
(Adnkronos) - in collaborazione con il Viaggiator Goloso
Se è vero che in un viaggio non conta la destinazione ma il percorso, il Viaggiator Goloso è un compagno d’eccezione al quale affidarsi per scoprire le nuove forme che può assumere il gusto. Il brand premium del Gruppo Finiper Canova, promotore di un’esperienza enogastronomica legata alla tradizione italiana, consolida il proprio posizionamento attraverso un'accurata selezione delle materie prime e dei partner più affidabili. Ogni prodotto è il frutto di un viaggio alla scoperta delle eccellenze del territorio, un invito a esplorare e a vivere il cibo come un'esperienza culturale e sensoriale. Le ultime tappe di questo percorso, realizzate in collaborazione con l'agenzia creativa BBDO, ampliano ulteriormente gli orizzonti del brand. La campagna di comunicazione, lanciata nel 2024, si è evoluta con nuovi soggetti e si è arricchita con ‘WelcHome Box’, un’attività coinvolgente dedicata ai viaggiatori in arrivo all’aeroporto Torino Caselle.
Questa campagna ha contribuito a sancire il definitivo passaggio de il Viaggiator Goloso da private label a brand vero e proprio, traducendo in immagini coinvolgenti il racconto del suo valore. Le declinazioni dei diversi soggetti fondono prodotto e territorio esaltandone il legame inestricabile. Con i nuovi visual dedicati al Pesto Genovese e ai Krumiri, la strategia impostata lo scorso anno raggiunge nuovi traguardi e torna a dar vita a il Viaggiator Goloso, immaginandolo un esploratore che ogni giorno parte per una nuova avventura di gusto.
A Torino, il tema del viaggio ha trovato la sua espressione più concreta con ‘WelcHome Box’, un’iniziativa speciale pensata per sorprendere le persone in arrivo all’Aeroporto Internazionale di Caselle. Nell'ultimo fine settimana di agosto, l'aeroporto si è vestito dei colori e dei messaggi de il Viaggiator Goloso, creando un percorso che ha guidato i passeggeri dal loro arrivo fino a una sorpresa finale. L'iniziativa ha coinvolto oltre 15.000 persone, offrendo la possibilità di vincere una delle 2.000 box con una selezione di prodotti del brand, per un totale di oltre 5.500 omaggi suddivisi per i diversi momenti della giornata: colazione, merenda, pranzo o cena. Per rendere l'esperienza ancora più coinvolgente, tutti i partecipanti hanno avuto anche l'opportunità di iscriversi all'estrazione di una Gift Card del valore di 1.000 €, un invito a proseguire il proprio viaggio nel gusto alla scoperta del mondo de il Viaggiator Goloso.
Leggi tutto: Il Viaggiator Goloso, l’evoluzione del brand prosegue nel segno della scoperta

(Adnkronos) - "Apprezziamo il costante riferimento delle istituzioni kazake alla centralità della carta delle Nazioni Unite e dei suoi valori, quale bussola per affrontare ogni crisi e ogni conflitto da una prospettiva equilibrata e costruttiva". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all'Accademia della Pubblica amministrazione del Kazakistan.
"Il percorso del Kazakistan dall'indipendenza è eloquente -ha proseguito il Capo dello Stato- a partire dalla scelta di rinunciare agli ordigni nucleari esistenti sul suo territorio e di aderire al Trattato di non proliferazione e di messa al bando degli esperimenti nucleari. Una scelta di pace e di civiltà. La comune adesione ai valori del multilateralismo e la condivisa volontà di operare per rendere più efficaci le organizzazioni in cui si esprimono sono elementi che contribuiscono a consolidare il dialogo tra Astana e Roma".
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(Adnkronos) - Nicole Kidman e Keith Urban si separano dopo 19 anni di matrimonio. L'attrice australiana e il cantante country, cittadino australiano e statunitense, erano legati dal 2006 e hanno due figlie, Sunday Rose Kidman-Urban, 17 anni, e Faith Margaret Kidman-Urban, 14. Le news relative alla separazione rimbalzano sui media americani, con ampio spazio su Tmz o su programmi tv come Good Morning America. Secondo Tmz, le due star vivrebbero separate già da giugno, quando Urban ha lasciato la casa della famiglia a Nashville, in Tennessee. L'attrice australiana avrebbe provato a ricucire il rapporto senza però evitare la rottura definitiva.
Kidman, 58 anni, ha altri 2 figli - Bella e Connor - nati dalla relazione con Tom Cruise. Kidman e Urban si sono conosciuti nel 2005 ad un evento a Los Angeles, come ricostruisce Pepole. A maggio 2006 il fidanzamento ufficiale e un mese dopo è stato celebrato il matrimonio a Sydney, in Australia.
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(Adnkronos) - Terzo appuntamento stasera, martedì 30 settembre, con 'Freeze – Chi sta fermo vince!', il nuovo game show condotto da Nicola Savino e Rocío Muñoz Morales, alle 21.20 su Rai 2. Sono Sergio Friscia, Valeria Graci, Dayane Mello, Ross, Francesco Paolantoni, Gigi, Elisabetta Gregoraci e Enrico Melozzi le otto nuove celebrità chiuse in una stanza che cercheranno di restare immobili qualunque cosa accada.
