamo inoltre a contribuire al Circular Economy Act, per costruire un mercato unico delle materie prime seconde, semplificare norme e autorizzazioni e incentivare l’utilizzo di materiali riciclati. A livello nazionale prosegue il confronto con gli operatori, dal tavolo sulla plastica alla sperimentazione dei certificati bianchi per l’economia circolare. Il sistema italiano del riciclo è un modello riconosciuto in Europa e il governo è impegnato a sostenerlo, rimuovendo ostacoli e creando condizioni di crescita. Ringrazio Conai per il contributo alla strategia nazionale”.
Un pilastro altrettanto rilevante riguarda la promozione dell’innovazione e delle partnership, insieme all’integrazione sempre più stretta tra transizione verde e trasformazione digitale, considerate una leva unica per sostenere una crescita competitiva e duratura. A ciò si affianca la necessità di prestare particolare attenzione alle piccole e medie imprese, garantendo loro un accesso più semplice agli strumenti finanziari necessari per affrontare la transizione ecologica. Parallelamente, la valorizzazione della formazione e della conoscenza si conferma un motore decisivo di competitività per le filiere, mentre il rafforzamento del ruolo delle amministrazioni locali è ritenuto essenziale per assicurare l’implementazione efficace delle politiche di sostenibilità sui territori.
“L’Italia si conferma tra i leader europei nella gestione dei rifiuti con risultati superiori alla media dell’Unione. I numeri dell’economia circolare testimoniano un sistema produttivo solido e competitivo. Negli ultimi cinque anni il valore aggiunto è in crescita e il settore coinvolge oltre 600mila lavoratori. Tuttavia, per mantenere questa rotta dobbiamo rafforzare la capacità di innovazione: il numero di brevetti legati al riciclo e ai processi circolari è ancora inferiore rispetto ai nostri competitor come Germania, Francia e Spagna. Per questo servono politiche mirate, più investimenti e una collaborazione sempre più stretta tra pubblico e privato, così da sostenere un modello di sviluppo davvero sostenibile e orientato al futuro", ha concluso Lara Ponti, vicepresidente di Confindustria per la transizione ambientale e obiettivi Esg.
Asl Gallura, 'dopo raccolta portarli all'Ispettorato Micologico'... 
"Io penso che abbiano fatto bene". Così Laura Efrikian, ospite oggi a La volta buona, ha commentato la scelta delle gemelle Kessler di ricorrere al suicidio assistito, decisione che nei giorni scorsi ha accesso un dibattito pubblico.
Interpellata da Caterina Balivo, l'attrice ha espresso il suo punto di vista: "Io penso tutto il bene possibile, soprattutto perché lo hanno scelto loro. Nasciamo e poi cosa dobbiamo fare? Vivere per forza fino a quando decide il destino?".
Secondo Efrikian è possibile che le gemelle abbiano preso la decisione insieme anche per le condizioni di salute forse difficili: "Può essere che abbiano deciso in armonia che non era più ora di continuare, magari non stavano bene, qualunque cosa sia successa io trovo che loro siano state coraggiose e io farò così", ha aggiunto. "Se penserò - ha aggiunto l'attrice - che non avrò più le possibilità di fare le cose che voglio io non voglio pesare sui miei figli e diventare una specie di ortaggio, io voglio farla finita". Parole che hanno ottenuto l'approvazione dal pubblico in studio.

Caltagirone Editore comunica che, a partire dal 2 dicembre, Roberto Napoletano assumerà l’incarico di direttore de Il Messaggero.
Nato a La Spezia nel 1961, Napoletano torna alla guida del quotidiano di Roma che ha già diretto dal 2006 al 2011 passando successivamente alla direzione de Il Sole24ore. Dall’aprile del 2024 Napoletano ha ricoperto il ruolo di direttore de Il Mattino di Napoli.
L’Editore, si legge in una nota ringrazia il direttore uscente, Massimo Martinelli, che assumerà la direzione del Master in Giornalismo e Media Communication “Paolo Graldi” e rivolge a Napoletano i migliori auguri di buon lavoro.
Contestualmente, Caltagirone Editore comunica che sempre dal 2 dicembre Vincenzo Di Vincenzo sarà il direttore del quotidiano Il Mattino. Nato a Napoli nel 1959, Di Vincenzo ha svolto la sua carriera all’interno dell’agenzia Ansa dove ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità a Napoli, Roma e Milano. Dallo scorso 27 maggio Di Vincenzo ha ricoperto il ruolo di Vice Direttore del quotidiano. "L’Editore rivolge a Vincenzo Di Vincenzo i migliori auguri di buon lavoro e ringrazia il direttore uscente Roberto Napoletano", si legge nella nota.

