(Adnkronos) - Il tribunale di Gerusalemme, nel quale è in corso il processo per corruzione a Benjamin Netanyahu, ha respinto la richiesta di sospensione del procedimento, ritenendo insufficienti le motivazioni addotte per la richiesta del rinvio, tra cui la guerra a Gaza e il conflitto appena concluso con l'Iran. La giudice Rivka Friedman-Feldman ha accolto la richiesta dell'accusa di mantenere le date previste, considerando che "l primo ministro non ha presentato una spiegazione dettagliata o una qualsiasi ragione che possa giustificare la cancellazione della sua presenza", secondo la dichiarazione riportata dal canale N12.
Netanyahu è sotto processo in tre casi di corruzione, accusato di corruzione, frode e violazione della fiducia. In un caso, Netanyahu e sua moglie Sara sono accusati di aver accettato da miliardari oggetti di lusso come sigari, gioielli e champagne per un valore di circa 250.000 euro in cambio di favori politici. In altri due casi, Netanyahu è accusato di aver cercato di negoziare una copertura più favorevole su due media israeliani.
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(Adnkronos) - Collegialità, formazione e dialogo istituzionale questi i temi al centro dell’Assemblea 2025 degli iscritti dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Milano. “Come ogni anno - ha detto Carlotta Penati , presidente dell'Ordine degli ingegneri della Provincia di Milano - questo appuntamento rappresenta un momento significativo della nostra vita ordinistica: è l’occasione per ritrovarci, fare il punto su quanto è stato fatto e confrontarci apertamente sul presente e sul futuro della nostra comunità professionale. E’ un tempo di ascolto, trasparenza e condivisione, che ci permette da un lato di restituire conto delle attività portate avanti, e dall’altro di rafforzare il legame tra l’Ordine e ciascuno di voi, protagonisti attivi e fondamentali della vita professionale. E’ stato un anno intenso e sfidante, segnato da dinamiche complesse e da trasformazioni profonde, ma anche ricco di nuove opportunità che ci hanno spinto a rinnovare il nostro impegno e ad assumere una responsabilità ancora più forte”.
“Il contesto politico, economico e sociale in cui operiamo come ingegneri - ha spiegato - è in continua evoluzione, e le sue ricadute sul nostro lavoro sono sempre più evidenti. In questo scenario in trasformazione, il Consiglio dell’ordine ha lavorato con determinazione e coerenza, mantenendo saldi i nostri obiettivi: tutelare e promuovere la professione; sostenere la crescita delle competenze; favorire il dialogo e il confronto costruttivo con le istituzioni, le imprese, le università e la società civile. Abbiamo cercato di interpretare il nostro mandato con uno sguardo orientato al futuro, mettendo al centro i bisogni concreti degli iscritti, le sfide emergenti della tecnica e dell’innovazione, ma anche le responsabilità etiche e sociali che la nostra professione porta con sé”.
“Ogni progetto - ha ricordato - ogni scelta, ogni iniziativa è stata guidata da una convinzione chiara: l’ingegneria è una leva fondamentale per lo sviluppo del territorio, e il nostro Ordine deve continuare a rappresentare un punto di riferimento solido, autorevole, capace di accompagnare e sostenere i professionisti nelle trasformazioni in atto. Abbiamo inoltre lavorato per rafforzare il posizionamento dell’Ordine nei contesti istituzionali, a livello locale, regionale e nazionale, affinché la voce degli ingegneri sia ascoltata e considerata nei processi decisionali che incidono direttamente sulla nostra attività quotidiana. Sappiamo bene che la vera forza dell’Ordine risiede nelle persone che ne fanno parte: nei colleghi che ogni giorno portano avanti il proprio lavoro nei cantieri, nei laboratori, negli studi tecnici, nelle aziende, nella ricerca, nella pubblica amministrazione”.
Tra i temi al centro dell’Assemblea, la forte spinta alla collegialità e all’integrazione tra gli organismi dell’Ordine e della sua Fondazione Foim, che oggi condividono presidente e consiglieri, assicurando una governance più coerente ed efficiente. Un modello organizzativo che ha già dato prova di efficacia, soprattutto nella gestione delle attività formative: nel 2024 sono stati oltre 200 gli eventi erogati, per quasi 48.000 crediti formativi professionali, con una forte attenzione alla qualità, all’accessibilità e all’aggiornamento continuo.
Numerose le collaborazioni istituzionali consolidate o avviate nell’ultimo anno: con il Comune di Milano, su cui l’Ordine è intervenuto con fermezza e spirito propositivo per il ripristino di un dialogo efficace sui temi dell’edilizia; con Regione Lombardia, tramite la Cabina di regia delle professioni; e a livello interprofessionale, attraverso il lavoro della Consulta delle Professioni Tecniche della Camera di commercio di Milano Lodi Monza e Brianza, le cui riunioni sono ospitate nella sede dell'Ordine di Milano e che questo autunno organizzerà nell’ambito della Milano Green Week l’evento ‘Back to nature’, dedicato alla sostenibilità, alla biofilia e alla biodiversità.
Un altro passaggio strategico ha riguardato il nuovo ruolo dell’Ordine all’interno di Uni, l’Ente di normazione italiano: l’Ordine di Milano è diventato socio di rappresentanza per poter partecipare più attivamente ai processi di normazione e in quegli ambiti tecnici che influiscono direttamente sull’esercizio della professione ingegneristica.
Grande attenzione è stata posta anche all’ambito europeo, con la partecipazione dell’Ordine di Milano al progetto ‘Four Motors for Europe Engineers’ la storica cooperazione tra quattro regioni europee tra le più industrializzate e innovative: Lombardia (Italia), Catalogna (Spagna), Baden-Württemberg (Germania) e Auvergne-Rhône-Alpes (Francia). L’Ordine di Milano ha ospitato il meeting annuale tra i rappresentanti delle quattro regioni, che ha chiuso l’anno di presidenza di Regione Lombardia; una giornata intensa di lavori, ricca di contenuti e di partecipazione. All’interno di questa cornice di cooperazione, è stato inoltre promosso un ciclo di quattro webinar gratuiti, ciascuno organizzato da una delle regioni partecipanti e dedicato al tema dell’Intelligenza Artificiale applicata ai contesti professionali e produttivi.
