
(Adnkronos) - Si chiude oggi la tre giorni del XXII Convegno Nazionale del CoDAU che ha messo al centro il tema della coopetizione universitaria, ovvero della capacità di costruire strategie che coniughino collaborazione e competizione, generando risultati di valore condiviso. Hanno partecipato più di 80 istituzioni universitarie, con 350 rappresentanti, tra direttori generali e dirigenti.
All’apertura dopo l’intervento del Presidente del CoDAU, Alberto Scuttari, è intervenuto a nome del Governo il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che ha ricordato che il CoDAU è sempre stato il primo comunicatore del cambiamento e ha contribuito ad affrontare momenti di grande difficoltà. È molto importane che il perdonale tecnico, amministrativo e bibliotecario segua, insieme ai professori e agli studenti, qual e processo di internazionalizzazione che è fondamentale per la vita dell’università.
La Presidente CRUI, Giovanna Iannantuoni, ha ricordato il ruolo primario delle università come motore di accelerazione e osservato che tutti insieme possiamo costruire un’università più forte per un Paese migliore, raccogliendo le sfide che si apriranno nel periodo dopo il PNRR per garantire a tutti i nostri giovani l’opportunità dell’alta formazione.
I temi centrali dei numerosi seminari svoltisi nei giorni seguenti hanno affrontato, con la moderazione di autorevoli giornalisti, i temi della governance, della gestione delle infrastrutture, della collaborazione con i territori, delle nuove competenze e della formazione sanitaria.
Al convegno hanno partecipato anche delegazioni internazionali con un momento dedicato al confronto con le esperienze di Gran Bretagna, Francia e Finlandia. Le università italiane, diverse per storia, dimensioni, governance e collocazione territoriale, si trovano oggi di fronte a una scelta cruciale: agire come attori isolati o come squadra. La cooperazione nella ricerca scientifica, lo sviluppo di programmi didattici comuni, la condivisione di infrastrutture e l’internazionalizzazione rappresentano esempi concreti di come la collaborazione possa rafforzare l’intero sistema.
Negli ultimi anni, il PNRR ha garantito risorse straordinarie, incrementando il finanziamento pubblico agli Atenei. Tuttavia, l’esaurirsi di questa spinta apre nuove sfide, in ragione dei costi cresciuti a causa dell’incremento del personale di ricerca e della gestione delle nuove infrastrutture. A ciò si aggiunge l’impatto del progressivo calo demografico, che presto si rifletterà anche sul sistema universitario.
La sostenibilità del sistema universitario dipenderà, nel medio periodo, da tre fattori chiave: il livello del finanziamento pubblico ordinario, la capacità di attrarre risorse esterne da destinare a sviluppo e innovazione, la solidità manageriale nella gestione di questa nuova fase.
Sul fronte del finanziamento pubblico, il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) ha raggiunto i massimi degli ultimi 15 anni, ma è anche cambiata la struttura dei bilanci con l’aumento dei costi fissi. Restano margini di miglioramento anche nella flessibilità di utilizzo delle risorse, così da garantire maggiore autonomia agli Atenei e sostenere progetti collaborativi di lungo periodo per fronteggiare le sfide, premiando i risultati conseguiti.
Quanto alla capacità di attrazione di risorse competitive, i progressi degli ultimi anni sono stati significativi, ma il divario con la media europea resta ampio e gli Atenei devono sfruttare i risultati di tali finanziamenti anche per alimentare gli investimenti previsti dalle strategie di sistema. A ciò si aggiunge la necessità di competenze adeguate per la gestione di progetti complessi e infrastrutture di frontiera. Qui emergono ancora vincoli normativi e finanziari che limitano il reclutamento e la crescita professionale delle persone.
In questo contesto, la collaborazione tra università diventa sempre più decisiva per garantire una prospettiva istituzionale che coniughi qualità, equità di accesso, ricerca, innovazione didattica, utilizzo strategico delle tecnologie e sviluppo infrastrutturale, fisico e digitale. Un ulteriore ambito strategico è rappresentato dal rapporto con i territori: solo rafforzando le relazioni con le istituzioni e comunità locali sarà possibile generare impatti positivi sul diritto allo studio e sulla vita degli studenti, anche attraverso servizi residenziali, sociali e sportivi di qualità.
“Guardando al futuro”, afferma il Presidente del CoDAU, Alberto Scuttari “le università, anche per cluster omogeni, dovranno farsi carico di preservare e sviluppare il proprio ecosistema, con l’obiettivo di creare valore pubblico mediante la formazione delle nuove generazioni, garantendo equità di accesso e attraendo risorse umane, finanziarie e tecnologiche”.

