
(Adnkronos) - Jasmine Paolini scende in campo a Pechino. La tennista azzurra sfida oggi, domenica 28 settembre, la statunitense Sofia Kenin, - in diretta tv, anche in chiaro, e in streaming - numero 26 del mondo, nei sedicesimi di finale del torneo Wta cinese. Paolini è reduce dalla vittoria nel primo turno contro la lettone Anastasija Sevastova, battuta in due set, mentre Kenin ha superato la russa Veronika Kudermetova.
La sfida tra Paolini e Kenin è in programma oggi, domenica 28 settembre, alle 8.30 ora italiana. Le due tenniste si sono affrontate in tre precedenti, tutti vinti dalla statunitense, che conduce quindi con un parziale di 3-0.
Paolini-Kenin sarà trasmessa in diretta televisiva sui canali SkySport, ma visibile anche in chiaro su SuperTennis. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW e sulla piattaforma di SuperTennis.
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(Adnkronos) - Barbara D'Urso commossa dopo il debutto a Ballando con le stelle. "Mi metto in gioco", dice la 68enne conduttrice dopo l'esibizione con Pasquale La Rocca per la rumba andata in scena dopo mezzanotte, quando è già domenica 28 settembre. Quindi, il confronto con la giuria e in particolare con Selvaggia Lucarelli: "Tutti aspettano questo momento", l'esordio della giurata. "Lo so, hanno comprato i popcorn. Io sono qui per farmi giudicare da te, è la realtà. Fai parte della giuria", la replica di Barbara D'Urso.
Quindi il verdetto 'tecnico': "Ho trovato tutto molto furbo, pieno di pathos. Hai ballato con molta grazia, è piacevole vederti in pista. Non so se sarai in grado di essere all'altezza nelle prossime esibizioni. Stasera era tutto molto gradevole", il giudizio di Lucarelli. Se posso darti un consiglio, farei un po' meno 'faccette', so che sono il tuo marchio di fabbrica. Suonano finte, un po' troppo recitate", dice la giurata prima di pungere La Rocca: "Non dovevi farmi questo, ballare con Barbara D'Urso. Ero la tua gatta morta, ora sarò un gatto attaccato ai cog....". Il voto? 7.
"Ho l'ansia come se avessi 11 anni. Torno in Rai con una trasmissione importantissima, io ho iniziato in Rai. E' stata una scelta psicologicamente molto difficile. In genere sono io quella che porta e che decide, qui non può essere così e devo passare dall'altra parte", le parole di Barbara D'Urso prima dell'esibizione. "Cosa riuscirò a fare? Quanta paura avrò? Quanto riuscirò a sbloccarmi? Se qualcuno vede tutto questo come un passo indietro, non è così. Per me è un passo avanti, mi metto in gioco. Dal 2 giugno 2023 sono stati 2 anni complicati. All'improvviso cadi da sola, o qualcuno decide che devi cadere: il dolore c'è. Io ho 68 anni, voglio dimostrare che a qualsiasi età devi attraversare il dolore, tirarti su e ripartire. Io lo faccio in questo modo", aggiunge.
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(Adnkronos) - Un pizzino, contatti "opachi", chat 'dimenticate' e movimenti bancari. Quattro punti robusti come pilastri per la Procura di Brescia, che la famiglia di Andrea Sempio prova a sbriciolare tra documenti e interventi tv. Una difesa da non indagati sebbene la logica li vedrebbe come presunti corruttori: l'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti avrebbe ricevuto una somma di denaro, nell'ordine di 20-30.000 euro, per favorire Andrea Sempio nel procedimento che otto anni fa lo vedeva indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto del 2007.
Per il fascicolo, nato su impulso della madre di Alberto Stasi, allora già condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per il delitto della fidanzata, Venditti (co-titolare con la pm Giulia Pezzino) chiede l'archiviazione, accolta nel marzo 2017 dal giudice per le indagini preliminari di Pavia Fabio Lambertucci. E' solo sulla prima archiviazione e non sulla seconda del 2020 - sempre inoltrata da Venditti e disposta dal giudice pavese Pasquale Villani - che il procuratore di Brescia Francesco Prete e la pm Claudia Moregola - titolari delle indagini che riguardano ex magistrati del distretto milanese - avanzano dubbi. Un'accusa che "mi offende come uomo e come magistrato che per 45 anni ha servito lo Stato - dice Venditti -. Non ho mai preso soldi da nessuno e archivierei ancora Sempio".
La nuova indagine svelata ieri - con le perquisizioni all'ex aggiunto, a casa dei genitori e degli zii di Sempio, e a due carabinieri (Giuseppe Spoto e Silvio Sapone) -, riaccende l'attenzione sul delitto, ma non ha ripercussioni sulla verità giudiziaria. A occuparsi dell'omicidio di Chiara Poggi è stata la Procura di Vigevano, a condannare Stasi (dopo una doppia assoluzione) è stata la Corte d'Appello di Milano e nel 2024 la Corte europea dei diritti dell'uomo nel 2024 ha ritenuto "manifestamente infondato" il ricorso del condannato che lamentava un processo non equo. E mentre Domenico Aiello, avvocato di Venditti, auspica l'arrivo degli ispettori del Guardasigilli Carlo Nordio in Procura a Pavia, lamentando l'assenza di misura sul caso Garlasco, al centro del dibattito restano i quattro elementi della presunta corruzione.
Da alcuni appunti manoscritti sequestrati lo scorso 14 maggio a casa dei genitori di Sempio "emergerebbe che agli inizi del mese di febbraio 2017 - e dunque in concomitanza con le indagini conseguenti alla prima iscrizione del nel registro degli indagati in relazione all'omicidio - fosse stata proposta o comunque ipotizzata la corresponsione al procuratore aggiunto Mario Venditti di una somma di denaro correlata alla archiviazione del procedimento, come ricavabile dalla scritta 'Venditti gip archivia x 20. 30. euro'" si legge nel decreto di perquisizione e sequestro della Procura di Pavia. Archiviazione richiesta il 15 marzo 2017 e accolta dal gip Lambertucci il 23 marzo, pochi giorni dopo.