Tra i momenti simbolici dell’anno passato, gli Stati generali delle Ingegnerie Digitali – che torneranno nel 2025 con una nuova edizione – e la partecipazione attiva alla Milano Digital Week. Significativa anche la sinergia con gli Ordini degli ingegneri di Trento e Venezia, con i quali è stata organizzata la Giornata dell’Innovazione e le collaborazioni con enti come la Fondazione Luigi Einaudi, The Adam Smith Society ed Edison, con le quali l’Ordine di Milano ha partecipato all’evento Energy Summit.
Tra le novità annunciate per il 2025, la costituzione di squadre sportive ufficiali dell’Ordine, in varie discipline - calcio, padel e sci - per partecipare ai tornei nazionali organizzati dal Cni; la costituzione di una nuova Commissione interamente dedicata all’Intelligenza Artificiale, che avrà il compito di monitorare l’evoluzione normativa, tecnica ed etica del settore e proporre percorsi formativi, workshop, seminari e momenti divulgativi, favorendo momenti di confronto tra professionisti di diverse discipline; e il lancio di una convenzione per l’accesso gratuito alla formazione finanziata per i liberi professionisti, attraverso voucher regionali.
Ha partecipato all’Assemblea una collega ‘speciale’: Giorgia Fumo, ingegnera e stand-up comedienne, volto noto di Comedy Central e Italia’s Got Talent, la quale ha offerto uno sguardo brillante sul ruolo dell’ingegnere nella società contemporanea. Una testimonianza che ha saputo unire rigore e leggerezza, a conferma di una visione dell’Ordine sempre più moderna, inclusiva e in ascolto.
Gli ospiti istituzionali, Francesca Oggionni, presidente dell'Ordine degli agronomi di Milano, e Antonino La Lumia, presidente dell'Ordine degli avvocati di Milano, hanno portato all'attenzione dell'assemblea l'importanza di fare squadra tra professioni, integrando le competenze per affrontare le sfide della contemporaneità.
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(Adnkronos) - “In un contesto in cui il fattore tecnologico e l'innovazione sono ormai alla base di tutte le attività umane, è fondamentale che gli ingegneri cambino pelle. Non devono essere solo tecnici e progettisti, ma degli elementi di indirizzo per società, istituzioni ed enti. Noi come Ordine abbiamo la responsabilità di aiutare i nostri iscritti in questo senso, favorendo le competenze e il loro inserimento nei momenti istituzionali. E' fondamentale che l'Ordine utilizzi le proprie risorse proprio per sviluppare questo nuovo modo di concepire l'essere ingegnere”.
Così Carmelo Iannicelli, consigliere tesoriere dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano, all’assemblea ordinaria degli iscritti 2025, tenutasi presso la sede dell’Ordine di Palazzo Montedoria a Milano, un’occasione d’incontro e dibattito sul presente ed il futuro della professione. Nel corso della giornata, sono stati condivisi il bilancio consuntivo dell’esercizio 2024 ed il conto economico preventivo 2025. Tra i temi al centro dell’incontro la formazione, il dialogo con le istituzioni, la condivisione e la collegialità.
“Quando si parla di bilancio - prosegue Iannicelli - si pensa sempre a qualcosa di tecnico, però, dietro i numeri ci sono indirizzi politici e scelte future. È fondamentale che agli iscritti venga ben spiegato quelle che sono state le attività che abbiamo svolto e quali sono stati gli indirizzi cercando di orientarci con questi numeri”. Infine, Iannicelli sottolinea i punti di svolta: “Le ingegnerie tradizionali ormai stanno cambiando modo di essere. Ci sono novità, come l’intelligenza artificiale, che impongono di cambiare il passo di marcia degli ingegneri e cercheremo di fare questo proprio grazie al bilancio, anche coinvolgendo le istituzioni in questo percorso”.
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(Adnkronos) - Con il sorteggio del tabellone principale, inizia ufficialmente Wimbledon 2025. Il tabellone maschile vede la presenza di 11 italiani, a cominciare da Jannik Sinner. Il numero uno del ranking è finito nel lato di Lorenzo Musetti, Jack Draper e Novak Djokovic. Il super derby azzurro potrebbe esserci, in proiezione, ai quarti di finale. Ma il torneo regala altri possibili incroci da brividi.
Per Sinner, esordio contro Luca Nardi (qui il suo possibile percorso). Lorenzo Musetti, l'anno scorso semifinalista a Wimbledon, esordirà invece contro il georgiano Basilashvili, già reduce da tre vittorie nelle qualificazioni. Per Lorenzo ci sarà poi uno tra Sonego e Faria: la prima testa di serie arriverà al terzo turno e dovrebbe essere Nakashima. Possibili ottavi con Ben Shelton, eventuali quarti con Sinner e possibile semifinale contro Djokovic o Draper. E gli altri azzurri? Da segnalare c'è il big match del primo turno tra Fognini e Alcaraz, mentre Berrettini se la vedrà con il polacco Majchrzak.
Ecco tutti i match d'esordio degli azzurri a Wimbledon 2025:
Sinner-Nardi
Musetti-Basilashvili
Cobolli-Zhukayev
Berrettini-Majchrzak
Faria-Sonego
Arnaldi-van de Zandschulp
Darderi-Safiullin
Zeppieri-Mochizuki
Bellucci-Crawford
Fognini-Alcaraz
Leggi tutto: Wimbledon 2025, il tabellone: da Fognini-Alcaraz a Musetti, i match degli azzurri
(Adnkronos) - Oggi è il grande giorno. Il fondatore di Amazon Jeff Bezos e Lauren Sanchez, dopo essersi già sposati ufficialmente in America, si diranno un "sì" simbolico in una cerimonia sull'Isola di San Giorgio, in una Venezia tutta blindata, le videonews della nostra inviata Lucrezia Leombruni.