Quando Nicola Savino annuncerà il momento 'Freeze', i concorrenti – divisi in due squadre – dovranno tentare di rimanere impassibili di fronte alle più svariate provocazioni: niente sorrisi, niente reazioni, nessun movimento. A metterli alla prova, una serie di situazioni e provocazioni pensate per testare il loro sangue freddo. I concorrenti non sapranno mai cosa li aspetta, e dovranno affrontare ogni round con autocontrollo e nervi d’acciaio.
A giudicare la loro imperturbabilità, il 'Grande Freezer', ossia gli 'arbitri' Mara Maionchi, Ubaldo Pantani (con le sue imitazioni) e, in qualità di terza guest star, sarà la volta del telecronista Marco Lollobrigida.
Al termine di ogni manche, gli arbitri assegneranno un punteggio valutando ogni minimo movimento compiuto dai concorrenti. La classifica verrà aggiornata insieme a Rocío Muñoz Morales, ma solo una squadra accederà al round finale che decreterà il vincitore assoluto di Freeze. Nell’ultima sfida, infatti, saranno i concorrenti della squadra in vantaggio a darsi battaglia tra di loro per contendersi la vittoria e il trofeo più 'glaciale' della TV.
Leggi tutto: 'Freeze - Chi sta fermo vince' stasera 30 settembre: ospiti e anticipazioni

(Adnkronos) - Hamas discuterà "in modo approfondito" del piano Trump in 20 punti, "è pronta a chiudere la guerra" a Gaza. Lo ha riferito la tv saudita "Al-Sharq", che cita due fonti palestinesi, secondo cui "la delegazione negoziale di Hamas ha informato i mediatori che il movimento terrà discussioni approfondite sulla proposta di pace del presidente degli Stati Uniti Donald Trump all'interno della propria leadership e con le fazioni palestinesi per studiarla e presentare una risposta che rappresenti tutti i palestinesi". Secondo le fonti, "Hamas è desideroso di fermare la guerra e porre fine alle sofferenze del popolo palestinese”.
Il piano è stato accettato ieri dal premier israeliano Benjamin Netanyahu nel corso della sua visita alla Casa Bianca. "Oggi è un giorno storico per la pace. Questo è un giorno molto importante, potenzialmente uno dei giorni più importanti nella storia della civiltà", ha detto Trump.
Tra i punti cardine del piano, lo stop alla guerra, il rilascio degli ostaggi rapiti in Israele entro 72 ore dall'accordo, amnistia per i membri di Hamas che deporranno le armi e non parteciperanno alla ricostruzione politica e economica. Il futuro di Gaza, "libera dal terrorismo", inizierà con un governo tecnico che sarà supervisionato dal 'Consiglio della pace' guidato dallo stesso Trump.
Leggi tutto: Hamas discuterà piano Trump, media: "Vuole chiudere la guerra"

(Adnkronos) - L'Inter torna in campo in Champions League. Il club nerazzurro sfida oggi, martedì 30 settembre, lo Slavia Praga a San Siro - in diretta tv e streaming - nella seconda giornata della massima competizione europea. La squadra di Chivu è reduce dalla vittoria esterna dell'ultimo turno di Serie A contro il Cagliari, battuto 2-0 grazie ai gol di Lautaro Martinez e Pio Esposito, mentre all'esordio in Champions l'Inter ha superato in trasferta l'Ajax, battuto con lo stesso risultato e la doppietta di Thuram.
La sfida tra Inter e Slavia Praga è in programma oggi, martedì 30 settembre, alle ore 21. Ecco le probabili formazioni:
Inter (3-5-2): Sommer; Akanji, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro Martinez. All. Chivu
Slavia Praga (4-2-3-1): Stanek; Douder, Chaloupek, Zima, Mbodji; Zafeiris, Dorley; Kusej, Sadilek, Provod; Chory. All. Trpisovsky
Inter-Slavia Praga sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match sarà disponibile anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW.
Leggi tutto: Inter-Slavia Praga: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

(Adnkronos) - Il Consiglio comunale di Milano ha approvato nella notte la delibera sulla vendita di San Siro a Milan e Inter. Il via libera è arrivato poco prima delle 4, al termine di una seduta fiume di oltre 11 ore.
I favorevoli - tutti nella maggioranza, incluso il sindaco Beppe Sala - sono stati 24. Venti i contrari: all'opposizione Lega, Fdi, Noi Moderati e l'azzurro Alessandro De Chirico, l'unico a non aver lasciato l'aula di Palazzo Marino. Sette i 'no' arrivati dalla maggioranza: tre da Europa Verde (Tommaso Gorini, Francesca Cucchiara e Carlo Monguzzi), tre dal Pd (Angelo Turco, Rosario Pantaleo e Alessandro Giungi) e da Enrico Fedrighini del gruppo Misto. Il capogruppo della lista Sala, Marco Fumgalli, non ha partecipato al voto, ma "avrei volentieri votato contro e non mi asterrò perché ho una responsabilità nei confronti dei miei colleghi della lista e del sindaco", ha detto nelle intenzioni di voto, annunciando le dimissioni da capogruppo. Come lui non ha partecipato al voto Manfredi Palmeri del centrodestra.
