
(Adnkronos) - "Vendita San Siro? Se tutto va bene e incrocio tutte le dita che ho, domani dovremmo andare in giunta, perché di fatto con le squadre siamo arrivati a un accordo". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, parlando oggi martedì 16 settembre in diretta a Rtl 102.5 della delibera sullo stadio. "La giunta - ha spiegato il primo cittadino - risolverà il suo compito con una delibera, penso proprio positiva, rispetto a questo progetto". Si delinea così il futuro dello storico stadio di Milano.
Su San Siro, Sala ha spiegato di voler "avere la coscienza a posto" e di "aver fatto quello che i cittadini mi chiamano a fare e cioè, di fronte a un problema, averlo affrontato". Il sì della giunta però non basta, perché su materie come "la cessione di beni patrimoniali importanti come lo stadio, bisogna passare dal Consiglio" ha ricordato il sindaco di Milano.
"In Consiglio ci saranno commissioni e discussioni. Poi però bisognerà uscire con un 'sì' o con un 'no'. Io porterò la delibera in Consiglio, suggerirò l'approvazione, voterò certamente a favore, ma poi dipenderà dal Consiglio". Sala ha ricordato che il tempo per la votazione è "entro fine mese".
Inoltre, in caso di via libera il nuovo stadio "dev'essere pronto per il 2031, perché tra l'altro Uefa ci sta dicendo che non considereranno Milano tra le sedi per gli Europei di calcio 2032 se rimanesse San Siro".

(Adnkronos) - A ottobre prenderà avvio la campagna vaccinale nazionale. "I principali vaccini in somministrazione saranno l'antinfluenzale, l'anti-pneumococco, l'anti-Rsv e l'anti-Covid-19. Negli ultimi anni, complice l'ampia visibilità mediatica, si è diffusa l'idea che le vaccinazioni vengano eseguite quasi esclusivamente nelle farmacie. Un'idea fuorviante. La vaccinazione è un atto medico". Lo ricorda in una nota la Uap, Unione ambulatori privati accreditati. "La vaccinazione non è una semplice puntura, è un atto medico a tutti gli effetti - avverte Mariastella Giorlandino, presidente di Uap - Per questo negli ambulatori accreditati viene effettuata sotto la responsabilità diretta di medici e infermieri, unici professionisti in grado di gestire eventuali reazioni avverse e di assicurare il pieno rispetto dei protocolli clinici e di sicurezza".
Secondo Uap, esiste "una incongruenza normativa: le farmacie possono somministrare vaccini 'ope legis', cioè in forza di una deroga legislativa che consente ai farmacisti - previa formazione - di svolgere un atto che per sua natura è medico; gli ambulatori privati accreditati al Ssn, quindi strutture già qualificate, dotate di medici e infermieri, parte integrante della rete sanitaria pubblica, non hanno automaticamente la possibilità di somministrare vaccini". Secondo Uap, "da una parte si autorizzano farmacisti a vaccinare con una norma speciale, dall'altra si limitano ambulatori accreditati - ben più qualificati e strutturati - che operano quotidianamente come parte del Servizio sanitario nazionale. Una contraddizione che rischia di indebolire l'efficacia della campagna vaccinale e di disorientare i cittadini".
"I cittadini hanno il diritto di scegliere dove vaccinarsi, ma devono essere consapevoli che la vaccinazione è un atto medico e come tale deve essere trattato - prosegue la presidente Uap - Chiediamo che le regole vengano rese coerenti, valorizzando il ruolo degli ambulatori accreditati, che rappresentano la rete più diffusa e qualificata sul territorio. Ci aspettiamo una risposta sollecita per sostenere la salute dei cittadini italiani soprattutto per le fasce più deboli e anche più a rischio. A tal fine, l'Uap sta organizzando un numero verde dedicato a tutti i cittadini per individuare la struttura sanitaria più vicina per eseguire le vaccinazioni richieste".

(Adnkronos) - Legge 104 più 'ampia' grazie al disegno di legge 1430, poi approvato come legge 106/2025. A partire dal 1° gennaio 2026, infatti, spetteranno ulteriori 10 ore annue di permesso retribuito, in aggiunta a quanto già previsto dalla normativa vigente e dai contratti collettivi nazionali di lavoro, per visite, esami strumentali, analisi chimico-cliniche e microbiologiche nonché cure mediche frequenti. A fare chiarezza con Adnkronos/Labitalia l'avvocata Lilla Laperuta, esperta di Diritto del lavoro e contratti pubblici. "Dallo scorso 9 agosto - spiega - è in vigore la legge 18 luglio 2025, numero 106 (GU n.171 del 25-07-2025), recante disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. La crescente sensibilità del legislatore nei confronti dei soggetti vulnerabili discende dalla recente codificazione ad opera del D. Lgs. 62/2024 del 'social model of disability' nato nel Regno Unito intorno alla metà degli anni ’70 e recepito nella Convenzione Onu del 2006".
"Il nucleo fondante di questo modello - ricorda - risiede nel definire la disabilità non come una caratteristica intrinseca della persona (concezione propria del modello medico) legata alle rispettive limitazioni funzionali, ma piuttosto come un problema causato dagli ambienti disabilitanti, da barriere e da culture che rendono disabili. In altri termini: la disabilità non esiste di per sé ma esiste in quanto la società non è in grado di accogliere la persona che la vive".
"Ora - chiarisce - sulla scorta del percorso avviato con il D.Lgs. 62/2024, che ha introdotto la nozione di 'accomodamento ragionevole' nell’ordito della legge 104 del 1992, il legislatore con la 106/2025 ha inteso istituzionalizzare una serie di misure a favore dei lavoratori, sia pubblici che privati, affetti da malattie invalidanti. Si tratta di un pacchetto di disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche, in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. La legge si basa sul bilanciamento tra l'interesse del datore di lavoro a mantenere la continuità dell'attività lavorativa e quello del lavoratore a conservare il posto di lavoro, anche quando, per cause oggettive, non sia in grado di svolgere la propria attività lavorativa".