Due i temi su cui si concentrano gli investigatori: i tempi stretti delle indagini e il fatto che quell'appunto scritto a mano è del febbraio del 2017 quando l'archiviazione sembrava lontana da venire. Giuseppe Sempio, padre dell'indagato, sentito ieri come testimone, ha riconosciuto come suo quel biglietto (e altri) scritto a mano e conservato per anni, ma di quella sequenza di parole fornisce una spiegazione diversa da chi indaga. "Io davo i soldi agli avvocati per le pratiche, io portavo la busta li e poi si arrangiavano loro. Loro lavorano, hanno le loro parcelle e non potevo portargli le caramelle. Noi avevamo tre avvocati e andavano pagati perché sono loro che hanno fanno tutto", dice in tv.
E se l'avvocato Massimo Lovati, che da sempre assiste Sempio, sembra non negare di preferire i pagamenti in contanti, la collega Angela Taccia - da poco parte della difesa - offre un'altra spiegazione. "Nell'appunto scritto si fa riferimento a 20-30 euro non a 20-30 mila euro. Se sono somme così esigue di solito sono delle marche da bollo, mi sembra una cosa che si può contestualizzare con i diritti di copia", insomma beghe di cancelleria per costi di giustizia. Sui tempi 'sospetti' dell'ipotetica archiviazione, invece, basta verificare l'esistenza di lanci di agenzia - datati 6 gennaio 2017, quindi un mese prima - che annunciano 'si profila una richiesta di archiviazione di Sempio'.
Le indagini condotte nel 2017 su Sempio "sono state caratterizzate da una serie di anomalie" si legge nel provvedimento firmato dalla Procura di Brescia, "tra cui l'omissione, da parte della polizia giudiziara di Pavia incaricata delle indagini della trascrizione di alcuni passaggi rilevanti delle intercettazioni ambientali; alcuni contatti opachi di Sempio con Spoto e Sapone (rispettivamente addetto e responsabile della sezione di pg), i quali risultano avere intrattenuto con i Sempio, poco prima della loro audizione in Procura, dei contatti non relazionati" si legge nel decreto di perquisizione.
In particolare, Sapone avrebbe incontrato Andrea Sempio "pur non risultando una ragione investigativa", mentre il maresciallo Spoto si sarebbe trattenuto con l'indagato per una "durata incongrua rispetto all'attività da svolgere": più di un'ora per notificare l'invito a comparire. Entrambi i rappresentanti dell'Arma sono stati ascoltati ieri come testimoni. Il luogotenente Sapone deve rispondere anche di "rapporti di particolare confidenza e correlazione" con l'ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti. Sotto la lente anche "la breve durata" dell'interrogatorio di Sempio, "la verosimile conoscenza anticipata, da parte della famiglia Sempio, dei temi su cui sarebbero stati sentiti dai pubblici ministeri" e la conclusione dell'annotazione d'indagine datata 7 marzo 2017 "con formula tranchant circa la 'completa assenza di elementi a supporto delle ipotesi accusatorie a carico di Andrea Sempio'".
Contatti, suggerimenti, presunti trattamenti di favore che la famiglia Sempio respinge. "La famiglia Sempio non ha corrotto nessuno. Non conosciamo il dottor Venditti personalmente e nessuno della famiglia Sempio gli ha mai dato una lira. Tutte le accuse contro di lui sono emerite schifezze" le parole di Daniela Ferrari, madre di Andrea, a 'Quarto grado'. "Non sapevamo le domande prima. Eravamo tranquilli perché sapevamo di avere una consulenza del generale Garofano che ci diceva esattamente cosa c’era contro mio figlio ed eravamo tranquilli perché sapevamo che contro mio figlio cose non ne sarebbero state trovate".
Dal riascolto delle intercettazioni ambientali, disposte dallo stesso procuratore aggiunto Venditti, nell'auto dei Sempio, "emergeva che già il 9 febbraio 2017 - e dunque il giorno precedente a quello fissato per l'interrogatorio - Andrea Sempio era a conoscenza di alcuni elementi rappresentati nell'esposto presentato dalla madre di Stasi", denuncia che ha dato origine al procedimento. E così assume significato l'aver "cannato" la risposta sullo scontrino che costituisce l'alibi per il 13 agosto 2007 o la frase "a parte che erano dalla nostra... perché mi han fatto alcune domande che io ho capito perché me le facevano".
Eppure il 24 dicembre del 2016 il 'Corriere della Sera' racconta a tutta pagina chi è il nuovo indagato e non tralascia nulla: lo scontrino del parcheggio di Vigevano consegnato da Sempio ai carabinieri nell'ottobre 2008; il Dna sulle unghie di Chiara Poggi che la difesa Stasi attribuisce a lui - ancora centrali nell'incidente probatorio ora in corso -; le telefonate a casa Poggi una settimana prima della morte della ventiseienne; la frase del 'Piccolo principe' e l'immagine del sacrificio rupestre postate a poca distanza dalla condanna in appello di Stasi e dell'ingresso nel carcere di Bollate; il riferimento al presunto numero di scarpe di Sempio. L'articolo arriva pochi giorni dopo l'iscrizione nel registro degli indagati e lui verrà sentito in Procura a Pavia il 10 febbraio 2017 come prima attività istruttoria.
"L'indagato era stato informato da qualcuno delle domande che gli sarebbero state rivolte" - si legge ancora nel provvedimento della Procura di Brescia - "perché il padre Giuseppe Sempio affermava 'Comunque ha detto che ti chiederà le cose che sono state depositate.' (ottenendo conferma da Andrea) e il padre continuava dicendo 'massimo se ti infila dentro qualche domanda che non...dici 'guardi io non mi ricordo, son passali dieci anni'". Ma qui interviene ancora una volta l'avvocato Lovati che ricorda di aver preparato Sempio, alla vigilia della convocazione, sulle possibili domande dei magistrati. Quel "ha detto" potrebbe essere dunque riferibile al difensore.
E tra gli elementi che per gli inquirenti sostengono l'accusa di corruzione in atti giudiziari contro Venditti c'è - "tra i passaggi intercettivi non trascritti" - il riferimento di Giuseppe Sempio alla necessità di "pagare quei signori li" con modalità non tracciabili. "Appare necessario comprendere perché fu omessa la trascrizione di quelle frasi - di forte valenza indiziaria - e soprattutto perché fu omessa ogni verifica bancaria allo scopo di (cercare di) ricostruire chi fossero i beneficiari effettivi di quei pagamenti e la loro causale" sottolinea la Procura di Pavia. Una giusta riflessione che non cambia la destinazione del denaro svelata dai genitori dell'indagato: "avevamo bisogno di utilizzare denaro contante per pagare gli avvocati" rispondono ai titolari dell'inchiesta e ai giornalisti.