Leggi tutto: Nozze Bezos-Sanchez a Venezia, è il giorno del 'sì': le videonews dalla nostra inviata
(Adnkronos) - C’è un dolore che può rendere insopportabile anche il più semplice dei gesti: sedersi, dormire, fare una doccia. È la quotidianità, spesso taciuta, delle persone che convivono con l’idrosadenite suppurativa (Hs), una malattia infiammatoria cronica della pelle, dolorosa, recidivante e ancora oggi poco compresa, nonostante colpisca circa l’1% della popolazione e abbia un impatto profondo non solo fisico, ma anche psicologico e sociale. In occasione della Giornata mondiale dell’idrosadenite suppurativa (Hs), celebrata il 6 giugno scorso, Ucb ha rinnovato il proprio impegno verso le persone affette da Hs, con una visione che unisce ricerca, ascolto attivo e divulgazione, per contribuire in modo concreto a migliorare la qualità della vita dei pazienti. L’azienda ha infatti promosso una giornata di sensibilizzazione interna presso la propria sede di Milano, coinvolgendo i team dermatologici da tutta Italia, anche da remoto. Un’occasione preziosa per approfondire le evidenze scientifiche più recenti, ma soprattutto per rafforzare la consapevolezza aziendale su cosa significhi realmente convivere con questa patologia. L’obiettivo è quello di orientare sempre più le attività di ricerca e sviluppo verso soluzioni terapeutiche che rispondano alle esigenze reali, quotidiane, delle persone che vivono con Hs.
L’azione di Ucb, però, non si è fermata all’ambito aziendale. Al Congresso Icd/Sidemast 2025, appena conclusosi a Roma, l’azienda - riporta una nota - ha presentato dieci contributi scientifici, di cui tre dedicati all’idrosadenite suppurativa, a conferma di un impegno costante nella produzione e condivisione di dati clinici rilevanti. In questa cornice, Ucb ha dato vita a "The Unbearable Home", un’iniziativa immersiva e toccante pensata per raccontare – in modo concreto e coinvolgente – la quotidianità spesso invisibile e dolorosa delle persone affette da Hs. Il progetto è nato ascoltando direttamente i pazienti, raccogliendo i loro vissuti, le loro parole e le immagini con cui descrivono le difficoltà quotidiane legate alla malattia. È grazie a questo confronto autentico che l’installazione ha potuto tradurre in esperienza sensoriale ciò che normalmente resta invisibile agli occhi degli altri. In "The Unbearable Home" - si legge - gli ambienti domestici più familiari diventano ostili: un divano e una sedia sono ricoperte di chiodi, un letto – luogo di riposo – appare come un piano di cocci di vetro acuminati. Un modo per mostrare quanto anche i piccoli gesti quotidiani – sedersi, fare una doccia, dormire – possano rappresentare un ostacolo enorme per chi convive con l’Hs. "The Unbearable Home" non è solo un’installazione, ma una testimonianza tangibile della volontà di Ucb di ascoltare le persone con HS, comprenderne le esigenze reali e trasformare quell’ascolto in azioni concrete, sia in ambito scientifico, che sociale.
Parallelamente, Ucb continua a sostenere le iniziative di advocacy e le battaglie per il riconoscimento istituzionale della patologia. In collaborazione con l’associazione pazienti Passion People, ha appoggiato un percorso che ha già portato all’audizione in Commissione Affari sociali e alla presentazione di una risoluzione parlamentare per l’inserimento dell’Hs nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e nel Piano nazionale della cronicità. Un impegno culminato il 24 giugno scorso con un evento istituzionale alla Camera dei deputati, alla presenza di numerosi rappresentanti del mondo politico, sanitario e associativo. Attraverso queste iniziative, Ucb riafferma una convinzione profonda: per dare risposte efficaci a chi vive con l’idrosadenite suppurativa, non basta sviluppare farmaci. Serve anche ascoltare, comprendere e raccontare. Solo così la ricerca può davvero tradursi in cambiamento.
"Siamo accanto alla comunità delle persone affette da HS non solo attraverso la ricerca scientifica, ma anche tramite iniziative di sensibilizzazione e advocacy concreta. Il nostro obiettivo è costruire un futuro in cui nessuno debba convivere con il dolore e l’isolamento in silenzio" ha dichiarato Federico Chinni, Amministratore Delegato di Ucb. L’idrosadenite suppurativa è una condizione spesso fraintesa e sottovalutata. Oltre al dolore cronico e alle lesioni fisiche, le persone con Hs affrontano conseguenze psicologiche come isolamento, bassa autostima e stigmatizzazione sociale. La diagnosi è spesso tardiva, con un ritardo medio che può superare i 10 anni. Le comorbidità sono frequenti e comprendono disturbi metabolici, articolari e psichiatrici. "Per queste ragioni - conclude Chinni - Ucb continua a lavorare al fianco dei pazienti, della comunità medica e delle istituzioni, per promuovere diagnosi precoci, maggiore consapevolezza, e accesso a cure efficaci e sostenibili, in linea con una visione di salute sempre più personalizzata e centrata sul paziente".
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(Adnkronos) - A giugno 2025 scende la fiducia dei consumatori, ma sale quella delle imprese. A stimarlo è l'Istat negli ultimi dati del mese.
L'Istituto stima quindi una diminuzione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 96,5 a 96,1). Tutte le serie componenti l’indice di fiducia dei consumatori sono in peggioramento eccetto i giudizi e le attese sulla situazione economica generale e le attese sulla disoccupazione.
I quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti evidenziano variazioni eterogenee: il clima economico aumenta da 97,5 a 99,6; il clima futuro rimane stabile a 93,7, mentre il clima personale e quello corrente diminuiscono, rispettivamente, da 96,1 a 94,8 e da 98,6 a 97,9.
L'Istat stima che l’indice composito del clima di fiducia delle imprese sale da 93,1 a 93,9. Con riferimento alle imprese, il clima di fiducia migliora in tutti i settori ad eccezione del commercio al dettaglio. In particolare, l’indice di fiducia sale nel comparto manifatturiero (da 86,6 a 87,3), nei servizi di mercato (da 94,5 a 95,6) e nelle costruzioni (da 102,1 a 103,4). Viceversa, il commercio al dettaglio registra un calo (da 102,8 a 101,9) per effetto del deterioramento dell’indice nella grande distribuzione.
Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura calano i giudizi sugli ordini mentre migliorano le attese sulla produzione e le scorte sono giudicate in decumulo. Nel comparto delle costruzioni il miglioramento delle attese sull’occupazione si abbina ad una stabilità dei giudizi sugli ordini.
