
(Adnkronos) - Il pilota Paolo Conte ha subito un grave incidente in pista al Mugello durante gara-1 della categoria sport bike, valida per il campionato italiano velocità di motociclismo (Civ). Il ventenne casertano del team Chiodo Moto racing si è scontrato con un altro pilota all'uscita della curva Bucine, l'ultima prima del traguardo. Conte è caduto andando a finire nella ghiaia. La corsa è stata immediatamente interrotta con la bandiera rossa e i sanitari hanno soccorso il ragazzo, che è stato stabilizzato, intubato e successivamente trasportato in eliambulanza all'ospedale di Careggi a Firenze.

(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso di oggi del Superenalotto. Centrato un '5' che vince 127.893,93 euro. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 60.100.000 euro.
Con quali punteggi si vince?
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Quanto costa una schedina?
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro.
L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Come so se ho vinto?
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente di oggi
Estratta la combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 2, 4, 69, 75, 79, 88. Numero Jolly: 12. Numero SuperStar: 7.
Leggi tutto: SuperEnalotto, numeri combinazione vincente oggi 3 ottobre

(Adnkronos) -
“Siamo pronti a partecipare attivamente alla fase della ricostruzione dello Stato palestinese, ma anche della ricostruzione delle parti distrutte durante questa guerra: dovrebbe esserci presto in Egitto una conferenza che si occupa proprio di questo e noi porteremo il nostro contributo”.
Così il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani ha risposto – durante la sua partecipazione alla sessione pomeridiana del settimo Festival dell’economia civile a Firenze – alla richiesta avanzata ieri dal Patriarca latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa che nella giornata di venerdi era stato ospite, in video collegamento, con il FNEC. Pizzaballa aveva evidenziato la necessità di costruire delle reti di economia civile per poter portare pace e sviluppo in Palestina una volta finita la guerra.
“La chiesa è presente in tutta quell'area, c'è una comunità cristiana che è stata attaccata e noi abbiamo sempre condannato gli attacchi sia ai cristiani che sono a Gaza, sia ai cristiani che sono in Cisgiordania, non perché la vita del palestinese cristiano valga più della vita del palestinese di un'altra regione, ma perché i palestinesi cristiani sono come tutti i cristiani in Medioriente un elemento di pace e di stabilità – ha aggiunto Tajani -. Ecco, li potremmo coinvolgere proprio per cominciare a costruire reti di economia sociale una volta finita la guerra”.
Il Festival Nazionale dell’Economia Civile ha proposto delle iniziative legate al tema della pace, che si basano su un processo dal basso capace di costruire reti, sociali ed economiche che possono supportare le persone, le organizzazioni, le istituzioni in un confronto collaborativo e non prevaricatore. (https://festivalnazionaleconomiacivile.it/piano-per-la-pace/)
Il modello dell’economia civile è stato indicato come virtuoso dal titolare degli Esteri durante il suo intervento nel Salone dei Cinquecento perché capace di garantire “una crescita non per pochi privilegiati, ma una crescita che costruisce benessere per tutti. E le cooperative svolgono in modo particolare questo ruolo”. Tajani ha sottolineato in particolare il ruolo delle imprese cooperative che oltre a rappresentare una parte significativa del nostro agroalimentare “operano anche nelle aree interne del nostro paese e riescono a creare benessere anche laddove normalmente è più difficile crearlo”.
Rivolgendosi poi a quella parte dell’imprenditoria cooperativa che opera nel segmento bancario, rappresentata dalle BCC e dalle popolari, Tajani è intervenuto sul tema – “caldo” in fase di redazione della manovra di bilancio – dell’ipotesi di tassazione dei cosiddetti “extraprofitti”: dopo aver premesso che “non esiste base giuridica per l'extraprofitto e quindi non si capisce che cosa significa 'tassiamo gli extraprofitti'”.