Gli accertamenti delegati alla Guardia di finanza "hanno fatto emergere una serie di movimentazioni anomale" avvenute tra il dicembre 2016 e il giugno 2017 (quando l'inchiesta era pubblica): le zie paterne hanno emesso assegni per 43.000 euro a favore della famiglia Sempio e nel medesimo periodo padre e figlio "hanno effettuato prelievi in contanti per 35.000 euro - del tutto incongrui rispetto alle loro ordinarie movimentazioni bancarie" e Giuseppe Sempio ha versato al figlio un assegno da 5.000 euro, "subito prelevati in contanti". Ancora una volta la difesa della famiglia è semplice: "Abbiamo solo affrontato spese legali e basta".
In attesa di rivelazioni, ulteriori indizi o nuovi indagati restano lecite le domande del legale dell'ex procuratore aggiunto di Pavia. "Venditti non è mai stato gip, Venditti non può archiviare può soltanto richiedere un'archiviazione. Allora, per coerenza, si deve indagare e perquisire anche il gip. Perché, invece, Venditti è l'unico indagato?". E in modo provocatorio, a sottolineare le letture multiple dell'appunto scritto da Giuseppe Sempio, l'avvocato Domenico Aiello aggiunge: "Magari 20 vanno a Venditti e 30 vanno al gip perché poi il provvedimento più importante sarebbe quello del gip che archivia. E perché i corruttori non sono indagati?".
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(Adnkronos) - Lorenzo Musetti torna in campo a Pechino. Il tennista azzurro affronta oggi, domenica 28 settembre, il francese Adrian Mannarino, numero 60 del mondo, negli ottavi di finale dell'Atp 500 cinese. Musetti arriva dal successo in tre set contro un altro transalpino, Giovanni Mpetshi Perricard, battuto con il punteggio di 7-6 (3), 6-7 (4), 6-4, mentre Mannarino nel turno precedente ha superato il kazako Alexander Bublik. In caso di passaggio del turno Musetti troverà il vincente della sfida tra l'azzurro Flavio Cobolli e lo statunitense Learner Tien.
La sfida tra Musetti e Mannarino è in programma oggi, domenica 28 settembre, alle 7 ora italiana. I due tennisti si sono affrontati in due precedenti con una vittoria per parte e il parziale che è quindi fermo sull'1-1. Nell'ultimo incrocio, ai quarti di finale di Chengdu 2024, è stato Musetti a prevalere imponendosi in tre set.
Musetti-Mannarino, come tutte le partite dell'Atp 500 di Pechino, sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW e TennisTv.
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(Adnkronos) - Torna in pista la MotoGp. Oggi, domenica 28 settembre, va in scena il Gran Premio del Giappone, - in diretta tv e in streaming - l'appuntamento del Mondiale che può consegnare il titolo alla Ducati di Marc Marquez. Il pilota spagnolo partirà dalla quarta posizione, mentre il compagno di scuderia Bagnaia scatterà dalla pole position dopo aver fatto segnare il miglior tempo nelle qualifiche. Proprio Pecco ha dominato la gara Sprint di ieri a Motegi, dove è tornato a vincere davanti a Marquez, secondo, e alla KTM di Pedro Acosta.
Ecco la griglia di partenza del Gran Premio del Giappone:
1. Francesco Bagnaia (Ducati)
2. Joan Mir (Honda)
3. Marc Marquez (Ducati)
4. Pedro Acosta (KTM)
5. Fabio Quartararo (Yamaha)
6. Franco Morbidelli (VR46)
7. Luca Marini (Honda)
8. Alex Marquez (Ducati Gresini)
9. Marco Bezzecchi (Aprilia)
10. Raul Fernandez (Aprilia)
11. Johann Zarco (Honda)
12. Fabio Di Giannantonio (VR46)
13. Ai Ogura (Aprilia)
14. Jack Miller (Yamaha)
15. Fermin Aldeguer (Ducati Gresini)
16. Miguel Oliveira (Yamaha)
17. Jorge Martin (Aprilia)
18. Brad Binder (KTM)
19. Alex Rins (Yamaha)
20. Takaaki Nakagami (Honda)
21. Enea Bastianini (KTM)
22. Somkiat Chantra (Honda)
23. Maverick Vinales (KTM)
Il Gp del Giappone di MotoGp è in programma oggi, domenica 27 settembre, alle 7 ora italiana. La gara si potrà seguire in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport, ma sarà trasmessa anche in chiaro, in differita alle 14.05, su TV8. La corsa sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW, oltre che sulla piattaforma web di TV8 quando previsto.
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(Adnkronos) - L'Ucraina ha intercettato nel suo spazio aereo 92 droni diretti verso la Polonia, 19 hanno superato il confine. Il presidente ucraino Volodymir Zelensky fa scattare l'allarme anticipando che "l'Italia potrebbe essere la prossima".
"Vediamo la direzione per così dire, la coreografia di questi voli. Ci sono segnali dalla Svezia. Ci sono i rumeni, i polacchi, i Paesi baltici. Putin sta testando la loro capacità di difendersi e cercare di influenzare le società in modo che le persone cominceranno a chiedersi, 'se non possiamo proteggerci perché dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina?' Sono operazioni dirette a ridurre l'assistenza all'Ucraina, in particolare prima dell'inverno", ha spiegato Zelensky in un post su X.
"Mi auguro che questo non accada, non credo che Putin voglia scatenare la terza guerra mondiale, non credo neanche che l’Italia sia un obiettivo militare", ha commentato a stretto giro il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenendo a 4 di Sera Weekend, "Comunque la nostra difesa aerea è sempre in grado di verificare ciò che accade, è in grado di abbattere droni che possono avere intenzioni minacciose, quindi come la Nato è in grado di farlo".
Il ministro ha ricordato che episodi simili non sono una novità e che l'Occidente ha sempre saputo reagire: "Io credo che Putin stia testando le reazioni dell’Occidente, ma l'Occidente ha sempre dimostrato di saper reagire. Quando ero un giovane ufficiale dell’aeronautica militare, alla fine degli anni ’70, queste operazioni di violazione del confine Nato le facevano i Mig dell'Unione Sovietica e dell’ex Jugoslavia. Non è la prima volta che accade".