Nei servizi di mercato si evidenzia un miglioramento dei giudizi sugli ordini e sull’andamento degli affari; le attese sugli ordini rimangono sostanzialmente invariate. Tra i settori coperti dall’indagine, i servizi di trasporto e magazzinaggio mostrano l’aumento più marcato mentre i servizi turistici una riduzione. Con riferimento al commercio al dettaglio, si stima una dinamica positiva per i giudizi sulle vendite, mentre le relative attese sono in diminuzione, influenzate dal forte ribasso di tale componente nella grande distribuzione. Quanto alle scorte, sono giudicate in lieve flessione.
A giugno 2025, l’indice di fiducia delle imprese cresce quindi per il secondo mese consecutivo. L’aumento si estende a tutti i settori salvo quello del commercio al dettaglio. Specificamente, le componenti prospettiche guidano il miglioramento nell’industria, contrariamente a quanto avviene nel settore dei servizi, il commento dell'Istat.
La fiducia dei consumatori torna a calare dopo la crescita dello scorso mese, sintetizzando un peggioramento di tutte le variabili che compongono l’indicatore ad eccezione dei giudizi e delle aspettative sulla situazione economica del Paese e delle attese sulla disoccupazione.
Leggi tutto: Istat, la stima: scende fiducia dei consumatori, sale quella delle imprese
(Adnkronos) - Jannik Sinner si prepara a esordire a Wimbledon 2025. Il tennista azzurro ha scoperto oggi, venerdì 27 giugno, il percorso dello Slam londinese, al via il prossimo 30 giugno. L'obiettivo è raggiungere la finale, in programma il 13 luglio, per riscattare il cocente ko di Parigi, dove Sinner è stato battuto all'ultimo atto del torneo da Carlos Alcaraz. Proprio lo spagnolo è il pericolo numero uno ma, proprio come avvenuto sulla terra rossa francese, i due si potranno affrontare nuovamente soltanto il finale.
Sinner esordirà contro un altro azzurro, Luca Nardi, numero 94 del mondo, ma potrebbe non essere l'unico derby del suo tabellone. Al secondo turno ci si sarà la sfida a uno tra l'australiano Aleksandar Vukic e il taiwanese Tseng Chun-hsin, mentre al terzo il numero uno del mondo potrebbe affrontare, con ogni probabilità, uno tra il canadese Denis Shapovalov e lo spagnolo Pedro Martinez.
Agli ottavi Sinner potrebbe trovare l'americano Tommy Paul, numero 13 del mondo già battuto in semifinale a Roma, o il bulgaro Grigor Dimitrov. Ai quarti ecco il pericolo derby, con Jannik che potrebbe sfidare Lorenzo Musetti, salito al settimo posto del ranking Atp e semifinalista a Parigi. In semifinale la probabile sfida a Novak Djokovic o al padrone di casa, e grande amico di Sinner, Jack Draper. Mentre in finale il pericolo si chiama, come detto, Carlos Alcaraz.
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(Adnkronos) - Non si parla d'altro. Le nozze di Bezos- Sanchez a Venezia sono su tutte le pagine di gossip negli ultimi giorni. Ma a catturare i riflettori, almeno per ora, è lei, la momager più famosa di tutte: Kris Jenner, mamma e artefice dell'impero Kardashian. Con un aspetto da far invidia, tutti si stanno chiedendo qual è il suo segreto: apparire in forma smagliante a 69 anni.
Kris è più in forma che mai, così tanto da sembrare la sorella gemella di Kim Kardashian, 44 anni, la secondogenita. Inutile negarlo. Un cambiamento c'è stato, e anche evidente. Sul web si parla di un vero e proprio 'glow up', la trasformazione estetica che sui social oggi è sinonimo di rinascita. In positivo, ovviamente. Viso più tonico, scolpito e... ringiovanito. La manager, legata sentimentalmente a Corey Gamble, non ha mai nascosto la sua passione per la medicina estetica, come il resto della famiglia d'altronde. Botox, filler e trattamenti laser. Ma ora? Cosa è cambiato?
C'è chi prova a zoomare tra le foto, a caccia di rughe, ma niente da fare, questa volta il makeover è opera di mani esperte. Espertissime. Tutti vogliono sapere infatti chi è l'artefice di questo cambiamento. Secondo il magazine 'Page Six' dietro il nuovo look della Jenner ci sarebbe il Dr. Steven Levine, il chirurgo plastico più rinomato di New York. Richiestissimo ovviamente dalle celebrity di Hollywood. La procedura eseguita, però, rimane un mistero.
"Kim sei tu?", è il commento più gettonato che si legge sotto alla carrellata di foto condivise dalla Kardashian, in cui madre e figlia sembrano... gemelle, nonostante ci siano più di 20 anni di differenza. Si perché, oltre ai vari trattamenti a cui si è sottoposta, Kris ha cambiato taglio di capelli. Addio al classico pixie cut, Jenner ha optato per un caschetto sbarazzino e retrò, che gli hair stylist chiamano 'flippy bob'. Guarda caso, lo stesso sfoggiato da Kim Kardashian nel 2024. Alla fine, il DNA non mente. E i soldi nemmeno.
Nel frattempo, la famiglia Jenner-Kardashian si gode l'estate italiana e oggi sarà tra gli ospiti più attesi delle nozze di Jeff Bezos e Lauren Sanchez nella blindatissima isola di San Giorgio. Tra esclusive feste vip e proteste dei residenti, è infatti arrivato il giorno del matrimonio tra il fondatore di Amazon e la giornalista e scrittrice.
Con un budget stimato tra i 10 e i 30 milioni di dollari, le nozze Bezos-Sanchez non sono solo un evento mondano: sono una dichiarazione di stile, potere e, almeno in parte, sensibilità verso il luogo che le ospita. Venezia si è trasformata in un set cinematografico sospeso tra sogno e realtà, dove ogni dettaglio - dalla location agli ospiti, dai regali alla sicurezza - è pensato per lasciare il segno. Un "sì" tra le acque, sotto le stelle, circondati dall'arte e dalla storia. E nel cuore della città più bella (e fragile) del mondo, dove sono giunti un centinaio di fotografi per paparazzare le nozze da favola dell'anno.
(Adnkronos) - Con l'intelligenza artificiale basta un clic per ritrovarsi sul web con il proprio volto e la propria voce con immagini o video falsi e soprattutto 'imbarazzanti'. Per tutelare i diritti delle persone dagli abusi dei deepfake il governo danese sta pensando di modificare la legge sul copyright per garantire che il corpo, i tratti somatici e la voce di ognuno sia coperto dal 'diritto d'autore'. Insomma, un po' come avviene con le opere d'arte, che non possono essere riprodotte senza autorizzazione.