Tajani ha invitato a fare le opportune distinzioni: “Quando si parla di banche, bisogna anche dividere le banche- ha detto - Ci sono le grandi banche che servono a accompagnare le nostre imprese nel mondo e fare grandi operazioni, poi ci sono le banche di credito cooperativo e le banche popolari. A che cosa servono queste banche? Servono soprattutto a raccogliere il risparmio e erogare prestiti alle piccole e medie imprese, in modo che queste possano lavorare, accedere al credito, pianificare e investire guardando al futuro. Quindi bisogna stare molto attenti quando si parla di tassazione delle banche. Abbiamo sventato due anni fa l'extraprofitto perché poi si finiva per colpire le Bcc e le banche popolari. Noi dobbiamo sostenere ancora di più il mondo delle banche di prossimità”.
Leggi tutto: Tajani: "Siamo pronti a partecipare alla ricostruzione della Palestina"

(Adnkronos) - Una cronista dell'agenzia AdnKronos accerchiata e minacciata da persone incappucciate a Roma, oggi 4 ottobre, nella giornata caratterizzata dalla manifestazione per Gaza. Gli incappucciati hanno fatto l'ingresso sulla scena e sono arrivati su piazza San Giovanni. Si sono radunati a terra e, con la copertura di alcuni ombrelli, si sono spogliati dei vestiti neri e dei cappucci. Una cronista dell'Adnkronos che stava scattando delle foto è stata minacciata e costretta a cancellare le immagini.
Nel corso del pomeriggio, è stata danneggiata a Roma una vetrina del supermercato Carrefour in via Labicana. Secondo alcuni testimoni, gli autori del gesto sono "persone vestite di nero con il volto coperto". Sulla vetrina il simbolo degli anarchici con la vernice nera e le scritte 'Boicotta' e 'Free Gaza'. In precedenza alcuni manifestanti avevano gettato un fumogeno accesso in direzione di una camionetta della Guardia di Finanza.
Leggi tutto: Manifestazione pro Pal a Roma, accerchiata e minacciata cronista Adnkronos

(Adnkronos) - Gli incappucciati arrivati su piazza San Giovanni si sono radunati a terra e, con la copertura di alcuni ombrelli, si sono spogliati dei vestiti neri e dei cappucci. Una cronista dell'Adnkronos che stava scattando delle foto è stata minacciata e costretta a cancellare le immagini.
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(Adnkronos) - Adesivi a sfondo rosso con scritti nomi di vittime a Gaza, con tanto di età, sono apparsi a Roma accanto ad alcune delle pietre d'inciampo che ricordano gli ebrei morti nei campi di concentramento. In particolare, gli adesivi sono comparsi a Trastevere, in via Natale del Grande e a piazza san Cosimato - dove già sono stati rimossi -, oltre che a piazza Bologna. A rivendicare l'azione, con una nota inviata all'Adnkronos, il collettivo 'Frà Tau', che, come spiega, porta nel nome "il segno francescano del Tau".
L'azione del collettivo, intrapresa proprio nel giorno in cui si festeggia San Francesco "nasce da un’urgenza - chiarisce la nota - Un’urgenza artistica, politica e culturale che prende forma in un nuovo movimento capace di denunciare senza gridare, di scuotere senza ferire, di farsi vedere e ascoltare senza arrecare danno alla comunità civile. È una scelta etica e poetica allo stesso tempo: usare l’arte come strumento di guerriglia simbolica, come gesto radicale ma sostenibile, come linguaggio capace di generare consapevolezza. Con 'Caduta della Memoria', il nostro collettivo porta l’azione nello spazio urbano di Roma, città che ospita circa 400 Stolpersteine, gli inciampi della memoria: piccole pietre d’ottone incastonate nell’asfalto, che ricordano le vite spezzate dalla violenza dei regimi totalitari".
