



(Adnkronos) - Tra i due litiganti, il terzo... potrebbe essere Taylor Fritz. Il tennista americano, fresco di semifinale a Wimbledon, dove è stato battuto in quattro set da Carlos Alcaraz, ha parlato della rivalità tra lo spagnolo e Jannik Sinner, trionfatore a Londra. In molti sono infatti convinti che Sinner e Alcaraz, rispettivamente numero uno e due del mondo, si divideranno, più o meno equamente i prossimi Slam, con poche possibilità di inserimento degli altri tennisti. Fritz però non è dello stesso avviso.
"Con Alcaraz c'è stata una partita molto tirata a Wimbledon, ma non si discute che lui e Sinner stiano facendo meglio del resto del circuito, credo però molto dipenda dalle condizioni", ha detto Fritz in conferenza stampa da Toronto, dove sta giocando il Masters 1000, "nelle giuste condizioni, come ad esempio con un campo abbastanza veloce, penso che siano entrambi battibili".
Fritz vede la possibilità quindi di inserirsi nel dualismo tra i due, a poche settimane dagli US Open, dove nell'ultima edizione è arrivato in finale, prima di essere battuto da Sinner: "Se ci sono le giuste condizioni, se loro non giocano al meglio. Se vnci i punti importanti, o hai un'ottima giornata al servizio e loro sono un po' off, sono molto battibili", ha ribadito l'americano, numero quattro del ranking Atp, "se invece volete chiedermi se siano battibili nella loro miglior giornata, allora è un po' diverso".
Leggi tutto: Fritz e la rivalità Sinner-Alcaraz: "Sono entrambi battibili"

(Adnkronos) - Le marmotte vivono oggi più in alto rispetto a 40 anni fa, ma il loro habitat non è cambiato radicalmente a causa dei cambiamenti climatici. È la conclusione a cui giunge uno studio condotto nel cantone dei Grigioni, in Svizzera, dall'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (Slf).
La biologa Anne Kempel, si legge in una nota diffusa oggi, sospettava che le marmotte stessero migrando verso altitudini più elevate per sfuggire all'aumento delle temperature. Tuttavia, è emerso che questa teoria è vera solo in parte.
Durante le sue osservazioni nella Valle della Dischma, vicino a Davos, la ricercatrice ha rilevato che questi roditori vivono ora in media 86 metri più in alto rispetto al 1982 (anno con il quale ha confrontato i dati), a circa 2.500 metri sul livello del mare. Il limite superiore assoluto invece non si è spostato ed è sempre di 2.700 metri.
Secondo lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista "Ecology and Evolution", altri fattori giocano un ruolo più importante del riscaldamento climatico. Qualora si trasferissero troppo in alto, gli animali non troverebbero terreno in cui scavare le loro tane, che sono ampiamente ramificate.
Inoltre, durante il letargo hanno bisogno di un manto nevoso il più spesso possibile, per isolarsi dal freddo. Queste condizioni sono ideali nella fascia di altitudine in cui vive la maggior parte dei gruppi.
C'è poi la questione della dieta, con le piante che contengono acido linoleico che ne sono una parte importante. Questo acido grasso insaturo regola la temperatura corporea in inverno. Queste piante potrebbero aver spostato la loro area di distribuzione leggermente verso l'alto, ipotizza Kempel, citata nel comunicato.
Va comunque sottolineato che le osservazioni effettuate dall'esperta e dal suo team si applicano alla regione di Davos e al massimo ad altre aree simili. Nelle zone più basse delle Alpi, le cose potrebbero diventare difficili per le marmotte, che soffrono di stress da calore al di sopra dei 25 gradi.
A causa del caldo, si ritirano per lunghi periodi nelle loro tane e immagazzinano meno grassi, il che ha conseguenze fatali una volta sopraggiunto l'inverno. A lungo termine, ciò potrebbe diventare un problema anche in quota.
"Ma nella Valle della Dischma abbiamo ancora una media di soli sei giorni all'anno con più di 25 gradi: troppo pochi per avere effetti negativi", rassicura Kempel. La biologa avverte però che l'habitat delle marmotte si sta riducendo, visto che il limite degli alberi si sta trasferendo, lentamente ma costantemente, a quote più elevate. Un bel guaio per questi mammiferi, che necessitano di spazi aperti e non possono sopravvivere nel bosco.
Leggi tutto: Troppo caldo in Svizzera, le marmotte traslocano più in alto (ma non troppo)