"Di rilievo - sottolinea l'avvocata Laperuta - è la previsione contemplata dall’articolo 2. Le ulteriori dieci ore annue di permesso, con riconoscimento dell'indennità e della copertura figurativa, sono riconosciute ai dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati: affetti da malattie oncologiche in fase attiva o in follow-up precoce; ovvero affetti da malattie invalidanti o croniche, anche rare, che comportino un grado di invalidità pari o superiore al 74%; previa prescrizione del medico di medicina generale o di un medico specialista operante in una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata".
"Questo diritto - avverte - è riconosciuto anche ai dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati con figlio minorenne affetto da malattie oncologiche, in fase attiva o in follow-up precoce, ovvero da malattie invalidanti o croniche, anche rare, che comportino un grado di invalidità pari o superiore al 74%".
"Nel settore privato l'indennità è direttamente corrisposta dai datori di lavoro e, successivamente, dagli stessi recuperata tramite conguaglio con i contributi dovuti all'ente previdenziale. Queste tutele, per espressa previsione dell’articolo 2 della legge 106/2025, troveranno applicazione a decorrere dal 1° gennaio 2026", conclude.
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(Adnkronos) - Un numero crescente di statunitensi ha chiesto la cittadinanza britannica dopo il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, con un incremento del 50% tra aprile e giugno rispetto all'anno precedente, secondo i dati dell'Home Office. Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha attribuito il fenomeno ai "valori liberali" della capitale, spiegando che molti americani, vedono nella città un luogo che celebra la diversità come forza e non come minaccia, offre un ecosistema culturale unico e sostiene i diritti delle minoranze.
"Le persone di spicco negli Usa e nel Regno Unito parlano deliberatamente male del nostro Paese, e in particolare della nostra capitale. Eppure le ultime evidenze sono chiare: un numero record di cittadini statunitensi sta ora richiedendo la cittadinanza qui nel Regno Unito", ha dichiarato Khan. "Per molti americani con cui parlo, è per via dei nostri valori. Oltre a essere il centro finanziario, legale e governativo del Regno Unito, Londra offre un ecosistema senza pari al mondo, dalle nostre università eccellenti alla cultura e alle industrie creative".
La notizia sulla crescita della richieste arriva alla vigilia della seconda storica visita di Stato di Trump nel Regno Unito, che vedrà proteste organizzate dalla "Stop Trump Coalition" contro il presidente americano. Khan e Trump hanno più volte avuto scontri pubblici, con il tycoon che ha criticato il sindaco definendolo "una persona cattiva che ha fatto un pessimo lavoro", mentre il premier Keir Starmer ha difeso il sindaco come "un mio amico".
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(Adnkronos) - I bambini non sono piccoli adulti, non si dovrebbe somministrare loro medicinali solo riducendone il dosaggio in base al peso o l'età. Ma talvolta i pediatri non possono fare altrimenti, perché mancano studi specifici in questa fascia d'età. Ci vorrebbero inoltre dati più precisi per le terapie delle patologie croniche complesse (Cmc), che colpiscono 1 paziente su 200 in età compresa tra 0 e 16 anni. Esistono lacune anche nel vasto campo della nutrizione della prima infanzia. Anche per approfondire questi argomenti nasce la Fondazione Sigenp, presentata oggi a Milano.
"Abbiamo costituito questa Fondazione per promuovere la ricerca indipendente in pediatria, specialità in cui sono molte le zone grigie per difetto di studi specifici", spiega Claudio Romano, presidente Sigenp (Società italiana di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica), ideatore e presidente della neonata Fondazione. "Il nostro intento - aggiunge - è riuscire a cambiare la ricerca nel nostro campo, riducendo la presenza quasi esclusiva dell'industria negli studi clinici: speriamo di stimolare così anche altre società scientifiche a intraprendere iniziative simili". Alla presentazione importanti specialisti del settore, tra cui Rino Agostiniani, presidente della Sip (Società italiana di pediatria), Annamaria Staiano, presidente Espghan (European Society for Paediatric Gastroenterology Hepatology and Nutrition), e rappresentanti di società scientifiche e associazioni di pazienti.
"Circa un terzo dei medicinali utilizzati per i bambini è stato testato su pazienti in età pediatrica - sottolinea Romano - I pediatri sono spesso costretti a prescrivere farmaci basandosi su dati di sicurezza ed efficacia incompleti o assenti. Ma non si dovrebbe semplicemente ridurre il dosaggio di un farmaco comunemente utilizzato nell'adulto basandosi sul peso e l'età del piccolo paziente, senza informazioni precise sull'efficacia e sicurezza. Crescita e cambiamenti evolutivi influenzano infatti l'assorbimento, il metabolismo, la distribuzione e l'eliminazione del farmaco, cosi come influenzano gli aspetti di farmacodinamica che incidono sull'efficacia e la sicurezza della terapia".
"Il paziente pediatrico - chiarisce Silvio Garattini, farmacologo e presidente dell'Istituto Mario Negri di Milano - è un organismo in continua evoluzione e presenta specificità proprie che lo distinguono dall'adulto anche nella risposta al trattamento farmacologico. Abbiamo pochissime ricerche di farmacocinetica in pediatria, e sono esclusivamente sul maschio. Dovrebbero invece essere condotte in entrambi i sessi, ci sono grandi differenze in termini metabolici e solo di recente sono state provate quelle per la sensibilità al'insulina". Rimarca Staiano: "Ritengo che la nascita della Fondazione Sigenp ponga le basi per un progetto di ampio respiro, che mira a favorire il progresso scientifico supportando la ricerca e la collaborazione etica tra ricercatori, istituzioni e stakeholder, anche per migliorare diagnosi, terapie e percorsi di cura dei bambini affetti da patologie croniche del tratto gastrointestinale. L'incidenza e la prevalenza di queste malattie sono incrementate esponenzialmente negli ultimi decenni, anche e soprattutto in età pediatrica".