"Abbiamo scelto di uscire pubblicamente il 4 ottobre, giorno di San Francesco. - spiega ancora il collettivo - Una data che per noi porta un doppio significato: memoria di un uomo che seppe attraversare i confini, incontrare il diverso, cercare dialogo anche con chi era considerato nemico. Francesco e il Sultano: un incontro impossibile che diventa simbolo di coraggio e di apertura. Oggi, in un tempo in cui ancora barche attraversano il Mediterraneo, in cui carovane e flottiglie sfidano i muri e i confini per portare giustizia e libertà, quell’immagine diventa eco e specchio. Con questa azione vogliamo lanciare un appello: che la memoria non si riduca a rituale sterile. Ogni vita è degna di memoria, e ogni memoria ci restituisce la dignità di una vita. Senza questa consapevolezza, - conclude il collettivo - la storia cade. E con essa, cade anche la nostra umanità".
Leggi tutto: Roma, adesivi rossi con i nomi dei morti di Gaza accanto alle pietre d'inciampo


(Adnkronos) - "Ci hanno trattato come animali". Paolo Romano, consigliere regionale lombardo del Pd - tra i 26 italiani espulsi oggi da Israele - si sfoga all'aeroporto di Istanbul, dove è arrivato da Tel Aviv prima di ripartire per l'Italia. "Siamo stati intercettati da un gran numero di navi militari - ha raccontato all'Afp, parlando dell'abbordaggio della Flotilla mercoledì sera da parte della Marina israeliana - Alcune imbarcazioni sono state anche colpite da idranti. Tutte sono state prese da persone pesantemente armate e portate verso la costa".
Gli israeliani, ha denunciato ancora, "ci hanno fatto inginocchiare a faccia in giù. E se ci muovevamo, ci picchiavano. Ridevano di noi, ci insultavano e ci picchiavano. Usavano violenza sia psicologica che fisica". Secondo Romano, avrebbero cercato di costringerli ad ammettere di essere entrati illegalmente in Israele. "Ma non siamo mai entrati illegalmente in Israele - ha scandito - Eravamo in acque internazionali ed era nostro diritto essere lì”.
Una volta sbarcati al porto di Ashdod, sono stati portati in una prigione e tenuti lì senza poter uscire e senza ricevere acqua in bottiglia. "Durante la notte aprivano la porta e ci urlavano contro con le armi per spaventarci. Ci hanno trattato come animali", l'accusa finale.
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(Adnkronos) - "Ottobre per i bimbi è il mese della tosse. Perché è il mese in cui si ha una maggiore circolazione di virus parainfluenzali - in questo periodo rappresentano circa il 28% dei casi di infezioni respiratorie - virus che spessissimo hanno questo come sintomo caratteristico, insieme a raffreddore, raucedine e congiuntivite. Per fare un paragone, a novembre la quota di virus parainfluenzali scenderà a circa il 15% dei casi e a dicembre si attesterà più o meno intorno al 18% per poi scendere nella restante parte dell'inverno". E' l'analisi del pediatra Italo Farnetani, che rassicura i genitori ("la tosse non deve allarmare") e puntualizza: "Non è il freddo a far ammalare i bambini, ma il fatto che quando scendono le temperature si tende a stare in ambienti chiusi, con porte e finestre serrate. Ambienti dove è più facile il contagio". Dunque "niente allarme per l'ondata di freddo che si sta abbattendo sull'Italia. Non saranno le basse temperature ad agire contro la salute dei piccoli. E seguendo alcune semplici regole si possono abbattere i rischi", evidenzia all'Adnkronos Salute.
Anche la febbre il più delle volte è un segnale che siamo di fronte alla presenza di un virus. I genitori non si allarmino troppo". Il primo consiglio? "Cercate di tenere i bambini all'aria aperta, almeno nelle ore centrali della giornata in cui le temperature sono più miti. I parchi pubblici sono una grande risorsa, lontano dai semafori dove si concentra l'inquinamento da traffico nei momenti di 'stop and go'. Un altro vantaggio è che possono stare insieme ai coetanei immersi nel verde e guadagnare anche importanti occasioni di socializzazione".