(Adnkronos) - L'Europa rischia di pagare un prezzo alto per i dazi imposti da Donald Trump anche nel lungo termine. L'accordo per le tariffe al 15% sulle merci europee importate negli Stati Uniti non è ancora un testo definitivo e ci sono diversi aspetti che vanno ancora negoziati. Ma c'è un tema che rischia di produrre conseguenze più profonde dell'incremento aritmetico dei costi di esportazione: i mercati si adattano alle condizioni, riducendo quote che sono poi difficili da recuperare, e anche la contrazione degli investimenti è un fattore molto meno elastico di un aggiustamento di prezzo.
Vuol dire, semplificando, che le decisioni sbagliate imposte dal presidente americano Donald Trump e sostanzialmente accettate dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, possono modificare non solo i volumi e la qualità dell'interscambio commerciale tra Stati Uniti ed Europa ma anche la capacità industriale e produttiva di due economie che sono state sempre naturalmente interconnesse tra loro. A questo si riferisce l'ex ministro dello Sviluppo economico e leader di Azione Carlo Calenda, quando definisce "disastrosa" una soluzione che "determina la sottomissione e il vassallaggio dell'Europa a un accordo estorsivo di Trump che danneggia settori produttivi con effetti di lunghissima durata".
La sintesi è impietosa ma inquadra il problema da un punto di vista che non va sottovalutato. E’ necessario chiedersi non solo quanto costano i dazi oggi ma anche quanto a lungo l’Europa dovrà pagarne le conseguenze.
Un'analisi dell'Ispi aiuta a focalizzarle. Partendo dal pil, i dazi americani colpiscono in particolare i paesi per cui l’export verso gli Stati Uniti ha un peso economico rilevante, come Germania e Italia. È quindi lecito aspettarsi un impatto economico maggiore su Berlino e Roma. Con dazi al 15%, la Germania rallenta di quasi lo 0,3%, il pil italiano di quasi lo 0,2%, mentre l’effetto sull’economia francese sarebbe più contenuto, intorno allo 0,1%. C'è poi da considerare il deprezzamento del dollaro che si traduce in una sorta di 'dazio aggiuntivo': le imprese che esportano devono scegliere tra mantenere invariati i prezzi in dollari abbassando quelli in euro (e dunque i propri ricavi), o rischiare di perdere competitività. Il dazio del 15% va quindi portato a ridosso del 30%. Non solo. Il mercato si adegua alle regole che cambiano e secondo i principali modelli macroeconomici, un dazio medio del 15% causerà una contrazione delle esportazioni europee verso gli USA del 25-30%.
Altro tema significativo è la ricerca di possibili alternative al mercato americano. Ma quando si dice che è necessario diversificare e aprire nuovi sbocchi alle esportazioni si dice una cosa difficile da fare, soprattutto in questa fase. L’Unione europea, ricorda l'Ispi, ha parlato molto della possibilità di compensare i dazi americani stringendo nuovi accordi commerciali con altri paesi o regioni. Accordi che però, al momento, ancora non si vedono. Come mai? Essenzialmente per due ragioni. La prima è che si tratta di negoziati complessi che richiedono tempo. La seconda è che in un mondo in cui una grande economia impone dazi quasi a tutti, gli altri esportatori di tutti i paesi colpiti cercano nuovi sbocchi per compensare le perdite subite sul mercato americano. Questo fenomeno è noto come deviazione del commercio, 'trade diversion'. E, aumentando la concorrenza sul poco spazio disponibile, contribuisce a complicare uno scenario già complicato di suo. (Di Fabio Insenga)
Leggi tutto: Dazi Trump, l'Europa rischia di pagare un prezzo alto anche nel lungo termine

(Adnkronos) - Luka Doncic mostra i muscoli contro le critiche degli ultimi mesi. "Ci si accorge a vista d’occhio che il mio corpo è in forma migliore" racconta l'asso dei Los Angeles Lakers in un'intervista a Men’s Health, spiegando la svolta data alla cura del suo fisico e all'alimentazione. Doncic è rinato e si prepara alla prossima stagione in Nba con un fisico tirato a lucido, con qualche chilo in meno. Più magro e definito, ma soprattutto più convinto anche in vista di Euro 2025.
“Sono un tipo competitivo. Quest’estate è stata diversa. Quanto è successo mi ha motivato per diventare migliore” ha spiegato Doncic, parlando della sua nuova dieta. Un regime alimentare scientifico. Senza glutine, puntando su alimenti con pochi zuccheri, con almeno 250 grammi di proteine e un frullato a base di latte di mandorla ogni giorno.
Doncic sta tornando al top così, abbinando a un'alimentazione curata in ogni dettaglio anche un programma di preparazione ad hoc. Con due allenamenti giornalieri da 90 minuti, a digiuno. Lavori organizzati con una serie di circuiti, ognuno con una parte di campo ed esercizi per parte inferiore e superiore del corpo.
Tutto con i nuovi manubri, bilancieri e attrezzi vari con cui ha rifornito la palestra della città in cui sta passando le vacanze. Così, anche con il giusto riposo, lo sloveno è pronto a rientrare al top. Da campione, voglioso di rialzare la testa dopo il deludente finale della sua prima stagione a Los Angeles, con la brutta eliminazione al primo turno dei playoff contro Minnesota.