I deepfake - creati utilizzando l'intelligenza artificiale, in particolare attraverso il deep learning, riproducendo immagini, video o audio altamente realistici - in origine sono stati sviluppati per scopi creativi, come il miglioramento di film o la creazione di personaggi digitali, ma oggi stanno diventando 'ubiqui, sollevando serie preoccupazioni in merito alla privacy, alla fiducia e all'autenticità delle informazioni.
Quella allo studio a Copenhagen, così, può diventare la prima legge in Europa a proteggere le persone contro le imitazioni digitali della loro identità. Dopo aver già raccolto un ampio consenso tra i partiti, spiega 'The Guardian', il Ministero della Cultura prevede di presentare una proposta di modifica della legge vigente prima della pausa estiva e di sottoporre in autunno l'emendamento al voto del Parlamento.
Secondo il ministro della Cultura danese, Jakob Engel-Schmidt, il disegno di legge dovrebbe trasmettere il "messaggio inequivocabile" che tutti hanno diritto al proprio aspetto e alla propria voce, proteggendole dall'IA generativa, "il che non è quanto accade con la legge attuale".
Una volta approvate, le modifiche alla legge danese sul copyright daranno teoricamente ai cittadini danesi il diritto di chiedere alle piattaforme online di rimuovere tali contenuti se condivisi senza consenso. La tutela riguarderà anche le "imitazioni realistiche generate digitalmente" della performance di un artista senza il suo consenso.
In caso di violazione delle norme, che escludono comunque satira e parodie, gli interessati potrebbero chiedere anche un risarcimento. Se le piattaforme tecnologiche non si adeguano alla nuova legge, potrebbero essere soggette a "multe severe", ha affermato Engel-Schmidt, per questo - conclude - "prenderanno la questione molto seriamente".
Leggi tutto: Copyright su immagine e voce per tutti, l'idea della Danimarca contro i deepfake IA
(Adnkronos) - Nell’attuale ridisegno dei confini del commercio internazionale, quasi tutti i paesi occidentali, in un modo o nell’altro, tendono ad ispirarsi al principio del friend shoring, enunciato nel 2022 dall'allora segretario del Tesoro USA Janet Yellen, che significa indirizzarsi verso paesi anche lontani, ma comunque amici, con l’obiettivo di minimizzare l’esposizione del sistema produttivo alle rappresaglie economiche di paesi rivali, migliorare e diversificare le catene di approvvigionamento globali, aumentando la trasparenza delle informazioni commerciali, la diversificazione delle fonti, l’aumento della sicurezza e della sostenibilità delle catene di approvvigionamento. In questo senso, l’Asia Centrale sta divenendo un’area sempre più interessante per le aziende italiane ed europee: i rapporti diplomatici ed economici con la Regione hanno dato origine ai diversi forum economici organizzati con l’Uzbekistan (nel giugno 2023), con il Kazakhstan nel gennaio di quest’anno, e con il Tagikistan nello scorso aprile, piuttosto che all’ultimo summit tenutosi a Roma dove, oltre ai paesi citati, erano presenti anche Kyrgyzstan, Tagikistan e Turkmenistan.
I gruppi internazionali che fanno temporary management si muovono anch’essi in questa direzione. In particolare, all’interno del gruppo IMW Interim Management Worldwide, operante oggi in 30 paesi e 6 continenti, il partner dell’Asia Centrale Kontakt (già presente in Kazakhstan) ha recentemente aperto una nuova sede in Uzbekistan. Abbiamo chiesto a Yulia Zabazarnykh, Partner di Kontakt, e a Maurizio Quarta – Managing Partner di Temporary Management & Capital Advisors (che del gruppo IMW è stato uno dei fondatori 20 anni fa) di darci alcune indicazioni sulle prospettive del paese.
Secondo Zabazarnykh e Quarta, "l’Uzbekistan sta attivamente riformando la propria economia, attirando investitori stranieri e sviluppando settori chiave come l’energia, l’informatica, il turismo e l’industria di processo. Il governo è focalizzato su una crescita sostenibile, sulla digitalizzazione e sulla responsabilità ambientale, rendendo il paese sempre più attraente per gli affari e gli investimenti internazionali. Si prevede che il Pil dell’Uzbekistan crescerà del 6% nel 2025, raggiungendo i 110 miliardi di dollari, con un obiettivo di 200 miliardi entro il 2030. I principali motori della crescita includono l’industria (+6,1%), l’agricoltura (+4,1%) e il settore dei servizi (+14,5%)". Quest’ultimo comparto, proseguono Zabazarnykh e Quarta, “crescerà fino a 82 miliardi di dollari, con particolare riguardo per IT, finanza, turismo, istruzione e sanità, con la creazione di 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro”.
Aziende occidentali hanno già una significativa presenza nel paese: i francesi di Orano, in collaborazione con la compagnia statale Navoiyuran e la giapponese Itochu corporation, stanno sviluppando il progetto di estrazione di uranio a South Djengeldi; gli inglesi di Cross Works stanno elaborando un piano urbanistico per espandere la città di Tashkent di 25.000 ettari, con un aumento del 33% dei ricavi; gli americani di Franklin Templeton (USA) gestiscono il Fondo nazionale per gli investimenti dell’Uzbekistan (UzNIF) da 1,7 miliardi di dollari, con piani per quotare gli asset sui mercati internazionali entro il 2026. Sono poi presenti aziende russe (Rosatom per la costruzione di centrali nucleari) e cinesi e coreane (per impianti di valorizzazione energetica dei rifiuti). Piani di sviluppo così ambiziosi devono però fare i conti, come già succede per il vicino Kazakhstan, con una carenza strutturale di management: secondo Zabazarnykh e Quarta “c’è una crescente domanda di manager qualificati nel paese. Le aziende uzbeke si trovano sempre più nella necessità di adottare pratiche manageriali moderne, avviare la trasformazione digitale e impegnarsi nella pianificazione strategica. Questo crea opportunità significative per temporary manager di cultura occidentale, in particolare per coloro che hanno esperienza in multinazionali, nei settori della produzione industriale, dell’e-commerce, della finanza, dell’IT e delle telecomunicazioni”.