Quando invece si deve stare in ambienti al chiuso la raccomandazione di Farnetani è di "tenere, anche se è freddo, le finestre aperte almeno 45 minuti al giorno perché l'aria fredda umidifica l'ambiente e facilita l'abbattimento al suolo delle particelle di polvere carichi di agenti infettanti. L'altro insegnamento per affrontare nel modo migliore possibile l'autunno e l'inverno è di lavarsi le mani. La raccomandazione diventata un mantra durante la pandemia di Covid è sempre valida. Le mani vengono spesso sottovalutate come veicolo di infezione e invece sono il principale. Il contagio passa spesso proprio da qui".
Sport e freddo possono convivere? "Nessun problema su questo: i bambini devono stare ugualmente fuori e fare attività fisica", assicura Farnetani.
Quanto alla tosse, va considerata "un fatto normale. Si dice che un bambino, nei primi 6 anni di vita, può arrivare a tossire complessivamente fino a 100 giorni, che sono quasi tre mesi e mezzo, senza che questo debba allarmare. Il rischio che una brutta tosse sia indicativa di una polmonite ci può essere, ma sarà il medico a fare la diagnosi. Il medico sa quando si deve sospettare questa ipotesi ed è necessario approfondire per avere una conferma radiografica".
Consigli pratici per gestire la tosse? "Far bere il bambino - suggerisce il pediatra - perché l'acqua, e in generale i liquidi hanno un'attività mucolitica. Non consiglio sciroppi, e comunque è bene non darli di propria iniziativa ma solo su consiglio del medico. Evitare, poi, anche profumi intensi che potrebbero evocare broncospasmo. Quel che è importante è tenere umidificato l'ambiente, anche mettendo degli asciugamani bagnati sopra il calorifero, nella stanza in cui dorme il bambino, in maniera da evitare che si secchi l'aria e da amplificare l'umidificazione, utile a 'custodire' il film che riveste l'apparato respiratorio. Di notte il bambino potrebbe svegliarsi e sentire una sensazione di mancanza d'aria, è una reazione che si lega proprio a un'infiammazione particolare delle prime vie aeree. In queste situazioni, episodi di laringospasmo, si può portare il piccolo in bagno e, aprendo i rubinetti dell'acqua calda, saturare l'aria di vapore acqueo per dargli sollievo".

(Adnkronos) - Nove morti nel Mediterraneo nelle ultime ore. Secondo quanto riferito da alcuni dei 41 migranti soccorsi venerdì dalla Ong Sos Humanity nelle acque del Canale di Sicilia, sette persone sarebbero cadute in mare. Durante la notte, invece, altri due migranti sono morti a bordo della Humanity 1.
La maggior parte dei sopravvissuti sono profughi di guerra provenienti dal Sudan. La nave di soccorso si dirige adesso verso Porto Empedocle, dopo che inizialmente le autorità italiane avevano assegnato Bari come porto di sbarco, "a 1.000 chilometri di distanza" sottolinea la Ong. "Considerate le cattive condizioni meteorologiche e la situazione medica critica a bordo, con persone deboli salvate dal mare, tra cui diversi minori - aggiunge -l'assegnazione di un porto lontano nel nord Italia non solo era una violazione del diritto marittimo, ma anche disumana".
Il gommone soccorso sabato pomeriggio dalla Humanity 1, "sovraffollato e non idoneo alla navigazione", si trovava nella zona di soccorso maltese a sud-est dell'isola di Lampedusa. "Le persone a bordo - raccontano dalla Ong - erano già in mare da almeno 4 giorni, senza mezzi di soccorso e senza provviste sufficienti. Quando Humanity 1 ha trovato l’imbarcazione, le condizioni meteorologiche erano pericolose, con onde alte fino a 3 metri e venti forti. Diverse persone erano incoscienti quando sono state portate a bordo, molte riuscivano a malapena a stare in piedi o a camminare, e tutte erano disidratate, ipotermiche ed estremamente esauste. Una madre e un bambino hanno riportato gravi ustioni causate dalla miscela di benzina e acqua salata presente nel gommone".