"Siamo già in una guerra ibrida con la Russia" ha detto il commissario Ue per l'Economia, Valdis Dombrovskis, parlando a France 24. Gli obiettivi di Mosca, secondo il commissario, "si estendono oltre l'Ucraina. Vediamo ogni tipo d'azione: disinformazione, sabotaggi e l'immigrazione clandestina usata come arma".
"La Russia è accusata di pianificare quasi un attacco all’Alleanza Atlantica e ai Paesi dell’Unione europea. Il presidente Putin ha ripetutamente smontato queste provocazioni: la Russia non ha e non ha mai avuto tali intenzioni" ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel suo discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il ministro ha però avvertito che "qualsiasi aggressione contro il mio Paese sarà affrontata con una risposta decisa. Non ci siano dubbi su questo nella Nato e nell’Ue".
"Non abbiamo nulla da nascondere. Non attacchiamo mai civili né infrastrutture" replica alle accuse di presunte violazioni dello spazio aereo di diversi Paesi dell’Ue e della Nato nelle ultime settimane. "Gli incidenti accadono - ha aggiunto il capo della diplomazia russa - ma non conduciamo mai fuoco mirato contro di loro. Non prendiamo mai di mira con i nostri droni o missili i Paesi europei, siano essi membri dell’Ue o della Nato". Rispondendo alle accuse della Polonia, secondo cui droni russi avrebbero violato il suo spazio aereo la notte del 9 settembre, Lavrov ha dichiarato: "Abbiamo proposto un incontro immediatamente, ma nessuno ha mai voluto discutere i fatti".
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato che la Russia rimane disponibile a negoziare per porre fine al conflitto in Ucraina. "Come il presidente Vladimir Putin ha ribadito più volte, la Russia è stata e rimane aperta ai negoziati per eliminare le cause profonde del conflitto", ha affermato Lavrov nel discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il capo della diplomazia russa ha precisato che la sicurezza della Russia e i suoi interessi vitali devono essere concordati in modo affidabile e che "i diritti dei russi e dei russofoni nei territori ancora sotto il controllo del regime di Kiev devono essere pienamente ripristinati". Su questa base, ha aggiunto, Mosca è pronta a discutere le garanzie di sicurezza per l’Ucraina.
Ha definito, poi, "inaccettabili e illegali" gli sforzi occidentali di reintrodurre sanzioni all'Iran per il suo programma nucleare. Il capo della diplomazia del Cremlino ha inoltre accusato l'Occidente di voler "sabotare" la diplomazia attraverso le sanzioni.
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(Adnkronos) - Un 27enne è morto e un 37enne è rimasto ferito gravemente in un incidente stradale a Castelfranco Veneto in provincia di Treviso. I due si trovavano a bordo di un'auto, che è finita contro un palo e poi si è ribaltata. Da una ricostruzione dei carabinieri, l'auto poco prima era passata a forte velocità di fronte ai un'auto dei carabinieri di Castelfranco che ha tentato di inseguirla ma che si è ritrovata davanti alla vettura già uscita di strada.
La dinamica dell'incidente
L'incidente è accaduto in località Sant'Andrea Oltre Muson dove l’auto, una Ford Fusion, è uscita di strada andando prima contro un palo dell'illuminazione e poi contro un albero per poi ribaltarsi. A bordo del mezzo c'erano un 27enne, risultato proprietario dell’auto, che è morto sul colpo, e il conducente, un 37enne che ha riportato gravi ferite ed è stato trasportato d'urgenza in elisoccorso al pronto soccorso dell’ospedale di Treviso. Secondo la ricostruzione dei carabinieri non c’è stato alcun contatto tra la Ford Fusion e l’auto dei carabinieri. Dai primi accertamenti è risultato che il conducente ferito guidava senza patente perché revocata. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Castelfranco Veneto, i vigili del fuoco di Treviso per la messa in sicurezza di un palo elettrico danneggiato e i sanitari del Suem 118. L’area è stata temporaneamente interdetta al traffico per consentire i soccorsi e i rilievi.
Leggi tutto: Auto a grande velocità si ribalta nel Trevigiano: un morto e un ferito


(Adnkronos) - Migliaia di persone hanno partecipato questa sera alla fiaccolata pro Gaza a Genova. "Non possiamo accettare di fare un passo indietro, siamo qui per dire a gran voce Palestina libera" ha detto la sindaca di Genova Silvia Salis. "Non diciamo solo Palestina libera, ma diciamo stop al genocidio", ha aggiunto Salis che si è detta orgogliosa di essere la sindaca della città.
Il corteo principale è partito intorno alle 20.30 dalla sede di Music for Peace in via Balleydier. I portuali del Calp si sono staccati dal corteo principale e si sono diretti in porto dove si era sparsa la voce una nave carica di armi fosse in procinto di partire.
"I portuali di Genova - scrive Usb in una nota -organizzati con il Calp e l'Usb hanno impedito il carico della nave Zim New Zealand di materiale bellico diretto a Israele, occupando il Terminal Spinelli e proclamando immediatamente lo sciopero. Pochi minuti fa, attorno alle 22, si è avuta conferma che la nave sta abbandonando il porto senza aver caricato i container. A Genova non c'è spazio per i traffici di armi, non c'è spazio per le complicità con il governo genocida di Israele. Con la Palestina nel cuore".
Intorno alle 22 i portuali hanno abbandonato il porto e si sono diretti verso il centro per ricongiungersi al corteo principale che ha attraversato la città, sostando in via Balbi a solidarizzare con gli studenti che da martedì occupano il rettorato di via Balbi in protesta contro la mancata presa di posizione del rettore Federico Delfino sulla situazione a Gaza.
Contemporaneamente alla cattedrale di San Lorenzo in centinaia hanno partecipato alla veglia organizzata dall'arcivescovo Marco Tasca alla quale hanno partecipato il presidente della Regione Marco Bucci e la sindaca Silvia Salis. "Il mondo sta vivendo una situazione molto difficile e delicata - ha dichiarato Bucci -. Il nostro Arcivescovo Marco Tasca ha invitato tutta la Comunità genovese a raccogliersi in un momento forte di riflessione e preghiera. Questa veglia, organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio, ci ricorda che il bene della pace, troppe volte dato per scontato, in moltissime aree del mondo è un miraggio che popoli sfiniti non riescono a raggiugere. Il dramma tra Ucraina e Russia, quello della Terra Santa con la guerra tra Israele e Palestina sono i conflitti che maggiormente scuotono ogni giorno le nostre coscienze, ma non può lasciare indifferenti il lungo elenco di Paesi in cui quella della armi è la quotidiana e unica voce che sentono intere popolazioni stremate, che l'arcivescovo ci ha invitato a non dimenticare".