Le condizioni croniche complesse sono numerose: malattie rare e degenerative, sindromi genetiche, malformazioni congenite, grave prematurità, patologie croniche o acute, insufficienza respiratoria, paralisi cerebrale, patologie neurologiche, ricordano gli esperti. "Ben vengano dunque le Fondazioni che aiutano a fare ricerca sui benefici e sui rischi attraverso studi clinici specifici sui bambini - continua Garattini - E in questo senso va implementata la ricerca indipendente, ancora relativamente rara nel nostro Paese. In Italia abbiamo molte difficoltà: per milione di abitanti abbiamo la metà dei ricercatori della media europea, i fondi sono molto scarsi, lo Stato italiano ha sempre ritenuto che la ricerca rappresenti una spesa e non un investimento soprattutto nel mondo della salute. Se volessimo paragonare la spesa in questo settore sostenuta dal nostro Paese con uno Stato simile, come la Francia, dovremmo poter utilizzare 22 miliardi di più ogni anno".
"Abbiamo bisogno di ricerca - conclude Alberto Mantovani, presidente della Fondazione Humanitas e vicepresidente del Consiglio superiore di sanità - è un segno importante che da una società scientifica, Sigenp, gemmi una Fondazione che si dedichi direttamente anche alla ricerca scientifica come già avviene all'estero. Perciò auguro alla nuova Fondazione e al suo presidente professor Romano i migliori auguri di buon lavoro".
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(Adnkronos) - ''I cittadini italiani devono aver la possibilità di scegliere l'auto. In questo momento hanno difficoltà a scegliere l'eletrico. E' un percorso lungo, che necessita di qualche anno. Bene gli incentivi che arriveranno, ma non possiamo pensare di incentivare per sempre il settore''. Lo sottolinea il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto, in occasione di Eco Festival.
''La decisione Ue sui biocarburanti è stata una scelta 'sovietica'. Sono convinto che cadrà. La realtà ci porta a quello. E' del tutto naturale rendersene conto. La Ue si renderà conto anche di questo problema. Le auto diesel euro 6 diesl già oggi possono usare i biocarburanti''.
Per quanto riguarda il nucleare il ministro ha affermato: ''Ci vorranno un paio d'anni. Sono realista. Do al Parlamento tutti i tempi necessari, se riesce ad approvarlo in tre mesi è meglio. Ormai negli ultimi 2 anni non si parla piu' di grandi impianti nucleari, ma saranno qualcosa di molto piccolo. Inoltre, spero, si creerà anche una situazione di coscienza e conoscenza, in cui è importante il ruolo della comunicazione. I giovani sono più aperti, gli anziani quando parlano di nucleare pensano all'atomica''.
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(Adnkronos) - La Società italiana di radiologia medica e interventistica (Sirm), in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita che si celebra domani, conferma di essere in prima linea nel garantire al paziente le migliori opzioni terapeutiche e diagnostiche riducendo al massimo i rischi. Come? Ponendo l'attenzione verso esami diagnostici effettuati talvolta in modo inappropriato, anche in relazione alla medicina difensiva, pratica che "comporta spese inutili - sottolinea la società scientifica in una nota - ma soprattutto esposizione a radiazioni superflue che possono essere dannose per la salute del singolo paziente, ma anche dell'operatore". I progressi dell'innovazione hanno permesso di ridurre fortemente la quantità di emissioni, "ma va sempre tenuto alto il livello di attenzione", avverte la Sirm che, per aumentare la consapevolezza e l'alert su questi temi, ha promosso oggi un convegno nella sede del Cardello a Roma, alla vigilia della giornata nazionale che si celebrerà domani come da direttiva del presidente del Consiglio dei ministri.
Si tratta di "una giornata fondamentale - spiega Nicoletta Gandolfo, presidente nazionale Sirm, direttore Dipartimento Immagini e coordinatore della Breast Unit dell'Asl 3 di Genova - La radiologia medica si è fortemente evoluta: non si tratta più di una semplice interpretazione delle immagini, ma diventa radiologia clinica che interviene in tutti i percorsi, dalla prevenzione alla diagnosi, alla stadiazione, al follow-up. Proprio per questo diventa fondamentale concentrarsi sulla sicurezza attraverso il percorso di formazione degli operatori, la corretta informazione al paziente, la collaborazione con gli altri clinici e con le altre società scientifiche".
Sottolinea Luca Brunese, presidente eletto Sirm: "Da anni ormai la quantità di radiazioni utilizzate per gli esami radiologici è in costante riduzione, proprio nell'ottica di ottimizzare i percorsi e soprattutto tutelare il paziente. Per questo è diventato indispensabile impegnarsi sulla formazione degli operatori e sulla collaborazione con gli altri clinici, come gli oncologi: la collaborazione di Sirm con Aiom, Associazione italiana di oncologia medica, è un esempio virtuoso a tutto vantaggio dei malati".
Aggiunge Vittorio Miele, presidente Fidesmar: "La Federazione delle società scientifiche dell'area radiologica ha proprio nella sua mission il tema della sicurezza, che si declina con la corretta somministrazione di esami quando sono realmente indicati per evitare sprechi e procedure inutili". Anche "Airo, Associazione italiana di radioterapia e oncologia clinica) - rimarca il presidente Marco Krengli - si è molto impegnata per definire linee guida da adottare sull'intero territorio nazionale, in forte collaborazione con l'Istituto superiore di sanità e nella formazione attraverso webinar". Anche perché "il tema della sicurezza - ricorda Maria Luisa De Rimini, presidente Associazione medici nucleari (Ainm) - ha rappresentato una costante nell'evoluzione della specialità con forte implicazione nelle pratiche cliniche".
Garantire l'inquadramento corretto del paziente rappresenta ormai "la vera sfida quotidiana per tutti noi - evidenzia Nicoletta Anzalone, presidente Ainr, Associazione di neuroradiologia - anche grazie all'utilizzo di nuovi software e l'intelligenza artificiale". Stefano Arcangeli, presidente dell'Airb, associazione dei radiobiologi, puntualizza l'importanza della radioprotezione nei confronti sia dei pazienti che degli operatori sanitari. Ernesto Di Cesare, professore ordinario dell'università dell'Aquila e delegato Sirm per il progetto europeo Claud-It, ricorda come il tema della sicurezza e della corretta prescrizione possa avere riflessi anche sulle liste d'attesa e rappresenti un problema comune, dato che la Società europea di radiologia ha lanciato un programma specifico. "Senza dimenticare - conclude Giampaolo Carrafiello, direttore di Radiologia del Policlinico di Milano e professore all'università degli Studi di Milano - l'importanza, sempre più rilevante, della radiologia interventistica come nuova opzione terapeutica in diverse patologie".