Alla delibera erano stati presentati 239 emendamenti, di cui ne sono stati discussi poco più di una ventina, prima che il centrosinistra presentasse un subemendamento 'tagliola' con cui sono state fatte decadere tutte le altre proposte di modifica, tra le polemiche dei contrari alla delibera e l'annuncio di esposti, per chiarire la legittimità della 'mossa' della maggioranza. "Al termine della discussione voglio solo rivolgere un ringraziamento all'Aula e a tutti gli uffici che hanno lavorato in questi mesi", ha detto in chiusura dei lavori la vicesindaca Anna Scavuzzo.
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(Adnkronos) - Jannik Sinner a caccia della finale a Pechino. Il tennista azzurro sfida oggi, martedì 30 settembre, l'australiano Alex De Minaur - in diretta tv e streaming - nella semifinale dell'Atp 500 cinese. Sinner è reduce dalla vittoria contro Fabian Marozsan nei quarti di finale, battuto in due set 6-1, 7-5, mentre nei turni precedenti ha superato Marin Cilic all'esordio e Terence Atmane negli ottavi. Sinner scende in campo per difendere la finale conquistata lo scorso anno, quando proprio a Pechino fu battuto all'ultimo atto da Carlos Alcaraz.
In caso di vittoria Sinner sfiderà, nell'ultimo atto del torneo, uno tra lo statunitense Learner Tien e il russo Daniil Medvedev.
Leggi tutto: Sinner-De Minaur, oggi l'azzurro in semifinale a Pechino - Diretta

(Adnkronos) - L'Atalanta in campo in Champions League. Oggi, martedì 30 settembre, la Dea ospita i belgi del Bruges al Gewiss Stadium di Bergamo, nella seconda giornata della massima competizione europea. La squadra di Juric è reduce in Serie A dal pareggio di Torino contro la Juventus, fermata sull'1-1 con le reti di Sulemana e Cabal, mentre nel primo turno di Champions ha perso nettamente con il Paris Saint-Germain 4-0.
La sfida tra Atalanta e Bruges è in programma oggi, martedì 30 settembre, alle ore 18.45. Ecco le probabili formazioni:
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossounou, Djimsiti, Ahanor; Bellanova, de Roon, Pasalic, Zappacosta; Samardzic, Sulemana; Krstovic. All. Juric
Bruges (4-2-1-3): Mignolet; Meijer, Mechele, Ordonez, Sabbe; Stankovic, Onyedika; Vanaken; Tzolis, Forbs, Tresoldi. All. Hayen
Atalanta-Bruges sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match sarà disponibile anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW.
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(Adnkronos) - Una famiglia di quattro persone, madre, padre e i loro due bambini, è rimasta uccisa in un raid di un drone russo nella regione di Sumy, nel nordest dell'Ucraina. Lo ha reso noto il responsabile dell'amministrazione militare regionale, Oleg Grygorov, secondo cui i russi hanno colpito un edificio residenziale nel villaggio di Chernechchyna. "I soccorritori hanno trovato sotto le macerie i corpi delle quattro vittime, i genitori e i loro bambini di 4 e 6 anni", ha scritto Grygorov su Telegram, parlando di "una terribile e irreparabile perdita per l'intera comunità".
Leggi tutto: Ucraina, raid russo su Sumy: uccisa famiglia di 4 persone, 2 erano bambini

(Adnkronos) - Il centrodestra vince nelle Marche. Con oltre il 51% il governatore uscente Francesco Acquaroli, fedelissimo di Giorgia Meloni, si conferma alla guida della Regione, battendo lo sfidante, l'ex sindaco di Pesaro ed eurodeputato dem, Matteo Ricci, sostenuto dal centrosinistra insieme a M5S, che invece si ferma a quota 45%. La maggioranza sgombra le nubi della vigilia e la premier twitta la sua gioia: ''Francesco vince le elezioni, gli faccio i complimenti, gli elettori hanno premiato una persona che in questi anni ha lavorato senza sosta per la sua Regione e i suoi cittadini. Sono certa che continuerà nel suo impegno con la stessa passione e determinazione", esulta per il bis la presidente del Consiglio, che vede rafforzarsi la sua leadership nella coalizione e nel suo partito (Fratelli d'Italia si consolida prima forza politica con circa il 28,3% seguita da Fi all'8,08% e Lega al 7,14%).
Il voto, raccontano fonti della maggioranza, conferma il ''fallimento del campo largo'' e "rafforza anche il governo'' che ora mette nel mirino la Calabria: oggi, infatti, i leader saranno a Lamezia Terme per tirare la volata finale a un altro uscente, l'azzurro Roberto Occhiuto. E non è escluso che a margine del comizio unitario si vedano per definire la griglia dei nomi in Campania Puglia e Veneto (la location sarebbe l'hotel T.) Antonio Tajani, che incontra i giornalisti fuori da palazzo Chigi, non ha dubbi: ''Ormai il centrosinistra non esiste più, c'è solo la sinistra... gli elettori marchigiani hanno premiato il buon governo del centrodestra e sono stati smentiti tutti i profeti di sciagura...''.