(Adnkronos) - Flavio Cobolli 'imita' Carlos Alcaraz e si fa biondo? Il tennista azzurro, compagno di squadra dello spagnolo nella Laver Cup 2025, al via oggi, venerdì 19 settembre, ha fatto una promessa in vista del torneo e, soprattutto, del derby della Capitale tra Roma, di cui è tifosissimo, e Lazio, in programma domenica 21 alle 12.30 allo stadio Olimpico.
A Casper Ruud, tennista norvegese che rappresenterà anche lui il Team Europe, è stato chiesto chi dovrebbe essere secondo lui il prossimo giocatore del circuito a sfoggiare un nuovo look biondo dopo Carlos Alcaraz, che ha festeggiato proprio così la vittoria degli Us Open, dove ha battuto Jannik Sinner in finale. Nessun dubbio per Ruud: "Ho a fianco a me un ragazzo italiano che ha stile e potrebbe farsi biondo. Ha anche gli occhi azzurri", ha detto ai microfoni dell'Atp, sorridendo e indicando Cobolli.
A quel punto è intervenuto l'azzurro, salito al 25esimo posto del ranking, che ha promesso: "Se la Roma vince il derby con la Lazio e noi vinciamo la Laver Cup mi faccio biondo", con il patto sigillato da una stretta di mano tra i due e tanti sorrisi.
Leggi tutto: Cobolli si fa biondo? "Solo se la Roma vince derby e noi la Laver Cup"

(Adnkronos) - La ventiduesima edizione del Convegno Nazionale del CoDAU, ospitata presso l’Università Bocconi, ha aperto un altro giorno di lavori dedicati alla competizione e alla collaborazione tra atenei italiani. L’evento, organizzato per la prima volta in sinergia tra Bocconi e Università Cattolica, ha visto l’intervento di Martina Riva, Assessora allo Sport, Turismo e Giovani del Comune di Milano, che ha sottolineato il ruolo strategico delle università come cuore pulsante della città e l’importanza di una collaborazione sempre più stretta tra istituzioni accademiche e amministrative per affrontare le sfide urbane.
“È un onore per Milano ospitare il CoDAU. La nostra è una città universitaria con oltre 210 mila studenti, che su una popolazione di un milione e quattro rappresentano il tessuto principale della città, quello a cui dobbiamo dedicarci”, ha dichiarato l’Assessora Riva. “Milano inaugurerà a brevissimo il Villaggio Olimpico, che subito dopo le Paralimpiadi diventerà uno studentato con 1700 posti letto, una risposta concreta al bisogno di alloggi per rendere la città inclusiva e attenta alla coesione sociale”.
Riva, ex studentessa milanese, ha espresso gratitudine per il contributo delle università non solo nella formazione, ma anche nell’organizzazione di eventi culturali, nella riqualificazione degli impianti sportivi e nell’attrazione di fondi per opere pubbliche al servizio della cittadinanza. “Abbiamo bisogno che il Comune di Milano e le università lavorino sempre più insieme per affrontare con serietà e competenza le emergenze della nostra città, prima fra tutte quella abitativa per gli studenti e quella di trattenere i talenti sul nostro territorio, dopo averli formati in modo eccellente come avviene nelle università milanesi”, ha aggiunto, augurando buon lavoro alle autorità accademiche presenti.
Il CoDAU 2025 si conferma un momento cruciale per rafforzare il dialogo tra atenei e istituzioni locali, con l’obiettivo di rendere Milano e il sistema universitario italiano sempre più attrattivi, inclusivi e capaci di rispondere alle esigenze delle nuove generazioni, in un contesto di sfide globali e opportunità come quelle legate al post-PNRR e all’internazionalizzazione.
Leggi tutto: Codau 2025, Milano città universitaria al centro del dialogo tra atenei e istituzioni


(Adnkronos) - Al 22° Convegno Nazionale del CoDAU, in corso a Milano presso l’Università Bocconi, si è tenuto il panel dedicato a “Università e città”, un momento di riflessione sul ruolo sinergico degli atenei nel tessuto urbano. Antonella Polimeni, Rettrice della Sapienza Università di Roma, ha partecipato con grande entusiasmo, enfatizzando l’importanza di un’osmosi continua tra università e contesti urbani, dove le cosiddette terza e quarta missione – trasferimento delle conoscenze e contribuzione alla formazione di cittadini attivi – rappresentano la forza propulsiva degli atenei come driver di rigenerazione e innovazione.
“Credo che l’aspetto più importante da sottolineare sia come le università e le città, all’interno delle quali insistono gli atenei, debbano lavorare in grande osmosi”, ha dichiarato la Rettrice Polimeni durante il panel. “In particolare, la terza e la quarta missione dell’università, ovvero il trasferimento delle conoscenze e la contribuzione fondamentale alla formazione di cittadini e cittadine, rappresentano il valore aggiunto dell’università nella città, così come la loro forza nell’essere driver di rigenerazione urbana e di competenze che in maniera multidisciplinare e transdisciplinare lavorano con le istituzioni”.
Le parole della Rettrice Polimeni, prima donna a guidare la Sapienza, sottolineano come questa integrazione non sia solo un’opportunità, ma una necessità per affrontare le sfide contemporanee, dal calo demografico al post-PNRR, promuovendo un modello di università aperta e inclusiva che valorizzi il dialogo con le amministrazioni locali per una rigenerazione urbana sostenibile e multidisciplinare.
Il CoDAU 2025, con oltre 300 partecipanti tra direttori generali, rettori e rappresentanti istituzionali, continua a delineare strategie per un sistema universitario italiano più coeso e impattante sul territorio, rafforzando il legame tra atenei e città come leva per l’innovazione sociale e culturale.