Attenzione: “non basta che siano bravi, si richiede che sappiano trasferire le loro competenze a manager e collaboratori locali, impegnandosi anche nel loro upskilling e/o reskilling”. E le aziende italiane? Nel corso dei diversi summit a livello governativo, multilaterali e bilaterali, tenutisi sino ad ora, le maggiori opportunità evidenziate sono relative a progetti nei settori delle infrastrutture, dell’agricoltura, dei macchinari e dell’energia con una dimensione regionale. Per l’Uzbekistan in particolare le opportunità di investimento più interessanti sono state identificate nei comparti farmaceutico, tessile, lavorazione del cuoio, energia, infrastrutture e trasporti, produzione di materiali da costruzione e l’intera filiera dell’agroalimentare. Per 'mettere a terra' tutti I diversi accordi macro di cui sopra, è opportuno muoversi anche a livello locale: è quanto sta facendo proprio in questi giorni la Regione Lombardia con una missione dedicata nel paese.
Alcuni dei macrotemi sopra evidenziati sono stati declinati in maniera più puntuale e operativa al fine di dare indicazioni concrete, e relative supporto, alle aziende lombarde interessate: ci si è concentrate quindi sulla modernizzazione industriale dei settori agricolo e manufatturiero, lo sviluppo di cluster agroindustriali incentrati su automazione e tecniche di coltivazione all’avanguardia, oltre al supporto alla diversificazione industriale locale attraverso la formazione di joint venture con gruppi italiani in comparti chiave come quello farmaceutico e dei materiali da costruzione. In particolare, il governo uzbeko ha voluto approfondire il modello lombardo delle zis (zone di innovazione e sviluppo), concepito per promuovere la cultura dell’innovazione, favorendo lo scambio di conoscenze tra università, centri di ricerca, aziende e mercati. Area questa dove, secondo Quarta, “il supporto di manager italiani potrebbe rivelarsi utile e determinante per avviare la fase sperimentale che la Presidenza uzbeka intende avviare a stretto giro”.
Edilizia, arredamento e tessile tre settori in costante crescita e nel mirino del sistema produttivo lombardo: nel settore edile operano oggi circa 10.000 imprese, per lo più pmi, sull’onda di una sostenuta domanda di materiali da costruzione. Nell’arredamento, in Uzbekistan sono state create oltre 900 imprese nel solo 2024.
La Regione Lombardia si è poi ulteriormente spinta muovendosi a livello di territori, arrivando alla firma di un memorandum d’intesa con la Regione di Samarcanda, di cui richiamiamo i punti salienti: attrazione di investimenti; sanità, agricoltura (esempio per sperimentazione varietà colturali, macchinari e tecnologie agricole, genetica animale). Il tutto lavorando anche sulla parte di ecosistema, operando su tutti i temi dell’import-export e del supporto alle pmi nello sviluppo di strategie di internazionalizzazione.
Leggi tutto: Uzbekistan, la nuova frontiera per aziende e temporary manager italiani
(Adnkronos) - Con la fine di giugno iniziano le prime partenze per le vacanze estive. Non solo weekend e gite fuori porta, ma anche viaggi verso mete più lontane. Lungo la rete Anas per questo fine settimana, 27-29 giugno, è atteso traffico in aumento: spostamenti in crescita dai grandi centri urbani in tutta Italia verso le località di villeggiatura, di mare al sud e di montagna a nord e verso i confini di Stato.
Traffico intenso è previsto in entrata e in uscita da Roma dove domenica 29 giugno si celebrano i Santi Pietro e Paolo, patroni della città. Le strade maggiormente interessate saranno il Grande Raccordo Anulare di Roma, la A91 “Roma – Fiumicino”, la statale 148 “Pontina” che insieme alla statale 7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio e le statali 1 “Aurelia” e 2 “Cassia” verso l’area nord e nord-est della regione e la Toscana.
Nel resto dell’Italia gli itinerari interessati sono, in direzione sud, le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e lungo i valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, lungo l’arco alpino, e in uscita dai centri urbani. Si prevede, inoltre, un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, soprattutto a partire dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana.
L’intensificazione della circolazione potrà riguardare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; la SS 131 Carlo Felice in Sardegna; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia-Romagna e collega il nord est con il centro Italia; la direttrice SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto).
Particolare attenzione è rivolta verso la Sicilia lungo l’Autostrada A19 “Palermo – Catania”, oggetto di rilevanti lavori infrastrutturali. Anas ha messo a disposizione personale aggiuntivo per fluidificare il traffico e assistere gli utenti.
Al nord i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la SS45 di Val Trebbia in Liguria, la SS26 della Valle D’Aosta, la SS309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS51 di Alemagna in Veneto.
Nel pomeriggio di oggi, venerdì 27 giugno, si terrà in Piemonte, alla presenza delle autorità italiane e francesi, la cerimonia che anticipa l’apertura al traffico del nuovo tunnel di Tenda, lungo la strada statale 20 “del Colle di Tenda e di Valle Roja”. Dopo l’interruzione avvenuta nell’autunno 2020 in seguito alla devastazione provocata dalla tempesta Alex, verrà ripristinato il collegamento tra Italia e Francia attraverso le valli Vermenagna e Roja. L’apertura ha ricadute positive su ampi territori poiché ristabilisce la connessione più rapida tra la provincia di Cuneo, l’Imperiese e la Costa Azzurra.
Anas invita gli automobilisti a valutare fasce orarie alternative per il rientro, in preferenza al mattino o in tarda serata, per evitare i momenti di maggiore congestione e raccomanda di evitare le ore più calde, di viaggiare con veicoli in buone condizioni e portare con sé adeguate scorte d’acqua.
Si ricorda che le corsie di emergenza sono destinate esclusivamente ai mezzi di soccorso ed alle Forze dell’Ordine. Pertanto, anche in situazioni di traffico copioso, è in ogni caso interdetta e preclusa all’utenza la possibilità di utilizzarle. La presenza su strada di Anas è di circa 2.500 risorse in turnazione, costituite da personale tecnico e di esercizio, oltre al personale delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale che assicurano il monitoraggio del traffico in tempo reale h 24.
Anas ricorda, inoltre, le campagne di prevenzione per la sicurezza stradale “Quando guidi, Guida e Basta” e per il rischio incendi “La strada non è un posacenere”.