(Adnkronos) - La Russia non ferma gli attacchi in Ucraina. Il bilancio dei raid delle ultime ore è di almeno 25 morti e decine di feriti. Il presidente americano, Donald Trump, ieri ha detto di essere "molto deluso" dal presidente russo, Vladimir Putin, ed ha annunciato che intende fissare un nuovo ultimatum per Putin di 10-12 giorni, entro i quali mettere fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Abbiamo preso atto della dichiarazione di ieri del presidente Trump. L'operazione militare speciale prosegue. E restiamo impegnati nel processo di pace per risolvere il conflitto in Ucraina e tutelare i nostri interessi", ha dichiarato oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
"La Russia ha visto un 'rallentamento' nei tentativi di rilanciare i rapporti con gli Stati Uniti", ha fatto sapere il Cremlino. "C'è effettivamente un rallentamento", ha detto il portavoce Peskov ai giornalisti rispondendo a una domanda sui rapporti di Mosca con Washington, e aggiungendo: "Vorremmo vedere più dinamismo. Siamo interessati a questo. Per andare avanti, abbiamo bisogno di 'impulsi' da entrambe le parti".
Il capo dell'amministrazione militare di Zaporizhzhia, Ivan Fedorov, ha reso noto che 16 persone sono rimaste uccise e altre 35 ferite negli attacchi nella regione. Altre quattro persone sono morte e molte altre ferite nei raid russi sulla regione di Dnipropetrovsk.
"La Russia ha colpito un istituto penitenziario nella regione di Zaporizhzhia. Sedici persone sono state uccise e 35 sono rimaste ferite. Gli edifici residenziali nelle vicinanze sono stati distrutti", ha denunciato su X il consigliere presidenziale ucraino Andriy Yermak, parlando dell'"ennesimo crimine di guerra commesso dai russi: non si fermeranno finché non saranno fermati".
Raid anche a Kharkiv. "Secondo dati preliminari, cinque civili sono stati uccisi e altri tre sono rimasti feriti con diversi gradi di gravità a seguito del bombardamento", ha comunicato la polizia locale ucraina della regione di Kharkiv su Telegram in seguito a un bombardamento avvenuto nelle scorse ore, aggiungendo che la Russia ha "presumibilmente" colpito l’area "con un sistema di lancio multiplo di razzi".
Leggi tutto: Ucraina, Russia non ferma le bombe: almeno 25 morti nei raid. Cremlino risponde a Trump

(Adnkronos) - La Russia non ferma gli attacchi in Ucraina. Il bilancio dei raid delle ultime ore è di almeno 25 morti e decine di feriti. Il capo dell'amministrazione militare di Zaporizhzhia, Ivan Fedorov, ha reso noto che 16 persone sono rimaste uccise e altre 35 ferite negli attacchi nella regione. Altre quattro persone sono morte e molte altre ferite nei raid russi sulla regione di Dnipropetrovsk.
"La Russia ha colpito un istituto penitenziario nella regione di Zaporizhzhia. Sedici persone sono state uccise e 35 sono rimaste ferite. Gli edifici residenziali nelle vicinanze sono stati distrutti", ha denunciato su X il consigliere presidenziale ucraino Andriy Yermak, parlando dell'"ennesimo crimine di guerra commesso dai russi: non si fermeranno finché non saranno fermati". Trump ieri ha annunciato che intende fissare un nuovo ultimatum per Vladimir Putin di 10-12 giorni, entro i quali mettere fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
Raid anche a Kharkiv. "Secondo dati preliminari, cinque civili sono stati uccisi e altri tre sono rimasti feriti con diversi gradi di gravità a seguito del bombardamento", ha comunicato la polizia locale ucraina della regione di Kharkiv su Telegram in seguito a un bombardamento avvenuto nelle scorse ore, aggiungendo che la Russia ha "presumibilmente" colpito l’area "con un sistema di lancio multiplo di razzi".
Leggi tutto: Ucraina, Russia non ferma le bombe: almeno 25 morti nei raid