(Adnkronos) - Decine di migliaia di persone hanno partecipato questa sera alla fiaccolata pro Gaza a Genova. "Non possiamo accettare di fare un passo indietro, siamo qui per dire a gran voce Palestina libera" ha detto la sindaca di Genova Silvia Salis. "Non diciamo solo Palestina libera, ma diciamo stop al genocidio", ha aggiunto Salis che si è detta orgogliosa di essere la sindaca della città.
Il corteo principale è partito intorno alle 20.30 dalla sede di Music for Peace in via Balleydier. I portuali del Calp si sono staccati dal corteo principale e si sono diretti in porto dove si era sparsa la voce una nave carica di armi fosse in procinto di partire.
"I portuali di Genova - scrive Usb in una nota -organizzati con il Calp e l'Usb hanno impedito il carico della nave Zim New Zealand di materiale bellico diretto a Israele, occupando il Terminal Spinelli e proclamando immediatamente lo sciopero. Pochi minuti fa, attorno alle 22, si è avuta conferma che la nave sta abbandonando il porto senza aver caricato i container. A Genova non c'è spazio per i traffici di armi, non c'è spazio per le complicità con il governo genocida di Israele. Con la Palestina nel cuore".
Intorno alle 22 i portuali hanno abbandonato il porto e si sono diretti verso il centro per ricongiungersi al corteo principale che ha attraversato la città, sostando in via Balbi a solidarizzare con gli studenti che da martedì occupano il rettorato di via Balbi in protesta contro la mancata presa di posizione del rettore Federico Delfino sulla situazione a Gaza.
Contemporaneamente alla cattedrale di San Lorenzo in centinaia hanno partecipato alla veglia organizzata dall'arcivescovo Marco Tasca alla quale hanno partecipato il presidente della Regione Marco Bucci e la sindaca Silvia Salis. "Il mondo sta vivendo una situazione molto difficile e delicata - ha dichiarato Bucci -. Il nostro Arcivescovo Marco Tasca ha invitato tutta la Comunità genovese a raccogliersi in un momento forte di riflessione e preghiera. Questa veglia, organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio, ci ricorda che il bene della pace, troppe volte dato per scontato, in moltissime aree del mondo è un miraggio che popoli sfiniti non riescono a raggiugere. Il dramma tra Ucraina e Russia, quello della Terra Santa con la guerra tra Israele e Palestina sono i conflitti che maggiormente scuotono ogni giorno le nostre coscienze, ma non può lasciare indifferenti il lungo elenco di Paesi in cui quella della armi è la quotidiana e unica voce che sentono intere popolazioni stremate, che l'arcivescovo ci ha invitato a non dimenticare".
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(Adnkronos) - Grazie ai gol di capitan Lautaro e di Pio Esposito, al primo centro in Serie A, l'Inter conquista la prima vittoria esterna in questo campionato. I nerazzurri si impongono per 2-0 sul Cagliari alla Unipol Domus, salendo a quota 9 in classifica e agganciando al terzo posto Milan, Roma, Atalanta e Cremonese. Primo ko casalingo invece per i rossoblù che restano fermi al nono posto insieme all'Udinese con 7 punti.
Gli ospiti sbloccano la partita al 9', al primo tiro in porta. Bastoni crossa da sinistra, trova in mezzo all'area Lautaro che stacca in anticipo sui difensori e segna di testa. Al 25' cross basso dalla sinistra leggermente arretrato per Thuram, che prova a girare in porta di tacco, il tiro è troppo debole e centrale e facile preda di Caprile.
Al 37' palla persa da Adopo, l'Inter recupera e va subito in verticale da Thuram. Finte del francese che poi prova il destro dal limite ma manda alto. Al 43' esce dal campo Belotti che ha la peggio in uno scontro con Josep Martinez uscito in anticipo in presa alta. Al suo posto Prati. Nel recupero giallo a Carlos Augusto che rallenta la ripresa del gioco rimettendo in campo un pallone uscito in fallo laterale.
Si riparte con Dimarco al posto dell'ammonito Carlos Augusto tra le fila nerazzurre. Al 7' Calhanoglu arriva a rimorchio su un passaggio arretrato di Barella dalla destra, va al tiro di prima dal limite con palla che finisce sul palo. Due minuti dopo ancora nerazzurri vicini al raddoppio. Thuram salta l'uomo sulla destra lanciando palla da un lato e aggirando l'avversario dall'altro: poi tiro di destro tutto solo contro Caprile, che si supera nella parata.
Al 12' Dimarco crossa dalla sinistra: palla tesa al centro con Thuram che manca la coordinazione colpendo di striscio il pallone e sprecando tutto. Al 13' Pisacane inserisce Felici e Gaetano al posto di Ze Pedro e Deiola. Al quarto d'oro ammonizione per Barella per un fallo tattico di Felici. Al 18' doppio cambio per Chivu, Pio Esposito e Frattesi prendono il posto di Thuram e Barella. Al 21' lancio lungo per Lautaro che prova a beffare di testa da fuori area Caprile in uscita. Il portiere del Cagliari è scavalcato, ma la palla esce larga. Poco dopo entra Dumfries per Luis Henrique.
Al 28' la prima occasione per i rossoblù. Angolo dalla destra e stacco al centro di Folorunsho: Martinez è battuto, ma il tiro colpisce in pieno il palo. Al 32' Akanji prova la volée a centro area su cross di Calhanoglu: palla larga di molto. Poco dopo il Cagliari termina i cambi: fuori Obert e Folorunsho, dentro Idrissi e Borrelli. Al 37' il raddoppio nerazzurro con il primo gol in Serie A di Pio Esposito. Cross teso dalla sinistra di Dimarco: in mezzo l'ex Spezia si fa trovare pronto e gira in rete. Al 42' altro 'legno' per gli ospiti. Mkhitaryan viene lanciato in porta con una bella azione ma, tutto solo contro Caprile, coglie in pieno il palo. Nei minuti finali da segnalare solo ultima sostituzione con Bonny che entra al posto di Lautaro.