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(Adnkronos) - Nuova mossa di Donald Trump sul fronte dei dazi. L'amministrazione Usa ha aperto infatti alla possibilità di rinviare la scadenza del 9 luglio, fissata dagli Usa come termine entro il quale trovare un accordo con i Paesi interessati da un aumento delle tariffe. Ad affermarlo ieri sera è stata la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, spiegando che la data "potrebbe essere prorogata, ma si tratta di una decisione che spetta al presidente" Trump.
Come anticipato ieri da Politico, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha intanto annunciato di aver ricevuto l'ultima controproposta dell'amministrazione Usa sui dazi. La notizia è arrivata mentre era in corso a Bruxelles il Consiglio Europeo. L'Ue negozia con Washington ormai da mesi nel tentativo di evitare l'imposizione duratura di dazi sulle merci importate negli Usa dall'Unione.
A quanto si apprende a Bruxelles, sia l'Ue che gli Usa vorrebbero concludere entro il 9 luglio: un accordo viene considerato fattibile, ma ovviamente bisogna essere in due. La presidente della Commissione europea vorrebbe comunque un'intesa, anche di massima, entro quella data anche per dare chiarezza alle imprese e rimuovere l'incertezza che dura da mesi.
"Oggi abbiamo ricevuto l'ultimo documento statunitense per ulteriori negoziati. Lo stiamo valutando in questo momento. Il nostro messaggio è chiaro: siamo pronti per un accordo", ha poi annunciato la presidente von der Leyen durante la conferenza stampa al termine della riunione.
"Al contempo, ci stiamo preparando per l'eventualità che non si raggiunga un accordo soddisfacente", ha continuato von der Leyen, spiegando che i leader si sono consultati su una lista di dazi ritorsivi. "Difenderemo gli interessi europei secondo necessità, tutte le opzioni sono sul tavolo", ha aggiunto.
Si può pensare a un accordo Ue-Cptpp "come l'inizio di una ridefinizione dell'Organizzazione mondiale del commercio. Certo, pensando a quello che deve essere il formato in senso positivo, per evitare gli errori commessi in passato e mostrare al mondo che il libero commercio con un grande numero di Paesi è possibile se alla base ci sono regole", ha poi detto ancora.
Il riferimento è al Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership, l'accordo di libero scambio tra 12 Paesi asiatici. Tra tutti i Paesi interessati a consolidare gli accordi di libero scambio con l'Ue spiccano i suoi membri, che "vogliono una cooperazione strutturata con l'Ue". Per questo la Commissione sta studiando la possibilità di un accordo con il Cptpp, ipotesi che von der Leyen ha presentato ai leader europei.
Intanto, secondo il cancelliere tedesco Friedrich Merz è preferibile arrivare ad un accordo "rapido" e "semplice" con gli Usa per evitare dazi eccessivi, piuttosto che perseguirne uno "lento e complicato". "Arriviamo rapidamente a una soluzione - ha detto ieri sera in conferenza stampa -, ho sottolineato che ci sono vari settori, come l'industria farmaceutica, quella dell'acciaio, quella dell'alluminio, quella automobilistica e quella chimica, che si scontrano con i dazi, che minacciano queste aziende. Quindi preferirei un accordo più rapido, chiaro e semplice piuttosto che lento e molto complicato. Dobbiamo giungere rapidamente a un accordo e siamo tutti d'accordo su questo", ha concluso.
Anche il presidente francese, Emmanuel Macron, auspica che l'Unione Europea trovi un accordo "rapido" con gli Usa per evitare dazi eccessivi sulle importazioni di merci dall'Europa e non vuole che la trattativa "duri in eterno". "La Francia auspica una rapida conclusione di un accordo; non siamo favorevoli a che questa cosa duri in eterno", ha dichiarato dopo il vertice dei 27 a Bruxelles. "C'è una reale volontà tra gli europei di concludere. Ma non vogliamo concludere rapidamente ad ogni costo", ha aggiunto.
La Cina afferma intanto di aver confermato i "dettagli del quadro dei colloqui di Ginevra" con gli Stati Uniti e che Washington revocherà "una serie di misure restrittive" mentre Pechino "esaminerà e approverà" l'esportazione di prodotti "sottoposti a controlli" sulle esportazioni "nel rispetto della legge e dei regolamenti".
L'auspicio ribadito dal ministero del Commercio, come riportano i media ufficiali del gigante asiatico, è che "Stati Uniti e Cina possano incontrarsi a metà strada". Il dicastero insiste "promuovere uno sviluppo sano, stabile e sostenibile delle relazioni economiche e commerciali".
I colloqui di Ginevra risalgono allo scorso maggio, quando era al culmine la guerra di dazi e controdazi. Poi a inizio giugno ci sono stati la telefonata tra Donald Trump e Xi Jinping e un nuovo round a Londra. Da allora sono proseguiti "stretti contatti" con gli Stati Uniti, affermano dal ministero del Commercio di Pechino, insistendo sul "meccanismo di consultazione economica e commerciale" per "ridurre le divergenze" e "rafforzare la cooperazione".
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(Adnkronos) - "Non condividiamo la scelta della Regione Lazio circa l’avvio di un protocollo sperimentale che consenta alle farmacie di effettuare esami diagnostici, per due motivi molto seri. Il primo riguarda il rispetto delle norme e il secondo riguarda il merito: è molto pericoloso far passare il messaggio che una prestazione diagnostica in farmacia equivalga a quella in un ambulatorio medico". Così Luca Marino, vicepresidente della sezione Sanità di Unindustria, commenta l’annuncio della Regione Lazio di avviare un protocollo sperimentale che consente alle farmacie di effettuare esami diagnostici come tele-Ecg, Holter cardiaco e pressorio rimborsati dal Servizio sanitario regionale. "I requisiti minimi autorizzativi stabiliti dalla legge regionale - spiega Marino - rappresentano una tutela per il cittadino in termini di qualità e sicurezza del servizio e non possono essere derogati a seconda del soggetto erogatore".
"Non condividiamo questa scelta non già per una difesa della categoria ma perché la medicina è una cosa molto seria e non può rispondere a logiche di tipo commerciale in nessun caso - osserva - Pensare di abbattere le liste d’attesa attraverso le farmacie è un atto rischioso e illegittimo". "Chiediamo alla Regione Lazio di annullare questo protocollo e di ricevere al più presto i rappresentanti delle strutture private convenzionate per affrontare insieme il nodo del superamento delle liste d’attesa e dell’incremento dei servizi necessari al soddisfacimento delle esigenze di salute dei cittadini" conclude.