(Adnkronos) - “L’incontro di ieri con il ministro degli Esteri Tajani è stato molto puntuale e proficuo per cercare di definire con maggiore chiarezza un accordo i cui contorni sono ancora in via di definizione. Per quanto riguarda la nostra filiera sono confermati i dazi al 15% sui prodotti finiti di arredamento, mentre siamo in attesa di delineare le misure previste sulla materia prima legnosa, anche se risulta probabile l’introduzione di un tetto massimo del 15%“. Così il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin, ospite questa mattina a Class Cnbc.
“Ho chiesto al ministro Tajani - spiega Feltrin - che il Governo insista perché la Commissione Europea concluda quanto prima l’accordo del Mercosur che sbloccherebbe dai dazi esistenti una zona molto interessante per il nostro export, a partire dal Brasile, paese che - come dimostrano anche i dati sui visitatori del Salone del Mobile.Milano - apprezza in modo netto i prodotti del nostro design e ha un grande potenziale di crescita e sviluppo per le imprese del legno-arredo. Un’azione rapida che darebbe risultati immediati alla nostra filiera per recuperare, almeno in parte, il mercato Usa in cui stiamo già perdiamo competitività”.
“La riunione di ieri è stata inoltre l’occasione anche per accendere i riflettori sull’India, altro paese in cui l’introduzione di certificazioni obbligatorie per il nostro settore rischia di bloccare un altro mercato ad alto potenziale. Due esempi concreti per dire che per le imprese del nostro settore è indispensabile che il governo e l’Europa si concentrino per definire misure per l’internazionalizzazione: la nostra è una filiera 100% made in Italy che esporta oltre il 50% del suo fatturato. Proprio per questo -conclude Feltrin- ho ribadito anche la necessità generale di garantire sostegno concreto alle imprese che partecipano alle fiere internazionali in Italia, riconosciute come momenti cruciali per la promozione del settore e dell’intero Paese a livello globale”.

(Adnkronos) - 'Zone rosse' a Napoli bocciate dal Tar. Il Tribunale amministrativo regionale della Campania ha accolto il ricorso delle associazioni. È stata annullata dunque l'ordinanza con la quale la prefettura di Napoli aveva prorogato i divieti nelle zone a rischio della città. Lo hanno comunicato i legali che avevano promosso il ricorso contro la misura ispirata da una direttiva del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.
"La sentenza - si legge nella nota - dichiara apertamente che non vi era alcuna emergenza eccezionale, né alcuna motivazione nuova, idonea a giustificare l'uso reiterato di poteri prefettizi straordinari. Un richiamo forte e definitivo alla legalità costituzionale, contro ogni tentativo di trasformare l'eccezione in prassi".
Il Tar ha giudicato l'esercizio del potere prefettizio privo dei necessari presupposti, illegittimo e lesivo dei principi fondamentali dell'ordinamento costituzionale, bocciando il provvedimento a firma del prefetto di Napoli, Michele di Bari.
Leggi tutto: Napoli, 'zone rosse' bocciate dal Tar: accolto ricorso delle associazioni

(Adnkronos) - Israele inizierebbe ad annettere aree della Striscia di Gaza se da Hamas non dovessere arrivare una risposta positiva al lavoro dei mediatori per un cessate il fuoco nell'enclave palestinese e il rilascio degli ostaggi. E' quanto si legge sul Times of Israel che rilancia un articolo del giornale Maariv in cui si afferma che Israele darà comunque un'altra chance ai negoziati. Secondo le notizie, il premier israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe presentato di recente la proposta di annessione in un incontro con un gruppo ristretto di ministri che avrebbe in ogni caso già deciso per l'istituzione di un ente ad hoc per l'amministrazione delle aree che verrebbero eventualmente annesse.
Secondo quanto scriveva ieri il giornale Haaretz, il piano rientrerebbe nel contesto dei tentativi volti a tenere nel governo il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, e Israele annuncerebbe l'intenzione di concedere a Hamas pochi giorni per accettare il cessate il fuoco e poi, in caso di riposta negativa, inizierebbe l'annessione di aree della Striscia. Il piano, si legge, prevederebbe inizialmente l'annessione di aree nella "zona cuscinetto", lungo il confine con Gaza, per poi passare ad aree nel nord della Striscia, vicino alle città israeliane di Sderot e Ashkelon, e proseguire gradualmente con l'annessione.
Haaretz ha scritto che secondo i dettagli presentati da Netanyahu nei colloqui con i ministri il piano avrebbe avuto l'ok dell'Amministrazione Trump. E stando a fonti politiche, Smotrich avrebbe assicurato al premier che "giudicherà dai fatti" e che se il piano di annessione dovesse essere attuato "resterà al momento nel governo" con il suo partito.
Leggi tutto: Gaza, media: "Con no Hamas a tregua, Israele avvierà annessione Striscia"