(Adnkronos) - Vittoria di Rai1 nella prime time di ieri sera. La prima puntata di 'Jukebox – La Notte delle Hit' con alla conduzione la coppia formata da Antonella Clerici e Clementino ha ottenuto infatti 2.517.000 telespettatori raggiungendo uno share del 17,9%. Secondo gradino del podio per Canale 5 con 'Elodie San Siro' che ha totalizzato 1.420.000 telespettatori e uno share del 10%. Terzo posto per Italia1 con 'Citadel' visto da 817.000 telespettatori con il 4,9% di share.
Fuori dal podio su Retequattro 'Dritto e Rovescio' ha interessato 733.000 telespettatori (6% di share) mentre su La7 Piazzapulita è stata seguita da 712.000 telespettatori raggiungendo il 5,8% di share. Su Rai2 'Ore 14 Sera' ha raggiunto 688.000 telespettatori (share del 5,5%) e su Rai3 il film 'Per tutta la vita' è stato seguito da 628.000 telespettatori (share del 3,6%). Su Tv8 'Il vento del perdono' ha realizzato 370.000 telespettatori (2,3% di share) mentre sul Nove 'Nove Comedy Club con Maschio Caucasico Irrisolto' di Antonio Ornano è stato visto da 299.000 telespettatori pari all'1,9% di share.
'La Ruota della Fortuna' su Canale5 si aggiudica ancora una volta l'access prime time con 4.809.000 telespettatori pari al 24,6% mentre su Rai1 'Affari Tuoi' totalizza 3.941.000 telespettatori e uno share del 20,1%.

(Adnkronos) - “Da sempre supportiamo gli atenei nei processi di digitalizzazione e nell’esecuzione sicura e anonima dei test attraverso tablet e un software proprietario che consente di snellire le procedure di selezione, garantendo trasparenza a tutto il processo”, ha dichiarato Daniele Righi, General Manager di Dromedian, realtà di cui Recrytera fa parte. Attiva da cinque anni nella digitalizzazione dei processi di reclutamento a supporto della pubblica amministrazione, ha deciso di prendere parte al CoDAU 2025, Convegno dei Nazionale dei Direttori generali delle Amministrazioni Universitarie, per ribadire il proprio impegno e attenzione verso il mondo universitario e il settore education.
“Parliamo di procedure di reclutamento, ovvero processi di selezione del personale che devono essere trasparenti, anonimi e sicuri. Attraverso una piattaforma brevettata e qualificata con il massimo livello di sicurezza dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) forniamo il nostro contributo alla trasformazione digitale del settore pubblico”, ha aggiunto Daniele Righi.
Il sistema sviluppato da Recrytera ha già permesso di testare oltre 4 milioni di candidati in presenza in tutta Italia, consolidandosi come una best practice riconosciuta a livello internazionale. L’azienda guarda ora oltre i confini nazionali: “Stiamo lavorando anche all’estero, con una visione di crescita internazionale che poggia su una expertise maturata in questi anni e sulla validità del nostro modello di lavoro”, ha concluso Righi.

(Adnkronos) - "Quella di oggi è una giornata molto importante per la comunità di persone affette da malattie neuromuscolari, un luogo per dare continuità con l'idea di ritornare al proprio domicilio nonostante la complessità della malattia, attraverso innovazione, attraverso un sostegno clinico-terapeutico adeguato a far sì che le persone in quel periodo di sollievo possano ricaricare quelle che sono le loro ambizioni di vita e dare speranza nonostante una malattia complessa come sono quelle neuromuscolari". Così Alberto Fontana, segretario dei Centri Nemo, intervenuto durante l’open day a Carpenedolo (Brescia) del primo nucleo residenziale in Italia dedicato alle persone con Sla, voluto da Regione Lombardia e Ats Brescia, e nato dall’esperienza dei Centri Clinici Nemo e dal sostegno di Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica. La giornata è stata un’occasione unica per le famiglie: potranno visitare i servizi, incontrare medici, infermieri e volontari, e toccare con mano un modello di assistenza innovativo e vicino alle persone.
Leggi tutto: Malattie rare, Fontana (Nemo): "In centro Carpenedolo sostegno adeguato per malati Sla"