"La serata e la notte sono state caratterizzate da misure di emergenza. Una persona ha dovuto essere rianimata dopo il soccorso, ma è deceduta nel corso della notte - prosegue - I tentativi di evacuazione di emergenza in elicottero sono falliti a causa delle condizioni meteorologiche. Un'altra persona è collassata a bordo e, nonostante le misure mediche di emergenza, non è stato possibile salvarla. Solo al terzo tentativo, nelle prime ore del mattino, la guardia costiera italiana è riuscita a evacuare 5 persone direttamente al largo di Lampedusa, tra cui la madre e il bambino. Ciò nonostante, le autorità italiane non hanno permesso ai 34 sopravvissuti rimasti a bordo della Humanity di sbarcare a Lampedusa, come previsto dal diritto marittimo internazionale. Solo dopo diverse richieste da parte dell'equipaggio, il porto di Bari, molto lontano, è stato cambiato con quello di Porto Empedocle in Sicilia".
Leggi tutto: Migranti, ong Sos Humanity: "7 morti in naufragio Canale di Sicilia e 2 dopo soccorso"


(Adnkronos) - " Il mister si scusa ma non si sentiva bene, ha avuto giramenti di testa. Il finale di partita ha influito". Così il vice allenatore della Lazio Marco Ianni, ai microfoni di Dazn, dopo il pareggio per 3-3 in casa con il Torino, raggiunto da un rigore di Cataldi al 103', in merito alle condizioni del tecnico biancoceleste Maurizio Sarri.
"Tutta la partita è stata provante, il finale in particolare - prosegue il vice allenatore biancoceleste -. Siamo stati bravi nel crederci fino alla fine. Il rammarico è che c’è stato un momento in cui eravamo padroni della gara e potevamo fare di più per chiuderla, ma penso che il pareggio sia giusto. Gli infortuni non devono essere un alibi, ma abbiamo perso tanta gente a Genova e in settimana, per ultimo Zaccagni. Non è facile sopperire a tante assenze, ma la squadra ha fatto una partita tosta e di carattere. Dobbiamo recuperare giocatori per avvicinarci all’idea di calcio della squadra. Una volta recuperati è chiaro che mantenendo questa cattiveria che i ragazzi stanno dimostrando arriveremo a esprimere un calcio migliore. Alla base serve questo spirito che ci ha portato a raggiungere questo risultato che sembrava alla fine insperato".


(Adnkronos) - "Odio quando la velocità del campo è la stessa ovunque. So che i direttori dei tornei si stanno muovendo in questa direzione, perché vogliono che Sinner e Alcaraz vincano sempre". Alexander Zverev segue... Roger Federer. Il numero tre del ranking Atp ha parlato così dopo il successo ottenuto al debutto a Shanghai, polemizzando sulle scelte dei direttori dei tornei sulle varie superfici: "Abbiamo sempre avuto superfici diverse. Non si poteva giocare lo stesso tennis allo stesso modo su erba, cemento e terra battuta. Oggi si può giocare quasi allo stesso modo su ogni campo". Parole simili a quelle pronunciate qualche giorno fa da Federer al podcast di Andy Roddick .
La risposta di Sinner, interpellato sull'argomento dopo la vittoria di oggi contro Altmaier a Shanghai, non si è fatta attendere: "La velocità dei campi? Non siamo noi a deciderla, né Carlos né io" ha tagliato corto l'azzurro in conferenza stampa.
Zverev torna così su un tema toccato già dalla leggenda del tennis Roger Federer, che aveva detto: "Loro hanno rallentato consapevolmente i campi per favorire finali Sinner-Alcaraz. Un giocatore più debole deve colpire colpi straordinari per battere Jannik, mentre se ci fosse una superficie più veloce potrebbe bastare un po' di tempismo e non solo la potenza. Con superfici così si crea uno svantaggio per il giocatore più debole, mentre con una superficie più veloce ci sarebbero più sorprese - ha continuato Federer al podcast Served with Andy Roddick -. I direttori dei tornei però vogliono favorire la rivalità tra Sinner e Alcaraz e quindi non hanno intenzione di metterli in difficoltà".