(Adnkronos) - Fedez esce allo scoperto e "presenta" pubblicamente la sua nuova relazione con Giulia Honegger. Dopo giorni di indiscrezioni e foto rubate, è stato lo stesso a condividere sui social la prima foto di coppia insieme alla nuova fidanzata.
La foto, un selfie pubblicato tra le Instagram stories, ritrae i due in un momento di complicità: Giulia con il volto appoggiato alla spalla di Fedez, entrambi in posa davanti all'obiettivo. Le loro facce sono incorniciate da due mani che formano un cuore, accompagnato dalla scritta ironica: "Bro you just posted cringe" ovvero "Bro, hai appena postato qualcosa di imbarazzante".
In una storia successiva, Fedez ha postato un video che ritrae la ragazza - con ogni probabilità Giulia - in costume mentre gioca con un videogioco. Segnali chiari che Fedez ha deciso di non nascondere più la relazione.
Il bacio tra Fedez e Giulia Honegger era stato immortalato da Chi, che li aveva sorpresi in Sardegna mentre si scambiavano tenerezze in spiaggia. I due erano stati visti insieme in vacanza a Marina di Pietrasanta e successivamente anche a Milano dove, secondo il magazine, Fedez sarebbe “andato a prenderla di sera con la sua Ferrari Roma Spider”. Dopo la fine del matrimonio con Chiara Ferragni, questa sembra la prima relazione che Fedez decide di rendere pubblica.
Leggi tutto: Fedez e Giulia Honegger, ora è ufficiale: la prima foto social di coppia

(Adnkronos) - Novità sulla sparatoria di Manhattan. L'uomo che ha sparato in un grattacielo di Manhattan nel tardo pomeriggio di lunedì 28 luglio (poco dopo mezzanotte in Italia), uccidendo quattro persone prima di togliersi la vita, era un ex giocatore di football che aveva espresso rancori nei confronti della Nfl, la National Football League, i cui uffici si trovano nell'edificio attaccato.
La polizia ha identificato l'assassino come Shane Devon Tamura, un 27enne di Las Vegas che ha attraversato il Paese per recarsi a New York. L'uomo è morto per una ferita d'arma da fuoco autoinflitta al petto, dopo aver aperto il fuoco nell'atrio dell'edificio ed essere salito al 33° piano, dove ha continuato a sparare.
La polizia ha dichiarato che Tamura aveva una “storia di salute mentale documentata”, ma che sta ancora indagando sui motivi dell'attacco. L'Fbi ha dichiarato che i primi controlli dei sistemi interni “non hanno ancora rivelato alcuna informazione” sull'uomo. Come ricostruito dalla Cnn, Tamura aveva in tasca un biglietto d'addio in cui affermava di soffrire di Cte, una malattia cerebrale legata a un trauma cranico. Nel biglietto chiedeva che il suo cervello fosse studiato e scriveva: “Non puoi andare contro la Nfl, ti schiacceranno”.
Tamura ha praticato football a livello agonistico in gioventù e la Cte è comunemente associata ai giocatori : gli studi dimostrano che i colpi ripetuti alla testa possono provocare la malattia. Da qui un possibile legame con la sparatoria, visto che gli uffici della Nfl si trovano al quinto piano della torre di uffici che Tamura ha attaccato.
Dopo aver aperto il fuoco nell'atrio, secondo un funzionario delle forze dell'ordine Tamura sarebbe salito su un ascensore con un fucile d'assalto M4. La polizia ha trovato nella sua auto anche un revolver carico, una custodia per fucile, munizioni, caricatori, uno zaino e farmaci prescritti. Non sono stati trovati esplosivi. Tamura aveva la licenza di portare un'arma nascosta nello Stato del Nevada.