(Adnkronos) - Le giornate dei dipendenti sono diventate infinite: mail, call, notifiche e pochissimo spazio per concentrarsi davvero. Clutch, startup nata a Milano e attiva nel campo hr, osserva da vicino una frattura: da un lato le aziende che inseguono performance sempre più efficienti in mercati sempre più veloci, dall’altro i lavoratori che pretendono equilibrio, una maggiore attenzione verso la propria salute mentale e giornate lavorative sostenibili.
"Il rientro a settembre - spiega Lorenzo Cattelani, ceo e founder di Clutch - porta a galla nuove sfide, comuni a molte aziende: pressioni per mantenere alti gli standard spesso si scontrano con le aspettative dei dipendenti, sempre più interessati a tutelare il proprio equilibrio vita-lavoro. Tuttavia, sebbene il lavoro sia diventato sempre più veloce, digitale e frammentato, non significa che debba essere anche meno umano o sostenibile".
L’insidia più grande, secondo Clutch, è l’utilizzo distorto delle nuove tecnologie. L’Ia, ad esempio, può alleggerire il carico cognitivo, ma se gestita male diventa un moltiplicatore di stress e iperconnessione.
Tre sono strategie per non cadere nella trappola dell'infinite workday. 1) Difendere il tempo di concentrazione (Deep Work): Studi di neuroscienze cognitive mostrano che servono almeno 23 minuti consecutivi per tornare a uno stato di piena concentrazione dopo un’interruzione. Pianificare blocchi orari senza notifiche e comunicarlo esplicitamente al team consente di recuperare 'ore nette' di produttività strategica.
2) Rallentare i flussi comunicativi: le ricerche sull’overload informativo evidenziano che la richiesta costante di risposte immediate alimenta il cosiddetto 'cognitive switching penalty': ogni cambio di task comporta una perdita fino al 40% di efficienza. Ripensare le policy interne (ad esempio introducendo 'quiet hours' o riducendo l’urgenza delle risposte) significa non solo rispettare i tempi altrui, ma anche ridurre costi nascosti di produttività.
3) Gestire l’Ia come strumento liberatorio, non come acceleratore: gli algoritmi possono automatizzare fino al 40% delle attività ripetitive. Ma l’impatto positivo avviene solo se il tempo liberato non viene riempito da nuove attività a basso valore. Le aziende più avanzate destinano quelle ore a creatività, formazione e benessere, trasformando la tecnologia in un volano di crescita personale e non in un amplificatore di pressione.
"Settembre - conclude Cattelani - non dovrebbe essere il mese della rincorsa, ma quello della chiarezza. Ripensare la gestione del tempo non significa solo alleggerire le agende: significa ridisegnare i modelli organizzativi, restituire alle persone spazi di concentrazione e dare dignità al lavoro profondo e aziende che scelgono questa strada non misurano solo la produttività immediata, ma valorizzano energia, creatività e innovazione a lungo termine. Non serve correre di più: serve correre meglio".
Leggi tutto: Giornate senza fine al lavoro? Come trovare un equilibrio

(Adnkronos) - Sono in Largo Cairoli e in piazza San Babila i nuovi negozi ufficiali di Milano Cortina 2026: due luoghi di incontro per tutti gli appassionati che potranno vivere da vicino il countdown verso i Giochi. Gli spazi, scelti per la loro collocazione strategica, saranno il luogo dove tutti gli appassionati delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi potranno da ora trovare gadget e ricordi unici del grande evento sportivo che tornerà in Italia tra cinque mesi.
Dagli iconici pins fino all’abbigliamento, i punti vendita offriranno una vasta gamma di merchandising ufficiale Milano Cortina 2026. Il pubblico troverà una selezione di prodotti, tra cui felpe, t-shirt, giacche e anche una collezione dedicata ai più piccini. Per gli amanti degli accessori ci saranno poi cappellini, borse, tazze, spille, magneti, portachiavi e monete da collezione. Non mancheranno ovviamente le mascotte ufficiali di Milano Cortina 2026, Tina e Milo, insieme ai Flo, i piccoli amici degli ermellini simbolo dei Giochi. Tra i prodotti disponibili anche la collezione che Salomon, licenziatario ufficiale, ha creato per celebrare Milano Cortina 2026. Dopo la “capsule collection”, da ottobre ci sarà un’intera collezione di “official licensed products”, con tanti prodotti di abbigliamento e attrezzature per gli sport invernali.
L’esperienza degli shop non si ferma qui e Milano ospiterà nei prossimi mesi l’apertura di un megastore in Piazza Duomo che arricchirà il percorso che ci accompagna verso Milano Cortina 2026. Per tutti coloro che desidereranno acquistare prodotti all’interno degli store, i pagamenti potranno essere effettuati solo con carte di pagamento Visa o, in alternativa, in contanti.
Leggi tutto: Milano Cortina 2026, aperti i primi negozi ufficiali delle Olimpiadi