Leggi tutto: Cagliari-Inter 0-2, gol di Lautaro e Esposito: Chivu risale

(Adnkronos) - Lazialità festeggia i suoi primi 40 anni di vita. Presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, si è tenuto l’evento celebrativo della storica pubblicazione e simbolo di appartenenza per generazioni di tifosi biancocelesti (FOTO). A condurre la kermesse il giornalista Mauro Mazza, insieme all’ideatore e direttore della rivista, Guido De Angelis. Tra gli ospiti Francesca Fiorini e "Nonna Tina", in memoria di Giuliano Fiorini, insieme agli ex calciatori Poli, Podavini, Gregucci e Piscedda; Marco Calleri, figlio di Giorgio Calleri; l’ex presidente biancoceleste Sergio Cragnotti; le leggende biancocelesti Beppe Signori, Angelo Peruzzi, Luca Marchegiani, Pierluigi Casiraghi e Federico Marchetti. Sul palco anche i figli di Siniša Mihajlović, Dusan e Nikolas, per un commosso tributo al compianto campione.
Hanno mandato dei videomessaggi speciali Roberto Mancini: "Ciao Guido, volevo farti tanti auguri e complimenti per questo compleanno importante. Ci siamo stati tante volte, ci siamo divertiti. Ti auguro altri 40 anni così". Poi, Juan Sebastián Verón: "In questi 40 anni caro Guido hai raccontato tante storie della tua amata Lazio. Hai avvicinato tanta gente alla squadra. Mi hai dedicato qualche copertina, quindi ti ringrazio e continua così. Forza Lazio Sempre". Infine Simone Inzaghi: "Un grande saluto e tanti complimenti per questi 40 anni della tua rivista che mi ha dedicato una bellissima copertina quando allenavo la Lazio, la custodisco qui a casa. Un grande saluto a te e a tutti i tuoi ospiti e ancora complimenti".
Finale a sorpresa dedicato alla redazione storica della rivista Lazialità, con tutti i collaboratori che in questi 40 anni hanno contribuito a raccontare la passione biancoceleste. L'evento si è concluso con un saluto collettivo e una foto di gruppo.
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(Adnkronos) - Rosa Chemical è uno dei concorrenti della nuova edizione di Ballando con le stelle in onda stasera, sabato 27 settembre, su Rai 1. Il rapper è in coppia con la ballerina e maestra Erica Martinelli. Ma chi è il cantante noto per il suo stile provocatorio?
Rosa Chemical, nome d’arte di Manuel Franco Rocati è nato il 30 gennaio del 1998 a Rivoli, in provincia di Torino. Il suo stile musicale è molto particolare e fonde rap, pop, elettronica e influenze glam rock. Il suo nome d’arte è attribuito a sua madre Rosa e al gruppo ‘My Chemical Romance’.
La sua carriera musicale inizia con la pubblicazione del singolo 'Kournikova' nel 2018. Nel 2022 duetta con Tananai a Sanremo una versione riarrangiata della canzone di Raffaella Carrà 'A far l’amore comincia tu', intitolato ‘Comincia tu’. Nel 2023 partecipa alla kermesse con la canzone ‘Made in Italy’. In quell'occasione ha fatto parlare di sé non solo per la performance musicale, ma anche per l'estetica provocatoria e un bacio sul palco con Fedez, gesto che ha acceso un forte dibattito mediatico.
Nel maggio del 2025 è uno dei giudici di 'Like a Star', il programma condotto da Amadeus sul Nove.
Durante la serata finale al Festival di Sanremo 2023, mentre Rosa Chemical eseguiva il brano, ha simulato un gesto provocatorio con il rapper Fedez sul palco dell’Ariston. L’episodio ha portato a una denuncia da parte della onlus Pro Vita & Famiglia, che hanno accusato i due artisti di atti osceni in luogo pubblico. Tuttavia, la Procura della Repubblica ha ritenuto che l’accaduto non costituisse reato e ha disposto l’archiviazione del caso dopo pochi giorni.
Lo scorso novembre, con un lungo post il 26enne ha aggiornato i follower sulle sue condizioni di salute, peggiorate nell'ultimo anno a causa di una tonsillite cronica e acuta. Rosa Chemical aveva spiegato infatti che nell'ultimo anno ha sofferto spesso di tonsillite e questo gli ha causato problemi anche sul lavoro: "Sono stati anni difficili per colpa della mia salute, ho dovuto affrontare una tonsillite al mese (nell’ultimo periodo anche più di una) con conseguenti placche, mal di gola, febbre a 40 e altri sintomi spiacevoli, specialmente per uno che con la voce ci lavora".
E ancora: "Anche se ho sempre cercato di non darlo a vedere, durante i vari tour penso di aver cantato più volte da malato che da sano senza mai godermi a pieno la magia di ciò che stavo vivendo. L’abuso di qualsiasi tipo di antibiotico per riuscire a cantare e superare determinate situazioni senza quasi mai annullare date, riunioni, sessioni (se non strettamente necessario) mi ha portato ad una resistenza ai farmaci tale da essere arrivato ad un punto di non ritorno e a dovermi operare per forza", aveva spiegato Rosa Chemical che si è trovato costretto a sottoporsi all'operazione dopo anni passati a prendere antibiotici molto forti.

(Adnkronos) - Marcella Bella è una concorrente della nuova edizione di Ballando con le stelle in onda stasera, sabato 27 settembre, su Rai 1. La cantante è in coppia con il maestro Chiquito, vincitore di 'Sognando... Ballando con le Stelle'. La sua vittoria lo ha reso il nuovo maestro del format originale del dance show di rai 1.
Marcella Bella, all’anagrafe Giuseppa Marcella Bella, nasce il 18 giugno 1952 a Catania. All’età di 16 anni firma il suo primo contratto discografico, nel 1973 vince il Festivalbar grazie al singolo ‘Io domani’.
Nel 1991 il suo album ‘Sotto il vulcano’ non ottiene il successo desiderato, la cantante ritrova la propria popolarità solo nel 2005 quando torna sul palco dell’Ariston cantando la canzone ‘Uomo bastardo’. Nel corso della sua carriera Marcella Bella ha pubblicato più di 25 album. I 50 anni di carriera li ha celebrati con l’ultimo album, '50 Anni di Bella Musica', uscito nel 2019. Nel 2024 ha partecipato al Festival di Sanremo con il brano 'Pelle Diamante', un vero inno alla forza delle donne.