(Adnkronos) - È morto a 78 anni Clark Olofsson, il criminale svedese il cui volto - insieme al suo fascino ambiguo - ha attraversato decenni di cronaca nera e psicologia criminale. La sua figura è legata indissolubilmente a uno degli episodi più singolari della storia del crimine moderno: il sequestro in una banca di Stoccolma che diede origine alla celebre espressione 'Sindrome di Stoccolma'. A dare notizia della sua morte, dopo una lunga malattia, è stata la famiglia, tramite il quotidiano svedese "Dagens ETC". Il decesso è avvenuto ad Arvika, in Svezia, il 24 giugno, a seguito di una lunga malattia.
Era l’agosto del 1973 quando Jan-Erik Olsson, evaso armato, fece irruzione nella filiale della Kreditbanken nel cuore della capitale svedese. Tenne in ostaggio tre donne e un uomo, chiedendo - tra le sue condizioni - la liberazione di un vecchio compagno di carcere: proprio Clark Olofsson. Le autorità, in un atto che oggi sembra incredibile, acconsentirono. Fu così che Olofsson entrò nel perimetro della banca, trasformandosi, da detenuto, in protagonista di un sequestro che avrebbe catturato l'attenzione dei media di tutto il mondo. E fu all'interno di quelle mura assediate che accadde qualcosa di inaspettato: le vittime iniziarono a simpatizzare con i loro sequestratori.
Kristin Enmark, una degli ostaggi, parlò direttamente con il primo ministro svedese. La sua richiesta non fu un grido di salvezza, ma una supplica a non fare del male a Olsson e Olofsson. "Mi fido completamente di Clark e del rapinatore - disse al telefono - Non ci hanno fatto nulla. Anzi, sono stati molto gentili". Dopo sei giorni di stallo e trattative, la polizia fece irruzione utilizzando gas lacrimogeni. Nessuno morì. Eppure, ciò che lasciò tutti sgomenti fu il comportamento delle vittime: si rifiutarono di testimoniare contro i sequestratori e temevano più la polizia che i criminali stessi.
Fu il criminologo svedese Nils Bejerot a coniare il termine 'Sindrome di Stoccolma', tentando di spiegare l'apparente paradosso emotivo emerso durante la crisi. Da allora, la teoria ha diviso il mondo accademico: per alcuni si tratta di una vera risposta psicologica al trauma, per altri è solo u'etichetta semplicistica, "un modo per colpevolizzare le vittime", come disse la stessa Enmark in un'intervista alla Bbc nel 2021.
La storia di Clark Olofsson non finì con quel sequestro. Condannato più volte per vari reati - dalle rapine al traffico di droga - trascorse gran parte della sua vita dietro le sbarre, in Svezia, Germania e Belgio. Fu rilasciato definitivamente nel 2018.
Nel 2022 la sua figura tornò alla ribalta grazie alla serie Netflix "Clark", dove a interpretarlo fu l'attore Bill Skarsgård. La serie, volutamente sopra le righe, ritrasse Olofsson come un antieroe affascinante, capace di sedurre con uno sguardo e di entrare nella storia quasi per caso.
Olofsson è morto come ha vissuto: divisivo, controverso, in bilico tra la realtà criminale e il mito mediatico. Per alcuni, un manipolatore seriale. Per altri, una figura tragicamente umana, incastrata nel proprio ruolo di bandito celebre.
La 'Sindrome di Stoccolma', nel frattempo, è entrata nel linguaggio comune, persino nella cultura pop, ma il dibattito sulla sua validità psicologica resta aperto. Clark Olofsson se n'è andato, ma l'ombra lunga di quel nome - e di quel sequestro - continua a sfidare certezze e coscienze. (di Paolo Martini)
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(Adnkronos) - È il grande giorno del sorteggio di Wimbledon. Oggi, venerdì 27 giugno, verrà definito il tabellone dello Slam londinese. Tante le carte da giocare per l'Italia, a cominciare dal numero uno del ranking Jannik Sinner (l'anno scorso arrivato ai quarti di finale sull'erba inglese). Tante attenzioni anche su Lorenzo Musetti, numero 7 del mondo (e l'anno scorso semifinalista del torneo). Ecco cosa sapere sul sorteggio di Wimbledon e dove vederlo in tv e streaming .
Il sorteggio di Wimbledon è previsto oggi, venerdì 27 giugno, alle 11, presso l’All England Club. Sarà trasmesso in esclusiva da Sky e in streaming su Sky Go e sulla piattaforma Now.
Le teste di serie numero 1 e 2 del torneo, Sinner e Alcaraz, saranno come al solito ai lati opposti del tabellone e potranno sfidarsi solo in finale. Tra i giocatori teste di serie, oltre a Sinner e Musetti ci saranno anche Flavio Cobolli (numero 22) e Matteo Berrettini (32). Nel tabellone principale ci sono anche Arnaldi, Sonego, Darderi, Bellucci, Nardi e Fognini.
Nel tabellone femminile, presenza minore per le azzurre. Speranze soprattutto per Jasmine Paolini (testa di serie numero 4), che proverà a dare l'assalto allo Slam dopo la finale dello scorso anno. Occhi puntati poi su Lucia Bronzetti ed Elisabetta Cocciaretto, mentre nel doppio l'Italia si gioca le carte Bolelli-Vavassori ed Errani-Paolini.
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(Adnkronos) - Lunedì 30 giugno alle 18, nel Transatlantico di Montecitorio, si terrà la cerimonia in memoria di Paolo Borsellino, nel corso della quale sarà presentata la prima esposizione della borsa che il giudice aveva con sé il giorno della strage di Via D’Amelio, il 19 luglio 1992. Sarà presente il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Interverranno il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Contributi e partecipazione dei figli di Paolo Borsellino e di Manuela Canale, figlia del tenente colonnello Carmelo Canale, tra i più stretti collaboratori di Paolo Borsellino. In conclusione interverrà la deputata Chiara Colosimo, Presidente della Commissione Antimafia. L’appuntamento viene trasmesso in diretta webtv anche con la traduzione nella lingua dei segni.