(Adnkronos) - in collaborazione con Winlet
Una storia di innovazione, impegno sociale e imprenditorialità italiana varca oggi i confini nazionali. Winlet, il dispositivo antiaggressione brevettato e prodotto da una start-up milanese, dopo aver registrato un ampio consenso in Italia, è pronto a sbarcare all’estero, con un primo approdo in tutti i Paesi dell’ex Jugoslavia. In soli tre anni, Winlet ha dimostrato di essere molto più di un prodotto tecnologico con svariate persone aiutate e numerose testimonianze riportate dai principali media italiani, si è affermato come strumento di prevenzione e sicurezza personale di grande rilevanza sociale.
“Dopo aver iniziato a collaborare con importanti aziende che hanno scelto Winlet per tutelare i propri dipendenti - spiega Pier Carlo Montali, ideatore e ceo della società - siamo stati contattati da diverse realtà del settore sicurezza a livello internazionale, interessate a portare il nostro dispositivo nei rispettivi mercati”. Il riconoscimento istituzionale non è mancato. WinLet è stato infatti presentato al Ministero delle Pari Opportunità ed è stato oggetto più volte di audizione davanti alla Commissione Parlamentare di inchiesta sul femminicidio.
“Il fatto che - sottolinea - prestigiose istituzioni ci abbiano coinvolto così come l’attenzione di categorie professionali particolarmente esposte a situazioni di rischio, dai medici agli operatori della logistica, ha contribuito a diffondere la conoscenza del nostro dispositivo, che oggi è utilizzato non solo in contesti di aggressione, ma anche in casi di emergenze legate a incidenti sul lavoro”. A confermare l’interesse arriva la voce di Goran Ivkovic, imprenditore che ha deciso di portare Winlet in tutta l’area balcanica: “Avevo visto un servizio televisivo dedicato a Winlet in Serbia e sono rimasto colpito dalla tecnologia avanzata e allo stesso tempo intuitiva. E' un dispositivo smart, alla portata di tutti. Siamo certi che anche i nostri mercati lo accoglieranno con entusiasmo, forse persino più che in Italia”. Winlet si inserisce così in un percorso che vede sempre più realtà italiane proiettarsi con successo verso i mercati internazionali. Un modello di innovazione e responsabilità sociale che non solo genera valore economico, ma contribuisce a rafforzare l’immagine dell’Italia come Paese capace di creare tecnologia al servizio delle persone.
Leggi tutto: Winlet, il dispositivo antiaggressione creato in Italia sbarca all'estero

(Adnkronos) - La Commissione europea ha adottato il diciannovesimo pacchetto di sanzioni sulla Russia. Ad annunciarlo è la portavoce-capo dell'esecutivo Ue, Paula Pinho, aprendo il briefing giornaliero con la stampa. L'annuncio ufficiale verrà dato questo pomeriggio dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen e dall'Alta rappresentante Ue per gli affari esteri, Kaja Kallas, spiega Pinho, aggiungendo che verrà trasmesso online attraverso il canale European Broadcasting Service e che i dettagli sull'orario esatto verranno diffusi in seguito. Al momento non è previsto un briefing tecnico.
"Non ci sono prove" per poter dire che Vladimir Putin voglia negoziare una pace in Ucraina a breve, ha intanto affermato Richard Moore, il direttore uscente dell'MI6, il servizio di intelligence estero britannico. Putin "ci sta prendendo in giro" con promesse di pace, ha aggiunto.
"Vuole imporre il suo diktat imperiale con tutti i mezzi a sua disposizione. Ma non può riuscirci. Ha mandato giu più di quanto sia in grado di digerire. Pensava di arrivare a una vittoria facile. Ma lui, e molti altri, ha sottostimato gli ucraini", ha sottolineato ancora Moore, denunciando che il presidente russo "ha cercato di convincere il mondo che la vittoria della Russia è inevitabile".
"Ma mente. Mente al mondo e alla sua gente. Forse mente anche a se stesso. E così sta mettendo una ipoteca sul futuro del suo Paese per il suo lascito personale e per la sua versione distorta della storia". La guerra "sta accelerando questo declino".
Leggi tutto: Ucraina, Ue adotta nuove sanzioni su Russia. 007 Gb: "Pace? Putin ci prende in giro"

(Adnkronos) - "La persona con Sla vive un’evoluzione legata alla malattia. Ogni paziente ha percorsi e contesti diversi: i bisogni cambiano nelle varie fasi e non sono mai uguali nemmeno tra le stesse famiglie, che presentano realtà e criticità differenti". Lo ha detto Alessandro Padovani, presidente della Sin (Società italiana di neurologia) e direttore della Clinica Neurologica di Brescia, in occasione dell’open day del primo nucleo residenziale in Italia dedicato alle persone con Sla, voluto da Regione Lombardia e Ats Brescia, nato dall’esperienza dei Centri Clinici Nemo e con il sostegno di Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica).
"Dopo il Centro Nemo di Gussago – spiega Padovani – mancava un luogo dove persone con Sla e le loro famiglie potessero avere garantita un’assistenza multidisciplinare e interdisciplinare in una fase che richiede supporto quasi completo. A Carpenedolo si realizza qualcosa di eccezionale: un posto dove trovare cure ma anche, e soprattutto, tanta umanità".
Leggi tutto: Malattie rare, neurologo Padovani: "Bisogni di malati con Sla non sono tutti uguali"