(Adnkronos) - A Palazzo Vecchio (Salone dei Cinquecento), nell’ambito della settima edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile (2–5 ottobre 2025), si è svolto il panel “Risparmio e credito per la crescita delle comunità”, che ha visto tra i protagonisti Paolo Gentiloni, Copresidente della Task Force ONU sulla crisi del debito, ed Enrica Maria Chiappero, professoressa di Economia all’Università di Pavia. Il Festival 2025 è dedicato a “Democrazia partecipata. La sfida delle Intelligenze Relazionali”, un invito a mettere le relazioni al centro dell’azione pubblica ed economica come risposta alle possibili derive dell’IA.
Paolo Gentiloni ha evidenziato la necessità di rigenerare i legami sociali per rendere sostenibile il modello europeo di welfare. Secondo l’ex Commissario europeo per gli Affari economici, non è il tempo dei toni allarmistici sul quadro macro: «Non credo che dobbiamo enfatizzare più di tanto il peso del debito europeo» ha detto. Riferendosi all’Italia ha poi aggiunto che il punto è la pressione che arriva dalla società reale — invecchiamento, squilibri della spesa, nuove vulnerabilità — e dai costi per la transizione verde e la difesa. Qui, secondo Gentiloni, le intelligenze relazionali diventano politica economica: il modo in cui comunità, istituzioni e imprese collaborano determina la capacità di tenere insieme conti e coesione.
«Il tema vero è la pressione sulla finanza pubblica. La solitudine è stata definita la malattia del secolo – ha detto Gentiloni – Come reggere? Abbiamo due leve. Primo: la crescita. Non torneremo agli anni ’70, ma aspirare a una crescita tra l’1,5 e il 2%” — in linea con USA e UE — sarebbe già molto. Servono sostegno alle imprese, salari più alti visto che in Italia sono stagnanti dagli anni ’90 e un uso rapido ed efficace delle risorse europee ancora disponibili. Secondo: dobbiamo ripensare il welfare e le entrate”. Il welfare secondo Gentiloni va ripensato in chiave relazionale mentre dal lato delle entrate c’è da affrontare il “grandissimo tema di come tassare i giganti del web, questione che diventa subito geopolitica».
La professoressa Enrica Maria Chiappero ha richiamato l’urgenza di riallineare finanza ed economia reale, così che risparmio e credito tornino a servire le comunità. Il punto di partenza è un cambio di paradigma: «ci vuole un nuovo modello di sviluppo», perché i dati su disuguaglianze e insostenibilità mostrano i limiti dell’impianto attuale. Negli ultimi decenni, ha spiegato, i mercati finanziari «hanno scaricato i rischi sui consumatori e sui lavoratori, spesso i più deboli», alimentando «lo scollamento che esiste tra economia reale e economia finanziaria».
Per invertire la rotta, Chiappero ha indicato tre cantieri. Primo, ricostruire fiducia: «ricostruire quel rapporto fiduciario che è alla base di ogni sistema del credito e del risparmio», valorizzando le banche di territorio e le imprese generative. Secondo, misurare ciò che conta: «dotarci di strumenti che ci permettono di vedere meglio, di misurare meglio la ricchezza reale», così da riconoscere il valore sociale prodotto da finanza e impresa e orientare coerentemente le risorse. Terzo, inclusione finanziaria: chiedersi qual è «l’effettiva possibilità di avere accesso al credito» per persone e aree vulnerabili e come ridurne il costo, con l’obiettivo di ridurre i divari territoriali.