Il segretario nazionale azzurro ne approfitta per dedicare la vittoria a Silvio Berlusconi (che proprio ieri avrebbe compiuto 89 anni) e rivendicare il 'secondo posto' nell'alleanza: "Dedichiamo al Cavaliere il nostro ottimo risultato nelle Marche e lo straordinario risultato raggiunto anche in Valle D'Aosta. Siamo stati protagonisti della vittoria di Acquaroli. Fi sta crescendo in tutta Italia, gode di buona salute, siamo la seconda forza del centrodestra, vogliamo ringraziare tutti i nostri dirigenti''.Esulta pure Matteo Salvini su 'X': ''Agli insulti e alle polemiche della sinistra, i marchigiani hanno dato una risposta chiara: grazie''.
Il centrodestra, dunque, si ricompatta sul bis di Acquaroli e guarda con maggior serenità ai prossimi testi elettorali, a cominciare dal voto in Calabria dei primi di ottobre. La vittoria nelle Marche dovrebbe sbloccare lo stallo nella maggioranza, ancora alle prese con i nodi delle candidature in Puglia Campania e Veneto. Ancora non è stato fissato un vertice tra i leader ma si rincorrono le voci per un summit oggi in Calabria. ''Volete sapere se in settimana si chiude? Vediamo, non lo so, ma state tranquilli che prenderemo una decisione'', sorride sornione Tajani, che ne approfitta per mandare un messaggio preciso agli alleati, ribadendo l'opportunità di ''candidati civici in Campania e Puglia'' e rivendicando un nome azzurro come sindaco di Verona.
"Non abbiamo nessuna preclusione" per un eventuale candidato della Lega in Veneto, ''ci riuniremo presto e vedremo insieme'', assicura il ministro degli Esteri che però avverte: ''Per Fi è fondamentale avere un candidato a Verona, perchè abbiamo una rappresentatività elettorale molto forte nella città''.
Centrodestra in crescita in Valle d’Aosta dove però non sfonda: qui le elezioni consolidano l'Union Valdôtaine primo partito (supera il 30%). Tajani ci tiene a sottolineare la performance di Fi al 10, 1% che considera storica: ''In Valle D'Aosta abbiamo ottenuto il miglior risultato della nostra storia. Siamo pronti a dare il nostro contributo per il governo della Valle D'Aosta. Orgogliosi di questo straordinario risultato!".
Leggi tutto: Marche, Meloni 'incassa' Acquaroli bis: centrodestra esulta. Ora Calabria nel mirino

(Adnkronos) - Il Pentagono ha lanciato un piano urgente per raddoppiare - e in alcuni casi quadruplicare - la produzione di 12 tipi di armi strategiche, preoccupato per il livello basso delle scorte disponibili in caso di un futuro conflitto con la Cina. Lo rende noto il Wall Street Journal spiegando che l'iniziativa, guidata dal Munitions Acceleration Council e supervisionata personalmente dal vicesegretario alla Difesa Steve Feinberg, prevede incontri settimanali con i principali produttori statunitensi di missili e punta ad aumentare la capacità industriale in tempi record.
"Il presidente Trump e il segretario Hegseth stanno esplorando vie straordinarie per espandere la nostra potenza militare e accelerare la produzione di munizioni", ha dichiarato il portavoce del Pentagono Sean Parnell, sottolineando la collaborazione tra vertici militari e industria bellica.
Il piano mira a rafforzare la disponibilità di sistemi chiavi come i missili Patriot, gli Standard Missile-6 e i Long Range Anti-Ship Missiles, considerati cruciali per la difesa delle basi e degli alleati nel Pacifico. L'elenco include anche gli intercettori Thaad, i missili Precision Strike e i missili Joint Air-Surface Standoff. Il Patriot è una priorità perché Lockheed ha faticato a tenere il passo con la crescente domanda globale.
Non mancano tuttavia ostacoli significativi: i tempi di assemblaggio di singoli missili possono superare i due anni, e i costi stimati per raggiungere gli obiettivi supererebbero di gran lunga i 25 miliardi di dollari già stanziati dalla Casa Bianca.
Durante i primi incontri di giugno, è stato chiesto ai produttori di armi di spiegare in dettaglio come avrebbero potuto aumentare la produzione a 2,5 volte i volumi attuali attraverso misure adottate nei successivi sei-24 mesi, secondo i documenti esaminati dal Wsj. A settembre, è stata assegnata a Lockheed una commessa da quasi 10 miliardi di dollari per la produzione di circa 2mila missili Pac-3 fino al 2026. Secondo alcune fonti a conoscenza della questione, il Pentagono vuole che si produca lo stesso numero di Patriot ogni anno, quasi quattro volte i livelli attuali.