(Adnkronos) - Torna la Laver Cup. Oggi, venerdì 19 settembre, comincia la nuova edizione del torneo di tennis a squadre che, ispirato alla Ryder Cup di golf, contrappone il Team Europe, che potrà contare sul nuovo numero uno del mondo Carlos Alcaraz, che ha sorpassato Jannik Sinner in testa al ranking Atp, al Team World. Si gioca negli Stati Uniti, al Chase Center di San Francisco, in California dal 19 fino al 21 settembre.
La competizione, inaugurata nel 2017, ha uno storico nettamente a favore del Team Europe. Nelle precedenti sette edizioni, che hanno visto protagonisti, tra gli altri, Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic, i tennisti europei hanno trionfato cinque volte, con quelli provenienti dal resto del mondo che hanno conquistato soltanto tre vittorie. L'ultima edizione, quella 2024, è stata tra le più combattute, con il Team Europe che si è imposto 13-11. Ecco le squadre con i tennisti partecipanti e i capitani, il format, il programma e dove vederla in tv e streaming.
Il Team Europe sarà capitanato dal francese Yannick Noah, che succederà a Bjorn Borg sulla panchina europea, mentre su quella del Team World ci sarà il debutto di Andre Agassi. Ecco le due squadre:
Team Europe
Capitano: Yannick Noah
Vice-capitano: Tim Henman
Giocatori:
Carlos Alcaraz (n. 1 Atp)
Alexander Zverev (n. 3)
Holger Rune (n. 11)
Casper Ruud (n. 12)
Jakub Mensik (n. 17)
Flavio Cobolli (n. 25)
Team World
Capitano: Andre Agassi
Vice-capitano: Pat Rafter
Giocatori:
Taylor Fritz (n. 5)
Francisco Cerundolo (n. 21)
Frances Tiafoe (n. 29)
Alex Michelsen (n. 32)
Joao Fonseca (n. 42)
Reilly Opelka (n. 63).
Nei tre giorni di Laver Cup, da oggi, venerdì 19 settembre a domenica 21, si terranno due sessioni per ogni giornata, divise in diurna serale e una finale la domenica. Alle vittorie di ogni giornata viene assegnato un punteggio diverso: 1 punto per le vittorie del venerdì, 2 per quelle del sabato e 2 per quelle della domenica. Obiettivo è raggiungere quota 13 punti, soglia che permette di vincere il trofeo. In caso di parità a 12 sarà decisivo un doppio, chiamato 'The Decider'. Ecco il programma completo:
Venerdì 19 settembre
Sessione diurna (1:00 pm, ora locale): due match singolari
Sessione serale (7:00 pm, ora locale): due partite, con almeno un doppio
Sabato 20 settembre
Sessione diurna: due match singolari
Sessione serale: un singolare e un doppio
Domenica 21 settembre
Sessione unica (inizio alle 12:00 pm, ora locale): uno o due singolari e un doppio
La Laver Cup 2025 sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali Eurosport. Sarà possibile seguire le partite del torneo anche in streaming su Discovery+, mentre contenuti speciali saranno pubblicati sul sito ufficiale del torneo iscrivendosi come 'Laver Cup Insider'.
Leggi tutto: Laver Cup, la guida: squadre, programma, format e dove vederla in tv