(Adnkronos) - Lazio-Torino finisce 3-3 oggi, sabato 4 ottobre. A far discutere è soprattutto il finale della partita dell'Olimpico, in cui l'arbitro Piccinini assegna 4 minuti di recupero sul punteggio di 2-2. Nel secondo di questi, i granata trovano il vantaggio con il colpo di testa di Coco, convalidato dopo check Var. Dopo pochi secondi, i biancocelesti si proiettano però alla ricerca del pari e Noslin viene atterrato in area proprio da Coco. Serve un nuovo check, il direttore di gara viene richiamato al video e assegna il penalty dopo un principio di rissa e proteste capitoline. Diversi i minuti di attesa. Sul dischetto va quindi il capitano Danilo Cataldi, che trova il 3-3 al minuto 103'. Il gol del centrocampista coincide con il triplice fischio


(Adnkronos) - Il corpo di un cittadino cinese di 32 anni è stato ritrovato all’alba di oggi in Canal Grande a Venezia, nei pressi della stazione. L’uomo, residente a Firenze, voleva fare il bagno ma è annegato dopo essere scivolato sui gradini sdrucciolevoli di una delle discese verso il canale e aver battuto la testa, perdendo conoscenza. La procura di Venezia ha già dato il nulla osta alla restituzione del corpo ai familiari.
Leggi tutto: Venezia, voleva fare il bagno nel Canal Grande: morto 32enne

(Adnkronos) - Il Romics 2025 ha omaggiato uno dei nomi più importanti della storia del cinema d’animazione. Ron Clements, il 'papà' di alcuni dei più grandi classici dei Walt Disney Animation Studios, ha ricevuto oggi il Romics d’oro. "È la mia prima volta al Romics, sono molto contento di essere venuto e sono felice di ricevere questo premio", ha detto sul palco dopo il suo talk davanti a un pubblico di fan e artisti.
Ha iniziato alla Disney come animatore, per poi passare dopo dieci anni alla scrittura e alla regia. Insieme a John Musker ha scritto e diretto ‘Basil l’investigatopo’, ‘La Sirenetta', 'Aladdin', 'Hercules', 'Il pianeta del tesoro', 'La principessa del ranocchio' e 'Oceania'. Un successo dopo l'altro. Oggi forma i giovani artisti e non esclude che nel prossimo futuro, tra digitale e intelligenza artificiale, possa tornare l'animazione a mano. Lo ha raccontato in un'intervista all'Adnkronos.
Si è innamorato dell'animazione guardando 'Pinocchio'. Oggi, guardando indietro, come si sente nel realizzare che i suoi film hanno avuto pari impatto di quelli dello stesso Walt Disney nella storia dello studio?
“Sono cresciuto come fan Disney, mi piaceva disegnare e vedere 'Pinocchio' a 9 anni ha fatto nascere in me il sogno di diventare un animatore. Non ho mai incontrato Walt Disney, ma ho lavorato con persone che avevano realizzato 'Pinocchio'".
Frank Thomas, il suo mentore.
"Assolutamente, Frank Thomas, ha realizzato delle animazioni grandiose in quel film e in molti altri. Ma non ho mai pensato che (un periodo come quello ndr) sarebbe potuto tornare, finché non è accaduto. Penso che i film che vedi da bambino restino con te in un modo particolare. È sorprendente per me incontrare adulti che sono cresciuti con i film realizzati da me e John Musker e dicono cose come 'Grazie per la mia infanzia' o animatori alla Disney che ci dicono che 'La Sirenetta' li ha ispirati a fare questo lavoro. Sono molto felice quando succede. E sono felice che le persone continuino a essere ispirate dai nostri film".
Tra questi c'è Lin Manuel Miranda, cha ha lavorato alle musiche di 'Oceania', da lei diretto. Ha sempre detto che 'La Sirenetta' per lui è stato l'ispirazione dietro al sogno di scrivere musica.
"Sì, Lin Manuel Miranda ha tratto grande ispirazione dalle musiche di Howard Ashman e Alan Menken. Infatti il suo primogenito si chiama Sebastian e credo sia magnifico".