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(Adnkronos) - La sede storica del Mils-Museo delle industrie e del lavoro saronnese ospita la mostra fotografica 'Segni e tracce, il mondo di ieri a Saronno'. Il percorso si articola in 72 scatti che raccontano la memoria civile e industriale della città nel Novecento, dagli anni Trenta al boom economico fino al periodo postindustriale, attraverso le fotografie di Edio Bison e dell’Archivio Longoni.
L'esposizione, promossa da Saronno città dei beni comuni con il patrocinio del Comune di Saronno e di Ferrovienord e la collaborazione del Mils, sarà aperta al pubblico nei due fine settimana del 20-21 settembre e del 27-28 settembre, dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18, presso il Museo delle industrie e del lavoro saronnese (ingresso da via Don Griffanti, 6 – Saronno). L’ingresso è libero. Scuole e gruppi potranno prenotare una visita guidata nei giorni feriali contattando il numero 338 3530921. L’inaugurazione ufficiale sarà sabato 20 settembre alle ore 17.
Saronno città dei beni comuni, dopo il recupero e la salvaguardia dell’archivio Ex Pretura e le mostre sulla trasformazione e riqualificazione dell’area Ex Isotta Fraschini, prosegue con questa mostra il suo percorso di valorizzazione della memoria industriale e produttiva a Saronno, a sostegno del dibattito sul futuro della città: "La mostra fotografica 'Segni e tracce, il mondo di ieri a Saronno' rappresenta un’occasione importante per valorizzare il patrimonio storico della città -spiega Pier Antonio Rossetti, presidente di Ferrovienord-. Attraverso le fotografie di Bison e dell’Archivio Longoni, gli spazi del Museo tornano a raccontare la storia civile e industriale di Saronno, confermandone il ruolo di custode della memoria del territorio. Ferrovienord vuole continuare a sostenere iniziative che mantengano vivo il patrimonio culturale della città e lo rendano accessibile, in attesa che la collezione del Mils possa riaprire al pubblico all’interno degli spazi rinnovati previsti dal progetto Saronno city hub".
"La nuova Amministrazione comunale è orgogliosa di aver sostenuto questa iniziativa alla quale ha scelto di dare il proprio patrocinio -commenta la sindaca di Saronno, Ilaria Pagani-. Ringrazio i promotori e in particolar modo Ferrovie Nord Milano e il suo presidente per aver reso possibile un percorso che restituisce alla città il Mils e il suo patrimonio storico e uno sguardo attento alle proprie radici, ponendo le basi per una collaborazione sempre più proficua tra istituzioni, associazioni e cittadini".
"Una storica intesa fra Ferrovienord e Mils -sottolinea il presidente del Mils, Arnaldo Siena- ha consentito in circa tre decenni di costruire un’esperienza che si è mossa fra conservazione dei reperti della civiltà industriale del territorio e diffusione di un sapere tecnico-scientifico rivolto, in particolare, verso le generazioni più giovani. La mostra fotografica che ci propone gli scatti di Edio Bison e le immagini storiche provenienti dall’Archivio Longoni, ospitata nei capannoni che hanno visto migliaia di visitatori osservare con meraviglia gli oggetti frutto dell’ingegno creativo di tecnici e maestranze, consente, ora, di ritornare a rivedere lo stesso luogo. Siamo convinti che l’intesa virtuosa fra Ferrovie Nord e Mils sarà in grado anche in futuro di riproporre uno spazio museale rinnovato al servizio della comunità".
La mostra si articola in 72 scatti, 36 del fotografo Edio Bison e 36 provenienti dall‘Archivio Longoni su gentile concessione della famiglia Ceriani. Attraverso le sue fotografie, Bison presenta le aree dismesse nel territorio di Saronno. Le immagini raccontano la storia industriale della zona ed evocano la fine del mito novecentesco e della centralità della fabbrica. La narrazione del fotografo Bison si intreccia alle fotografie provenienti dall’Archivio Longoni, organizzate in sei sezioni: le trasformazioni urbanistiche dei primi anni del 1900, le attività agresti e il mercato boario, le attività commerciali, le prime industrializzazioni e le manifestazioni pubbliche, Saronno e lo sport, il carnevale a Saronno. Qui il racconto ha come protagonisti volti e sguardi saronnesi per delineare il passaggio dal mondo contadino a quello della fabbrica negli anni ’30. I testi sono a cura di Uliano Lucas, fotoreporter e storico del fotogiornalismo in Italia.
Leggi tutto: Mostre, al Mils di Saronno le fotografie di Edio Bison e dell'Archivio Longoni


(Adnkronos) - Fibercop, gestore dell’infrastruttura digitale più estesa e capillare del Paese, lancia il suo primo graduate programme, un’iniziativa rivolta a neolaureati magistrali con l’obiettivo di formare i professionisti della rete del futuro. Il programma prevede un contratto della durata di 12 mesi con possibilità di inserimento stabile in azienda, e nasce con l’obiettivo di offrire ai giovani talenti un’esperienza immersiva, multidisciplinare e altamente professionalizzante, finalizzata a valorizzarne le competenze e inserirli concretamente nei processi di trasformazione digitale e infrastrutturale del Paese, contribuendo allo stesso tempo alla loro crescita personale e professionale. (VIDEO)
“Il graduate programme - dichiara Maria Lamelas Godinez, chief human resources officer - rappresenta per noi un investimento concreto sulle persone e sul loro potenziale. Si tratta di un percorso strutturato che mette i giovani al centro di una realtà in continua evoluzione, dove il confronto e la sperimentazione sono quotidiani. I partecipanti avranno la possibilità di confrontarsi con progetti reali, affiancati da professionisti esperti, e di sviluppare competenze trasversali attraverso un'esperienza formativa completa che integra attività in aula, momenti di mentoring e job rotation su progetti strategici".