A incidere negativamente sulle scorte di missili degli Stati Uniti è stata la guerra in Ucraina. Dal 2023 i nuovi ordini non sono riusciti a tenere il passo delle forniture dei costosi intercettori per difendere il Paese dai sempre più intensi bombardamenti russi. L'Amministrazione, osserva il Wsj, vuole avere a disposizione un numero maggiore di intercettori per proteggere le proprie basi e gli alleati nel Pacifico. La cosiddetta guerra dei 12 giorni tra Israele e Iran, ha visto gli Stati Uniti lanciare centinaia di missili di ultima generazione, esaurendo ulteriormente il proprio arsenale.
Per il Pentagono, il rafforzamento della capacità produttiva è ormai una priorità strategica: l’obiettivo è arrivare a sfornare quasi 2.000 missili Patriot all’anno, quasi quattro volte la produzione attuale.
Appaltatori come Lockheed Martin e Raytheon hanno annunciato di aver assunto personale, ampliato gli stabilimenti e incrementato le scorte di pezzi di ricambio per prepararsi a un potenziale aumento della domanda. Tuttavia, alcuni fornitori restano cauti nell'affrontare giganteschi investimenti per ordini che il governo non ha ancora finanziato.
Il quotidiano di economia e finanzia ha evidenziato dubbi sull'effettiva realizzazione del programma del governo. L'assemblaggio completo di un missile può richiedere fino a due anni e possono essere necessari diversi mesi per testare le armi dei nuovi fornitori e ritenerle affidabili al punto da darle in dotazione all'esercito.
Ci sono dubbi anche sui fondi necessari per accelerare la produzione. Il Big, Beautiful Bill dell'Amministrazione Trump, firmato a luglio, ha stanziato altri 25 miliardi di dollari in finanziamenti quinquennali per le munizioni, ma gli analisti affermano che raggiungere gli obiettivi ambiziosi del Pentagono costerebbe qualche decina di miliardi in più. Tom Karako, esperto di munizioni presso il Center for Strategic and International Studies, ha spiegato che per convincere le aziende a iniziare queste costose produzioni "bisogna aspettare che il governo le metta sotto contratto. È necessario esprimere il proprio sostegno con denaro. Non possono essere solo parole".
Leggi tutto: Usa, timori per guerra con la Cina: Pentagono lancia 'corsa' ai missili

(Adnkronos) - L'Arena di Verona celebra Luciano Pavarotti con un concerto-evento che promette scintille per festeggiare i novant'anni dalla nascita (12 ottobre 1935). Un suo onore un cast stellare che unisce leggende della lirica e icone pop, un mix di voci e generi capace di far vibrare ogni angolo di questo anfiteatro magico. Perché Pavarotti non è stato solo il 'Re delle Note', ma l'artista che ha rotto gli schemi, abbattuto barriere e trasformato l'Opera in un fenomeno pop mondiale. E questa sera, martedì 30 settembre, il grande tenore modenese tornerà a regalare emozioni grazie ad amici e colleghi.
Sul palcoscenico areniano di 'Pavarotti 90 - L'uomo che emozionò il mondo' saliranno i Tre Tenori, o meglio, due su tre, José Carreras e Plácido Domingo, per un omaggio a quel sodalizio artistico che fece sognare mezzo mondo negli anni '90. Con loro, Andrea Bocelli, Laura Pausini, Ligabue, Biagio Antonacci, Il Volo, Mahmood, Giuliano Sangiorgi, Umberto Tozzi. E ancora: Vittorio Grigolo, Marcelo Álvarez, Yusif Eyvazov, Angela Gheorghiu, Fabio Sartori, Francesco Meli, Carmen Giannattasio e tanti altri giganti della lirica.
"Sono felice di poter ricordare Luciano circondata da tanti amici", ha dichiarato Nicoletta Mantovani, moglie del Maestro e anima della Fondazione Pavarotti. "Celebrarlo oggi significa non guardare al passato, ma al futuro che ha contribuito a costruire". Ed è proprio questa la chiave dell'evento: un concerto che non è solo amarcord, ma slancio verso il domani. Con giovani voci liriche sostenute dalla Fondazione e l'orchestra composta da musicisti emergenti, guidata dall'energia della passione e della memoria. Il messaggio è chiaro: il sogno di Pavarotti non si è interrotto nel 2007. Anzi, continua a risuonare.
Uno dei tratti più rivoluzionari del Maestro fu proprio il suo amore per la contaminazione. "Pavarotti & Friends" non era solo un concerto, era un manifesto: la musica non ha barriere. E così, Celine Dion duettava con un tenore, Zucchero scriveva per lui, Lucio Dalla lo accompagnava sul palco, e Michael Jackson si faceva immortalare al suo fianco. Domani sera, lo spirito di quella visione rivivrà in un mash-up sonoro che vedrà popstar e soprani alternarsi sotto il cielo veronese, in un'arena che è diventata tempio e cassa armonica della memoria collettiva.
Laura Pausini, che con lui condivise emozioni indimenticabili in Guatemala e a Petra, sarà una delle protagoniste assolute. Così come Andrea Bocelli, con cui Big Luciano aveva instaurato un rapporto speciale, fatto di musica e reciproca ammirazione. Video inediti, testimonianze toccanti, immagini d'archivio: il pubblico non assisterà solo a un concerto, ma a un vero e proprio memorial show. Si canterà, sì, ma si racconterà anche. Pavarotti verrà celebrato come artista, ma soprattutto come uomo, padre, amico, sognatore.