È stata anche attiva in politica, candidandosi alle elezioni europee del 2004 nelle liste di Alleanza Nazionale, senza riuscire a essere eletta. Una scelta che anni dopo ha rinnegato.
Marcella Bella, ospite di Piero Chiambretti ha raccontato di aver sofferto tanto quando il fratello Gianni, noto cantautore e compositore, è stato vittima di un ictus.
Nel 1979 la cantante inizia a frequentare l’imprenditore milanese Mario Merello e dal loro amore l’anno seguente nasce il figlio Giacomo. Dopo 10 anni insieme la coppia decide di unirsi in matrimonio nel 1989 e successivamente la loro famiglia si allarga con l’arrivo della secondogenita Carolina e del figlio più piccolo, Tommaso.
Prima di ciò, Marcella Bella ha avuto un passato col bassista dei Pooh, Red Canzian. La loro storia dura circa un anno.
Marcella Bella a Belve ha raccontato di un brutto episodio legato a Lory Del Santo: “Arrivò, si inginocchio è parlò all’orecchio di mio marito. Lui era terrorizzato e mi disse che non l’aveva mai vista. Lei se ne andò ma dopo mezz’ora tornò lì a parlargli di nuovo all’orecchio. Non ci ho più visto: ho tolto la scarpa per dargliela in testa mentre mio marito mi teneva”. Terminò male: “Le diedi dei colpi sulla schiena e le chiesi se conosceva mio marito. Mi disse che non lo conosceva e a quel punto la invitai ad andarsene senza guardarsi indietro”.
Per i suoi 40 anni, il marito Merello regalò a Marcella Bella uno yacht di lusso: “Con lui ho capito che si diventa ricchi solo lavorando sodo. Lui riusciva però a trovare del tempo anche per me, che ero e sono il suo grande amore", aveva rivelato la cantante.
Leggi tutto: Marcella Bella a Ballando con le stelle: dalla carriera alla lite con Lory Del Santo

(Adnkronos) - Fabio Fognini è uno dei concorrenti della nuova edizione di Ballando con le stelle in onda stasera, sabato 27 settembre, su Rai 1. L'ex tennista è in coppia con la maestra Giada Lini.
Fabio Fognini è nato il 24 maggio 1987 a Sanremo. È Considerato uno dei tennisti italiani più forti della sua generazione, noto anche per il suo temperamento acceso e il carattere schietto, dentro e fuori dal campo.
Alcuni tra i traguardi più importanti nella sua carriera: ha raggiunto il 9º posto nel ranking ATP in singolare (luglio 2019) e il 7º posto in doppio (luglio 2015), diventando l’unico italiano ad essere entrato nella Top 10 di entrambe le specialità nell’era del ranking computerizzato.
Ha militato nella Top 100 ATP per 822 settimane, di cui 708 consecutive. Specialista della terra rossa, ha conquistato 9 titoli ATP in singolare, di cui 8 sulla terra, incluso il prestigioso Masters 1000 di Monte Carlo nel 2019, primo e unico successo italiano nel Principato nell’era Open.
Nei tornei del Grande Slam, il suo miglior risultato in singolare sono i quarti di finale al Roland Garros 2011. In doppio ha vinto 8 tornei ATP, tra cui gli Australian Open 2015 in coppia con Simone Bolelli – unico Slam vinto da una coppia italiana maschile nell’era Open.
L’11 giugno del 2016 ha sposato l’ex tennista Flavia Pennetta, ex numero 6 del mondo e vincitrice degli US Open 2015. La coppia vive a Barcellona insieme ai tre figli: Federico (nato il 19 maggio 2017), chiamato così in omaggio al tennista Federico Luzzi, scomparso prematuramente. Farah (nata il 23 dicembre 2019) e Flaminia (nata il 19 novembre 2021).
Fabio Fognini ha annunciato il ritiro ufficiale dal tennis nel luglio 2024, dopo essere stato eliminato al primo turno di Wimbledon da Carlos Alcaraz in una partita combattuta fino al quinto set. In un lungo post condiviso sui social, ha spiegato: "È arrivato quel momento che, in fondo, sapevo sarebbe arrivato, anche se una parte di me sperava non succedesse mai."
Nel suo messaggio ha ringraziato il tennis per tutto ciò che gli ha dato nel corso degli anni - forza e tanta crescita personale - esprimendo poi gratitudine verso allenatori, sponsor, amici e soprattutto la sua famiglia: “Flavia, sei la donna, la mamma e la compagna di vita che ho sempre sognato".
Ha dichiarato che dopo il tennis inizialmente voleva passare più tempo con i figli, ma ha colto l'opportunità di Ballando con le stelle come l’inizio di una nuova fase della sua vita.
Leggi tutto: Ballando con le stelle, Fabio Fognini chi è: dal ritiro dal tennis alla nuova avventura

(Adnkronos) - Andrea Delogu è una concorrente della nuova edizione di Ballando con le stelle in onda stasera, sabato 27 settembre, su Rai 1. La conduttrice televisiva è in coppia con il maestro Nikita Perotti.
Andrea Delogu è nata a Cesena il 23 maggio del 1982. Di origini sarde, ma è cresciuta nella comunità di San Patrignano, dove i suoi genitori, Walter Delogu e Titti Peverelli, si sono conosciuti durante il percorso di recupero. Un’infanzia particolare che Andrea ha sempre raccontato con orgoglio e consapevolezza: "Non sono una vittima. Con la droga i miei genitori hanno fatto un errore, ma lo hanno pagato al posto mio. Sono fiera di loro".
Andrea Delogu ha avuto un percorso artistico sempre in crescita, passando dal corpo di ballo alla conduzione televisiva e radiofonica. Nel 2002 debutta in tv come una delle ‘Letteronze’ di Mai dire domenica (Italia 1, Gialappa’s Band). Con Ema Stokholma crea il duo Stokhlogu, con cui lavora a Aggratis! (Rai 2) e Jump! Stasera mi tuffo (Canale 5). Tra le altre conduzioni si ricordano: ‘TIM Summer Hits’ (2022–2025), al fianco di Stefano De Martino, Nek e Carlo Conti. Il ‘Primafestival’ nel 2023. E ‘La Porta Magica’ dal 2024 su Rai 2.
Nel 2018 ha ricevuto il Premio Fabrizio Frizzi, riconoscimento alla sua versatilità e autenticità.