Il percorso è articolato in tre aree principali ed è pensato per offrire un’esperienza completa e orientata al futuro. L’area di technology & innovation offre l’opportunità di contribuire allo sviluppo delle infrastrutture, aziendali con un focus su tecnologie d’avanguardia come network cloudification, automation e digital twin. Strategy offre l’opportunità di essere coinvolti in progetti di pianificazione strategica, trasformazione organizzativa e operazioni di M&A, lavorando a stretto contatto con le principali funzioni aziendali.
Infine business & data intelligence propone un’esperienza concreta e trasversale nel mondo dei dati, grazie a rotazioni nei team di marketing, data science e IT. Le attività spaziano dalla costruzione di dashboard intuitive all’analisi predittiva, fino allo sviluppo di modelli decisionali data-driven. Un’ occasione concreta per esser parte attiva nella trasformazione digitale dell’azienda e acquisire competenze fondamentali in un contesto sempre più guidato dall’intelligenza dei dati.
I neolaureati assunti prenderanno parte a un percorso formativo di oltre 450 ore, comprensivo di bootcamp iniziale, visite presso i centri di innovazione e incontri con il top management. Il programma include inoltre l’accesso a piattaforme di apprendimento avanzate come LinkedIn Learning e agli Osservatori del Politecnico di Milano. Ogni giovane sarà affiancato da un mentor dedicato.
Per promuovere l’iniziativa, Fibercop incontrerà gli studenti dei principali atenei italiani con eventi, workshop e momenti di networking che daranno l’opportunità di scoprire tutti i dettagli del programma, incontrare i manager dell’azienda e candidarsi direttamente durante l’incontro.

(Adnkronos) - Incidente sul lavoro a Vigonovo, nel Veneziano, dove un uomo di 61 anni è morto ieri sera dopo essere arrivato in condizioni critiche all'ospedale di Mestre. Stefano Bottaro, come riporta 'il Gazzettino', è stato schiacciato da un transpallet a batteria cadutogli addosso dal rimorchio di un camion all’interno di una ditta di autotrasporti, la Mc Traspel.
Ad accorgersi dell’incidente sono stati i compagni di lavoro dell’uomo che hanno immediatamente attivato i soccorsi. Il 61enne è stato trasportato in elisoccorso all'ospedale dell’Angelo di Mestre in condizioni disperate ed è deceduto poco dopo.
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(Adnkronos) - Willy Monteiro Duarte "è un nostro ragazzo, ucciso da una violenza cieca, insensata, brutale. Ucciso mentre cercava di difendere un amico, di placare gli animi, di evitare che si scatenasse una rissa". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oggi, martedì 16 settembre, ha ricordato a Colleferro il giovane Willy a 5 anni dalla morte.
"Voleva evitare la violenza e la violenza invece è esplosa contro di lui. Ricordiamo con affetto Willy, insieme ai suoi familiari e ai suoi amici e non dimentichiamo. Siamo qui nel quinto anniversario appunto perché non vogliamo dimenticare. Fa bene Colleferro con il suo sindaco a far memoria di Willy, a proporla all'attenzione dei giovani e della comunità con gesti e con eventi. La storia di una comunità è segnata da eventi felici e purtroppo da lutti, da lacerazioni e anche da sacrifici che scuotono le coscienze".
"Willy - ha sottolineato il Capo dello Stato - è un italiano esemplare, per questo è stato insignito alla memoria della Medaglia d'oro al valor civile, in riconoscimento del suo gesto di coraggio e di altruismo. A lui va il ricordo e il dolore di tutti gli italiani feriti da tanto orrore. Non dimenticare vuol dire non essere indifferenti, l'indifferenza è negativa e spregevole come la violenza. L'indifferenza nasce dalla chiusura in se stessi, dalla sfiducia, dalla rassegnazione. La violenza si sconfigge con la solidarietà, con le relazioni umane, con l'inclusione, con il dialogo, con la comprensione delle opinioni e delle esigenze degli altri".
Prima di partecipare alla manifestazione, il Presidente della Repubblica, ha incontrato la mamma e la sorella di Willy. "È un grande onore per me stare qui davanti a lei in questa piazza, dove Willy ha lasciato il suo cuore. Nel nostro grande dolore abbiamo sentito l'abbraccio e il conforto dell'Italia intera. Vi ringrazio per voler onorare così la sua memoria", ha detto la mamma di Willy, Lucia Monteiro Duarte, rivolta al Presidente Mattarella e ai cittadini intervenuti, dal palco allestito nella piazza di Colleferro “che porta il nome di mio figlio, nostro fratello".
“Grazie al Presidente per aver onorato la sua memoria, conferendogli la medaglia d’oro al valore civile. Per noi è un grandissimo onore. La vorremmo ringraziare anche - prosegue - per aver trasformato il suo compleanno in una giornata importante, come quella del rispetto, che tanti bambini e ragazzi hanno preso a cuore”. La donna, emozionatissima, ha chiesto che il figlio “non venga ricordato come un eroe, ma come un ragazzo semplice e amico di tutti. Il nostro messaggio, quello che stiamo portando avanti da cinque anni, è vivere la vita con la pace nel cuore, senza odio. Perché l'odio e la vendetta portano sempre ad altro dolore e impediscono di vedere le cose belle". Infine, Lucia Monteiro Duarte ha dedicato “un pensiero speciale e un abbraccio a tutti i genitori che stanno soffrendo per la morte di un figlio o una figlia”.

(Adnkronos) - Va a 'Temptation Island' il primato degli ascolti di prima serata: il programma di di Canale 5 ha totalizzato, ieri lunedì 15 settembre, 2.804.000 spettatori con uno share del 20.2%. A seguire, su Rai1 la replica di 'Imma Tataranni - Sostituto Procuratore 3' che ha ottenuto 2.301.000 spettatori con uno share del 16.1%, mentre su Rai2 'Boss in Incognito' registra 1.073.000 spettatori e il 7.3%.