E come sempre, non mancherà il cuore. Parte dei proventi sarà devoluta all'Antoniano di Bologna per l'Operazione Pane e alla Fondazione Luciano Pavarotti, per sostenere giovani cantanti lirici e mantenere viva la Casa Museo di Modena, che ogni anno accoglie migliaia di visitatori da tutto il mondo. "Penso che una vita per la musica sia una vita spesa bene, ed è a questo che mi sono dedicato"ìì", diceva Luciano Pavarotti. Ed è proprio questo che domani sera verrà raccontato: una vita spesa bene, per la musica, per le emozioni, per le persone. Alle 20.30 le luci dell’Arena si accenderanno. Le voci si leveranno. Il pubblico - atteso da ogni parte del mondo - si lascerà trasportare in un viaggio tra ricordi e nuove emozioni. (di Paolo Martini)
Leggi tutto: Pavarotti, oggi il grande tributo all'Arena di Verona: tutti gli ospiti

(Adnkronos) - Un semplice test basato su 5 fattori - età, sesso e 3 esami del sangue di routine - potrebbe predire il rischio di gravi malattie del fegato. Si chiama 'Core' ed è stato sviluppato e testato da un team di ricercatori svedesi del Karolinska Institutet. In uno studio pubblicato sulla rivista 'Bmj' gli autori hanno dimostrato l'affidabilità del sistema che - spiegano - potrebbe già iniziare ad essere applicato nelle cure primarie per consentire la diagnosi precoce di cirrosi e cancro al fegato. "Si tratta di malattie sempre più diffuse e con una prognosi sfavorevole se diagnosticate tardivamente - sottolinea Rickard Strandberg, ricercatore affiliato al Dipartimento di Medicina del Karolinska Institutet di Huddinge, che ha sviluppato il test con il collega Hannes Hagström - Il nostro metodo può prevedere il rischio di grave malattia epatica entro 10 anni".
Il modello è stato prodotto con metodi statistici avanzati e, oltre a età e sesso, si basa sui livelli di 3 comuni enzimi epatici (Ast, Alt e Ggt) misurati durante controlli sanitari regolari.
Nello studio, i ricercatori dell'istituto svedese e colleghi in Finlandia hanno valutato l'efficacia nel calcolare il rischio di gravi malattie epatiche. Obiettivo degli autori: produrre uno strumento facile da usare nell'assistenza primaria, primo riferimento a cui la maggior parte dei pazienti si rivolge. Un calcolatore online è già disponibile per medici e infermieri.
"Si tratta di un passo importante verso la possibilità di offrire uno screening precoce per le malattie epatiche nelle cure primarie", ribadisce Hagström, ricercatore principale dello studio, professore associato nel Dipartimento di Medicina del Karolinska Institutet di Huddinge e senior consultant all'ospedale universitario Karolinska. Un passo importante, se si pensa che "un trattamento farmacologico è ora disponibile, si spera presto anche in Svezia, per persone ad alto rischio di sviluppare malattie epatiche come cirrosi o cancro al fegato".
Lo studio si basa sui dati di oltre 480mila persone di Stoccolma sottoposte a controlli sanitari tra il 1985 e il 1996. Seguendo i partecipanti per un periodo fino a 30 anni, i ricercatori hanno potuto osservare che circa l'1,5% ha sviluppato gravi malattie del fegato, come cirrosi epatica e cancro, oppure ha avuto bisogno di un trapianto d'organo. Il modello Core si è dimostrato estremamente accurato ed è stato in grado di distinguere tra persone che avevano sviluppato la malattia e persone che non l'avevano sviluppata nell'88% dei casi.
Questi risultati, fanno notare gli autori, rappresentano un miglioramento rispetto al metodo Fib-4 attualmente raccomandato. "L'assistenza primaria non ha ancora gli strumenti per rilevare tempestivamente il rischio di gravi malattie epatiche - ragiona Hagström - Il test Fib-4 non è adatto alla popolazione generale ed è meno efficace nel prevedere" questo rischio.
Il modello è stato testato anche su altri 2 gruppi di popolazione, in Finlandia e nel Regno Unito, dove ha nuovamente dimostrato un'elevata accuratezza previsionale. I ricercatori sottolineano però che è necessario testarlo ancora su gruppi a rischio particolarmente elevato, come le persone con diabete di tipo 2 o obesità. E riconoscono inoltre la necessità di integrare il modello nei sistemi di cartelle cliniche per facilitarne l'uso nella pratica.
Lo studio è frutto di una collaborazione tra il Karolinska Institutet, l'ospedale universitario di Helsinki, l'università di Helsinki e l'Istituto finlandese per la salute e il welfare. È stato finanziato dal Consiglio svedese per la ricerca, dalla Regione di Stoccolma (Cimed) e dalla Società svedese per la lotta al cancro. Hagström è impegnato in diverse collaborazioni con l'industria farmaceutica in materia di prognosi delle malattie epatiche, ma nessuna di queste è rilevante per lo studio attuale.