(Adnkronos) - L'Italia è seconda in Europa, solo dopo la Spagna, per le donazioni di organi. Stando alle cifre indicate dal Centro nazionale trapianti, il tasso raggiunto è stato infatti di 28,2 donatori ogni milione di abitanti, dietro alla Penisola iberica (leader mondiale con 48,9), ma davanti a Francia (26,3), Regno Unito (21,3) e Germania (11,4). Ma si può fare ancora di più: ne è convinto il professor Luciano De Carlis, già primario al Niguarda di Milano e presidente della Società italiana trapianti di organi che, dal 21 al 23 settembre, terrà, a Milano, il suo 48.esimo congresso nazionale: "Le liste di attesa -spiega De Carlis- sono ormai di solo tre o quattro mesi, ad eccezione del rene dove invece si possono raggiungere i tre anni. Si tratta di numeri incoraggianti ma non bisogna accontentarsi. Bisogna puntare sull'informazione per incoraggiare le persone a dichiarare in vita la propria volontà di donare, in caso di morte, i propri organi".
Un problema culturale che riguarda in particolare i ragazzi e gli anziani: "I primi -afferma il presidente di Sito- si sentono lontani, per l'età, dal problema mentre i secondi ritengono che i loro organi non siano, diciamo così, più utili. Niente di più sbagliato: l'attualità di ricorda che una donna di 102 anni ha donato il proprio fegato e che, in linea generale, è frequente che ciò possa accadere nella fascia che va dagli 80 ai 90 anni. Per questo è sempre più necessario intensificare le campagne di informazione, a partire dalle scuole dove è quantomai opportuno spiegare l'importanza di uno straordinario atto di altruismo. Nessuno può sentirsi escluso da questa esigenza sociale, nemmeno i nostri figli. Un tempo, nei nostri ospedali, arrivavano ragazzi deceduti per incidenti sul motorino. Ora invece ciò accade per i monopattini. Ma il risultato è lo stesso ed è per questo ritengo sia fondamentale esprimere la propria volontà in tema di donazioni. Riusciremmo così a ridurre ancora di più la mortalità nel paziente in attesa di trapianto, mortalità che, grazie alle nuove tecniche a disposizione, ha fatto già registrare una diminuzione significativa".
A partire dalla possibilità di effettuare una donazione a cuore fermo e all'utilizzo di macchine di perfusione sempre più performanti: "Il problema in Italia -afferma De Carlis- è che le norme impongono un'attesa di venti minuti dopo l'arresto cardiaco, mentre in gran parte d'Europa è di appena cinque minuti. Per questo, dopo le necessarie valutazioni, dieci anni fa effettuammo al Niguarda il primo trapianto di fegato a cuore fermo aprendo di fatto una frontiera di grande rilevanza che ha permesso, da lì in poi, di aumentare la possibilità di sopravvivenza del 25%. L'80% degli organi, prelevati con questa tecnica, risultano poi utilizzabili anche grazie all'utilizzo di macchine di perfusione ormai raffinate, il cui costante utilizzo non solo può contribuire a rendere l'intervento da urgente a elettivo ma ha un'altra funzione fondamentale: condiziona l'organo, ovvero migliora la sua capacità funzionale".
Un'altra importante novità, che verrà affrontata durante il Congresso, riguarda il trapianto di fegato, dove si registra un incremento nel contrasto delle malattie oncologiche. Un cambiamento rispetto a pochi anni fa, quando il trapianto veniva invece effettuato prevalentemente a seguito di una cirrosi, esito dell'epatite C che adesso, però, è stata praticamente debellata dalla terapia medica antivirale: "Ne consegue -sottolinea il presidente di Sito- che le nuove indicazioni al trapianto riguardano appunto i pazienti colpiti da tumore, grazie a protocolli sperimentali che vedono la partecipazione di tutti i Centri italiani e la supervisione del Centro nazionale trapianti. Il che dà speranza di guarigione in molti settori come la malattia metastatica del tumore del colon retto al fegato o come il colangio-carcinoma. Ma va precisato che non c'è un'apertura totale a tutti i pazienti col tumore, ma sono ad alcuni casi ben selezionati".
Leggi tutto: Trapianti, in Italia record donazioni e scende attesa, a Milano congresso specialisti

(Adnkronos) - “Da cronista riferisco quello che sento. Veniamo accusati di essere complici di genocidio. Non è vero. Claudio Martelli, che non è certo del nostro partito, mi faceva notare che culturalmente la parola genocidio è diversa da carneficina e massacro. Genocidio significa avere scientemente la volontà di eliminare un intero popolo. Per me qui si tratta di una carneficina. Non è una questione di parole ma di sostanza. Ci troviamo di fronte a una carneficina. Non è con gli slogan che si fermano gli attacchi ma con le azioni concrete". Così il vicepremier Antonio Tajani, parlando in una conferenza stampa di Forza Italia nella sede nazionale delle accuse da parte dell’opposizione di complicità di genocidio a Gaza.
La decisione di rafforzare la scorta per i vicepremier, ha continuato quindi Tajani, ''non dipende da noi, ma il clima non e' buono...". Comunque, "io mi adeguo alle scelte" che vengono prese dalla autorità competenti.
"Dire che siamo al servizio di Israele - ha rimarcato il ministro degli Esteri - vuol dire indicare all'opinione pubblica dei nemici personali. Per questo, ho invitato il presidente del Movimento cinque stelle e la segretaria del Partito democratico a usare toni diversi. Criticare il governo è lecito e legittimo, fa parte del lavoro dell'opposizione, ma dire cose non vere non va bene".
''Crediamo - ha poi sottolineato Tajani - che l'avversario politico si debba combattere, ma non si deve accusare una persona di nefandezze. Io non l'ho mai fatto e mai lo faro'".
E a proposito della bagarre di ieri a Montecitorio in occasione del varo della riforma giudiziaria, ''lo ribadisco, io non ho applaudito in Aula'' alla Camera all'approvazione definitiva del testo con la separazione delle carriere, ma ''nulla vieta di farlo a chi siede sui banchi del governo, perché i regolamenti non lo vietano. Ricordo che Di Maio quando stava al governo applaudiva...''.
E ancora: ''Scherzando ho detto in romanesco 'Non ce vonno sta...'. L'opposizione si è divisa, anzi si è spaccata. Altro che campo largo, mi sembra un campo stretto... E' incomprensibile quanto successo ieri, andremo avanti''.
Alla festa azzurra a Telese Terme il prossimo fine settimana ''annunceremo la nascita dei comitati per il sì sulla riforma della giustizia in caso di referendum. Mi piacerebbe che partecipassero anche i parlamentari del Pd, che anni fa firmarono il documento per la separazione carriere, nel programma del candidato segretario Maurizio Martina, come riportato dall'elenco pubblicato da il 'Foglio', ci sono tutti i nomi. Tra i firmatari del documento c'è anche la responsabile della giustizia del Pd Debora Serracchiani, spero non abbia cambiato idea. Spero vogliano sostenere questa battaglia che non è solo di Forza Italia", l 'annuncio di Tajani.
''Non devo fare commenti su quello che fanno altri Stati su organizzazioni politiche", ci tiene a precisare quindi Antonio Tajani. "Non credo - sottolinea il segretario nazionale Fi riguardo l'intenzione dell'Ungheria di considerare 'terroriste' le associazioni antifasciste - che Ilaria Salis sia una terrorista. Non mi risulta che lo sia...''.
Leggi tutto: Tajani: "A Gaza non genocidio ma carneficina. Scorta rafforzata? Clima non è buono"