Fuori dal podio, Rete4 con 'Quarta Repubblica' che totalizza 664.000 spettatori e il 5.6%, seguito da 'The Foreigner' su Italia1 con 820.000 spettatori e il 5.3% di share, da 'La Torre di Babele' su La7 con 709.000 spettatori e il 4.3%. Sul Nove 'Little Big Italy' registra 467.000 spettatori e il 2.9%, mentre su Rai3 per 'Autodifesa di Caino' sono 419.000 i telespettatori e 2.5 %lo share. Su Tv8 'Attacco al potere - Olympus Has Fallen' ottiene 347.000 spettatori e il 2.3% di share.
In Access Prime Time si allarga il distacco tra 'La Ruota della Fortuna' su Canale 5 che totalizza 4.861.000 telespettatori e il 25.5% di share e 'Affari tuoi' su Rai1 che raccoglie 3.851.000 spettatori e il 20.2% di share. A seguire nella classifica degli ascolti: 'Otto e Mezzo' su La7 che ottiene un ottimo 8,2% di share e 1.573.000 telespettatori, seguito da 'Un Posto al Sole' su Rai3 con 1.293.000 spettatori e il 6.7% e da 'N.C.I.S. - Unità Anticrimine' su Italia1 con 1.161.000 spettatori e il 6.1% di share.
Leggi tutto: Ascolti 15 settembre, Temptation su Canale 5 vince la prima serata col 20% di share

(Adnkronos) - Ahia... che male! Per Barbara D'Urso è un inizio difficile quello a Ballando con le stelle, cominciato con qualche difficoltà fisica. La conduttrice televisiva ha raccontato sui social di aver subito un piccolo infortunio alla gamba durante le prove insieme al ballerino Pasquale La Rocca.
D’Urso si è sottoposta a un'ecografia e ora sta ricevendo le giuste cure dalla sua fisioterapista. “Ti prego, dimmi che potrò partecipare almeno alla prima puntata”, ha detto nel filmato condiviso sui social mentre la fisioterapista le massaggiava la zona dolorante, il tendine in particolare.
Oggi la conduttrice ha voluto mandato un messaggio ai follower mentre si dirigeva verso la sala prove: “Io non mollo mai, figuriamoci se si molla all’inizio, io non mollo nemmeno alla fine e nemmeno durante”. Sembra, dunque, tutto sotto controllo.
Leggi tutto: Barbara D'Urso, infortunio alle prove a Ballando con le stelle: debutto a rischio?

(Adnkronos) - Dall’1 al 31 ottobre torna Shopping4good, l’esclusivo programma di shopping solidale promosso da QVC Italia per sostenere cause legate al benessere femminile. Ogni edizione prevede la donazione dell’intero ricavato a favore della causa sostenuta, accompagnata da una campagna di comunicazione dedicata, pensata per informare, sensibilizzare e promuovere consapevolezza sul tema scelto. Per l’edizione 2025, in occasione del mese dedicato alla prevenzione dei tumori femminili e nello specifico a quello al seno, QVC rinnova il suo impegno al fianco di Fondazione Umberto Veronesi Ets, partner storico dell’iniziativa. Una collaborazione che quest’anno celebra 10 anni e che ha già permesso di finanziare 28 borse di ricerca, i cui beneficiari sono stati selezionati attraverso l’annuale bando pubblico di Fondazione Veronesi, contribuendo in modo concreto alla lotta contro i tumori femminili attraverso il sostegno alla ricerca scientifica e alla divulgazione.
“Lo shopping fa bene a te e alla ricerca” non è solo il nome della nuova campagna 2025 di Shopping4good, ma il suo significato più profondo: ogni acquisto si trasforma in un gesto di benessere personale e, al tempo stesso, in un’azione concreta di solidarietà. Un piccolo gesto quotidiano che genera un impatto reale, portando un sorriso doppio: a chi acquista e a chi, grazie alla ricerca, riceve nuove possibilità di cura e speranza. Acquistando un prodotto 'Shopping4good' durante il mese di ottobre, si contribuirà così a sostenere il lavoro di ricercatori e ricercatrici impegnati nello sviluppo di progetti di ricerca verso nuove scoperte e cure innovative contro i tumori femminili.
“Shopping4good rappresenta uno dei pilastri più autentici del nostro impegno sociale. È un programma che, anche grazie alla collaborazione di tanti nostri partner che sostengono l’iniziativa, trasforma lo shopping in un gesto consapevole, capace di generare valore per le persone e per le cause che meritano attenzione. In occasione del 15° compleanno di QVC Italia, Shopping4good si conferma come una delle espressioni più significative dell’impegno dell’azienda in ambito di Responsabilità d’Impresa (CR). Un’iniziativa che contribuisce a diffondere una nuova cultura dello shopping: più consapevole, responsabile, orientata al bene comune”, afferma Sarah-Jane Morgan, Ceo di QVC Italia.
Come aderire a Shopping4good e contribuire alla raccolta fondi? Basta acquistare dall’1 ottobre fino al 31 ottobre sul sito www.qvc.it alla pagina dedicata, i prodotti messi a disposizione da prestigiosi brand che supportano l'iniziativa o semplicemente aggiungere una donazione di un euro su qualsiasi altro acquisto. A chi effettuerà la donazione di un euro verrà spedita la cartolina con il visual della campagna e una lista di consigli per una vita all'insegna della salute e della prevenzione, a cura degli esperti di Fondazione Veronesi. Oltre alla selezione di prodotti messi a disposizione dai partner, QVC Italia ha fatto realizzare per questa campagna 2025 uno speciale charity item firmato Diamonique: una collana in argento 925 con pietra pendente e chiusura a moschettone che si potrà acquistare al prezzo di 34,95 euro. Il 100% di tutti questi acquisti e donazioni sarà devoluto a Fondazione Umberto Veronesi Ets.
Ed ecco di seguito la lista dei brand che hanno aderito al progetto per il 2025 mettendo a disposizione una selezione delle loro proposte più iconiche: Ailoria, Amaretti Virginia, Ballarini, Biancoperla, By Suardi, Carillo, Carlotta Neri, Diamonique, Ebarrito, Elizabeth Grant, Enjoy, Enjoy Tricot, Extesa, Kharisma, Kitchen Aid, Kipling, L'Una, Le Corone Bags, Lucrezia Sciortino, M'Ama, M.Asam, N1 Perfetto, Nina Leonard, Nuage Argenté, Nutribullet, Oniusa, Reflower, Sbc, Shair, Skechers, Syrio B-Lift, Ultimate, W.i.t.a e infine Weleda.