(Adnkronos) - Seconda vittima in Campania a causa dell’infezione da virus West Nile. Dopo il decesso dell’80enne originario di Maddaloni, ricoverato (con patologie pregresse) all’ospedale di Caserta, nelle ultime ore, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, si è appreso del secondo decesso, che riguarda un uomo di 74 anni, avvenuto all’Ospedale del Mare di Napoli. L’uomo era stato trasferito d’urgenza in ospedale il 20 luglio per un’emorragia digestiva. Nei giorni successivi, si sarebbero manifestati sintomi come febbre e stato confusionale, aggravati da un’insufficienza renale. Il paziente è morto alle 4.20 di venerdì.
Ieri secondo decesso per il virus West Nile nel Lazio. Un 77enne con patologie croniche pregresse è morto all'Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma. L'uomo era residente a Isola dei Liri e aveva soggiornato di recente a Baia Domizia nel Casertano.
Trapiantato di cuore nel 2014 e in follow-up presso l’Ao San Camillo Forlanini, era affetto da insufficienza renale cronica. Era stato ricoverato il 26 luglio per febbre elevata (fino a 40° c), insorta dal 20 luglio e la diagnosi è stata poi confermata con positività del virus su plasma e urine il 28 luglio.
Leggi tutto: West Nile, seconda vittima in Campania: morto un 74enne


(Adnkronos) - Un budget importante sostenuto dalle diverse società del Gruppo e destinato a promuovere iniziative legate ai principi e ai valori che guidano Fondazione Bracco fin dalla sua nascita, avvenuta nel 2010. Diciotto grandi progetti suddivisi in quattro filoni principali: Arte e Cultura, Scienza e Sociale, Empowerment femminile, Formazione Giovani. Quasi 265mila euro investiti in borse di studio, premi di laurea, grant di ricerca e borse territoriali che hanno coinvolto 244 ragazzi, compresi gli studenti delle scuole secondarie. Ben 315mila euro stanziati per affiancare in qualità di Main Partner il Museo Poldi Pezzoli di Milano nella straordinaria mostra del 'Polittico Agostiniano riunito' di Piero della Francesca, che dopo 555 anni dalla sua realizzazione ha congiunto i frammenti superstiti del grande capolavoro: un’operazione espositiva di alto valore culturale, che ha avuto 52mila visitatori e coinvolto importanti musei prestatori nel mondo, dalla Frick Collection di New York al Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona, dalla National Gallery di Londra alla National Gallery of Art di Washington. Sono queste alcune delle notizie rilevanti contenute nel Bilancio sociale 2024 di Fondazione Bracco, uno strumento di trasparenza e di rendicontazione redatto secondo le linee guida per gli enti del terzo settore.
Un’altra importante attività raccontata nel documento riguarda il lancio del tema dell’accesso alle cure. A Baranzate, il comune della Città Metropolitana di Milano con la più alta percentuale di cittadini stranieri residenti, Fondazione Bracco ha avviato il progetto CAP (Capitale di Attivazione Personale) Salute con 30mila euro di partenza. L’iniziativa ha l’obiettivo di costruire un sistema di risorse abilitanti per le persone in difficoltà e si fonda sulla collaborazione con il CDI - Centro Diagnostico Italiano, divisione healthcare del Gruppo Bracco, che peraltro è già presente da anni in quel territorio “ai margini” con interventi di supporto e di contrasto alla povertà educativa. Le prestazioni sanitarie del progetto CAP Salute si sono focalizzate sulla medicina di genere, consentendo il servizio di prevenzione a numerose donne che ne sarebbero state escluse per ragioni economiche e culturali.
“Come testimonia questo documento anche nel 2024 il nostro impatto sulle comunità è stato importante”, ha dichiarato Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco. “E di questo siamo orgogliosi perché la nostra è una fondazione d’impresa che ha il compito di portare avanti il patrimonio di valori del Gruppo Bracco, da sempre impegnato sul fronte dello sviluppo sostenibile, in termini sociali, culturali e ambientali. Pochi giorni fa, ad esempio, Bracco Imaging ha ricevuto la medaglia di platino Ecovadis, una delle piattaforme di valutazione della sostenibilità aziendale tra le più conosciute al mondo, per il suo impegno verso l’etica, l’ambiente e la responsabilità sociale”.
Leggi tutto: Fondazione Bracco, presentato bilancio sociale 2024
Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
Sarda News - Notizie in Sardegna
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Per proporre i tuoi feed o un contenuto originale, scrivici a info@sardanews.it
Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM
o su Facebook https://www.facebook.com/sardanotizie