(Adnkronos) - "Il nucleo residenziale di Carpenedolo (Brescia) per persone con Sla è un progetto straordinario che ci aiuta a portare avanti la missione dal punto di vista sanitario e sociosanitario di non lasciare indietro nessuno. È una nuova offerta a sostegno non solo della persona con Sla, ma a tutta la sua famiglia". Lo ha detto Simona Tironi, assessore all’Istruzione, formazione e lavoro di Regione Lombardia, intervenuta a Carpenedolo dove ha aperto le porte il primo nucleo residenziale in Italia dedicato alle persone con Sla, voluto da Regione Lombardia e Ats Brescia, e nato dall’esperienza dei Centri Clinici Nemo e dal sostegno di Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica. "Abbiamo creduto e investito in questo progetto – prosegue Tironi – si tratta di un’unità di offerta in grado di rispondere in modo concreto alle esigenze che malattie complesse come la Sla comportano. È un grandissimo risultato, un modello unico a livello nazionale che abbiamo in Lombardia, un primo step che vogliamo replicare sul nostro territorio".
La struttura di Carpenedolo è stata progettata dalla Fondazione Santa Maria del Castello per coniugare assistenza clinica e dimensione domestica, garantendo continuità tra ospedale e casa. "All’interno di questo nucleo abbiamo della tecnologia avanzata, la domotica, la formazione dei nostri professionisti in équipe multidisciplinare che ci permette di fare rete e accompagnare i nostri pazienti. Anche la capacità di formare è innovazione, offrire competenze alle famiglie in modo da saper affrontare le difficoltà quotidiane di questa malattia una volta che il paziente torna a casa" conclude.

(Adnkronos) - “Grazie a un'importante donazione oggi, Giornata nazionale Sla, siamo a Carpenedolo all’interno del nucleo residenziale per persone con Sla. Una struttura che nasce dalla collaborazione di esperienze diverse. L’esperienza dei Centri clinici Nemo, l’assistenza che noi di Aisla forniamo alle famiglie, le istituzioni come Regione Lombardia e Ats. Tutti hanno collaborato per far sì che questo centro possa essere la struttura ideale per accogliere le persone con Sla. Offriamo quella che chiamiamo 'operazione sollievo' ospitando le persone con Sla in attesa che anche le famiglie siano pronte ad accoglierle in casa". Sono le parole di Alessandra Collicelli, presidente di Aisla Brescia durante l’open day del primo nucleo residenziale in Italia dedicato alle persone con Sla, voluto da Regione Lombardia e Ats Brescia, e nato dall’esperienza dei Centri Clinici Nemo e dal sostegno di Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica.
La struttura di Carpenedolo è stata progettata dalla Fondazione Santa Maria del Castello per coniugare assistenza clinica e dimensione domestica, garantendo continuità tra ospedale e casa. "La Giornata nazionale Sla, che cade il 18 settembre – prosegue Collicelli – ci permette di raccogliere fondi proprio per l’operazione sollievo. I primi 30 mila euro che verranno raccolti dalle donazioni durante i banchetti e le iniziative programmate, verranno donati al Nucleo Sla di Carpenedolo". L’impegno di Aisla Brescia, infine, non esclude gli aspetti psicologici che una malattia come la Sla comportano: "A Brescia riusciamo ad assistere le famiglie anche a livello psicologico grazie a due psicologhe che accolgono persone con sla e familiari. Sempre a Brescia siamo anche riusciti ad acquistare due mezzi attrezzati che diamo a disposizione gratuita alle famiglie di persone con Sla" conclude.
Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
Sarda News - Notizie in Sardegna
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Per proporre i tuoi feed o un contenuto originale, scrivici a info@sardanews.it
Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM
o su Facebook https://www.facebook.com/sardanotizie