L’iniziativa Shopping4good sarà inoltre presentata al pubblico il prossimo 2 ottobre alle ore 20.00 sul canale 32 digitale terrestre e tivùsat, canale 475 di Sky e in streaming www.qvc.it, in una serata speciale con la presenza di alcune personalità di Fondazione Veronesi, tra cui Paolo Veronesi, presidente di Fondazione Umberto Veronesi Ets e direttore Divisione Senologia Chirurgica dello Ieo. A conferma dell’impegno concreto verso le cause sociali, per la prima volta QVC sarà inoltre presente alla PittaRosso Pink Parade, la camminata non competitiva di 5 km che si terrà a Milano domenica 19 ottobre, con l’obiettivo di raccogliere fondi per la ricerca e sensibilizzare sull’importanza della prevenzione, che passa attraverso corretti stili di vita e la pratica regolare di attività fisica. Una rappresentanza dei Team Member di QVC parteciperà all’evento per testimoniare in modo concreto l’impegno aziendale verso la salute e il benessere femminile.
Leggi tutto: Al via Shopping4good, QVC Italia rinnova l'impegno per ricerca sui tumori femminili

(Adnkronos) - L’automobile resta il mezzo più utilizzato dagli italiani per gli spostamenti ma 6 cittadini su 10 pensano che nel proprio territorio esistano valide alternative all’auto, pur con differenze territoriali rilevanti. Le barriere di prezzo, criticità delle tecnologie e delle infrastrutture frenano la diffusione dei veicoli elettrici. Gli italiani sono coscienti dell’impatto dei trasporti sui prezzi delle merci e vogliono l’intermodalità con il treno, a livello regionale scelto dal 57% della popolazione. Diffidenza ma anche curiosità per le tecnologie emergenti e l’intelligenza artificiale nel futuro della mobilità. Sono questi i punti chiave che emergono dall’indagine sulla mobilità sostenibile in Italia, realizzata dall’Istituto Piepoli per Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti presentata oggi in occasione della prima giornata della manifestazione che fa il punto sulla transizione ecologica della mobilità di persone e merci in Italia. L'evento è in programma fino a domani a Roma (presso il Centro Congressi di Piazza di Spagna), in coincidenza con l’inizio della “Settimana europea della Mobilità 2025”.
L’automobile è ancora la protagonista degli spostamenti degli italiani: resta il mezzo più utilizzato per quelli frequenti (77%), il 92% degli italiani la utilizza almeno una volta alla settimana e il 65% ritiene che la propria mobilità sia dipendente da questo mezzo di trasporto. Solo il 19% degli italiani usa frequentemente il trasporto pubblico (ogni giorno e da 3 a 5 volte a settimana). 6 cittadini su 10 pensano che nel proprio territorio esistano valide alternative all’auto, ma con differenze territoriali rilevanti: questa percezione è maggiormente diffusa nel Nord e nel Centro del Paese, oltre che nei grandi centri. Infine, solo il 13% della popolazione italiana conosce il concetto di mobility poverty, ovvero la limitata disponibilità di trasporto pubblico e la scarsa accessibilità ai servizi di prossimità, che costringono le persone a rinunciare a opportunità di lavoro, studio, visite mediche e spostamenti per piacere e relazioni.
La ricerca registra che l’85% degli italiani pensa che il trasporto merci impatti sull’ambiente e l’80% ritiene che incida sul costo finale dei prodotti. Alla domanda su quale sia la modalità di trasporto più sostenibile, 7 italiani su 10 rispondono: il trasporto intermodale ferroviario (trasporto stradale + ferroviario). La transizione verso un trasporto merci più sostenibile (elettrico, intermodale, ecc) è ritenuta importante dall’84% dei cittadini. Per l'Alis i dati emersi dalla ricerca confermano che la soluzione più sostenibile è l’intermodalità, confermando la mission dell'associazione di promuovere filiere green, best practice aziendali e sistemi logistici innovativi capaci di avere impatti positivi sui territori e con economie di scala in grado di avere un concreto e reale risparmio sui beni acquistati dai consumatori finali. In questo senso Amazon ricorda il proprio Climate Pledge, varato nel 2019, un impegno a raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2040 anche attraverso la riduzione degli imballaggi superflui, l’approvvigionamento energetico da fonti carbon-free e la decarbonizzazione della rete dei trasporti.
Il concetto di economia circolare è oggi collegato da una fetta significativa della popolazione italiana al riciclo dei materiali (42%), al riuso degli oggetti (34%) e alla sostenibilità ambientale (32%). L’80% dei cittadini ritiene efficace il sistema di raccolta differenziata nel proprio territorio, in particolare al Nord e nei piccoli comuni. Per il 56% del campione la prevenzione dei rifiuti e il riuso sono temi su cui non si fa ancora abbastanza. I principali vantaggi legati alla diffusione dell’economia circolare per i cittadini sono la tutela dell’ambiente (51%) e la riduzione degli sprechi (44%).
Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi, ricorda che l’Italia è già tra i paesi europei più virtuosi nel riciclo degli imballaggi e il direttore generale Simona Fontana sottolinea che “Nel 2024 il nostro Paese ha riciclato il 76,7% dei pack immessi al consumo. E la transizione ecologica richiede sempre più uno sguardo che tenga insieme gestione delle risorse e modelli di mobilità. Le città ne sono il banco di prova decisivo: è qui che la raccolta differenziata si intreccia a trasporti più puliti ed efficienti, incidendo direttamente sulla qualità della vita”.
Sempre più consapevoli degli effetti del surriscaldamento, in particolare nei centri abitati dove il cemento e gli eventi climatici sempre più compromettono il verde urbano, 9 italiani su 10 ritengono la riforestazione urbana misura efficace e auspicabile per ridurre l’inquinamento, portare maggiore ombra e refrigerio e migliorare il benessere mentale dei cittadini. Su questo punto Intesa Sanpaolo, che sostiene il Festival dalla prima edizione, ha assunto un forte impegno sui temi ambientali e climatici nel Piano d’Impresa 2022-2025 sostenendo progetti di riforestazione in Italia collaborando con diverse realtà, tra cui Daje de Alberi, associazione impegnata nella rigenerazione urbana partecipata per la città metropolitana di Roma Capitale.