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(Adnkronos) - È morto a Cosenza, all'età di 80 anni, Santi Trimboli, ex giornalista della Rai Tgr Calabria. Era malato da tempo. Trimboli, in pensione con la qualifica di vicecaporedattore, è stato volto noto del tg e del programma '90esimo minuto'. Giornalista professionista dal 1973 ed esperto di sport, nel corso della sua carriera collaborò con prestigiose testate tra cui il 'Corriere dello Sport' e con le trasmissioni 'Tutto il calcio minuto per minuto', 'Stadio Sprint' e 'La Domenica Sportiva'.
Leggi tutto: Morto Santi Trimboli, volto noto Tgr Calabria e '90esimo minuto': aveva 80anni

(Adnkronos) - "Arrivate fino alle acque territoriali, poi fermatevi. Non si deve avere altro sangue". E' il messaggio che Romano Prodi invia alla Flotilla, il gruppo di barche che naviga verso Gaza con l'obiettivo dichiarato di porre fine all'''assedio'' di Israele. Le barche dovrebbero arrivare entro 24-48 ore nella zona a rischio e, in teoria, nel giro di 3-4 giorni a Gaza.
"L'iniziativa era buona, ha animato l'opinione pubblica come le manifestazioni. L'ho vista con favore, ma a questo punto non mettiamo altro sangue. Netanyahu non perdona, Netanyahu spara. Quando uno rade al suolo una città e fa 65mila morti, non si interessa alla Flotilla. A lui interessa solo l'appoggio americano, il resto non conta nulla", dice Prodi a La torre di Babele su La7. "Sugli aiuti c'è questa piccola scappatoia, di farli portare dal Patriarcato di Gerusalemme che ha una storia aperta. Anche il piccolo obiettivo viene raggiunto", aggiunge l'ex premier conversando con Corrado Augias.
"Io credo che il gesto iniziale sia nobile, credo che barche a vela possano portare aiuti irrisori. Lì servono decine di tir al giorno, una barca a vela può portare qualche cassa. C'è un intento politico alla fine dell'impresa che va valutato, aprire un corridoio umanitario permanente", dice il giornalista.
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(Adnkronos) - Acceso botta e risposta tra il senatore M5s Roberto Scarpinato, membro della Commissione parlamentare Antimafia, e il giornalista Massimo Giletti durante 'Lo Stato delle cose', la trasmissione dove l'ex magistrato è stato ospite dopo le polemiche per le intercettazioni con l'ex magistrato Gioacchino Natoli, diffuse nei giorni scorsi dallo stesso programma di Rai3.
A Giletti che contestava la telefonata con Natoli in vista dell'audizione, Scarpinato ha premesso: "Sono venuto qui per la seconda volta perché non ho nulla da nascondere" e "da due anni e mezzo - ha continuato - la maggioranza governativa, che controlla la Commissione Antimafia, impedisce in tutti modi e con tutti i mezzi di fare indagini conoscitive sui mandanti esterni e sui complici esterni delle stragi del '92 e sui depistaggi perché deve passare in tutti i modi la tesi che le stragi le hanno fatte solo i mafiosi per gli appalti". Quando poi Giletti lo ha sollecitato rispetto all'opportunità della telefonata con Natoli, il senatore ha replicato: "A novembre è stato sentito dalla Commissione Antimafia il magistrato Patronaggio e Colosimo gli ha fatto una domanda su una riunione che si era svolta il 14 luglio 1992. Rispondendo, Patronaggio ha detto: 'Io ero presente, si è parlato di mafia e appalti e di una richiesta di archiviazione per alcuni indagati'. Mi chiamò Natoli che aveva sentito via web quella audizione e mi disse: 'Anche io ero presente a quella riunione e Patronaggio si ricorda bene'. Io gli ho detto che questa cosa doveva dirla alla Commissione Antimafia perché è importante".
"Ma lei mi aveva detto che non vi eravate neanche sentiti su questi punti", ha controbattuto il giornalista aggiungendo: "Non facciamo passare che Borsellino sapeva che sarebbe stata archiviata mafia-appalti, non è accettabile", ha sottolineato Giletti citando poi dei documenti. "Lei non conosce gli atti" e "non si legge le carte", ha ribattuto Scarpinato aggiungendo in seguito: "Non può fare servizio pubblico". "Io non posso fare servizio pubblico? - ha risposto Giletti - Lei mi sta dicendo che Borsellino era d'accordo per archiviare? Io sto dicendo che non risulta in nessuna sede ufficiale questa cosa". Scarpinato ha sottolineato: "Il punto è che vogliono far credere che a Borsellino fu nascosto in quella riunione che c'era l'archiviazione" di mafia-appalti sostenendo che "non fu archiviata tanto che abbiamo continuato a fare indagine". In chiusura Giletti ha affermato: "Rimaniamo di idee diverse". E Scarpinato ha concluso: "Non sono idee, questi sono documenti, glieli lascio e se li guardi".