Nel 2016 ha sposato l’attore Francesco Montanari, noto per il ruolo del Libanese in Romanzo Criminale. La coppia si è separata nel gennaio 2021. Nel 2022 ha reso pubblica la relazione con il modello Luigi Bruno, più giovane di 16 anni.
Leggi tutto: Ballando con le stelle, chi è Andrea Delogu: l'infanzia a San Patrignano e la carriera

(Adnkronos) - Un gol di Cabal al 33' della ripresa replica al vantaggio di Sulemana realizzato nel recupero del primo tempo e Juventus-Atalanta termina in parità sull'1-1. All'Allianz Stadium di Torino i bianconeri partono forte e vanno in più di un'occasione vicini al vantaggio ma nel recupero della prima frazione passa la Dea. Nella ripresa ospiti vicini al raddoppio ma subiscono il pari per un clamoroso errore difensivo e subito dopo restano in dieci per il rosso a De Roon. Forcing finale dei padroni di casa che non porta ai tre punti. In classifica la Juve sale a quota 11 ed è seconda a -1 dal Napoli, mentre l'Atalanta aggancia Milan, Roma e Cremonese al terzo posto con 9 punti.
La partita
Parte forte la squadra di casa, subito pericolosa al 2'. Dagli sviluppi di un calcio angolo la Juve manovra e arriva al cross da sinistra con Yildiz. Sul secondo palo stacca Kalulu di testa e prende il palo. Al 4' Koopmeiners ruba palla a Pasalic e si invola, arrivando davanti alla porta un po' defilato sulla destra: cerca ugualmente la conclusione ma trova solo l'esterno della rete. Al 7' va al tiro Openda ma anche lui non trova la porta. Al 10' replica la Dea: Ahanor recupera palla su Adzic a centrocampo e innesca il contropiede, lanciandosi verso la porta. Krstovic ne premia l'inserimento e sulla conclusione di Ahanor dal limite è decisiva la chiusura di Bremer. Al quarto d'ora Krstovic tenta la girata di prima dal limite, col destro, palla che sfila rasoterra non lontana dal palo alla sinistra di Di Gregorio. Al 18' tiro di Adzic dal limite dell'area con Carnesecchi che si allunga e devia in corner.
Un minuto dopo ci prova Thuram con un gran destro da fuori area deviato da Pasalic. Carnesecchi, spiazzato, resta immobile e vede sfilare la palla alla sua destra, a pochi centimetri dal palo. Poco dopo la mezz'ora Adzic ci riprova dalla distanza, sempre provando a piazzare il pallone di precisione con un interno destro verso l'angolino. Palla a lato, Carnesecchi era comunque sulla traiettoria. Al 33' giallo a De Roon per un fallo su Thuram. Al 38' iniziativa sulla sinistra di Sulemana che vince un contrasto e poi con un'accelerazione incredibile entra in area dal lato corto, la difesa di casa lo chiude in angolo. Al 44' Yildiz ha l'occasione per calciare dalla 'sua' zolla, con il tiro a rientrare ma la palla non prende il giro giusto e finisce centralmente tra le braccia di Carnesecchi. Al 46' passa l'Atalanta. Tutto nasce da un errore di Adzic, Sulemana sulla trequarti ruba palla e fa tutto da solo: accelerazione, sterzata al limite per saltare Gatti e Thuram e diagonale vincente.
Al 6' della ripresa la Dea a un passo dal raddoppio. Pasalic da sinistra cerca Krstovic, Bremer buca l'intervento e l'attaccante nerazzurro può andare indisturbato verso la porta, cerca il diagonale con il sinistro ma sbaglia completamente la mira. Al 13' i primi cambi di Tudor, dentro Vlahovic per Adzic e McKennie per Thuram. Dopo pochi minuti altro doppio cambio per la Juve: fuori Gatti e Openda, entrano Joao Mario e Zhegrova. Juric inserisce De Ketelaere al posto di Sulemana.
Al 19' ancora l'Atalanta pericolosa. De Ketelaere a sinistra punta Joao Mario e trova il fondo, crossando verso il centro. Bellanova di testa e tutto solo arriva in corsa e indirizza in porta, ma sulla traiettoria c'è Cambiaso che salva la sua porta. Al 31' Bremer chiede il cambio ed esce. Dentro Cabal. Nell'Atalanta entra Musah per Samardzic. Al 33' pareggia la Juve proprio con il neo entrato Cabal. Erroraccio di Kossounou, che liscia il pallone, Cabal interviene alle sue spalle e trova l'1-1. Al 35' espulsione per De Roon che si prende un secondo cartellino giallo. Cambio immediato di Juric che toglie Krstovic e mette Brescianini.
Al 43' chance bianconera per il sorpasso. Da angolo, spizzata di Kalulu e girata di McKennie al volo, praticamente solo e a due passi da Carnesecchi, che si ritrova il pallone addosso ma è bravo a tenerlo, perché c'era Vlahovic pronto alla facile ribattuta. Nel recupero Zhegrova dal vertice destro dell'area fa partire il sinistro, Zappacosta si oppone e la palla si impenna pericolosamente, bravo Carnesecchi a toglierla dall'incrocio
Leggi tutto: Cabal risponde a Sulemana, 1-1 tra Juventus e Atalanta

(Adnkronos) - "Per la salvaguardia dei patrimoni culturali bisogna avere gli incentivi giusti e sperimentare con soluzioni diverse, perché quelle che funzionano a Venezia non funzionano in altre parti del mondo. Non dobbiamo costruire di più ma adattarci a un clima e a un pianeta che cambia, questa è la grande sfida dell'architettura di oggi". Lo ha osservato Carlo Ratti, Curatore della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, durante l'evento 'Strategia di adattamento per un cambiamento climatico che non aspetta: ingegneria per i territori e per i patrimoni culturali' organizzato in collaborazione con il Soft Power Club e sostenuto da Proger, alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
"Molto spesso non si pensa al fatto che le città in cui viviamo sono ricche di patrimonio culturale, beni particolarmente fragili che sono la nostra memoria. Bisogna avere attenzione perché il cambiamento climatico può avere un impatto fortissimo" ha concluso Arianna Traviglia, Coordinatrice Center for Cultural Heritage Technology CCHT.
Leggi tutto: Clima, Ratti: "Incentivi e sperimentazione per salvaguardia patrimoni culturali"
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