Un focus della survey riguarda le principali tendenze future. L’85% degli italiani ha già sentito parlare del concetto di guida autonoma, ma evidenzia perplessità con particolare riferimento alla percezione di pericolo per la sicurezza stradale (34%) e al reale interesse ad utilizzarla. Solo 1 italiano su 3 mostra fiducia nei mezzi a guida autonoma. Quanto all’Intelligenza Artificiale, il 62% degli intervistati la considera un alleato per migliorare la mobilità, soprattutto in termini di pianificazione degli spostamenti e sicurezza. Restano però forti le preoccupazioni su sicurezza personale (51%), privacy (21%) e perdita dei posti di lavoro (41%).
Come incentivare quindi una maggiore sostenibilità dei trasporti? Gli incentivi economici (36%) e una maggiore copertura del trasporto pubblico (32%) sono i principali fattori identificati dai rispondenti. Solo 1 italiano su 3 reputa infatti sufficienti gli attuali incentivi offerti per le forme di mobilità sostenibile, mentre 8 su 10 ritengono fondamentale affidarsi a modalità di trasporto alternative nel prossimo futuro e il 38% degli intervistati confida che tra 10 anni il mezzo di trasporto più utilizzato sarà l’auto elettrica.

(Adnkronos) - Un parterre d'eccezione, un palco con vista mozzafiato sul Colosseo e una colonna sonora all’insegna del migliore swing italiano. Un applaudito live di Angelo Mellone in versione crooner è andato in scena ieri sera al Parco del Celio nell’ambito della rassegna Jazz&Image. Il direttore del Day Time Rai, nell’ultima tappa estiva del tour “In fin dei conti - Cronache di una messinscena”, si è esibito sullo sfondo suggestivo dell'anfiteatro romano, davanti ad un platea divisa tra volti noti della tv - da Alberto Matano ad Eleonora Daniele, da Pino Strabioli ad Anna Falchi, da Tommaso Cerno a Pascal Vicedomini – e turisti incantati.
Mellone, per l’occasione cantante ma anche pianista, ha proposto una scaletta tutta all’insegna dello swing italiano, accompagnato da una band capitanata dalla chitarra jazz di Salvatore Russo e composta anche da basso, fisarmonica, sax e batteria. Il concerto si è aperto con “Canto anche se sono stonato” di Lelio Luttazzi, poi il viaggio nello swing nostrano è proseguito con brani intramontabili come “Un bacio a mezzanotte” del Quartetto Cetra, “Guarda che luna” e “Il dritto di Chicago” di Fred Buscaglione, “Vecchio Frac” di Domenico Modugno, “Me ‘nnamoro de te” di Franco Califano e “Vedrai vedrai” di Luigi Tenco, spaziando anche tra pezzi più moderni come “Amore all’estero” di Sergio Caputo e "Cantautore piccolino" di Sergio Cammariere, per chiudersi con un evocativo “Arrivederci” di Nicola Arigliano.
Ma il brano più applaudito è stato l’inedito “Fidanzata gluten free”, di cui Mellone ha scritto il testo, “dedicato – ha detto – alle mie coetanee e ai miei coetanei”. Una canzone, anche questa rigorosamente swing, all’insegna dell’ironia sui nuovi proibizionismi alimentari, tra diete low carb e fitness (“…bevevi senza lattosio, mangiavi senza glucosio…”), che ha scatenato risate e applausi a scena aperta. (di Antonella Nesi)

(Adnkronos) - Da stasera, 16 settembre, ogni martedì in prima serata per sei settimane arriva 'Freeze – Chi sta fermo vince!', il nuovo divertente show di Rai 2 condotto da Nicola Savino e Rocío Muñoz Morales. Ospiti fissi Mara Maionchi e Ubaldo Pantani.
Freeze è l’adattamento italiano dell’omonimo format giapponese creato dagli stessi ideatori di LOL - Chi ride è fuori. Anche qui, il meccanismo è tanto semplice quanto imprevedibile: otto celebrità chiuse in una stanza si sfidano a restare immobili qualunque cosa accada.
Nella prima puntata si confronteranno in una gara di resistenza tutt’altro che semplice: Francesco Arienzo, Herbert Ballerina, Paola di Benedetto, Nathalie Guetta, Enzo Miccio, Francesco Paolantoni, Sabrina Salerno ed Ema Stokholma.
Quando Nicola Savino annuncerà dallo studio il momento 'Freeze', i concorrenti – divisi in due squadre – dovranno tentare di rimanere impassibili di fronte alle più svariate provocazioni: niente sorrisi, niente reazioni, nessun movimento. A metterli alla prova, una serie di situazioni e provocazioni pensate per testare il loro sangue freddo. I concorrenti non sapranno mai cosa li aspetta, e dovranno affrontare ogni round con autocontrollo e nervi d’acciaio.
A giudicare la loro imperturbabilità, il 'Grande Freezer', ossia gli 'arbitri' Mara Maionchi, Ubaldo Pantani (con le sue imperdibili imitazioni) e, in qualità di terza guest star, che sarà diversa in ogni puntata, il telecronista Alberto Rimedio.
Al termine di ogni manche, gli arbitri assegneranno un punteggio valutando ogni minimo movimento compiuto dai concorrenti. La classifica verrà aggiornata insieme a Rocío Muñoz Morales, ma solo una squadra accederà al round finale che decreterà il vincitore assoluto di Freeze. Nell’ultima sfida, infatti, saranno i concorrenti della squadra in vantaggio a darsi battaglia tra di loro per contendersi la vittoria e il trofeo più glaciale della TV.
Tra una prova e l’altra, non mancheranno momenti di leggerezza, gioco e improvvisazione in puro stile Freeze.
Leggi tutto: Freeze, da stasera su Rai 2 con Savino e Morales: come funziona il nuovo game show
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