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(Adnkronos) - Dopo due sconfitte senza segnare, la Lazio ritrova il gol e i tre punti al 'Ferraris' dove batte 3-0 il Genoa nel 'monday night' della quinta giornata di Serie A. A decidere il match le reti nel primo tempo al 4' di Cancellieri su assist di Castellanos e dello stesso attaccante argentino su assist di Marusic al 30'. Al 18' della ripresa Zaccagni cala il tris. Una vittoria che permette ai biancocelesti di agganciare il Sassuolo al 12° posto in classifica con 6 punti, mentre i rossoblù restano fermi a quota 2, in 18/a posizione insieme a Pisa e Lecce.
Dopo nemmeno 30" dall'inizio della partita l'arbitro estrae il cartellino giallo per punire lì'intervento di Vasquez su Dia. Al 4' gli ospiti sbloccano il match. Bel duetto tra Castellanos e Cancellieri, quest'ultimo controlla in area e batte Leali con un tiro a giro sul secondo palo. Al quarto d'ora ancora Lazio pericolosa dopo un'uscita avventata di Leali, ci provano Castellanos e Cancellieri ma il Genoa si salva. Due minuti dopo ammonizione per Norton-Cuffy per un duro intervento su Basic. Al 20' si fa vedere per la prima volta la squadra di casa con una conclusione a giro di Vitinha, palla di poco oltre la traversa. Al 23' dagli sviluppi di un calcio di punizione laterale, palla sul secondo palo, ancora Vitinha ci prova al volo ma colpisce le gambe di Ellertsson.
La squadra di casa cresce e al 25' è di nuovo in attacco, chance anche per Colombo, conclusione dall'interno dell'area e palla oltre la traversa. Nel momento migliore dei rossoblù, i capitolini colpiscono di nuovo, questa volta con Castellanos al 30'. Cross da destra di Marusic, irrompe l'attaccante argentino e mette alle spalle di Leali. Nell'azione Marusic si fa male ed è costretto ad uscire, al suo posto Hysaj. Al 37' ci prova Malinovskyi direttamente da calcio di punizione, conclusione troppo schiacciata che termina sul fondo. Al 42' palla in verticale per Ellertsson che si presenta a tu per tu con Provedel bravissimo a chiudere lo specchio e a salvare la sua porta. Al 44' gran palla di Martin per Colombo che con un tocco morbido indirizza nell'angolino e Provedel in tuffo con una gran parata devia in angolo.
(segue)
Al 12' della ripresa Ayroldi prima assegna un rigore al Genoa per un presunto fallo di mano di Romagnoli in area, poi richiamato dal Var lo revoca perché in realtà non c'è il tocco con la mano del difensore biancoceleste. Al 18' la Lazio cala il tris e chiude la partita. Cancellieri svetta di testa sul secondo palo, il pallone colpisce il palo, poi c'è un pasticcio della difesa genoana, la palla arriva a Zaccagni che la mette dentro. Al 23' quadruplo cambio per Vieira. Entrano Carboni, Ekhator, Ekuban e Stanciu, escono Masini, Malinovskyi, Vitinha e Colombo. Per Sarri entra Tavares al posto di Pellegrini.
Al 27' Cancellieri si divora il quarto gol dopo una gran palla di Castellanos mandando alto solo davanti a Leali. Al 38' i due tecnici esauriscono i cambi: tra gli ospiti entrano Pedro, Patric e Provstgaard ed escono Castellanos, Basic e Gila. Nei padroni di casa dentro Venturino e fuori Martin. Nei minuti finali è il Genoa ad attaccare con generosità per provare a rendere il passivo meno pesante. Al 46' scambio tra Stanciu e Carboni ma la conclusione di quest'ultimo è decisamente altra sopra la traversa. Prima del triplice fischio finale c'è il tempo per un altro cartellino giallo estratto da Ayroldi nei confronti di Ostigard per un fallo su Zaccagni.
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(Adnkronos) - Travolto e ucciso da un’auto pirata mentre portava a spasso il cane: è morto così, nella serata di oggi, un uomo di 60 anni nei pressi dell’incrocio tra la Strada Regionale 71 e via Fosse Ardeatine a Terontola, frazione del comune di Cortona (Arezzo). Deceduto anche l'animale. L'auto coinvolta si è data alla fuga e sono in corso serrate ricerche da parte dei carabinieri.
La tragedia si è consumata poco prima delle 20. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'uomo stava camminando insieme al suo cane lungo la Sr71 quando è stato improvvisamente investito da un veicolo in transito. L’impatto è stato violentissimo e per entrambi non c’è stato nulla da fare.
Subito è scattato l’allarme: la centrale operativa del 118 ha inviato sul posto un’automedica e un’ambulanza della Misericordia di Cortona, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato vano. All’arrivo dei soccorsi, l’uomo era già privo di vita. Anche il cane è morto sul colpo. Sul luogo dell’incidente sono intervenute le pattuglie dei carabinieri che hanno avviato immediatamente le indagini per risalire all’identità del conducente dell’auto pirata, che dopo l’impatto ha proseguito la marcia senza prestare soccorso. Le forze dell’ordine stanno acquisendo immagini dalle telecamere di videosorveglianza della zona e raccogliendo testimonianze utili.
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