'La Sirenetta' non è solo un film che ha accompagnato l'infanzia di un'intera generazione, è anche un capolavoro del cinema che ha completamente cambiato la storia della Disney e la storia del musical cinematografico. Lei, John Musker e il vostro team eravate consapevoli di lavorare a qualcosa di nuovo, ma immaginavate quanto quel film sarebbe stato rivoluzionario?
"Quando stavamo realizzando 'La Sirenetta' sapevamo che le aspettative erano alte perché si trattava della prima fiaba dopo molto tempo, l'ultima era stata 'La bella addormentata nel bosco' nel 1959. Sin dall'inizio sapevamo che sarebbe stato un musical perché sia Howard Ashman sia Alan Menken (rispettivamente compositore e paroliere delle canzoni del film ndr) furono coinvolti sin dalle primissime fasi. Tutti i film avevano avuto delle canzoni, ma Howard rese questo film un musical strutturato: le canzoni contribuivano molto a raccontare la storia. All'epoca Howard era molto amareggiato dello stato del musical in quel momento storico, anche a teatro, ma soprattutto al cinema dove il genere era caduto in disgrazia. Era preoccupato, si chiedeva quale sarebbe stato il futuro del musical. Mi dispiace tanto che non abbia potuto vedere cosa è accaduto: lui (morto nel 1991 ndr) ha riportato il musical cinematografico in auge. Era come se nei film d'animazione il pubblico accettasse più facilmente le convenzioni tipiche del genere, ma poi sono tornati anche i musical in live action".
Cinque anni fa era andato in pensione, ora è tornato alla Disney per aiutare a formare i giovani animatori. Quale pensa possa essere il futuro dell'animazione tradizionale 2d?
"Sì, sto lavorando alla Disney di nuovo, part time. Penso che tanti giovani animatori desiderino maggior connessione con il passato. I giovani sono molto interessati all'animazione a mano. Con tutto quello che sta cambiando nell'industria al momento è difficile prevedere il futuro, però penso che lo studio sia più aperto rispetto a qualche anno fa. La mia speranza è che ci sarà un ritorno in Disney e anche in altri studi".
Dall'altra parte c'è il tema dell'intelligenza artificiale. Che impatto avrà sull'animazione?
"Avrà decisamente un impatto, ma non ne so abbastanza per poter giudicare in quale misura. Sono sicuro che l'arte resterà tale e che gli artisti saranno sempre coinvolti, ma penso che l'intelligenza artificiale influenzerà tutti gli ambiti: scrittura, animazione, live action, musica. Credo che sia al pari di altre tecnologie che hanno reso più semplici degli aspetti che prima erano molto complessi, ma a volte sono un po' spaventato. È tutto così diverso da com'era nel 1974, quando ho iniziato a lavorare alla Disney, e da un certo punto di vista sono contento di aver iniziato allora, ma sono anche molto ottimista per il futuro. Certamente c'è molto più interesse ora nell'animazione di quanto non ce ne fosse all'epoca. Quando ero alla scuola superiore, la persona che si occupava dell'orientamento delle carriere mi chiese quale fosse il lavoro che avrei voluto fare e io risposi che volevo diventare un animatore agli studi di Walt Disney. E mi ricordo che mi guardò in un modo… fare l'animatore non era qualcosa a cui si poteva aspirare, era come dire di voler diventare una star del cinema. Adesso invece c'è così tanta animazione, in tanti contesti diversi, dalla televisione ai videogame. Ci sono tanti lavori diversi e molte più persone che vogliono lavorare nell'industria. Penso che sia incoraggiante".
È tutto top secret ma cosa possiamo aspettarci dal nuovo film d'animazione Disney in lavorazione, 'Hexed'?
"Penso che sarà un bel film, ci sono tanti elementi che mi piacciono: tanto fantasy, un bel bilanciamento tra aspetti dark e parti divertenti. Credo che sarà un film molto emozionante". (di Corinna Spirito)
Leggi tutto: Romics d'oro alla leggenda Disney Ron Clements: "IA avanza ma animazione resterà umana"
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