A Milano sono state campionate in tutto 29 abitazioni nel tentativo di identificare l'origine del focolaio di 11 casi di legionella (con un morto), rilevato nel quartiere San Siro, zona adiacente a via Rembrandt. Si tratta sia delle abitazioni dei casi (in totale 10, in quanto 1 abitazione non è accessibile) sia "alcune abitazioni di controllo", riepiloga l'Ats nell'aggiornamento diffuso oggi. Gli esiti al momento disponibili sono quelli "riferiti a 4 abitazioni", di "2 casi e 2 controlli" e "hanno evidenziato 1 sola positività in abitazione di controllo a cui sono seguite le indicazioni per la bonifica", comunica l'agenzia di tutela della salute.
Nel frattempo, informa ancora l'Ats, "si è proceduto alla verifica delle torri evaporative della zona che sono state tutte censite e valutate. Per una di esse si è reso necessario effettuare il campionamento in quanto in funzione. In parallelo sono stati campionati diversi punti della rete acquedottistica pubblica. Le analisi di laboratorio di questi punti sono tuttora in corso".
Gli esperti hanno allargato l'indagine anche ad altri siti sensibili del quartiere, con particolare riferimento a luoghi di possibile frequentazione comune. Questi luoghi "sono stati ispezionati, ma senza riscontro di situazioni a rischio. Nel quartiere non sono presenti fontane ornamentali che potrebbero essere fonti di dispersione della legionella. Tuttavia proseguono le attività di verifica ad ampio spettro", spiega l'Ats.
I ricoveri
"Attualmente risulta ancora ricoverato un paziente". I casi di infezione[1], conferma l'agenzia di tutela della salute, riguardano persone che "abitano tutte in edifici diversi uno dall'altro, cioè non sono collegati tra di loro dall'abitare nello stesso condominio".
Come si diffonde la legionella
La legionella, ricorda l'Ats, è un batterio che vive "negli ambienti acquatici da cui può diffondersi nella rete idrica delle abitazioni e di altri impianti". Il contagio avviene esclusivamente attraverso "l'inalazione di minuscole gocce (aerosol)" di acqua contaminata, mentre "non è possibile il contagio da persona a persona, né bevendo l'acqua".

Dove vanno messe le uova? Come vanno lavate le spugnette per i piatti? Il pollo crudo va lavato? Domande che possono rimbalzare ogni giorno in ogni cucina, con dubbi legittimi e risposte che, solo apparentemente, sono scontate. Gli italiani, tra elettrodomestici e fornelli, non sanno sempre come comportarsi e come gestire gli alimenti.
Spesso ignorano che nel pesce conservato a lungo e male si accumula in quantità eccessive una sostanza tossica chiamata istamina, o che la cottura ad alte temperature (al forno, alla griglia o in frittura) di alimenti ricchi di amido come patate e pane può portare alla produzione di acrilammide, una sostanza cancerogena.
I dati sugli errori più comuni nelle cucine del Belpaese emergono dalle risposte al questionario 'Mangiasicuro!' dell'Istituto superiore di sanità, nell'ambito del progetto Sac (Sicurezza alimentare casalinga). Scadenza, salute e igiene sono le tre parole più frequenti che gli italiani associano alla sicurezza alimentare casalinga.
Gli esperti Iss hanno stilato 10 regole da seguire nella preparazione e conservazione dei cibi:
1. Pentole e padelle antiaderenti vanno cambiate quando il rivestimento è graffiato o rovinato perché possono rilasciare sostanze nocive per la salute a lungo termine.
2. Le spugnette per i piatti vanno pulite ad ogni utilizzo, disinfettate o lasciate in acqua bollente per 5 minuti almeno una volta a settimana e cambiate una volta al mese, per abbassare il più possibile la carica batterica.
3. La disposizione degli alimenti in frigo non deve avvenire in modo casuale. Ad esempio, le uova vanno conservate nel loro contenitore originale nel ripiano centrale del frigo, dove la temperatura rimane costante. Gli alimenti cotti vanno separati da quelli crudi e quelli pronti al consumo (per esempio affettati e formaggi) vanno posti in un ripiano dedicato.
4. Il corretto scongelamento dei cibi deve avvenire rispettando la catena del freddo, possibilmente passando per il frigorifero.
5. Vanno usati taglieri dedicati per alimenti crudi o pronti, oppure i taglieri stessi vanno puliti prima di cambiare alimento (ad esempio insalata e pesce o carne crudi).
6. Il pollo crudo non va mai lavato prima della cottura, per evitare la diffusione di batteri alle superfici della cucina interessate (in particolare il lavandino).
7. Per evitare la formazione di sostanze potenzialmente tossiche come l'istamina, il pesce fresco va consumato in tempi brevi, così come quello già in scatola una volta aperto. Va garantito il mantenimento della catena del freddo.
8. Non tutti i prodotti pronti (ready to eat) vanno consumati direttamente: seguire sempre le modalità d'uso riportate in etichetta dal produttore.
9. Cuocere troppo (bruciare) i cibi, specie se ricchi di amido (patate e pane), può essere un problema per la salute, in quanto può portare alla produzione di acrilammide, una sostanza cancerogena.
10. E' importante variare gli alimenti, rispettando porzioni e frequenze, prediligere vegetali, cereali integrali e utilizzare legumi almeno due volte a settimana come secondo piatto.

Giada Lini e la stoccata pungente al suo allievo Fabio Fognini a Ballando con le stelle. La maestra di ballo, scherzando ma non troppo, si è lamentata con l'ex tennista dei numerosi infortuni accumulati in tanti anni di carriera. Acciacchi assortiti che rendono difficile progettare e pensare alle performance da portare in pista di settimana in settimana. Per questo, la ballerina ha paragonato le prestazioni dell'ex tennista ligure a quelle del giornalista Alan Friedman, protagonista non indimenticabile dell'edizione 2024 di Ballando. Il giornalista in coppia con Lini venne eliminato durante la sesta puntata, a causa del televoto.
"Comunque lui ha due spalle rotte, due polsi rotti, i piedi rotti", ha esordito Giada Lini, conversando con Francesca Fialdini, anche lei infortunata, e Giovanni Pernice. "La testa rotta...", ha scherzato Fognini.
E poi ha aggiunto: "Gli ho detto: facciamo una presa? ‘No, ho i polsi rotti.’ Caricami qua. ‘No, ho le spalle rotte.’ Andavo meglio con Alan Friedman”. Un confronto che non è passato inosservato, ma la battuta è stata accolta con una risata da Fognini.
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